Bere come una volta. I piatti delle cucina contadina toscana incontrano i vini semplici e schietti che nessuno (o quasi) fa più

logo bere come una voltaBere come una volta. I piatti delle cucina contadina toscana incontrano i vini semplici e schietti che nessuno (o quasi) fa più

Giovedì 4 giugno 2015

Giovedì 4 giugno nella storica Osteria Bonanni – Capounto dal 1920 in Via Turbone 9 Montelupo F.no
Bere come una volta. I piatti delle cucina contadina toscana incontrano i vini semplici e schietti che nessuno (o quasi) fa più
Cena con degustazione di vini a cura dell’enologo Carlo Travagli e del sommelier Moreno Leporatti. Nel menù i piatti dell’oste Maurilio, anima dell’osteria simbolo di Turbone e della memoria della Toscana più genuina

Bere come una volta. I piatti delle cucina contadina toscana incontrano i vini semplici e schietti che nessuno (o quasi) fa più. E’ questo il tema della cena con degustazione organizzata giovedì 4 giugno ore 20.00. dalla storica Osteria Bonanni – Capounto dal 1920 (Via Turbone 9 Montelupo F.no FI).
Nata da un’idea dell’enologo Carlo Travagli e del sommelier Moreno Leporatti, l’evento è un modo per riscoprire il valore autentico e genuino dello stare insieme a tavola. Nell’occasione, infatti, saranno proposte ricette che ci faranno sentire la Toscana in bocca: dal tradizionale ragù con le rigaglie alla immancabile trippa. Ai piatti saranno abbinati vini che è sempre più raro trovare in commercio e che si potranno mettere a confronto con quelli che siamo abituati a bere oggi. Vini “fatti come una volta” che ci sorprenderanno perché ci restituiranno profumi e sensazioni al palato che abbiamo dimenticato ma che appartengono ad una memoria antica e familiare. Carlo Travagli e Moreno Leporatti guideranno gli ospiti nella degustazione e descriveranno le caratteristiche dei vini e dei piatti in menù insieme all’oste Maurilio che racconterà anche la storia della sua famiglia e della antica osteria Bonanni. Forse non tutti sanno, infatti, che l’antica Osteria Bonanni negli anni Venti era un’osteria da trasporto per i carrettieri e i barrocciai. Nel tempo ha conservato le stesse tovaglie a quadri classiche che come scrive Cristiano Mazzanti nel libro Turbone Storia di un paese “sembrano ritmare come un pentagramma la cadenza degli zoccoli dei pesanti in chiave di martinicca del barroccio”. Il Bonanni è fra i pochi esercizi che da tre generazioni si tramanda di padre in figlio. Famoso da sempre come uno degli ultimi locali in cui “restare a veglia” Capounto ha conservatp “la gastronomia del tempo semplice e legata al gobbino, il tipico bicchiere di vino toscano chiamato così perché quando è a “raso” ci si deve ingobbire per bere”. Nella serata di giovedì 4 giugno si comincia con un antipasto toscano di salumi e ficattoline a cui verrà accostato il vino di quartino di Gavignano. Seguiranno due ricette per palati golosi: maccheroncini con gota di Cinta senese e pecorino accompagnati dal Trebbiano Antica Maniera di Colli Alberti e chioccioloni con il ragù di rigaglie con Rosso Genuino di Vinci. Poi sono previsti il lesso rifatto con le cipolle e pomodori in teglia con Chianti Governato alla Toscana (2013) dell’Azienda Giorni e la Trippa alla fiorentina con fagioli all’uccelletto con il Brunello dell’azienda vinicola Il Grappolo Fortius. La cena si concluderà con i cantuccini del Vezzosi e l’’introvabile Occhio di Pernice di Colli Alberti.

Il costo della cena è di 35 euro a persona.
Prenotazioni al 0571913477 fino ad esaurimento postI.

Natascia Maesi

Bere come una volta. I piatti delle cucina contadina toscana incontrano i vini semplici e schietti che nessuno (o quasi) fa piùultima modifica: 2015-06-02T17:22:01+02:00da eleoma
Reposta per primo quest’articolo

Lascia un commento