Per ogni bottiglia venduta di Rubino Balasso Barone Zerilli – Cantina Reale 50 centesimi di euro verranno donati al ‘Centro di crisi per bambini’.
Si presentano così a Ricette di casa….
“Eravamo quattro amici al bar……”, potrebbe iniziare così la storia del Rubino Balasso Barone Zerilli, un vino nato per caso, da un rapporto professionale diventato amicizia, stima e collaborazione tra Massimo e Gianni Boselli di Cantina Reale, www.cantinareale.it, e Diana Zerilli pr Milanese attiva da cinque anni nei settori food, arte, moda, tra Milano, New York, Hong Kong e Londra.
L’iniziativa e’ valida per tutto il 2009.
Azienda Agricola Reale di Boselli Massimo e Gianni
Via Volta – Mozambano 34
Volta Mantovana (MN)
Telefono +39 0376 83409
Fax +39 0376 802603
P.IVA – 01832500209
info@cantinareale.it
“…Assieme ai fratelli della Chiesa Ortodossa e della Chiesa Luterana è stata costituita un’Associazione, “Il Centro di crisi per bambini”, che, per ora, ha in attività un “Telefono di fiducia“, presso il quale si raccolgono i segnali di disagio delle famiglie, genitori e ragazzi, e dove si cerca di prevenire il peggioramento di situazioni a rischio; due “Centri diurni” presso i quali i bambini più piccoli (fino ai dodici anni) e i ragazzi più grandi (fino ai diciassette anni) hanno la possibilità di trascorrere il pomeriggio (al caldo!) svolgendo attività di animazione e di formazione, nonché di recupero scolastico.
Si cerca anche, là dove è possibile, di lavorare con i genitori per rimuovere quei problemi che hanno portato questi ragazzi a vivere abbandonati in strada.
Attiva è anche una “Mensa” dove i ragazzi si possono sfamare quotidianamente.
Sui problemi dei ragazzi abbandonati è stato anche aperto il seguente “Sito Internet” http://wwwbesprizornik.spb.ru, nelle versioni russa, inglese e italiana.
Nell’ottobre 2004 è partita una “Scuola mobile”, per offrire il recupero scolastico di anni persi sulla strada a quei ragazzi che desiderano riprendere lo studio.
Dal gennaio 2005 è stato aperto un “Albergo notturno” capace di ospitare ragazzi senza casa che intendono tornare a condurre, o iniziare, una vita normale, abbandonando la strada.
Mentre dal settembre 2006 è stato avviato un “Centro della famiglia” per aiutare le famiglie in difficoltà e prevenire il disagio nei minori.
In questo “centro della famiglia” è attivo una sorta di consultorio familiare nel quale, tra l’altro, si offrono consulenze anche a quei genitori russi che desiderano adottare o prendere in affido uno di quei 700.000 minori che vivono negli orfanotrofi.
Inoltre, vi è una ‘Scuola genitori’ per coloro che hanno un figlio adolescente e si tenta anche di costruire una ‘cultura della famiglia’ infondendone i valori nella società attraverso l’organizzazione di convegni e conferenze.
Da qualche anno, infine, vi è un progetto, lo “Spazio della gioia” per l’animazione del tempo libero dei ragazzi autistici e delle loro famiglie e dal settembre 2008 è attivo un “Laboratorio” per offrire loro una attività lavorativa protetta.
Nell’aprile dell’anno 2009 è stato avviato un progetto di servizio presso l’Ospedale pediatrico N. 5 di San Pietroburgo per stare accanto ai bambini che spesso sono costretti a passare in solitudine la loro degenza ospedaliera.
Al “Centro di crisi per bambini”, si sta riorganizzando ora il servizio psicologico e sociale operante trasversalmente in tutti i settori (telefono e centri diurni).
Si sta progettando anche l’apertura di una casa-famiglia per i ragazzi autistici e si guardano con interesse anche altri campi sociali particolarmente bisognosi del nostro aiuto verso cui eventualmente dirigere l’attenzione: anziani, ammalati di AIDS e tossicodipendenti, in particolare.
A tale proposito è di prossima apertura (entro la fine dell’anno 2009) una casa di accoglienza per i bambini sieropositivi, dai zero ai cinque anni, e per bambini della stessa eta’ che hanno subito violenze o sono stati abbandonati dai genitori.
Frate Stefano Invernizzi, francescano