La patente nel calice – Gabriele Bacciottini – Italiana Sommelier

Il vino e la patente: tra commenti, incertezze, carenze attuative ed in alcuni casi, sgomento, come ben saprete già da alcuni anni è entrato in vigore il nuovo codice della strada, e con questo tutte le sanzioni ivi compresa la patente a punti.

In realtà anche prima del nuovo codice, le norme sull’abuso di alcool erano piuttosto, ed a ragione, severe.
Visto che il mio piacere, e dovere, è parlarvi di vino, mi sembra opportuno rimarcare al giovane, ma anche all’autista navigato, quali sonoi rischi e le conseguenze che derivano dall’abuso di alcool ,sempre ma in particolare a chi si accinge a guidare.

Il vino non è una bevanda dissetante, tutt’altro, quando si ha sete c’è l’acqua, o in alternativa bevande analcoliche, e soprattutto ricordiamoci che da che mondo e mondo la quantità èsempre andata a scapito della qualità.
Abusare di alcool, e mettersi alla guida di un veicolo è un attentato alla sicurezza degli altri ed alla nostra.

Pper scoprire quanto abbiamo bevuto, gli organi di polizia usano uno “strano aggeggio” : l’etilometro, una specie di registratore di cassa, con annesso un tubo nel quale soffiare e dal quale si risale all’acool che abbiamo nel nostro organismo.
Vi assicuro che se questo è in eccesso, il registratore puo’ marcare uno scontrino molto pesante: il ritiro della patente.

E’ mai possibile che soffiando si capisca quanto si è bevuto? certo, non tutto l’alcool che beviamo viene assimilato; trascurando quello che eliminiamo con la sudorazione o per altre vie, il rimanente che abbiamo nel sangue, una volta arrivato nei polmoni, quasi a contatto con l’aria, evapora con il respiro provocando nella curiosa macchinetta una serie di segnalazioni utili per presentarci il conto.

I valori variano da 0,5 grammi per litro di alcool nel sangue, che equivale ad una riduzione del 30% dei riflessi, ad un’ unità di misura che supera i 3 grammi litro dove si ha uno stato di confusione mentale (coma etilico)

Per avere una vaga idea di quanto ci è consentito bere ,basti pensare che oltre i tre bicchieri di vino, superiamo la soglia minima consentita dalla legge, non solo, ma se il vino o un qualsiasi bevanda alcolica,viene assunta “a stomaco vuoto” , le quantità tollerate diminuiscono notevolmente, e qui entra in funzione il mio motto: chi beve un aperitivo alcolico si fà un endovena di alcool.
Quanto affermo è riscontrabile nell’arco di pochi minuti, bere mangiando (soprattutto sostanze grasse) favorisce un assorbimento graduale, molto più diluito e lento, quindi meno dannoso.

Le donne e le persone grasse tollerano meglio l’alcool.
Gli uomini magri, avendo meno acqua nel corpo hanno più difficoltà a metabolizzarlo. Comunque sia, ognuno di noi cerchi sempre di conoscere e rispettare scrupolosamente i suoi limiti per godere in tutta serenità il suo buon bicchiere.

Per concludere, visto che ci avviciniamo a periodi di vacanze, ed a qualche trasgressione culinaria, vorrei invitarvi a questa riflessione: la vita vale ben altro di un bicchiere di troppo!

Italiana Sommelier


La patente nel calice – Gabriele Bacciottini – Italiana Sommelierultima modifica: 2009-07-29T12:58:36+02:00da eleoma
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