Il Galestro – Angelamaria

Quando il disciplinare Docg del Chianti consentì di non impiegare più uve bianche, molti produttori si trovarono di fronte al problema dell’utilizzazione delle vigne di trebbiano e malvasia. Nacque così il Galestro, un vino corretto, gradevole e di facile beva, subito sostenuto da una vasta campagna promozionale d’immagine, che ebbe  (ed ha tuttora) grande successo presso i consumatori.
Si trattò anche di una brillante operazione commerciale che consentì a molte aziende di non entrare in crisi e di investire gli utili del Galestro per produrre vini rossi di sempre maggiore qualità.

Un ottimo cosmetico: il limone – Angi

Il limone, oltre ad essere considerato un frutto medicinale, ha proprietà cosmetiche riconosciute. E’ usato, infatti, per molti prodotti industriali di igiene e bellezza.
Ecco, qualche semplice ricetta “casalinga” che potrà esservi utile:
Il succo di limone, ha una forte azione astringente; perciò, si può usare come tonico per la pelle grassa: succo di limone puro, su un batuffolo di cotone precedentemente bagnato con acqua, da passare sulla pelle del viso, dopo aver usato un detergente.
Si possono usare succo di limone ed acqua tiepida, in parti uguali, come normale tonico per la pelle mista. Per purificare e nutrire il viso, fate una crema con il tuorlo d’uovo ed il succo di mezzo limone. Applicatela sul viso, evitando la zona degli occhi: lasciatecela per 20 minuti, poi, toglietela con acqua tiepida.
Se la pelle è molto grassa, tagliate un limone a fettine sottili e applicatele su tutto il viso, proteggendo gli occhi con batuffoli di cotone imbevuti di acqua tiepida. Toglietele dopo dieci minuti.
Per pulire bene il cuoio capelluto e per rendere lucidi i capelli, mettete il succo di un limone in un litro di acqua tiepida e, usatela per l’ultimo risciacquo, dopo lo shampo.
Per pulire ed imbiancare i denti, strofinateli con il succo di limone puro, o con la buccia, dalla parte bianca.
Per togliere le macchie di nicotina sulla pelle, bisogna trattarle due volte al giorno, con succo di limone salato.
Per mantenere morbide le mani, passate sulle mani un po’ di succo di limone, dopo i lavori domestici.

Cantucci di Prato rivisitati dallo chef Napoletano Nunzio Asilo

CANTUCCI.jpgBiscottò da aperitivo sposa bene con vini dolci come vinsanto Marsala e il vino Campano detto lammicato  

Ingredienti
250 gr farina
220 di zucchero
200 di mandorle
25 gr miele
25 gr burro 
2 uova un pizzico di sale
1 bustina di vanillina
1/2 busta lievito dolci
1 po di cannella in polvere
stendo i panetti su farina e cacao

Preparazione
Fate la classica fontana di farina e zucchero poi aggiungete poco per volta tutti gli ingredienti una volta che impasto sia liscio e si stacca facilmente dalle mani aggiungete le mandorle fate riposare in frigo per 30 minuti poi su un piano mettete un po’ di farina e cacao e formate dei panetti lunghi come lai dura della teglia e larghi 3 cm  su ogni teglia non mettere più di 3 panetti  cuocete al forno 180 gradi per 20 minuti poi fate raffreddare e tagliare i panetti e ricuocere al forno a tempo 150 gradi  per altri 10 minuti.
I Carducci rivisitati sono pronti da mangiare e si possono conservare per settimane chiusi in un barattolo di vetro 

Pane pizza e focacce- Universitàpopolare Auser Cremona Utente

Dal 3 aprile 2013
La cucina è la vostra passione? Adorate mettervi ai fornelli per rilassarvi, o, al contrario, la vostra massima abilità è il condimento dell’insalata? Abbiamo corsi per tutti i gusti!
3 incontri, dal 3 aprile, merc 17.30-19.30, 60 euro, QUASI PIENO
Ottima idea regalo

Segreteria aperta al pubblico: LUNEDI MERCOLEDI e VENERDI dalle 14.30 alle 18.00 – tel. 0372/448678 e-mail: libereta@e-cremona.it

Corsi di cucina – Universitàpopolare Auser Cremona Utente

CUCINA ETNICA,.jpgDal 25 marzo 2013
La cucina è la vostra passione? Adorate mettervi ai fornelli per rilassarvi, o, al contrario, la vostra massima abilità è il condimento dell’insalata? Abbiamo corsi per tutti i gusti!
 
Alimentazione naturale (3 incontri, dal 27 marzo, merc 20-21.30, 25 euro)
Pane pizza e focacce (3 incontri, dal 3 aprile, merc 17.30-19.30, 60 euro, QUASI PIENO 
Cucina etnica (dal 25 marzo, lunedì 19-21; 5 lezioni, 80 euro. OTTIME IDEE REGALO!!
Ottime idee regalo 

 
Segreteria aperta al pubblico: LUNEDI MERCOLEDI e VENERDI dalle 14.30 alle 18.00 – tel. 0372/448678 e-mail: libereta@e-cremona.it

La Puglia è la regione d’ Italia con la più alta produzione vitivinicola

La Puglia è la regione d’ Italia con la più alta produzione vitivinicola, e il Salento contribuisce notevolmente con i numerosi viticultori presenti sul territorio. Il vino a base di uva Negramaro, è al terzo posto tra i vini a denominazione d’origine controllata col maggior tasso di crescita nelle vendite per la grande distribuzione, secondo un’indagine svolta per il Vinitaly nel 2008

Croccantini di Mezzanotte – Angi

Ingredienti
60 gr di cioccolato fondente
80 gr di datteri tritati
30 gr di corn flakes
30 gr di noci tritate
2 cucchiai di zucchero di canna
50 gr di burro

Preparazione
Mettete il cioccolato in un tegamino e fatelo fondere, a bagnomaria, su fiamma molto bassa, mescolando di tanto in tanto.
A parte, in una casseruolina, fate fondere lo zucchero con un cucchiaio di acqua, facendolo sobbollire per circa quattro minuti, finchè sarà denso. Lasciatelo raffreddare, poi aggiungetevi il burro e fatelo fondere.
Versate lo sciroppo di zucchero e burro nel cioccolato e mescolate accuratamente, quindi aggiungete i datteri, le noci ed i corn flakes, e rimescolate ancora bene per amalgamare bene il tutto.
Lasciate raffreddare il composto, poi formate delle palline e disponetele in pirottini di carta.

Manzo al barolo – Angi

Ingredienti
800 o 900 gr di polpa di manzo (scamone o cappello del prete)
1 bottiglia di barolo, invecchiato
30 gr  di burro
4 cucchiai di olio d’oliva
1 cucchiaio scarso di fecola di patate
1 costola di sedano
1 cipolla
1 carota
3 foglie di alloro
sale
pepe in grani.

Preparazione
Sbucciate e tagliate a pezzi la cipolla; pulite, lavate e tagliate grossolanamente il sedano; raschiate, lavate ed affettate la carota.
Mettete, in una terrina, il barolo, con le verdure che avete già preparate: unitevi l’alloro lavato e alcuni grani di pepe. Quindi, immergetevi la carne e lasciatela macerare, per 2 o 3 ore. Dopo di che, scolate la carne.
Fate sciogliere, in una casseruola, il burro con l’olio: adagiatevi la carne e fatela rosolare; poi, salatela.
Filtrate il vino della marinata, mettetelo in una casseruolina, fatelo ridurre e aggiungetelo alla carne, che farete sobbollire, a fuoco basso, semicoperta, per circa 2 ore. Togliete la carne dal recipiente e tenetela in caldo. Stemperate la fecola, con un po’ del fondo di cottura, quindi, rimetteteil tutto nella casseruola e fate sobbollire per 5 minuti.

Servite la carne, affettata, ricoperta dalla sua salsa.

Continuano i successi per l’aceto balsamico di Modena IGP

Bottiglie storiche di aceto balsamico_1.JPGDa 80 anni amabasciatore dell’Italian Food Style nel mondo

Il primo riconoscimento legislativo per questo prodotto unico nel suo genere risale al 25 marzo 1933

Oltre 90 milioni i litri prodotti nel 2012, 430.000.000 di euro il fatturato registrato nello stesso anno (+30% circa rispetto al 2010): ecco la carta d’identità dell’Aceto Balsamico di Modena IGP che proprio in questi giorni festeggia il suo ottantesimo compleanno, fissato nella data in cui è stato emesso il primo riconoscimento legislativo ovvero il 25 marzo 1933.

Bottiglie storiche di aceto balsamico_2.JPGUn successo lungo ottant’anni dunque, che continua a crescere e che ha portato l’oro nero di Modena negli due ultimi anni ad altrettante affermazioni ai vertici della classifica stilata da Qualivita tra i prodotti DOP e IGP più rappresentativi: primo assoluto nella Top 15 delle DOP e delle IGP nel 2012 e  secondo assoluto nella classifica 2013, ma sempre primo tra le IGP.

Una eccellenza gastronomica che raccoglie apprezzamenti in Italia, ma soprattutto all’estero. L’Aceto Balsamico di Modena IGP è infatti considerato un prodotto simbolo dell’Italian Food Style nel mondo, come testimoniano i dati relativi alle esportazioni nel 2012: ben il 92% della produzione totale è destinato ai mercati esteri. Questa larga diffusione all’estero lo ha incoronato uno dei prodotti più significativi del made in Italy, creando un vero e proprio “trend”, ma soprattutto la Denominazione in assoluto più esportata.

Bottiglie storiche di aceto balsamico_3.JPGAllo stesso tempo, la sua enorme popolarità e la rinomata qualità lo hanno esposto anche a un incremento dei fenomeni imitativi e di “italian sounding” dovuto allo sfruttamento da parte di produttori non autorizzati di nomi evocativi il prodotto originale: attratti dal successo commerciale di questo prodotto, tentano di riprodurre localmente un prodotto simile e commercializzarlo – con un livello quindi di qualità e prezzo molto inferiori – sfruttando richiami al Bel Paese nel nome e nella grafica. Per contrastare e arginare tali fenomeni, si è reso in alcuni casi necessario addirittura il ricorso a misure di tutela dell’immagine e della qualità anche in sede legislativa europea.

E proprio grazie anche all’appeal internazionale dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, il comparto ha retto bene la contrazione nei consumi e ha mantenuto i suoi valori stabili in un anno particolarmente difficile per l’economia ma soprattutto per questo territorio: “Con il sisma che ha colpito il modenese nel mese di maggio del 2012 – ha commentato la Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli – molti ettolitri di prodotto sono infatti andati dispersi e con essi rischiava di andare dispersa anche una importante quota di fatturato. Nonostante tutto però, l’economia creata sul territorio dall’Aceto Balsamico di Modena IGP non ha subìto contraccolpi evidenti e grazie al coraggio e alla forza di volontà dei modenesi, in poche settimane questo tessuto produttivo si è rimesso in moto a pieno ritmo: 79 acetaie produttrici, 242 operatori coinvolti, 550 addetti del settore. Cifre significative se contestualizzate in una produzione di nicchia come l’Aceto Balsamico di Modena IGP, circoscritta per disciplinare nelle provincie di Modena e Reggio Emilia”.

Ottanta candeline spente dunque con grande vigore e con la voglia di costruire un grande futuro per l’oro nero di Modena, profeta in patria e ambasciatore ideale delle eccellenze made in Italy ai quattro angoli del globo.

In allegato: foto di alcune bottiglie “storiche” di Aceto Balsamico di Modena

 

Ufficio Stampa
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Tel 335 6130800 Email marzia.morganti@gmail.com

www.martecomunicazione.com – www.consorziobalsamico.it

Nuovi cocktail e abbinamenti per gustare Asti e Prosecco in modo inedito

Ecco le nuove bevande a base asti Cinzano e Prosecco Cinzano, mixati con frutta. I nuovi cocktail saranno lanciati soprattutto nelle località turistiche estive come bevanda fresca, naturale e a base di frutta, poco alcolica e dal gusto accessibile. Facilissimi da preparare, sono indirizzati in particolare a un target giovane, uomini e donne, che prediligono una bevanda poco alcolica.

 
Mint candy.jpgMint Candy 
Ingredienti
½ oz di Mojjito Rose’s
Prosecco
un ciuffetto di menta   

Preparazione
Versate in coppa cocktail ½ oz di Mojjito Rose’s e Prosecco a riempire. Guarnite con un ciuffetto di menta   
 

Simple candy.jpgSimple Candy
Ingredienti

1 oz di Blueberry
Prosecco
una ciliegina.     

Preparazione
Versate in coppa cocktail 1 oz di Blueberry e Prosecco a riempire. Guarnite con una ciliegina.

Amarena Fabbri.JPGAmarena Fabbri
Ingredienti
1 Amarena Fabbri
1 cucchiaino del suo sciroppo
Prosecco ben freddo.      

Preparazione
Versate un’Amarena Fabbri e un cucchiaino del suo sciroppo in una flûte. Colmate con Prosecco ben freddo.      

strauberry.jpgAsti strawberry
Ingredienti
1 parte di fragole frullate
1 parte di Asti docg
1 cucchiaino di zucchero bianco di canna
1 cucchiaino di limone
cubetti di ghiaccio

Preparazione
Frullate le fragole con un cucchiaino di zucchero bianco di canna e un cucchiaino di limone, versate nel bicchiere sopra i cubetti di ghiaccio, aggiungete l’Asti.     

astosour.jpgAstisour
Ingredienti
1 parte di spremuta di limone
3 parti di Asti docg
1 cucchiaino di zucchero di canna bianco 
cubetti di ghiaccio
1 ciliegina

Preparazione
Spremete mezzo limone per persona, shakerato con un cucchiaino di zucchero di canna bianco, versate nel bicchiere sopra i cubetti di ghiaccio, aggiungete l’Asti. Guarnire con ciliegina.              

astiorange.jpgAstiorange 
Ingredienti
1 parte di spremuta d’arancia
1 parte di Asti docg

Preparazione
Spremete un’arancia per persona, versate nel bicchiere sopra i cubetti di ghiaccio, aggiungete l’Asti.      

 

D’Antona&Partners
STRATEGIE DI COMUNICAZIONE
Via San Vito, 7
20123 Milano
tel. +39 02 8545701
tel. diretto +39 02 85457037
fax. +39 02 85457077
http://www.dantonapartners.it

Alimentazione naturale – Universitàpopolare Auser Cremona Utente

ALIMENTAZIONE NATURALE.jpgDal 27 marzo 2013
La cucina è la vostra passione? Adorate mettervi ai fornelli per rilassarvi, o, al contrario, la vostra massima abilità è il condimento dell’insalata? Abbiamo corsi per tutti i gusti!
3 incontri, dal 27 marzo, merc 20-21.30, 25 euro
Ottima idea regalo

Segreteria aperta al pubblico: LUNEDI MERCOLEDI e VENERDI dalle 14.30 alle 18.00 – tel. 0372/448678 e-mail: libereta@e-cremona.it

Giuseppe Mileti, un pugliese doc…i ricordi di un grande chef per la sua terra….la Puglia

photo.jpgIl mio mare, fra sapori, profumi, olivi…..

Incontriamo Giuseppe Mileti, uno chef giramondo, partito dalla sua terra natia, la Puglia, e approdato a mille esperienze, formative, in mille città, in mille paesi, ma il suo cuore è rimasto nella sua terra, dentro al cuore di un olivo, fra i richiami dei grandi, l’abbaiare dei cani, la spensieratezza di un habitat che non c’è più, fra ricordi e struggente nostalgia……

Io sono nato  a Fasano di Puglia una splendida cittadina posizionata nel centro tra  mare  e colline la famosa città dello zoo e da noi ci sono ancora dei detti, come
“Criste mi, fa chiove li maccarune”, Cristo fai piovere i maccheroni, era l’implorazione del popolo, un po’ foto io.jpgper gola e di più per necessità alimentari se non per fame. Questa terra bruna,  assolata e mediterranea, si basava esclusivamente su tre elementi che sono alla base della mensa locale: cereali, olio d’oliva, vegetali, legumi e ortaggi.
Cominciai per passione, esperienze in ristoranti, trattorie della zona, prendevo appunti tutti i giorni sulle ricette regionali pugliesi, compravo dei libri di cucina regionale ed  era cosi che mi aggiornavo, diciamo che mi “mettevo per l’avanti” nella professione.
Nel 1987 la chiamata alle armi nei granatieri di Sardegna a Roma, un’esperienza unica, il colonnello Lattanzio mi nominò cuoco nel ristorante degli Ufficiali  in caserma e dei servizi al Quirinale, tanto da preparare buffet  per  Spadolini, Craxi, Nilde Jotti, Cossiga, e una cena fantastica  al maestro  Pavarotti.
E poi una bella esperienza di 3 anni a Roma a Piazza Navona (Trattoria Tre Scalini) con grossi nomi dello spettacolo tutte le sere, la Roma festaiola, la Roma inebriante e caciarona delle piazze, tra il frastuono festoso e i canti di notte: Gabriella Ferri, indimenticabile, Massimo Troisi, Brigitte Nielsen…… .
E poi esperienze, diverse, formative, importanti, un girovagare per l’Europa, per apprendere, imparare, in Inghilterra, tanti ricordi di pasta scotta, in Svizzera,  e oggi a Basilea…….ma i miei ricordi sono sempre verso la mia terra, i suoi profumi, gli odori, il mio mare…

Ricordi, soprattutto, per le paste che fanno la parte del leone sulle nostre tavole, per ricette antiche e rivisitate: fusilli, maccheroni, strascenate, troccoli… recchie, recchietelle, coppetielle e, a seconda delle misure, chianchiarelle se piccole e pociacche se grandi; ma su tutto preferisco le orecchiette, la pasta pugliese più famosa e rappresentativa per quel loro originale aspetto che le fa somigliare a orecchie delicate oppure a piccole coppe o anche, se il paragone risulta più poetico, alle nere cupole dei trulli, le tipiche costruzioni rustiche della bassa Murgia.
E poi le vecchie lagane, o raganelle che nel nome ricordano la pasta antica di età romana. Ottenute da farina di semola impastata con acqua, sale e fritte nell’olio, forse alla maniera di Orazio che del resto nacque nella non lontana Venosa, e oggi servite con i “ciceri”, cioè i ceci seccati. I piatti di pasta sono da noi in Puglia la cosa più importante della tavola, della nostra cucina, la nostra cultura, la voglia della convivialità  di un tempo. quando si voleva invitare qualcuno si invitava “a maccheroni” per dire che gli si offriva quanto di meglio si poteva.

E poi il ricordo più struggente della mia terra, gli olivi, grandi imponenti, d’argento, che si piegano al vento e che si ergono trionfali, carichi, orgogliosi, eterni…..da noi si dice “abbraccio”, che è la parte più grande dell’ulivo che abbraccia la parte più piccola, quasi teneramente accarezzandola e baciandola……pur essendo un’unica pianta……per formare un abbraccio d’amore. I miei ricordi di ragazzo, di risate e corse per i campi, un cucciolo impazzito e inebriato da tanta bellezza e libertà…….il rifugio, il nascondersi…in un abbraccio, dove è il posto più bello dove mettere il nostro cuore … e i nostri ricordi !!!
 
Funghi porcini scottati al brandy su fonduta al taleggio attorniato da fettine di speck -Chef Giuseppe Mileti

 
Ingredienti per 2 persone:
100 gr  di porcini
2 mestoli di fonduta
brandy
6 fettine di speck ed eventuali erbette per guarnire
due pomodorini
qualche rametto di timo

Per la fonduta
200 cl di panna
50 gr di taleggio
50 gr di formaggio grana

Preparazione
Scottate i porcini e flambateli con una spruzzata di brandy,nel frattempo preparate la fonduta mettete la panna in un pentolino con gr 50 di taleggio e gr 50 di formaggio grana e a bassa fiamma fate fondere
Tagliate 6 fettine di speck e tenete a portata di mano due pomodorini caramellati e qualche rametto di timo che servirà per decorare il piatto.

Vino in abbinamento

Negroamaro

Il Salento, in Puglia, è la regione del Negroamaro, il vitigno più diffuso e antico, dal quale si ricavano tra i migliori vini rossi e rosati d’Italia, tanto da essere impiegato per la ”correzione” di vini extra regionali, conosciuti anche all’estero. Colore Vino di un intenso colore rosso–granato. Il profumo è intenso, vinoso e fruttato, con riconoscimenti di piccoli frutti a bacca nera e talvolta sentori di tabacco. Gusto pieno, amarognolo, rotondo. Gradazione Media di 12°-13°. Costo Medio. Abbinamento Vino a tutto pasto. Si sposa benissimo con i ricchi piatti della tradizione del Salento, come la pasta fatta in casa, ad esempio le tipiche Sagne ‘incannulate , servite con una zuppa di ceci, o con polpette al sugo. Si abbina bene anche con la carne di agnello o gli “gnomerelli”, involtini di frattaglie legati con budello.
Vitigni impiegati:
E’ raro che venga utilizzato in purezza, ma in genere unito ad altre uve come la Malvasia nera, Primitivo, Montepulciano, Sangiovese.
Le uve del vitigno Negroamaro sono la base di parecchie DOC salentine, il più noto è il Leverano, un vino che nasce appunto dal vitigno Negroamaro e contiene Malvasia Bianca e Nera. È un vitigno versatile che può offrire profumati vini rosati, se unito ad una piccola percentuale di Cabernet Sauvignon, o grandiosi rossi, che esprimono eleganza e morbidezza, fino a produrre un vino asciutto e austero, vellutato riconoscibile per i sentori di tabacco e frutta, ideale a tutto pasto. 
Tutto il Salento, in particolare nelle province di Lecce, Taranto e Brindisi.
La Puglia è la regione d’ Italia con la più alta produzione vitivinicola, e il Salento contribuisce notevolmente con i numerosi viticultori presenti sul territorio. Il vino a base di uva Negramaro, è al terzo posto tra i vini a denominazione d’origine controllata col maggior tasso di crescita nelle vendite per la grande distribuzione, secondo un’indagine svolta per il Vinitaly nel 2008

Negroamaro – Cristina

Il Salento, in Puglia, è la regione del Negroamaro, il vitigno più diffuso e antico, dal quale si ricavano tra i migliori vini rossi e rosati d’Italia, tanto da essere impiegato per la ”correzione” di vini extra regionali, conosciuti anche all’estero. Colore Vino di un intenso colore rosso–granato. Il profumo è intenso, vinoso e fruttato, con riconoscimenti di piccoli frutti a bacca nera e talvolta sentori di tabacco. Gusto pieno, amarognolo, rotondo. Gradazione Media di 12°-13°. Costo Medio. Abbinamento Vino a tutto pasto. Si sposa benissimo con i ricchi piatti della tradizione del Salento, come la pasta fatta in casa, ad esempio le tipiche Sagne ‘incannulate , servite con una zuppa di ceci, o con polpette al sugo. Si abbina bene anche con la carne di agnello o gli “gnomerelli”, involtini di frattaglie legati con budello.
Vitigni impiegati:
E’ raro che venga utilizzato in purezza, ma in genere unito ad altre uve come la Malvasia nera, Primitivo, Montepulciano, Sangiovese.
Le uve del vitigno Negroamaro sono la base di parecchie DOC salentine, il più noto è il Leverano, un vino che nasce appunto dal vitigno Negroamaro e contiene Malvasia Bianca e Nera. È un vitigno versatile che può offrire profumati vini rosati, se unito ad una piccola percentuale di Cabernet Sauvignon, o grandiosi rossi, che esprimono eleganza e morbidezza, fino a produrre un vino asciutto e austero, vellutato riconoscibile per i sentori di tabacco e frutta, ideale a tutto pasto. 
Tutto il Salento, in particolare nelle province di Lecce, Taranto e Brindisi.
La Puglia è la regione d’ Italia con la più alta produzione vitivinicola, e il Salento contribuisce notevolmente con i numerosi viticultori presenti sul territorio. Il vino a base di uva Negramaro, è al terzo posto tra i vini a denominazione d’origine controllata col maggior tasso di crescita nelle vendite per la grande distribuzione, secondo un’indagine svolta per il Vinitaly nel 2008

Dolci francesi: Macarons & co – Ufficio stampa Congusto

Sabato 6 aprile 2013

Dalle h 19

In collaborazione con Virgilio

I dolci francesi: un coloratissimo ed elegante mondo di creme soffici e sapori sublimi. Riuscire a prepararli è una vera e propria arte, che potrete apprendere in questo corso, interamente dedicato alla realizzazione di deliziosi Macarons, i dolcetti più chic e trendy di Parigi, e non solo. Imparerete anche a preparare il dolce francese per eccellenza: la Tarte Tatin, ma anche bignè ed eclairs. Per veri palati raffinati!

Congusto è il salotto della “cultura contemporanea culinaria”. La nuova sede milanese del  network  di scuole di cucina più glamour d’Italia è sita nel cuore della città meneghina. Delizie, curiosità e laboratori di gusto  hanno come cornice una location di charme, contraddistinta da un’atmosfera ricercata e toni ovattati.  Il nuovo spazio Congusto di Via Giovan Battista Nazari 3 nasce dalle esigenze di un’azienda in continua crescita, che intende soddisfare le aspettative di un pubblico variegato di appassionati e professionisti offrendo loro il meglio del settore e garantendo un polo formativo dotato di aule e laboratori confortevoli, accoglienti e tecnologicamente attrezzati, senza mai rinunciare a quel tocco di raffinatezza tipica del mondo Congusto.  CONGUSTO MILANO- VIA GIOVAN BATTISTA NAZARI 3, 20129 MILANO-TEL. 02897858.1 www.congusto.it – info@congusto.iT

La cucina trentina con la birra. Con lo chef Claudio Pregl Ufficio stampa Congusto

Mercoledì 3 aprile 2013

Dalle h 19

In collaborazione con Warsteiner

La cucina tradizionale trentina di altissimo livello portata in tavola dallo chef Claudio Pregl, con un denominatore comune: la birra come ingrediente. Piatti semplici ma allo stesso tempo ricchi nel gusto e nella sostanza, rispettando le materie prime e i prodotti utilizzati, con un pizzico di creatività che rende sempre attuale la tradizione.

Congusto è il salotto della “cultura contemporanea culinaria”. La nuova sede milanese del  network  di scuole di cucina più glamour d’Italia è sita nel cuore della città meneghina. Delizie, curiosità e laboratori di gusto  hanno come cornice una location di charme, contraddistinta da un’atmosfera ricercata e toni ovattati.  Il nuovo spazio Congusto di Via Giovan Battista Nazari 3 nasce dalle esigenze di un’azienda in continua crescita, che intende soddisfare le aspettative di un pubblico variegato di appassionati e professionisti offrendo loro il meglio del settore e garantendo un polo formativo dotato di aule e laboratori confortevoli, accoglienti e tecnologicamente attrezzati, senza mai rinunciare a quel tocco di raffinatezza tipica del mondo Congusto.  CONGUSTO MILANO- VIA GIOVAN BATTISTA NAZARI 3, 20129 MILANO-TEL. 02897858.1 www.congusto.it – info@congusto.it

Primi piatti creativi con il pesce – Ufficio stampa Congusto

Martedì 30 aprile 2013

Dalle h 19

In collaborazione con Garofalo

Un intero corso sul tema dei primi piatti a base di pesce rivisitati con creatività. Per trasformare un’idea in un delizioso piatto, delicato e raffinato, a partire da un superclassico, come la pasta con l’astice. Per rendere la tradizione sempre attuale, attraverso una ventata di originalità.
 

Congusto è il salotto della “cultura contemporanea culinaria”. La nuova sede milanese del  network  di scuole di cucina più glamour d’Italia è sita nel cuore della città meneghina. Delizie, curiosità e laboratori di gusto  hanno come cornice una location di charme, contraddistinta da un’atmosfera ricercata e toni ovattati.  Il nuovo spazio Congusto di Via Giovan Battista Nazari 3 nasce dalle esigenze di un’azienda in continua crescita, che intende soddisfare le aspettative di un pubblico variegato di appassionati e professionisti offrendo loro il meglio del settore e garantendo un polo formativo dotato di aule e laboratori confortevoli, accoglienti e tecnologicamente attrezzati, senza mai rinunciare a quel tocco di raffinatezza tipica del mondo Congusto.  CONGUSTO MILANO- VIA GIOVAN BATTISTA NAZARI 3, 20129 MILANO-TEL. 02897858.1 www.congusto.it – info@congusto.it

Mele al vino – Angelamaria

Ingredienti
4 mele
4 cucchiai di zucchero
un bicchiere di vino bianco
cannella
vaniglia.

Preparazione
Sbucciate le mele, privatele del torsolo, affettatele e mettetele in una terrina. Cospargetele con lo zucchero, unendovi anche la cannella e lavaniglia. Bagnatele con il vino e mescolate con delicatezza.Suddividetele in 4 coppette e mettetele in frigorifero, per un’ora, a macerare, prima di servire.

Arrosto innaffiato – Angi

Ingredienti
700 gr di carne di vitello
gr 30 di burro
2 cucchiai d’olio
un rametto di rosmarino
sale
pepe
mezzo bicchiere di vino
bianco secco
un bicchierino di cognak
un quarto di litro di latte.

Preparazione
In una pentola, ponete il burro, l’olio e lasciateli soffriggere, insieme ad un rametto di rosmarino. Aggiungetevi la carne e fatela rosolare a fuoco vivo.
Quando l’arrosto avrà preso un bel colore uniforme, innaffiatelo con vino bianco secco e con un bicchierino di cognak; lasciate evaporare; quindi, aggiungete il latte e abbassate la fiamma, facendo cuocere a recipiente coperto, per circa 2 ore. 20 minuti prima di servire, dopo aver tolto la carne dalla casseruola, potete far cuocere, nella stessa pentola, un po’ di patate, pelate e tagliate a pezzetti, che servirete come contorno, o se lo desiderate, il sugo verrà servito a parte.

Filetto al vino – Angelamaria

Ingredienti
800 gr di filetto
vino rosso (meglio se invecchiato)
1 carota
1  cipolla
1 costola di sedano
50 gr di pancetta
50 gr di burro
farina bianca
noce moscata
sale
pepe

Preparazione
Fate macerare, per un’ora o anche più, il filetto, in abbondante vino rosso. Tritate: la carota, la cipolla, il sedano, la pancetta, e, fate rosolare questo trito nel burro, spolverizzate con la farina e con la noce moscata, salate e pepate. Poi, unitevi il filetto, bagnate con il vino della maceratura, e, continuate la cottura, a recipiente coperto, per circa un’ora.
Servite il filetto, tagliato a fette, e, ricoperto con il suo sugo di cottura.