Ristorante Pizzeria Il Cipiglio

cipiglioRistorante Pizzeria Il Cipiglio

Chi entra in Toscana si accorge subito di entrare in un paese dove ognuno è contadino.
Ed esser contadino da noi non vuol dire soltanto saper vangare, zappare, arare, seminare, potare, mietere, vendemmiare: vuol dire sopra tutto saper mescolare le zolle alle nuvole …”
Curzio Malaparte

Siamo ad un passo dal centro storico di Firenze, nella periferia borghese della città, fatta da bellissimi ed eleganti palazzoni primi ‘900, le botteghe ancora piene di gente, non soppiantate dai supermercati, dove ci si conosce tutti e la quotidianità degli incontri riesce a farti compagnia, quasi come un cane fedele al suo vecchio padrone, e, nella zona, c’è ancora un cinemino della Parrocchia vicina; il locale è situato in una piazza fuori dai viali, fuori dal traffico, quasi un oasi perfetta, una grande porta che si apre su un locale fatto di gente, flash spudorato di colore alle pareti e quadri appesi fatti con il vino….tecnica unica e originale dell’artista Elisabetta Rogai, e poi, all’ora di pranzo, improvvisamente scoppia la vita, i saluti, le risate, i commenti, le pause dal lavoro, gruppi di giovani sorridenti che vanno e vengono, professionisti e impiegati di studi professionali della zona, a volte si vede Irene Grandi, quando ritorna nella “sua” Firenze,  il pr di grido di Firenze, il “bello e impossibile” Stefano Bosia, giornalisti, e poi le chiacchiere e i sorrisi, il tempo di dare un occhiata al giornale, i commenti sulla Fiore….nato da una proposta intelligente di 5 soci, impegnati in ambiti diversi e gestito da Bernardo Rogai, socio e amministratore, un gigante di simpatia, un inguaribile romantico, dolce e passionale.
Difficile non volergli bene, impossibile non stimarlo, alla fine del pranzo e della cena sono sempre moltissime le cose positive da ricordare. Il suo sogno è realizzare il locale su cui investire i suoi progetti, sogni….. ma reali, la sua esperienza e la sua creatività, i suoi ricordi fanciulli, il porto sicuro della famiglia…..

Il locale infatti prevede 2 proposte diverse, il pranzo del giorno, chiamiamolo “da lavoro”, rapido ma senza togliere niente al gusto e alla qualità, gustoso, eccellente, fatto di piatti toscani, tipici, ricette e sapori di casa, e poi la sera, la cena e la pizzeria: ed ecco una cucina senza moda, senza personaggi, senza vanità, la moda del momento di chef sempre alla ribalta, ma una cucina curata, ricercata, con proposte di pesce freschissimo, polpo, vongole, spada, branzini, l’impepata di cozze e poi la pappa al pomodoro, la ribollita, le lasagne al forno con il ragù…come va fatto…..lo stinco, la tagliata, la carne migliore di Firenze e ancora……la pizza e i covaccini, oltre al pane fatto in casa su forno a legna, e poi i dolci “fatti in casa”….proposte, ricordi, calore di casa, ricette segrete e ormai dimenticate, le famiglie raccolte intorno al tavolo……
Poi, nella stagione estiva, il locale presenta un delizioso dehor, una terrazza antistante l’ingresso, per i primi tepori primaverili, per riparare i clienti dal refolo di vento che serpeggia veloce nella piazza, cene romantiche, tavolate di ragazzi festosi e ridenti.

Come dice Bernardo Rogai: Raccomando al mio cuoco i  piatti della tradizione, piatti che, ricordo, cucinava la mia nonna, e che sono sempre attuali.
Quello che mi sono posto per Il Cipiglio era di usare tutto il know how appreso per il mondo, dare un imprinting al locale, scoprire prodotti giornalieri, ritrovare i sapori di una volta, la pasta fatta in casa, le ricette della tradizione che sono la storia della nostra terra. Un posto particolare al nostro olio e al vino, alla magia e all’emozione che si prova davanti ad un piatto o ad un bicchiere di vino, alle emozioni che mettono in moto i cinque sensi che mettono in moto un “ricordo”   mentale che fa poi parte di noi stessi.

Bel locale, questo Ristorante Il Cipiglio, e bel personaggio il suo conproprietario e gestore: qui il progresso e le divagazioni gastronomiche si sono fermate per lasciare il posto al linguaggio di una sana  e autentica cucina di casa.
E come dico sempre, bisogna lasciare sempre le porta aperte alla speranza, perché le persone piene di risorse vanno sostenute e incoraggiate…sono il futuro e la forza motrice di questo nostro bel paese!

polpoPolpo in coccio con olive taggiasche  Ricetta d’autore de Il Cipiglio

Ingredienti per 3 persone
1 polpo di circa 600 gr
olive taggiasche
7-8 pomodori ciliegini o similari
olio d’oliva
sale
origano fresco
timo fresco

Preparazione

Fate cuocere il polpo nell’olio d’oliva, da quando bolle circa 35 minuti, tagliato a tocchetti , aggiungendo le erbe aromatiche lavate e tritate, le olive, i pomodori tagliati a pezzetti, il sale.
Fare cuocere, mescolando bene e servitelo in un coccio dell’Impruneta, mettendo sul fondo 2 fette di pane di campagna, abbrustolito, leggermente agliato.

RISTORANTE IL CIPIGLIO
Via Raffaello Lambruschini 15R
Firenze
www.cipiglio.it

Suggerito da Cristina

Ristorante Pizzeria Il Cipiglioultima modifica: 2014-04-05T15:59:42+02:00da eleoma
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