Francesco Milioti…gourmet per caso – Cristina

francesco milioti.jpgSembra una storia, una di quelle storie che ci si racconta fra amici, quando ti chiedono da quanto non hai visto il tale……e parlare di Francesco Milioti sembrerebbe il racconto di un personaggio, di un signore che, un bel giorno, ha deciso di dare una svolta alla sua vita….ma che svolta!!!!!!
Oggi più che mai il cibo è sulla bocca di tutti, lo trovi sulla Tv, su tablets, smartphones, libri, giornali, riviste patinate. Il perché è semplice e complicato, perché è qualcosa di semplice, naturale, direi essenziale e raffinato, tradizione e passione, legato alla cultura del paese, ma anche piacere individuale e, soprattutto, piacere di stare insieme; se parliamo di lifestyle contemporaneo – Made in Italy, stile italiano – non possiamo non parlare di cibo e vino.
Ma oggi, anno 2013, e non 15 anni fa, dove erano pochissime le scuole di cucina, alla tv non c’erano programmi di cucina e Prove del Cuoco, La Benedetta Parodi era ancora alle medie e non esistevano i blog,  e, anche di carta stampata, a parte la Cucina Italiana e poche altre testate, in edicola non trovavi niente.
Noi incontriamo Francesco Milioti sul lungomare di  Cefalù, in una delle prime giornate di sole, per farci raccontare la sua storia di…..chef per caso….“ho fatto per 12 anni l’operatore di borsa e per  altri 12 l’agente di commercio, vendevo diamanti…..a 57 anni sono diventato chef per caso: 15 anni fa entrai nella cucina del ristorante di un mio amico, naturalmente per caso, e da allora non ne sono più uscito……mi sono innamorato della cucina siciliana, tradizionale, praticamente da autodidatta ho studiato vecchie ricette e, nel tempo, le ho rielaborate, interpretandole con nuovi concetti, ma salvaguardando la tradizione e  il prodotto. Durante l’anno organizzo serate eventi di cucina siciliana in tutta italia con colleghi bravissimi, ho gestito anche un ristorante fino alla scorsa estate sul lungomare di Cefalu’….ma, .da quest’anno, faccio una cosa particolare, diciamo che il mio senso imprenditoriale viene fuori…..organizzo cene strepitose, uniche, della vera cucina siciliana, per i miliardari russi che affittano le nostre ville sul mare, sono personal chef a domicilio, con
specialita’….cucina tipica siciliana con vocazione gourmet. Per me i piatti che creo hanno un anima, l’anima della mia Sicilia, dove vi ritrovo la passionalità e la violenza dei colori, il languore dei profumi,e poi i sapori della nostra terra, i prodotti locali, il pesce appena pescato….. i miei piatti parlano di me”

taglierini.jpgRicetta d’autore
Taglierini ai gamberi Rossi di Mazzara

Ingredienti  2 persone:
160 gr di tagliolini freschi
2 pomodori pachino
300 gr di gambero rosso di Mazzara
2 foglie di menta
la buccia di 1/2 limone rigorosamente bio
50 gr di pistacchio di raffadali

Preparazione
Mettete in padella un cucchiaio di olio extra vergine con un spicchio di aglio intero schiacciato, fate rosolare e aggiungete il pachino che precedentemente avete tagliato a cubetti, togliete l’aglio e aggiungete la menta, dopo due minuti anche i gamberi che avrete già sgusciato,io con le teste ci faccio il fumetto ristretto e poi ne aggiungo un po’, il gusto è impagabile.
Portate a bollire l’acqua e calate i tagliolini….scolateli al dente e buttateli in padella…per un buon risultato la pasta deve essere mantecata per almeno 3 minuti…se si dovesse asciugare aggiungete del fumetto….
Spegnete il fuoco e grattugiateci sopra la scorza di mezzo limone piccolo…..
Mettete nel piatto e cospargete il tutto con della granella di pistacchio…

Fiori in tavola, accendete le candele, un bicchiere di ottimo bianco e….buon appetito….

Francesco Milioti chef a domicilio
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Giuseppe Mileti, un pugliese doc…i ricordi di un grande chef per la sua terra….la Puglia

photo.jpgIl mio mare, fra sapori, profumi, olivi…..

Incontriamo Giuseppe Mileti, uno chef giramondo, partito dalla sua terra natia, la Puglia, e approdato a mille esperienze, formative, in mille città, in mille paesi, ma il suo cuore è rimasto nella sua terra, dentro al cuore di un olivo, fra i richiami dei grandi, l’abbaiare dei cani, la spensieratezza di un habitat che non c’è più, fra ricordi e struggente nostalgia……

Io sono nato  a Fasano di Puglia una splendida cittadina posizionata nel centro tra  mare  e colline la famosa città dello zoo e da noi ci sono ancora dei detti, come
“Criste mi, fa chiove li maccarune”, Cristo fai piovere i maccheroni, era l’implorazione del popolo, un po’ foto io.jpgper gola e di più per necessità alimentari se non per fame. Questa terra bruna,  assolata e mediterranea, si basava esclusivamente su tre elementi che sono alla base della mensa locale: cereali, olio d’oliva, vegetali, legumi e ortaggi.
Cominciai per passione, esperienze in ristoranti, trattorie della zona, prendevo appunti tutti i giorni sulle ricette regionali pugliesi, compravo dei libri di cucina regionale ed  era cosi che mi aggiornavo, diciamo che mi “mettevo per l’avanti” nella professione.
Nel 1987 la chiamata alle armi nei granatieri di Sardegna a Roma, un’esperienza unica, il colonnello Lattanzio mi nominò cuoco nel ristorante degli Ufficiali  in caserma e dei servizi al Quirinale, tanto da preparare buffet  per  Spadolini, Craxi, Nilde Jotti, Cossiga, e una cena fantastica  al maestro  Pavarotti.
E poi una bella esperienza di 3 anni a Roma a Piazza Navona (Trattoria Tre Scalini) con grossi nomi dello spettacolo tutte le sere, la Roma festaiola, la Roma inebriante e caciarona delle piazze, tra il frastuono festoso e i canti di notte: Gabriella Ferri, indimenticabile, Massimo Troisi, Brigitte Nielsen…… .
E poi esperienze, diverse, formative, importanti, un girovagare per l’Europa, per apprendere, imparare, in Inghilterra, tanti ricordi di pasta scotta, in Svizzera,  e oggi a Basilea…….ma i miei ricordi sono sempre verso la mia terra, i suoi profumi, gli odori, il mio mare…

Ricordi, soprattutto, per le paste che fanno la parte del leone sulle nostre tavole, per ricette antiche e rivisitate: fusilli, maccheroni, strascenate, troccoli… recchie, recchietelle, coppetielle e, a seconda delle misure, chianchiarelle se piccole e pociacche se grandi; ma su tutto preferisco le orecchiette, la pasta pugliese più famosa e rappresentativa per quel loro originale aspetto che le fa somigliare a orecchie delicate oppure a piccole coppe o anche, se il paragone risulta più poetico, alle nere cupole dei trulli, le tipiche costruzioni rustiche della bassa Murgia.
E poi le vecchie lagane, o raganelle che nel nome ricordano la pasta antica di età romana. Ottenute da farina di semola impastata con acqua, sale e fritte nell’olio, forse alla maniera di Orazio che del resto nacque nella non lontana Venosa, e oggi servite con i “ciceri”, cioè i ceci seccati. I piatti di pasta sono da noi in Puglia la cosa più importante della tavola, della nostra cucina, la nostra cultura, la voglia della convivialità  di un tempo. quando si voleva invitare qualcuno si invitava “a maccheroni” per dire che gli si offriva quanto di meglio si poteva.

E poi il ricordo più struggente della mia terra, gli olivi, grandi imponenti, d’argento, che si piegano al vento e che si ergono trionfali, carichi, orgogliosi, eterni…..da noi si dice “abbraccio”, che è la parte più grande dell’ulivo che abbraccia la parte più piccola, quasi teneramente accarezzandola e baciandola……pur essendo un’unica pianta……per formare un abbraccio d’amore. I miei ricordi di ragazzo, di risate e corse per i campi, un cucciolo impazzito e inebriato da tanta bellezza e libertà…….il rifugio, il nascondersi…in un abbraccio, dove è il posto più bello dove mettere il nostro cuore … e i nostri ricordi !!!
 
Funghi porcini scottati al brandy su fonduta al taleggio attorniato da fettine di speck -Chef Giuseppe Mileti

 
Ingredienti per 2 persone:
100 gr  di porcini
2 mestoli di fonduta
brandy
6 fettine di speck ed eventuali erbette per guarnire
due pomodorini
qualche rametto di timo

Per la fonduta
200 cl di panna
50 gr di taleggio
50 gr di formaggio grana

Preparazione
Scottate i porcini e flambateli con una spruzzata di brandy,nel frattempo preparate la fonduta mettete la panna in un pentolino con gr 50 di taleggio e gr 50 di formaggio grana e a bassa fiamma fate fondere
Tagliate 6 fettine di speck e tenete a portata di mano due pomodorini caramellati e qualche rametto di timo che servirà per decorare il piatto.

Vino in abbinamento

Negroamaro

Il Salento, in Puglia, è la regione del Negroamaro, il vitigno più diffuso e antico, dal quale si ricavano tra i migliori vini rossi e rosati d’Italia, tanto da essere impiegato per la ”correzione” di vini extra regionali, conosciuti anche all’estero. Colore Vino di un intenso colore rosso–granato. Il profumo è intenso, vinoso e fruttato, con riconoscimenti di piccoli frutti a bacca nera e talvolta sentori di tabacco. Gusto pieno, amarognolo, rotondo. Gradazione Media di 12°-13°. Costo Medio. Abbinamento Vino a tutto pasto. Si sposa benissimo con i ricchi piatti della tradizione del Salento, come la pasta fatta in casa, ad esempio le tipiche Sagne ‘incannulate , servite con una zuppa di ceci, o con polpette al sugo. Si abbina bene anche con la carne di agnello o gli “gnomerelli”, involtini di frattaglie legati con budello.
Vitigni impiegati:
E’ raro che venga utilizzato in purezza, ma in genere unito ad altre uve come la Malvasia nera, Primitivo, Montepulciano, Sangiovese.
Le uve del vitigno Negroamaro sono la base di parecchie DOC salentine, il più noto è il Leverano, un vino che nasce appunto dal vitigno Negroamaro e contiene Malvasia Bianca e Nera. È un vitigno versatile che può offrire profumati vini rosati, se unito ad una piccola percentuale di Cabernet Sauvignon, o grandiosi rossi, che esprimono eleganza e morbidezza, fino a produrre un vino asciutto e austero, vellutato riconoscibile per i sentori di tabacco e frutta, ideale a tutto pasto. 
Tutto il Salento, in particolare nelle province di Lecce, Taranto e Brindisi.
La Puglia è la regione d’ Italia con la più alta produzione vitivinicola, e il Salento contribuisce notevolmente con i numerosi viticultori presenti sul territorio. Il vino a base di uva Negramaro, è al terzo posto tra i vini a denominazione d’origine controllata col maggior tasso di crescita nelle vendite per la grande distribuzione, secondo un’indagine svolta per il Vinitaly nel 2008

Chiara Maci

Chiara Maci ©Nicola De Luigi.JPGChiara Maci, food blogger di grande personalità, dinamica e curiosa, attualmente gestisce insieme alla sorella l’ormai famoso blog Sorelle in pentola,  volto noto del programma Cuochi e fiamme in onda su La7, sommelier e consulente per le aziende. Molto competente, ma anche molto umile, porterà in Congusto la passione, l’estro e le emozioni, bilanciando la sua genuinità e semplicità con un pizzico di creatività.

Chiara Viani …l’orgoglio di un nome – Cristina

Chiara_con_calice[1].jpgE’ Chiara Viani, una donna diretta, affascinante, competente, figlia d’arte.

Grande responsabilità, quella di Chiara Viani, rampolla di una famiglia storica,  che vede un grande Lorenzo Viani, pittore espressionista e scrittore, uno dei maggiori artisti del ‘900, Franco Viani, il figlio, grande poeta prematuramente scomparso, ed infine il padre di Chiara, Lorenzo Viani, pronipote, considerato dalle Guide e dagli esperti il maggior ristoratore di pesce d’Italia.
Chiara, laurea in Economia e Commercio, si è avvicinata con molta titubanza e rispetto al mondo della ristorazione e dell’accoglienza, diventando sommelier. Dopo anni di gestione di un secondo locale di famiglia, uno stage prezioso per esperienza e approccio al mondo del vino, è volata a NY effettuando stage in locali di amici del padre, oltre a lavorare nel Ristorante Armani, in Fifth Avenue a NY, locale del quale, il padre Lorenzo, ha contribuito al lancio. Con molta modestia è entrata, successivamente, e a buon diritto, nel locale di famiglia, il Ristorante Lorenzo al Forte dei Marmi dove ha avuto corsi di formazione full time da Mohamed e Libero, i pilastri storici del locale.

Anche il locale, con l’inserimento di Chiara  ha subito delle trasformazioni, nei colori e negli arredi, colori più morbidi che sposano il nero, tovaglierie preziose e argenti raffinati, illuminazione minimale e rigorosa, e poi, il suo tocco femminile………quotidiane rose fresche in tavola in vasi colorati di Venini.

Ma l’impatto più difficile, affascinante, direi quasi masochistico, è quello giornaliero con il suo grande babbo, il Lorenzo Viani, che ormai è diventato storia nel mondo dell’accoglienza, personaggio di grande competenza ma dal carattere difficile come tutti i viareggini Doc. Ma Chiara non si lascia intimidire dall’intransigenza di Lorenzo, assorbe come una spugna tutte le indicazioni del padre, soffre e impara, cresce come donna e come manager, bella nella sua presenza solare in sala, lo stesso fascino e gli stessi colori del padre, calamita gli sguardi, incuriosisce e viene apprezzata sollevando una benevola curiosità.

La incontriamo in un caldo pomeriggio di autunno, dopo un estate che non vuole finire.

Chiara, hai una laurea in Economia e Commercio, come e quando  ti sei convinta a seguire le orme di Lorenzo????
Alla fine degli studi, quando il babbo ha deciso di aprire l’enoteca e mi ha detto: ci stai te o trovo qualcun altro?
Ed io, prima di farmi passare avanti da qualcuno, orgogliosa come sono, mi sono buttata……Mi sono resa conto, entrando nella squadra di Lorenzo, che avevo avuto una fortuna eccezionale, la possibilità di far parte della “nuova cucina italiana”, che, nell’ambito del turismo e dell’accoglienza, è una delle poche risorse positive che questo Paese ha. In sintesi l’industria dei prodotti italiani che è, insieme a quello della moda, il veicolo trainante per essere numeri uno al mondo.

Hai seguito un corso di sommelier dove???
Presso l’AIS Versilia e sono diventata sommelier professionista superando l’ esame a Milano

Cosa pensi del mondo dell’ospitalità, in un locale che è sempre alla ricerca della perfezione?
Semplicemente …poesia! Fare sentire il cliente come fosse a casa sua, coccolarlo ed emozionarlo con la nostra cucina, la nostra professionalità e il calore dell’accoglienza: questo è il nostro grande obiettivo. E quando le persone ritornano una, due, più volte , allora capisci che stai riuscendo nel tuo lavoro.
Sono motivata, entusiasta, innamorata di questo lavoro; non avrei certo immaginato, qualche anno fa, che un percorso professionale simile a questo sarebbe stato il mio. Invece, grazie ad un magnifico gioco di squadra, creata e formata dal mio grande babbo,  sono inserita in livelli così alti della ristorazione.

Nella squadra includo tutti i ragazzi di “Lorenzo”, la brigata, il nostro favoloso chef Giovacchino Pontrelli, il suo è un rapporto “magico” di amicizia con il babbo da tantissimi anni, ….tutti quanti che credono negli sforzi e nei sacrifici che questa professione richiede.

Se tu non fossi la figlia del proprietario, cosa vorresti inserire nel locale, una proposta da fare
Informatizzare tutto il nostro sistema, dalle comande, alla cantina , ai conti…  rinnovando il menù e la carta dei vini, e per concludere, manderei i miei collaboratori, me compresa, a fare qualche stage in grandi locali per vedere come lavorano, confrontarsi così con altre realtà.
Dobbiamo studiare continuamente e assorbire know how da chi ne sa più di noi…….
Io penso inoltre che lo sforzo maggiore, nel campo dell’ospitalità, è la ricerca, la creatività, l’estremo rigore per la qualità dei prodotti, del pesce in particolare, credere nel territorio, noi che siamo ricchi di prodotti, di storia, di cultura che ci identifica. Anche la cucina subisce delle mode, ma la nostra deve essere una cucina contemporanea, moderna, puntare al sapore con poco impiego di grassi, per una buona cucina sana. Questa è una generazione che, nel mondo dell’accoglienza e della ristorazione, sta andando molto forte, sia per carica innovativa, sia per tecniche e impiego dei prodotti, giovani che si mettono in gioco quotidianamente, con intelligenza e capacità per ribaltare e arricchire le norme dell’accoglienza. La grande semplicità nel trattare le materie prime, palestra nella quale il nostro chef  Giovacchino Pontrelli è maestro con la sua grande carica innovativa.

Pensi che sia difficile per una donna farsi strada nel mondo della ristorazione, da sempre appannaggio maschile? ti senti discriminata????trovi solidarietà nelle altre donne??
Assolutamente difficile, soprattutto con una figura come Lorenzo alle spalle… di già sei donna e bionda e non capisci a prescindere, poi con un padre come lui… tanti pensano che non gli lego neanche le scarpe… ma non è quello che penso io, perché mi rendo conto che sto imparando da lui ogni giorno di più e inizio a riscuotere i miei piccoli successi.
Con le altre ragazze della squadra c’è grande solidarietà, con Galina, la nostra collaboratrice russa ormai da noi, e poi i 2 giovani Lorenzo e Alessio, giovanissimi ma straordinariamente professionali e competenti.
Fuori di qui, è chiaro che, prima di parlare ascolto…..
Penso che sia un mondo prevalentemente al maschile, ma sta cambiando, ci sono degli esempi di creatività femminile, di donne anche molto brave che si stanno ritagliando delle postazioni importanti nel mondo della ristorazione.

Tua madre Michela è stata un grande aiuto per tuo padre, un asse portante del locale, ma in maniera molto discreta; come ti poni, oggi, donna giovane, bella e competente????
Un po’, come mia madre, faccio il grillo parlante; di “prima donna” ce ne è gia una, Lorenzo, ed è giusto che sia così dopo che si è costruito il suo mondo con 31 anni di passione, sacrifici e immense soddisfazioni

Il fashion entra in tutti i settori in maniera prepotente, come è il tuo look quando sei in sala, come padrona di casa????
Assolutamente sobrio , classico ed elegante, Lorenzo vuole così…

Quali sono i vini che apprezzi, fammi una segnalazione, voi che avete una delle più belle cantine d’Italia .
Di sicuro i vari e grandi Borgogna bianchi e rossi, Champagne, i nostri metodi classici italiani che non hanno niente da invidiare alle grandi Maison francesi, e tanti piccoli produttori italiani, meno conosciuti ma che lavorano con dedizione e professionalità raggiungendo ottimi risultati; non ti faccio nomi per non fare pubblicità…

Mi puoi raccontare qualche aneddoto del tuo babbo, qualche episodio che ricordi? Qualche personaggio…….
Lo scorso anno con la coppia Douglas- Zeta Jones, che, a parte non averli riconosciuti, subito dopo hanno fatto diventare matto Lorenzo, che ha trovato delle enormi difficoltà nel prendere la comanda, dato che….se la tiravano….come si dice da queste parti, tanto che il babbo, successivamente,  ha commentato….. “ ma per l’ amor di Dio!……”

Avete la migliore clientela d’Italia e del mondo, qual è il personaggio più carismatico che hai incontrato?
Uno che purtroppo non c’è più ….Luigi Veronelli,  e l’ altro è Giorgio Armani

Che ne pensi dei clienti russi che hanno “invaso” la Versilia?
Soprattutto  bene, ci portano lavoro ma a volte anche maleducazione… anche se oggi la maleducazione diffusa dilaga non solo nei russi

…e per terminare questa chiacchierata  vorrei un tuo commento…….
Guarda, sono felice, realizzata, è un sogno quello di vivere questa intensa avventura vicina ad un uomo eccezionale come il mio babbo, un maestro, che alterna momenti di grande rigore e severità ad attimi di tenerezza, mi sfiora con i suoi occhi azzurri pieni di mare, mi critica, mi “sbertuccia” come si dice noi viareggini, ma lo vedo che, in fondo, è orgoglioso di me. Ed io voglio crederci.

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel trovare nuove terre, ma nel trovare nuovi occhi
Marcel Proust

 

Roberta Deiana

Roberta DeinaFood_styling_e_d_50b625e4df2ea.jpgRoberta Deiana, food stylist di successo, ha messo in pratica l’arte della presentazione del piatto, aprendo un blog semiserio che svela tutti i segreti della bellezza in tavola, Confessions of a food stylist. Autrice di ricette per diverse riviste e case editrici nazionali, è anche autrice di svariati libri, tra cui l’ultimo, uscito a settembre 2012, Food Styling – Trucchi e segreti per creare piatti straordinari ogni giorno con Gribaudo. Torna nelle aule di Congusto per svelare come creare piatti straordinari ogni giorno in un corso di food styling e decorazione del piatto.

Ristorante Castello Malvezzi Brescia – Cristina

GIA_0061.jpg“E’ camminando che si fa il cammino”
Antonio Machado

Martino executive chef del Ristorante Castello Malvezzi Brescia  

Brescia la bella, fatta di gente solida, pratica, vite dedicate al lavoro, stress a mille….…siamo in una città del nord Italia.
Sembra impossibile, ma percorrere pochi chilometri dal centro della città e trovarsi in un mondo diverso, completamente nuovo e antico, l’atmosfera sospesa, incantata di stanze oltre il tempo….. il Castello Malvezzi.
Un luogo fuori dal tempo e dallo spazio, immerso in una dimensione fiabesca, principi e principesse per una sera, fra dipinti, legni, candele, porcellane e posateria in argento. Inizia un viaggio prezioso con l’arrivo al Castello Malvezzi e si snoda tra irresistibili gastronomie e vini selezionati, da assaporare nelle ovattate sale del Castello, davanti al crepitio di legna nel camino, luoghi fatti di eleganza, raffinatezza e stile, un sogno in tavola.
all’esterno un mare pieno di piante, un insieme di cromatismo e profumi d’estate e primavera, le atmosfere fiabesche dei giardini d’inverno  e l’armonia dei gialli e dell’arancio dei mesi autunnali.
E’ qui che vive e lavora come executive chef del Ristorante del Castello Malvezzi Umberto De Martino; napoletano e legato alla sua terra, lo chef propone una cucina che profuma di Sud, ma che accoglie e interpreta la natura che lo circonda e i profumi del giardino del Castello, constatare le stagioni dal colore delle foglie, i profumi dei fiori, le nebbie ovattate dell’inverno, la luminosità dei cieli estivi. Attento, pignolo, l’ executive chef del ristorante del Castello di Malvezzi insegue una cucina fatta di emozioni, attentissima ai prodotti ed equilibrata anche dal punto di vista nutrizionale.
La sua cucina è di un livello molto alto, moderna e contemporanea, viva, elegante e raffinata negli accostamenti, non banale, ma attenta al cromatismo e all’armonia dei colori, una mano sicura negli accostamenti, le sue origini partenopee mischiate  ai gusti lombardi della zona, per un insieme di emozioni che lo chef De Martino sa trasmettere ai fortunati che gustano i suoi piatti.
Grande qualità ottenuta con l’esperienza e l’affiatamento dell’intera brigata di cucina….e in questo De Martino è sempre in grado di trasmettere ai suoi collaboratori un messaggio tanto semplice quanto essenziale: il segreto di piatti sulla base dei profumi della memoria da trasmettere ai destinatari finali, quella emozione speciale chiamata ristorazione.

Una breve biografia

La passione di Umberto De Martino per la cucina, parte dall’infanzia, in quanto figlio d’arte, nato e cresciuto a Sorrento, cittadina del mondo, in una visuale gastronomica mirata al turismo, impara velocemente le basi di quella cucina, che si è consolidata anno dopo anno, con studi di settore, stages e pratica direttamente in cucina, la convinzione cioè che Chef non è solo colui che prepara delle pietanze, bensì un figura attenta al mercato nello scegliere materie prime di elevata qualità, direttamente dal bancone del pescivendolo, macellaio, mercato della frutta e della verdura. E poi l’aggiornamento continuo su tutto quello che fa parte del concetto gastronomia, olio, formaggi, mise en place, caffè, vini, servizio di sala: una figura in definitiva a 360°;  De Martino è stato Stagista, Capo Partita, ed infine executive chef di ristoranti pluristellati, campani, nazionali ed esteri, come il Ristorante La Scala e il Gallo Nero ad Amburgo, il Ristorante Umberto, sempre ad Amburgo, l’Eccmo, La Ciau del Tornavento a Treviso, il Marina Grande ad Amalfi, Torre del Saraceno a Vico Equense, il Buco a Sorrento, il Ristorante Cisterna ad Acqui Terme, il Ristorante Cascinale Nuovo ad Isola d’Asti.

Nel suo curriculum figurano, inoltre, anche diverse docenze nel campo della cucina wellness, con corsi indirizzati a cuochi e nutrizionisti.

IMG_0350.JPGRisotto mantecato al bagoss con “braciolina”di vitello al sugo – Umberto De Martino Executive Chef del Ristorante del Castello Malvezzi Brescia

Ingredienti
260 gr di riso carnaroli
2 lt di brodo di verdura
100 cl olio extravergine
50 gr parmigiano reggiano
50 gr di bagoss grattugiato
4 fettine di vitello da 40 gr cadauna
10 gr di pinoli
4 foglie di prezzemolo
500 gr di polpa di pomodoro
1 cipolla
1 gambo di sedano
1 carota

Preparazione
In un pentolino rosolate la carota, la cipolla ed il sedano tutto tagliato a cubetti. Lasciate rosolare le verdure e solo dopo pochi minuti unitevi la polpa di pomodoro. Tritate i pinoli e il prezzemolo, ponete il trito al centro delle fettine di vitello arrotolatele e legatele con dello spago di cucina, immergetele nella pentola con il pomodoro e lasciate cuocere per 30 minuti.
Tostate il riso per un paio di minuti in un pentolino di alluminio, con 50 cl di olio. Aggiungete il brodo di verdure un pochino alla volta, e portate a cottura. Spostate il riso dalla fiamma e mantecate con il formaggio. Disponete il risotto al centro del piatto ed adagiatevi al centro la braciolina di vitello, nappate la stessa con il sugo di pomodoro e servite.

Ristorante del Castello Malvezzi
Brescia

Viviana Varese

viviana varese.jpgViviana Varese, solare e creativa chef, gestisce uno dei ristoranti migliori in circolazione a Milano, Alice, che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento della stella Michelin lo scorso anno. Con le sue esperte mani, guiderà gli ospiti del corso nella realizzazione di “menù stellari”, della tradizione e son solo, in particolare provenienti dal mare. Da pochissimi mesi la chef ha infatti anche pubblicato un libro di ricette dal titolo Alice e le meraviglie del pesce. Dal mercato alla tavola in quaranta ricette con Giunti editore.

Sara Papa volto noto di Alice Tv e della Prova del Cuoco

Sara Papa.jpgOriginaria di San icola da Crissa (Vibo Valentia), vive a Roma. La passione per la cucina affonda le radici nell’infanzia ed è costantemente presente nella sua vita: mentre lavora come costumista per il cinema e la televisione, Sara trova il tempo di frequentare scuole professionali e corsi formativi tenuti da grandi chef. Oggi fa parte della Federazione Nazionale Cuochi ed è docente presso molte scuole di cucina, è stata maestra di cucina nella celebre trasmissione “La prova del cuoco”. Collabora mensilmente con prestigiose riviste: “Cucina moderna”, “A tavola”, “Alice Cucina” e la rivista della Federazione Nazionale Cuochi, “Il Cuoco”. Ama proporre piatti della tradizione ma anche inventare nuove ricette; i campi in cui trova la sua migliore espressione sono la pasticceria, la lavorazione del cioccolato, la gelateria, la preparazione della pasta Phyllo, la panificazione. Per Gribaudo nel 2010 ha scritto “Tutta la bontà del pane” in seconda ristampa con all’attivo 12000 copie vendute. Nel 2011 Impara a cucinare in un mese. Attualmente conduce un programma su Alice TV canale 416 “Pane, Amore e Fantasia”.

Ref. Comunicazione e Rapporti con i Media

Giulia Murolo

E-mail: Comunicazione.aniceverde@gmail.com

Cell: 349.52.83.664 – www.aniceverde.com

Donatella Volpi Chef Ristorante Le scuderie del Granduca – Cristina

Donatella.jpgDonatella Volpi, classe 1963, 20 anni alle dipendenze di una importante azienda di vino nel Chianti, esperienze in vari ristoranti nel senese, vari corsi di formazione tra cui esperienza importante alla scuola di Parigi Alain Ducasse, ha la passione e la creatività nel sangue riuscendo a trasmettere tutto questo nei suoi piatti di grande originalità, impatto visivo e gustativo.
Donatella segue personalmente il suo giardino adiacente la struttura, che alla fine risulta una vera e propria dispensa a cielo aperto, come descrive il suo giardino/orto, da cui ricava importanti e delicatissimi ingredienti per i suoi piatti.

Incontro con DONATELLA, professione chef………

….il successo non ha sesso……

Vuoi parlarci brevemente di te, della tua vita e delle tue esperienze formative e professionali?

Io rappresento un esempio di Azienda impostata al femminile, guidata totalmente da una donna, che in meno di un anno è riuscita a far diventare il suo primo locale “Le Scuderie del Granduca” ad Asciano (SI),  punto di incontro per cene e cerimonie, cene d’affari, battesimi e matrimoni….in pratica il locale di moda della zona!
Successivamente ho trasferito “Le Scuderie del Granduca” nel meraviglioso territorio del Puntone di Scarlino a 300 Metri dal nuovo Porto, continuando a legare il locale al filo rosso della tradizione toscana.

Hai avuto un maestro o una persona di riferimento che ha ispirato la tua ricerca?
Come nasce la passione per la cucina?

La mia ispirazione nasce dai racconti di mia nonna quando da piccola mi raccontava cosa si cucinava nelle grandi famiglie contadine, piatti fatti di ingredienti poveri, di verdure raccolte nei campi e animali dell’aia. Così nasce la mia passione per la cucina, tra quei ricchi pranzi su quegli immensi tavoli.

Come definisci la tua cucina? Che peso ha la tradizione nella tua cucina?

La mia cucina è povera, cerco di impreziosirla attraverso i profumi di ingredienti freschi, del territorio e spezie come bacche di ginepro, finocchietto selvatico  dragoncello, che servono  risvegliare i ricordi dei sapori di una volta, rappresentandomi.

Quali sono le idee innovative che intendi esprimere?

Nel mio ristorante sono molto attenta ai giudizi che i miei Clienti esprimono e c’è sempre di più la voglia di una sana cucina, moderna, ma con sapori forti e decisi come quelli di una volta, che cerco di realizzare con piatti ed accostamenti di sapori e prodotti quasi totalmente dimenticati che tornano innovativi.

Cosa ne pensi delle tendenze attuali della ristorazione?
Penso che andare dietro alle tendenze sotto certi aspetti sia positivo purché non sia considerato solo un business

Quali sono gli ingredienti del tuo successo?

Credere molto in me stessa, nelle mie capacità ed essere determinata.

C’è un ingrediente che detesti e uno che adori?

Detesto la cipolla perché quando preparo la composta mi fa piangere tutto il giorno ed adoro invece il basilico.

Quali sono i metodi di cottura che prediligi?

Li amo tutti, un po’ meno la frittura perché l’odore non ti lascia per tutto il giorno; ma buonissima!

Donna chef…….che problemi hai avuto in un mondo che vede, normalmente, la priorità numerica maschile????

Personalmente non ho mai combattuto con i maschi, ho dovuto invece combattere con il sesso femminile, anche se io non mi sono mai imposta ma ho sempre rispettato la scala gerarchica, andando comunque avanti per la mia strada.

Che consiglio daresti ai giovani che vogliono diventare chef?

Visto che hanno la fortuna di frequentare scuole ed hanno la possibilità di avere delle buone basi, consiglierei di fare anche un buono stage, avere tanta determinazione, umiltà e grandi sogni nel cassetto e farli diventare realtà.

Info e contatti:

Ristorante Enoteca “Le Scuderie del Granduca”
Via Scarlinese, 62  – Loc.Puntone – Scarlino (GR)
Telefono 0566 866230
339 8708133 Gianluca
347 1452723 Donatella
www.scuderiegranduca.it
www.facebook.com/RistoranteScuderieGranduca

Marco Bianchi e La cucina della salute Cioccolato Italiano

Marco Bianchi, lo scienziato-chef lavora presso L’istituto di Oncologia Molecolare di Milano e collabora con affermate realtà come la Fondazione IEO (Istituto Europeo di Oncologia) e la Fondazione Umberto Veronesi.
 
Marco Bianchi “combatte” per rivoluzionare il modo scorretto di mangiare e ogni giorno porta la propria testimonianza ed esperienza in molte trasmissioni radiofoniche, programmi televisivi e sulla stampa in generale.
 
Con FoxLife e “Tesoro, salviamo i ragazzi!” porta le sue conoscenze di ricercatore al servizio di un gruppo di famiglie preoccupate per le cattive abitudini alimentari dei propri figli. 

CIOCCOLATO ITALIANO
 
0458050078 3355218817

info@cioccolatoitaliano.it

Chef Fabio Lopez

granita.jpgPosizione attuale

Chef  di Cucina  /consulente per la ristorazione / pasticcerie

Docente in corsi di cottura e conservazione in sottovuoto

Docente in corsi per  metodi e tecniche di cottura

Nominato  Maestro di cucina Dall’ Accademia Italiana della Cucina.

Consulente RATIONAL  “Application Chef ”

Consulente FRIULMED “  Application Chef ”  corsi di sottovuoto

Conoscenze panetteria,  sculture di vegetali, pasticceria al cucchiaio, Gelateria. Pasticceria , macelleria, cotture in sottovuoto e conservazione in sottovuoto

Esperienze in tutti i reparti della Cucina ,.Banchetting, Catering,  ecc . . . .
Premiato alla sagra dell’ asparago verde di Altedo  ( Emilia Romagna).

Immagine 010.jpgPreparazione della cena di gala alla manifestazione nazionale“i funghi dei re e dei papi  “ .

Premiato 3° posto agli internazionali D’Italia  2005 cucina calda.

Premiato a Genova alla manifestazione i sapori della superba sul tema  lo Stoccafisso, organizzato dal “ O.R.P.I.”

Partecipazione alla selezione nazionale  al premio internazionale Thattinger  2005  a Milano

Nominato  Maestro di cucina Dall’ Accademia Italiana della Cucina.

Consulente RATIONAL Italia “Application Chef ”

Consulente FRIULMED “  Application Chef ”  corsi di sottovuoto

www.fabiolopezchef.com
Tel.: +39 0984 999806  
Cell: +39 349 0822541
E-mail: fabiolopezchef@.libero.it

Immagine 011.jpgPosizione attuale

Chef  di Cucina  /consulente per la ristorazione / pasticcerie

Docente in corsi di cottura e conservazione in sottovuoto

Docente in corsi per  metodi e tecniche di cottura

Nominato  Maestro di cucina Dall’ Accademia Italiana della Cucina.

Istruzione 
1985 – 1987 Albergo scuola  Florens  San Giovanni in Fiore  (CS)

Lingue straniere Inglese parlato

Cucina in genere, (panetteria,  sculture di vegetali,pasticceria al cucchiaio, Gelateria. Pasticceria , macelleria, cotture in sottovuoto e conservazione in sottovuoto) Esperienze in tutti i reparti della Cucina ,.Banchetting, Catering,  ecc . . . .

Vari attestati di riconoscimento, e partecipazioni a concorsi gastronomici.

Insegnamento: “Corso di Cucina Mediterranea”   (Canada) .

Invitato ad eseguire il pranzo alla Regina Paola Ruffo di Calabria nella sua visita in Calabria  presso la sede di torre di Camigliati in Camigliatello Silano in forma privata .

Premiato alla sagra dell’ asparago verde di Altedo  ( Emilia Romagna).

Preparazione della cena di gala alla manifestazione nazionale“i funghi dei re e dei papi  “ .

Premiato 3° posto agli internazionali D’Italia  2005 cucina calda.

Premiato a Genova alla manifestazione i sapori della superba sul tema  lo Stoccafisso, organizzato dal “ O.R.P.I.”

bigne.jpgPartecipazione alla selezione nazionale  al premio internazionale Thattinger  2005  a Milano

Nominato  Maestro di cucina Dall’ Accademia Italiana della Cucina.

Consulente RATIONAL Italia “Application Chef ”

Consulente FRIULMED “  Application Chef ”  corsi di sottovuoto

Inaugurazione Inverigo Hotel **** ( Como)

Collaborazioni con Hotel Regina Olga ****(Cernobbio )

Corsi di cucina

Dal 30/08/06 ad oggi libero professionista titolare di P. Iva

Servizio catering , chef a domicilio, aperture e pianificazione di attività ristorative , banchetting , consulenze, preparazioni di prodotti di macelleria pronto vendita.


Riconoscimenti

Vari attestati di riconoscimento, e partecipazioni a concorsi gastronomici.

Insegnamento: “Corso di Cucina Mediterranea”   (Canada) .
sono stato invitato ad eseguire il pranzo alla Regina Paola Ruffo di Calabria nella sua visita in Calabria  presso la sede di torre di Camigliati in Camigliatello Silano in forma privata .
Premiato alla sagra dell’ asparago verde di Altedo  ( Emilia Romagna).
Preparazione della cena di gala alla manifestazione nazionale“i funghi dei re e dei papi  “ . 
Premiato 3° posto agli internazionali D’Italia  2005 cucina calda.
Premiato a Genova alla manifestazione i sapori della superba sul tema  lo Stoccafisso, organizzato dal “ O.R.P.I.”
Partecipazione alla selezione nazionale  al premio internazionale Thattinger  2005  a Milano
Nominato  Maestro di cucina Dall’ Accademia Italiana della Cucina.
Consulente RATIONAL Italia “Application Chef ”
Consulente FRIULMED “  Application Chef ”  corsi di sottovuoto 
Inaugurazione Inverigo Hotel **** ( Como)
Collaborazioni con Hotel Regina Olga ****(Cernobbio )
Corsi di cucina  
Dal 30/08/06 ad oggi  sono libero professionista titolare di P. Iva
Servizio catering , chef a domicilio, aperture e pianificazione di attività ristorative , banchetting , consulenze, preparazioni di prodotti di macelleria pronto vendita.
Proprietario di una pasticceria / panetteria / gelateria

Esperienza professionale

Dal 10/07/05  al 30/08/06    
Hotel Aquila & EDELWEISS **** Camigliatello      

Dal 01/06/03  al 30/05/05    
Ristorante “ La  Rustica ”  (KR)

Dal 01/11/02  al  30/10/03   
Ristorante Brigantino (Canada)

Dal 01/05/02 al   30/10/02   
Ristorante   L’ Osteria del Gallo (S.G. in F.)

Dal 01/01/01 al 30/04/02     
Hotel  Aquila & Edelweiss ****Camigliatello

Dal 01/09/00 al 30/01/01     
Società  Gemiaz cusin  Milano

Dal 30/07/00 al 30/01/01 
Collaborazione hotel Regina Olga ****(CO)

Dal 01/07/99 al 30/07/00     
Trattoria Albergo “ LA  VIGNETTA “Cernobbio (co)                                                        

Dal 10/11/98 al 30/06/99    
Albergo Ristorante “Giardino” ***  Cernobbio (CO)

Dal 01/05/98 al 30/09/98     
Albergo “El Faro” Alghero ****(SS)

Dal 01/02/93 al 30/12/97    
Presso il proprio ristorante “Shannon”    .

Dal 01/05/92 al 31/12/92     
Ristorante “Il Cariglio”

Dal 05/05/91 al 30/09/91     
Ristorante “Del Greco” Le Castella (KR)

Dal 10/01/91 al 30/04/91     
Ristorante “La Vecchia Rende” Rende

Dal 1985  al 1991
Comì di cucina

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Scalora Salvatore Nicola – Intaglio vegetali e sculture di ghiaccio

intagòli3.jpgScalora Salvatore Nicola realizza sculture di ghiaccio e  intagli vegetali.
Organizza corsi rivolti a tutti gli operatori del settore alberghiero e chiunque voglia avvicinarsi al mondo dell’intaglio.

www.lintaglio.it.

intaglio3.jpgSi presenta a noi
“Sono nato ad Aarau in Svizzera il 25/12/1971, dove vi sono rimasto fino all’età di 6 anni. Completate le scuole dell’obbligo mi sono iscritto alla scuola alberghiera di Giardini Naxos (ME) conseguento l’attestato di commis di cucina.
Ho iniziato la mia carriera professionale nel 1986 presso ristoranti del comprensorio; nel 1990 sono stato assunto presso il Naxos Beach di Giardini Naxos, grossa struttura alberghiera del gruppo ATAHOTELS.
All’interno di una realta professionale dinamica e in continua evoluzione ho avuto la possibilità di maturare nel corso degli anni diverse esperienze nei vari reparti. La svolta arriva nel 2001 quando, grazie all’entusiasmo profusomi dallo chef, ho cominciato ad interessarmi all’intaglio dei vegetali (fruit carving). Raggiunti i primi e modesti risultati ho deciso di migliorare la tecnica.
Nel frattempo l’azienda mi ha dato la possibilità di partecipare a dei corsi di aggiornamento di assoluto prestigio istituiti dall’ALMA di Colorno, scuola curata e presieduta da Gualtiero Marchesi. Grazie a questi corsi ho avuto modo di confrontarmi con i grandi maestri dell’intaglio italiano, e non solo ( Costantino Savio, Ottavio Pellini, Amelio Mazzella).
A coronamento di questo mio nuovo percorso formativo vi è il ghiaccio. Realizzata una macchina per la fabbricazione dei blocchi , particolari attrezzature e una cella ghiaccio09.jpgdel ghiaccio dedicata, sono questi gli strumenti che hanno tramutato in realta questo mio interesse. Nel 2005 ho partecipato ad un corso di Ice carving a Lucerna(svizzera) con il maestro TonySteininger .
Da qualche anno oltre all’intaglio di frutta e verdure mi sto dedicando anche al finger food che, come per il carving, è un settore della ristorazione che sarà per me fonte di nuovi stimoli e nuovi traguardi da raggiungere.
Da qualche tempo curo personalmente dei corsi Full immersion di Intaglio vegetali, cercando di trasmettere alle persone questa eccezzionale arte che è l’intaglio thailandese.”

Angri Francesco Chef

Angri Francesco
Via Caprabianca,  79
80049
Somma Vesuviana (Na)
Cellulare  3468549705
Telefono  0818932308
E-mail: francesco.angri@hotmail.it