L’aceto di mela e il Rock n’roll – Paride Rabitti Il Lambruscologo Balsamico

107172885.jpg3 Dicembre 2012

Lunedì 3 Dicembre un ristoratore attento e curioso propone una cena a tema con l’aceto di mela balsamico.
Lo Chef Patron Carlo Alberto Borsarini del ristorante La Lumira di Castelfranco Emilia in via Emilia, la mitica statale nove, che in quel tratto è rinominata via Martiri 74, patria del tortellino in brodo ha organizzato una serie di serate in cucinotto, cena-conversazione il vero significato del convivio e del simposio ossia cena e chiacchiere o come scrivo sempre più spesso cucina e salotto.
Le chiacchiere saranno improntate su due temi, l’aceto di mela e il Rock n’roll il costo della serata sarà di 25 euro i piatti saranno elaborati a tema e i vini in abbinamento sono compresi la serata avrà inizio alle venti circa.
Saranno presenti produttori di aceto balsamico come Silvano bellucci ed esperti di discografia come Vanni Neri chi volesse prenotarsi o chiedere informazioni possono mettere in contatto il ristorante La Lumira telefonicamente allo 059.926550.

Balsamela, un suono piacevole, mi ricorda il brucomela del Luna Park, una montagna russa per i più piccoli, col trenino a forma di bruco che attraversa una mela gigante.
Che l’aceto di mele fosse una realtà ben radicata con grandi estimatori è un dato di fatto inopinabile, personalmente ho sempre mortificato l’aceto di mele considerandolo un prodotto indegno di partecipare alla mia mensa, da appassionato di A.B.T.M ossia sua Maestà l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, quello prodotto in batterie nei solai da sette di confratelli con grembiulini massonici dove il consorzio viene a marchiare le botti a fuoco ma spesso mi accontentavo anche di una buona imitazione come l’aceto balsamico I.G.P.
Nell’autunno del 2010 partecipai alla manifestazione: “To Be Lambrusco” svoltasi al castello di Levizzano Rangone nel comune di Castelvetro di Modena, patria del Lambrusco Grasparossa.
In quell’occasione erano presenti diversi punti di assaggio uno di questi aveva addirittura la presunzione di proporre un aceto di mele definendolo Balsamico e mi avvicinai con non poco scetticismo, del tipo: “Sentiamo cosa mi vogliono spacciare per balsamico questi qua”, beh inutile dire che mi sono rimangiato le parole e le caramelle, perché il prodotto che proponevano era una cannonata, sembrava un vero aceto balsamico con un’acidità piacevolmente differente.
Il procedimento per la realizzazione del balsamela è lo stesso per il Balsamico tradizionale tranne il fatto che a cuocere non sia il succo d’uva bensì quello di mela trentina, che è acetificato in recipienti neutri per tenere al massimo i profumi della mela cotta per almeno cinque anni.
Si presta bene sia a condire carni bianche, formaggio, o per guarnire un gelato di vaniglia, ottimo rinfrescante, pare sia un buon rimedio al mal di gola da bere o come gargarismo alcuni cucchiai in mezzo bicchiere d’acqua per le proprietà disinfettanti ma anche come tonico o per la digestione.
Il suo uso principale comunque rimane quello di condire l’insalata, durante l’inverno, un bicchiere di neve con due cucchiai di aceto balsamico, diventa una divertente granita per i ragazzi perché noi la granita la mangiavamo d’inverno, perché d’estate non c’era la neve per farla.

L’aceto di mela e il Rock n’roll – Paride Rabitti Il Lambruscologo Balsamicoultima modifica: 2012-11-15T12:06:21+01:00da eleoma
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