Frittelle dolci di Fiori di acacia Azienda Apistica Miele delle Fonti

frittelle.jpgL’acacia è una bellissima pianta legnosa appartenente alla famiglia delle Leguminose, molto apprezzata per la sua bellezza e la sua capacità di consolidare i terreni più disparati e vulnerabili, i più franosi e difficili di vivificare. Uno dei suoi pochi difetti è, invece, rappresentato dal fatto che ha radici importanti, quasi invadenti, che soffocano spesso quelle di altre piante autoctone che hanno la sfortuna di trovarsi nei suoi paraggi. Le api vanno matte per il nettare dei fiori di acacia e infatti il miele di acacia è uno tra i più consumati ed apprezzati. Ma oltre al miele si possono apprezzare anche degli altri piatti a base di fiori bianchi di acacia, come le frittelle o le marmellate.  Le frittelle sono abbastanza semplici da preparare.Azienda Apistica Miele delle Fonti

Ingredienti
50 gr di fiori di acacia
3 tuorli d’uovo
250 gr di farina di grano tenero di tipo 00
100 gr  di zucchero semolato
1 litro di latte intero a lunga conservazione
3 gr  di lievito istantaneo
0,8 litri di liquore dolce tipo Porto
Miele liquido
Una presa di sale
5 dl di olio extravergine d’oliva

Preparazione
Pulite con cura i fiori e lasciateli macerare per mezz’ora nel liquore; poi fateli sgocciolare. In una ciotola sbattete i tuorli con lo zucchero e aggiungete un cucchiaio di olio d’oliva. Versatevi lentamente la farina e mescolate per bene. Aggiungete il lievito e il sale e fate lievitare per 15-20 minuti. Passate a questo punto i fiori nella pastella ottenuta. Versate in una padella antiaderente l’olio rimasto e friggetevi le frittelle quando sarà caldo. Servite con il miele intiepidito e, se volete, con una spolverata di zucchero a velo.

Corsi di sommelier a Milano – Scuola Europea Sommelier

28 e 29 settembre 2011

Partiranno contemporaneamente a Milano presso La Nicchia dei Sapori, Via Daniele Crespi 14 – due corsi Sommelier di primo livello, organizzati da Scuola Europea Sommelier. Le date saranno 28 e 29 settembre a partire dalle ore 20,00. Abbiamo suddiviso le partenze per due motivi, una e per dare scelta sul giorno di lezione (Mercoledì o Giovedì) e l’altra perchè la Location può accogliere solo 15 persone e quindi era impossibile concentrare i corsisti in un giorno solo.

 Proprio per il modesto numero di posti, chi è interessato è pregato di prenotare quanto prima. Informazioni e chiarimenti su modalità e costi info@eurosommelier.eu

Fiori di zucchine ripieni e fritti – Mariella

Ingredienti
olio per friggere
fiori di zucchine
alici
mozzarella
Per la pastella
acqua
farina
uovo

Preparazione
Farcite i fiori imbottiti con alici e mozzarella, ripassatelei in una sostenuta pastella con acqua, farina e uovo e friggeteli
 

Fiori di zucchine ripieni – Antonella

Ingredienti
fiori di zucchine
ricotta di pecora
timo
olio
1 pizzico di sale

una spolverata di pangrattato  

Preparazione
Aromatizzate la ricotta con il  timo, farcite i fiori di zucchine, passateli in forno a 180°  con un filo d’olio e una spolverata di pangrattato fino a quando non doventano leggermente croccanti.

Aggiungo un paio di dettagli: la ricotta deve essere di ottima qualità e ben asciutta, se fosse piena di siero, consiglio di metterla in un colino a sgocciolare (altrimenti bagnerà troppo i fiori che non si cuoceranno bene). Non ci sono dosi, di solito vado ad occhio, comunque va aggiunto anche un pizzichino di sale e se la ricotta fosse molto insipida aggiungete una cucchiaiata di pecorino stagionato. Il timo va tritato finissimo” Antonella 

Torta salata ai fiori di zucca – Ornella

Ingredienti
1 rotolo di pasta sfoglia
fiori di zucchine
mozzarella
olio

Preparazione
Stendete la sfoglia e dividetela in due parti.
Imburrate una teglia da forno,foderate la teglia,mettete i fiori,aperti a metà e la mozzarella. Chiudete la torta con l’altra metà della sfoglia ,oliate un po’ sopra e infornate, cuocete per mezz’ora  a 180°
 

Cialde di caramello e fiori – Flowers2eat (Fiori commestibili bio)

cialdafiori.jpgIngredienti per una cialda.
100 gr di zucchero
una manciata di fiori commestibili misti o a piacere.

Preparazione
Su un piano disponete della carta da forno e nel centro distribuite i fiori facendo attenzione a non ammucchiarli.
In una casseruolina ponete lo zucchero e mescolate in continuazione tenendo la fiamma regolata al minimo fino a quando il caramello avrá assunto un bel colore bruno.
Una volta pronto versate con cura il caramello sopra i fiori cercando di formare un disco di circa 10/15cm, lasciate intiepidire.Per ottenere la cialda introducete al centro del disco, sotto la carta, una tazzina capovolta. Raffreddandosi il disco di caramello assumerá la forma di un cestino e potete riempirlo come preferite,noi abbiamo usato del gelato.

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Torta salata di fiori commestibili e spinaci – Flowers2eat

tortasalat.jpgIngredienti
Per il ripieno
250 gr di ricotta
300 gr di spinaci (anche surgelati)
50 gr di Calendula (o Nasturzio)
sale
Per la pasta
potete usare la pasta sfoglia o la pasta brisée che si trovano già confezionate,altrimenti potete
farla voi, quella che faccio io che è una specie di pasta brisée.
300 gr di farina
90 gr di burro
sale
1 tuorlo.

Preparazione
Versate la farina su un piano,fate un buco al centro e aggiungete il burro,una manciatina di sale e impastate
con acqua a temperatura ambiente;se l’impasto è molto appiccicoso aiutatevi con della farina (per questo tenete il sacchetto della farina a portata di mano!). Dopo che avete lavorato bene l’impasto fate una palla,infarinatela un pochino e la mettete in un piatto fondo,o una zuppiera,come preferite, coperta con della carta stagnola e in frigorifero per 30 minuti.
Se usate spinaci freschi lavateli bene,tagliate i gambi e lessateli per 10 minuti con l’acqua rimasta sule foglie,aggiungete una manciatina di sale. Scolateli e una volta freddi strizzateli bene per togliere residui di acqua.In una zuppiera unite gli spinaci,la ricotta ed i fiori e mescolate bene. Tenere da parte.
Dividete la pasta in due parti,una leggermente più grande dell’altra e cominciando da quest’ultima la spianate,aiutandovi con il mattarello e farina.Imburrate (o potete usare anche carta da forno) una tortiera e disponetevi la pasta appena tirata tenendo i bordi alti (Ricordate che la pasta deve essere un pochino più grande perchè poi dovrà chiudere la torta quando aggiungeremo la parte superiore). Versate il ripieno,disponetelo bene su tutta la superficie e collocate l’altra parte della pasta spianata. Ripiegare i lembi in eccesso per chiudere i bordi.Sbattete il tuorlo e con un pennello da cucina lo applicate sulla superficie della torta e a seguire bucatela con una forchetta.Mettere in forno a 180º ,precedentemente scaldato, per 30 minuti.Servire caldo o tiepido.

 

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Risotto allo Champagne – Cioccolato finissimo

Ingredienti
350 gr di riso
100 gr di provola affumicata
60 gr di burro
40 gr di parmigiano
mezza cipolla
brodo di carne
champagne (o spumante Brut)
sale
pepe

Preparazione
In una casseruola soffriggete la cipolla tritata con metà del burro, unitevi il riso e rigiratelo finchè diventa trasparente. Portatelo quasi a fine cottura, aggiungendo poco a poco il brodo. Cospargetevi la provola tagliata a dadini e ultimate la cottura, utilizzando lo champagne (o il Brut) invece del brodo.
A cottura avvenuta e fuori dal fuoco spolverate con il parmigiano e mantecate con il burro rimasto, aggiungete ancora un po’ di spumante e servite
 

La dieta del gelato – Cioccolato finissimo

Colazione (tutti i giorni): Té verde, 4 biscotti secchi o yogurt magro allafrutta

Lunedì
Pranzo: 200 gr. di gelato fragola e/o al pistacchio
Cena: 250 gr. di pollo ai ferri e fagiolini lessati.

Martedì
Pranzo: 200 gr. di gelato caffè e/o nocciola
Cena: 250 gr. bastoncini di merluzzo alla piastra e carote lessate.

Mercoledì
Pranzo: 200 gr. di gelato crema e/o gianduia
Cena: 250 gr. sogliola al vino bianco e bietola all’agro

Giovedì
Pranzo: 200 gr. di gelato ananas e/o amarena
Cena: 250 gr, di ricotta fresca di mucca e pomodori in insalata.

Venerdì
Pranzo: 200 gr. di gelato albicocca e/o pesca
Cena: 250 gr. sardine al forno e fagioli lessati con cipolle.

Sabato
Pranzo: 200 gr. di gelato fiordilatte e/o cioccolato
Cena: 200 gr. di vitello cotto al Chianti e insalata di lattuga.

Domenica
Pranzo: 200 gr. di gelato melone e/o anguria
Cena: 250 gr. pesce spada al pomodoro e origano e zucchine al forno.

Come vedete c’è un po’ di tutto, tutti i gusti che volete, creme e frutta, per tutti i giorni della settimana. È una dieta molto semplice e fresca. Miripeterò: è una dieta basata principalmente su un alimento quindi non abusatene, va bene farla per un mese (uno solo!) e una volta l’anno!

Anguria ai liquori – Cioccolato finissimo

Ingredienti
1 bella e grossa anguria rossa e farinosa
zucchero
rhum e altri liquori a piacere  

Preparazione
Prendete l’anguria con un coltellino affilato,  toglietele un quadratino di buccia piuttosto in profondità) e, da quell’apertura, mettete zucchero, rhum ed altri liquori
Richiudete a perfezione il quadratino e  tenete al fresco per qualche ora. 

Il gelato e la dieta – Angi

Tanti sacrifici per arrivare alla forma fisica tanto agognata per tutto l’inverno e poi rovinare tutto con dei gelati? Care mie lettrici, non c’è alcun problema, mangiare il gelato in estate si può, bisogna solo fare un po’ di attenzione. In fondo abbiamo tutte lavorato sodo durante l’inverno per non cascare in tranelli golosi per arrivare ad affrontare al meglio la prova costume, ora facciamo qualche piccolo sacrificio per concederci del gelato; scommetto che le più golose non vedono l’ora di poter mangiare un pasto a base di gelato! È vero, il gelato è un dolce e in quanto tale è sconsigliato per chi vuole ottenere (e/o mantenere) una linea smagliante ma vi assicuro che potete mangiarlo e addirittura potete perdere peso!

No, non è assurdo come qualcuna di voi potrebbe pensare. Esistono diete di ogni genere e potete concedervi con alcune di queste alimenti che con altre non sono concessi. È bene sapere che le diete mono alimento non sono consigliate a lungo termine. La dieta del gelato può essere portata avanti
per un mese e non di più. Permette di perdere fino a 4 chilogrammi facendo attenzione a cosa mangiate oltre al gelato.

Un altro tabù da sfatare: tra i gusti di gelati è sempre consigliabile scegliere quelli alla frutta; contengono meno calorie ergo attentano meno la linea. In questa dieta vi saranno proposti anche le creme. La differenza tra creme e gusti alla frutta, conteggio delle calorie a portata di mano, non è
eccessivo quindi perché privarsi dei gusti preferiti? Insomma, per combattere il caldo dell’estate, per avere un corpo perfetto e per esserepiù felici concedendoci qualche lusso goloso basta seguire la dieta del gelato. Ed ecco a voi la dieta! Buon appetito!

Colazione (tutti i giorni): Té verde, 4 biscotti secchi o yogurt magro alla frutta

Lunedì
Pranzo: 200 gr. di gelato fragola e/o al pistacchio
Cena: 250 gr. di pollo ai ferri e fagiolini lessati.

Martedì
Pranzo: 200 gr. di gelato caffè e/o nocciola
Cena: 250 gr. bastoncini di merluzzo alla piastra e carote lessate.

Mercoledì
Pranzo: 200 gr. di gelato crema e/o gianduia
Cena: 250 gr. sogliola al vino bianco e bietola all’agro

Giovedì
Pranzo: 200 gr. di gelato ananas e/o amarena
Cena: 250 gr di ricotta fresca di mucca e pomodori in insalata.

Venerdì
Pranzo: 200 gr. di gelato albicocca e/o pesca
Cena: 250 gr. sardine al forno e fagioli lessati con cipolle.

Sabato
Pranzo: 200 gr. di gelato fiordilatte e/o cioccolato
Cena: 200 gr. di vitello cotto al Chianti e insalata di lattuga.

Domenica
Pranzo: 200 gr. di gelato melone e/o anguria
Cena: 250 gr. pesce spada al pomodoro e origano e zucchine al forno.

Come vedete c’è un po’ di tutto, tutti i gusti che volete, creme e frutta,per tutti i giorni della settimana. È una dieta molto semplice e fresca. Miripeterò: è una dieta basata principalmente su un alimento quindi nonabusatene, va bene farla per un mese (uno solo!) e una volta l’anno!

Salame di cioccolato – Daniela

Ingredienti
20 biscotti Oro Saiva 
150 gr  di burro
cacao amaro 
4 cucchiai di zucchero

Preparazione
Fate a pezzetti i biscotti, fino a ridurli in piccole briciole, incorporate il burro  e lavoratelo insieme ai biscotti, mescolate il tutto date la forma del salame, stendete su un foglio di alluminio impanate il salame con il cacao amaro
Mettetelo almeno per una mezza ora al friser,  servitelo bello duro e fresco,  per mantenerlo riponetelo in friser 

Centrifugato di pera – Angelamaria

Ingredienti
una pera
mezzo limone
 quattro prugne
mezzo bicchiere di acqua minerale  

Preparazione
Centrifugate una pera sbucciata ed affettata con mezzo limone sbucciato ed affettato e quattro prugne senza nocciolo ed affettate.Versate il succo in un largo bicchiere, diluite con mezzo bicchiere di
acqua minerale ben fredda, mescolate e servite.

Anguria ripiena – Angelamaria

Ingredienti
anguria
2 pesche
6 albicocche
1  banana
1  mela
1 pera
1 limone spremuto
3 cucchiai di zucchero

Preparazione
Prendete un’anguria e tagliate la calotta superiore. Svuotatela della polpa, cercando però di non rovinarla, in modo da poterne ricavare dei cubetti.
Preparate la macedonia e conditela con zucchero e limone, a cui si aggiungerà la polpa di anguria ricavata.
Versate la macedonia così ottenuta nell’anguria, ricopritela con la sua calotta e conservate in frigorifero fino al momento di servire.
 
 

Insalata di anguria – Moda e Style

Ingredienti
500 gr di anguria
4 cucchiai di zucchero
1/2 bicchiere di rhum
1/2  bicchiere di maraschino.
 

Preparazione
Private l’anguria dei semi e della buccia: tagliate le parti molto rosse a dadini e versatele in una grande coppa. Cospargete con lo zucchero, il rhum, il maraschino e mescolate bene.
Passate la coppa in frigorifero a raffreddare per qualche ora, rimescolate e servite.

CiboBandiere del gusto: le eccellenze italiane dell’enogastronomia

L’Italia è un paese ricco di opere d’arte e bellezze naturali che pochi altri paesi al mondo possono vantare e ciò è ancora più evidente durante il periodo vacanziero, quando milioni di turisti si riversano sulle nostre coste o affollano musei, chiese e gallerie che impreziosiscono le nostre città d’arte. Ma oltre a queste bellezze, l’Italia può vantare un patrimonio enogastronomico che ha altrettanta importanza, un
patrimonio ricco di sapori e prelibatezze senza tempo che caratterizzano praticamente ogni angolo del paese da Nord a Sud.
In totale, secondo un’indagine della Coldiretti sull’elenco dei prodotti agroalimentari delle regioni italiane, si contano ben 4.606 prodotti le cui origini affondano nella tradizione, formando così una vera e propria ricchezza nazionale che comprende piatti preparati secondo regole tradizionali tramandate
nel tempo.
L’obiettivo della Coldiretti, che ha classificato questo patrimonio arrivando a far pubblicare l’elenco dei prodotti sulla Gazzetta Ufficiale, è quello di proteggere le peculiarità agroalimentari italiane dalle falsificazioni, cercando
al contempo di conservare per il futuro l’originalità e la tipicità proprie di ogni regione, tracciando così una mappa che si presta a diventare uno spunto ideale per la stagione delle vacanze, durante la quale l’Italia potrà puntare al sempre più presente turismo enogastronomico.

Si è così provveduto ad assegnare le cosiddette “bandiere del gusto“, ognuna legata a un particolare prodotto. Nella classifica che ne è nata si trova al primo posto la Toscana con 462 specialità, seguita dal Lazio con 374 e dal Veneto con 368, che “ruba” il terzo posto del podio al Piemonte, staccato a 363
specialità.
 Immediatamente a ruota seguono poi Campania (354), Liguria (295), Calabria (271), Emilia-Romagna (257), Lombardia (242), Sicilia (233), Puglia (226), Sardegna (174), Molise (159), Friuli-Venezia Giulia (151), Marche (151), Abruzzo (147), Trento (109), Bolzano (92), Basilicata (77) Umbria (69) e Valle d’Aosta (32).
Tra i prodotti che valgono le bandiere del gusto ci sono diversi tipi di pane, biscotti e pasta, verdure, salami e altri insaccati, formaggi, bevande analcoliche e liquori, oltre a produzioni che vedono la presenza di pesce e altri derivati di origine animale, tutti accomunati dalla comune matrice tradizionale che oltre a farne dei prodotti tipici di ogni zona li porta a meritare di essere messi sotto tutela, esattamente come si fa per i monumenti e  le opere d’arte più rappresentative.