Week end in red – Castelvetro di Modena (MO)

1430987027800-JAS2MTOC-thumbnail-18660Week end in red – Castelvetro di Modena (MO)

30-31 maggio 2015

In occasione dell’evento “A Vignola è tempo di Ciliegie”
ITEXISTS propone Weekend in Red.
Un vero e proprio “Tour del Gusto” nel cuore dell’Emilia, dove potrai scoprire il mito della Ferrari, visitare i favolosi borghi di Castelvetro e Vignola
e gustare i sapori dei prodotti tipici che questa terra offre.
Per tutto il tour sarai accompagnato da guide specializzate e certificate e soprattutto amanti del territorio.

il TOUR include

1 notte in Hotel ****
2 pranzi con cucina emiliana tradizionale
1 cena con cucina emiliana tradizionale
Degustazioni enogastronomiche guidate
Biglietti ingresso Museo Ferrari
Visita guidata alla Rocca di Vignola
Clicca qui e scopri tutto su Weekend in Red
ITEXISTS – Unconventional Italy
Tour Organizer, Partner del Consorzio Visit Castelvetro

Per informazioni sulla prenotazione
telefono: +39 327 305 4649
email: info@itexists.it
web: www.itexists.it
Per maggiori informazioni visita il sito all’indirizzo:
http://www.visitcastelvetro.it/scoprire/proposte/weekend_in_red.htm
visitCastelvetro

Valorizzazione Integrata Territorio Ambiente
Piazza Roma, 5 – 41014 Castelvetro di Modena (MO)
Tel. +39 059 758880

Email: info@visitcastelvetro.it
Web: www.visitcastelvetro.it

Vignola è tempo di ciliege – Castelvetro di Modena (MO)

Vignola è tempo di ciliege – Castelvetro di Modena (MO)
1-2-6-7 giugno 2015

Torna l’evento più importante dell’anno per celebrare il frutto rosso che ha reso noto nel mondo il nome di Vignola. Tante le iniziative per conoscere e gustare le ciliegie e gli altri prodotti del territorio in quattro giornate di feste ed eventi.
Per maggiori informazioni visita il sito all’indirizzo:
http://www.visitcastelvetro.it/eventi/vignola_tempo_di_ciliegie.htm
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Valorizzazione Integrata Territorio Ambiente
Piazza Roma, 5 – 41014 Castelvetro di Modena (MO)
Tel. +39 059 758880

Email: info@visitcastelvetro.it
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Ridendo, sferzando e… gustando con Flavio Oreglio a Mangia come scrivi

OREGLIO-276Ridendo, sferzando e… gustando con Flavio Oreglio a Mangia come scrivi
Giovedì 28 maggio ospite della rassegna gastronomica e letteraria al Ristorante Il Garibaldi l’attore comico milanese con la sua “Antologia di buoni spropositi”

CANTÙ (Como) – In un anno per lui davvero speciale e con dodici mesi all’insegna di spettacoli, serate, libri e cd (racchiusi nelle celebrazioni “1985-2015 Trent’anni on stage”), Flavio Oreglio sforna un nuovo progetto.

“Ridendo e… sferzando – Antologia di buoni spropositi” (PAPICOEventi) è il cofanetto da collezione che l’artista milanese presenterà GIOVEDI’ 28 MAGGIO, al Ristorante Il Garibaldi di Cantù (Como), nell’ambito della rassegna Mangia come scrivi che, per l’occasione, offre al proprio pubblico un appuntamento extra dopo la chiusura ufficiale della stagione lombarda lo scorso mese e dopo aver celebrato il centesimo Mangia come scrivi il 17 aprile in provincia di Parma.

L’appuntamento “101” della kermesse ideata e condotta dal giornalista Gianluigi Negri si chiama, inevitabilmente, “Ridendo, sferzando e… gustando”. Oreglio cenerà insieme al pubblico (inizio alle 20.30; info e prenotazioni allo 031 704915) e, da par suo, intratterrà i commensali con battute, aneddoti, ricordi, presentando questa sua ultima fatica, contenente un cd con dodici brani, il libro “Ridendo e sferzando” (uscito per la prima volta nel 1998 e pubblicato da Greco & Greco) e l’opuscolo che illustra la storia di un progetto, come sempre, singolare e curioso. Durante la serata sarà possibile acquistare il cofanetto, stampato in tiratura limitata (solamente 350 copie numerate e firmate dall’autore).

oreglio-ridendoPer Oreglio si tratta di un ritorno a Mangia come scrivi, dopo la memorabile serata “Storia curiosa della scienza” che aveva fatto registrare il tutto esaurito lo scorso gennaio a Fontevivo (Parma). E almeno due portate su quattro sono proprio rivisitazioni di piatti della cucina parmigiana, che gli chef del Garibaldi proporranno all’attore comico milanese e ai partecipanti: dalla cupola di risotto con culatello alla mitica crostata di Mirella Cantarelli (della storica trattoria di Samboseto, frazione di Busseto). I tre vini selezionati da Alfonso Galvano di “Vineggiando” sono, invece, prodotti dall’Azienda Agricola Ronchi San Giuseppe (www.ronchisangiuseppe.com) di Spessa di Cividale del Friuli (Udine).

Tra una portata e l’altra, spazio agli “spropositi” di Oreglio che racconterà come abbia visto la luce questa sua opera prima “pre-catartica” e come si sia sviluppata in tre momenti artistici diversi: “Melodie & Parodie” (1985-1988), “Clownstrofobia” (1988-1990), “Burlando Furioso” (1990-1995). Proprio a questo lavoro si ispira il nuovo live “Trent’anni ridendo e sferzando”, che Oreglio sta portando sui palchi italiani insieme allo spettacolo “Discorso sul metodo dell’attor comico” che ha debuttato a fine gennaio.

Le due stagioni di Mangia come scrivi, dopo la pausa estiva, riprenderanno alla fine di settembre. Quella lombarda sempre al Garibaldi, quella emiliana a Parma “in un nuovo locale – anticipa il direttore artistico Negri – che verrà annunciato nei prossimi giorni”.

 

In occasione dei “trentanni on stage” di Flavio Oreglio, PAPICOEventi ha prodotto il cofanetto “Ridendo e Sferzando – Antologia di buoni spropositi”, introduzione e riassunto dell’omonima opera prima del festeggiato, elaborata tra il 1985 e il 2000. Ridendo e Sferzando è una trilogia articolata in “Melodie & Parodie – Pensieri di un rivoluzionario moderato” (1985 – 1988), “Clownstrofobia – Esperimenti di genetica musicale” (1988 – 1990) e “Burlando Furioso – Monologhi e canzoni tenuti insieme con il nastro adesivo” (1990 – 1995). La sintesi dell’opera fu messa in scena da Oreglio tra il 1995 e il 2000, mentre parallelamente sperimentava nuove idee al Caffè Teatro di Verghera di Samarate (VA) da cui sarebbe emerso il progetto successivo: “Il momento è catartico”. Il cofanetto contiene un CD, il libro pubblicato dalla casa editrice Greco & Greco nel 1998 e un opuscolo che illustra la storia di quest’opera. Le tracce contenute nell’album, sono versioni inedite (reincise nel 1998 e mai pubblicate) di brani tratti dai tre dischi che compongono la trilogia. Il master – che era andato perduto ed è stato ritrovato casualmente due anni fa in uno scantinato impolverato durante un trasloco – ha restituito all’ascolto il brio e la freschezza di un momento artistico ispirato e originale.

Nella ricorrenza del Trentennale, PAPICOEventi ha il piacere di proporlo al pubblico in tiratura limitata: 350 copie numerate e firmate dall’autore che nell’occasione ha dimostrato ancora una volta di essere un uomo di polso. Un’immagine di sé che aveva già dato per altri versi in età adolescenziale.

RIDENDO E . . . SFERZANDOProdotto da: PAPICOEventi – Cristina Maletti – Fulvio Gaddi e Alessandro Rivawww.papicoeventi.com

Ristorante Il Garibaldi

Piazza Garibaldi, 13

Cantù (Como)

www.ilgaribaldi.it

Tel. 031 704915

 

GIOVEDÌ 28 MAGGIO – ORE 20.30

 

“Ridendo, sferzando e… gustando”

 

 

Menu

Antipasto

Strudel Primavera con Fonduta di Parmigiano Reggiano

Vino

Sauvignon Doc Friuli Colli Orientali

Primo

Cupola di Risotto alla Parmigiana ricoperta con Culatello e guarnita con Polpettine di Cinta Senese

Vino

Sauvignon Doc Friuli Colli Orientali

Secondo

Coniglio Reale con Olive Taggiasche

Vino

Refosco Dal Peduncolo Rosso Doc Friuli Colli Orientali

 

Dolce

La Crostata di Mirella Cantarelli

Vino

Ribolla Gialla Spumante Brut

Vini

Durante la cena verranno serviti 3 vini dell’Azienda Agricola Ronchi San Giuseppe (www.ronchisangiuseppe.com) di Spessa di Cividale del Friuli (Udine), selezionati da Alfonso Galvano di “Vineggiando” (Cantù)

 

Costo della cena: 35 euro

Prenotazioni: Tel. 031 704915 oppure ilgaribaldicantu@libero.it oppure info@mangiacomescrivi.it

 

 

La locanda di Fabio Cambi

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La locanda di Fabio Cambi

Avere cura dell’ospite vuol dire avere le stelle nel cuore
Firenze è bellissima  ma i fiorentini non perdono tempo a dirlo, fanno finta che non gl’importi, che non si sappia, Firenze non ha tempo per guardarsi allo specchio, muta e si trasforma, ma è nella sua camaleontica natura, basta qualche chilometro e ci si trova in collina, terrazze a strapiombo su tanta bellezza, e la natura che qui certo non è matrigna, piena di colori, di cipressi, di tetti rossi.
Firenze non indugia su se stessa, non si guarda, ma conferma la sua vocazione di città d’arte e di turismo ed è piena di volti, di storie di vita che vogliono dire soprattutto ospitalità. In questa città la cucina è fatta da personaggi che sono veri talenti, da generazioni, giovani, pazzoidi, geniali e sperimentatori, ma anche legati alle tradizioni, innovatori, provocatori, la filosofia dell’ospitalità, che a Firenze è il vero lusso, ovvero la semplicità, senza ricorrere a effetti speciali che ormai appaiono vuoti, privi di contenuti, dove si riscoprono gli ingredienti, si valorizzano le materie prime, perchè qui cuochi si diventa cercando e sperimentando, frugando nella memoria alla ricerca di sapori e saperi, accorgendosi di cosa si ha ‘sotto il naso’, usando con intelligenza le risorse, senza mai abdicare alla qualità delle materie prime, che è poi la qualità della vita.
Un isola, Corso Italia al 19 rosso, un oasi di silenzio, vicino quello che fu il Teatro fabioComunale, una piazza verde come uno smeraldo, palazzi severi, austeri, grande signorilità, classe, le famiglie dei fiorentini “bene”, si apre una new entry nell’universo della ristorazione fiorentina, la boutique del gusto “La locanda di Fabio Cambi”, qui il sapore è un percorso poliedrico che si alimenta di tutti i nostri sensi, si dice che bendandosi gli occhi la nostra concentrazione aumenti, che la ricezione delle papille si acutizzi, la sensibilità alle sfumature si accentui… può darsi, ma noi crediamo che la “percezione estetica del gusto” sia un’esperienza completa, un viaggio attraverso un equilibrio tra creatività, sostanza e immagine. E i cinque sensi sono tutti perfettamente accordati, perché anche la vista gode di un armonia di colori, interni sobri, arredi discreti, colori pastello, atmosfera evocativa privilegiando i beige e i marroni, in terra il caldo teack dal colore brunito tendente al nero, un grande albero spicca nel centro della sala, tra foglie e fiori d’anturium, mille candele chef leonardo Scuriattipalpitanti che creano sottintesi angoli di complicità.
Un incontro sorprendente con il proprietario, Fabio Cambi, un pilastro della ristorazione fiorentina dal 1950, partito dall’Oltrarno da una fiaschetteria – L’Antico Ristoro del Cambi – presta la sua professionalità ad una nuova avventura con competenza, coadiuvato dalla moglie e dalla bella figlia Elisa in sala, executive chef Leonardo Scuriatti: in sala si vive un singolare racconto dove il “primo attore” di questo viaggio del gusto è sicuramente la bistecca, di scottone femmine, regale, calda, quasi sensuale nella sua prepotenza, appena posata sul vassoio, unica…… “la fiorentina”!

Fabio Cambi e lo chef Lorenzo Scuriatti ci portano per mano in un locale bellissimo, incastonato come un gioiello nel cuore di Firenze, ad un passo dal polmone verde del Parco delle Cascine, i cui tratti distintivi abbinano l’estro culinario del patron Cambi e la garbata attenzione dello chef Scuriatti. L’uno in cucina, l’altro in sala, officiano il rito della tavola facendo parlare da sé una materia prima di altissima qualità accompagnata da etichette di tutto rispetto. Lorenzo Scuriatti, scuola di Leonardo Romanelli, insegnante, in ambito food un mito del giornalismo e della critica, lo chef fiorentino ha un’appartenenza gastronomica ampia, frutto delle molteplici esperienze che lo hanno visto tra celebri fornelli 11203086_1396234977368047_1961878715242671897_ndella Toscana: un apprendistato gastronomico completato da una bella vena creativa, elementi che oggi gli permettono di raccontare storie di gusto con rara delicatezza, capacità in grado di accostare armonicamente nel piatto gli ingredienti più diversi in intrecci inconsueti. La sua base ispiratrice è la Toscana, declinata in una miriade di sapori.
E nasce un magico fil rouge tra il locale odierno di Fabio Cambi e la toscana dell’800, il patron ha l’abilità, come un inatteso giocoliere, di portarci come flash back in un mondo fatto di vecchie ricette di casa, chiacchere davanti al fuoco scoppiettante, lucide pentole di rame dove profumi antichi “cantano” in una lenta cottura, dove collane d’aglio e prosciutti del Casentino sono attaccati a vecchi schidioni di ferro, il rosso fuoco delle collane di pomodorini, gli odori dell’orto, da cui si intravedono i cancelli ornati dal glicine….tutto questo è Toscana, Firenze, cucina semplice ma gourmet, ricette tramandate con arte.

Press: Cristina Vannuzzi Landini
Alla Locanda di Fabio Cambi
Corso Italia, 35 – tel 055/288771
50123 Firenze
www.locandadifabiocambi.it

Cinelli Colombini, Cantine Aperte con rarità e un week end da vivere giocando a “fare l’enologo” tra Casato Prime Donne e Fattoria del Colle

LOGO CINELLICinelli Colombini, Cantine Aperte con rarità e un week end da vivere giocando a “fare l’enologo” tra Casato Prime Donne e Fattoria del Colle

Nel 2015 l’evento del Movimento Turismo del Vino si allunga per 4 giorni grazie al ponte del 2 giugno e diventa un super weekend all’insegna dell’enologia

Sarà dedicata alle “rarità”, ovvero ai vini introvabili, l’edizione 2015 di Cantine Aperte e ognuna delle circa ottanta cantine partecipanti alla giornata offrirà l’assaggio di una bottiglia molto vecchia oppure non ancora in commercio, sperimentale oppure sold out da tempo. Per il Casato Prime Donne della presidente toscana del Movimento Turismo del Vino, Violante Gardini, che organizza l’evento, era d’obbligo scegliere un vino che tutti vorrebbero assaggiare in anteprima: il Brunello di Montalcino Riserva 2010 che inizierà la sua commercializzazione il I° gennaio 2016.

CANTINE APERTE 2015 - VIOLANTE GARDINI PRESENTA IN ANTEPRIMA IL BRUNELLO RISERVA 2010“Dopo i 94/100 ottenuti dal Brunello 2010 su “Wine Advocate” e i 96/100 del Brunello Prime Donne 2010 da parte di “Wine Spectator” tutti aspettano una riserva stratosferica e noi non li deluderemo” – dice con orgoglio Donatella Cinelli Colombini, madre di Violante e ideatrice della giornata Cantine Aperte – il programma dell’evento al Casato Prime Donne si completerà poi con una degustazione itinerante di 4 vini ovvero Spumante Trento Metodo Classico Tespi, Chianti Superiore DOCG e Cenerentola Doc Orcia della Fattoria del Colle, futuro Brunello Riserva 2010. Un percorso che porterà i visitatori a scoprire la storia di Montalcino e il modo con cui nascono i grandi vini rossi di questo territorio”.

Nel week end di Cantine Aperte comunque, molte saranno le opportunità per i wine lovers, che potranno trovare alla Fattoria del Colle di Trequanda (30 km da Montalcino) l’ambiente ideale per un week end lungo all’insegna del relax nella campagna toscana affacciata sulle Crete Senesi e del buon vino: sarà infatti possibile pernottare in mezzo ai vigneti e continuare gli assaggi nell’osteria, in cantina e persino nella zona benessere dove è anche possibile fare il bagno nel vino.

In programma la tradizionale lezione su come si preparano i pinci e una visita guidata alla parte storica della villa con la cucina monumentale, la sala degli stemmi, la camera del Granduca, la cappella cinquecentesca, per finire con la bottaia, l’infernotto del Brunello e la vinsantaia. Ma la vera “chicca” di questo week end sarà una attività completamente inedita, in programma per sabato 30 maggio alle 16 e martedì 2 giugno alle 11 ovvero le degustazioni per “apprendisti enologi”. Sarà infatti proposta, in forma scherzosa ma sicuramente coinvolgente, la creazione di un “Supertuscan” a base di Sangiovese, Merlot e Sagrantino: dopo aver degustato separatamente i tre vini in purezza, gli enoturisti proveranno a unirli con varie percentuali cercando l’equilibrio perfetto per poi confrontare il risultato con il vero Supertuscan “Il drago e le 8 colombe”.

Il costo del pacchetto che comprende due notti in camera doppia con prima colazione a buffet e una cena di 4 portate bevande escluse è di 136 euro a persona. Sono escluse dal prezzo del pacchetto ma prenotabili in loco, un Happy Wine in cantina sabato 30 maggio con vini e formaggi pecorini (10€ a persona) e una visita con degustazione al birrificio artigianale di San Quirico d’Orcia, in programma per lunedì 1 giugno (5€ a persona) oltre a una cena tipica all’Osteria di Donatella a base di pinci (30€ a persona bevande escluse).

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Per la Fattoria del Colle info@cinellicolombini.it 0577 662108

Per la giornata Cantine aperte e il Casato Prime Donne Montalcino casato@cinellicolombini.it 0577 849421

UFFICIO STAMPA

Marte Comunicazione Marzia Morganti Tempestini

marzia.morganti@gmail.com

Antichi sapori di un tempo…c’era una volta…..i castelli di Romeo e Giulietta

asparagi e uovaAntichi sapori di un tempo…c’era una volta…..i castelli di Romeo e Giulietta

Un viaggio nel verde delle colline del veneto, tra le testimonianze del Palladio, la terra e il vino, gli antichi sapori della cucina storica di Amedeo Sandri e Maurizio Falloppi e la triste favola di Romeo e Giulietta: siamo a Montecchio Maggiore ai Castelli di Bellaguardia e della Villa conosciuti anche come i castelli di Giulietta e Romeo, sfortunati e appassionati amanti la cui leggenda fu narrata dal conte Luigi Da Porto e successivamente ripresa da William Shakespeare.
Le torri del Castello di Romeo a Montecchio Maggiore (1)Acquistati nel 1742 dal Comune di Montecchio Maggiore dopo vari interventi di restauro oggi il Castello di Giulietta è un ristorante con una splendida terrazza da cui si gode un panorama unico sulle verdi colline intorno dove Amedeo Sandri è indiscusso regista in cucina. Insieme a Maurizio Falloppi, sommelier, ormai da diversi anni, scrivono a quattro mani…….di cibo e di vino, LA CUCINA STORICA DI AMEDEO SANDRI E MAURIZIO FALLOPPI, testimoni storici della ricerca di vecchie ricette tramandate, di gusto e di ricordi, ricette che oggi sono reinterpretate e riproposte, e che fanno parte del nostro patrimonio culturale; ma non è solo letteratura, la loro, ma ricerca, studio, andare su e giù per casolari e osterie, monti e colline, offrendo successivamente nei loro scritti una preziosa testimonianza, lo studio di ricette, dato che ambedue si sentono legati ai valori della tradizione del buon cibo e del buon bere del territorio veneto e vicentino, ricette antiche, sicuramente tramandata da qualcuno e, successivamente, interpretate e rivisitate: questo per proseguire la mission IMG_2405che anima chi ama il buon cibo, raccontare come il fascino della cucina sta nella capacità di incontrare sensibilità nuove senza per questo stravolgere le basi storiche di prodotti e piatti del nostro Paese e la nostalgia dei ricordi legata al sapere, profumi e sapori.

Entrambi valdagnesi, chef e sommelier, insieme per fare “quattro chiacchere sulla cucina vicentina” come scrivono, per ritrovare i sapori antichi per una preziosa testimonianza di cucina storica: la cucina vicentina è composta di piatti semplici, di tradizione contadina, che seguono l’andamento delle stagioni e dei relativi prodotti che si raccoglievano nei prati e nei boschi e ogni piatto è legato ad una parte del territorio e le preparazioni si basano ancora oggi sui prodotti tipici: i bisi di Lumignano (frazione di Longare), gli asparagi bianchi di Bassano, i torresani di Breganze, i formaggi di Asiago, le ciliegie di Marostica, il riso di Grumolo delle Abbadesse, la patata di Rotzo e il sedano di Rubbio (frazione di Conco), i tartufi a Nanto, il broccolo fiolaro di Creazzo, la mostarda di Montecchio Maggiore, la sopressa di Valli del Pasubio, gli gnocchi con la fioreta di Recoaro Terme e poi, il piatto più tipico, il baccalà alla vicentina.
La cucina è una delle espressioni più profonde della cultura di un Paese: è il frutto della storia e della vita dei suoi abitanti, diversa da regione a regione, da città a città, da villaggio a villaggio. La cucina racconta chi siamo, riscopre le nostre radici, si evolve con noi, ci rappresenta al di là dei confini. È cultura attiva, frutto della tradizione, per questo, da salvaguardare e da tramandare con l’insieme di usi e costumi, di stili di vita, di consuetudini e di tradizioni degli uomini. E’ una forma di civiltà quella di riscoprire sapori perduti, per ritrovare l’insieme dei valori che anche attraverso la tavola un popolo si tramanda, rinnovandoli continuamente, e che ne costituiscono l’identità culturale.
……la musica, la cultura, l’arte, la cucina sono l’anima di un popolo….

Castello di Giulietta - particolare della TorreRicetta antica rivisitata tratte da
Abbecedario di cucina veneta
di Amedeo Sandri e Maurizio Falloppi

Asparagi e uova
Non bisogna dimenticare che da metà marzo fino a tutto maggio gli asparagi freschi assumono il ruolo di protagonisti della tavola. Lessarli all’impiedi con acqua salata che arrivi sotto le punte dei turioni, solo sotto forma di vapore, quindi stenderli ad asciugare per fare smaltire i bollenti spiriti su un telo di lino. Servirli ancora accaldati accompagnandoli con mezze uova bazzotte (rassodate per circa 6 minuti in modo che il tuorlo rimanga morbido e cremoso), olio extravergine d’oliva, ottimo aceto di vino bianco, sale e pepe di mulinello, lasciando a ciascun commensale il compito di formare sul piatto la propria salsa nella quale intingere gli asparagi lessati.
Vino consigliato: Durello Brut

Scopri le colline tra Modena e Bologna con City Red Bus

Scopri le colline tra Modena e Bologna con City Red Bus
Sabato 30 Maggio, Sabato 6 Giugno e Domenica 7 Giugno

Tour alla scoperta delle colline tra Bologna e Modena a bordo di City Red Bus tra panorami suggestivi, borghi antichi e sapori autentici.
Per maggiori informazioni visita il sito all’indirizzo:
http://www.visitcastelvetro.it/eventi/tour_city_red_bus.htm

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Valorizzazione Integrata Territorio Ambiente
Piazza Roma, 5 – 41014 Castelvetro di Modena (MO)
Tel. +39 059 758880

Email: info@visitcastelvetro.it

“Le tagliatelle di Nonna Pina” Castelvetro di Modena (MO)

“Le tagliatelle di Nonna Pina” Castelvetro di Modena (MO)

Sabato 30 maggio 2015

“Le tagliatelle di Nonna Pina” Laboratorio di pasta sfoglia per bambini a partire dai 6 anni

 
Per maggiori informazioni visita il sito all’indirizzo:
http://www.visitcastelvetro.it/eventi/prossime_iniziative_al_bicer_pin.htm

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Valorizzazione Integrata Territorio Ambiente
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Al via la stagione dei Tasting esclusivi Ais Toscana: Domenica 31 maggio si parte con T-wine nel nuovo complesso del Casone Ugolino a Castagneto Carducci

TWINE IL 31 MAGGIO A CASTAGNETO CARDUCCI CON AIS TOSCANA

Al via la stagione dei Tasting esclusivi Ais Toscana: Domenica 31 maggio si parte con T-wine nel nuovo complesso del Casone Ugolino a Castagneto Carducci

Una occasione imperdibile per degustare le eccellenze enologiche italiane più conosciute e in particolare i vini della Costa Toscana: l’appuntamento è per domenica 31 maggio dalle 10 alle 19 presso il Casone Ugolino di Castagneto Carducci dove andrà in scena T-Wine, il tasting organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier Toscana in collaborazione con la delegazione livornese di AIS guidata da Paola Rastelli e la Strada del vino e dell’Olio Costa degli Etruschi. Un evento pensato in un territorio esclusivo per promuovere in una cornice di prestigio i vini del territorio di Terratico di Bibbona, Montescudaio, Bolgheri, Val di Cornia e Isola d’Elba, che saranno al centro dell’attenzione di un pubblico sempre più esigente ed attento alle tipicità del vino italiano. Una location destinata a diventare un punto di riferimento per i vini della Costa Toscana, che avranno in questo appuntamento dalla cadenza annuale la propria vetrina più esclusiva, e in questo luogo la sede del Museo Multimediale del Vino, con oltre settanta installazioni interfacciate in molteplici dimensioni interattive per meglio conoscere e scoprire le realtà storiche di Bolgheri.

Il programma della giornata prevede degustazioni libere con i tradizionali banchi di assaggio, ma anche l’ Ais Wine Tutor con cui compiere mini tour alla scoperta dei vini più rappresentativi raccontati dall’esperienza di sommelier professionisti, l’AIS Wine School per i neofiti della sommellerie fino alle verticali storiche guidate per i degustatori più esperti ed esigenti. Il tutto, accompagnato da proposte gastronomiche che rappresentano le eccellenze del territorio. Non mancherà infine un corner Ais Wine Shop, presso il quale sarà possibile acquistare subito – ordinandolo direttamente on line tramite operatore autorizzato e ricevendolo a casa – il vino preferito tra quelli assaggiati durante l’evento.

 

L’evento TWine sarà anche l’occasione durante la quale verrà presentato ufficialmente il nuovo progetto del Casone Ugolino, ovvero la Bolgheri Wine & Food Farm, che aprirà le porte per la prima volta proprio in concomitanza con l’evento di AIS Toscana di domenica 31 maggio.

 

Ufficio Stampa AIS Toscana

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C

Email marzia.morganti@gmail.com

www.aistoscana.it – www.martecomunicazione.com

Meetic Degustazione @ That’s wine

image001 (2)Meetic Degustazione @ That’s wine

28 maggio 2015

Per celebrare un anno di Eventi di Meetic – momenti esclusivi di incontro per coltivare le proprie passioni e fare nuove conoscenze – ti invitiamo a una serata speciale dedicata alla passione per il vino durante la quale un sommelier ti guiderà in un percorso enogastronomico all’interno della nuova location milanese That’s Wine (Piazza Velasca 5) dove si incontrano libri, vini e atmosfere famigliari.

 

Ti aspettiamo il prossimo giovedì 28 maggio dalle ore 19:00 per vivere un’esperienza piacevole in compagnia di Maurizio Zorzetto – Country Manager di Meetic Italia – e del team marketing.

Burson Masteller

Via Tortona, 37 20144 Milano

o +390272143813 | m +39 3466300654 | Cinzia.Trezzi@bm.com

www.Burson-Marsteller.com

Aceto balsamico di Modena IGP e Pizza: due eccelelnze del Made in ITaly si incontrano

Aceto Balsamico di Modena IGP protagonista al Campionato mondiale della Pizza_bassaAceto balsamico di Modena IGP e Pizza: due eccelelnze del Made in ITaly si incontrano a Parma dal 25 al 27 maggio in occasione del Campionato Mondiale del Pizza 2015

Due eccellenze del Made in Italy agroalimentare che si incontrano nel cuore della Food Valley nell’anno di Expo: l’occasione sarà, dal 25 al 27 maggio la 24° edizione del Campionato Mondiale della Pizza in programma a Parma presso il Palacassa – Parma Fiere e i protagonisti sono i due principali ambasciatori della nostra cucina nel mondo, ovvero la pizza e l’Aceto Balsamico di Modena IGP.

Il prezioso alimento esportato in 120 paesi per oltre il 90% della produzione che supera i 90 milioni di litri annui, sarà a fianco della pizza con un banco d’assaggio nell’area adiacente al perimetro delle gare ma non solo: il Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP sponsorizzerà anche la sfida “Pizza a due” – che vedrà protagonisti in contemporanea un pizzaiolo e uno chef in una vera e propria esperienza gourmand di alta cucina in pizzeria – premiando la coppia vincitrice con un omaggio artistico realizzato in esclusiva dal famoso artista carpigiano Carlo Baldessari, creatore di sculture in cristallo e vetro riciclato richieste ai quattro angoli del mondo e autore, tra l’altro, anche della scultura che rappresenta l’Aceto Balsamico di Modena IGP a Expo.

“Abbiamo scelto questa partnership – ha spiegato il Direttore del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Federico Desimoni – perché crediamo nel gioco di squadra, per creare sinergie, relazioni virtuose e un’azione collettiva che sappia raccontare in modo logo aceto e campionato mondiale pizza (1)nuovo il nostro Paese. Questo matrimonio tra Aceto Balsamico di Modena e pizza, che unisce due prodotti simbolo dell’italianità, testimoni tanto del “saper fare” quanto del “saper vivere”, vuole dimostrare al mondo che la qualità dei nostri prodotti è legata a due fattori complementari: la ricchezza del nostro territorio e la straordinaria creatività e capacità d’innovazione dei nostri produttori, imprenditori, chef. Capacità che hanno educato milioni di consumatori creando un tessuto sociale attento e sensibile alle cose belle e buone della vita, ed uno stile di vita che è oggetto del desiderio in tutto il mondo: l’Italian style of life.”
Qualche numero su quella che si preannuncia come la più grande vetrina mondiale dedicata alla pizza: saranno 615 i concorrenti dell’edizione 2015 – provenienti da 34 nazioni dei cinque continenti – che si sfideranno il più di 700 prove di cottura e abilità e oltre 6.000 i visitatori attesi. Un grande evento per celebrare un simbolo del made in Italy come la pizza – che da solo rappresenta un giro d’affari pari a 9 miliardi di euro e un’occupazione di circa 240.000 unità – e la sua partnership con il più accreditato ambasciatore del made in Italy del mondo ovvero l’Aceto Balsamico di Modena IGP, il cui fatturato alla produzione supera i 450 milioni di euro e quello al consumo i 700 milioni. Cifre che collocano di fatto il prezioso alimento modenese nella top ten delle specialità alimentari DOP e IGP italiane.

Ufficio Stampa Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
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Cucina biologica, volersi bene anche a tavola!

fotoCucina biologica, volersi bene anche a tavola!
Nasce BioChef Cooking, non è moda, ma un modus vivendi per una qualità di vita sana

La nostra generazione è cresciuta ascoltando l’allegro blog blog delle zuppe nelle pentole di rame, la merenda di pane e olio, il pollo la domenica e la torta di mele fatta dalle massaie, poi siamo arrivati alle merendine, alla Coca Cola ai trigliceridi al colesterolo: è stato anche un cambio totale di vita, di abitudini che ci portano sempre di più a mangiare in fretta e male ignorando la provenienza del cibo consumato; ma negli ultimi 10-15 anni, uniti alla nuova ricerca di armonia con la natura propugnata dal movimento New Age, si è avuto in Italia lo sviluppo del movimento biologico grazie alla diffusione dei movimenti ambientalisti, movimento biologico risalente alla fine del XIX secolo, quando nascono a Berlino prodotti dietetici per combattere l’alcoolismo.
La cucina biologia non è altro che una cucina naturale, basata su alcuni fondamentali principi che la distinguono dal mood tradizionale di preparare i cibi. Inoltre la cucina biologica, come il nome stesso suggerisce, usa solo ed esclusivamente alimenti ed ingredienti biologici trattati secondo particolari criteri, ovvero coltivati senza l’uso di Domenico Cilentipesticidi e prodotti chimici, seguendo la cosiddetta stagionalità dei prodotti che la natura offre. Un modo di mangiare senza dubbio salutare e senza nessuna controindicazione, adatto a chiunque. Eco Si mangia sempre più bio, ma non più solo a casa. L’attenzione al biologico si è allargata dalla spesa al mercato al menu del ristorante. I clienti non danno importanza soltanto alla regionalità o alla stagionalità, ma anche, in misura crescente, alla qualità bio.
Inoltre la cucina biologica, come il nome stesso suggerisce, usa solo ed esclusivamente alimenti ed ingredienti biologici trattati secondo particolari criteri, ovvero coltivati senza l’uso di pesticidi e prodotti chimici, seguendo la cosiddetta stagionalità dei prodotti che la natura offre.

La cucina biologica è soprattutto legata al concetto della buona tavola e alla sana alimentazione tipica se vogliamo della tradizione mediterranea per cui l’Italia si distingue da sempre, infatti propone pietanze gustose ed invitanti preparate con prodotti di prima scelta e di stagione, provenienti da coltivazioni controllate che non usano per verdure, frutta e cereali alcun veleno o fertilizzanti sintetici, tutti elementi chimici che a lungo andare, una volta assunti, vengono accumulate dal nostro organismo portando anche a patologie gravi ed in primis alle tanto diffuse intolleranze alimentari di cui sono colpiti anche i bambini in tenera età, tenendo d’occhio anche il modo di cuocere i cibi in maniera sana.
Ma se poi viene la voglia di gustare piatti preparati da grandi chef…non c’è che l’imbarazzo della scelta! Si perché oggi anche i grandi della cucina italiana prediligono il metodo bio, stanno nascendo scuole e corsi rivolti al biologico e gli chef portano in giro per il mondo questo modo di fare cucina, riscuotendo consensi: un articolo del settimanale La Repubblica, pubblicato recentemente, dice che, tra i dieci mestieri del futuro, oltre che a bio architetto e bio ingegnere, un mestiere di sicuro avvenire sarà quello di BioChef.
A Montecatini, città che ha dato i natali a grandi chef, nasce Biochef cooking, un corso che darà diritto l’attestazione rilasciata in base alla norma UNI ISO 29990:2011 da parte del DNV GL e avrà diritto all’iscrizione nel Registro dei BioChef tenuto dal DNV GL stesso.
Alla fine del percorso teorico, ogni allievo potrà accedere ad uno o più moduli pratici-specialistici, da scegliere tra: ristorazione, pasticceria e panificazione biologica.
Nel team di Biochef, di cui è partner l’Istituto Europeo di Firenze, oltre allo Chef Domenico Cilenti, riconosciuto come uno dei più influenti cousine Chefs pugliesi nel mondo, che sovrintenderà a tutta la formazione dei futuri BioChef, terranno inoltre lezioni sulla cucina e la filosofia bio importanti nutrizionisti e, tra gli altri Filippo Cogliandro, lo chef calabro che si è ribellato alla mafia, che ha fondato il progetto itinerante de Le Cene della Legalità.

 

BIOCHEF COOKING
Geo Chemic Lab Srl
Sede Formazione
Via del Ponte Sospeso 24/R – Firenze
Telefono 392.9048952 – Fax 0588.553114
E-mail info@biochef.cooking
Sede Operativa Corsi
Lidò le Panteraie
Via delle Panteraie 26
Montecatini Terme

Coppette al pistacchio

Coppette al pistacchio

Ingredienti
300 gr di mascarpone
pan di Spagna
5 cucchiai di zucchero
acqua zuccherata
2 uova
6 cucchiai di granella di pistacchio

Preparazione
Unite mascarpone , zucchero e uova, montate il tutto con uno sbattitore elettrico.
Aggiungete la granella di pistacchio (tenendone una parte per guarnire le vostre coppette)
Prendete il pan di spagna tagliatelo a pezzetti e fate un fondo con il pan di spagna per di ogni singola coppetta (uno strato alto 1 o 2 cm ), bagnatelo con qualche cucchiaino di acqua zuccherata
Versateci la crema e decorate la coppetta con la granella di pistacchio

Con L’Istituto Nazionale Grappa a Expo 2015: 70 bottiglie e 21 distillerie presenti al salone della grappa nel padiglione “Vino a taste of Italy”

Spazio GrappaCon L’Istituto Nazionale Grappa a Expo 2015: 70 bottiglie e 21 distillerie presenti al salone della grappa nel padiglione “Vino a taste of Italy”

Si aprirà ufficialmente domani 23 maggio a Expo Milano 2015, il Padiglione “Vino A taste of Italy” e in questo suggestivo spazio all’interno della più importante esposizione mondiale del settore agroalimentare non poteva certo mancare l’IG Grappa, acquavite simbolo del made in Italy, la quale è riuscita grazie alla collaborazione tra Istituto Nazionale Grappa, Assodistil, ad essere presente all’interno del Salone della Grappa, uno spazio adiacente all’area “Biblioteca del Vino” posto al secondo piano del padiglione che si trova all’incrocio tra Cardo e Decumano.

“La Grappa – ha commentato il Presidente dell’Istituto Nazionale Grappa Elvio Bonollo – rappresenta una eccellenza esclusivamente italiana, un’Indicazione Geografica riconosciuta all’Italia, frutto delle peculiarità della tradizione distillatoria italiana. Siamo veramente onorati di poter essere presenti a un evento di portata mondiale quale Expo 2015 nel caso specifico all’interno della filiera che valorizza il frutto della vite che, oltre alla produzione dei più rinomati vini italiani, consente di ottenere la nostra acquavite di bandiera: un’acquavite che si distingue non solo per l’inimitabile personalità sensoriale, ma logo INGanche in termini di sostenibilità e virtuosismo nell’utilizzo, come materie prime, dei sottoprodotti della vinificazione. E’ una occasione che non potevamo perdere, per promuovere il prodotto e per fare chiarezza sull’originalità della Grappa rispetto a tanti tentativi di imitazione che si trovano in vari paesi del mondo. Expo 2015 sarà una vetrina promozionale finalizzata a far conoscere al consumatore nazionale ed internazionale la Grappa, le sue peculiarità distintive a livello di ricchezza ed intensità aromatica, il valore del lavoro di tanti produttori che con passione, rispetto della tradizione e capacità d’innovazione ogni giorno portano avanti le proprie aziende che, in molti casi, vantano storie ultracentenarie “.

Le distillerie presenti in questa vetrina organizzata grazie all’impegno di Veronafiere – che raccoglie simbolicamente tutte le tipologie di prodotto – sono 21, per un totale di circa 70 bottiglie. Nel medesimo spazio, per tutta la durata dell’evento, vi sarà anche un video a riproduzione continua, in cui verrà mostrato come si fa la Grappa, soffermandosi con particolare attenzione al profondo legame che ciascuna grappa ha con il proprio territorio e con la viticultura.
La partecipazione dell’IG Grappa a Expo, sarà tutt’altro che passiva: a partire dal mese di giugno e per ogni venerdì fino al termine dell’esposizione infatti, dalle ore 14 alle 15.30 saranno organizzate sedute di degustazione guidate da sommelier professionisti, per poter meglio apprezzarne le note sensoriali ma anche per avvicinarsi e conoscere storie originali di produttori che si tramandano – alcuni anche da secoli – l’arte distillatoria di famiglia.

Ufficio stampa Istituto Nazionale Grappa
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
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Tartelette, Fragole, Mascarpone e Biscotti di Farro con Gocce di Cioccolato – Prometeo

Tartelette, Fragole, Mascarpone e Biscotti di Farro con Gocce di Cioccolato - Prometeo

Tartelette, Fragole, Mascarpone e Biscotti di Farro con Gocce di Cioccolato – Prometeo

Dal Paese delle Stoviglie Sonia saluta la primavera suggerendoci un dolce alla frutta con una base di biscotti al farro con gocce di ciocolato su un morbido letto di cremoso mascarpone.
Primavera: tempo di fragole e dolci freschi alla frutta. Adoro queste tortine perché sono molto golose, ma allo stesso tempo facile e veloci da preparare, anche per una cena dell’ultimo minuto. I biscotti di farro con gocce di cioccolato Prometeo ® sono una base perfetta per la tartelette perché correggono la dolcezza della crema al mascarpone e creano un equilibrio di gusti.”Promoteo

Ingredienti per 6 tartelette
40 Fragole (dipende se volete usarle intere o tagliate a fettine) potete usare i kiwi, le pesche o qualunque altro frutto vi sia gradito.
Per la base
80 gr. di burro
100 gr. di biscotti di farro con gocce di cioccolato Prometeo
Per la crema al mascarpone
250 gr. di mascarpone
45 gr. di zucchero a velo
Zucchero alla vaniglia (per farlo basta semplicemente mettere delle stecche di vaniglia all’interno di un barattolino di zucchero, dopo un paio di settimane lo zucchero avrà un intenso profumo di vaniglia). Se non potete fare da voi lo zucchero alla vaniglia potete usare lo zucchero vanigliato in vendita in tutti i supermercati. Non ho messo le dosi dello zucchero alla vaniglia perché vi consiglio di assaggiare sempre la crema al mascarpone e regolarvi secondo il vostro gusto. Io ad esempio amo che la crema non sia troppo dolce, perché rischia di sovrastare il gusto dei biscotti e della frutta.

Preparazione
Tritate i biscotti di farro con il robot. Se non lo avete basta metterli in un canovaccio e schiacciarli con il batticarne.
Mettete i biscotti in una ciotola con il burro fuso e mescolate con la forchetta in modo da ottenere la consistenza della sabbia umida.
Distribuito il composto ottenuto sul fondo degli stampini, livellate aiutandovi con un cucchiaio e schiacciate bene il fondo e i lati. Avete appena preparato il fondo della tartelette che metterete in frigo per almeno 15 minuti in modo da solidificare il burro e indurire la base.
Sbattete con la forchetta il mascarpone insieme ai due tipi di zucchero. Se non potete fare da voi lo zucchero alla vaniglia potete usare lo zucchero vanigliato in vendita in tutti i supermercati. Non ho messo le dosi dello zucchero alla vaniglia perché vi consiglio di assaggiare sempre la crema al mascarpone e regolarvi secondo il vostro gusto. Io ad esempio amo che la crema non sia troppo dolce, perché rischia di sovrastare il gusto dei biscotti e della frutta.
Stendete la crema al mascarpone sulla base di biscotti al farro. Posizionate le fragole pulite sulla vostra tortina. Potete metterle intere come ho fatto io, oppure tagliarle a fettine e disporle a ventaglio. Riponete il dolce in frigo coperto con la pellicola fino al momento di servire.

Suggerimenti
Non lasciate le tortine per più di due ore in frigo altrimenti la base rischia di diventare molle.

Potete sostituire le fragole con i kiwi, le pesche o qualunque altro frutto vi sia gradito.

Croccantino di ortaggi – Executive chef Giorgio Rimmaudo- Cristina

Croccantino di ortaggi – Executive chef Giorgio Rimmaudo- Cristina

Ingredienti
30 gr di Carote
80 gr di Peperoni rossi e gialli
120 gr di Zucchine
40 gr di Cipolle bianche
50 gr di Patate
40 gr di Sedano
2 gr di Aglio

Preparazione
Tagliate tutti gli ortaggi a julienne e conditeli con il sale il pepe e la farina.
In una padella versate l’olio sistemate all’interno 8 cerchi del diametro di 6 cm sistemate all’interno gli ortaggi e rosolate da ambedue le parti.
Appena cotti e croccanti mettetli ad asciugare dal grasso di cottura.
Presentazione e finitura. Scaloppate il lombo di coniglio,sistematelo nel piatto,vicino il croccantino di ortaggi e tutt’intorno la salsa al marsala.

Caparena Taormina
Via Nazionale 189,
98039 Taormina (ME)
Tel: +39 0942 65 20 33
Fax: +39 0942 36 913
E-mail: caparena@gaishotels.com

Vini e sapori in strada Bertinoro (FC)

Vini e sapori in strada Bertinoro (FC)

Sabato 6 Giugno 2015

Stand delle aziende agricole e vinicole del territorio aderenti alla Strada dei Vini e dei Sapori di Forlì e Cesena
Degustazioni e assaggi di tutte le varietà di Vino di Romagna di qualità, di prodotti tipici, piatti della tradizione, piadina e dolci del territorio…
Eventi culturali e musica dal vivo.

Piazza della Libertà – Bertinoro
Dalle ore 19.00

Ass.ne Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì-Cesena
Tel. 0543 469213 – Fax 0543 444588
e-mail info@stradavinisaporifc.it
Sito web www.stradavinisaporifc.it
Ufficio turismo
Tel. 0543 469213 – Fax 0543 444486
e-mail turismo@comune.bertinoro.fc.it
Sito web www.comune.bertinoro.fc.it

Pasta sfoglia con wurstel, zucchine e uova

Pasta sfoglia con wurstel, zucchine e uova

Ingredienti
4 zucchine rotonde
170 gr di wurstel
2 uova
150 gr di emmental
1 rotolo di pasta sfoglia
sale
pepe
basilico

 

Preparazione
Accendete il forno a 180°- 200° C almeno 10 minuti prima della cottura.
Lavate le zucchine e tagliatele a rondelle.
Rassodate le uova (bollitele per 10 minuti).
Lasciate raffreddare le uova. Accelerate la procedura di raffreddamento, mettendole sotto l’acqua corrente (fredda). Sgusciate le uova e tagliatele.
Tagliate i wurstel a rondelle.
Srotolate la pasta sfoglia, mettetela direttamente in uno stampo o in una teglia, mantenete la stessa carta presente nella confezione per evitare di dover ungere la teglia, fate aderire la pasta ai bordi della teglia o dello stampo, eliminate la carta in eccedenza per evitare che si bruci, se utilizzerete stampi in silicone non sarà sfoglia-zucchine-uova.gifnecessario l’utilizzo di carta forno.
Picchiettate il fondo con una forchetta.
Farcite la torta: sul fondo mettete il formaggio tagliato a pezzettini, aggiungete i wurstel, le uova e per finire le zucchine.
Stendete tutto in modo uniforme. Rigirate la pasta verso il centro della torta per “fare i bordi”.
Per una cottura uniforme posizionate la teglia su un ripiano intermedio.
Cuocetela per 30 minuti o comunque fino a quando, vedete che la parte sopra della pasta sfoglia non si sarà dorata.
Potete servirla calda o fredda a seconda dei gusti.
Prima di servire guarnitela con foglie di basilico.

Dal RUM alla Grappa apre a Roma il primo ”Corso completo sui Distillati Internazionali”

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Dal RUM alla Grappa apre a Roma il primo ”Corso completo sui Distillati Internazionali”

A Roma sono già aperte le iscrizioni al sorprendente ed esclusivo corso teorico – pratico sui distillati nazionali e internazionali ideato e organizzato dall’Associazione “A tavola con Bacco”, che si svolgerà  sabato 20 giugno 2015 con inizio alle ore 10,30 presso COQUIS – Ateneo Italiano della Cucina, Via Flaminia 575 (www.coquis.it).

Il programma didattico, che si svolgerà durante l’intera giornata, avrà il seguente orario: dalle ore 10,00 alle ore 10.30 registrazione partecipanti, dalle ore 10,30 alle ore 13,00 prima parte del corso, dalle ore 13,00 alle ore 14,30 pausa pranzo (costo del pranzo non previsto nella quota di partecipazione), dalle ore 14,30 alle ore 17,30 circa seconda parte del corso.

Durante le lezioni sono previste delle degustazioni sensoriali guidate di 4 distillati scelti tra rum, whisky, cognac, tequila, gin, armagnac, grappa e vodka uniti a assaggi di cioccolato e frutta secca.

Al termine del Corso è previsto il rilascio di un attestato di partecipazione personalizzato!

Il programma delle lezioni si svilupperà nel seguente modo:

PRESENTAZIONE DEL CORSO
–  Obiettivi del Corso
–  Programma del Corso

FACCIAMO UN PO’ DI CHIAREZZA SUI DISTILLATI
–  Cos’è un distillato
distillati foto  Le acquaviti nella storia
–  Le più importanti tipologie Nazionali e Internazionali
–  I pericoli del bere inconsapevole
–  Facciamo il calcolo di quanto bere senza infrangere le regole di sicurezza

IL WHISKY
–  Le principali differenze tra Whisky e Whiskey
–  Come si produce il Whisky
–  Il Whisky nel mondo
–  Scegliere il bicchiere e servirlo nel modo giusto

IL RUM
–  Cos’é un Rum agricolo e come si differenzia da quello industriale
–  Come si produce il Rum
–  Come si distingue un Rum da un Ron e e da un Rhum
–  Scegliere il bicchiere e servirlo nel modo giusto

TECNICHE DI DEGUSTAZIONE DEI DISTILLATI INTERNAZIONALI
– Le tecniche: l’esame visivo, olfattivo e gustativo
– Degustazione guidata con coinvolgimento dei partecipanti nella valutazione sensoriale di due distillati internazionali con in abbinamento ad assaggi di cioccolato

Si prosegue con:

LA VODKA E IL GIN
– La signora che viene dal freddo: la vodka
– Polacca o Russa?
– Gin Gin…Ginepro
– Classificazione della vodka e del Gin
– I metodi di produzione
– Scegliere il bicchiere e servirla nel modo giusto

IL TEQUILA
– Classificazione del Tequila
– La materia prima e la produzione
– Come scegliere il bicchiere e servirlo nel modo giusto

IL COGNAC E L’ARMAGNAC
– Gli spadaccini di Francia: il Cognac e l’Armagnac
– Classificazione
– La materia prima e la produzione
– Come scegliere il bicchiere e servirla nel modo giusto

LA GRAPPA
– La Grappa: conoscerla per amarla
– Classificazione
– La materia prima e la produzione
– Come scegliere il bicchiere e servirla nel modo giusto

TECNICHE DI DEGUSTAZIONE DELLA GRAPPA
– Come si degusta la Grappa
– Le tecniche: l’esame visivo, olfattivo e gustativo
– Degustazione guidata con coinvolgimento dei partecipanti nella valutazione sensoriale di una Grappa Giovane e un Brandy italiano in abbinamento ad assaggi di cioccolato

Per avere informazioni e prenotare telefonare al 338.9676936 o inviare una mail a atavolaconbacco@eventidop.com. E’ possibile iscriversi on line cliccando al seguente link http://www.eventidop.com/it/i-nostri-corsi/corsi-intensivi/254-corso-sui-distillati.html

Per le prime 25 persone che prenotano entro martedì 26 maggio 2015 il costo del Corso é di soli 69,00 euro, mentre dopo tale data sale a 99,00 euro.

La Direzione si riserva la facoltà di rinviare il Corso in caso non si raggiunga un numero minimo di iscritti che permetta il regolare svolgimento delle lezioni.

Il pagamento delle quota di partecipazione avverrà solamente dopo conferma scritta dell’inizio del Corso.

I primi di Rolo Rolo(RE)

I primi di Rolo Rolo(RE)

Dal 6 al 7 Giugno 2015

Enorme stand gastronomico
Primi piatti tipici della tradizione rolese, dai risotti ai tortelli, cappelletti e tagliatelle con formula all you can eat (tùtt quel ca tag la chev a magner).
Sul palco band e singoli artisti di Rolo e dintorni