Sarde “a beccafico”- Nerina

Ingredienti
1 litro di passata di pomodoro
500 gr di sarde
100 gr di pangrattato
50 gr pecorino
farina “00”
2 uova
prezzemolo
olio extra vergine
10 capperi
sale
pepe
1 cipolla

Sarde “a beccafico”- Nerinaultima modifica: 2009-08-20T16:34:00+02:00da eleoma
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8 pensieri su “Sarde “a beccafico”- Nerina

  1. Sarde a “beccafico” (Palermo):sarde freschissime pane grattugiato prezzemolo abbondante uvetta sultanina e pinoli capperi sotto sale parmigiano o pecorino grattugiato, sale, pepe, aglioolio di oliva extra vergine Per prima cosa laviamo le sarde e priviamole, sciacquandole bene, delle eventuali squame. Poi togliamo la testa e la lisca lasciandole intere.Tritiamo finemente prezzemolo e aglio, mettiamolo in un piatto con il pane grattugiato e le uvette ammorbidite in un po’ d’acqua e asciugate, i capperi ed il parmigiano con il sale e il pepe e un po’ d’olio. Mescoliamo tutti gli ingredienti e prepariamo le sarde facendo dei rotolini riempiendole con il composto e fissandole con uno stecchino e con la codina all’insù, mettendole mano a mano vicine in una teglia da forno.Così posizionate sembreranno delle codine d’uccello all’insù, nell’intento di… beccare i fichi maturi, da qui il loro nome.Irrorariamole con un po’ d’olio e inforniamole.

  2. Personalmente doso a “occhio”, vista la pratica che ho in cucina. Basta creare abbastanza “ripieno” in modo che gli “involtini” di sarda acquistino sapore. Per le dosi di uvetta o di capperi, dipende dal gusto personale, c’è chi ama sentire più il dolce e chi l’aroma dei capperi. Dipende dal gusto personale, così come il quantitativo di formaggio grattugiato.

  3. Cara Nerina, nella tua ricetta delle Sarde a Beccafico, tu dici che bisogna prima friggerle in olio bollente, quindi praticamente vengono cotte, poi dici di metterle nel sugo e di farle cuocere ancora per UN ORETTA, alla fine della cottura penso che quelle povere sardine saranno tutte spappolate. Io ipotizzo che tu non abbia scritto bene la ricetta, anche perche’ dici di passare le sarde solo nella farina e poi di friggerle direttamente, in questo modo, senza un legante, come fanno a rimanere attaccate l’una all’altra? Fammi sapere ciao Alberto.

  4. La ricetta così indicata è esatta. Prima si friggono a doratura raggiuta, si mettono nel sugo a cuocere lentamente, a fuoco basso per un oretta, come se fossero in umido, saranno morbide e gustose inoltre ci si può condire anche la pasta. Ricette di casa le ha anche assaggiate vanno benissimo, non si sono spapolate sarà la praticità o l’esperienza ma comunque erano perfette.

  5. Torno a ripetere: la ricetta cosi’ descritta non e’ esatta, perche’ non si specifica che le sarde imbottite con l’impasto, devono essere prima infarinate, poi passate nell’uovo sbattuto ed infine fritte. Nella ricetta si dice solo di imbottirle con l’impasto, di infarinarle e poi friggerle. E’ chiaro che con la procedura esatta, essendo le sarde incamiciate nell’uovo, tengono benissimo la successiva cottura. RILEGGETE BENE E CORREGGETE.

  6. La procedura è quella descritta:1 – preparate l’impasto: in una terrina unite uova, sale, pangrattato, prezzemolo, pecorino e capperi fino ad ottenere un’ impasto omogeneo ma non troppo denso.)2 – prendete una sarda disponeteci sopra l’impasto chiudete con un’altra sarda (“a mo di panino) 3 – passate nella farina (il “panino)4 – friggete in olio bollente girandoli per dorarli da entrambi i lati.

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