Se raramente la cultura paga, in questo caso certamente appaga…

Se raramente la cultura paga, in questo caso certamente appaga…

Cultura…….il riferimento è per la serata di venerdì 28 agosto, quando Serafino Baù dell’Enoteca San Daniele di Torreglia, locale associato alle Tavole Tauriliane, avvalendosi della collaborazione degli studiosi ed esperti storici d’archeologia romana, servirà un menù ispirato e declinato nel nome degli antichi ingredienti usati dai romani per i loro banchetti.
Piatti che riproporranno i sapori imperiali in chiave attuale accompagnati dai vini selezionati dalla Strada del Vino dei Colli Euganei e serviti lungo un percorso itinerante nell’area archeologica d’epoca romana, sita tra Via degli Scavi e Viale Stazione, a Montegrotto Terme.
Qui dalle 19.30 con il primo ingresso e fino  alle 22.30,  allietati dalla presenza di danzatrici, attori in costume, mimi e musici che guideranno i commensali nella suggestiva cornice, sapere gastronomico ed archeologico si fonderanno insieme.
Ad illustrare le diverse tappe all’interno degli scavi romani   – che saranno scandite da antipasto, primo, secondo e dessert rigorosamente in stile – ci saranno infatti gli archeologi dell’Associazione Lapis, che per il secondo anno consecutivo hanno raccolto la proposta di collaborazione dell”Associazione Montegrotto Terme Shops, motore dell’evento e di cui fanno parte una ventina di esclusive attività commerciali della cittadina di Montegrotto Terme.

L’evento, oltre alle citate collaborazioni, gode dei favori del Ministero dei beni ambientali e delle attività culturali e del turismo Mibact, Aquae, Città di Montegrotto Terme, Consorzio Veneto Acqua e Terme, Thermae Abano e Montegrotto, Associazione Albergatori Termali Abano Montegrotto, Confcommercio, Conservatori Cesare Pollini.

Cena romana
28 agosto 2015

Montegrotto Terme – area archeologica viale Stazione/via degli Scavi
Primo ingresso ore 20:00
Ultimo ingresso ore 22:15

Promulsis – Antipasto:
Epityrum – Crostini alla Polpoliva (polpa di olive nere o verdi con finocchio, ruta, menta, coriandolo, cumino, olio, da gustare spalmata sul pane o su fette di formaggio fresco)
Cucurbitas frictas – Zucca fritta (tagliata a fettine molto sottili)
Patina de cucurbitas – Omelette di zucchine (uova, pecorino, sale, pepe, prezzemolo; può essere anche frittata)
Ova apala – Uova bazzotte con salsa ai pinoli (per la salsa: pinoli, miele, sale, pepe)
Mensae Primae – Primi e Secondi
Tisanam – Minestra di orzo con zampetto di maiale
Granea triticea – Crema di grano
Secondi di carne
Minutal Matianum – Maiale alle mele
Pullum Numidicum – Faraona arrosto

Secondi di pesce
In mitulis – sautè di cozze
Sepiam coctam – Seppie farcite
Contorni
Purè di lattuga con cipolla
Mensa secunda – Dolci
Placentam – Focaccine al miele e frutta secca
Ricotta, uva passa, miele

Luana Deiana
cell 349.1620461
Ufficio stampa pro tempore “Romana Delicia”

luanadeiana@yahoo.it

 

 

La eno-musica delle Prime Donne

CasatoPrimeDonne Montalcino 22

La eno-musica delle Prime Donne

Casato Prime Donne a Montalcino, la prima cantina in Italia con un organico interamente femminile diventa un laboratorio sonoro grazie a Igor Vazzaz e la sua opera d’arte enomusicale 2015

Cinque mesi di prove e nasce un’esperienza sensoriale sorprendente che verrà inaugurata il prossimo 13 settembre, in occasione del Premio Casato Prime Donne 2015, per poi rimanere a disposizione di tutti i visitatori della cantina. Unisce e modifica la percezione di luoghi, vini e musiche sotto la regia di un intellettuale eclettico e trasgressivo: Igor Vazzaz.

«Da tempo cercavo un esperto di musica e vino in grado di scegliere i suoni per accompagnare gli assaggi delle mie bottiglie nella cantina dove nascono, – afferma Donatella Cinelli Colombini – così ho conosciuto Igor Vazzaz. Ci siamo incontrati più volte, abbiamo degustato assieme, visitato le cantine, ci siamo confrontati e… voilà: l’opera enomusicale ha preso forma».
Vazzaz è un tosco-friulano, classe 1974, cantautore, critico teatrale, saggista, sommelier, cronista sportivo e autore semisatirico. In ambito enoico, da anni partecipa ai panel di degustazione della rivista “Sommelier Toscana”, l’organo regionale dell’Associazione Italiana Sommelier, per cui ha firmato articoli e interviste. Insegna critica teatrale a livello universitario e non solo, benché il suo interesse principale sia la musica: da quella tradizionale toscana e irlandese alla canzone d’autore sino al “rock etnosurf” dei suoi Tarantola 31 con cui, nel 2013, ha pubblicato l’album Nonostante Maria (va tutto bene).

«L’idea di affiancare, accompagnare, abbinare, termine caro alla sommelierie, il prezioso nettare con la pratica del suono, della melodia, dell’armonia e del ritmo non è nuovo ai nostri giorni, tutt’altro», spiega Vazzaz. La precedenza va «al vino, alla sua percezione come elemento portante», per poi valutare ogni possibilità d’accostamento «etnico, emotivo, metaforico», tenendo conto che, alla fine, «si tratterà, sempre e comunque, di un Gioco, ossia, si badi bene, di una delle cose più importanti cui l’uomo possa dedicarsi; e non è un caso che, in varie lingue, giocare sia sinonimo di suonare (talvolta pure di recitare)».

Da questi presupposti, da cinque mesi di degustazioni, test e confronti, nasce così un viaggio sensoriale sorprendente nei “quattro teatri” del Casato Prime Donne che ospitano gli assaggi.

Entriamo dunque nella cantina di Montalcino dove Donatella Cinelli Colombini produce il suo Brunello e sentiremo Monteverdi, Monk e Williams, Kodaly, Zappa… in una sequenza studiata nei dettagli e realizzata da MCM per la parte tecnica.

• Ingresso della cantina, penombra, assaggio d’apertura, ha inizio il viaggio: le note di un’ouverture improntata all’energia e alla vitalità sono le migliori compagne per questo primo approdo. CHIANTI SUPERIORE 2012 di grande tipicità; la musica è di Claudio Monteverdi, Ouverture da L’Orfeo (1607).
• Tinaia del vento, esterno panorama sui vigneti. ROSSO DI MONTALCINO 2012 ascoltando Thelonious Monk, Cootie Williams, ‘Round Midnight (1944) La precisione e la compattezza delle note lunghe, dal respiro ampio, che Miles Davis esegue nella prima parte di una ballad intramontabile, sottolinea il carattere elegante e sicuro del vino.
• Bottaia ampio ambiente popolato da botti di rovere grandi e piccole. BRUNELLO DI MONTALCINO 2010, sulle note di Zoltàn Kodàly nella Sonata for solo cello opus 8, Adagio con grand’espressione (1915). Sua Maestà il Brunello sontuoso e austero, grave e regale. Il pronunciato spessore gustativo necessita di musica e frequenze capaci d’assecondare le caratteristiche di rara profondità che un vino come questo presenta a chi lo assaggia.
• Sala da degustazione arredata con mobili ottocenteschi. PASSITO IGT TOSCANA 2013 da uve traminer, accompagnato dai ritmi sincopati di Frank Zappa con Mother People (1968). Un vino dolce avvolgente, mieloso, ma dalla grande tenuta acida e dalla beva sorprendente può, dunque, abbinarsi alla follia («ma c’è del metodo…») di uno dei grandi geni contemporanei, in grado di coniugare rock, psichedelia, spirito ironico e composizione colta quale Frank Zappa.
CHIANTI SUPERIORE DOCG 2012

Ingresso della cantina
Chianti di grande tipicità, a partire dal colore rubino tenue e l’encomiabile leggerezza rosea ai lati del disco. Al naso si esprime con decisione, è tarchiato, non privo di grazia: vi spiccano pungenti sensazioni di mora, petali passiti, lievi tracce di grafite. L’ingresso al palato è netto, fresco, con un tannino rustico ma piacevole; prosegue sapido, gustoso, per una pronunciata e gustosa persistenza.
Claudio Monteverdi, Ouverture da L’Orfeo (1607)
https://www.youtube.com/watch?v=0mD16EVxNOM [da 1’16” sino a 3’00”]
direzione di Jordi Savall con La Capella Reial de Catalunya al Gran Teatro del Liceu di Barcellona (2002)
Assaggio d’apertura, ha inizio il viaggio: le note di un’ouverture improntata all’energia e alla vitalità sono le migliori compagne per questo primo approdo. L’ampiezza sonora implicita al complesso orchestrale ben si abbina alle distribuite sfumature di un vino gradevole, dalla percezione d’una sana acidità, sorretta dalla trama delle frequenze più basse, alla piacevolezza della frutta rossa, riecheggiata nel punteggiare sonoro di archi e fiati più squillanti, resi compatti dalla scandita figurazione ritmica. Il passaggio, dal primo tema di matrice quasi marziale alla morbida partitura per archi che segue, si confà alla sosta del vino nel bicchiere che, atteso qualche secondo, riesce a esprimersi con sensazioni stemperate ed eleganti. Il viaggio ha inizio: non andiamo a Reims, rossiniana terra di champagne, ma in Toscana, scortati dalla musica del cremonese Claudio Monteverdi, iniziatore a tutti gli effetti di quella grande eccellenza italiana che è il melodramma.
ROSSO DI MONTALCINO DOC 2012

Tinaia all’aperto, vista su Montalcino
Sangiovese in purezza di bell’aspetto, rubino tenue e lievi note di evoluzione. Il profumo è sin da subito ampio, elegante, di grande eleganza e piacevolezza. Ci accolgono sentori di marasca matura, mora, lampone quasi in confettura, viola mammola, rosa canina, vaghi ricordi speziati e una compattezza piacevolissima. In bocca ha un timbro rotondo, morbidamente felice; la sosta al palato gustosa, sorprendente per la nota di cioccolato, oltre al ritorno della frutta perfettamente integrata con un tannino che rasenta la perfezione; chiude in una lunga progressione dolce e suadente.
Thelonious Monk, Cootie Williams, ‘Round Midnight (1944)
https://www.youtube.com/watch?v=GIgLt7LAZF0 [da 1’34” a 4’01 et segg.]
Esecuzione Miles Davis Quintet (Miles Davis – tromba, John Coltrane – sax tenore, Red Garland – piano, Paul Chambers – contrabbasso, Philly Joe Jones – batteria) in ‘Round About Midnight (1957)
La precisione e la compattezza delle note lunghe, dal respiro ampio, che Miles Davis esegue nella prima parte di una ballad intramontabile, sottolinea il carattere elegante e sicuro del vino. Morbido, il metallico vibrato della tromba enfatizza le sensazioni plastiche dell’assaggio, quasi a indurre una sospensione, una temporanea condizione statica che consente di percepire al meglio le sfumature fruttate e speziate. Improvviso, il passaggio alle pulsazioni in quattro dello swing, accompagna la nota di cioccolato, con gli acuti che svettano sino a marcare il cenno astringente dei tannini. La progressione finale è mossa, gustosissima nel ritorno delle felici sensazioni fruttate, per una chiusura in distensione che lascia il palato avido nel desiderio di assaggiare ancora.
BRUNELLO DI MONTALCINO 2010

Bottaia della cantina
Colore profondo nonostante la delicata tessitura del liquido che accarezza sinuoso e morbido il vetro del bicchiere. Si avvicina il naso e lo scopriamo austero, ma non sfuggente, dal ricco bouquet di speziature, con tabacco, cuoio e terra, delicate tracce di confettura di mora, petali di viola che lasciano il campo a sentori eterei. Il palato è opulento, gustoso, e i sapori vi si distribuiscono con precisione: ritorna il ricordo di frutta, qui addirittura candita, la componente tannica è ben integrata, supportata da una freschezza ancora vitale, su una progressione di grande persistenza, e dai tratti signorili.
Zoltán Kodály, Sonata for solo cello opus 8, Adagio con grand’espressione (1915)
https://www.youtube.com/watch?v=CKwIlT6MNAs [da 13’33”]
Esecuzione di Paul Tortelier (1979)
Da un vino di grande, felicissima immediatezza, si passa a Sua Maestà il Brunello: sontuoso e austero, grave e regale, il pronunciato spessore gustativo necessita di musica e frequenze capaci d’assecondare le caratteristiche di rara profondità che un vino come questo presenta a chi lo assaggia. Il violoncello, strumento elegante e versatile, diviene quindi ideale controcanto per un approccio che lasci spazio alla concentrazione, alla possibilità utopica d’assorbire una a una la sequenza di sensazioni innescate da un liquido di tale complessità. L’ungherese Zoltán Kodály, musicista, etnologo e intellettuale inquieto, eclettico, multiforme, sembra offrire una partitura solistica perfetta per passo e ampiezza sonora (si tratta di una tra le più importanti sonate per solo violoncello composte dopo i capolavori di Bach), nell’incedere maestoso di questo rosso persistente e ieratico.
TOSCANA IGT PASSIVO DA UVE TRAMINER 2013

Sala di degustazione
Il colore è, sin da subito, avvincente: un’ambra dalle brillanti dorature, profonda e suadentissima nelle lacrime con cui traccia il bicchiere. Si esprime all’olfatto con note mielose di acacia e albicocca, sciroppo di pesca, marmellata d’arancia, memoria di mandorla amara, frutta secca e vaniglia. Si dispone al palato con sicurezza avvolgente: l’elemento zuccherino prevale senza essere stucchevole, ben sorretto da una spalla acida che gli conferisce felici tratti beverini. Nella progressione gustativa ritornano le tracce di agrumi, il dattero candito, la frutta sotto spirito per un finale di grande persistenza.
Frank Zappa, Mother People (1968)

Eseguito da Frank Zappa & The Mothers Of Invention in We’re Only In It For The Money (1968)
La dolcezza di un vino coraggioso, peculiare, che alla tipicità del sangiovese toscano (declinato in Chianti, in Rosso e Brunello di Montalcino, tutte espressioni, ciascuna a suo modo, di forte impronta territoriale) oppone il carattere determinato del traminer, giunto ben più a sud delle sue destinazioni più consuete. Un vino dolce avvolgente, mieloso, ma dalla grande tenuta acida e dalla beva sorprendente può, dunque, abbinarsi alla follia (ma c’è del metodo…) di uno dei grandi geni contemporanei, in grado di coniugare rock, psichedelia, spirito ironico e composizione colta quale Frank Zappa. Il ritmo sincopato che sin da subito prende il sopravvento si esprime nell’enfatizzazione delle frequenze acute, adatte ad accompagnare il carattere dolcemente teso del vino, la sua spalla acida, con ricordi di agrumi, oltre all’albicocca e alla frutta secca. La spiazzante apertura orchestrale di metà brano è, infine, il tratto meditativo d’un vino come questo, che potremmo definire allegro e pensoso. Il ritorno del tema equivale al nuovo trionfo della dolcezza, nei sentori zuccherini di miele d’acacia e nella mandorla tostata. Mother People è la traccia con cui si chiude un album inesauribile come We’re Only In It For The Money, e suona come un paradossale e caparbio inno vitale, non privo di dolcezze. Con questo inno, vogliamo salutare il nostro viaggio sensoriale sperando si possa imprimere nella memoria e nei cuori di chi abbia voluto affrontarlo con noi.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Casato Prime Donne – Montalcino (SI), Antonella Marconi 0577 849421 casato@cinellicolombini.it
Fattoria del Colle – Trequanda (SI). Alessia Bianchi 0577 662108 pr@cinellicolombini.it

Addetta stampa Marzia Morganti Tempestini 3356130800
marzia.morganti@gmail.com

Siena finalmente il Drappellone di Elisabetta Rogai

Betta (1)Siena finalmente il Drappellone di Elisabetta Rogai

E finalmente si avvicina il giorno del Palio…cavalli impazziti, sventolio di bandiere, colori, passione, il canapo, il mossiere, urla e pianto, delusione ed esaltazione, sventola il cencio, il Drappellone del Palio dell’Assunta, il premio ambito dalle 10 contrade, la gente grida, si butta sotto gli zoccoli dei cavalli, si abbraccia ma anche piange, è Siena e la sua gente e il Palio appartiene a Siena e ai Senesi ma soprattutto al mondo.
Da tradizione viene scelto un artista internazionale e quest’anno è la terra, come dice il Sindaco Valentini, l’immagine canonica nell’anno dell’Expo, ed è stata scelta una artista che della terra ha fatto la sua poesia, del vino, dei frutti della terra Toscana. Una emozionata Elisabetta Rogai che, allo svelare del “Cencio” nel Palazzo Comunale, il 10 agosto, alla presenza del Sindaco Valentini e di tutte le autorità toscane, svela in tutto il “suo” Drappellone, una vera e propria opera culturale. Il volto della Madonna che riempie la parte alta del drappo di seta, con lo sguardo rivolto in basso, l’attenzione su un enorme disco dove, come in una foto a 360 gradi, prendono forma i palazzi che circondano Piazza del Campo, al centro un cielo azzurro-cobalto illuminato, in oro, dalla luna e dalle stelle. Attorno, in oro, la scritta “Amate la giustizia voi che governate la terra”, un richiamo all’enciclica sull’ambiente di Papa Francesco, affinché l’umanità cambi il modello di sviluppo per proteggere la casa comune.
Sul capo della Vergine un’aureola di spighe di grano, usando la tecnica antica a foglia d’oro, dunque le immagini delle 10 contrade al canape, i barberi, raffigurate nelle biglie in Drappellone-Agosto-2015_imagelargemano ad un “cittino” senese, speranza e nuova vita, la Siena del futuro, in alto sullo sfondo i cipressi, simbolo della Toscana, ed infine l’immagine della Madonna, l’Assunta in cielo, che l’artista vede come donna, materna, dolce, ma ferma, imponente, iconica nella sua veste di Grande Madre Terra, emblematica, una meraviglia di sintesi nella quale è riposta la nostra essenza di Cristiani, un messaggio così breve, quello dell’Artista, ma così splendidamente intenso, pieno di immagini e simboli.
L’Artista, innamorata della senesità, per ricordo di un giorno importante per la sua vita di donna e artista, ha creato con uno dei più rappresentativi orafi fiorentini un oggetto simbolico, la sua Siena al dito……emblematico, un gioiello creato per lei dall’orafo Simone Mencherini, le torri di Siena e la testa di un cavallo, la pazza criniera al vento venata da brillanti neri e bianchi, i colori di Siena, le torri, che tanti Drappelloni hanno vissuto e visto sventolare, vive, altere e maestose sulla piazza a conchiglia, rossa di mattoni, rossa di passione, quasi incapace di contenere tanta gioia, rabbia, esaltazione, energia e storia di un popolo.
Prossimo arrivo, la “Linea Vite” sempre disegnata dall’orafo Simone Mencherini, la linea Elisabetta Rogai by Simone Mencherini, che sarà presentata alla festa dell’Uva all’Impruneta il 26 settembre alla Fornace Mital della Famiglia Mariani.
Un incontro d’arte, creatività pura ma anche artigianato, lavoro di mani, le mani artigiane che tutto il mondo ci invidia, le Botteghe, i maestri d’arte di Firenze…

Chiediamo a Simone Mencherini, cosa vuol dire artigiano ai giorni d’oggi?
Artigiano vuol dire mani e cervello, la tecnica viene dopo, ma prima di tutto far fare alle mani quello che il cervello pensa, crea, decide, sogna…E poi, successivamente, si pensa alla ricerca del materiale migliore, le pietre, tutto il mondo del materiale che ruota intorno al gioiello finito.
Parlare dei maestri artigiani e delle Botteghe vuol dire parlare di Firenze che è da sempre la scuola di pensiero dei maestri d’arte, che sono nati qui, in tutti i settori: dall’arte, nascevano le “botteghe” del Rinascimento, fucine inesauribili di genio, Verrocchio, Botticelli, Ghirlandaio, Leonardo, Cellini – botteghe di tutti i settori, oreficeria, argentieri, l’arte del restauro, i corniciai, gli impagliatori, la pelletteria, questa arte risalente addirittura al ‘300, e oggi finalmente abbiamo le scuole di formazione, i vecchi artigiani, I maestri d’arte che insegnano ai giovani, è tutto un mondo di “cultura” del lavoro, il nostro artigianato unico ed esclusivo, l’alta qualità che tutto il mondo ci invidia; anzi, le scuole di formazione che diventano attualmente  centri dove si preserva e si rinnova la cultura legata al mondo dell’artigianato, che oggi suscita paradossalmente molta più attenzione all’estero piuttosto che in Italia. Il lavoro fatto fino ad oggi non potrebbe sopravvivere senza dei giovani capaci di interpretare e rinnovare questa filosofia del Made in Italy. Mentre all’estero è considerato sempre più un onore imparare a realizzare un oggetto destinato a durare nel tempo, in Italia il “glamour” dell’artigianato è ancora tutto da riscoprire.
E l’incontro con l’artista Elisabetta Rogai?
Mi è sembrato un incontro magico con questa artista fiorentina ed internazionale, impegnata nel Palio di Siena, che mi ha chiamato per il suo evento nel Cortile di Michelozzo, il salute della Città di Firenze all’artista che ha avuto l’incarico di dipingere il Drappellone del Palio dell’Assunta; è una grande artista e donna eccezionale che mi ha ispirato la linea orafa, la linea VITE; per lei, che me lo ha commissionato, unico e irripetibile, ho creato un anello con i colori di Siena, il cavallo e le torri; invece ho creato un bracciale, prototipo per la “Linea Vite”, che sarà presentata alla festa dell’Uva in settembre; abbiamo creato una sorta di partnership, l’emozione di lavorare insieme, nasce la linea Elisabetta Rogai by Simone Mencherini…..due artigiani di lusso, il prodigio delle nostre mani insieme….
www.simonemencherinigioielli.it
www.elisabettarogai.it
Ufficio Stampa: Cristina Vannuzzi
cristina.vannuzzi@gmail.com

 

Gli antisignani del cibo sano per un alimentazione corretta

foto 2 (1)Gli antisignani del cibo sano per un alimentazione corretta

Il Dr. Ciro Vestita per Biochef Cooking
Ormai il Dr. Ciro Vestita lo conosciamo tutti, simpatico e affascinante medico nutrizionista, visibile in tv e collaboratore di molte testate; è inoltre entrato a fare parte del team professionale di Biochef Cooking, i corsi di formazione professionale che inizieranno a settembre, tra Firenze e Montecatini, corsi gestiti dallo chef Domenico Cilenti, utili per una nuova tipologia occupazionale e per insegnare la metodica di nutrirsi in maniera corretta.
Ama molto la storia e le storie, il Dr. Vestita, e, sempre dopo ricerche accurate, esordisce con preamboli alle sue lezioni, parlandi di cibo, di persone, di cose, ma soprattutto di alimentazione sana creando dunque delle pagine insospettate su personaggi famosi, magari conosciuti in altri ambiti.
Questa una storia divertente e interessante……
Tutti conoscono Antonio Meucci come inventore, pochi come gastronomo. E, invece, il genio fiorentino, inventore del telefono, depositò diversi brevetti gastronomici quali bevande frizzanti con frutta e condimenti già pronti addirittura in collaborazione con la Star. Paradossalmente furono proprio queste invenzioni alimentari a farlo sopravvivere. Antonio, infatti, era un grande inventore ma un pessimo amministratore. Trasferitosi a New York dopo un periodo di galera a Firenze (strappo’ le foto del Granduca di Toscana davanti alla polizia) creo’ una fabbrica di candele in società con Giuseppe Garibaldi, anche lui a New York in cerca di fortuna. Candele ne fecero poche ma cene tante, e, piano piano, la casa di Antonio divenne una trattoria alla moda con tutti i cibi fiorentini cui il Meucci credeva tantissimo Ospite del locale fu spesso Samuel Colt (l’inventore dell’omonima pistola ): l’amicizia fra i tre fu talmente forte che Samuel regalo’ trenta delle sue pistole al nostro eroe dei due mondi.
Fu il ristorantino a permettere ai Meucci di sopravvivere visto che il brevetto del telefono gli fu scippato da Bell. E furono soprattutto i cibi da strada cui Meucci credeva tantissimo a renderlo famoso in America ; egli credeva che cibi genuini quali la trippa, il lampredotto, la pappa al pomodoro, la caponata, fossero decisamente migliori degli hamburger e cheesburger già di moda in America.
Chiude questo divertente racconto il Dr. Ciro Vestita:
Dopo due secoli il tempo gli ha dato ragione: la trippa e tutti i cibi da strada sono salutari , invece il moderno fast food ti porta il colesterolo alle stelle. Attualmente lo street food si sta diffondendo in tutta Italia, ed e’ un bene, perché pochi sanno infatti che la trippa ha meno calorie dell’hamburger (220 calorie per etto contro le 400 dell’hamburger) e soprattutto tantissimi grassi in meno; altro “gioiello” del cibo sano è la pappa al pomodoro che e’ ricchissima in licopene, molecola utilissima per la profilassi del tumore alla prostata.
PressOffices: Cristina Vannuzzi Landini
cristina.vannuzzi@gmail.com

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Panzerotti, Vini e Vigneti di Cantine Imperatore e Jazz Session con Gaetano Partipilo e Alessandro Lanzoni

generale7agostoPanzerotti, Vini e Vigneti di Cantine Imperatore e Jazz Session con Gaetano Partipilo e Alessandro Lanzoni
Venerdì 7 Agosto, un curioso abbinamento enogastronomico-musicale tra i vigneti di Cantine Imperatore. Ad Adelfia (Bari, Puglia) con Panzerotti, Vino e Jazz Session.
Il Panzerotto fritto. Una delizia salata che conquista chiunque al primo assaggio, un simbolo della gastronomia della terra di Bari testimonianza di un’antica tradizione popolare. Il panzerotto rappresenta il tipico esempio del come nella cucina pugliese tutto possa essere riutilizzato, infatti tradizione voleva che ciò che avanzava a tavola potesse essere rielaborato per un altro pasto. I nonni pugliesi testimoniano che la vera ed originaria ricetta dei panzerotti li vedrebbe preparati con avanzi di pane e non solo.
I Vini di Cantine Imperatore. Frutto di accurate selezioni di vitigni coltivati nelle campagne delle colline di Adelfia, di Turi e Gioia del Colle, in provincia di Bari (Puglia, Italia) dove il clima peninsulare ionico con estate molto calda e inverno con passeggiata 7agostoprecipitazioni medie, aiutate da un’altitudine di circa 300 metri sul livello del mare, creano il clima ideale per la maturazione delle uve da cui si ottengono i nostri vini: Vivace, Il Sogno, Mina, Nina, Alexya, Rosato. Info www.cantineimperatore.com
I Vigneti di Tenuta Castello, di Cantine Imperatore. Dove Vincenzo e Sonia accolgono gli ospiti in un piccolo casolare circondato da vigne ad alberello, raccontando i loro vini e le varie fasi di produzione. Indirizzo: Contrada Castello, Adelfia, Bari, Puglia, Italia. | Coordinate GPS 41,04161 N 16,88467 E | Indicazioni Stradali: raggiungere la circonvallazione di Adelfia. Seguire le indicazioni per Casamassima. Oltrepassare il passaggio a livello. Girare a destra seguendo il cartello Contrada Castello. Tenuta Castello si trova sulla sinistra, dopo circa 500mt |
La Jazz Session. Un incontro magico tra due musicisti visionari che non hanno bisogno di molte presentazioni. Insieme per la prima volta nei gruppi di Roberto Gatto. Gaetano Partipilo ed Alessandro Lanzoni condividono il progetto “contemporary five” prodotto dalla Tuk Music di Paolo Fresu. Si incontrano per la prima volta in duo in un set elettro-acustico. Elettronica, computers e strumenti acustici per un live set da non perdere.  Info artistiche: www.gaetanopartipilo.com | www.alessandrolanzoni.com
partipilo-lanzoni-imperatoreI posti sono limitati, pertanto si consiglia la prenotazione.
Si raccomanda di segnalare la presenza di eventuali allergie o intolleranze alimentari.
Si consiglia di dotarsi sempre di abbigliamento adeguato al tipico clima estivo serale della Murgia, con possibilità di maggiore ventilazione e di temperature minori rispetto alla coste.
Prenotazioni, Informazioni e programma completo:
web: www.itipicidipuglia.it/murgezz
mail: murgezz@itipicidipuglia.it
cell: 0039 320 7074785 – Nicola
cell: 0039 393 4628548 – Nico
cell: 0039 329 8156569 – Claudia
leggi sul web: [ http://www.itipicidipuglia.it/2015/08/05/panzerotti-vini-e-vigneti-di-cantine-imperatore-e-jazz-session-con-gaetano-partipilo-e-alessandro-lanzoni/ ]

Calici di stelle 2015

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Calici di stelle 2015

Il brindisi più atteso dell’estate quest’anno triplica!

Sabato 8 Agosto 2015 torna nel Centro storico di Castelvetro di Modena CALICI DI STELLE. Evento che si svolgerà in contemporanea in molte piazze italiane e confermandosi la manifestazione estiva di maggiore rilevanza nel panorama dell’enoturismo nazionale, promosso da Associazione Nazionale Città del Vino e Movimento Turismo del Vino, che riunisce produttori vitivinicoli e specialità di gastronomia tipica, in una serata magica tra degustazioni e stelle cadenti.

L’evento quest’anno, con il Patrocinio della Regione Emilia Romagna “L’Emilia Romagna a EXPO Milano 2015”, verrà proposto in triplice veste:

SABATO 8 AGOSTO 2015 il Centro Storico di Castelvetro farà da incantevole cornice all’apprezzato percorso degustazione, accompagnato da suggestioni musicali e osservazione degli astri con il Planetario di Modena nell’affascinante Piazza della Dama.
A partire dalle ore 21.30, sarà possibile acquistare a € 15.00 il “Kit Calici di Stelle” comprensivo di calice in vetro, comoda tasca portabicchiere e n.3 coupon per degustazioni gastronomiche; si avrà così la possibilità di passeggiare liberamente degustando le eccellenze del territorio e assistere agli spettacoli.
DOMENICA 9 e LUNEDI 10 AGOSTO 2015 si potranno scoprire le dolci colline del territorio e le realtà produttive rispettose delle tradizioni locali, grandi interpreti del Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP, oltre ai ristoranti e agli agriturismi dove sarà possibile assaporare vini e cucina tipica al chiarore delle stelle.
A cura del Consorzio Castelvetro di Modena
in collaborazione con Associazione Dama Vivente e Comune di Castelvetro di Modena
visitCastelvetro

Valorizzazione Integrata Territorio Ambiente
Piazza Roma, 5 – 41014 Castelvetro di Modena (MO)
Tel. +39 059 758880

Email: info@visitcastelvetro.it
Web: www.visitcastelvetro.it

Sapori, musica e vino nella notte delle stelle di Castiglione d’Orcia

logo calici di stelleCastiglione d'Orcia (1)Sapori, musica e vino nella notte delle stelle di Castiglione d’Orcia

40 vini dell’Orcia, i maggiaioli e i Leggera Electric Folk Band, lezione di pici e cooking show, novelle per bambini, performance interattive e tante altre eccellenze da assaggiare e comprare a Castiglione d’Orcia il 10 agosto per Calici di Stelle

Una serata ricca di emozioni con l’esperienza protagonista dell’evento Calici di Stelle 2015, organizzato dal Comune di Castiglione d’Orcia in collaborazione con il Consorzio e la Strada del Vino Orcia .

Castiglione d’Orcia diventerà un paese in festa, nella notte più attesa dell’anno, con le eccellenze enogastronomiche della Val d’Orcia dai vini, alle farine, dalle carni pregiate fino alle chiocciole di Campiglia. Dalle ore 17.00, il centro storico si animerà di visitatori che impareranno a tirare i pici, tradizionale pasta fresca locale, grazie ai preziosi insegnamenti delle massaie del borgo. Ma la grande novità di questa edizione 2015 saranno i cooking show con i ristoratori del luogo che sveleranno i segreti delle proprie ricette. Ben 4 ristoranti e una pasticceria, si cimenteranno ai fornelli per realizzare i piatti della tradizione castiglionese che si potranno anche assaggiare!

<<Insomma una ricca serata dedicata al vino Orcia con il coinvolgimento dei ristoranti che, dall’8 al 10 agosto, proporranno i piatti della tradizione come le chiocciole al sugo, la pappa al pomodoro ricca e i pici all’aglione (quello autentico!), accompagnati da calici di vino Orcia Doc. Persino un ‘Fichissimo’ dolce sarà preparato a base di vino Orcia>> dice il Presidente del Consorzio Orcia Donatella Cinelli Colombini.

<<Non mancheranno i laboratori per bambini con il ‘Gatto Mammone’, personaggio della tradizione favolistica, e la tipica merenda valdorciana per riscoprire gli antichi sapori dei nostri nonni e tornare un po’ tutti bambini>>, spiega l’Assessore alla Cultura Alice Rossi che, in prima persona, cura l’organizzazione della manifestazione. <<Altro elemento di divertimento sarà la musica con il grande concerto spettacolo de i Leggera Electric Folk Band e i tradizionali maggiaioli che allieteranno le vie del centro. È con grande piacere che Castiglione d’Orcia accoglierà l’anteprima di presentazione nazionale del nuovo disco della Band, frutto di due anni di intenso lavoro>> conclude il Sindaco Claudio Galletti.

Ma nella notte castiglionese di Calici di Stelle – iniziativa realizzata con il sostegno della Camera di Commercio di Siena – il vino Orcia Doc resterà il protagonista indiscusso dell’evento. <<Gli assaggi, direttamente serviti dai produttori, artigiani del vino più bello del mondo, saranno un modo per conoscere ed apprezzare la nostra piccola denominazione, eccellenza enologica di un territorio che si rispecchia in ogni bottiglia di vino Orcia Doc>> spiega Donatella Cinelli Colombini, Presidente del Consorzio. L’estesa area di produzione dell’Orcia, che comprende ben 13 comuni, sarà ampiamente rappresentata durante l’evento.

Ecco le cantine partecipanti che proporranno in degustazione ben 40 tipologie di vini dell’Orcia: Bagnaia, Beom Bè, Campotondo, Capitoni Marco, Donatella Cinelli Colombini, Il Pero, Olivi – Le Buche, Podere Forte, Poggio Grande, Roberto Mascelloni di Poggio al Vento, SassodiSole, Az. Agr. Trequanda, Azienda Vegliena.  Partendo dal cuore di Castiglione d’Orcia, passando per San Quirico, Torrenieri, Trequanda, Pienza, Sarteano e Radicofani ogni produttore avrà una storia da raccontare. Un vero e proprio viaggio alla scoperta della denominazione per vivere un’esperienza unica nella magica notte di San Lorenzo.

Inoltre per i winelovers, la delegazione Onav Siena, proporrà una degustazione tecnica guidata dal titolo “Pillole di vino. Approccio alla tecnica di degustazione attraverso il vino Orcia Doc”. (h. 18:30 nella sala storica del Consiglio Comunale). Per gli amanti della lettura invece performance interattiva sul libro “A cena con Babette” di Giovanni Pellicci e Lorenzo Bianciardi in Sala d’Arte (h. 19:00) con degustazione finale di vini Orcia doc e piatti tipici valdorciani. <<A Cena con Babette è il risultato di una conversazione appassionata che ruota intorno ai sapori evocati dai film e che si trasforma in pagine da sgranocchiare>> conclude spiegando Giovanni Pellicci, autore del libro.

Ma l’evento sarà anche social grazie all’Instagram challenge realizzato in collaborazione con la community di Igers Siena. Chiunque potrà scattare e condividere le immagini di Calici di Stelle utilizzando l’hashtag dedicato #orciacalici insieme a #orciadoc e #igerssiena. Una simpatica sorpresa sarà riservata allo scatto più rappresentativo dell’evento.

Insomma tante saranno le emozioni e le esperienze da vivere nella terra dei panorami e dei grandi vini, non resta che lasciarsi stupire dal vino più bello del mondo, certi che le sorprese non mancheranno.

Consorzio del Vino Orcia e vini Orcia DOC

La denominazione Orcia è nata il 14 febbraio 2000 e comprende le varietà  Orcia  ottenuto da uve rosse con almeno il 60% di Sangiovese e Orcia Sangiovese con almeno il 90% di questo vitigno, entrambe anche nella tipologia “Riserva”. La denominazione Orcia comprende anche le tipologie Bianco, Rosato e  Vin Santo.

I vini nascono in una quarantina di cantine e manifestano l’impegno e la passione dei produttori che nella stragrande maggioranza fanno tutto direttamente: dalla vigna alla vendita delle bottiglie. In un’epoca di globalizzazione, il vino Orcia è ancora un prodotto familiare, fatto da chi vive in mezzo alle vigne, nel rispetto della natura e con ottime competenze di enologia e viticultura.

Il vino Orcia è prodotto in uno dei comprensori agricoli più belli del mondo e in parte iscritto nel patrimonio dell’Umanità Unesco. 13 comuni: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia, Trequanda e parte di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena.

Per ulteriori informazioni:

Consorzio Vino Orcia

Segreteria: 0577 887471 – info@consorziovinoorcia.it

Comune di Castiglione d’Orcia

Assessore Alice Rossi: 3932928956 – alixerossi80@gmail.com

PIATTO DELLE STELLE E RISTORANTI ADERENTI

– OSTERIA IL RITROVINO: petto d’anatra in porchetta

– OSTERIA SANTA CATERINA: bistecca fiorentina

– PASTICCERIA ARTIGIANALE SCHEGGI: dolce Fichissimo

– RISTORANTE IL CERCHIO DELLE STREGHE: tortelli ricotta e spinaci su fonduta di pecorino e tartufo

– RISTORANTE LE ROCCHE: pici cacio e pepe in crosta

–  RATTORIA AL RIENTRO: chiocciole al sugo

– TRATTORIA IL CASSERO: pappa col pomodoro ricca

COOKING SHOW dalle 17,00 alle 19,00

In centro storico:

– A CURA DI PROLOCO: laboratorio di pici con le massaie castiglionesi

– OSTERIA SANTA CATERINA: bistecca fiorentina

– PASTICCERIA ARTIGIANALE SCHEGGI:  dolce Fichissimo

– RISTORANTE IL CERCHIO DELLE STREGHE: tortelli ricotta e spinaci su fonduta di pecorino e tartufo

– RISTORANTE LE ROCCHE: pici cacio e pepe in crosta

– TRATTORIA AL RIENTRO: chiocciole al sugo
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Aperol Spritz porta sulle spiagge del Salento l’aperitivo più trendy dell’estate con l’originalissimo bar anfibio “Everybody’s Welcome”

ANFIBIO_APEROL_SPRITZ_Salento_BDANFIBIO_APEROL_SPRITZ_Salento_2BDAperol Spritz porta sulle spiagge del Salento l’aperitivo più trendy dell’estate con l’originalissimo bar anfibio “Everybody’s Welcome”
Dal 4 al 13 agosto, non dimenticate di rivolgere sempre uno sguardo all’orizzonte: l’anfibio Aperol Spritz potrebbe sbarcare da un momento all’altro sulla vostra spiaggia!
Terra affascinante e misteriosa, luogo di miti e leggende e meta di migliaia di turisti che, ogni anno, scelgono le sue spiagge dorate per trascorrere le vacanze…il Salento è una vera perla del sud Italia che non smette mai di stupire.
Quest’estate, però, le sorprese superano le aspettative grazie all’allegria contagiosa di Aperol Spritz: l’aperitivo per antonomasia parte infatti alla conquista della penisola salentina in un modo decisamente inedito e speciale, promettendo di far “saltare giù dal lettino” e sgranare gli occhi a tutti i turisti sdraiati sotto il sole in totale relax.
A partire dal 4 agosto, per due settimane, un vero e proprio anfibio Aperol Spritz, ovviamente tutto arancione, sbarcherà a sorpresa direttamente dal mare con la missione di offrire un rinfrescante aperitivo.
Ogni giorno su una spiaggia salentina diversa, l’effetto stupore è assicurato: avvistamento del mezzo anfibio all’orizzonte, sbarco in riva la mare e, per finire, trasformazione del veicolo in un allegro bar con dj, musica e tanto divertimento.
L’anfibio, un Iveco Daily Terramare personalizzato Aperol Spritz dalla lunghezza di 5,2 m e una larghezza di 2 m, è infatti pensato per viaggiare sia su strada che in acqua con la missione di portare l’aperitivo ovunque!
Dopo aver animato le piste da sci più cool raggiungendo le vette più esclusive con il simpatico Gatto delle Nevi Aperol Spritz, l’aperitivo arancione non poteva non trovare un nuovo mezzo insolito anche in occasione della stagione estiva
per raggiungere i vacanzieri d’Italia con l’originalità che da sempre lo contraddistingue.
Con le tappe nel Salento, Aperol Spritz rinnova così il suo consueto appuntamento con i party “Everybody’s
Welcome!”, invitando tutti a celebrare il rito dell’aperitivo che, mai come d’estate, è sinonimo di amicizia, divertimento e socializzazione.
Un avvertimento a tutti gli Aperol Spritz Lovers in vacanza: non dimenticate mai di volgere uno sguardo all’orizzonte, l’anfibio potrebbe sbarcare proprio sulla vostra spiaggia!
Ecco il calendario degli sbarchi dell’anfibio Aperol Spritz:
4 agosto: BAIA VERDE, ZEUS BEACH – Gallipoli
5 agosto: MARINA DI PESCOLUSE- LIDO MALDIVE DEL SALENTO – Litoranea Leuca – Gallipoli Marina di Pescoluse, Salve
6 agosto: RIVABELLA – HOLIDAY BEACH – Via Pegaso, SN Località Rivabella, Gallipoli
7 agosto: PORTO CESAREO – LE DUNE – Via dei Bacini 89, Porto Cesareo
8 agosto: ALIMINI – BALNEAREA – Via Alimini, Litoranea Alimini, Otranto
9 agosto: TORRE MOZZA – LIDO BAIA D’ORO – Via Alfieri, Torre Mozza – Ugento
10 agosto: TORRE DELL’ORSO – SPIAGGIA LIBERA – Piazza Risorgimento, Torre Dell’Orso, Melendugno
11 agosto: TORRE S. GIOVANNI – LIDO SABBIOSO – C. Paduli, Torre San Giovanni, Ugento
12 agosto: BAIA VERDE – LIDO ZEN – Lungomare Galilei, Gallipoli
13 agosto: PUNTA PROSCIUTTO – SPIAGGIA LIBERA – Punta Prosciutto
#everybodyiswelcome #aperolspritz #offriunospritz
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Gruppo Campari
Davide Campari-Milano S.p.A., con le sue controllate (‘Gruppo Campari’), è uno dei maggiori player a livello globale nel settore del beverage. E’presente in oltre 190 paesi del mondo con posizioni di primo piano in Europa e nelle Americhe. Il Gruppo, fondato nel 1860, è il sesto per importanzanell’industria degli spirit di marca. Il portafoglio conta oltre 50 marchi e si estende dal core business degli spirit a wine e soft drink. I marchi
riconosciuti a livello internazionale includono Aperol, Appleton Estate, Campari, Cinzano, SKYY e Wild Turkey. Con sede principale in Italia, a Sesto San Giovanni, Campari conta 16 impianti produttivi e 3 aziende vinicole in tutto il mondo, e una rete distributiva propria in 19 paesi. Il Gruppo impiega circa 4.000 persone. Le azioni della capogruppo Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM) sono quotate al
Mercato Telematico di Borsa Italiana dal 2001. Per maggiori informazioni: http://www.camparigroup.com/it.
Bevete responsabilmente.
Gruppo Campari
Paola Paletti Tel +39 02 62251
Paola.Paletti@campari.com
Havas PR MIilan
Marianna Lovagnini – Tel 02 85457040
Marianna.Lovagnini@havaspr.com

Il gruppo Oeneo Sa acquisisce la società portoghese Piedade e rafforza la propria posizione sul mercato

logo diam sempliceIl gruppo Oeneo Sa acquisisce la società portoghese Piedade e rafforza la propria posizione sul mercato

OENEO SA – uno dei maggiori protagonisti nella filiera vinicola presente in tutto il mondo grazie alle proprie aziende DIAM BOUCHAGE che produce i tappi tecnici DIAM, e SEGUIN MOREAU attiva nella tonnellerie – acquisisce il 100% delle quote della Società Portoghese Piedade e si prepara a controllare il 20% dell’intero mercato mondiale del sughero.
L’operazione arriva a poche settimane dell’inaugurazione del nuovo sito di produzione DIAM BOUCHAGE a Céret e coinvolge appunto OENEO e la Società Portoghese Piedade fondata nel 1963 dall’omonima famiglia, permettendo di fatto alla stessa OENEO di dotarsi di nuovi siti industriali ubicati  nel cuore della principale zona di produzione mondiale di sughero e di rafforzare anche la propria posizione in termini di approvvigionamento della materia prima.

Nel dettaglio, l’operazione di acquisizione prevede che comunque sia DIAM BOUCHAGE che PIEDADE, continueranno a distribuire separatamente ed indipendentemente i loro rispettivi prodotti:  la totalità della gamma dei tappi tecnici DIAM continuerà quindi ad essere distribuita in Italia unicamente attraverso i Partners  storici del gruppo francese ovvero BELBO SUGHERI, DIAM SUGHERI e PAOLO ARALDO, quest’ultimo distributore anche di SEGUIN MOREAU per l’Italia.

Ufficio stampa Italia

Marte Comunicazione snc di Marzia M