Sa panada – Gian Paolo

Una ricetta sarda

Ingredienti

Per la pasta

150 gr di farina
150 gr di  semola fina
20 gr di Strutto di maiale
Acqua tiepida salata
Ripieno anguille
400 gr di anguille tagliate a pezzetti
200 grdi piselli
Sale
pepe
pomodori secchi
prezzemolo
aglio
2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva

Preparazione
Si incomincia facendo una sfoglia non molto sottile impastando la farina e la semola,(cosi che la pasta diventi più croccante) con acqua tiepida salata e lo strutto di maiale. La pasta così ottenuta si lavora a lungo e si tira infine in sfoglia circolare non troppo sottile. Bisogna ricordare di mettere da parte un po’ di pasta lavorata (circa un pugno) che servirà più tardi per il coperchio. La sfoglia circolare si depone su una terrina per aiutare a dare la giusta forma di “pentola”.

A questo punto si può cominciare a sistemare il ripieno che deve essere messo tutto a crudo. Mettere le anguille tagliate a pezzi e i piselli alternando con strati di aromi quali pomodori secchi (abbondanti) sale, pepe, prezzemolo, aglio secondo il gusto.
Dopo aver disposto buona parte del ripieno sollevare i bordi della pasta seguendo la forma “a pentola” e lasciando qualche centimetro di bordo. A questo,punto, prima di mettere il coperchio, ricordare assolutamente di aggiungere alcuni cucchiai di olio extra vergine d’oliva.
A questo punto bisogna chiudere “Sa Panada” utilizzando la piccola quantità di pasta messa da parte dalla quale verrà ricavata una sfoglia circolare di diametro sufficiente. Il coperchio, così ottenuto, viene posato sulla “pentola” e viene pizzicato ripetutamente saldandolo ai bordi di essa. Questa operazione è molto importante in quanto la tenuta deve essere perfetta e quindi la giuntura deve essere fatta con molta attenzione e con forte pressione delle dita.
Mettere al forno a 180 gradi e far cuocere per circa 45 minuti. Se il forno fosse troppo caldo e la pasta diventasse troppo dorata quando ancora non si è raggiunto il punto di cottura, basta proteggere la parte superiore con un foglio di carta stagnola e continuare la cottura per il tempo ancora necessario. Si può controllare la cottura scuotendo leggermente “Sa Panada”: se il contenuto si muove, significa che è ben cotta. Servire non molto calda ma non fedda,accompagnandola con vini adeguati,consiglio un buon Vermentino.

Sa panada – Gian Paoloultima modifica: 2010-11-10T14:00:16+01:00da eleoma
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