Torta yogurt e cannella

Torta yogurt e cannella

Ingredienti
4 uova
250 gr di zucchero
100 gr di olio
110 gr di fecola di patate
2 vasetti gr di yogurt magro
140 gr di farina
cannella in polvere

1 bustina di lievito per dolci
zucchero a velo per decorare

Prearazione
Unite nel robot da cucina tutti gli ingredienti mescolando fino ad ottenere un composto omogeneo, versatelo in una teglia oliata o imburrata o rivestita con carta forno e mettete in forno caldo e cuocete per 40 minuti (fate sempre la prova con lo stuzzicadente)
Fate raffreddare e spolverizzate con zucchero a velo

Croazia Ful Of Stars

Croazia Ful Of Stars
Il ristorante Monte di Rovigno in Croazia ottiene la prima stella Michelin

Ottimi vini, squisito tartufo bianco e pregiato olio di oliva, questi gli ingredienti base della straordinaria cucina mediterranea della Croazia che entusiasma buongustai di tutto il mondo grazie alla sua varietà di piatti e la qualità degli ingredienti. L’ottima offerta gastronomica locale ora è stata resa ufficiale, il ristorante Monte a Rovigno, nella foto fornita dall’ Ente Nazionale Croato per il Turismo, è il primo in Croazia ad aver ottenuto una stella dalla prestigiosa Guida Michelin e sicuramente conquisterà ancora di più gli amanti della buona tavola. Inoltre, i visitatori hanno la possibilità di scegliere tra una varietà straordinaria di ristoranti della Croazia che sono elencati nella guida Michelin.
“Siamo orgogliosi che i ristoranti croati sono consigliati ed elencati in questa guida. In particolare, siamo felici che uno dei ristoranti della Croazia riceva la stella Michelin, un prestigioso riconoscimento della nostra proposta gastronomica e della nostra offerta turistica in generale.
Un tale riconoscimento sarà un grande incentivo per tutti nel settore del turismo, in particolare per i ristoratori, perché è il modo migliore per promuovere sulla scena internazionale la gastronomia croata. Il vantaggio dell’offerta gastronomica croata è la disponibilità, durante tutto l’anno, d’ingredienti freschi che offrono l’opportunità per la creazione di menù eccellenti.”
ha detto il Ministro del Turismo croato, Gari Cappelli, congratulandosi con il ristorante per il premio ricevuto. “La prima stella Michelin e l’inserimento di altri ristoranti in questa Guida è un grande riconoscimento per l’intero settore del turismo croato, ed è uno stimolo per incrementare la promozione del turismo enogastronomico e per la Croazia in generale. Siamo particolarmente entusiasti per la prima stella Michelin assegnata al ristorante Monte, con il quale ci congratuliamo sia con i proprietari sia con lo chef. Il criterio per ottenere l’assegnazione della stella Michelin è un processo complesso e il sistema di monitoraggio è tenuto segreto, il che rende tale riconoscimento
ancora più prestigioso. Consideriamo questa una grande opportunità per realizzare e sviluppare ulteriormente lo scenario gastronomico croato e sarà una grande motivazione per tutti gli chef “, ha aggiunto il Direttore dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo, Ratomir Ivicic.

La Croazia distesa lungo il Mare Adriatico, vicina all’Europa Centrale, è un Paese che vanta un ricco patrimonio culturale. Oggi, la storia si combina alla perfezione con uno spirito giovane e un’energia vibrante, che la rendono irresistibile a coloro che cercano un’esperienza di soggiorno diverso. Per tutto l’anno, si può godere di una bellezza naturale mozzafiato, di coste sconfinate, di una gastronomia variegata, di avventura, sport e wellness. Che si esplori il centro storico di Dubrovnik, Sito del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, si passi da un’isola all’altra nell’arcipelago di Spalato, si vada a caccia di tartufi in Istria, si faccia parapendio intorno ai Laghi di Plitvice, ci si addentri per le stradine e i passaggi nascosti di Zagabria, si faccia birdwatching a Kopacki rit, si faccia festa per tutta la notte sulla spiaggia Zrce di Novalja o si passi del tempo in famiglia sulla spiaggia di Zlatni Rat, la Croazia soddisfa davvero ogni esigenza di vacanza.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://croatia.hr

Harry di Prisco
Giornalista
Via F. Petrarca, 101/B
80122 NAPOLI
tel./fax: 0817690277
cell. 3355804462
email: harrydiprisco@libero.it

Con Olio Capitale Shopping la città diventa protagonista

Con Olio Capitale Shopping la città diventa protagonista
Circa 100 esercizi commerciali di Trieste hanno aderito all’iniziativa allestendo vetrine a tema. Biglietti ridotti alla Fiera per chi acquista nei negozi del circuito
La città di Triste si veste di olio. In occasione Olio Capitale, circa 100 esercizi commerciali del centro storico allestiranno le proprie vetrine a tema. I commercianti della città hanno, infatti, risposto con grande entusiasmo ad Olio Capitale Shopping, l’iniziativa promossa da Salone degli Oli Extravergini e di Qualità (4 – 7 marzo Stazione Marittima) e realizzata con la preziosa collaborazione di ConfCommercio Trieste e Associazione nazionale Città dell’Olio. Aderendo al circuito, hanno accettato di realizzare dal 25 febbraio e per tutta la durata della fiera, vetrine a tema impreziosite da allestimenti dedicati al mondo dell’olio e dell’olivo e contrassegnate da vetrofanie e locandine che segnalano la Fiera. Una iniziativa che nasce con lo scopo di coinvolgere la città nella realizzazione dell’attesissimo grande evento dedicato all’olio e per promuovere la partecipazione dei cittadini alla Fiera. Infatti, tutti coloro che dal 25 febbraio al 7 marzo faranno acquisti negli esercizi commerciali convenzionati e aderenti al circuito, avranno diritto a biglietti ridotti di ingresso alla Fiera.

Ecco i negozi che hanno aderito al circuito: De Felszegi, Malu Abbigliamento, Macelleria, Ceramiche Ugussi, Camiceria Bisi, Computer Discount, Goblin di Ambrosino Andrea, Laurenti di Stigliani, BignamiSub, Libreria Umberto Saba, Calzature Castiglioni, Eliotecnoservice, Ceppi Marco Ortofrutta, Drogheria Gocce e Bolle, Cicli Marcon Moto, Sanitaria Triestina, Fonda lampadari, L’Oro del Borgo Sas, Ekofont sas, Profumeria Guerin, Drogheria 4R, Equivalenza profumi, Trieste Auto Srl, Bar Portamarina, Pepenero Pepebianco Ristorante, Osteria da Marino, Omnia trade srl, 2p capelli & estetica srl, La Tecia, Ape Regina, Supermercati Bosco, Bar Gelateria di Calzi Giorgia, Calzature2r, Calzature Malvestiti snc, G.Carpani sas, Drogheria Profumeria Centro Sconto, Pascucci sas, La Melagrana Società Cooperativa Sociale, Triestesport S.r.l., Edicola Clarich Romano, Laudato Marina, L’Oasi Naturale di Marini Ondina, Puntobenessere, Penelope, Ottica Trevi Snc, Avventura Due srl, Cantinaistriana, Arredoluce di Martellani Tatiana, Marcello Sessi Succ. Arr. s.a.s. di Livio Sessi, Pelletterie Roberta, Biosana, Frutta e verdura Stoch Donatella SAS, Bio Nature, Panificio Sossi Sas, Arriba Arriba SNC, L’Ortolana, Panificio Čok, Bar alla Tramvia, Pescheria Atena, Bora Nera, Ristorante al Granzo, Hotel Eden di Sodomaco L., Hotel Colombia sas, Mia di Righetti Mia, Lacovig, Sara Tavernetta, Nature Point Srl, Nuovo Albergo centro, Calzedonia, Fabs, Bar Talù, Agromeccanica srl, Macelleria Zanetti, Cobez snc, Sangiobar snc, Bagutta Triestino, Genzo Vascotto Sas Bar, Calzature Spinazzola S.n.c., Seven Historical Residence srl, Simich Monica, Caffetteria “Giornali & Caffè”, Arlo investimenti srl, Smilovich Antonella – Albano Garden Pet Shop, Osteria da Baffo Sas, Filxenia Srl, Elisabetta Mazzaroli, Portacavana Snc , Ma.ma. Srl – Centro Lanza, Macelleria Remo, Paolo&Nerina abbigliamento, Ottica Visus, La Musina Drogheria.
Associazione nazionale Città dell’Olio
C/o Villa Parigini
Strada di Basciano, 22 – 53035 Monteriggioni (Si)
Tel. 0577 329109 – Fax 0577 326042

Per contatti stampa
Natascia Maesi
+ 39 335 1979414
natascia.maesi@gmail.com

Ufficio stampa Aries – Olio Capitale
Andrea Bulgarelli +39 040 6701264 – + 39 335 7824405 – andrea.bulgarelli@ariestrieste.it
Mattia Assandri +39 040 6701216 – comunicazione@ariestrieste.it

Vino rosè di Villa Pillo per le cene della legalità

foto (1) (1)Vino rosè di Villa Pillo per le cene della legalità

È con il rosé dell’azienda che Villa Pillo intende accompagnare questo meraviglioso viaggio de “Le Cene della Legalità”, proponendo questa bottiglia con etichetta che raffigura il Logo creato dallo chef Filippo Cogliandro nel 2012 che evoca l’immagine della piovra in un cucchiaio, emblematica immagine della cucina che combatte la mafia, la lezione che anche con la tavola si può dare un contributo per la legalità.
L’azienda della Cantina Villa Pillo (le cui origini risalgono addirittura al Medioevo, come testimoniano documenti tramandati nei secoli), è situata per la maggior parte nel Comune di Gambassi Terme ed ha un’estensione di circa 500 ettari, con più di 50 ettari di vigneti, per lo più coltivati a Sangiovese e vitigni internazionali quali Merlot, Cabernet Franc e Syrah.
L’ultimo nato della produzione di Villa Pillo è questo Rosé, composto da un mix di due diversi uvaggi, così suddivisi: 50% Sangiovese e 50% Merlot.
Particolarmente indicato per il periodo estivo, grazie alla sua freschezza. Il suo colore è di un rosato brillante con riflessi violacei. Al naso è intenso con aromi floreali
e di frutti rossi, mentre al palato è leggero, sapido, non troppo complesso e fresco da bere.
Questo vino sviluppa una gradazione alcolica di soli 11% vol., che lo rende particolarmente gradito ai giovani e alle donne. La bottiglia di Villa Pillo dall’ immediato impatto visivo che rende il prodotto ideale per celebrare feste e ricorrenze. È un vino di facile approccio che si sposa egregiamente sia come aperitivo, sia per accompagnare elegantemente un pasto completo, soprattutto con portate di pesce.
Il rosé di Villa Pillo ha origine da uve coltivate sulle colline della Val d’Elsa, area di grande tradizione enologica. La vendemmia viene effettuata separatamente per ciascun vitigno, così come la fermentazione successiva in vasche di cemento, con temperatura da 26° a 33° (con 4 rimontaggi al giorno, per circa 20 giorni); a fermentazione completata (circa a fine Novembre) si esegue l’assemblaggio finale, prima dell’affinamento in bottiglia.
Il vino che ne deriva possiede il carattere fresco e fragrante delle uve di origine, un’alcolicità limitata e una piacevole dolce sensazione gustativa.
Villa Pillo ha aderito con entusiasmo alla proposta del Lions Club Pistoia, infatti è importante la personalizzazione del vino della Cantina Villa Pillo per “La Cena della Legalità” a Pistoia anno della Cultura 2017, un appuntamento per celebrare il centenario della nascita dei Lions Club nel mondo – anno 1917 anno 2017, 100 anni dei Lions di tutto il mondo che hanno cambiato le vite delle persone tramite servizi umanitari – ponendo come obiettivo quello di ribadire la volontà di uno straordinario impegno civile da parte del mondo dell’associazionismo Lions al fianco di quanti si spendono quotidianamente per l’affermazione della cultura della legalità e della giustizia sociale.

www.villapillo.com

Spezzatino di manzo- Rossana

Spezzatino di manzo- Rossana

Ingredienti
1 kg di spezzatino di manzo
2 lattine di birra
2 cipolle
2 carote
2 cucchiai di farina di tipo “00”
1 cucchiaio di prezzemolo
sale
burro
olio
pepe

Preparazione
Insaporite la farina con sale e pepe, passateci dentro la carne.
Soffriggete in olio e poco burro cipolle e carote, aggiungete la carne, quando la carne si sarà ben dorata aggiungete la birra, terminate la cottura e a fine cottura aggiungete il prezzemolo.
Servite cospargendo di prezzemolo.

Cena della legalità

Filippo CogliandroCena della legalità
Lions Club Pistoia con Filippo Cogliandro
Pistoia 1° marzo 2017, ore 20,00
Antico Convento Park Hotel et Bellevue – Via San Quirico, 33

A Pistoia, Capitale italiana della cultura 2017
la Legalità si serve in tavola…..

Il Lions Club di Pistoia, su iniziativa del Presidente Dr. Enrico Cocchi, ha invitato il primo marzo lo chef calabro Filippo Cogliandro per “La Cena della Legalità” un appuntamento per celebrare il centenario della nascita dei Lions Club nel mondo – anno 1917 anno 2017, 100 anni dei Lions di tutto il mondo che hanno cambiato le vite delle persone tramite servizi umanitari – ponendo come obiettivo quello di ribadire la volontà di uno straordinario impegno civile da parte del mondo dell’associazionismo Lions al fianco di quanti si spendono quotidianamente per l’affermazione della cultura della legalità e della giustizia sociale. Presenti il Dr. Antonino Poma, Governatore Distrettuale Lions Club, il Prefetto della città, magistrati, amministratori, giornalisti, forze dell’ordine ed esponenti del mondo del volontariato, tanti gli ospiti illustri per quello che sarà più di un momento conviviale ma l’occasione per fare un’importante riflessione.
Con questa iniziativa – afferma il Dr. Antonino Poma, Governatore Distrettuale Lions Club Toscana – noi Lions, secondo la mission della nostra associazione, intendiamo sottolineare l’impegno del mondo dell’impresa a favore della Legalità e in difesa della Legge, nella chiara consapevolezza che il mondo dell’associazionismo rappresenta uno dei più forti baluardi a protezione del sistema di regole che danno affidabilità al tessuto economico, contribuendo a far crescere le nostre attività e l’intero territorio.
Parte di nuovo il Tour de Le Cene della Legalità di Filippo Cogliandro, in Italia a Pescara, Firenze, Pistoia e Roma all’estero dopo Berlino a Città del Messico e Manaus…..
Filippo Cogliandro che tiene alto il nome della cucina calabrese anche  da un’altra prospettiva, quella della legalità, proprietario e Chef dell’Accademia Gourmet di Reggio Calabria ha ricevuto il premio Paolo Borsellino 2016, perché con la sua azione civile e sociale rivolta prevalentemente agli studenti contrasta la ‘ndrangheta, le “Le cene della legalità” sono la sua risposta alle minacce subite.
Nei piatti di Filippo Cogliandro si ritrova tutto il gusto del territorio, che inizia dalle filierie “pulite” dell’agroalimentare, selezionando aziende virtuose a km O, i presidi Slow Food, le aziende che fanno capo a Goel Bio, cooperativa sociale agricola che raccoglie i produttori calabresi che si oppongono alla ‘ndrangheta.

Cene della legalità: di che si tratta e qual è lo scopo ?

Il progetto de Le Cene della Legalità, nasce a Firenze a seguito di una intervista, nasce per raccontare la mia esperienza, per raccontare un periodo buio della mia vita che mi fa fatto capire che “il silenzio uccide” e che ho voluto far conoscere attraverso la cucina, la mia terra, il mio dolore, le mie paure, e poi il sostegno e l’amicizia con Don Luigi Ciotti, la mia grande brigata, il mio lavoro ed infine la solidarietà ricevuta, uno status che mi ha dato il coraggio di una scelta entusiasmante: “la denuncia come investimento per il proprio futuro”, anche perchè, attraverso organi di stampa, si evince che i tentacoli della mafia si sono infiltrati nel settore della ristorazione ormai da anni con dei fatturati di miliardi. Da Lazzaro mi sono spostato come ristorante al centro storico della città di Reggio Calabria, continuando a fare conosce il mio progetto de “Le cene della Legalità” che sono diventate un riferimento reale in tutta Italia, in Europa e anche in giro per il mondo.
L’Accademia di Reggio Calabria
La mia cucina la chiamo “un pretesto” un rito che si svolge nel mio ristorante, da patron lo vedo incastonato come un gioiello nel cuore di Reggio Calabria, interni importanti, come quelli di una antica dimora piena di storia e di storie, arredi e colori, atmosfera evocativa e la vista del mare. Sono i tratti distintivi del mio estro culinario con la garbata attenzione del direttore di sala Francesco Rando, insieme, il rito della tavola facendo parlare la materia prima accompagnata da etichette di tutto rispetto.
Tu sei calabrese: che rapporto hai con la tua regione e soprattutto con la sua cultura e mentalità?

Il mondo del food, in questo momento, “va di moda” ” è gestito da chef ormai diventati attori o….comparse……sgomitando verso la TV pur di assumere per poche ore l’ambito status di uno scoop giornalistico. Senza dimenticarne un importantissimo risvolto: il rapporto fra le due funzioni complementari di chi cucina, il «desiderio di capire» e la «passione di trasmettere».
Invece il vero amante della tavola vuole “ gustare un territorio” lo vuole conoscere attraverso i prodotti, i sapori, i profumi ed i suoi colori. Per questo, noi cuochi calabresi, dobbiamo imparare a comunicare ed essere ambasciatori del nostro territorio.
La Calabria è un territorio “fuori mano”, è fuori dai percorsi dei critici e dei giornalisti del food, che viaggiano e vanno in regioni facilmente appetibili, infatti da noi è rarissimo avere un critico e, come cucina, noi rimaniamo “terra di nessuno”, siamo decisamente fuori dalle guide. Noi chef imprenditori riteniamo il settore enogastronomico calabro come un solista, ha bisogno di un’orchestra per fare rete, unire piccoli e grandi produttori, i loro consorzi, organizzandosi e creando una comunicazione efficace sulla straordinaria qualità e varietà e direi anche esclusività (il bergamotto) dei prodotti calabresi.
In questo momento la Calabria ha bisogno di professionalità che dirottino la comunicazione su argomenti diversi: non si può solo parlare di ‘ndrangheta, è arrivato il momento di parlare di arte, cultura, storia e cucina e combattere la mentalità gretta e retrograda attraverso tali argomentazioni.

Come giudichi il declino del meridione?
Il Sud non è abbandonato ma è “solo”, si abbandonano le cose quando si sono prese, il Sud non è mai “preso”, mai posto all’attenzione reale del resto del paese, è povero di strade, di vie di comunicazione, di viabilità; l’autostrada Salerno – Reggio Calabria inaugurata nei giorni scorsi ma iniziata decenni fa, è piena di scandali, truffe, arresti, e i governi che si sono succeduti, hanno lasciato questa immagine delle nostre vie di comunicazione, attraverso disservizi, mancanze di treni, la chiusura dell’aeroporto di Crotone e la paventata chiusura definitiva dell’aeroporto di Reggio Calabria, riferimento di identità di una città metropolitana in forte espansione. Il Sud è utile solo a far emanare proclami per interventi straordinari, a scopo elettorale, che non arrivano mai e quando arrivano non raggiungono l’obiettivo previsto.
Il Premio Paolo Borsellino
Penso ancora a quell’istante, avevo le lacrime agli occhi, parlare di questo premio mi emoziona e suscita in me anche un certo imbarazzo per il significato profondo che oggi mi lega ai magistrati Borsellino e Falcone pur se con professionalità diverse: loro lottavano le mafie attraverso il Diritto, io invece, attraverso il mio modo di fare cucina e impresa evidenzio il “problema ‘ndrangheta” in una città martoriata come Reggio Calabria. Ma tante cose, finalmente, stanno cambiando oggi a Reggio Calabria c’è una straordinaria collaborazione tra le varie forze dell’ordine e la Procura; posso affermare che i successi ottenuti in questo ambito sono dovuti ad una perfetta macchina investigativa in sinergia tra Prefettura, Procura della Repubblica e tutte le forze dell’Ordine e direi anche una presa di coscienza del cittadino, ormai stanco di subire.
Una ricetta per la Calabria

Cambiare pagina, aprirsi al mondo che corre a velocità pazzesca……ti faccio un esempio, io ho una brigata composta da sei elementi, uno è del Gambia, un altro del Senegal, sbarcati sulla costa calabrese qualche anno fa. Erano minori e ne ho chiesto l’affidamento. Sono cresciuti e prima li ho inseriti in azienda come apprendisti, ora sulla loro busta paga c’è scritto aiuto cuoco. Capisci quello che voglio dire? La Calabria adesso ha bisogno di un nuovo respiro, argomenti nuovi che non siano solo la ‘ndrangheta. Bisogna parlare di arte, cultura, storia e cucina. Così si cambia pagina”. E questa è la migliore delle ricette.

Cucina e Scuola, vedo come ti dedichi alle scuole di formazione professionale
Attraverso la mia professione entro nelle scuole, per me è importantissimo dialogare con i ragazzi, gli allievi degli istituti alberghieri raccontando la legalità, raccontare la mia storia ai ragazzi che incontro dopo le mie Cene della Legalità.
Infatti una sezione importante della mia attività di impegno sociale è dedicata alle scuole, in maniera particolare agli istituti alberghieri. La mia cucina diventa il pretesto per far parlare i miei piatti attraverso le materie prime della mia terra, una terra generosa, che insegna l’armonia della cucina, il bello, il buono, i valori, le tradizioni, la storia di un popolo.

Quanto influiscono le tue origini?
Io mi definisco un uomo “libero” con la passione della cucina.
Il mio mare, la mia terra, i ricordi, la mia vita tutti insieme sono la mia cucina, un insieme armonioso di emozioni e ricordi, volontà e creatività, passione e sacrificio, un lavoro che scegli, un lavoro che ti sceglie…
Crediti ph: Stefano Mileto
Press: Cristina Vannuzzi
http://www.lionsclubpistoia.it

Il Ristorante Gourmet


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Sabato 4 marzo l’Associazione donne del vino fa festa: eventi in tutta la Toscana

LOCANDINA EVENTOSabato 4 marzo l’Associazione donne del vino fa festa: eventi in tutta la Toscana
Donne vino e motori: luoghi comuni superati dai fatti
In Toscana un terzo delle aziende vitivinicole è gestita da donne.
Territorio a produzione Dop, per il 34% la conduzione è femminile

Lunedì 27 febbraio 2017
FIRENZE – Con il vino, come con i motori, le donne ci sanno fare. I luoghi comuni sono ormai ampiamente stati superati dai fatti. Il 4 marzo l’Associazione donne del vino, con la Regione Toscana, ha ottime ragioni di fare festa con una serie di eventi che animeranno il territorio nelle province di Firenze, Siena, Livorno, Grosseto, Lucca e Pisa. Sì perchè le donne toscane sono protagoniste indiscusse nell’economica vitivinicola regionale. Secondo i dati ARTEA, relativi alla produzione 2016, almeno un terzo delle imprese del settore, 6524 per l’esattezza, sono nelle loro sapienti e appassionate mani, mentre se si guarda alla superficie coltivata a vite della Regione – in tutto circa 53 mila ettari destinati a Dop, Igt e vino da tavola – almeno per il 34% ha a che fare con una donna (per quasi il 20% si tratta di conduzioni femminili esclusive per la restante parte miste). Nelle produzioni Dop, che in Toscana interessano quasi 43 mila ettari di territorio, troviamo in prima fila 1437 imprenditrici in aziende esclusive (7502 ettari, oltre il 17% del totale) e altre 218 in imprese miste (7205 ettari, il 16,8%). Agli uomini (3232) restano affidati 28154 ettari (65% circa), Per la produzione Igt (3749 ettari) si resta nelle medesime percentuali. Per il vino da tavola (1930 ettari) la percentuale della conduzione femminile sale al 40% (30% esclusiva, oltre il Giulia Franchi10% mista).
Questi numeri fanno da cornice in Toscana all’edizione 2017 della Festa delle donne del vino, che ha per tema vino e motori, presentata questa mattina dall’assessore Marco Remaschi, con Antonella D’Isanto, delegata regionale dell’Associazione Donne del Vino. La Festa delle Donne del vino è nata lo scorso anno in Toscana, ideata Donatella Cinelli Colombini, e dal 2017 è diventata un evento nazionale. Nella nostra Regione vede la partecipazione di un nutrito drappello di donne e imprese, decise a rendere omaggio alla cultura e ai luoghi del vino. “E’ giusto dare riconoscimento ulteriore al valore delle donne, nuove protagoniste di un settore produttivo tradizionalmente maschile che desiderano con questa festa mettere in evidenza il proprio talento, diffondere la cultura del vino e il consumo responsabile – sottolinea Antonella D’Isanto – i numeri del nostro impegno nelle imprese vitivinicole toscane dicono quanto rilevante sia il nostro ruolo e il valore aggiunto che siamo in grado di portare”.
Tanti gli appuntamenti: itinerari, visite guidate, incontri e naturalmente degustazioni alla scoperta di un mondo affascinante, dove le donne si sono affermate con talento e professionalità.
Ecco l’elenco delle donne e delle imprese che propongono iniziative per il pomeriggio e la sera del 4 marzo: la presidente nazionale Donatella Cinelli Colombini con l’azienda Casato prime Donne di Montalcino, la delegata regionale Antonella d’Isanto con l’azienda agricola I Balzini di Barberino Val d’Elsa, Giulia Franchi dell’Enoteca Giulia di Forte dei Marmi, Antonella Manuli della Fattoria La Maliosa di Saturnia, Maria Giulia Frova della Tenuta Il Corno a San Casciano Val di Pesa, Maria Antonietta Corsi del Castello di Querceto a Greve in Chianti, Nadia Negro dell’azienda Fattorie Toscane di Pontedera, Claudia Del Duca dell’azienda agricola Marcampo di Volterra, Priscilla Occhipinti della Distilleria Nannoni di Civitella Paganico, il delegato AIS Livorno Paola Rastelli e l’enologa Vincenza Folgheretti al Casone Ugolino di Castagneto Carducci. Le iniziative vedono coinvolti anche il Museo Piaggio di Pontedera, la Pinacoteca e il Museo civico di Volterra e il Museo della Civiltà contadina di Pitigliano.
Le Donne del vino In Toscana sono 80 e in Italia 700. La maggior parte sono produttrici, ma anche ristoratrici, sommelier e giornaliste.. L’associazione nazionale è nata nel 1988 per merito della produttrice toscana Elisabetta Tognana. Rappresenta tutte le categorie della filiera vitivinicola ed è tra le espressioni più interessanti dell’imprenditoria femminile.
Tutti gli eventi sono pubblicati sul blog: www.ledonnedelvino.it

Cena della Legalità Lions Club Pistoia

Filippo CogliandroCena della legalità

Lions Club Pistoia con Filippo Cogliandro
Pistoia 1° marzo 2017, ore 20,00
Antico Convento Park Hotel et Bellevue – Via San Quirico, 33

A Pistoia, Capitale italiana della cultura 2017
la Legalità si serve in tavola…..

Il Lions Club di Pistoia, su iniziativa del Presidente Dr. Enrico Cocchi, ha invitato il primo marzo lo chef calabro Filippo Cogliandro per “La Cena della Legalità” un appuntamento per celebrare il centenario della nascita dei Lions Club nel mondo – anno 1917 anno 2017, 100 anni dei Lions di tutto il mondo che hanno cambiato le vite delle persone tramite servizi umanitari – ponendo come obiettivo quello di ribadire la volontà di uno straordinario impegno civile da parte del mondo dell’associazionismo Lions al fianco di quanti si spendono quotidianamente per l’affermazione della cultura della legalità e della giustizia sociale. Presenti il Dr. Antonino Poma, Governatore Distrettuale Lions Club, il Prefetto della città, magistrati, amministratori, giornalisti, forze dell’ordine ed esponenti del mondo del volontariato, tanti gli ospiti illustri per quello che sarà più di un momento conviviale ma l’occasione per fare un’importante riflessione.
Con questa iniziativa – afferma il Dr. Antonino Poma, Governatore Distrettuale Lions Club Toscana – noi Lions, secondo la mission della nostra associazione, intendiamo sottolineare l’impegno del mondo dell’impresa a favore della Legalità e in difesa della Legge, nella chiara consapevolezza che il mondo dell’associazionismo rappresenta uno dei più forti baluardi a protezione del sistema di regole che danno affidabilità al tessuto economico, contribuendo a far crescere le nostre attività e l’intero territorio.
Filippo Cogliandro, lo chef che tiene alto il nome della cucina calabrese anche da un’altra prospettiva, quella della legalità. Lo chef dell’Accademia Gourmet di Reggio Calabria, che ha ricevuto il premio Paolo Borsellino con la sua azione civile e sociale, rivolta prevalentemente agli studenti, contrasta la ‘ndrangheta con la sua cucina, la sua risposta alle minacce subite sono “Le cene della legalità”. Nei suoi piatti infatti si ritrova tutto il gusto del territorio, che inizia dalle filiere “pulite” dell’agroalimentare per arrivare ad una Calabria con un nuovo respiro, argomenti nuovi che non siano solo la ‘ndrangheta, per parlare di arte, cultura, storia e cucina, e per cambiare pagina. E questa è la migliore delle ricette.
Alla serata parteciperanno anche i ragazzi dell’Istituto Alberghiero Martini che affiancheranno Filippo in cucina nella preparazione della cena e che effettueranno servizio di sala e di accoglienza degli ospiti. Il giorno seguente Filippo Cogliandro terrà una lezione agli studenti per parlare di una cucina come pretesto per raccontare i valori della legalità e delle tradizioni, dunque la storia di un popolo.
Il ricavato della cena sarà dedicato all’Associazione cittadina We love Anastasia. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile l’organizzazione e la realizzazione di questa cena: L’Istituto Professionale Martini, Villa Pillo e Società Agricola Betti
http://www.lionsclubpistoia.it

Il Ristorante Gourmet


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Cena della Legalità
Lions Club Pistoia
1° marzo 2017
Un grazie a tutti che avete contribuito a regalare un sorriso…….
Un grazie del Presidente Lions Pistoia Dr. Enrico Cocchi a tutti, alla regione Toscana che ha concesso il Patrocinio, al Comune di Pistoia, al Governatore Distrettuale Antonino Poma, alle Autorità che hanno, con la Loro Presenza, dare un segno al nostro evento, allo chef Filippo Cogliandro, all’Hotel Il Convento et Bellevue che ha ospitato l’evento nei suoi splendidi saloni, a chi ha donato il vino, le Cantine Betti di Quarrata e Villa Pillo di Gambassi Terme, alla Scuola Alberghiera Martini di Montecatini.

La Location, il sogno dell’Hotel Il Convento et Bellevue, 4 Stelle a Pistoia una storia affascinante si respira in queste antiche stanze…….Il Convento di Pistoia fu edificato nei primi anni del 1800 da Padre Andrea da Quarata, francescano, e fu costruito su terreni donati dall’Arcidiacono Niccolò Sozzifanti, persona nobile e illustre della città di Pistoia. Il complesso originale è formato da due piani, un cortile e due chiostri interni dove si affacciavano le piccole celle dei frati trasformate a partire dagli anni ’80 in camere d’albergo, alcune con bellissima vista su Pistoia.
Adiacente al Convento fu eretta una grande Chiesa, sconsacrata nel 1972, con un’unica navata centrale, abside e sei cappelle laterali munite di altari con grandi dipinti su tela raffiguranti Sant’Atto con il Vescovo di Pistoia, il Martirio dei frati in Cina e la raffigurazione dell’Assunzione dei Santi, realizzati dal Folchi e datate 1875.
Adiacente alla Chiesa si trova una piccola Cappella costruita nei primi del ‘900 dedicata a Fra Giuseppe Giraldi (detto Fra Giuseppino)
Dagli inizi degli anni ’70 la struttura subì importanti trasformazioni diventando una struttura recettiva, albergo con ristorante fino all’attuale gestione in Hotel 4 stelle con storico ristorante tipico toscano e tradizionali ricette antiche toscane. www.hotelconvento.it
Cantina Betti, venti ettari di vigneti nelle colline del Montalbano. La cantina sorge agli inizi del ‘900 a Quarrata, nel territorio del un piccolo angolo di Toscana che racchiude in se’, ancora intatti, tutti i nobili caratteri di queste antiche terre: le romantiche pievi e i piccoli borghi medievali dai profili turriti, le ampie distese di oliveti e vigneti, punteggiate qua e la’ da cipressi solitari, l’eleganza e il fasto delle ville medicee e le campagne laboriose, unite all’aleggiare discreto del genio di Leonardo da Vinci. Le vigne della Fattoria Betti crescono in un terreno argilloso posto a 150-200 metri s.l.m e in prevalenza sono Sangiovese, Cabernet, Trebbiano, Canaiolo nero e Merlot. L’allevamento è a cordone speronato la lavorazione avviene mediante l’inerbimento parziale e i concimi organici. L’uva, una volta matura, è tuttora raccolta a mano e selezionata minuziosamente. www.fattoriabetti.it

BIANCO DI TOSCANA IGT “CRETO DE’ BETTI”
il vino donato per La Cena della Legalità – Lions Club Pistoia

Vitigni: Chardonnay 70 %, Trebbiano 30%.
Allevamento: Cordone speronato.
Vendemmia: A mano con una attenta selezione delle uve.
Vinificazione: Fermentazione in tini di acciaio a temperature controllate.
No malolattica. Affinamento in vasche di acciaio per 6 mesi e
successivamente in bottiglia per 2 mesi.
Imbottigliamento: Aprile/Maggio successivo alla vendemmia.
Caratteristiche organolettiche: Giallo paglierino. Al naso esprime aromi intensi, puliti e gradevoli che si aprono con note di frutta tropicale, bouquet di fiori e rosa. Gradevole, intenso, elegante, equilibrato, di buon corpo.
Alcool: 13 %
Da servire: Ad una temperatura di 12°-13° C.
Abbinamenti: Creto de Betti accompagna bene aperitivi, carni bianche, pesce, formaggi freschi.

Cena Charity di Fenimprese Firenze

04960699fb7b4a832f3ea642e1b7865e_XLCentro ippico toscano
Cena Charity di Fenimprese Firenze
“tuttiperdiego.org”

Dopo il verbo “amare” il verbo “aiutare” è il più bello del mondo.

A Firenze un momento di vita, stare insieme per la solidarietà, una serata al C.I.T. Centro Ippico Toscano, in una location piena di alberi a due passi dal centro di Firenze, un mare di verde e di fiori, di bambini che familiarizzano con i cavalli, tanti cani abbaiano scodinzolando felici…in questo mare di verde, dove bambini, cani e cavalli convivono, l’Associazione FenImprese Firenze e la sua Presidente Sheila Papucci hanno deciso di adottare il detto di Peter Brown che cavalcare trasforma “vorrei” in “posso” e organizzare una cena charity a favore dell’associazione “Tutti per Diego.Org”, nata per sostenere Diego, un bambino affetto dalla sindrome di Leigh e curato a Houston in uno dei centri di 13924996_10209006999405907_2456451170247486756_nmedicina più avanzati al mondo. La cura, che è ancora allo stato di sperimentazione, le difficoltà della vita in un altro paese che non è il loro, le difficoltà quotidiane da affrontare, tutto sembra una montagna invalicabile ma i genitori ritrovano la speranza nella solidarietà che diventa un dono d’amore.

PARLIAMO DI FENIMPRESE FIRENZE…..
Fenimprese Firenze nasce a ottobre 2016, realtà fiorentina associativa nata da FenImprese Nazionale, associazione nazionale datoriale, creata dall’incontro di dirigenti d’impresa e giovani imprenditori, nata per favorire crescita e sviluppo delle imprese, per approfondire tematiche importanti legate al mondo delle PMI e dell’Artigianato, fornendo agli associati risposte personalizzate per favorirne gestione, crescita e sviluppo, ma anche un’opportunità di arricchimento personale, nella convinzione che lo sviluppo professionale vada sempre di pari passo con quello umano. Numeri importanti malgrado la “giovane età” cavallo_bimbodell’Associazione Nazionale con oltre 6.000 imprese associate, 25 punti associativi in tutta Italia ed in costante crescita, più di 1.000 convenzioni professionali stipulate, previsioni di apertura di nuove 20 sedi provinciali, età media dei dirigenti 35 anni. FenImprese Firenze è presieduto dall’imprenditrice Sheila Papucci, Vicepresidente Filippo Cassetti Burchi settore commercio e Direttore Marco Crisci docente Polimoda.
Come afferma la Presidente, ci presentiamo sul tessuto cittadino fornendo un ampia gamma di servizi e consulenze, dalle risposte personalizzate e dirette dei nostri esperti, atte a rispondere alle esigenze delle imprese, risolvendo i loro problemi. Stiamo creando inoltre corsi di formazione gratuiti al fine di istituire tirocini formativi in un territorio la cui caratteristica è formata da piccola imprenditoria e artigianato, che in realtà sono il motore bambini-sui-pony-al-montebelli-agriturismo-e-country-hotel_viaggi-in-famiglia_1 (1)produttivo del nostro Paese, in un mercato che ha l’esigenza di innovarsi e correre veloce. E, come imprenditori giovani, ci rivolgiamo ai giovani certi di poter aprire prospettive di lavoro. Dopo il nostro impegno, totalmente gratuito a favore di Norcia, il 4 marzo ci riuniamo al Centro Ippico Toscano che ci ospita, per una cena charity a favore dell’associazione “Tutti per Diego.Org”, nata per sostenere Diego, un bambino affetto dalla sindrome di Leigh e curato a Houston in uno dei centri di medicina più avanzati al mondo. La cura, che è ancora allo stato di sperimentazione, i viaggi, le difficoltà sembrano montagne invalicabili ma i genitori ritrovano la speranza nella solidarietà che diventa un dono d’amore.

http://www.tuttiperdiego.org
http://www.fenimprese.com

FenImprese Firenze, Cena Charity a favore di Tuttiperdiego.org
Sabato 4 marzo 2017 ore 21,00, C.I.T. Centro Ippico Toscano.
Via dè Vespucci, 5, 50145 Firenze
Donazione per la cena minimo Euro 35,00
Per info e prenotazioni: FenImprese Firenze – Via Solferino, 22
50123 Florence
055 218182

A cena con l’oleologo fa tappa a Udine

al gropIn occasione del Salone degli Oli Extravergini e di Qualità organizzato da Aries – Camera di Commercio della Venezia Giulia
A cena con l’oleologo fa tappa a Udine
Venerdì 3 marzo il ristorante “Al Grop” celebra l’incontro tra la cucina tipica friulana e la cultivar taggiasca nella serata speciale con degustazione guidata

Dopo il successo della prima serata a Pordenone “A cena con l’oleologo” – il ciclo di appuntamenti dedicato alla conoscenza degli oli extravergine protagonisti ad Olio Capitale 2017 – fa tappa ad Udine. Venerdì 3 marzo sarà il ristorante “Al Grop” a celebrare l’incontro tra la regione Friuli Venezia Giulia e la regione ospite che è la Liguria. Protagonista dell’abbinamento ai piatti della tradizione friulana preparati dallo chef Ramon Gigante, è la cultivar taggiasca. E in questo caso a farci conoscere le sue proprietà e caratteristiche ci penserà l’oleologo dott. Gianni Degenhardt insieme alla dott.ssa Marisa Cepach (Info e prenotazioni: +39 0432 66 02 40 info@algrop.com). Un successo annunciato quello di questa originale iniziativa promossa da Olio Capitale e realizzata in collaborazione con Fipe di Pordenone e Trieste, Associazione nazionale Città dell’Olio che coinvolge i ristoranti della città di Trieste ma non solo in occasione del Salone degli Oli Extravergini e di Qualità organizzato da Aries – Camera di Commercio della Venezia Giulia (4 – 7 marzo Stazione Marittima). Dopo la serata di martedì il ciclo Olio Capitale Ristorazione proseguirà nei giorni della Fiera anche a Trieste nei 16 ristoranti aderenti all’iniziativa che proporranno piatti con lo scopo di esaltare gli oli protagonisti della Fiera e in 8 di essi – e cioè Chimera di Bacco, Caffè Tommaseo Srl, Pepenero Pepebianco, Herry’s Caffè, Ristorante Le Terrazze, Ai Fiori, La Bottega del Trimalcione e Nuovo Antico Pavone – sarà necessario “aggiungere un posto in tavola” per l’assaggiatore di olio. Insomma non c’è un’occasione migliore di Olio Capitale Expo per apprezzare la cucina locale soprattutto se unita alle migliori cultivar italiane.

Associazione nazionale Città dell’Olio
C/o Villa Parigini
Strada di Basciano, 22 – 53035 Monteriggioni (Si)
Tel. 0577 329109 – Fax 0577 326042

Per contatti stampa
Natascia Maesi
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natascia.maesi@gmail.com

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I vini toscani della Cena della Legalità per il Centenario dei Lions Club

82267525I vini toscani della Cena della Legalità per il Centenario dei Lions Club
Creto dè Betti e rosè di Villa Pillo

Cantina Betti, venti ettari di vigneti nelle colline del Montalbano. La cantina sorge agli inizi del ‘900 a Quarrata, nel territorio del un piccolo angolo di Toscana che racchiude in se’, ancora intatti, tutti i nobili caratteri di queste antiche terre: le romantiche pievi e i piccoli borghi medievali dai profili turriti, le ampie distese di oliveti e vigneti, punteggiate qua e la’ da cipressi solitari, l’eleganza e il fasto delle ville medicee e le campagne laboriose, unite all’aleggiare discreto del genio di Leonardo da Vinci. Le vigne della Fattoria Betti crescono in un terreno argilloso posto a 150-200 metri s.l.m e in prevalenza sono Sangiovese, Cabernet, Trebbiano, Canaiolo nero e Merlot. L’allevamento è a cordone speronato la lavorazione avviene mediante l’inerbimento parziale e i concimi foto (1)organici. L’uva, una volta matura, è tuttora raccolta a mano e selezionata minuziosamente.
www.fattoriabetti.it
L’azienda della Cantina Villa Pillo (le cui origini risalgono addirittura al Medioevo, come testimoniano documenti tramandati nei secoli), è situata per la maggior parte nel Comune di Gambassi Terme ed ha un’estensione di circa 500 ettari, con più di 50 ettari di vigneti, per lo più coltivati a Sangiovese e vitigni internazionali quali Merlot, Cabernet Franc e Syrah. L’ultimo nato della produzione di Villa Pillo è questo Rosé, composto da un mix di due diversi uvaggi, così suddivisi: 50% Sangiovese e 50% Merlot.
Particolarmente indicato per il periodo estivo, grazie alla sua freschezza. Il suo colore è di un rosato brillante con riflessi violacei. Al naso è intenso con aromi floreali
e di frutti rossi, mentre al palato è leggero, sapido, non troppo complesso e fresco da bere. Questo vino sviluppa una gradazione alcolica di soli 11% vol., che lo rende particolarmente gradito ai giovani e alle donne. La bottiglia di Villa Pillo dall’ immediato impatto visivo che rende il prodotto ideale per celebrare feste e ricorrenze. È un vino di facile approccio che si sposa egregiamente sia come aperitivo, sia per accompagnare elegantemente un pasto completo, soprattutto con portate di pesce.
CRETO DE' BETTIIl rosé di Villa Pillo ha origine da uve coltivate sulle colline della Val d’Elsa, area di grande tradizione enologica. La vendemmia viene effettuata separatamente per ciascun vitigno, così come la fermentazione successiva in vasche di cemento, con temperatura da 26° a 33° (con 4 rimontaggi al giorno, per circa 20 giorni); a fermentazione completata (circa a fine Novembre) si esegue l’assemblaggio finale, prima dell’affinamento in bottiglia.
Il vino che ne deriva possiede il carattere fresco e fragrante delle uve di origine, un’alcolicità limitata e una piacevole dolce sensazione gustativa.
Sia la Cantina Betti che Villa Pillo hanno aderito con entusiasmo alla proposta del Lions Club Pistoia, un appuntamento per celebrare il centenario della nascita dei Lions Club nel mondo – anno 1917 anno 2017, 100 anni dei Lions di tutto il mondo che hanno cambiato le vite delle persone tramite servizi umanitari -ponendo come obiettivo quello di ribadire la volontà di uno straordinario impegno civile da parte del mondo dell’associazionismo Lions al fianco di quanti si spendono quotidianamente per l’affermazione della cultura della legalità e della giustizia sociale.
villapillo.com

Tortino di coste e scamorza affumicata

IMG_7363Tortino di coste e scamorza affumicata
Ingredienti
2 gambi di coste
200 gr di scamorza affumicata
sale
pepe
pangrattato

Preparazione
Lavate le coste tagliatele a pezzi e cuocetele in pentola con poca acqua
Tagliate la scamorza
In una  ciotola unite le coste e il formaggio
Mettete il tutto in una teglia da forno
Spolverizzate la superficie con del pangrattato
Cuocete in forno a 180 ° fino a che il pangrattato non si sarà dorato

Donne, vino, motori e luoghi comuni da sfatare

LOCANDINA EVENTODonne, vino, motori e luoghi comuni da sfatare
Due mondi pieni di pregiudizi contro il gentil sesso che si incontrano
grazie all’invettiva di due Donne del Vino

Al via, sabato 4 marzo, la festa dell’Associazione Nazionale delle Donne del Vino.
Una risposta simpatica ed efficace a due tra i pregiudizi più vecchi che riguardano l’universo femminile.
All’Enoteca Giulia di Forte dei Marmi un aperitivo-quiz che sfaterà i clichè

Al di là del facile umorismo che ispira il titolo di questa manifestazione, le Donne del Vino sanno il fatto proprio e lo dimostrano anche in questa frizzante carrellata di eventi che investirà 12 regioni, nella giornata di sabato 4 marzo. Degustazioni, visite guidate, cantine aperte, aperitivi e anche quiz a premi per confermare all’universo vitivinicolo, e non solo, che le donne non sono seconde a gli uomini né in fatto di vino né in fatto di motori.
Giulia FranchiUn’iniziativa che attraverso l’umorismo e la creatività delle donne, sancisce quindi e nuovamente l’importante contributo che l’universo femminile garantisce al mondo vitivinicolo, settore con uno degli indotti più importanti per tutto il Paese.
Antonella D’Isanto, Delegata Toscana dell’Associazione Donnedel Vino e proprietaria dell’Azienda Agricola I Balzini, ha organizzato il proprio evento con Giulia Franchi, presso l’omonima Enoteca Giulia a Forte dei Marmi, che riapre i battenti completamente rinnovata. Un divertente quiz a premi che invita le donne presenti a riconoscere la tipologia di dieci differenti rumori di motori, da vari mezzi di locomozione a vari attrezzi, passando da altri oggetti di uso comune.
“La festa Donne Vino e Motori”, spiega Antonella D’Isanto “vuole essere un modo gioioso per far conoscere i talenti delle donne, un modo elegante ma anche ironico di far capire che l’altra metà del cielo si affaccia con cognizione in ambiti che non sono più solo ad appannaggio maschile”.
Programma della serata:
– ore 19,00. Apericena con i vini I Balzini e gustosi assaggi di cucina italo-spagnola
– dalle ore 19,30 circa. Quiz a premi: Antonella D’Isanto presenterà una selezione di 10 rumori di motori di vario tipo che, nel corso della serata, le signore presenti in sala proveranno a indovinare aggiudicandosi una bottiglia di vino I Balzini Red Label 2014.

Donne Vino e Motori
Evento di Antonella D’Isanto de I Balzini e Giulia Franchi di Enoteca Giulia
Sabato 4 marzo, dalle ore 19,00
Enoteca Giulia
Via Risorgimento, 27
55042 Forte dei Marmi (LU)
Tel 0584787019
www.ibalzini.it
www.enotecagiulia.com
www.festadonnedelvino.it

Olio Capitale: tutti a cena con l’oleologo

Al galloOlio Capitale: tutti a cena con l’oleologo – Menù a tema e degustazioni guidate con l’assaggiatore di olio a Pordenone e Udine e in tanti ristoranti della città di Trieste

In occasione del Salone degli Oli Extravergini e di Qualità organizzato da Aries – Camera di Commercio della Venezia Giulia
Olio Capitale: tutti a cena con l’oleologo
Menù a tema e degustazioni guidate con l’assaggiatore di olio a Pordenone e Udine e in tanti ristoranti della città di Trieste

Si chiama “A cena con l’oleologo” ed è l’originale iniziativa promossa da Olio Capitale e realizzata in collaborazione con Fipe di Pordenone e Trieste, Associazione nazionale Città dell’Olio che coinvolgerà i ristoranti della città di Trieste ma non solo. In occasione del Salone degli Oli Extravergini e di Qualità organizzato da Aries – Camera di Commercio della Venezia Giulia (4 – 7 marzo Stazione Marittima) sono, infatti, previste cene con menù a tema con piatti della cucina tipica friulana esaltati dagli oli regionali protagonisti della Fiera. La novità è rappresentata dalla presenza dell’oleologo, l’assaggiatore di olio che tra una portata e l’altra illustrerà le caratteristiche delle cultivar e degli oli abbinati alle ricette.
Si comincia con due cene esclusive fuori porta. Due gemellaggi culinari all’insegna della promozione della cultura del cibo. Sabato 25 febbraio a Pordenone si celebrerà l’incontro tra la regione Friuli Venezia Giulia e la regione Abruzzo mentre martedì 28 febbraio a Udine quello tra il Friuli Venezia Giulia e la Liguria. Sabato 25 febbraio al ristorante “Al al gropGallo” di Pordenone la cucina tipica friulana si sposerà con le cultivar abruzzesi: gentile di Chieti, leccino, frantoio, moraiolo dritta, bella di Cerignola e pendolino. Lo chef del ristorante Andrea Spina presenterà i suoi piatti con la complicità dall’oleologo dott. Emanuele Battista di OLEA che interverrà con assaggi e degustazioni guidate. La “Carta degli oli” creata per l’occasione con schede dedicate alle singole cultivar, aiuterà i commensali a comprendere meglio le qualità degli oli abbinati ai piatti e offerti in degustazione durante la cena (Costo: 40 euro a persona. Info e prenotazioni: +39 0434 521610 info@ristorantealgallo.com)
Martedì 28 febbraio sarà il ristorante “Al Grop” di Udine a celebrare l’incontro tra la regione ospitante e la Liguria. Protagonista dell’abbinamento ai piatti della tradizione friulana preparati dallo chef Ramon Gigante, è la cultivar taggiasca. Anche in questo caso a farci conoscere le sue proprietà e caratteristiche ci penserà l’oleologo dott. Gianni Degenhardt insieme alla dott.ssa Marisa Cepach (Info e prenotazioni: +39 0432 66 02 40 info@algrop.com). Il ciclo Olio Capitale Ristorazione proseguirà nei giorni della Fiera anche nei 16 ristoranti di Trieste aderenti all’iniziativa che proporranno piatti con lo scopo di esaltare gli oli protagonisti della Fiera e in 8 di essi – e cioè Chimera di Bacco, Caffè Tommaseo Srl, Pepenero Pepebianco, Herry’s Caffè, Ristorante Le Terrazze, Ai Fiori, La Bottega del Trimalcione e Nuovo Antico Pavone – sarà necessario “aggiungere un posto in tavola” per l’assaggiatore di olio. Insomma non c’è un’occasione migliore di Olio Capitale Expo per apprezzare la cucina locale soprattutto se unita alle migliori cultivar italiane.
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Troppe zeta nel cognome: Mario Luzzatto Fegiz a Mangia come scrivi

Troppe zeta nel cognome: Mario Luzzatto Fegiz a Mangia come scrivi

Giovedì 23 febbraio al Ristorante Il Garibaldi di Cantù
CANTÙ (Como) – Come si fa a incontrare Mina senza farsi cacciare? O a restare calmi quando squilla il telefono e all’altro capo ci sono Bob Dylan o Vasco Rossi? Come nasce una canzone? E una recensione? Uno scoop? Cinquant’anni di (incredibile) carriera in un libro: “Troppe zeta nel cognome”. Cinquant’anni di carriera in una cena: è Mario Luzzatto Fegiz l’ospite d’onore dell’appuntamento di febbraio della stagione lombarda di Mangia come scrivi. Giovedì 23 febbraio, al Ristorante Il Garibaldi di Cantù (Como), il decano dei critici musicali italiani sarà il protagonista assoluto della cena che prende in prestito il titolo dal suo nuovo libro, appena uscito per Hoepli.

UN’AUTOBIOGRAFIA CON IL SAPORE DI UN ROMANZO
“E’ la storia di un uomo e della musica che ha, abbiamo attraversato. Un racconto, un romanzo”. Così scrive Ranieri Polese dell’amico e collega MLF nella presentazione del libro (la cui prefazione è firmata da Pippo Baudo e che Fegiz ha scritto con il regista teatrale Giulio Nannini). Mezzo secolo di musica, giornalismo e cultura vissuto fra Rai e Corriera della Sera, svelando retroscena e dettagli di star italiane e straniere: la rockstar dei critici musicali ripercorre la sua vita e vuota il sacco senza fare sconti a nessuno, soprattutto a se stesso. Tra vizi pubblici, come suggerisce il sottotitolo, e private virtù.

IL MENU
Gli chef del Garibaldi Alda Zambernardi e Marco Negri proporranno un menu con quattro piatti d’autore (dall’antipasto al dolce) e altrettanti vini prodotti dalle Cantine Pellegrino 1880 di Marsala, selezionati da Andrea Marelli. Per brindare al protagonista (che ha da poco festeggiato il 70° compleanno) è previsto, inoltre, un insolito mini aperitivo (accompagnato da scaglie di Parmigiano Reggiano 36 mesi “Solodibruna” dell’Azienda Agricola Sangonelli & Delbono) con bicchierino di Marsala Superiore Riserva “Oro” Pellegrino 1880. L’inizio della cena, condotta come sempre dal direttore artistico Gianluigi Negri, è fissato alle 20.30. Per informazioni sul ricchissimo menu e prenotazioni: 031 704915.

LA SERA SUCCESSIVA A PARMA E IL PROSSIMO MESE A CANTÙ
Venerdì 24 febbraio Mangia come scrivi sarà a Parma, alla Tenuta Santa Teresa, con la serata “Il banchetto di nozze e altri sapori” che avrà per protagonisti il vincitore del Campiello Carmine Abate e i critici letterari Elissa Piccinini e Camillo Bacchini. L’appuntamento del prossimo mese a Cantù è, invece, per giovedì 16 marzo: “Nebbie e delitti” è la cena che avrà come ospiti Valerio Varesi, Tiziano Marelli e lo scrittore francese Patrice Avella.

Pregusta il menu della serata
Troppe zeta nel cognome – Mario Luzzatto Fegiz
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Carmine Abate a Mangia come scrivi

Carmine Abate a Mangia come scrivi

Cena da favola venerdì 24 febbraio a Parma con uno degli autori più amati d’Italia e due brillanti critici e studiosi
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Mangia come scrivi

Invito a cena con Carmine Abate, Elissa Piccinini e Camillo Bacchini
I sapori dei banchetti di nozze e delle fiabe a Mangia come scrivi
Venerdì 24 febbraio all’Antica Tenuta Santa Teresa la cena più golosa dell’anno con Carmine Abate, Elissa Piccinini e Camillo Bacchini

PARMA – Il cibo come identità e motore del racconto. Il cibo come strumento rituale, magico passaggio per l’invisibile o prodigioso mezzo per cambiare la realtà. L’appuntamento di febbraio della stagione parmigiana di Mangia come scrivi è un’ideale tavolata tra Nord e Sud, presente e passato, realtà e fantasia. Con i sapori del cuore, della memoria e di culture diverse, che si intrecciano in un tripudio di assaggi culinari e letterari. Venerdì 24 febbraio, all’Antica Tenuta Santa Teresa, i protagonisti della cena “Il banchetto di nozze e altri sapori”, organizzata a presentata dal direttore artistico Gianluigi Negri, saranno lo scrittore Carmine Abate (il cui ultimo libro, pubblicato da Mondadori, dà il titolo alla serata) e i saggisti e critici Elissa Piccini e Camillo Bacchini, autori del gustoso e originale “Ricette da fiaba” (Elliot).

IL MENU LETTERARIO
Il vincitore del Campiello e dello Stresa Carmine Abate, con “Il banchetto di nozze e altri sapori”, firma uno dei libri più amati e apprezzati dell’anno: un’appassionata storia di formazione, quella proposta dallo scrittore originario di Carfizzi (paese arbëresh della Calabria) e da anni residente a Besenello (in Trentino), nella quale racconta il legame con la terra, gli affetti, i sogni e i successi di chi sperimenta luoghi e sapori lontani. Un libro straordinario che si gusta riga per riga, producendo una prodigiosa armonia tra i sensi, con gli occhi che leggono e trasmettono al cervello i sapori del cuore.
“Le più gustose (e orginali) ricette delle fiabe popolari” è il sottotitolo di “Ricette da fiaba”: qui Elissa Piccinini e Camillo Bacchini (entrambi critici letterari della Gazzetta di Parma) portano il lettore in un mondo incantato, per fargli conoscere e riscoprire, tra adulti o in compagnia dei più piccoli, i piatti tipici di ogni favola: dal pane di Pollicino all’insalata di Raperonzolo, dal pan di spagna di Hänsel e Gretel alla trippa in Pinocchio.

IL MENU “IL BANCHETTO DI NOZZE” TRA CALABRIA E TRENTINO
Il menu creato dallo chef Paolo Dall’Asta si ispira ai sapori della Calabria e del Trentino. Tra gli antipasti, la rivisitazione di uno dei piatti celebrati da Abate nel libro: polenta con ‘nduja. Poi, tra le altre portate, gnocchi di spinaci e ricotta e medaglione di maialino con pecorino crotonese e speck di montagna. Dulcis in fundo, la torta Ilaria (con mele spadellate e crema leggera alla vaniglia) firmata dall’artista pasticciere Alessandro Battistini (Pasticceria Battistini di Parma). E i vini? Quattro, come sempre, selezionati da “Il Bere Alto” di Claudio Ricci, prodotti da due delle aziende più rappresentative della Calabria e del Trentino: Librandi (www.librandi.it) e Salizzoni (www.salizzoni.info). Inizio cena alle 21. Per informazioni sul ricco menu e prenotazioni: 0521 462578.

LA SERA PRECEDENTE A CANTÙ E IL PROSSIMO MESE A PARMA
Giovedì 23 febbraio Mangia come scrivi sarà a Cantù, al Ristorante Il Garibaldi, con la serata “Troppe zeta nel cognome” che avrà come protagonista assoluto la “rockstar” dei critici musicali Mario Luzzatto Fegiz. L’appuntamento del prossimo mese a Parma è, invece, per venerdì 17 marzo: “Bacci Pagano, Enrico Radeschi, Ardelia Spinola” è la cena (a base di Franciacorta) che avrà come ospiti i giallisti Bruno Morchio, Paolo Roversi e Cristina Rava.
Pregusta il menu “Il banchetto di nozze”

Il Grappolo di Montalcino: l’azienda

2012Il Grappolo di Montalcino: l’azienda

Uno stile unico che unisce ricerca e passione. Fondata nel 1974 il Grappolo è un’azienda che unisce tradizione e innovazione. In più di quarant’anni di esperienza, ha conquistato nicchie di mercato sempre più ampie, in Italia e all’estero (Canada e Svizzera sono attualmente i mercati di riferimento) producendo tra 30.000 e 40.000 bottiglie di Brunello l’anno e attualmente circa 4.000 bottiglie di Rosso di Montalcino.

Nel cuore della Toscana la culla del Brunello. La Tenuta Il Grappolo si estende per circa 25 ettari a sud di Montalcino, nel cuore della Toscana, a 90 km da Firenze e 30 km da Siena, tra il mar Tirreno e la Val d’Orcia. In questa zona ricca di macchia mediterranea, i nostri vigneti impiantati a Sangiovese – localmente chiamato “Brunello” – ricoprono circa 16 acri situati a 300 metri di altitudine sul versante sudovest. L’ottima esposizione, il microclima temperato influenzato dalla vicinanza del mare con estati calde e secche e venti costanti e la particolare conformazione geologica dei terreni – la tipica formazione scistosa toscana ottenuta dalla decomposizione di rocce di galestro, alberese e arenarie – caratterizza un terreno ricco in scheletro. Queste condizioni assicurano una maturazione graduale e completa dei grappoli e garantiscono ai nostri vini sapidità ed eleganza, esaltate dall’affinamento in legno.

Il GrappoloLa cura in ogni dettaglio. La cantina è il cuore pulsante della Tenuta Il Grappolo. Le uve raccolte a mano e selezionate accuratamente durante la vendemmia, vengono trasferite in vasche di fermentazione troncoconiche di acciaio inox. La fermentazione alcolica si svolge a temperature controllate. La macerazione delle bucce dura in media 15-20 giorni durante i quali le bucce vengono dolcemente follate. La maturazione successiva del nostro Brunello avviene in botti di rovere francese e di slavonia di medie e piccole dimensioni dove permane più di due anni. Terminato l’invecchiamento, lasciamo riposare in bottiglia per almeno un anno. Il risultato è un vino che ci racconta.

Eleganti e dal carattere deciso. I nostri sono vini di razza. Nel fare il Brunello di Montalcino DOCG Sassocheto 2012 che presenteremo a Benvenuto Brunello 2017 – come per tutti i nostri vini – abbiamo messo l’impegno e la passione che ci lega alla nostra terra perchè amiamo produrre vini in grado di raccontare non solo la storia e l’identità di un territorio famoso in tutto il mondo ma anche lo spirito genuino e sincero della sua gente. Ci prendiamo cura dei nostri vigneti e delle nostre uve, rispettando la terra e i ritmi della natura. Equilibrio ed autenticità sono la materia di cui sono fatti i nostri sogni, i valori che trasferiamo nella bottiglia grazie alle mani sapienti dei nostri cantinieri.

Il Grappolo – Cantina
S. Angelo in Colle
Via Traversa dei Monti
53024 Montalcino — Italia

Il Grappolo – Sede ed uffici
Via Lungo il Ficarello, 9
59100 Prato – Italia
Tel. +39 0574 813730 Fax +39 0574 811970
ilgrappolo@ilgrappolofortius.it

È Killer in Red il cocktail Campari inedito per festeggiare San Valentino

Killer in RedÈ Killer in Red il cocktail Campari inedito per festeggiare San Valentino

Killer in Red, il cocktail da cui prende vita il cortometraggio di Paolo Sorrentino, unisce il carattere bitter di Campari alla dolcezza del Grand Marnier e dell’essenza di rose

Quest’anno per San Valentino l’ispirazione è il rosso Campari. Rosso come la passione, intenso come il sapore bitter e inedito come il nome che porta, Killer in Red. Questa la sintesi di un cocktail che entra in scena con un progetto di comunicazione inedito e rivoluzionario: vera e propria ri(e)voluzione in senso olistico del Calendario Campari. Red Diaries racconta il 2016 attraverso la storia di 12 nuovissimi cocktail.
Fulcro del progetto è proprio il corto Killer in Red pubblicato on line il 24 gennaio (https://www.youtube.com/watch?v=fKKp6tQeXho&feature=youtu.be) diretto da Paolo Sorrentino che racconta la storia di questo inedito cocktail attraverso il racconto di Clive Owen, nel duplice ruolo di bartender e avventore. Un noir in piena regola, che in poco meno di 12 minuti racconta la storia d’amore legata a questo cocktail. Deciso, saporito, ricco di contrasti: così come la pellicola riesce a trasferire emozioni forti, allo stesso modo questo cocktail rappresenta la passione espressa dai protagonisti. I destini di una famme fatale dal fascino misterioso e di un Clive Owen tenebroso e imperscrutabile si intrecciano in una storia di amore e passione. Killer in Red celebra proprio questa forte passione.

Ecco la ricetta
Ingredienti
2,25 cl di Campari,
2,25 cl di Vermouth Bianco
1,5 cl di Grand Marnier,
2,25 cl di Chamomile Gin,
una goccia di essenza di rose
Preparazione
Raffreddare il bicchiere con ghiaccio. Miscelare i liquori secondo le dosi indicate. In un mixing glass con ghiaccio versare gli ingredienti. Girare con l’aiuto di un bar spoon e filtrare nella coppetta senza il ghiaccio. Profumare con essenza di rose.

*per preparare l’essenza di rose aggiungere al Campari gocce di olio essenziale di rosa. Versare in una boccetta con pipetta

Valeria Conte

Havas PR Milan

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