Le notti creative dei fornai pratesi si raccontano con al voce dei protagonisti

Il fornaio Francesco Pinasco con il suo staff nel negozio di Santa LuciaLe notti creative dei fornai pratesi si raccontano con al voce dei protagonisti

Nessuna notte è uguale all’altra nel laboratorio di un panettiere:se ne parla lunedì 3 marzo alle 21 alla Circoscrizione Nord con il fornaio Francesco Pinasco

Lunedì 3 marzo alle ore 21 presso la Circoscrizione Prato Nord a Galcetello andrà in scena la seconda parte del seminario dal titolo “L’arte della panificazione. Condividere una passione”, organizzato e promosso dall’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Prato in collaborazione con le cinque circoscrizioni cittadine e rivolto alla cittadinanza. L’ingresso è gratuito, gradita la prenotazione al 320 6434045.

Le stime dell’Associazione Italiana Panificatori quantificano in circa 3,2 milioni di tonnellate la produzione annua di pane, per un corrispettivo di 8 miliardi di euro che tradotto in percentuale, incide sulla spesa totale per il 17% (nel quale vanno però compresi anche i cereali): un leggero calo da leggersi come effetto collaterale della crisi generale dei consumi. Questo conferma tuttavia che in un momento storico come quello attuale, in cui sotto molti aspetti si cerca il risparmio a tutti i costi – a volte a discapito della qualità – quello del pane è un universo che viaggia controcorrente: meglio consumarne meno, ma di qualità.

Ecco allora che si riscopre la figura del fornaio di fiducia, che ti consiglia ma soprattutto ti offre un prodotto completamente fatto a mano e – soprattutto – impastato e cotto nottetempo. Mentre fuori è buio e la città dorme, tante piccole luci accese illuminano il lavoro di altrettanti artisti che creano la loro opera, ogni notte diversa. Una di queste luci è quella di un piccolo forno incastonato nello storico borgo di Santa Lucia di Prato e la notte “bianca” è quella di Francesco Pinasco del Forno Santini di Angela e Francesco in Via del Guado: giovane, determinato, ma soprattutto carico dell’entusiasmo di chi fa del suo lavoro una vera passione.

Passione che lunedì 3 marzo proprio Francesco Pinasco condividerà con il pubblico, raccontando la sua storia e di come non esista una notte uguale all’altra nel laboratorio di un panettiere, così come non esiste una mollica uguale all’altra sotto la crosta fragrante di una Bozza. L’umidità atmosferica, la qualità della farina, il calore del forno sono solo alcuni di quegli ingredienti “segreti” che contribuiscono a rendere ogni infornata una piacevole sorpresa da assaporare con l’olfatto prima ancora che con il palato.

Francesco, cos’è che le fa amare così tanto il suo mestiere? Potendo tornare indietro, sceglierebbe ancora di fare quello che fa?

“Adoro il mio lavoro, perché ogni notte nel mio laboratorio è diversa dalle altre. L’idea di creare ogni volta qualcosa di unico rende meno pesanti i sacrifici che questo mestiere comporta, tra cui quello di non poter trascorrere molto tempo con la famiglia. Personalmente ho sempre puntato più sulla qualità che sulla quantità e un punto fermo della mia filosofia è che, per dare la massima soddisfazione a chi svolge questo mestiere, debba essere mantenuta il più possibile la manualità, ricorrendo il minimo indispensabile ai macchinari, a costo di metterci più tempo”.

Quando ha scelto di seguire questa strada?

“Insieme a mia moglie Angela abbiamo portato avanti per anni una attività di pizza a taglio e avevamo in progetto di ampliarci con un angolo dedicato alla gastronomia, quando siamo venuti a conoscenza di questo laboratorio di panificazione che cercava una nuova gestione. Complice la guida esperta di un fornaio storico come Antonio Santini – che possedeva anche altri forni in città – mi sono avvicinato fin da subito con grande passione all’arte bianca, ed è in omaggio a colui che è stato il mio maestro e predecessore che abbiamo mantenuto la denominazione Forno Santini, aggiungendo solo il nostro nome.”

Cos’è che mantiene vivi i piccoli negozi di vicinato come il vostro, in un contesto in cui la GDO occupa sempre più spazio anche nel commercio di generi alimentari?

“Direi l’offerta di un prodotto artigianale di alta qualità contrapposta alla produzione prevalentemente industriale che caratterizza quel canale di distribuzione, ma soprattutto a fare la differenza è quel rapporto di fiducia, familiarità e affetto che si viene a creare con il cliente, il quale ci sceglie perché vede in noi più che un interlocutore commerciale: molte persone sole vengono qui e ci raccontano la loro vita e così facendo ci rendono parte di essa. Mia moglie Angela, sua madre Rita che si occupa del reparto gastronomia e la nostra collaboratrice Claudia stanno in negozio, dispensando ogni giorno sorrisi a tutti: alla fine la partita con la grande distribuzione si gioca per un 40% sulla qualità e per il restante 60% nel rapporto con il cliente”.

La produzione giornaliera del forno di Francesco Pinasco è di circa 130 kg di pane, di cui un buon 50% rappresentato dalla Bozza Pratese che tocca il picco massimo nel fine settimana quando dall’imponente forno di 11 metri di profondità escono fino a 250 kg di pane di vario tipo, con un consumo medio giornaliero di farina bianca che va dai 150 kg fino ai 300 kg del week end.

Prima di concludere, una curiosità. Tra pochi giorni ricorre una data importante per il forno di Angela e Francesco: il passaggio definitivo della gestione nelle mani della famiglia Pinasco è infatti avvenuto il 14 marzo 2012.

A cura di

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.

In collaborazione con

Ufficio Stampa Comune di Prato

Serata fashion and food al Cavolo Nero Bistrot…..

casiraghi 2Serata fashion and food al Cavolo Nero Bistrot…..
Firenze, 6 marzo ore 19/30
L’incrocio in cucina tra lo chef Achille Pirillo e il fashion di Cristina Ferro, personal shopper fiorentina, esperta e storica di costume, per fare “serata” con una decisa e convincente esplosione di sapori, quasi a voler ribadire la possibilità di incroci tra ricordi e abbinamenti diversi e insoliti, esperienze e sapori…….La Ribollita, la zuppa alla frantoiana, i carciofi violetti, le verdure croccanti e già primaverili…a ricordare la toscana, la sua terra generosa, che, complice temperature quasi primaverili, è un tripudio di giovani gemme, di verdi, di gialli e arancio per sapori e profumi ineguagliabili.
Sotto l’attenta regia di Cristina Ferro, inizierà un avvincente racconto attraverso la memoria storica di chi portava il foulard, di chi ha vissuto la moda da oltre cinquant’anni, con l’alternarsi delle stagioni, l’evoluzione di un oggetto cult, che cambiava via via, rimanendo sempre un accessorio importante.
audrey hepburn--200x250Un racconto emozionante che rievoca il modo di portare il foulard, attrici che lo personalizzavano, facendolo diventare un must have, il flash di colore intorno al viso, oppure legato al manico della borsa….uno dei primi, famosi, legato ad un evento mortale, quello della danzatrice Isadora Duncan, lunghissimo, che rimase impigliato nelle ruote di una autovettura, e poi, intorno alla testa, per valorizzare ancora di più gli occhi immensi da gazzella di Audrey Kepburn, la classe di Grace Kelly e il suo Aurora di Gucci, creato negli anni ’60 dall’artista Vittorio Accornero, volato via durante una premonitrice gita in macchina durante le riprese di Caccia al Ladro, legato alla vita dei pantaloni strettissimi di Bettina, la famosa mannequin di Dior, la sensualità di Ava Gardner per una Pandora danzante indimenticabile, e poi quelli di Hermes, unici al mondo, fino ad oggi quelli di Cavalli, di Versace, Armani, Dolce e Gabbana; si ripercoreranno con l’attenta guida di Cristina Ferro, le tradizioni e le evoluzioni dei diversi sistemi di indossare il foulard, il modo di legarlo intorno al collo, intorno alla testa, intorno ad un polso, intorno grace kellyalla vita, intorno al leggendario manico Bamboo di Gucci;
Per Lei: tanti modi per indossare sciarpe e foulard, esercitazioni pratiche.
Per Lui: indossare la pochette e il foulard: le occasioni, il dress code ed esempi pratici di piegatura……modi alternativi per indossare sciarpe e foulard, non solo al collo!
Cavolo nero Bistrot
Via Guelfa, 100
Firenze
Telefono 055/496433

FOULARDFashione And Food Le serate di Moda al Cavolo Nero Bistrot

Una divertente serata all’ insegna dello stile e della buona cucina: i piatti dello chef del Cavolo Nero Bistrot intervallati da piacevoli chiacchierate con la
Consulente d’Immagine Cristina Ferro, con dimostrazioni pratiche su come indossare gli accessori, in particolare sciarpe, foulard e pochette:
per Lui e per Lei!

Vi raccomandiamo di portare le vostre sciarpe!

Programma:
Antipasti:
le persone andranno tutte ad accomodarsi ai tavoli predisposti

Inizio Apericena alle 19,30 con Prosecco di benvenuto e Chianti
Crostini del Cavolo Nero Bistrot

Prima portata:
Ribollita dello Chef – Zuppa frantoiana – Polenta fritta ai funghi Gnocchi in salsa rosa – Cous cous alle verdure.

Seconda portata:
Sandwich
Frittatine e non solo

Per Lei: tanti modi per indossare sciarpe e foulard, con esercitazioni pratiche.
Per Lui: indossare la pochette e il foulard per l’uomo: le occasioni, il dress code ed esempi pratici di piegatura.
Per finire: Modi alternativi per indossare sciarpe e foulard: non solo al collo!
Dolce e caffè
Euro 22,00

Suggerito da Cristina

Peccati di golosa, quando in tavola trionfa lo spiedo

Altamarca_spiedo_bPeccati di golosa, quando in tavola trionfa lo spiedo

Dal 6 marzo e l’11 aprile 2014

Nove serate, tra il 6 marzo e l’11 aprile, dedicate al piatto più tipico dell’Altamarca Trevigiana. Un percorso del buon gusto abbinato alla rassegna “Teatro in diaeto”, che porterà gli attori ad esibirsi anche tra i tavoli. Parte del ricavato andrà in beneficenza all’“Associazione Italiana Persone Down”. E, alla fine, l’incoronazione del Miglior Spiedo d’Altamarca

Valdobbiadene (Treviso), 25 febbraio 2014 – Non chiamateli “menarosti”. Lo spiedo è la più grande tipicità gastronomica delle colline dell’Altamarca Trevigiana. Tanto grande che all’arte di cucinare, a fuoco lento, pollo, costicine e ossocollo di maiale, è dedicata persino una rassegna gastronomica.

“Peccati di Golosa” si svilupperà tra il 6 marzo e l’11 aprile, coinvolgendo nove ristoratori della Pedemontana trevigiana, che organizzeranno altrettante serate incentrate sullo spiedo. Sarà un percorso del buon gusto, frutto di passione e tradizione, che esalterà questa tipicità culinaria, così caratteristica dei colli tra Conegliano e Valdobbiadene.

La golosa è, in gergo, la leccarda lunga e stretta di rame stagnato che contiene il condimento e raccoglie il grasso che cola dalle carni infilate nello spiedo. Organizzata dall’Associazione Altamarca in collaborazione con l’Accademia Spiedo d’Alta Marca, “Peccati di Golosa” sarà il trionfo della buona cucina locale, ma non solo.

Gli appuntamenti gastronomici saranno abbinati alla rassegna “Teatro in diaeto”, tre serate in cui altrettante compagnie teatrali (Le tradizioni, Fon Teatro e Vittorioteatroveneto), attraverso i loro spettacoli (il 15 marzo al Teatro Magno di Castelbrando a Cison di Valmarino, il 29 marzo al teatro “Eleonora” Duse di Asolo e il 12 aprile all’Auditorium “Bocassino” di Valdobbiadene), si dedicheranno alla valorizzazione della lingua nostrana, andando oltre la semplice riproposizione dei classici del teatro veneto.

«L’Associazione Altamarca – spiega il presidente Alberto Resera – è impegnata in attività culturali volte alla riscoperta e alla promozione delle identità locali. L’abbinamento tra Peccati di Golosa e Teatro in diaeto corrisponde perfettamente a questo proposito: gli appuntamenti gastronomici saranno l’occasione per valorizzare la lingua veneta. E, durante le serate di Peccati di Golosa, le compagnie teatrali si esibiranno tra i tavoli per promuovere le loro rappresentazioni».

“Peccati di Golosa” avrà anche un risvolto solidale: parte del ricavato delle cene andrà a sostenere le attività della “Associazione Italiana Persone Down”, sezione Marca Trevigiana. Primo appuntamento con lo spiedo, il 6 marzo alla trattoria Tripolitania di Refrontolo. Le serate successive si svolgeranno al ristoro Fontanazze di Guia di Valdobbiadene (7 marzo), all’antica osteria Da Ciotta a Solighetto (14 marzo), al ristorante Baita alle grotte di Cison di Valmarino (21 marzo), al ristorante Da Tullio di Arfanta di Tarzo (27 marzo), all’agriturismo Vedova di San Pietro di Valdobbiadene (28 marzo), al ristorante Dai Boret-Al Cartizze di Valdobbiadene (2 aprile), alla locanda Ai Archi di Col San Martino (4 aprile) e alla locanda La casa dello spiedo di Pieve di Soligo (11 aprile).

Alla fine della nove serate, ci sarà pure un ambito riconoscimento: l’Accademia dello Spiedo dell’Alta Marca decreterà infatti il Miglior Spiedo D’Altamarca. La sfida è aperta.

>Nelle foto allegate: uno spiedo di carne e Alberto Resera, presidente di Altamarca

IL CALENDARIO DI “PECCATI DI GOLOSA” 2014

Giovedì 6 marzo – Trattoria Alla Tripolitania
Via Mire, 38 – Refrontolo – Tel. 0438 894112 / 335 5421352

Venerdì 7 marzo – Ristoro Fontanazze
Via Fontanazze – Guia di Valdobbiadene – Tel. 0423 900656 / 348 7627330

Venerdì 14 marzo – Antica Osteria Da Ciotta
Via F. Fabbri, 94 – Solighetto di Pieve di Soligo – Tel. 0438 1791415

TEATRO IN DIAETO
Sabato 15 marzo – “Me cugin” – Compagnia di teatro Le Tradizioni
Teatro Magno Castelbrando – Cison di Valmarino

Venerdì 21 marzo – Ristorante Baita alle grotte
Via Tofane, 8 – Cison di Valmarino – Tel. 340 5524751

Giovedì 27 marzo – Ristorante Da Tullio
Via Alla Chiesa 27/a – Arfanta di Tarzo – Tel. 0438 587093 / 339 7497186

Venerdì 28 marzo – agriturismo Vedova
Via dei Pianari 2B – San Pietro di Valdobbiadene – tel. 338 8708880

TEATRO IN DIAETO
Sabato 29 marzo – “I pì bei regai no i è incartai” – Compagnia Fon Teatro
Teatro Eleonora Duse – Asolo

Mercoledì 2 aprile – ristorante dai Boret Al Cartizze
Via Cartizze 1 – Valdobbiadene – tel. 0423 987693

Venerdì 4 aprile – locanda Ai Archi
Via Raboso 1 – Col San Martino – Tel. 0438 898346 / 340 2504870

Venerdì 11 aprile – locanda La casa dello spiedo
Via Marconi 23 – Pieve di Soligo – Tel. 0438 83000 / 335 8403557

TEATRO IN DIAETO
Sabato 12 aprile – “E Giuditta aprì gli occhi…” – Compagnia VittorioTeatroVeneto
Auditorium Nicolò Bocassino – Valdobbiadene

ALTAMARCA
Ufficio stampa
Mauro Ferraro
T. 338 2103931
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Alla scoperta del Vino Nobile di Montepulciano”

seratanobileAlla scoperta del Vino Nobile di Montepulciano”

L’Associazione “A tavola con Bacco” in collaborazione con il “Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano” vi invitano all’incontro “Alla scoperta del Vino Nobile di Montepulciano”.

Vino di antica tradizione ottiene la D.O.C.G. nel 1980. L’importanza del legame tra il territorio di Montepulciano, la sua storia e il Vino Nobile sono tuttora gli elementi essenziali per garantire, nel presente come nel futuro, qualità e autenticità a tutto ciò che viene da questa “terra nobile”.

Presentata da pochi giorni la nuova annata a Montepulciano, il Consorzio del Vino Nobile continua incessante la sua attività di promozione, scegliendo Perugia per un evento che farà parlare molto di sè, sia per la qualità indiscussa dei prodotti che saranno presentati, sia per la tipologia di serata che sarà sicuramente un nuovo prezioso tassello da inserire in un mosaico di gusto e qualità che il Nobile propone in Italia e all’estero.

L’esclusivo evento per la Regione Umbria si svolgerà martedì 25 marzo 2014 alle ore 20,30 presso l’Hotel “La Meridiana” in via del Discobolo, 42 a Perugia e saranno presenti il responsabile della Comunicazione del Consorzio dott. Alessandro Maurilli e il noto giornalista ed esperto di enogastronomia Antonio Boco che ci guideranno in un esclusivo viaggio sensoriale e degustativo nel magico mondo che caratterizza da secoli le qualità e le peculiarità del Nobile di Montepulciano.

Verranno presentate e assaggiate due etichette per ogni tipologia dei seguenti vini:

Rosso di Montepulciano D.O.C.;

Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. 2011;
Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. Selezione;
Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. Riserva 2010;
Vin Santo di Montepulciano.

Costo della serata: per chi è iscritto all’Associazione “A tavola con Bacco” per l’anno in corso 10,00�, per tutti gli altri 15,00 �.

Prenotazione obbligatoria entro martedì 18 marzo p.v. telefonando al 3389676936 o scrivendo a atavolaconbacco@eventidop.com.

ATTENZIONE… I POSTI DISPONIBILI SONO SOLO 30 E LE PRENOTAZIONI SARANNO EFFETTUATE IN ORDINE DI TEMPO.
E’ consentito portare al seguito i propri bicchieri altrimenti le degustazioni avverranno con i due calici messi a disposizione dall’Organizzazione.

Associazione “A Tavola con Bacco”

via Alessandro Manzoni, 217 – 06135 Perugia

C.F. 94131200548 – mobile 0039 338 9676936

www.eventidop.com – atavolaconbacco@eventidop.com

A Firenze Taste 2014 Food, Fashion & Fine Wine

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Taste 2014 a Firenze, la creatività degli organizzatori per ospitare eventi di moda, design e arte trasformando la città in un unico grande e meraviglioso ristorante. Una avanguardia creativa e reattiva alle statistiche di crisi, che non si arrende, ma crea, studia, pensa…protagonisti del fashion system, dell’arte, della musica e del food di qualità, dei grandi vini italiani, dei prodotti di nicchia, tutti riuniti in un unico contenitore di idee, esperti di cucina o foodie appassionati, chef pluristellati oppure neofiti dei fornelli, sommelier e produttori, ripensano i contorni dell’essere italiani, un mondo fatto di colori e di sapori, tutti riuniti in un unico contenitore di idee e di sapori….signori è il Taste 2014!
Nell’Oltrarno fiorentino e non a caso, in uno dei cultural district più glamour della città, al rinnovato Lungarno Bistrot, venerdì 7 marzo dalle ore 19. il Tribute to Versace: serata di Food, Fashion & Fine Wine, una mostra di abiti vintage dello stilista scomparso, con musica dal vivo e degustazione di vino, cioccolata, peperoncino e cheesecake.
Una serata dal mood luxury, a metà strada tra il mondo dell’alta moda e quello dell’enogastronomia di qualità. Dall’incontro di queste due espressioni del made in Italy debuttano per la prima volta a Firenze una serie di connubi che giocano con i sensi: dalla vista all’olfatto, dall’udito fino al tatto e – ovviamente – il gusto. E’ il “Tribute to Versace – Food, Fashion & Fine Wine” organizzato nell’ambito del “Fuori di Taste”, il calendario di appuntamenti in città legato alla kermesse che Pitti Immagine dedica al gusto (8-10 marzo).

5L’appuntamento per gourmand e appassionati di moda è per venerdì 7 marzo in uno dei locali simbolo del bon vivre fiorentino, il Lungarno Bistrot in piazza Scarlatti 1/r. E’ qui che dalle 19 alle 22 andrà in scena la mostra di abiti vintage di Gianni Versace, una collezione privata di vestiti da donna degli anni Ottanta e Novanta, inclusa una esclusiva giacca indossata da Lady Gaga durante i concerti del suo ultimo tour mondiale. La mostra, vedrà la presenza di una modella che verrà truccata sul posto e indosserà gli abiti di Versace, tratti dalla collezione di Antonio Caravano (HM Make-up Italy): una raccolta, la sua, che conta 900 accessori e 36 abiti, tra cui le famose camicie foulard in seta che hanno vestito le icone fashion di quegli anni, quando grazie a uomini come Versace la moda visse un’esplosione di creatività made in Italy.

Accanto alla mostra degli abiti avrà luogo la degustazione di alcune “perle” dell’enogastronomia toscana, una selezione del presente e del futuro del made in Tuscany: il cioccolato e il finger food di Andrea Bianchini, già campione del mondo di chocolatérie e oggi titolare dei “Laboratori del Gusto”; la gamma di vini dell’azienda Tiberio di Terranuova Bracciolini, unico in Italia a produrre il Canaiolo chinato; i peperoncini di Peperita, con Rita Salvadori che presenta alcune delle varietà più piccanti e saporite al mondo.

Con l’evento del Tribute to Gianni Versace Firenze conferma il suo legame con il mondo dell’alta moda, portando in riva all’Arno i capi del “genio” Gianni Versace dopo che nelle ultime settimane il brand era tornato di grande attualità con la sfilata di haute couture a Parigi, alla presenza di Lady Gaga al defilè. Grazie all’allestimento curato da Emporium1919, per una sera il locale verrà trasformato in un atelier dove gli abiti e i prodotti gastronomici si intrecciano per creare una storia di stile e stupore.

Suggerito da Cristina

Selezioni per il concorso L’Uomo di…Vino

Selezioni per il concorso L’Uomo di…Vino

Elisabetta Rogai e Antonella D’Isanto de I Balzini

Si sono svolte giovedì 27 febbraio, presso il “Brown Sugar Lounge Bar (piazza San Firenze 5/r, angolo via della Condotta) le selezioni del concorso L’Uomo Di Vino, ideato dalla produttrice Antonella D’Isanto dell’azienda I Balzini e l’artista fiorentina Elisabetta Rogai.
Chi vincerà l’ambito premio di essere il modello per un inedito ritratto al vino????
Non facile impresa: si sono presentati in tanti e dopo una prima scrematura sono rimasti i soggetti più belli e interessanti e sono stati sottoposti alle votazioni di una agguerrita e divertita giuria presieduta Isabella Poli e composta esclusivamente al femminile da giornaliste e opinion leader.
Inedito il concorso e inedito il tema, come afferma la Antonella D’Isanto, proprietaria dell’azienda di Barberino Val d’Elsa I Balzini: la mia è una azienda al femminile, sono affiancata da mia figlia e anche l’enologo è donna ma ho sempre pensato che il mio è un vino maschio, importante e forte, e in questo “concorso” voglio ricercare nel soggetto prescelto l’uomo che rappresenta il vino de I Balzini, fashion, sensualità, prestanza fisica, dolcezza e…fattore V…fattore vino!
Prossimo appuntamento al 9 di marzo, sempre negli spazi del Brown Sugar Lounge per l’attesissima performance live dell’artista Elisabetta Rogai e…l’uomo di vino.

Qualità e tecnologia al servizio del Vino: Diam Bouchage presenta il procedimento Diamant ai Sommelier con uan esclusiva degustazioen all’Hote Rome Cavalieri

Qualità e tecnologia al servizio del Vino: Diam Bouchage presenta il procedimento Diamant ai Sommelier con una esclusiva degustazione all’Hote Rome Cavalieri

Duecentocinquanta milioni di tappi messi in circolazione nel solo 2013, ovvero un incremento del 18% rispetto all’anno precedente e una stima su base decennale che arriva a circa un miliardo di tappi immessi sul mercato. Questi i numeri che ieri sera ha presentato in un esclusivo evento riservato ai sommelier della capitale DIAM Bouchage, leader mondiale nella produzione di tappi tecnici in sughero, presente sul mercato italiano dal 2003 grazie alla Paolo Araldo di Calamandrana (AT), distributore ufficiale per il nostro paese.
“Riteniamo fondamentale creare occasioni di incontro come questa con la figura del sommelier – ha spiegato Paolo Araldo, titolare del gruppo Paolo Araldo Srl – Belbo Sugheri – Diam Sugheri srl – perché rappresenta l’anello di contatto finale tra vino-tappo-consumatore. Le cifre di crescita positiva che abbiamo diffuso dimostrano che, nonostante il messaggio abbia impiegato un po’ di tempo prima di essere pienamente compreso, oggi le cantine dopo averlo verificato nel tempo hanno scelto di avvicinarsi al prodotto. Il core business – ha aggiunto Araldo – è rappresentato dal Diam 5 ovvero quello con cui siamo nati, ma stanno arrivando consensi importanti anche per Diam 3 e Diam 2”.

Un incontro nato quindi con l’obiettivo di fornire ad un pubblico di professionisti che quotidianamente operano nel settore del consumo e della comunicazione sul vino maggiori informazioni sul procedimento – esclusivo e brevettato – Diamant, oltre che dimostrare – attraverso la degustazione guidata dal Prof. Paolo Lauciani di vini provenienti da diverse regioni vitivinicole italiane “tappati DIAM” – le caratteristiche di neutralità sensoriale ed omogeneità.

Caratteristiche esaltate anche da noti produttori presenti alla degustazione, che hanno espresso la loro soddisfazione per l’utilizzo in cantina dei tappi DIAM e per il vantaggio da questi creato alle loro aziende sia in termini economici che di immagine. Il timore per molti infatti, è che dopo il lungo lavoro fatto per portare in cantina vini eccellenti la qualità potesse essere alterata dal sapore di tappo: rischio annullato da quando hanno scelto DIAM per le loro bottiglie.

“Il procedimento di purificazione del sughero – ha spiegato il Direttore Commerciale Italia della DIAM Jean Luc Ribot – avviene sottoponendolo prima di tutto a vagliatura per eliminare il legno e le polveri al fine di conservare solo la suberina ovvero la componente più nobile, e successivamente trattandolo con la CO2 supercritica (cioè tra lo stato liquido e gassoso) fino alla eliminazione totale del TCA (molecola responsabile del gusto di tappo) e di oltre 150 molecole causa di altre deviazioni sensoriali. Così purificata, la granella di sughero viene abbinata ad un legante insieme a microsfere idonee al contatto alimentare che conferiscono ai tappi Diam® e Mytik Diam® proprietà di elasticità e di omogeneità senza pari”.

Omogeneità che si manifesta anche nelle prestazioni tecniche, ovvero nel comportamento regolare sulla linea di imbottigliamento e nell’evoluzione controllata del vino in bottiglia. Ogni vino ha esigenze particolari di permeabilità e per questo Diam Bouchage ha declinato la gamma Diam® in diversi livelli di permeabilità e di durata di invecchiamento: in questo modo ogni produttore può disporre di un’ampia scelta per trovare la soluzione più adatta al suo vino, tra quelle studiate per vini fermi che vanno dal Diam 2 al Diam 30, o Mytik Diam® per i vini frizzanti e spumanti.

Ufficio Stampa Italia

MARTE COMUNICAZIONE di Marzia Morganti Tempestini

cell. 3356130800, marzia.morganti@gmail.com

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Mele al forno

Mele al forno
Ingredienti
4 mele
zucchero di canna
160 gr di miele
60 gr di burro
cannella

Preparazione
Lavate bene le mele
Scavate un pochino intono al picciolo, nel buchetto mettete un quadratino di burro e un cucchiaino di zucchero
Mettete dell’aqua in una teglia, mettete le vostre mele in piedi , versate sopra alle mele il miele rimasto
Cuocete in forno fino a che le mele non saranno belle morbide

Strudel di mele

Strudel di mele

Ingredienti
1 confezione di pasta sfoglia fresca
4 mele
3 cucchiai di pan grattato
70 gr pinoli
3 cucchiai di zucchero
80 gr di uva sultanina
cannella in polvere
mezzo limone
1 uovo

Preparazione
Srotolate la sfoglia, tagliatela a metà (una per il fondo e una per il “coperchio”).
Prendete la prima parte della sfoglia, mettetela direttamente in uno stampo o in una teglia, mantenete la stessa carta presente nella confezione per evitare di dover ungere la teglia, fate aderire la pasta ai bordi della teglia o dello stampo, eliminate la carta in eccedenza per evitare che si bruci, se utilizzerete stampi in silicone non sarà necessario l’utilizzo di carta forno.
Picchiettate il fondo con una forchetta.
Accendete il forno a 180°- 200° C almeno 10 minuti prima della cottura.
Lavate e sbucciate le mele, privatele del torsolo e tagliatele a fettine sottili.
In una terrina mettete le mele ed il pan grattato e mescolate delicatamente.
Aggiungete al composto i pinoli, l’uvetta, la cannella (spolverandola) e lo zucchero.
Mescolate delicatamente e spruzzate con il succo di mezzo limone.
Distribuite il composto in modo uniforme sulla sfoglia, lasciandone liberi solamente i bordi.
Richiudete con la seconda parte della sfoglia.
Una volta chiusa potete spennellarla con l’uovo, ma non è un operazione necessaria alla buona riuscita della torta, l’uovo serve solo per dare un colore più dorato alla pasta.
Per una cottura uniforme posizionate la teglia su un ripiano intermedio.
Cuocetela per 30-40 minuti o fino a quando, la parte sopra della pasta sfoglia, il “coperchio” non si sarà dorata.
Lasciatela raffreddare e spolverizzate con zucchero a velo.

 

Frittelline di mele – Nerina

Frittelline di mele – Nerina

Avevo fatto un centrifugato di mele mi avanzava tanta polpa…invece che buttarla…ecco una ricettina sfizionsa

Ingredienti
la polpa di 8 mele
zucchero 2/3 cucchiai
1/2 bustina di lievito
100 gr di farina

Preparazione
Impastate il tutto, fate delle polpettine e cuocetel in una padella antiaderente
Potete a piacere oliare la padella
Ottime calde
Appena si raffreddano spolverizzate con cannella, zucchero a velo o cacao

 

Melanzane – Rosanna

Melanzane  –  Rosanna

Ingredienti
4 melenzane
olio per friggere
sugo di pomodoro
grana grattuggiato
basilico fresco

Preparazione
Tagliate le melanzane a fette salatele e mettetele in uno scolapasta per far perdere l’amaro e dopo una mezz’ora risciacquatele e friggete in abbondante olio, lasciatele qualche minuto su carta assorbente in modo che perdano un po’ dell’olio di frittura,  condite le fette di melanzane  con sugo di pomodoro, grana grattuggiato, e basilico fresco abbondante

 

Cena-contest Take! Puglia

take-puglia-seconda-tappaCena-contest Take! Puglia

27 febbraio 2014

Si svolgerà il 27 febbraio 2014 presso il ristorante Masseria Petrino di Palagianello (Taranto-Puglia) la seconda cena-contest Take! Puglia.
Organizzata dal Portale Enogastronomico Vinoway.com con la collaborazione dell’Associazione Culturale e di Promozione VINOWAY ITALIA, chiederà agli ospiti di mettersi alla prova il proprio gusto giudicando il miglior abbinamento cibo-vino.

Quando l’arte della panificazione diventa impresa e crea posti di lavoro a salvaguardia del negozio di vicinato cuore dell’identità sociale degli individui

Quando l’arte della panificazione diventa impresa e crea posti di lavoro a salvaguardia del negozio di vicinato cuore dell’identità sociale degli individui

La testimonianza di Fernando Buffini, imprenditore tessile che crede nel nostro “Pane quotidiano”

Se ne palra domani  26 febbraio al Centro Civico di Via Milano nell’incontro “L’arte della panificazione”

Domani mercoledì 26 febbraio, alle ore 21 si svolgerà al Centro Civico di Via Milano il secondo appuntamento con l’arte della panificazione e la Bozza Pratese: toccherà alla Circoscrizione Centro, presieduta dall’avvocato Massimo Taiti, ospitare il seminario dal titolo  “L’arte della panificazione. Condividere una passione”, organizzato e promosso dall’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Prato in collaborazione con le cinque circoscrizioni cittadine e rivolto alla cittadinanza. L’ingresso è gratuito, gradita la prenotazione al 320 6434045.

Sembra inarrestabile la tendenza che spinge sempre più consumatori a fare la spesa presso ipermercati e grandi magazzini che facendo leva principalmente sui prezzi raggiungono numeri di clienti da capogiro. Neanche le attese nei parcheggi e le file chilometriche davanti alle casse riescono a scoraggiare le fiumane di persone che nei fine settimana prendono di assalto i centri commerciali.

Il piccolo negozio di quartiere, il forno, sembra però resistere a tali attacchi; non soltanto per una differenziazione e unicità del prodotto, ma anche per il ruolo che svolge per la propria comunità, continuando a rappresentare un luogo di incontro e di socialità.

Sentirsi chiamare per nome e ricevere ogni mattina il solito sorriso sono valori che assumono un’importanza fondamentale in un tempo di crisi non solo economica ma anche relazionale.

Momenti di ritrovo che nascosti dietro a gesta quotidiane e apparentemente banali portano ad una riscoperta della propria identità riconosciuta dall’altro e ad un senso di appartenenza che viene vissuto in poche altre occasioni che questa vita frenetica ci offre.

Secondo una ricerca di Confcommercio e FIDA  il 30% dei consumatori fa la spesa dal piccolo negoziante di quartiere, ed è la soddisfazione data dal mantenimento delle “promesse di base” la motivazione di scelta relativa al processo di acquisto; per prima la qualità dei prodotti freschi (93%), poi l’accessibilità (42% ) e la presenza di prodotti locali 36%.

Ce ne parla Fernando Buffini, imprenditore tessile, titolare di tre forni in città.

La sua storia di imprenditore nasce nel settore tessile. Come mai ha deciso di diversificare la sua attività investendo nel settore della panificazione?

Mi ha sempre attratto il pane, primo alimento, l’essenza della vita. Quella del forno è stata una grande opportunità che mi si è presentata due anni fa. Adesso seguo i negozi di Via Pistoiese a Montemurlo e a Grignano.  Quando ho iniziato c’erano 8 persone a lavorare nei forni, oggi diamo lavoro a 13 dipendenti, e la passione per questo lavoro viene premiata dai nostri clienti, basti pensare che  l’anno scorso abbiamo consumato circa 141 mila chili di farina.

La strategia della nostra famiglia è provare a fare sempre qualcosa in più. Il tessile ha una sua storia, ma abbiamo deciso di muoverci su più direzioni e dare modo di lavorare a chi ha voglia, soprattutto giovani. Abbiamo infatti quattro apprendisti.

Quali sono le esigenze che ci spingono ancora a frequentare il negoziante di fiducia per la piccola spesa quotidiana?

Noi puntiamo molto sull’accoglienza e la cordialità, l’ospitalità infatti è fondamentale a creare quel rapporto di fiducia e fidelizzazione che vogliamo con i nostri clienti. La cordialità è la caratteristica che deve avere la persona al banco oltre a fornire prodotti di qualità.

Crede che tali negozi del dettaglio specializzato continueranno a rappresentare anche in futuro un punto di riferimento per il consumatore?

Rimarranno fondamentali per la piccola spesa quotidiana. il forno è e deve rimanere luogo di incontro per l’intero quartiere. Questo è il vero valore aggiunto che ci permettere di distinguerci ed essere unici rispetto alla grande distribuzione.  L’importante è non fermarsi avere fiducia nel futuro e investire in segmenti diversi, Prato è un vulcano di idee, ha risorse, anche nel nostro forno non ci siamo fermati solo alla bozza pratese studiando l’evoluzione della bozza dal nome  ‘brutto buono’,  un pane tutto da scoprire.

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.

Tel 335 6130800 Email marzia.morganti@gmail.com

In collaborazione con

Ufficio Stampa Comune di Prato

In arrivo i nuovissimi corsi di cucina della scuola di Cotto e Mangiato con Tessa Gelisio in veste di speciale Capo chef!

In arrivo i nuovissimi corsi di cucina della scuola di Cotto e Mangiato con Tessa Gelisio in veste di speciale Capo chef!

Milano, 26 Febbraio 2014, In partenza oggi i nuovi attesissimi corsi di Cotto e Mangiato, con la direzione artistica della conduttrice Tessa Gelisio ed il coordinamento didattico della scuola di cucina Congusto.

“Sono felice di portare l’entusiasmo e il successo di Cotto e Mangiato in una scuola di cucina vera e propria – afferma Tessa Gelisio – . In due parole, sarò una sorta di capo chef: insieme a cuochi professionisti svelerò a tutti gli appassionati di cucina i segreti per preparare un piatto perfetto”.

I percorsi saranno fedeli al taglio del programma: piatti semplici, rapidi e genuini, per tutti coloro che hanno poco tempo a disposizione, amano la praticità e la pancia subito piena!

I partecipanti potranno creare un percorso personalizzato sulla base dei propri gusti, scegliendo tra le tematiche proposte.

Ogni lezione sarà tenuta da chef professionisti, che guideranno passo passo i partecipanti nella preparazione delle ricette previste. Ogni lezione ha una durata di 2 ore e 30 minuti. I percorsi sono da 2 o 4 lezioni, a seconda della tematica.

I corsi potranno essere acquistati direttamente dal sito (www.scuolacottoemangiato.it), pagando in modo sicuro con Paypal. Una volta effettuato l’acquisto, dovranno scaricare e compilare la scheda d’iscrizione e inviarla via mail o fax alla segreteria, che provvederà quindi alla conferma definitiva.

Le date e i piani didattici dei corsi in programma sono:

CUCINA BASE

Dall’antipasto al dolce, un percorso semplice e gustoso, per realizzare piatti nuovi e saporiti.

Date:

Mercoledì 26, 27, 28 febbraio e 1 marzo

Mercoledì 5, 12, 19, 26 marzo

Mercoledì 14, 21, 28 maggio e 4 giugno

Mercoledì 11, 18, 25 giugno e 2 luglio

Durata: 4 lezioni da 2’30’’ ciascuna

Orari delle lezioni: dalle ore 11:00 oppure 19:00

PRIMI PIATTI & SUGHI

Sughi e primi piatti golosi e veloci da realizzare. Con materie prime di stagione, e qualità sempre assicurata.

Date:

Mercoledì 5 e 12 marzo

Mercoledì 19 e 26 marzo

Mercoledì 14 e 21 maggio

Mercoledì 28 maggio e 4 giugno

Durata: 2 lezioni da 2’30’’ ciascuna

Orari delle lezioni: dalle ore 11:00 oppure 19:00

TORTE & BISCOTTI

Goloserie rapide da realizzare, per far felici grandi e piccini con gusto e bontà. Qualità sempre assicurata.

Date:

Mercoledì 9 e 16 aprile

Mercoledì 23 e 30 aprile

Mercoledì 11 e 18 giugno

Mercoledì 25 giugno e 2 luglio

Durata: 2 lezioni da 2’30’’ ciascuna

Orari delle lezioni: dalle ore 11:00 oppure 19:00

A Siena, “Doppio Fuoco: chef vs blogger si sfidano ai fornelli”

A Siena, “Doppio Fuoco: chef vs blogger si sfidano ai fornelli”

Cinque doppi appuntamenti, per un totale di dieci possibilità diverse di degustare la cucina a cena, con la sfida dei ricordi, nello showcooking con pasta, farina, carne e altri prodotti di eccellenza.  Si inizia giovedì 27 e venerdì 28 febbraio

Chef senesi e foodblogger nazionali, a Siena, per sfidarsi ai fornelli. In un doppio appuntamento, cena e show cooking. Ognuno con una sorpresa ed un tema

Questo è “Doppio Fuoco. Chef vs blogger sfida ai fornelli”, il calendario promosso da Confcommercio Siena insieme a Consorzio Agrario e l’Associazione Italiana Food blogger. Cinque doppi appuntamenti, per un totale di dieci possibilità diverse di degustare la cucina che nascerà dalle sfide. Cinque cene all’interno dei ristoranti senesi cinque showcooking, dimostrazioni pratiche di cucina e assaggi, presso il Consorzio Agrario. Si inizia da giovedì 27 febbraio, con la prima sfida che si concretizzerà con la cena all’Antica Trattoria Botteganova. Poi, il 28 febbraio, la sfida si trasferisce al Consorzio Agrario la passione di chef e food blogger sarà in scena nello showcooking

L’iniziativa è stata presentata nella conferenza stampa di questa mattina, 20 febbraio, al Consorzio Agrario a cui hanno partecipato Daniele Pracchia, Direttore Confcommercio Siena, Luisella Bartali, responsabile turismo Confcommercio Siena, Patrizia Malomo, blogger Andante con Gusto, Associazione Italiana Foodblogger, Alessio Pianigiani, staff Direzione Consorzio Agrario di Siena e i ristoratori Ettore Silvestri dell’Antica Trattoria Botteganova, Marina Munari, Hostaria il Rialto, Mirco Vigni, Le Logge.

A cena, con la sfida dei ricordi  Chef senesi e blogger si incontreranno e sfideranno sui ricordi e sulle emozioni che sapranno trasferire nei loro piatti. Sarà questo il tema delle cinque cene protagoniste di Doppio Fuoco. Ogni menù racconterà la contaminazione tra Siena, gli chef che ci lavorano, e le regioni da cui le food blogger arrivano. E ognuno dei protagonisti esprimerà il proprio vissuto in particolare in un piatto, nel Piatto del Ricordo, della tradizione che chef e food blogger dedicheranno alle proprie origini, alla propria storia. Ognuno di loro ne realizzerà uno, su un tema comune. I due piatti saranno presentati ai commensali che saranno chiamati ad esprimere il proprio insindacabile giudizio. E così la sfida sarà servita.

Farina, carne: i prodotti di eccellenza nella sfida del Doppio Fuoco La sfida continua negli showcooking, con cinque temi diversi su cui lavoreranno chef e blogger. E qui la fantasia e la capacità dei nostri sfidanti saranno messe alla prova. Il primo appuntamento li vedrà impegnati in  “La tradizione non scuoce: la pasta dei Coltivatori Toscani”. Il secondo appuntamento, invece, vedrà vedere protagonista il pane, anzi “Il pane si trasforma: ricette con pane Verna”. E poi, il terzo appuntamento, “Alla Chianina piace lento: carne d’eccellenza in lunga cottura”. Per il quarto appuntamento un tema estremamente originale “Il Sushi di Chianina”. Non poteva mancare l’omaggio all’ospite per l’ultimo appuntamento: “Il Consorzio Agrario in un piatto: come trasformare l’eccellenza”

Il calendario Si inizia giovedì 27 febbraio, alle 20, con la cena presso l’Antica Trattoria Botteganova dove lo chef Ettore Silvestri si incontra con Sabina Fiorentini, blogger di Cook’n’book. Venerdì 28, alle 17.30, la sfida si sposta al Consorzio Agrario con lo showcooking. Giovedì 6 marzo, alle 20, al ristorante Le Sorelline lo chef Marco Frambati sfida la blogger Anna Gentile di Annathenice. Il 7 marzo, la sfida continua con lo showcooking al Consorzio. Giovedì 20 marzo, alle 20, all’Osteria del Gusto,  la sfida sarà tra lo chef di casa Franco Terrosi  e Aurelia Bartoletti blogger di Profumincucina. Venerdì 21 marzo, al Consorzio Agrario, invece Marina Munari  dell’Hostaria il Rialto e Aurelia Bartoletti saranno la coppia della sfida per lo showcooking. Giovedì 3 aprile, alle 20, al ristorante San Desiderio si sfidano lo chef di casa Gianni delle Coletta  e Marina Bogdanovic di Mademoisellemarina che il giorno successivo, venerdì 4 aprile, alle 17.30, si metterà alla prova con Jin Maeda del Sushi bar di Siena. Infine, giovedì 8 maggio ore 20, Andrea Vavalà del ristorante Corner incontra Greta de Meo di Greta’s corner che il giorno successivo, venerdì 9 maggio, si incontrerà nell’ultima sfida che sarà protagonista dello showcooking con lo chef Nico Atrigna del Ristorante Le Logge.

Per informazioni si può visitare visita la pagina Facebook “Doppio Fuoco” e il blog doppiofuoco.blogspot.it/. Qui ci saranno tutte le info per prenotazioni, contatti, ecc…

Allegata foto conferenza stampa, da sinistra

Ettore Silvestri, chef Antica Trattoria Botteganova

Alessio Pianigiani, Staff Direzione Consorzio Agrario Siena

Mirco Vigni, chef Le Logge

Patrizia Malomo, blogger Andante con Gusto

Marina Munari, Hostaria il Rialto

Luisella Bartali, responsabile Turismo Confcommercio

Giornalismo & Comunicazione
natascia.maesi@gmail.com

Torta al cioccolato

IMG_1119Torta al cioccolato

Ingredienti
300 gr di cioccolato fondente
1 bustina di lievito
6 cucchiai di farina
200 gr di zucchero
150 gr burro a temperatura ambiente
5 uova
1 pizzico di sale

Preparazione
Sciogliete il cioccolato a bagnomaria.
Preriscaldate il forno a 180° C.
Separate gli albumi dai tuorli.
In una terrina unite tutti gli ingredienti 300 gr di cioccolato, burro, farina, tuorli, zucchero ed un pizzico di sale ed impastate bene.
Montate a neve gli albumi ed aggiungeteli al composto lentamente.
Aggiungete il lievito setacciato mescolate nuovamente fino a rendere l’impasto omogeneo e cremoso.
Preparate la teglia come da vostra abitudine imburrandola o infarinandola o foderandola con carta forno.
Versate l’impasto nella teglia.
Cuocete in forno a 180° C per 50 minuti.
Sfornate la torta.
Lasciate raffreddare.
A piacere spolverizzate con zucchero a velo

Ottima ricetta anche per Easy Chef

La circoscrizione Prato Centro ospita il secondo degli incontri itineranti dedicati all’arte della panificazione

La circoscrizione Prato Centro ospita il secondo degli incontri itineranti dedicati all’arte della panificazione

Mercoledì 26 febbraio appuntamento al centro civico di Via Milano con agronomo, coltivatore, mugnanio, dietista, fornaio e …la mortadella di Prato

Secondo appuntamento con l’arte della panificazione e la Bozza Pratese: mercoledì 26 febbraio toccherà alla Circoscrizione Centro ospitare – nei locali del Centro Civico di Via Milano – il seminario dal titolo  “L’arte della panificazione. Condividere una passione”, organizzato e promosso dall’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Prato in collaborazione con le cinque circoscrizioni cittadine e rivolto alla cittadinanza.

“Far conoscere meglio le tradizioni gastronomiche del territorio e in particolare la Bozza Pratese – commenta l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Prato Roberto Caverni – è sicuramente un modo ottimo per valorizzarle e creare attorno ad essa un crescente interesse. Lo scorso anno gli studenti di cinque plessi scolastici delle varie circoscrizioni sono stati coinvolti in un progetto che aveva tra gli obiettivi principali la creazione di una cultura del pane fin da piccoli. E il risultato è stato sorprendente: non solo i ragazzi hanno mostrato curiosità e apprezzamento, ma anche le famiglie hanno saputo recepire il messaggio lanciato in classe, mutando in alcuni casi le proprie abitudini alimentari legate al pane. Questo ci ha fatto capire che il lavoro fatto con i bambini avrebbe potuto essere accolto con lo stesso entusiasmo anche dagli adulti. Da qui, nasce l’idea di replicare quei seminari per tutta la cittadinanza, coinvolgendo in questo caso proprio le circoscrizioni”.

Dopo il primo incontro tenutosi alla circoscrizione Prato Nord lo scorso lunedì 17, il secondo appuntamento è fissato per le ore 21 di mercoledì 26 febbraio presso il Centro Civico di Via Milano nella Circoscrizione Centro . La serata si aprirà con il saluto del Presidente della Circoscrizione Massimo Taiti, che lascerà poi la parola a Fulvio Ponzuoli, coltivatore di grano e Presidente dell’Associazione La Piazzoletta che, nell’ambito del progetto “La memoria dei semi” ha dato in custodia gratuitamente all’Amministrazione Comunale i grani antichi attualmente in coltivazione presso il Podere delle Polline alla Cascine di Tavola.

Seguiranno poi gli interventi del mugnaio Marco Bardazzi del Molino Bardazzi di Vaiano – che spiegherà i vari passaggi della molitura e le varie tipologie di farina oltre alle loro caratteristiche e il loro migliore ambito di utilizzo – e della dietista Elisa Papini che ne illustrerà le virtù salutistiche e le quantità giornaliere di consumo raccomandate. Poi, spazio al fornaio Fernando Buffini dell’Antico Forno Panci di Via Pistoiese, che terrà una dimostrazione “live” di preparazione della Bozza seguita da un piccolo assaggio finale, accompagnato dall’inconfondibile sapore della Mortadella di Prato, offerta e raccontata al pubblico dal produttore Carlo Conti della Macelleria Conti di Prato.

La serata sarà allietata dagli intermezzi musicali della giovane promessa Lorenzo Pampaloni, che attualmente studia chitarra classica al Liceo Musicale Dante di Firenze e chitarra jazz alla Scuola di Musica Verdi di Prato, Vincitore del Diploma d’Oro al Concorso Giovani musici 2012 di Roma e Primo Premio al Concorso Nazionale Riviera Etrusca 2013 di Piombino.

L’incontro, condotto dalla giornalista enogastronomica Marzia Morganti Tempestini, è a ingresso libero ma è gradita la prenotazione. Per informazioni e prenotazioni: 320 6434045.

Qualche curiosità sulla circoscrizione Prato Centro – Con circa 38.000 abitanti rappresenta il 20% del totale della popolazione dell’intero Comune di Prato, stimata in circa 191.500 unità. Di questi 38.000, oltre 7.300 risiedono in centro storico. Il territorio della Circoscrizione Centro si estende su appena 5,950 kmq e la densità demografica è più alta della media cittadina, con 6.380 abitanti per kmq, che diventano oltre 9.000 in Centro Storico. La popolazione è soprattutto femminile, anche se di poco (circa 19.500 unità contro 18.500 di sesso maschile) e i nuclei familiari residenti sono circa 15.900, di cui circa 4.300 in Centro Storico.  Una curiosità: la Circoscrizione Centro è quella con il maggior numero di presenze straniere, oltre 12.000 che rappresentano il 36% del totale degli stranieri sul territorio comunale. Di questi, circa 2.000 nel solo Centro Storico (6% del totale).

A cura di

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.

Tel 335 6130800 Email marzia.morganti@gmail.com

In collaborazione con

Ufficio Stampa Comune di Prato

Tortino di melanzane e mozzarella – Angi

Ingredienti
2 grosse melanzane circa 600 gr
2 mozzarelle
4 grossi pomodori maturi
pangrattato
grana padano grattugiato
basilico
olio extravergine d’oliva
sale
pepe

Preparazione
Tagliate le melanzane a fettine spesse circa 3 mm; conditele con olio, sale, pepe quindi passatele sulla griglia ben calda per farle appassire. Riducete a fettine anche le mozzarelle e i pomodori, dopo averli sbollentati e pelati. Appoggiate su una placca, coperta da carta da forno, l’anello di uno stampo di cm 20 di diametro e, all’interno di questo, costruite il tortino con strati di melanzana alternati a fettine di mozzarella e di pomodoro; ogni strato va cosparso con pangrattato, formaggio grattugiato, sale, pepe e basilico tritato; l’ultimo strato sarà di mozzarella. Passate il tortino in forno a 200° per 30 minuti circa; sformatelo e servitelo caldo.
 

Lingua di manzo al burro – Luisa

Lingua di manzo al burro – Luisa

Ingredienti
1 lingua di manzo
1 cipolla
1 spicchio di aglio
1 gambo di sedano
alloro
burro
rosmarino

Preparazione
Bollite la lingua in una pentola con abbondante acqua salata cipolla, aglio sedano ed alloro.
A cottura ultimata toglietela dal fuoco.
Quando è ancora calda spellatela.
Tagliate la lingua a fette.
In una padella sciogliete il burro con il rosmarino, saltate le fette di lingua nel burro fino a che diventeranno croccanti.