MedDiet protagonista a Expo: la dichiarazione per la tutela e la promozione della dieta mediterranea

MedDiet protagonista a Expo: la dichiarazione per la tutela e la promozione della dieta mediterranea
Egitto,Libano, Tunisia , dopo esperienza del progetto che ispira coesine e richiama alla pace, chiedono di entrare a far parte dei paesi a patrimonio Unesco

Un progetto che mette al centro il Mediterraneo, lo spirito di coesione interna e l’identità dei Paesi coinvolti. Così ha definito il progetto MedDiet – implementato nel quadro del programma ENPI CBC Bacino del Mediterraneo e finanziato, per un ammontare di 4,49 milioni di euro, dall’Unione Europea tramite lo Strumento Europeo di Vicinato e Partenariato e tra i 95 progetti finanziati dal Programma gestito dalla Regione Autonoma della Sardegna – Anna Catte, Direttore dell’Autorità di Gestione. “L’aspetto maggiormente positivo – ha ribadito – risiede nel fatto che MedDiet stia contribuendo a dimostrare che i benefici della Dieta Mediterranea non si riflettono soltanto sulle persone ma anche sulle economie locali e sta rafforzando lo spirito di coesione interna oltre che l’identità dei Paesi coinvolti. Non da meno, il fatto che contribuisce a migliorare l’immagine della regione Mediterranea all’esterno”.

Mediterraneo come tassello di pace, con la Dieta Mediterranea che unisce i popoli e che racchiude tra i suoi elementi fondamentali quell’olivo simbolo di pace da sempre anche secondo il Presidente dell’Associazione Città dell’Olio Enrico Lupi: “una grande opportunità di pace – ha aggiunto – per chi lo condivide attraverso i temi della Dieta Mediterranea. Un progetto il cui percorso ha avvicinato i Paesi portando benefici sia in termini di qualità dello stile di vita ma anche alle economie dei territori. Un tema comune, quello della Dieta Mediterranea, che unisce le due sponde del Mediterraneo e si candida a diventare un esempio per valorizzare ciò che siamo e che rappresentiamo”.

L’evento di capitalizzazione MedDiet ha rappresentato altresì l’occasione per manifestare l’interesse di Egitto, Libano e Tunisia, di entrare a far parte dei Paesi Patrimonio Unesco della Dieta Mediterranea . e quindi individuare le relative comunità emblematiche nei relativi Paesi. Un processo che, con l’aiuto della presidenza di turno dell’Italia potrebbe portare a un esito positivo entro il termine di sei mesi. In questo lasso di tempo, l’Italia coordinata dal MIPAAF che rappresenta i Paesi della Dieta Mediterranea già facenti parte del riconoscimento UNESCO, potrà aiutare i tre Paesi richiedenti Egitto, Libano e Tunisia, a vedere riconosciuta la loro ‘dieta mediterranea’ Patrimonio dell’Umanità. Obiettivo del processo sarà non solo garantire loro sostegno nell’inserimento nella rosa dei candidati ma altresì rafforzare le opportunità di dialogo interculturale e interreligioso tra realtà diverse a partire da un elemento che unisce tutti: il mangiare insieme, lo stile di vita, la convivialità nel rispetto reciproco delle diversità.

Anche il Segretario Generale della Confederation of Egyptian European Business Associations (CEEBA) Alaa Ezz e Primo Sottosegretario di Stato dell’Egitto, ha sottolineato come “Obiettivo di questo summit è quello di proteggere e salvaguardare la Dieta Mediterranea come parte integrante del nostro life-style. Non parliamo solo di ingredienti, dei processi produttivi e dell’alimento stesso, ma del modo in cui lo mangiamo, del modo in cui lo trattiamo e come guardiamo al cibo come parte della vita. Allo stesso tempo vogliamo creare un rete di solidarietà e supporto da parte delle Autorità Locali e Organizzazioni internazionali e divulgare il concetto ai bambini nelle Scuole: tutto questo fa parte di centinaia di attività che i partners hanno condotto nei 3 anni nel progetto per il progetto Met Diet”. Per il Segretario Generale della Confederation of Egyptian European Business Associations, il progetto MedDiet si configura come “una opportunità per preservare la nostra eredità culturale ma anche un beneficio economico che viene inteso sotto due punti di vista: promuovere l’export di food stuff tradizionale dei Paesi Mediterranei e cercare di attrarre turismo culturale, che rappresenta circa il 7% del turismo mondiale”.

Il team dei dodici partner è coordinato da Unioncamere Nazionale e si compone di rappresentanti dei sei Paesi coinvolti nel progetto, in particolare del Centro Servizi per le Imprese della CCIAA Cagliari, Associazione nazionale Città dell’Olio, Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, Foundacion Dieta Mediterranea (Spagna), Camera di Commercio di Tunisi, Rotes de l’Olivier (Grecia), Camera di Commercio di Messinia (Grecia), Asociation Espanola de Municipios del Olivo (Spagna), Association of Mediterranean Chambers of Commerce (Spagna), Confederation of Egyptian European Business Associations (Egitto), Institut National de la Recherche Agronomique de Tunisie (Tunisia) e Camera di Commercio di Beirut (Libano).

Qualche numero in più per inquadrare la portata del Progetto ENPI MedDiet, di durata triennale, che coinvolge Italia, Grecia, Spagna, Egitto, Libano e Tunisia: 118.000 consumatori totali coinvolti, 4.800 bambini e ragazzi di 160 istituti scolastici, 1.200 insegnanti, 355 funzionari di istituzioni politiche nazionali, 240 ristoratori, 160 dirigenti scolastici, 160 promotori di enti locali, 20 funzionari delle Camere di Commercio. In totale, sono stati 48.200 i MedDiet Toolkit distribuiti e 20 gli info point a disposizione, 165 iniziative organizzate nel triennio sulla nutrizione, 126 le dichiarazioni di salvaguardia della Dieta Mediterranea e 90 istituzioni dei Paesi del Mediterraneo.
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.

 

 

MedDiet protagonista a Expo: la dichiarazione per la tutela e la promozione della dieta mediterraneaultima modifica: 2015-09-22T13:12:00+02:00da eleoma
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