Il tartufo della solidarietà

Paesaggio.JPGScienza e tecnologia al servizio del tartufo: qualità e originalità del prodotto

Nel progetto presentato  a San Giovanni D’Asso da Università si Siena e Qrquality
 
Marco Columbro testimonail dell’iniziativa “Il tartufo della solidarietà”
Si è concluso ieri sera, con un importante successo di pubblico, nonostante la pioggia, il primo week end della XXVII Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi, organizzata dal Comune di San Giovanni d’Asso in collaborazione con l’Associazione Tartufai Senesi e che ha visto il prezioso tubero protagonista non solo di degustazioni e di suggestive “cerche” ma anche di una serie di incontri di riflessione sull’andamento della scarsa produzione stagionale, nonché delle tendenze di mercato, talvolta “inquinato” da tentativi di contraffazione- e più precisamente di non corretta informazione in etichetta – come avviene molto spesso per i prodotti “simbolo” dell’Italian Food.

Già, perché da questo fenomeno non si salva nemmeno il Tuber Magnatum Pico. La presenza del pregiato Tartufo Bianco delle Crete Senesi nei vasetti trasformati spesso non è facilmente identificabile e questo può creare confusione nel consumatore che non ha la percezione immediata di aver acquistato un prodotto autentico. Dietro il termine “aromi” iscritto in etichetta si può infatti nascondere tutto e il contrario di tutto.

“Vogliamo che il consumatore di Tartufo Bianco delle Crete Senesi quando acquista un vasetto abbia la garanzia di trovarsi di fronte al prodotto autentico – ha commentato il Sindaco di San Giovanni d’Asso Michele Boscagli – e per questo motivo abbiamo scelto di presentare in occasione dell’inaugurazione della Mostra Mercato un progetto, garante della qualità e della quantità del prodotto, che affronta la questione sia dal punto di vista scientifico sia da quello tecnologico”.

L’aspetto scientifico è quello che è stato curato dal Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università di Siena, presso il quale sono state effettuate analisi sul Dna di alcuni lotti di vasetti in seguito alle quali è stata emessa – tramite sistema PCR – la certificazione che dentro a quei vasetti c’è solo tartufo bianco pregiato. “In questo modo – ha aggiunto Boscagli – gli acquirenti dei vasetti hanno la garanzia di trovarsi di fronte a un prodotto originale”. L’altro aspetto, di impronta più tecnologica, è quello che ha curato la QrQuality, azienda con sede ad Asciano (SI) che ha messo a punto un potente strumento di tutela del marchio e della qualità: il sistema QrQ™, che permette al cliente – semplicemente leggendo un “codice” univoco e impossibile da manomettere – di verificare direttamente l’originalità del prodotto acquistato. “Questo significa che tutti i vasetti saranno lottizzati e quindi “tracciabili”, ma non è tutto: una volta “scaricato” il QrQ™ – ha infine precisato il Sindaco – il codice si annulla immediatamente e la presenza sul mercato di altri vasetti con lo stesso lotto evidenzierebbe la presenza di un falso”.

Ma come funziona il sistema di tracciabilità messo a punto dalla QrQuality? “QrQ™ altro non è che una semplice etichetta contenente un codice sotto forma di qr code univoco protetto da superficie coprente come il “gratta e vinci” – ha spiegato Giorgio Romi di QrQuality – che però può essere facilmente letta con un qualsiasi smartphone ormai nella disponibilità di milioni di persone. Grattando la copertura e inquadrando il qr code, si attiverà la connessione sicura con il server di certificazione il quale fornirà immediatamente sullo schermo la verifica sulla validità del sigillo QrQ™, la scheda prodotto che certifica l’originalità e altre informazioni personalizzate aggiuntive, annullando immediatamente il codice scaricato”.

Un progetto dunque, sposato sia dal mondo scientifico – il quale si candida a garante della quantità e della qualità del prodotto senza additivi chimici – sia da quello tecnologico – il quale funzionerà invece da garante dell’originalità – che il Sindaco di San Giovanni d’Asso sta portando avanti da tempo con determinazione: “Il nostro Comune si candida come capofila di un’idea già manisfestata e segnalata all’assessore Marson della Regione Toscana, di tutelare le aree tartufigine inserendole come aree a vincolo nel piano paesaggistico regionale”. Tema quello della tutela del territorio trattato anche durante il convegno ‘La cultura del tartufo come bene immateriale dell’Unesco’ che ha visto la partecipazione del Presidente delle Città del tartufo e di alcuni Sindaci dei Siti Unesco.

Questo primo week end della Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi ha visto, tra gli altri eventi, anche la consegna del premio “Il Tartufo della Solidarietà” dedicato ai bambini tibetani di Help in Action, con un testimonial d’eccezione: l’attore e conduttore televisivo Marco Columbro.

L’appuntamento con la Mostra Mercato, le degustazioni, la “cerca guidata” nell’area tartufigena del Mabbione con l’Associazione Tartufai Senesi, i tour degustativi in pullman direttamente presso le aziende produttrici, gli aperitivi al “Museo del Tartufo” e le apericene nelle vie del borgo, torna sabato 17 e domenica 18 novembre, quando andrà in scena il secondo, suggestivo, week end alla scoperta del “Diamante Bianco delle Crete Senesi”.

 
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Il tartufo della solidarietàultima modifica: 2012-11-12T13:53:00+01:00da eleoma
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