Intolleranza all’istamina

“Ho un ‘intolleranza all’istamina, riesco a mangiare pochissimi alimenti e mi piacerebbe trovare finalmente qualcuno che anche in piccolo si dedica alla raccolta di ricette per chi come me deve seguire un’alimentazione particolare che ha molti più limiti di quella dei celiaci.Se vuoi ti inoltrerò qualche notizia inpiù.

E’ un disturbo che colpisce sempre più… questa è la “privazione” di noi intolleranti, aggiungici tutti i prodotti fatti con il grano (si a Kamut, farro mais e riso no a frumento)”


Ognuno di noi ha la sua “dotazione” interna e naturale di istamina: in parte viene sintetizzata autonomamente da alcuni tessuti, in parte ci proviene dall’esterno tramite l’alimentazione e la “produzione” che ne fa la flora batterica intestinale.

Normalmente l’istamina se ne sta in forma combinata e inattiva in alcune cellule, mentre la forma libera e attiva è molto scarsa. Se introduciamo dei cibi per i quali abbiamo un’allergia o un’intolleranza alimentare, si ha un aumento della nostra dotazione per effetto dell’istamina rilasciata a seguito delle reazioni allergiche.

ALIMENTI RICCHI DI ISTAMINA E CONTENUTO ISTAMINICO
Formaggi fermentati 1330 mcgr/gr
Bevande fermentate (vino, birra) 20 mcgr/gr
Cibo fermentato (crauti)
Insaccati di Maiale e Bue 160-225 mcgr/gr
Fegato di Maiale 25 mcgr/gr
Tonno, Alici, Bottarga in scatola
Aringhe conservate 350 mcgr/gr
Acciughe conservate 60 mcgr/gr
Sardine conservate 17 mcgr/gr
tonno conservato 6 mcgr/gr
Cibi in scatola (carni, verdure, pomodoro, spinaci)
Spinaci 37 mcgr/gr
Pomodori 22 mcgr/gr
Pesce surgelato
Pesce fresco (tonno, sardine, alici, salmone)
Crostacei, Frutti di mare

ALIMENTI ISTAMINO-LIBERATORI
Albume
Molluschi
Fragole
Pomodori
Cioccolata
Pesce
Ananas
Alcool
Fecola di Patate
Noci, Mandorle, Arachidi, Frutta secca
Caffè
Lenticchie, Fave, Legumi
Derivati delle noci di Cola

E ancora:
Dieta ipoistaminica

È un tipo di dieta che si basa su un concetto molto semplice. Poiché molti sintomi determinati dalle intolleranze alimentari sono dovuti in parte alla liberazione in circolo, a livello della pelle e delle mucose, di una sostanza chiamata istamina, si cercherà di evitarne l’assunzione eccessiva dall’esterno, riducendo o eliminando temporaneamente quei cibi che la contengo direttamente o ne contengono dei precursori.

L’istamina in eccesso liberata determina quindi la classica reazione allergica (difficoltà respiratorie, arrossamento cutaneo, gonfiore, ponfi, prurito e dilatazione capillare).

Quando si ritiene particolarmente dannoso un aumento della dotazione interna, attraverso l’introduzione dall’esterno di istamina alimentare, risulta importante limitare il consumo di alimenti che la possono contenere e dall’altra regolarizzare e riequilibrare da una parte la flora batterica intestinale per cercare di limitarne la produzione e l’assorbimento anomalo.

Per chiarire questi concetti, possiamo ricorrere all’immagine di una vasca, che rappresenta l’organismo, mentre l’acqua rappresenta l’istamina. Il livello di riempimento in situazioni normali è dato come abbiamo visto dalla dotazione interna. Quando viene aperto il rubinetto (il cibo) facciamo entrare ulteriore “acqua”, che non sarà comunque in grado di raggiungere i bordi della vasca e fuoriuscire: in altre parole non avremo sintomi.

Se però ci troviamo in presenza di un’allergia o di una intolleranza alimentare il livello interno di riempimento della vasca si innalza decisamente per effetto dell’aumento dell’istamina (“acqua”) rilasciata a seguito delle reazioni allergiche. Per tale motivo, aprendo il rubinetto, la nostra vasca, già al limite, non sarà in grado di accogliere più “acqua” e la lascerà fuoriuscire, facendo così “apparire” i sintomi.

Le condizioni cliniche in cui questi fenomeni si verificano più spesso e in cui quindi è utile chiudere il rubinetto, eliminando o riducendo gli alimenti ricchi in istamina, sono l’orticaria, l’asma e la cefalea.

Naturalmente dovrà essere accertato il motivo che ha causato nell’organismo un’anomala liberazione di istamina. Così come gli antistaminici non rappresentano una cura, ma un mezzo per ridurre o eliminare i sintomi più fastidiosi o pericolosi, così la dieta ipoistaminica consente di non “innalzare” ulteriormente i già alti livelli di istamina.

Tale dieta viene usata soprattutto quando sono ancora presenti sintomi importanti, per esempio all’inizio di una terapia specifica di rotazione, o all’inizio di una terapia desensibilizzante specifica.

Può essere inoltre attuata con successo nei periodi di eventuale ripresa occasionale dei sintomi, o quando si è in fase diagnostica. Molto spesso infatti è preferibile eseguire alcuni test diagnostici, come il test DRIA o il Prick, in assenza di assunzione di farmaci antiallergici, come antistaminici o cortisonici.

Talora è possibile eliminare o ridurre tali farmaci, per breve tempo, con l’aiuto di una dieta che chiuda il rubinetto, come appunto quella ipoistaminica, in modo da consentire l’effettuazione di una diagnosi più precisa e affidabile.

Indicazioni pratiche

Gli alimenti indicati di seguito dovranno essere ridotti o eliminati per periodi di solito abbastanza brevi, circa 2-3 settimane. Oltre alle sostanze ricche di istamina preformata, vanno controllati anche altri alimenti che possono determinare un rilascio di istamina nell’organismo o mantenere l’infiammazione complessiva a un livello elevato, quali:

* cibi ad alto contenuto di salicilati
* cibi contenenti elevati livelli di parabeni o di altri conservanti
* cibi che contengono tiramina (come i formaggi stagionati, l’uva, il cavolo o le patate) o serotonina (come le banane)

Gli alimenti da eliminare mentre si segue una dieta ipoistaminica sono:

* frutta: tutti i frutti ad alto contenuto di salicilati naturali, quali pesche, prugne, albicocche, ciliegie, fragole, frutti di bosco in generale, ananas e frutta esotica in generale, agrumi e banana;
* verdura: pomodori, spinaci e funghi;
* carni conservate: salumi e insaccati, paté, carni in scatola;
* formaggi: tutti hanno un’azione istamino-liberatrice e un buon contenuto di istamina, ma in particolare segnaliamo emmenthal, roquefort, camembert, parmigiano, gorgonzola, fontina e taleggio;
* pesci: sgombro, tonno (sia fresco sia in scatola), acciughe, aringhe e sardine sotto sale o sott’olio, salmone affumicato;
* crostacei e molluschi: cozze, vongole e ostriche; tra i crostacei, in particolare: gamberetti, gamberi, aragoste e granchi;
* cibi in scatola: la conservazione dei cibi avviene con alcuni conservanti che possono scatenare reazioni alimentari anche importanti; per questo è consigliabile evitare l’assunzione di qualsiasi cibo conservato;
* bevande: vino bianco e rosso, birra, tutti i superalcolici;
* altri alimenti: cioccolato, miele, estratti di carne, dado per brodo, noci, arachidi, mandorle, carne suina, e, in generale, tutti i prodotti lievitati freschi e ancora caldi.

Intolleranza all’istaminaultima modifica: 2010-05-15T19:31:00+02:00da eleoma
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2 pensieri su “Intolleranza all’istamina

  1. Salve,ho 30 anni e sono allergica ad un sacco di pollini. Dall’età 8 anni prendo antiistaminici e circa 2 anni fa ho scoperto di essere una super-intollerante all’istamina e in piccola parte (+–) al nichel. Di conseguenza ho avuto momenti di panico in quanto nn sapevo più cosa mangiare, nn riuscivo più ad avere un’alimentazione varia e l’allergologo al quale mi sono rivolta nn ha voluto prescrivermi nessuna dieta consigliandomi solamente di eliminare tutti i cibi che contengono istamina e tutti i cibi contenuti in scatolette di alluminio. Ho fatto una cura di 8 mesi con le “Zaditen” per eliminare l’orticaria e purtroppo a causa della perdita del lavoro nn sono più potuta andare dal Dottore per continuare una qualunque terapia. A distanza di 2 anni dalla scoperta delle intolleranze, nel mese di Dicembre, ho dovuto affrontare una bronchite asmatica che per fortuna ho curato in 20 gg c.a.Mi chiedo se l’ho avuta perchè ho preso freddo o se è invece una conseguenza delle mie allergie.Vi chiedo quindi se potete rispondere a questo mio dubbio e se potete inviarmi una qualunque dieta anti-istamina che sia il più varia possibile.Grazie comunque per la pubblicazione di tutte le informazioni sulle allergie perchè ne sento davvero parlare poco anche alla tv.Nell’attesa di una qualunque rispostavi salutocordialmente

  2. Scusa se ti rispondo solo ora. Non avevo visto il tuo commento. Vorrei tanto aiutarti ma purtroppo non ho le conoscenze mediche adatte, per darti questo genere di consigli, l’unica cosa che posso fare, è lasciare il commento nel blog sperando che ci sia tra i lettori, qualche specialista che possa aiutarti dandoti una risposta appropriata, posso inoltre, consigliarti di cercare su internet articoli o meglio ancora form o blog o siti che parlano di questi argomenti, siti in cui ci siano anche medici, dottori, specialisti,dietologi che interagiscono e rispondano alla varie domande in modo da avere più risposte e possibili più specialistiche.In bocca al lupo

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