Biscotti ripieni di marmellata di fichi

IMG_1510Biscotti ripieni di marmellata di fichi

Ingredienti
2 uova
250 gr di farina
150 gr di burro
180 gr di zucchero
1 bustina di lievito
scorsa di limone grattuggiata
marmellata di fichi

Preparazione
Impastatate tutti gli ingredienti
Preparate i vostri cerchi con un bicchiere o una formina (non troppo grandi perchè si in allargheranno)
Prendete un cerchio spalmateci sopra una buona dose di marmellata,  chiudete un altro cerchio, mettete il vostro bel biscotto sulla carta forno
Fate la stessa cosa fino ad esaurimento dell’impasto, mi raccomando distanziate bene i biscotti tra loro si allargheranno

Mendicanti o cioccolatini di frutta secca

IMG_1514Mendicanti o cioccolatini di frutta secca
Ingredienti
100 gr di cioccolato fondente
1 noce di burro
mandorle/noci/nocciole

Preparazione
Sciogliete il cioccolato a bagnomaria con il burro
Con un cucchiaio mettete il cioccolato sulla carta forno dandogli la forma di un cerchio o di un ovale, lisciatelo per bene
Metteteci sopra mezza noce, oppure 1 pezzo di noce e 1 mandorla, 2 mandorle insomma decoratelo come più vi piace
Quando si sarà raffreddato mettetelo in frigorifero
Quando saranno freddi staccateli dalla carta forno e serviteli

Campari presenta le Art Label 2014

03_Art Labels 2014_3Bottles3ColorsBackCampari presenta le Art Label 2014
Tre diverse interpretazioni delle opere di Fortunato Depero saranno le protagoniste dell’iconica bottiglia Campari

Sesto San Giovanni (Italia), 15 aprile 2014 – Campari presenta le nuove etichette artistiche in Edizione Limitata. Le Art Label sono una reinterpretazione in chiave moderna di alcune opere di Fortunato Depero, uno degli artisti più rappresentativi del movimento futurista, che vanta una lunga collaborazione con Campari.
Le opere di Depero spiccano per la forte energia e il dinamismo trasmesso: la corrente Futurista è oggi molto popolare e attuale, poiché ci si ritrovano caratteri tipici della vita contemporanea grazie all’esaltazione di concetti quali il movimento continuo, la frenesia e i ritmi serrati.
Sono tre le etichette collezionabili protagoniste della limited edition Campari, che sintetizzano tre momenti fortemente legati al consumo ottimale del prodotto: la preparazione di un perfetto cocktail, il piacere di gustare un Campari e la degustazione. Due opere nascono in bianco e nero, poiché originariamente erano state prodotte per la pubblicazione sui quotidiani, e quindi reinterpretate con un sapiente gioco di colori che richiama gli accostamenti tipici della Pop Art. La terza invece è la riproduzione fedele dell’opera di Depero.

La prima etichetta è ispirata a una china in bianco e nero, realizzata su cartoncino nel 1928. Si tratta di uno studio grafico effettuato per Campari, con un forte richiamo al momento dell’aperitivo, rivisitato e ricolorato, presentato su sfondo verde con il colore rosso in forte evidenza.

La seconda Label, su sfondo giallo, raffigura un collage risalente al 1927. L’immagine riprende un bozzetto, il cui originale è custodito nell’archivio di Galleria Campari, realizzato dall’artista con le matite colorate. Rappresenta il piacere e la passione di gustare un Campari: il particolare più in evidenza del personaggio ritratto è il cuore, che viene colorato proprio come il liquido presente nel bicchiere.

La terza Art Label, che completa la collezione, su sfondo viola, l’unica ad essere già stata ideata colorata, rappresenta una grafica del 1928 realizzata da Depero con la tecnica del collage. L’opera raffigura l’iconico omino di Fortunato Depero durante la degustazione di Campari. Particolarmente d’impatto l’accostamento dei colori che viene sottolineato anche dal liquido rosso del prodotto.

Precursore dei tempi in tutte queste tre opere è sicuramente il lettering utilizzato dall’artista per scrivere il nome del marchio, con un carattere originale e innovativo.
La reinterpretazione delle opere di Depero è l’ultima di una serie di etichette in edizione limitata ideate per valorizzare il forte legame che Campari ha da sempre con l’arte, regalando ai propri consumatori dei veri e propri pezzi da collezione. L’attualità del Futurismo e il suo carattere diretto, rendono queste limited edition un oggetto da collezione per i consumatori Campari, che potranno apprezzarne il linguaggio  semplice e di immediata comprensione.
Andrea Conzonato, Chief Marketing Officer Gruppo Campari commenta così questa edizione delle Art label: “Le nuove etichette Art Label vogliono essere un omaggio a un grande artista, Fortunato Depero, che ha lavorato molto per Campari e che ha prodotto opere d’arte davvero uniche, connesse al marchio da un legame indissolubile. Gran parte della produzione di questo artista è custodita presso Galleria Campari e rappresenta un pezzo di storia artistica e di comunicazione dell’azienda. L’obiettivo è di rendere omaggio alla tradizione del marchio e celebrarla in modo nuovo e originale, reinterpretando una corrente che ancora oggi è molto attuale e moderna. Campari vuole regalare, così, ai propri consumatori una collezione speciale, che testimoni il forte carattere innovativo del marchio.”
Le Art Label Campari saranno inizialmente disponibili in Italia a partire da Maggio 2014 e a seguire nel resto del mondo.

Campari
Campari è un classico contemporaneo e carismatico. La sua ricetta segreta, tutt’oggi immutata, è nata a Novara nel 1860 e costituisce la base di alcuni dei cocktail più noti al mondo. Campari è una bevanda alcolica ottenuta dall’infusione in alcol e acqua di erbe amaricanti, piante aromatiche e frutta. L’acceso colore rosso, l’aroma intenso e il gusto inebriante lo rendono da sempre un intrigante simbolo di piacere al centro di un’avvolgente esperienza degustativa. Sono questi i valori che hanno reso il marchio Campari famoso in tutto il mondo quale icona dello stile, della passione e dell’eccellenza italiani.

Gruppo Campari
Davide Campari-Milano S.p.A., con le sue controllate (‘Gruppo Campari’), è uno dei maggiori player a livello globale nel settore del beverage. E’ presente in oltre 190 paesi del mondo con posizioni di primo piano in Europa e nelle Americhe. Il Gruppo, fondato nel 1860, il sesto per importanza nell’industria degli spirit di marca. Il portafoglio conta oltre 50 marchi e si estende dal core business degli spirit a wine e soft drink. I marchi riconosciuti a livello internazionale includono Aperol, Appleton, Campari, Cinzano, SKYY Vodka e Wild Turkey. Con sede principale in Italia, a Sesto San Giovanni, Campari conta 15 impianti produttivi e 4 aziende vinicole in tutto il mondo, e una rete distributiva propria in 17 paesi. Il Gruppo impiega oltre 4000 persone. Le azioni della capogruppo Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM) sono quotate al Mercato Telematico di Borsa Italiana dal 2001. Per maggiori informazioni: www.camparigroup.com. Bevete responsabilmente.

Gruppo Campari

Havas PR Milan

Dalla Cina per scoprire l’Altamarca Trevigiana

Altamarca_le colline ricamate dai vigneti_2Dalla Cina per scoprire l’Altamarca Trevigiana

Due troupe di giornalisti asiatici visiteranno, per tre giorni, il territorio da Vittorio Veneto ad Asolo. E a maggio arriva la televisione maltese

Valdobbiadene (Treviso), 15 aprile 2014 – Porteranno con sé telecamere, macchine fotografiche e taccuini. Tutto il necessario per “catturare” le bellezze dell’Altamarca Trevigiana e trasmetterle agli spettatori e ai lettori del loro immenso Paese.

Due troupe di giornalisti cinesi – una di Golf Channel China (canale tematico con 200 milioni di spettatori), l’altra di una rivista di moda e costume, dal nome intraducibile, tra le più popolari in Cina – visiteranno per tre giorni, questa settimana, il territorio trevigiano, da Vittorio Veneto e Asolo: andranno alla scoperta delle colline del Prosecco, ma anche dell’arte del Canova e del Palladio e delle zone che sono state tragico teatro degli eventi della Prima Guerra Mondiale.

La visita dei giornalisti cinesi nella Pedemontana trevigiana rientra nell’ambito degli Educational Tour previsti dal progetto “Sapori, profumi e colori dell’Alta Marca Trevigiana”, il Programma di Sviluppo Locale (PSL) portato avanti dall’Associazione Altamarca in collaborazione con il Gal Altamarca Trevigiana e la Comunità Montana delle Prealpi Trevigiana.

La presenza delle due troupe asiatiche è, in particolare, frutto dell’iniziativa di Sommelier Tour, il nuovo tour operator ufficiale dell’Associazione Altamarca, e sarà coordinata dall’agenzia Vive20 di Vittorio Veneto.

Le riprese televisive verranno montate in servizi da 4 minuti e proposte tre volte al giorno per 4 mesi su Golf Channel China, mentre la rivista di moda e costume dedicherà un ampio servizio all’Altamarca Trevigiana nel numero di luglio.

La sessione primavera-estate degli Educational Tour in Altamarca proseguirà a maggio con la visita di una troupe della televisione di Stato maltese, anche’essa interessata a documentare i tesori enogastronomici, storici e artistici di un territorio senza eguali.

>In allegato, un’immagine delle colline del Prosecco

ALTAMARCA
Ufficio stampa

press@altamarca.it

Pasquetta in Acetaia – Castelvetro di Modena (MO)

Pasquetta in Acetaia  – Castelvetro di Modena (MO)
Visita e degustazione di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena presso
Acetaia Boni Romano
Via Del Cristo n.8 – Solignano di Castelvetro di Modena
Orario di apertura: 10.00-12.30

Consorzio Castelvetro di Modena
Valorizzazione Integrata Territorio Ambiente
Piazza Roma n.5 – 41014 Castelvetro di Modena (MO)
Tel. 059 758880 – E.mail: info@castelvetrovita.it
www.castelvetrovita.it

Festa di primavera

Festa di primavera

19 aprile 2014
HOBBY DAY

9.00/18.00 Tra i colori ed i profumi del vivaio in festa, vieni e scegli  il tuo regalo di primavera: gli hobbisti ti aspettano!

POTRETE TROVARE

Ricamo Creativo, Gastronomia, Porcellana dipinta a mano, Tutta Lavanda, Tisane Zafferano e SPezie, Collane e Oggetti in Carta, Orecchini all’uncinetto, Oggetti particolari in Legno, Dipinti di Paesaggi, Oggetti Vari, Monckyta, Candele Profumate, Gioielli artigianali, Collane e cerchietti floreali, Creazioni di Bigiotteria, Tutto Riso e Bigiotterie Minerali!

Regala un sorriso ai bambini Duchenne. Ti aspettiamo  sulla Via del Cuore: info sul progetto www.bikersforlove.it

Evento Realizzato per Raccogliere fondi per sostenere Parent Project Onlus*, l’associazione dei genitori con bambini e ragazzi affetti da distrofia muscolare di  Duchenne e Becker.

CLICCA sull’immagine per Vedere il VIDEO del VIVAIO.

video

parent project onlus*Parenct Onlus è l’associazione di genitori con figli affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker. Dal 1996 lavora per migliorare il trattamento, la qualità della vita e le prospettive a lungo termine dei ragazzi attraverso la ricerca, l’educazione, la formazione e la sensibilizzazione.

I progetti Bikers for Love del 2014 sono finalizzati a sostenere l’associazione.

DONA ANCHE TU!

Fai una donazione a Parent Project Onlus indicando nella causale “VIA DEL CUORE”

Filippo Bolognesi  cel 340 1540979  info.viadelcuore@gmail.com  www.parentproject.it

Conto Corrente Postale  n. 94255007

Bonifico Bancario  Banca di Credito Cooperativo di Roma Ag. 19, Via della Massimilla 14 – Roma   c/c intestato a Parent Project onlus   IBAN: IT 38 V 08327 03219 000000005775    BIC/SWIFT: ROMAITRR

Clicca Qui per effettuare la Donazione.

Pasqua in fattoria tra sacro e profano

Brunello-e-panorami-Fattoria-del-Colle-Agriturismo-in ToscanaPasqua in fattoria tra sacro e profano

Alla Fattoria del Colle, nella Toscana dei grandi panorami, Messa con canti Gregoriani, degustazione di Brunello e una lezione sugli “ossi di morto”, i biscottini tipici di Montalcino

Un week end di Pasqua indimenticabile da vivere a metà tra il sacro e il profano, in un’oasi di relax dove c’è anche molto da vedere e assaggiare. Siamo a Trequanda, alla Fattoria del Colle di Donatella Cinelli Colombini, che per le festività pasquali ha in serbo per i suoi ospiti tante suggestive sorprese, tra cui il “sogno proibito” di ogni winelover: una imperdibile degustazione straordinaria di 8 Brunello, dal 1995 mitica annata 5 stelle fino all’ultimo nato 2008 e l’assaggio del vino ancora in botte del 2012 anch’essa considerata una vendemmia a cinque stelle.

Il week end pasquale inizia venerdì 18 aprile con l’happy wine a base di Sanchimento e crostini al tartufo bianco delle crete senese, in attesa della cena “di magro” tipica della tradizione toscana abbinata al Chianti Superiore 2011 (32€ a persona).

La giornata del Sabato Santo inizia con una degustazione itinerante nella tinaia e nelle cantine del Casato Prime Donne di Montalcino seguita – a richiesta – da un brunch con formaggi pecorini di diversa stagionatura e salumi toscani accompagnati da un Rosso di Montalcino (15€ a persona). Al rientro alla Fattoria del Colle, l’appuntamento più atteso del week end: la verticale di Brunello di Montalcino con Brunello 1996 Prime Donne, Brunello 1998, Brunello 2001 Prime Donne, Brunello 2004, Brunello 2007 riserva, Brunello 2008, Brunello 2009, e il barrel tasting del futuro Brunello 2012. A seguire, aperitivo nella cantina storica della Fattoria del Colle con ciancifricola senese abbinata al Leone Rosso DOC Orcia e la cena all’Osteria di Donatella dai sapori trequandini con il Cenerentola Orcia DOC (35€ a persona).

Intenso il programma del giorno di Pasqua: lezione di pasticceria su cantucci e ossi di morto – i tipici biscottini di Montalcino a base di chiare d’uovo e mandorle – e possibilità di seguire la Santa Messa all’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore (12 km dalla Fattoria) celebrata con canti Gregoriani, prima del pranzo tipico toscano con uovo benedetto e capocollo, zuppa pasqualina, ravioli ripieni di capriolo e patate, costolette di agnello allo scottadito sfumato al Sanchimento con verdure al forno e assaggio di Tagliata all’uso della Valdichiana con insalata, per finire con la schiacciata di Pasqua dolce di Montalcino (37€ a persona, bevande escluse). Pomeriggio alla scoperta della Fattoria, le sale storiche, la cucina con il camino monumentale e la cappella, prima di finire con la cantina dove sarà servito un aperitivo con Rosa di Tetto IGT Toscana e schiacciata di Pasqua salata della Valdichiana in attesa della cena tipica (32€ a persona).

Infine, Pasquetta all’insegna della classica gita fuori porta con tante mete suggestive da scoprire nei paraggi della Fattoria: dal mercatino antiquario sotto le mura medievali di Buonconvento, alle piccole città d’arte come Pienza la città capolavoro di Papa Pio II, San Quirico d’Orcia con Bagno Vignoni, unico centro termale medioevale ancora intatto, Montalcino, Buonconvento, Montepulciano, Cortona e  Asciano con la splendida abbazia di Monte Oliveto Maggiore. In alternativa, ultimi momenti di relax nel centro benessere esclusivo (ingresso a pagamento, 25€) con vista sulle Crete Senesi, con bagno turco, sauna, stanza relax, doccia emozionale, vasca idromassaggio e due cabine per massaggi rigeneranti a base di essenze toscane ayurvedico e shiatsu (su prenotazione e a pagamento).

Il prezzo del soggiorno è di 110€ a persona per 2 pernottamenti in camera doppia con colazione. Per le famiglie il costo del soggiorno in appartamento è 110€ a persona gli adulti e 50€ per ogni bambino under 12, per 2 pernottamenti incluse le colazioni e tutte le attività in programma a esclusione dei pasti.

Per informazioni

Fattoria del Colle – Trequanda SI

Addetta stampa

Marzia Morganti Tempestini 3356130800 marzia.morganti@gmail.com

Kerin O’ Keefe il premio miglior comunicatore del vino 2014 di Carpenè Malvolti

Kerin O’ Keefe il premio miglior comunicatore del vino 2014 di Carpenè Malvolti
E’ stato conferito alla giornalista americana Kerin O’ Keefe il Premio Miglior Comunicatore del Vino 2014 targato Carpenè Malvolti.

Un riconoscimento che va ad aggiungersi al già prestigioso curriculum di questa scrittrice e giornalista enologica statunitense, che da aprile 2013 ricopre l’importante incarico di Italian Editor di Wine Enthusiast, una delle più autorevoli riviste al mondo dedicate al vino.

Descritta come “un autore che non solo conosce la sua materia in grande dettaglio ma scrive in modo coinvolgente e affascinante”, Kerin O’ Keefe fin dal suo arrivo in Italia nel 1991 ha mostrato un forte legame con i vini italiani prodotti da uve autoctone e si è specializzata nella conoscenza del vino diventando sommelier AIS nel 1996. Un amore, maturato quindi nel tempo, è alla radice delle molteplici esperienze di giornalismo enologico che hanno contraddistinto la sua carriera: dal 2002 a oggi, ha scritto sul vino Italian per Decanter, The World of  Fine Wine, ed è stata anche Contributing Editor per The Wine News dal 2003 al 2009.

La consegna del ‘Premio Miglior Comunicatore del Vino’ e’ avvenuta  nel contesto dell’evento in cui la Carpene’ Malvolti ha annunciato ufficialmente il nuovo orizzonte comunicativo, e ad introdurre l’innovativa  strategia e’ stata proprio Rosanna Carpenè, Quinta Generazione della Famiglia. Peraltro, e’ la prima volta  che il Premio viene attribuito ad un giornalista non italiano e questo rappresenta un ulteriore momento di un lungimirante percorso di internazionalizzazione, che ha portato l’Azienda a consolidare la propria Leadership e a sviluppare  la Brand Awareness già da tempo su tutti e cinque i continenti.

Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
press-office@carpene-malvolti.com
www.martecomunicazione.com – www.carpene-malvolti.com

Prosecco sta al Territorio come il Territorio sta a Carpenè

Prosecco sta al Territorio come il Territorio sta a Carpenè
L’equazione della nuova strategia comunicativa presentata al Vinitaly

Una tanto semplice quanto significativa equazione, rappresenta il core della nuova strategia comunicativa di Carpenè Malvolti, tradotta graficamente in un pay-off, che sintetizza ed esalta il valore della storica Azienda:

CONEGLIANO
VALDOBBIADENE
PROSECCO
CARPENE’
SUPERIORE
D.O.C.G.

La rappresentazione concettuale e grafica del nuovo pay-off scaturisce dalla simbiosi tra Territorio e Azienda, declinata nei suoi aspetti essenziali quali il Prosecco Superiore D.O.C.G. e il marchio, valori su cui la Carpenè Malvolti ha fondato la sua notorietà e credibilità nel segno della continuità storica del brand.

Un concetto quest’ultimo che – già tradotto ed espresso nella strategia di comunicazione avviata lo scorso anno – ha trovato peraltro nuova linfa nella ricerca condotta dai Corsisti della Fondazione ITS Cerletti, che si è focalizzata sugli stessi valori ed è giunta, seppur con percorsi diversi, alla medesima conclusione: il Prosecco è Territorio, così come fissato nella comunicazione di Carpené Malvolti laddove il Territorio D.O.C.G. diventa un asset centrale, configurandosi in una tanto semplice quanto significativa equazione comunicativa: il Prosecco sta al Territorio come il Territorio sta a  Carpenè.

Inoltre, nella nuova strategia internazionale presentata in questi giorni a Vinitaly, la vera rivoluzione di immagine è quella che trasforma Carpenè Malvolti in CARPENE’, dove la E’ evidenziata in rosso racchiude in sé tutto ciò che il marchio rappresenta in termini di valore, notorietà, storia. CARPENE’ attuale ieri come oggi, domani e per sempre, ovunque e con chiunque.

Di conseguenza la E’ di CARPENE’ – simbolo dell’essere di Carpenè Malvolti nel tempo – e la denominazione D.O.C.G., esprimono e fissano quanto profondo sia il connubio tra l’Azienda e il Territorio. In questo nuovo claim è dunque la denominazione – eccellenza del Territorio – che si simboleggia e testimonia l’unicità e la distintività del Prosecco Superiore e del marchio della Casa Spumantistica più storica d’Italia.
Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
ess-office@carpene-malvolti.com
www.martecomunicazione.com – www.carpene-malvolti.com

La nuova istallazione live in Corso di porta Ticinese

_DSC2464La nuova istallazione live in Corso di porta Ticinese
Proprio in queste ore Zamoc, artista modenese di fama internazionale, sta creando la nuova affissione di Tigre in corso di porta Ticinese
Tigre: 90 anni di storia al fianco degli italiani
L’illustrazione, che sostituisce quella formata da toast creata in occasione dell’apertura della Toasteria, fa parte della nuova campagna di comunicazione partita questa settimana (alla quale seguirà anche  una campagna sul web) con la quale il brand sta letteralmente invadendo non solo Ticinese ma tutta Milano e le più importanti città italiane.
Torino, Genova, Bologna: queste le altre città coinvolte nell’attività di comunicazione con nove differenti soggetti, i nove avvenimenti più importanti degli ultimi 90 anni, una per ogni decennio.
I protagonisti di ogni creatività sono ovviamente il pack Tigre, e il claim della campagna:
“DA 90 ANNI, QUEL BUON SAPORE DI STARE CON GLI ITALIANI”.
Il primo oscar italiano, l’inaugurazione della prima metropolitana a Milano, il primo astronauta italiano nello spazio, il 150° _DSC2458anniversario dell’Unità d’Italia
sono solo alcuni degli avvenimenti più importanti della storia del nostro Paese e Tigre c’era!
Quale sarà quello che Zamoc sta creando proprio in questo momento?
Tigre vi invita a scoprire la nuova divertente affissione in Corso di Porta Ticinese… e la storia del brand continua!

Il gruppo Emmi, leader nel settore dei formaggi svizzeri e di altri prodotti lattiero-caseari freschi, ha più di 3.000 dipendenti e una rete distributiva
che raggiunge oltre 46 Paesi in tutto il mondo.
La capogruppo EMMI AG è quotata alla Borsa di Zurigo.
In Italia Emmi è presente tramite le seguenti Società, appartenenti al gruppo:
Emmi Holding Italia S.r.l., subholding italiana che esercita il coordinamento ed il controllo su tutte le Società italiane appartenenti al gruppo;
Emmi Italia S.p.A., presente nel mercato dello yogurt, delle bevande a base di latte e dei formaggi freschi con il marchio Trentina (www.trentina.it),
nel mercato del formaggio fuso con il marchio Tigre (www.tigreitalia.it) e in quello del formaggio naturale con il marchio Tigre ed Emmi.
A-27 S.p.A., presente nel mercato dei dessert freschi con il marchio Bontà Divina (www.bontadivina.com).
Rachelli S.p.A., presente nel mercato dei dessert freschi con il marchio Gildo Rachelli (www.rachelli.it).
Maggiori informazioni su Emmi sono disponibili sul sito it.emmi.com
Per ulteriori informazioni contattare:
Ufficio stampa Emmi Italia
The Brand
www.tbrand.it

Mangia come scrivi mette a tavola i maestri del romanzo storico

Mangia come scrivi mette a tavola i maestri del romanzo storico
Venerdì 11 aprile ospiti della rassegna gastronomica e letteraria al Ristorante 12 Monaci Marcello Simoni, Giulio Leoni, Mauro Marcialis e il pittore Bruno Barani

FONTEVIVO (Parma) – Mercanti di reliquie, Papi, imperatori. Quando la Storia diventa mistero, avventura, giallo. Nuovo tris d’assi a Mangia come scrivi che, nell’appuntamento di aprile della stagione emiliana, metterà a tavola, con i rispettivi nuovi libri, tre autori di grande successo come Marcello Simoni, Giulio Leoni e Mauro Marcialis.
Sono loro, insieme al pittore Bruno Barani, gli ospiti della cena “Il grande romanzo della Storia” che si terrà VENERDI’ 11 APRILE al Ristorante 12 Monaci di Fontevivo (Parma).
Nell’abbazia del Comune del Parmense, che risale al 1142 (il ristorante si trova proprio nell’antico refettorio dell’edificio fondato da dodici monaci cistercensi nove secoli fa), il “viaggio nel tempo” del quale saranno protagonisti Leoni, Marcialis, Simoni e Barani avrà un sapore “diverso” dal solito.
Se lo chef Andrea Nizzi ha pensato a un menu molto “contemporaneo” (puntando sulla stagionalità delle materie prime e giocando d’anticipo sulla vicina festività di Pasqua), il menu letterario porterà il pubblico nel passato, attraverso secoli e luoghi ricchi di fascino, misteri e suggestione.
Prima di gustare ogni “assaggio” dei libri degli autori (proposti secondo la collaudata formula della rassegna ideata e condotta dal giornalista Gianluigi Negri, per cui nessuno degli scrittori presenta direttamente la propria opera, ma “cede” il compito al vicino di tavolo), i partecipanti alla cena scopriranno, di volta in volta, quattro piatti leggeri e fantasiosi (dall’antipasto al dolce) abbinati ai grandi vini della Valle d’Aosta prodotti dall’Azienda Les Crêtes di Aymavilles e selezionati da “Il Bere Alto” di Claudio Ricci. L’inizio, come sempre, è fissato alle 21. Info e prenotazioni allo 0521 610010.
Il maestro del thriller storico Giulio Leoni, uno degli autori italiani più conosciuti all’estero grazie anche ai suoi romanzi sulle avventure investigative di Dante Alighieri, arriverà da Roma con l’ultimo suo lavoro: “Il testamento del Papa” (Nord), ambientato nella capitale, in un continuo andirivieni tra il 999 e il 1928.
Nella Napoli del 1229 si dipanano invece le vicende de “Il labirinto ai confini del mondo” (Newton Compton) del ferrarese Marcello Simoni che chiude, così, la sua trilogia del mercante di reliquie Ignazio da Toledo, che gli ha fatto vincere il Bancarella nel 2012 con il primo capitolo “Il mercante di libri maledetti”.
Mauro Marcialis, romano che vive a Reggio Emilia, è sugli scaffali da un paio di settimane con il nuovissimo “Il Falco Nero – Federico II, il destino di un imperatore” (Rizzoli). Farà la prima presentazione del suo libro proprio a Fontevivo. L’autore di “Spartaco il gladiatore” e de “Il sigillo dei Borgia” stavolta parte dalla Palermo del 1208 per descrivere le gesta, e soprattutto la storia dell’amore impossibile, dell’“uomo che stupì il mondo”.
Il pittore di Montechiarugolo (Parma) Bruno Barani ha vissuto le prime trentasette “avventure” di Mangia come scrivi (dal 2006 al 2010) quando era assessore alla Cultura nel proprio Comune, dove, appunto, nacque la rassegna otto anni fa. Apprezzato artista, esporrà in sala nove sue opere della collezione “Castelli” ed il giorno successivo, a Parma, inaugurerà la mostra “Il bianco è il tuo colore”.
Il successivo Mangia come scrivi a Fontevivo si terrà venerdì 16 maggio con la serata “Parma gialla e nera”, con Corrado Ajolfi, Aldo Boraschi, Pietro Ronchini, Antonio Tacete.

L’insostituibile fascino del Packaging per la grappa

L’insostituibile fascino del Packaging per la grappa
L’importanza di messaggi chiari e immediati in etichetta per il distillato di bandiera tra i temi “caldi”per il settore affrontati a Vinitaly

Qualità, autenticità, originalità ma anche una grande attenzione all’immagine. La grappa del futuro si delinea con queste caratteristiche secondo l’Istituto Nazionale Grappa, presente in questi giorni a Vinitaly, il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati, con i suoi associati di tutta Italia.
“Il filo conduttore per questa edizione di Vinitaly – ha commentato il Presidente dell’Istituto Nazionale Grappa Elvio Bonollo – è stato per i nostri soci, l’approccio emozionale più che sensoriale al prodotto: abbiamo consigliato di non limitarsi a esporre un marchio o far assaggiare la propria grappa, ma di coinvolgere i visitatori raccontando con la propria voce la storia della grappa, quei segreti dell’arte distillatoria che le famiglie si tramandano da generazioni, e cosa renda ogni goccia di grappa diversa dall’altra: dalla diversa composizione aromatica all’affinamento in botte di un legno piuttosto che di un altro, o ancora la tempistica di invecchiamento. Ogni produttore deve rendersi riconoscibile – ha aggiunto – ma laddove la sensorialità non basta è necessario investire in immagine”.
Investimento che si traduce in una maggiore attenzione al packaging.”La grappa – ha ripreso Bonollo – è divenuta nel mondo un simbolo dell’Italian Lifestyle e questo porta spesso ad associare un prodotto a un marchio ben definito perché lo si ritiene una garanzia di qualità. E’ quindi molto importante rendersi riconoscibili, soprattutto laddove non esiste una cultura della grappa e ci si affida alla notorietà del brand. Ma ancora più importante è notare come l’impatto di un packaging azzeccato vada di pari passo con l’apprezzamento del consumatore: si tende infatti a consumare meno ma di qualità superiore ­– ha precisato il Presidente di ING – e questo trend in progressivo consolidamento, si traduce in un consumo sempre più attento a capire a fondo le peculiarità del prodotto”.

E’ proprio in questo frangente che entra in gioco l’importanza del packaging, che si evolve e affianca alla descrizione in etichetta delle peculiarità del prodotto un’immagine distintiva che lo renda immediatamente identificabile. “Una sensibilità, quella per il packaging, che fino a poco tempo fa hanno mostrato solo pochi produttori lungimiranti – ha aggiunto Bonollo –  e che oggi non è più un optional ma una necessità. In questa ottica i packaging diventano via via più ricercati, attenti ad esprimere tutta la finezza, l’eleganza e la nobiltà di questo prodotto considerato una vera e propria opera d’arte tutta italiana”.

Il Salone di Verona si conferma inoltre come occasione imperdibile di confronto e di contatto privilegiato con gli operatori stranieri, protagonisti della progressiva internazionalizzazione del nostro distillato, il quale riveste un ruolo importantissimo sul piano economico se comunicato nel modo giusto. “Uno dei nostri obiettivi prioritari – ha concluso il Presidente dell’Istituto Nazionale Grappa – è diffondere una cultura della grappa laddove non esiste, perché solo conoscendo il prodotto nella sua completezza e nelle sue più intrinseche peculiarità si possono apprezzare a pieno gli elementi che rendono unica ed inimitabile la nostra acquavite di bandiera. Parallelamente è altrettanto fondamentale riuscire a tutelare la grappa dai fenomeni di contraffazione in relazione ai quali contiamo molto sulla sensibilità e collaborazione offerteci dal Ministero delle Politiche Agricole e dei Parlamentari italiani in Europa.”

Ufficio Stampa Istituto Nazionale Grappa

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.

www.istitutograppa.org – www.martecomunicazione.com

Il diavolo in cucina, serata Rossonera a Ca’ Del Poggio

Ca'_del_Poggio_Milan_Camp_3bIl diavolo in cucina, serata Rossonera a Ca’ Del Poggio
Pierino Prati, Filippo Galli, Stefano Eranio e Walter De Vecchi hanno partecipato, insieme a Fulvio Fiorin, all’appuntamento di apertura della stagione 2014 dei Milan Junior Camp organizzati da Sporteventi

San Pietro di Feletto (TV), 8 aprile 2014 – Quattro campioni della storia rossonera per il lancio della stagione 2014 dei Milan Junior Camp.

Alla serata, organizzata da Sporteventi nella splendida cornice di Ca’ del Poggio, a San Pietro di Feletto, hanno partecipato Pierino Prati, Filippo Galli, Stefano Eranio e Walter De Vecchi. Un poker di grandi ex ancora attivi nell’universo rossonero.

Galli è il responsabile tecnico del settore giovanile del Milan. Prati, Eranio e De Vecchi sono supervisori dei Milan Junior Camp di Sporteventi.  Alla serata era anche presente Fulvio Fiorin che, oltre ad essere, a sua volta, supervisore dei Milan Junior Camp, è il vice di Filippo Inzaghi sulla panchina della Primavera rossonera.

Sporteventi e Ca’ del Poggio hanno così rinnovato una partnership che dura da tre anni. Nel segno del Milan e della squisita ospitalità offerta dal resort di San Pietro di Feletto, una gemma nel cuore delle colline del Prosecco Docg.

Pietro Marchioni, presidente di Sporteventi, ha espresso soddisfazione per l’inizio ufficiale della quindicesima stagione dei Milan Junior Camp e per la presenza di numerosi collaboratori e sostenitori del sodalizio vittoriese (per informazioni: www.sporteventi.it). I Milan Junior Camp, targati Sporteventi, sono avviati ad un’altra stagione di successi.

>Nelle foto allegate: il taglio della torta con (da sinistra) Galli, Fiorin, Eranio, De Vecchi e Prati; il presidente di Sporteventi, Pietro Marchioni (secondo da destra), con gli illustri ospiti della serata di presentazione dei Milan Junior Camp 2014

CA’ DEL POGGIO, DOVE IL PROSECCO INCONTRA IL MARE

C’è il Prosecco. E c’è il mare. Il Ristorante Relais Ca’ del Poggio a San Pietro di Feletto, nel Trevigiano, coniuga alla perfezione le due anime della famiglia Stocco. Quella marinara, che ha portato Fortunato e la moglie Maria Stella ad affrontare una qualificata esperienza di ristorazione a Bibione, prima di trasferirsi a San Pietro di Feletto. E quella collinare, interpretata dai figli Alberto e Marco, che, con l’aiuto dei genitori, hanno fatto propria la tradizione familiare, rivisitandola con un tocco di modernità ed eleganza. Il Ristorante Relais Ca’ del Poggio è aperto a San Pietro di Feletto, lungo la Strada del Prosecco Superiore Docg, dal 18 ottobre 1994, e da allora incontra il crescente favore di una clientela raffinata ed esigente.

Se il panorama sui colli del Prosecco che si ammira dalle sale del Ristorante Relais Ca’ del Poggio va dritto al cuore, il palato degli ospiti della famiglia Stocco è deliziato da una cucina marinara che, grazie alla creatività degli chef Marco Stocco e Vincenzo Vairo, si è ormai imposta all’attenzione dei più severi gourmet. Molto conosciuto nell’ambiente sportivo (in via dei Pascoli, unica salita certificata dalla Federazione Ciclistica Italiana, ribattezzata Muro di Ca’ del Poggio, sono transitate le edizioni 2009 e 2013 del Giro d’Italia e il Campionato Italiano Professionisti del 2010), il Ristorante Relais Ca’ del Poggio dispone di 80 coperti inseriti in un ambiente elegante e al tempo stesso familiare, in cui Alberto Stocco e i suoi collaboratori fanno sentire gli ospiti come a casa loro.

Dal maggio 2013, l’offerta turistica di Ca’ del Poggio è arricchita con l’Hotel Villa del Poggio, una struttura dotata di ogni confort (e con una meravigliosa terrazza panoramica) che, grazie anche  all’esperienza di Bruno Bertolingrande, s’integra alla perfezione con l’ospitalità offerta dal ristorante, trasformando quest’angolo della Marca Trevigiana – a 60 km da Venezia – in una specie di paradiso per una clientela che ama immergersi nell’atmosfera rilassata ed elegante delle colline del Prosecco. Nelle vicinanze sono disponibili campi da golf e da equitazione, oltre a percorsi naturalistici da esplorare a piedi o con le mountain bike messe a disposizione dall’hotel, per una vacanza all’insegna del benessere e del relax.

CA’ DEL POGGIO
Ufficio stampa

La ricerca “Generazioni DOCG” della fondazione ITS disegna il profilo del consumatore tipo del Prosecco

La ricerca “Generazioni DOCG” della fondazione ITS disegna il profilo del consumatore tipo del Prosecco

Il 90% degli intervistati lo consuma abitualmente

Il diverso approccio al prodotto nel nord este e nel resto d’Italia

Uno studio su come il consumatore percepisce il valore del Prosecco in termini di immagine, qualità, modalità di acquisto e consumo, con un impegno di oltre 1350 ore di attività per raccogliere ed elaborare informazioni e dati, ha identificato il profilo del consumatore tipo del Prosecco: 320 questionari somministrati con modalità face to face, via internet e telefonicamente a persone di venticinque province Italiane. Sono state effettuate anche rilevazioni su 33 punti vendita della GDO appartenenti a 25 insegne diverse in cinque province venete, per tracciare le politiche di visual merchandising sulla categoria. Con un dato da mettere in evidenza su tutti: il 90% degli intervistati – presi a campione – afferma di consumare abitualmente Prosecco almeno due volte a settimana.

Questa è, in sintesi, l’analisi della ricerca “Generazioni DOCG”, condotta dai tre gruppi di lavoro degli studenti dell’ITS Cerletti di Conegliano, che questa mattina, alla presenza della Preside Damiana Tervilli, è stata raccontata al Vinitaly, presso lo stand di Carpenè Malvolti durante un evento magistralmente coordinato dalla conduttrice televisiva Camilla Nata. L’indagine conoscitiva è stata indotta da Rosanna Carpenè, Quinta Generazione della dinastia più longeva del Prosecco e recentemente giunta alla Presidenza della Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Nuove tecnologie per il Made in Italy del comparto Agroalimentare e Vitivinicolo, che così afferma: “L’idea di proporre agli studenti della Fondazione ITS una ricerca sul Prosecco e sulla percezione del valore da parte del consumatore, nasce dall’impegno assunto con me stessa di dare continuità al percorso avviato dal mio trisavolo Antonio Carpenè. L’obiettivo è non solo valorizzare il Territorio di Conegliano, tradizionalmente vocato alla viticoltura, ma anche poter contribuire al futuro delle nuove generazioni, che con lo stesso interagiscono. In tal senso, sono fermamente convinta che la collaborazione tra Istituzioni Pubbliche ed Impresa rappresenti una risorsa imprescindibile, sia per la valorizzazione delle eccellenze territoriali sia per le conseguenti dinamiche economiche, sociali e professionali. E in questo, la risposta degli Studenti del Cerletti è stata entusiasta, immediata ed efficace, raccogliendo la sfida e stigmatizzando l’occasione del progetto per capitalizzare la nuova esperienza all’interno del proprio percorso formativo, teso e destinato a partorire le professionalità del domani.”

La ricerca ha approfondito non solo le preferenze e il modo di interagire con il prodotto da parte dei consumatori del Nord Est ma ha anche analizzato il diverso approccio al Prosecco nelle varie aree geografiche, perlustrando i consumi e le abitudini di oltre venticinque province Italiane: è emerso così che, mentre nel Nord Est il Prosecco è considerato identificativo di un Territorio, nel resto d’Italia è uno stile di vita. Idem per i canali distributivi: nel Nord Est si preferisce acquistarlo direttamente in cantina, nel resto della Penisola si predilige l’acquisto nella GDO, anche se il consumo prevalente rimane quello fuori casa, in particolare al bar. Differenze che caratterizzano un fenomeno ancora in continua ascesa, laddove la tipologia più apprezzata è il Brut e si consuma mediamente due volte a settimana. L’appeal di questo prodotto di eccellenza che si distingue per la sua versatilità, ormai destagionalizzato e decontestualizzato dai consumi legati alle ricorrenze e ai momenti celebrativi, risulta trasversale non soltanto tra le fasce d’età ma anche tra i generi: il divario tra consumo maschile e femminile è pressoché nullo, a conferma della crescente prevalenza femminile nelle scelte d’acquisto. In crescita anche l’apprezzamento da parte delle giovani generazioni – consumatori di oggi e decision makers del prossimo futuro – il cui approccio è da tenere in forte considerazione per delineare nuove strategie di comunicazione e marketing.

L’indagine ha inoltre tratteggiato il profilo della conoscenza del Prosecco: risulta quindi essere espressione del TERRITORIO – con vigneti che si estendono per circa 20.000 ettari – COMPETENZA, perché ogni dettaglio per garantire la qualità del prodotto è curato meticolosamente grazie all’esperienza dei produttori e alle conoscenze trasmesse alle nuove generazioni attraverso i percorsi formativi della Scuola Enologica –  ECONOMIA perché con oltre 5.000 addetti, di cui il 30% under 40, vale circa 68 milioni di bottiglie nell’area DOCG e altre 250 milioni di bottiglie provenienti dai territori della DOC, e  rappresenta una fonte di reddito importante per molte famiglie – CULTURA ovvero un misto di arte e lifestyle. E i giovani studenti lo hanno fatto proprio sintetizzando questo fenomeno in un tweet: “Il Prosecco siamo noi”.

Infine, conclude Rosanna Carpenè: “I risultati della ricerca sono stati altresì ispiratori per la mia attività d’Impresa, permettendomi di focalizzare meglio ed innovare ancora una volta la strategia comunicativa. Infatti, seppur con modalità e logiche diverse si è giunti alla stessa conclusione, riconducibile ad una tanto semplice quanto significativa equazione comunicativa: il Prosecco sta al Territorio come il Territorio sta a Carpenè”.

Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
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Quale formaggio per il Brunello riserva 2008?

Brunello di Montalcino Riserva 2008 Cinelli Colombini_bassaQuale formaggio per il Brunello riserva 2008?

Per il Brunello cercavamo un formaggio eccezionale ma che “sapesse di Toscana” e lo abbiamo trovato: è il Verrucchio  Vecchio del Caseificio Marovelli artigiani in Garfagnana

A Vinitaly (padiglione 6 stand D4) la prima uscita pubblica della “strana coppia”: un cacio pecorino stagionato e un Brunello riserva 2008 che hanno come comun denominatore l’eleganza. Entrambi  sono ottenuti da materie prime straordinarie, lavorare con cura artigianale e soprattutto maturate in modo magistrale. Due eccellenze che sembrano nate per fondersi  nella bocca dei più raffinati gourmet.  L’idea di cercare il formaggio perfetto per il Brunello Riserva 2008 è di Violante Gardini che gradualmente sta affiancando la madre Donatella Cinelli Colombini alla guida delle cantine di famiglia, le prime in Italia con un organico di sole donne.

Il Brunello 2008 del Casato Prime Donne viene da una sola piccola vigna esposta a mezzogiorno  su un terreno magro e ricco di argille con viti che producono molto poco. L’uva è stata vendemmiata a mano dal 3 al 5 ottobre, alla fine della raccolta 2008. Il vino ha poi maturato per tre anni: prima in botticelle da 5-7 hl e poi nelle tradizionali botti grandi. Un lavoro paziente che ha dato un risultato di rara eleganza, un Brunello armonioso e che lascia in bocca una lunga gradevolissima scia.

Per lui ci voleva qualcosa di uguale intensità e equilibrio.  Dopo prove, assaggi, visite e degustazioni finalmente abbiamo trovato il compagno ideale per il nostro Brunello riserva. E’ il Verrucchio Vecchio del Caseificio Marovelli artigiani di San Romano in Garfagnana – Lucca. Un formaggio pecorino o meglio un “cacio” come diciamo in Toscana usando un termine di origine latina che evidenza  la sua antichissima tradizione.  Il Verrucchio vecchio ha un profumo fine che rivela l’alta qualità del  latte e soprattutto la perfetta stagionatura durata 180 giorni.  Il  sapore molto intenso ma estremamente bilanciato, tende ad espandersi  gradualmente in bocca  lasciando una lunga sapidità.

Ancora dal Caseificio Marovelli il “Semplicemente caprino”  uno stagionato a pasta dura dall’aroma pungente che è stato scelto per accompagnare Cenerentola Orcia Doc. Due abbinamenti che hanno appassionato Violante Gardini e che tutti voi potrete apprezzare, nei prossimi mesi e nelle grandi occasioni, al Casato Prime Donne di Montalcino e alla Fattoria del Colle nel Sud del Chianti .

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

Casato Prime Donne – Montalcino, Fattoria del Colle – Trequanda SI

Alessia Bianchi 0577 662108 pr@cinellicolombini.it

Addetta stampa

Marzia Morganti Tempestini

Vinitaly & The City

Vinitaly & The City

Palazzo della Gran Guardia
Piazza Brà, fronte Arena
Domenica 6 e Lunedì 7 Aprile
Ore 17.00 – 23.00
Tenuta Tommasella sarà ospite con il suo  Cabernet Franc 2012, premiato come“Oscar del Berebene” dal Gambero Rosso
per lo straordinario rapporto qualità – prezzo.

Vinitaly and the City è il Fuori Salone di Vinitaly dedicato a tutti gli wine lovers
che apprezzano anche il food di qualità.

Un prestigioso palcoscenico con oltre 300 etichette di vini nazionali selezionati da:

Gambero Rosso;
Verona Wine Top;
Concorso Enologico Nazionale “Rosati d’Italia”;
Concorsi della Camere di Commercio di Novara, Torino, Alessandria e Asti con la collaborazione di Unioncamere Piemonte.

Dalle 17.00 alle 22.30, in live cooking, golosi piatti gourmet presentati dagli chef Salvatore Bianco – del Romeo Hotel di Napoli – e Pasquale Palamaro – del ristorante Indaco del Regina Isabella di Ischia – entrambi una stella Michelin.

Imperdibile l’appuntamento in Sala Buvette con PARMA, un’anteprima della grande manifestazione che si svolgerà a Parma dal 27 al 29 giugno prossimo.

Questo e altro ancora all’appuntamento con Vinitaly and the City!

TENUTE TOMASELLA
Via Rigole, 103 – 31040 Mansuè (TV)
Tel. +39.0422.850043 Fax +39.0422.850962
cantina@tomasella.it www.tenute-tomasella.it

Polpo in coccio con olive taggiasche Ricetta d’autore de Il Cipiglio

polpoPolpo in coccio con olive taggiasche  Ricetta d’autore de Il Cipiglio

Ingredienti per 3 persone
1 polpo di circa 600 gr
olive taggiasche
7-8 pomodori ciliegini o similari
olio d’oliva
sale
origano fresco
timo fresco

Preparazione

Fate cuocere il polpo nell’olio d’oliva, da quando bolle circa 35 minuti, tagliato a tocchetti , aggiungendo le erbe aromatiche lavate e tritate, le olive, i pomodori tagliati a pezzetti, il sale.
Fare cuocere, mescolando bene e servitelo in un coccio dell’Impruneta, mettendo sul fondo 2 fette di pane di campagna, abbrustolito, leggermente agliato.

RISTORANTE IL CIPIGLIO
Via Raffaello Lambruschini 15R
Firenze
www.cipiglio.it

Suggerito da Cristina

Dai gioielli dell’enologia al vino del gioielliere

SOMMELIER TOSCANA SPECIALE VINITALY 2014_COPERTINADai gioielli dell’enologia al vino del gioielliere
A vinitaly con l’edizione speciale del “Sommelier Toscana” per raccontare i migliori tasting delle denominazioni del granducato e la storia di chi ha preferito la vigna alle pietre preziose

La Toscana dei grandi vini protagonista a Vinitaly insieme ad AIS Toscana. La rivista Sommelier Toscana, in uscita in edizione speciale per il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati, ha in serbo per i suoi lettori e i visitatori della manifestazione un carnet di piacevoli sorprese sensoriali, tutte da scoprire tra le pagine del magazine edito dal Gruppo Editoriale. Saranno infatti i migliori tasting del 2014 selezionati dalla Commissione Degustazioni dell’Associazione Toscana Sommelier, a raccontare al grande pubblico le eccellenze enologiche del Granducato in tutte le loro sfaccettature, attraverso un percorso emozionale tutto da leggere.

Il primo focus è dedicato al Brunello di Montalcino, in particolare all’annata 2009 – che riunisce in una simbolica top ten l’eccellenza della Denominazione – e la Riserva 2008, annata eccezionale per questo vino considerato al top di gamma tra i grandi rossi toscani. Poi, ampio spazio al “Chiantishire”, con l’esclusivo tasting del Chianti Classico, riservato alle annate 2010, 2011 e 2012 – molto vicine all’equilibrio e ricche in frutto e definizione, elevata qualità e rispondenza territoriale e varietale – alla Riserva 2010 e alla punta di diamante della produzione, la Gran Selezione 2010. Una novità di quest’anno che racchiude tutta l’essenza di sole uve di Gallo Nero, dedicata a un pubblico esigente che ama il buon vino. Restando nel Chianti, tra le degustazioni eccellenti, anche il Chianti DOCG annate 2012 e 2013: più strutturata la prima, di personalità più raffinata la seconda.

Continuando il viaggio virtuale  che ci permette di compiere il Sommelier Toscana attraverso le denominazioni più interessanti, ci spostiamo poi a Montepulciano: da qui proviene la selezione di vini aromatici con apporto alcolico e spigolosità tanniche contenute, che la Commissione Degustazioni ha scelto come eccellenze, ovvero l’annata 2011 e la Riserva 2010 del Vino Nobile.

Ultima tappa del tour alla scoperta delle migliori etichette dell’enologia toscana a San Gimignano, con l’annata 2013 e le Riserve 2012 e 2011 della Vernaccia: piacevole, fresca, con un carattere deciso e una mineralità appagante la prima, esaltanti ed affascinanti le Riserve, vinificate con le migliori selezioni di uve.

Quello in uscita a Vinitaly sarà un numero particolarmente interessante del Sommelier Toscana. Le pagine patinate del magazine ci traghetteranno dai gioielli del Granducato alla storia del Re dei gioielli, che ha scelto le colline toscane per produrre i suoi vini, ottenuti da vitigni di grande spessore come Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Montepulciano e Merlot. Stiamo parlando di Giovanni Bulgari, rampollo della nota dinastia romana dell’alta gioielleria, che insieme al padre Paolo ha acquistato nel 2004 la tenuta con 25 ettari a San Casciano dei Bagni. Quella raccontata nella Cover story del Sommelier Toscana Speciale Vinitaly è la storia di un uomo che si è innamorato di questa terra e che ha fatto di una passione una vera e propria missione, una vocazione che lo porta a vivere ogni giorno la vigna al 100% per ottenere sempre il meglio.

Ufficio Stampa AIS Toscana

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti & C.

www.aistoscana.it – www.martecomunicazione.com

Ristorante Pizzeria Il Cipiglio

cipiglioRistorante Pizzeria Il Cipiglio

Chi entra in Toscana si accorge subito di entrare in un paese dove ognuno è contadino.
Ed esser contadino da noi non vuol dire soltanto saper vangare, zappare, arare, seminare, potare, mietere, vendemmiare: vuol dire sopra tutto saper mescolare le zolle alle nuvole …”
Curzio Malaparte

Siamo ad un passo dal centro storico di Firenze, nella periferia borghese della città, fatta da bellissimi ed eleganti palazzoni primi ‘900, le botteghe ancora piene di gente, non soppiantate dai supermercati, dove ci si conosce tutti e la quotidianità degli incontri riesce a farti compagnia, quasi come un cane fedele al suo vecchio padrone, e, nella zona, c’è ancora un cinemino della Parrocchia vicina; il locale è situato in una piazza fuori dai viali, fuori dal traffico, quasi un oasi perfetta, una grande porta che si apre su un locale fatto di gente, flash spudorato di colore alle pareti e quadri appesi fatti con il vino….tecnica unica e originale dell’artista Elisabetta Rogai, e poi, all’ora di pranzo, improvvisamente scoppia la vita, i saluti, le risate, i commenti, le pause dal lavoro, gruppi di giovani sorridenti che vanno e vengono, professionisti e impiegati di studi professionali della zona, a volte si vede Irene Grandi, quando ritorna nella “sua” Firenze,  il pr di grido di Firenze, il “bello e impossibile” Stefano Bosia, giornalisti, e poi le chiacchiere e i sorrisi, il tempo di dare un occhiata al giornale, i commenti sulla Fiore….nato da una proposta intelligente di 5 soci, impegnati in ambiti diversi e gestito da Bernardo Rogai, socio e amministratore, un gigante di simpatia, un inguaribile romantico, dolce e passionale.
Difficile non volergli bene, impossibile non stimarlo, alla fine del pranzo e della cena sono sempre moltissime le cose positive da ricordare. Il suo sogno è realizzare il locale su cui investire i suoi progetti, sogni….. ma reali, la sua esperienza e la sua creatività, i suoi ricordi fanciulli, il porto sicuro della famiglia…..

Il locale infatti prevede 2 proposte diverse, il pranzo del giorno, chiamiamolo “da lavoro”, rapido ma senza togliere niente al gusto e alla qualità, gustoso, eccellente, fatto di piatti toscani, tipici, ricette e sapori di casa, e poi la sera, la cena e la pizzeria: ed ecco una cucina senza moda, senza personaggi, senza vanità, la moda del momento di chef sempre alla ribalta, ma una cucina curata, ricercata, con proposte di pesce freschissimo, polpo, vongole, spada, branzini, l’impepata di cozze e poi la pappa al pomodoro, la ribollita, le lasagne al forno con il ragù…come va fatto…..lo stinco, la tagliata, la carne migliore di Firenze e ancora……la pizza e i covaccini, oltre al pane fatto in casa su forno a legna, e poi i dolci “fatti in casa”….proposte, ricordi, calore di casa, ricette segrete e ormai dimenticate, le famiglie raccolte intorno al tavolo……
Poi, nella stagione estiva, il locale presenta un delizioso dehor, una terrazza antistante l’ingresso, per i primi tepori primaverili, per riparare i clienti dal refolo di vento che serpeggia veloce nella piazza, cene romantiche, tavolate di ragazzi festosi e ridenti.

Come dice Bernardo Rogai: Raccomando al mio cuoco i  piatti della tradizione, piatti che, ricordo, cucinava la mia nonna, e che sono sempre attuali.
Quello che mi sono posto per Il Cipiglio era di usare tutto il know how appreso per il mondo, dare un imprinting al locale, scoprire prodotti giornalieri, ritrovare i sapori di una volta, la pasta fatta in casa, le ricette della tradizione che sono la storia della nostra terra. Un posto particolare al nostro olio e al vino, alla magia e all’emozione che si prova davanti ad un piatto o ad un bicchiere di vino, alle emozioni che mettono in moto i cinque sensi che mettono in moto un “ricordo”   mentale che fa poi parte di noi stessi.

Bel locale, questo Ristorante Il Cipiglio, e bel personaggio il suo conproprietario e gestore: qui il progresso e le divagazioni gastronomiche si sono fermate per lasciare il posto al linguaggio di una sana  e autentica cucina di casa.
E come dico sempre, bisogna lasciare sempre le porta aperte alla speranza, perché le persone piene di risorse vanno sostenute e incoraggiate…sono il futuro e la forza motrice di questo nostro bel paese!

polpoPolpo in coccio con olive taggiasche  Ricetta d’autore de Il Cipiglio

Ingredienti per 3 persone
1 polpo di circa 600 gr
olive taggiasche
7-8 pomodori ciliegini o similari
olio d’oliva
sale
origano fresco
timo fresco

Preparazione

Fate cuocere il polpo nell’olio d’oliva, da quando bolle circa 35 minuti, tagliato a tocchetti , aggiungendo le erbe aromatiche lavate e tritate, le olive, i pomodori tagliati a pezzetti, il sale.
Fare cuocere, mescolando bene e servitelo in un coccio dell’Impruneta, mettendo sul fondo 2 fette di pane di campagna, abbrustolito, leggermente agliato.

RISTORANTE IL CIPIGLIO
Via Raffaello Lambruschini 15R
Firenze
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Suggerito da Cristina

A Vinitaly la performance live di Elisabetta Rogai

IL POGGIOA Vinitaly la performance live di Elisabetta Rogai
La pittrice toscana ideatrice della EnoArterealizzerà un dipinto dal vivo
Usandoal posto dei tradizionali colori il vino del Castello di Monsanto
Appuntamento con l’arte è domenica 6  allo stand D9 (pad. 9)alle ore 12

Firenze, 2aprile 2014

Dipingere dal vivo usando il vino al posto dei tradizionali colori, portando l’arte nel cuore pulsante della kermesse veronese: è così che a undici anni dal primo incontro, si rinnova la partnership tra l’artista toscana Elisabetta Rogai e il Castello di Monsanto (www.castellodimonsanto.it). La pittrice – diventata famosa in tutto il mondo proprio per l’intuizione di dipingere usando il vino rosso–  si esibirà in una performance live di EnoArte©, la tecnica artistica che consente ai quadri di invecchiare, cambiando letteralmente colore col passare del tempo. L’appuntamento è per domenica 6 aprile nello stand del Castello di Monsanto (padiglione 9, stand D9), a partire dalle ore 12, quando Elisabetta Rogai realizzerà in diretta un dipinto davanti a una folta platea formata da giornalisti, addetti ai lavori, buyer, produttori e “semplici” appassionati di vino.

A far gli onori di casa saranno Laura e Fabrizio Bianchi, titolari dell’azienda di Barberino Val d’Elsa: il vino che hanno scelto per la performance, in accordo con l’artista, è il prodotto di punta dell’azienda, il Chianti Classico “Il Poggio” riserva 2009. “Ho sempre ammirato molto i lavori di Elisabetta – spiega Laura Bianchi, la cui famiglia possiede diverse opere dell’artista – e ad unirci sono due amori, quello per l’arte e quello del vino. Sono certa che sarà in grado di esprimere sulla tela tutte le potenzialità del nostro vino”.

primo piano LauraIl legame tra Elisabetta Rogai e il Castello di Monsanto risale al 2003, quando l’artista venne chiamata a dipingere l’etichetta di “Astrid”, il prodotto dell’azienda barberinese diventato vino ufficiale del semestre italiano di presidenza dell’Unione Europea. Per la pittrice fiorentina, l’appuntamento col 48° Vinitaly– la quarta edizione che la vede protagonista, ormai – rappresenta l’inizio di un tour de force che la porterà in Italia e all’estero: dopo Verona, infatti, sono previste performance ed esposizioni in Franciacorta (16-18 maggio, Fiera dei Fiori), Lituania (28 maggio – 3 giugno) Hong Kong (4-9 giugno, Festival Made in Italy), Firenze (17-19 giugno, Pitti Uomo) e Assisi (luglio, evento Assisi Suono Sacro).

Per informazioni e foto:
Marco Gemelli +39.338.5624777
info@elisabettarogai.it
http://www.enoarte.it