Il Sassocheto 2011 – Il Grappolo debutta a Benvenuto Brunello

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Il Brunello frutto della selezione dell’azienda sarà presentato per la prima volta nella capitale del vino nel grande evento promosso dal Consorzio del Vino Brunello di Montalcino
Debutta a Benvenuto Brunello il Sassocheto 2011 dell’azienda vinicola Il Grappolo. Dal 19 al 22 febbraio l’azienda pratese nata dalla passione per il vino della famiglia di imprenditori Il Grappolo Enologo Carlo Travaglitessili Giovannelli, sarà nella capitale del vino – a Montalcino – dove ha la sua cantina a gestione diretta, in occasione della kermesse più attesa dell’anno promossa dal Consorzio del Vino Brunello di Montalcino e dedicata al prodotto principe di questo territorio.

Il Grappolo presenterà la sua prima scelta: la nuova selezione di Brunello di Montalcino DOCG Sassocheto 2011, frutto di un progetto qualità voluto dalla proprietà e curato nei minimi dettagli dall’enologo Carlo Travagli. Un vino che nasce nel cuore della Tenuta, dalla sua vigna più antica: il Piano Nero (chiamata così dai contadini della zona) situata a 300 metri di altitudine e caratterizzata da una perfetta esposizione a sud, e deve il suo nome proprio a questo terreno ricco di scheletro e di “sasso” oltre che al suo carattere “cheto”, equilibrato ma deciso.

Sassocheto Il GrappoloRaffinato, complesso e dal gusto sanguigno Il Brunello Sassocheto DOCG 2011 è l’eccellenza della produzione di Brunello dell’azienda. Un vino dalla forte identità. Schietto e genuino, strutturato e complesso ma, al tempo stesso, vivace e godibile al palato, invitante al naso con le sue piacevoli note olfattive e una buona persistenza aromatica. Prodotto esclusivamente con uve Sangiovese, viene vinificato in vasca aperta con fermentazione a temperatura controllata e macerazioni prolungate, matura in botti di rovere francese e di slavonia per oltre 24 mesi, invecchiando affina in bottiglia le proprie caratteristiche per circa un anno, prima di essere messo in commercio. È un autentico vino di razza, frutto di un grande amore per la terra e di una lunga esperienza in cantina. Fatto con le mani e con il cuore.
Il Grappolo di Montalcino: l’azienda

Uno stile unico che unisce ricerca e passione. Fondata nel 1974 il Grappolo è un’azienda che unisce tradizione e innovazione. In più di quarant’anni di esperienza, ha conquistato nicchie di mercato sempre più ampie, in Italia e all’estero (Canada e Svizzera sono attualmente i mercati di riferimento) producendo tra 30.000 e 40.000 bottiglie di Brunello l’anno e attualmente circa 4.000 bottiglie di Rosso di Montalcino.

Il GrappoloNel cuore della Toscana la culla del Brunello. La Tenuta Il Grappolo si estende per circa 25 ettari a sud di Montalcino, nel cuore della Toscana, a 90 km da Firenze e 30 km da Siena, tra il mar Tirreno e la Val d’Orcia. In questa zona ricca di macchia mediterranea, i nostri vigneti impiantati a Sangiovese – localmente chiamato “Brunello” – ricoprono circa 16 acri situati a 300 metri di altitudine sul versante sudovest. L’ottima esposizione, il microclima temperato influenzato dalla vicinanza del mare con estati calde e secche e venti costanti e la particolare conformazione geologica dei terreni – la tipica formazione scistosa toscana ottenuta dalla decomposizione di rocce di galestro, alberese e arenarie – caratterizza un terreno ricco in scheletro. Queste condizioni assicurano una maturazione graduale e completa dei grappoli e garantiscono ai nostri vini sapidità ed eleganza, esaltate dall’affinamento in legno.

La cura in ogni dettaglio. La cantina è il cuore pulsante della Tenuta Il Grappolo. Le uve raccolte a mano e selezionate accuratamente durante la vendemmia, vengono trasferite in vasche di fermentazione troncoconiche di acciaio inox. La fermentazione alcolica si svolge a temperature controllate. La macerazione delle bucce dura in media 15-20 giorni durante i quali le bucce vengono dolcemente follate. La maturazione successiva del nostro Brunello avviene in botti di rovere francese e di slavonia di medie e piccole dimensioni dove permane più di due anni. Terminato l’invecchiamento, lasciamo riposare in bottiglia per almeno un anno. Il risultato è un vino che ci racconta.

Eleganti e dal carattere deciso. I nostri sono vini di razza. Nel fare i vini che presenteremo – il Brunello di Montalcino DOCG Sassocheto 2011 e il Brunello di Montalcino DOCG 2011 – abbiamo messo l’impegno e la passione che ci lega alla nostra terra perchè amiamo produrre vini in grado di raccontare non solo la storia e l’identità di un territorio famoso in tutto il mondo ma anche lo spirito genuino e sincero della sua gente. Ci prendiamo cura dei nostri vigneti e delle nostre uve, rispettando la terra e i ritmi della natura. Equilibrio ed autenticità sono la materia di cui sono fatti i nostri sogni, i valori che trasferiamo nella bottiglia grazie alle mani sapienti dei nostri cantinieri.

Il Grappolo – Cantina
S. Angelo in Colle
Via Traversa dei Monti
53024 Montalcino — Italia

Il Grappolo – Sede ed uffici
Via Lungo il Ficarello, 9
59100 Prato – Italia
Tel. +39 0574 813730 Fax +39 0574 811970
ilgrappolo@ilgrappolofortius.it

Natascia Maesi
Ufficio Stampa Il Grappolo
natascia.maesi@gmail.com

1930 – per ritornare nella pericolosa New York degli anni ‘30

tito-schipa-news-10 (1)1930 – per ritornare nella pericolosa New York degli anni ‘30

Il Gran Caffè Tito Schipa presenta…
1930
per ritornare nella pericolosa New York degli anni ’30

Concepito per diminuire le violenze (per strada e in casa), il proibizionismo negli USA, non fece altro che aumentare l’associazionismo criminale e la nascita delle gang. Durante il proibizionismo americano (1919-1933), la gang si battevano per avere il controllo del contrabbando di alcolici, non senza lasciarsi dietro scie di sangue, assalti a treni merci e omicidi.

Una volta ottenuti gli alcolici, alcuni audaci bar, per mascherarne la vendita, usavano riempire i bicchieri di liquore con forti aromi per mascherare l’odore.
Ingredienti

– rum El Rom Prohibido
– whisky Talisker Single Malt
– vermouth rosso Carpano Antica Formula
– Lemon bitter
– Vanilla bitter

Perfetto per una bevuta notturna, in compagnia di vecchi amici.

– Next Events –

Venerdì 19 febbraio
h. 22:00 Sabato 20 febbraio

White Ostuni Tito Schipa
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Qualivita “Incorona”L’cedto balsamico di Modena IGP che cresce in quantità, valore ED Export

Aceto Balsamico di Modena IGPQualivita “Incorona”L’cedto balsamico di Modena IGP che cresce in quantità, valore ED Export
I dati presentati stamattina a Roma con il XIII Rapporto Ismea-Qualivita sulle denominazioni

Modena sul podio nella classifica nazionale, terza a livello nazionale nel food & wine ma ben seconda per la qualità del Food

L’Aceto Balsamico di Modena IGP è uno dei grandi protagonisti del XIII Rapporto Ismea-Qualivita, indagine socio-economica dei comparti agroalimentare e vitivinicolo Dop e Igp che è stata presentata questa mattina a Roma, durante la Giornata nazionale della qualità agroalimentare promossa dal Mipaaf in collaborazione con Ismea.
Nel Rapporto, stilato nel 2015 su dati riferiti al 2014, viene messa in luce la già consolidata rilevanza che l’Aceto Balsamico di Modena IGP ha nel mondo delle DOP e IGP italiane, ponendosi di fatto al primo posto in valore della produzione con 294 milioni di euro (+12,2%) e un’incidenza sul totale del comparto Food del 4,6%. Ma non solo. La categoria nel 2014 ha registrato trend positivi rispetto al 2013 anche in termini di quantità prodotta e di esportazioni – che rappresentano circa il 92% della produzione totale – le quali, crescendo del 12,3% rispetto all’anno precedente arrivano a 496 milioni di euro, ovvero oltre il 18% del totale delle esportazioni del comparto Food.

Interessante anche guardare i dati relativi alla territorialità: la provincia di Modena, nel comparto del Food&Wine si classifica al terzo posto a livello nazionale, salendo addirittura sul secondo gradino del podio se si parla di solo Food.
Una notizia, quella raccontata dai numeri contenuti nel Rapporto di Ismea-Qualivita, che non fa altro che suggellare l’importante momento che questa eccellenza dell’agroalimentare italiano sta vivendo sia sul piano dei numeri che su quello della tutela. Il caso dell’Aceto Balsamico di Modena IGP è stato infatti più volte citato come esempio di successo facendo riferimento alle recenti sentenze emesse da tribunali tedeschi a difesa dell’autenticità del prodotto modenese, come ha ribadito anche il Direttore di Qualivita Mauro Rosati: “le due importanti sentenze arrivate nel 2015 dalla Germania per la tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP hanno affermato che i comportamenti evocativi sono illeciti e che prodotti con queste caratteristiche non possono essere commercializzati. In particolare, la sentenza del Tribunale di Mannheim, vietando la vendita di prodotti genericamente denominati balsamici, rappresenta una importante vittoria per tutte le IG”.

Ufficio Stampa Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Email marzia.morganti@gmail.com

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Fondazione Achille Castiglioni | Dimensione Domestica

image001 (2)Fondazione Achille Castiglioni | Dimensione Domestica

Era il 1957 e a Villa Olmo/Como, nell’ambito della mostra Colori e forme della casa d’oggi a cui partecipavano i nomi eccellenti del mondo del progetto dell’epoca, i fratelli Castiglioni stupivano il pubblico con la loro interpretazione per l’ Ambiente di Soggiorno.

Febbraio 2016: prendendo spunto da quell’evento e dalla ricostruzione filologica della stanza di allora, la Fondazione Achille Castiglioni, inaugura la prima di tre mostre che, nel segno della divulgazione di un’eredità creativa da tramandare, accompagneranno il pubblico fino al 2018, anno del centenario della nascita di Achille Castiglioni.

E’ quindi con grande piacere che vi invito all’inaugurazione di Dimensione Domestica, a cura di Beppe Finessi, grafica di Italo Lupi e progetto di Marco Marzini il prossimo 16 Febbraio alla preview stampa h. 17.30, presso la Fondazione Achille Castiglioni di Milano.

Carlo e Giovanna Castiglioni insieme a Beppe Finessi vi aspettano!

 

Ufficio Stampa

Clara Buoncristiani PR&Communication Studio info@clarabuoncristiani

Aceto balsamico di Modena IGP e AICIG, anteprima con gusto del Chianti Classico Collection 2016 alla Leopolda di Firenze

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Aceto balsamico di Modena IGP e AICIG, anteprima con gusto del Chianti Classico Collection 2016 alla Leopolda di Firenze

Aceto Balsamico di Modena IGP protagonista insieme ad AICIG-Associazione Italiana dei Consorzi Indicazioni Geografiche, dell’Anteprima Chianti Classico Collection 2016, in programma lunedì 15 e martedì 16 febbraio alla Stazione di Leopolda a Firenze. Anche quest’anno, la partnership tra il Consorzio Chianti Classico e una selezione delle più famose eccellenze agroalimentari italiane – di cui l’oro nero di Modena è uno dei più accreditati rappresentanti – si concretizza con la partecipazione dei migliori prodotti DOP sotto il cappello istituzionale di Aicig, nello spazio allestito nell’area dedicata alle eccellenze DOP e IGP. L’Aceto Balsamico di Modena IGP sarà tra queste e presso il desk a esso riservato saranno presentate le due tipologie affinato ed invecchiato con materiale informativo e degustazioni in collaborazione con il Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP.
La presentazione delle nuove annate del Chianti Classico che quest’anno celebra i suoi primi 300 anni dall’editto di Cosimo III, rappresenta una imperdibile occasione per conoscere a fondo la denominazione, le sue etichette e le ultime novità da uno dei territori vinicoli più importanti del mondo, ma anche importanti realtà enogastronomiche italiane che rappresentano una eccellenza italiana nel mondo così come il Chianti Classico stesso. Saranno 165 le aziende che presenteranno 587 etichette in degustazione, per un totale di oltre 7000 bottiglie servite da una squadra di 50 sommelier, in esclusiva per gli oltre 250 giornalisti provenienti da 30 paesi di tutto il mondo e gli oltre 1.500 operatori del settore.

Una vetrina internazionale di tutto rispetto quindi, per questa denominazione che può vantare il primato di essere la più esportata tra quelle italiane: oltre il 90% della produzione nel 2015 ha raggiunto i 93 milioni di litri annui, varca infatti i confini nazionali per raggiungere oltre 120 paesi dei cinque continenti. Un settore, quello dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, che fattura alla produzione oltre 450 milioni di euro e oltre 700 al consumo, e che rappresenta una importante leva economica per il territorio di riferimento che coincide con la provincia di Modena: oltre 70 i produttori e 250 operatori per un totale di circa 1.000 addetti.

Ufficio Stampa Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Tel 3356130800 Email marzia.morganti@gmail.com

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Billie Holiday projet Trio a Jazz&More

Billie Holiday projet Trio a Jazz&More

L’evento si terrà all’ora, data e località seguenti:

Venerdì 12 febbraio 2016 dalle 21:30 alle 23:00 (CET)

Hotel Due Torri
4 Piazza Sant’Anastasia
37121 Verona
Italia

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Eccoci al 3° appuntamento della Rassegna 2016 ideata e condotta da Jazz&More, Circolo Jazz Verona e Due Torri Hotel*****, con il sostegno di Banca Popolare di Verona, AGSM e Advanced Consulting Engineering, sotto il patrocinio del Comune di Verona.

La terza serata della stagione 2016 mette al centro la bella voce di SONIA SPINELLO in un progetto dedicato alla grande Billie Holiday, accompagnata dalle chitarre di MAURIZIO BRUNOD e LORENZO COMINOLI. Il progetto risale al 2015, in occasione del centenario della nascita di Billie, e vede i tre musicisti di spicco del jazz italiano presentare un originale omaggio alla sua arte. Durante il concerto, montato come uno spettacolo teatrale, è Billie stessa a parlare, a raccontare di una vita tormentata ma anche di tanta splendida musica. Il tocco del noto chitarrista Brunod, crea un gioco di contrasti tra il moderno e il classico, rivisitando i brani più celebri della grande interprete in chiave contemporanea.

Appuntamento dalle 20,00 con i prelibati piatti curati dallo chef Sergio Maggio. Alle 21,30, appuntamento con la musica live. E’ possibile partecipare anche al solo Concerto.

INGRESSO

Cena: speciale riduzione 20% sul Menù

Concerto: intero € 10,00 | ridotto € 8,00

INFO E PRENOTAZIONI
Mob 335 6317228 | jazzandmore.verona@gmail.com
Maggiori info su www.jazzandmoreverona.com

Jamaican “Tiki” Mule una freschezza esotica

Jamaican-Tiki-MuleJamaican “Tiki” Mule una freschezza esotica

Il Gran Caffè Tito Schipa presenta…
Jamaican “Tiki” Mule una freschezza esotica

Il Gran Caffè Tito Schipa, questa settimana, vi consiglia il Jamaican Tiki Mule, per trasportarvi attraverso ogni sorso, nelle atmosfere esotiche delle isole lontane.
Ingredienti

– Appleton Estate
– Captain Morgan
– Succo di lime fresco
– Succo di arancia fresco
– Sciroppo di cannella homemade
– Angostura Bitter
– Top Ginger Beer

Il Tiki è una divinità polinesiana solitamente raffigurata mediante sculture rocciose dai grandi occhi rotondi, a rappresentazione gli Dei Maori. Tali sculture sono tutt’oggi parte integrante della cultura polinesiana e hawaiana, per cui è facile associare i Tiki allo splendore delle isole incontaminate.

– Next Events –

Venerdì 12 febbraio
h. 22:00 Sabato 13 febbraio
h. 22:00 Domenica 14 febbraio
h . 18:00
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Parità di genere nei consosrzi di tutela: imposizione assurda

Parità di genere nei consosrzi di tutela: imposizione assurda AICIG, Associazione Italiana Consorzi Indicazione Geografica, che rappresenta circa il 95% della produzione DOP – IGP e FEDERDOC, Confederazione Nazionale dei Consorzi Volontari Tutela Denominazioni dei Vini Italiani, che rappresenta circa l’85% della produzione DO, sono rimaste sbalordite dall’ approvazione nella Commissione Agricoltura della Camera di un emendamento che obbligherebbe i Consorzi volontari di tutela a modificare entro sei mesi i loro statuti per garantire la parità dei generi nei loro Consigli di amministrazione. Questa misura è stata presa senza la benché minima consultazione dei Consorzi ed esprime la totale non conoscenza circa la struttura, il ruolo, la rappresentatività che questi organismi di tutela dei prodotti italiani delle Denominazioni di Origine Protette, Indicazioni Geografiche Protette ed Attestazioni di Specificità rivestono, nonché sulla composizione dei Consigli di Amministrazione che li reggono. Questi infatti sono organismi eletti in base alla composizione della base sociale di ogni Consorzio, cioè delle diverse categorie degli utilizzatori delle Denominazioni, secondo all’ entità della produzione rappresentata.<Ci troviamo un provvedimento astruso ed incomprensibile,afferma Giuseppe Liberatore, Presidente AICIG, che non ha nulla a che vedere con la finalità dei Consorzi di tutela e con la composizione dei loro CdA, inapplicabile perché mancano le persone che rappresentano in modo paritario i due generi. E’ un dato di fatto, continua Liberatore, che la base sociale dei Consorzi è rappresentata da imprese i cui rappresentanti legali sono generalmente uomini. Di riflesso, conclude il Presidente AICIG, anche la composizione dei CdA del Consorzi riflette tale dato di fatto e non si capisce la ragione nel voler imporre una parità di genere che sarebbe nei fatti impossibile avere, perché non esiste alla base sociale>. La rappresentatività in seno al CdA del Consorzio di tutela è legata alla produzione di quella Denominazione ed i suoi componenti sono i rappresentanti legali delle aziende associate o loro delegati, secondo norme statutarie approvate dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Pertanto, le persone che compongono i CdA dei Consorzi di tutela riflettono solo ed esclusivamente la base produttiva della Denominazione e da questa sono nominate, indipendentemente dal genere. Riccardo Ricci Curbastro, Presidente Federdoc, afferma <pur rilevando nel mondo del vino una presenza femminile maggiore rispetto ad altri comparti, non è accettabile un’imposizione del genere dall’alto senza un confronto con i Consorzi stessi rappresentativi della base. Non è imponendo percentuali di genere nei CdA dei Consorzi che si afferma la presenza delle donne nel mondo dell’agricoltura e esprimiamo vivamente dubbio e stupore in merito alla ragione di tale provvedimento>. Non è pensabile come una presenza paritaria o comunque equilibrata dei generi all’interno del CdA, imposta per legge, possa meglio rappresentare la base produttiva delle Denominazioni, in special modo se uno dei due generi è quasi del tutto assente dal sistema. AICIG e FEDERDOC restano totalmente disponibili per fornire tutte le informazioni relative a quanto asserito, auspicando che tale provvedimento, comunque nella realtà inapplicabile, possa venire ripreso durante il dibattito in Aula. Ufficio Stampa AICIG Marte Comunicazione snc. marzia.morganti@gmail.com

Mozzarella di Bufala campana Dop

Mozzarella Bufala Campana DopMozzarella di Bufala campana Dop
Attività di controllo e certificazione 2015 svolta dal DQA
Aumenta la produzione, aumentano i mercati, aumentano i controlli su tutta la filiera

Roma, 11 febbraio 2016. Numeri importanti caratterizzano l’anno 2015 della Mozzarella di Bufala Campana Dop: una produzione che supera i 41 milioni di kg, oltre 160 milioni di kg di latte trasformato, 102 caseifici coinvolti e 1371 allevamenti iscritti all’organismo di controllo.

Valori che pongono la Dop Mozzarella di Bufala Campana al vertice delle produzioni certificate del centro sud Italia e tra le prime a livello nazionale: quarto formaggio Dop italiano per volume, terzo per valore della produzione. L’export rappresenta il 25% della produzione certificata, con una tendenza all’aumento vista la crescente popolarità sia nei mercati consolidati come la Francia, Germania e Stati Uniti, sia in nuove destinazioni come il Medio Oriente, Sud-Africa e America Latina. Questo grande interesse all’estero impone al Consorzio un aumento delle attività di vigilanza. Proprio nei prossimi giorni sarà presentata una collaborazione tra i principali Consorzi di tutela italiani in merito ad attività sui mercati esteri.

“Il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana – spiega il Segretario di AICIG Leo Bertozzi – è stato uno dei fondatori di Aicig dieci anni fa, nonché membro del primo CdA dell’Associazione. Nel corso di questo decennio di vita, AICIG ha sviluppato una serie di azioni tese ad accrescere identità, riconoscibilità ed autorevolezza del sistema italiano dei Consorzi di tutela i quali, stante l’importanza delle IG nel nostro paese e sul mercato internazionale, hanno la responsabilità di indicare le tematiche più attuali per rendere il sistema delle IG sempre più rispondente alla rapida evoluzione della filiera produttiva e degli aspetti normativi. Così fa anche il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana, che rappresenta un riferimento per la tradizionale tecnica casearia della pasta filata. L’allevamento di bufale così come la trasformazione del latte in prodotto DOP rappresentano un patrimonio di inestimabile valore, da tutelare e promuovere”.

Il DQA, organismo che certifica la produzione Dop, è stato dunque chiamato a svolgere un’intensa attività esercitata su tutti gli anelli della filiera. I controlli, in esecuzione di quanto stabilito con l’Ispettorato Centrale Repressione Frodi del Mipaaf, sono stati eseguiti su allevamenti, conferitori e caseifici con un sistema di tracciabilità totale.

Il Presidente del Dqa, Prof. Franco Valfrè, ha ripercorso le fasi della collaborazione avviata tre anni fa tra il Dipartimento Qualità Agroalimentare e la filiera della Mozzarella di Bufala Campana Dop: “dall’incontro sono emerse le principali criticità del settore e le azioni da porre in essere per affrontare le diverse situazioni esistenti all’interno del comparto. Siamo ora al termine di un triennio di attività e – come emerge anche dai dati evidenziati dal direttore tecnico del Dqa Michele Blasi – i risultati ottenuti appaiono sicuramente positivi, non solo per quanto concerne le risposte fornite al piano dei controlli previsti dal Disciplinare ma anche perché comprovano la trasparenza e la sicurezza dell’intera filiera”.

DQA e Consorzio hanno inoltre sviluppato un progetto legato alla sostenibilità ambientale e il benessere animale proprio negli allevamenti della filiera Dop. Punti di forza dell’azione intrapresa sono stati, tra gli altri, il fatto che gli ispettori territoriali e i rappresentanti stessi del Dqa provengono tutti da esperienze formative ed applicative fortemente ancorate al mondo agrozootecnico, con profonda conoscenza dell’allevamento animale, specie per quanto riguarda gli attuali orientamenti per la gestione sostenibile delle filiere produttive, in primis sul benessere animale e la gestione dei gas serra. Altro elemento concerne l’informatizzazione avanzata di tutte le attività ispettive e di verifica che ha consentito e consente la piena applicazione delle norme adottate per il controllo funzionale e corretto della reperibilità del latte bufalino, fornendo ad operatori e consumatori le giuste e sicure informazioni.

“E’ stato un anno importante – dichiara il Presidente del Consorzio Domenico Raimondo – con un forte incremento delle vendite ed un interesse crescente verso il nostro prodotto da parte di nuovi mercati. È opportuno consolidare questa crescita”.

“Questo trend positivo – interviene il Direttore Pier Maria Saccani – porta però a sviluppare una profonda riflessione. È necessario, per tutelare tutti gli anelli della filiera, ragionare sulla possibilità di regolamentare i volumi produttivi così come già fatto da altre grandi produzioni Dop come i Prosciutti di Parma e San Daniele, Grana Padano e Parmigiano Reggiano”.

 

Ufficio stampa AICIG

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Elvio Bonollo rieletto presidente dell’Istituto nazionale Grappa

Elvio Bonollo Presidente Istituto Nazionale GrappaElvio Bonollo è stato rieletto per il secondo mandato alla Presidenza dell’Istituto Nazionale Grappa. La conferma, al termine del Consiglio che si è riunito questa mattina a Verona.

“Ringrazio per la fiducia che mi è stata rinnovata – ha commentato Bonollo – la considero un riconoscimento per il lavoro che insieme al Consiglio abbiamo portato avanti negli anni. Alcuni degli obiettivi che ho proposto e condiviso durante il mio primo mandato, sono ancora attuali e l’intenzione è quella di proseguire in questa direzione al fine porre le basi per la tutela e la promozione che la nostra acquavite di bandiera –l’’Indicazione Geografica Grappa- si merita. Proprio in merito all’Indicazione Geografica Grappa – aggiunge il rieletto Presidente – grazie all’importante impegno profuso e alla collaborazione col MIPAAF, si è giunti finalmente dopo anni di lavoro alla pubblicazione del decreto 747 del 28/01/16, il quale, sostanzialmente, ci permette di fare importanti passi in avanti proprio nella tutela e nella valorizzazione della grappa”.

Tutela e valorizzazione si confermano priorità per l’Istituto Nazionale Grappa, così come la necessità di creare le condizioni per un piano di controllo efficace in Italia e all’estero: insieme rappresentano l’obiettivo primario del secondo mandato di Bonollo, ma anche la mission del Consorzio di Tutela e Promozione nel quale abbiamo intenzione di trasformare lo stesso Istituto, rimarcando ulteriormente quanto il mondo della grappa necessiti di unità di intenti per difendere l’autenticità del prodotto.

Nel presentare tale ipotesi, Bonollo si è altresì soffermato sull’importanza dell’identità territoriale per il prodotto grappa e sulle ricadute positive che questo asset può fornire all’economia nazionale ma anche a quelle locali: “il fatto di avere la produzione della grappa all’interno del territorio italiano produzione –dalla coltivazione delle uve all’ottenimento del distillato pronto per essere consumato- ci permette di garantirne al consumatore l’autenticità del profilo organolettico, ovvero quell’elemento che rende unica l’acquavite di bandiera italiana distinguendola dalle altre acqueviti. Un aiuto in tale direzione potrebbe arrivare già con il citato decreto del Mipaaf che di fatto introduce dal 1 agosto prossimo, regole più rigorose sull’imbottigliamento del prodotto grappa al di fuori della zona di produzione a tutela del consumatore che richiede autenticità del prodotto e quale strumento di contrasto alle contraffazioni”.
Ufficio stampa Istituto Nazionale Grappa
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Relax e vino rosso alla fattoria del Colle di Trequanda per un San Valentino all’insegna della seduzione

Massaggi e vino alla Fattoria del Colle di Donatella Cinelli ColombiniRelax e vino rosso alla fattoria del Colle di Trequanda per un San Valentino all’insegna della seduzione

Per il week end più romantico dell’anno, tre giorni e due notti nella campagna più bella del mondo
Un San Valentino immersi nella campagna senese più autentica e tra superbi vini rossi toscani: è la proposta di Donatella Cinelli Colombini per la Fattoria del Colle di Trequanda (SI), che per il week end più romantico dell’anno ha studiato un pacchetto soggiorno di grande effetto, con cene, degustazioni di Brunello, Chianti Classico e Orcia, scuola di cucina, itinerari enomusicali e, per chi lo vorrà, sedute di relax di coppia nell’esclusivo centro benessere affacciato sulle Crete Senesi da cui si scorge un panorama mozzafiato.
Il programma ha inizio il venerdì 12 febbraio sera, con l’aperitivo nella cantina storica e successivamente con la cena all’Osteria di Donatella a base di piatti della tradizione senese come i pinci con il sugo di peposo e la tagliata di bue chianino. Sabato mattina visita enomusicale alla cantina del Brunello del Casato Prime Donne a Montalcino, l’esclusiva proposta studiata per la cantina di Donatella Cinelli Colombini dal sommelier musicista Igor Vazzaz per accrescere le percezioni enosensoriali di quattro vini degustati in luoghi diversi e accompagnati da altrettanti brani musicali. Al rientro alla Fattoria del Colle, piccola lezione di cucina su come preparare il panforte panpepato – antico dolce senese a base di spezie e pepe nero – e per concludere la giornata con romanticismo, cena a lume di candela con 4 portate afrodisiache – il vino è da scegliere e pagare a parte ma la cena prevede un assaggio di Cenerentola Doc Orcia – e, recapitata direttamente in camera, una bottiglia di spumante trentino Blanc de Blanc Metodo Classico con 42 mesi sui lieviti.
Domenica 14 febbraio, giorno di San Valentino, visita guidata della Fattoria con la cappella cinquecentesca, le sale storiche della villa e la cantina con l’infernotto del Brunello antiquario con piccolo assaggio di Chianti Superiore, supertuscan IGT “Il drago e le 8 colombe” e dell’olio extravergine 2015 di tre diverse cultivar misto, correggiolo e moraiolo. Ma sarà anche la giornata per celebrare i più tradizionali riti d’amore: il lucchetto dell’amore da attaccare all’albero dei baci del Fantabosco a 200 m dalla Fattoria del Colle, la Strada del bacio e dell’amore a Pienza (a 25 km dalla Fattoria del Colle) o ancora la promessa d’amore davanti all’albero d’oro di Lucignano, il reliquiario più grande del mondo conservato nel palazzo pubblico medioevale del paese con le sembianze di un meraviglioso albero in argento e rame con rametti di corallo, cristallo di rocca e smalti, alto 2,60 m, davanti al quale, per antica tradizione, le coppie si promettono amore eterno il giorno di San Valentino recitando una formula (distribuita presso la reception della Fattoria) e firmandone la pergamena.
Tre le opzioni proposte per il week end di San Valentino alla Fattoria del Colle: tutte prevedono una cena a tema di 4 portate vini esclusi, una visita guidata delle sale storiche della Fattoria del Colle con degustazione finale di due vini e tre oli nella cantina storica, una lezione di cucina dedicata al panforte panpepato e una bottiglia di Spumante trentino Metodo Classico Blanc de blanc direttamente in camera per la sera del sabato. Mentre l’opzione Profumo d’amore – 254 € a persona – prevede rispetto agli altri, due pernottamenti con due colazioni e – in più – una visita guidata della Cantina Casato Prime Donne a Montalcino con degustazione enomusicale itinerante di 4 vini, per l’ opzione Multidimensionale – 226 € a persona – e Amore di vino – 206 € a persona, con un pernottamento e una colazione a buffet. Per tutte e tre le opzioni, inoltre, è previsto un trattamento benessere accompagnato da un brindisi nella Jacuzzi con spumante trentino Metodo Classico.
Info e prenotazioni: +39 0577 66 21 08 – info@cinellicolombini.it
www.cinellicolombini.it
Addetta stampa

marzia.morganti@gmail.com

Pane alle mele Kanzi

Pane alle mele Kanzi

Se una volta vuoi un pranzo diverso e più leggero, allora questo consiglio fa proprio al caso tuo!

Ingredienti per 2 persone:
1 mela Kanzi®
4 fette di gallette croccanti di segale
1 confezione di formaggio molle fresco da 200 g circa
1 cucchiaino di pepe rosa in polvere
1 cucchiaio di miele d’api
1 vasetto di crescioni per guarnire

PREPARAZIONE:
Spalmate il pane croccante di segale con molto formaggio molle fresco. Tagliate la mela a strisce sottili e adagiatele sulformaggio molle fresco.
Prima di servire guarnite le fette di pane pronte con pepe, crescioni e miele.
Una variante ricca di fibre di questa ricetta è quella con pane ai cereali o pane integrale.

BEVANDA KANZI®

Rilassarsi la domenica pomeriggio o recuperare le energie dopo una giornata di sport: con Kanzi® potrete ottenere in pochi secondi una gustosa e rinfrescante bevanda alla mela!

INGREDIENTI per 2 persone
2 mele Kanzi®
1 limone spremuto
3 cucchiai di zucchero di
canna
1 bicchiere di ghiaccio tritato
200 ml di té verde
una manciata di foglie di menta fresca

PREPARAZIONE
Sbucciate le mele Kanzi® e tagliatele a dadini, ricordandovi di conservare un pezzetto di buccia per la guarnizione. Riempite due bicchieri da cocktail con i dadini di Kanzi®. Frullate con un mixer il limone, lo zucchero, il ghiaccio e il té. Versate quindi la bevanda sui cubetti di Kanzi® e infine guarnite il bicchiere con le foglie di menta e la buccia di Kanzi® tagliata fine.

Ufficio stampa Kanzi Italia
c/o Fruitecom srl

Grande successo per la cena stellata di gemellaggio tra Piemonte e Liguria per la promozione turistica dei due territori attraverso la cultura enogastronomica

Paolo Masieri e Walter Ferretto Grande successo per la cena stellata di gemellaggio tra Piemonte e Liguria per la promozione turistica dei due territori attraverso la cultura enogastronomica

 Sanremo, 6 febbraio 2016 – Si è svolta con grande successo la cena di Gala presso il Casinò di Sanremo che ha inaugurato il gemellaggio tra la Regione Liguria e la Regione Piemonte, un evento speciale che si è svolto al Casinò di Sanremo, Venerdì 5 febbraio 2016. Oltre 200 ospiti presenti alla cena e una grande risonanza a livello mediatico sulle principali testate locali e nazionali.

Un gemellaggio interregionale che ha come obiettivo la promozione turistica dei territori attraverso la cultura enogastronomica e il racconto dei prodotti della terra; quei prodotti che sono stati per secoli protagonisti di scambi commerciali e che hanno reso complementari le due regioni attraverso la storica Via del Sale, luogo di fratellanza e scambio.

La serata è stata inaugurata dal saluto dei due assessori al turismo regionali, Antonella Parigi e Gianni Berrino. Entrambi, ringraziando gli organizzatori, hanno ricordato quanto sia importante la cooperazione interregionale finalizzata alla promozione turistica dei territori, da poco suggellata infatti da un protocollo d’intesa tra Regione Piemonte, Regione Liguria e Regione Lombardia.

Sono seguiti i saluti del Sindaco di Sanremo e del Sindaco di Barolo, che hanno sottolineato come l’organizzazione di eventi culturali come il Festival Collisioni e il Festival di Sanremo contribuiscano allo sviluppo della promozione turistica e della diffusione della cultura enogastronomica di prodotti tipici.

Un momento della cena al Casinò di SanremoProtagonisti della cena i prodotti locali delle due regioni: i grandi vini piemontesi, dal Barolo alla Barbera, all’Arneis, all’Altalanga, al Grignolino, dal Metodo Classico al Moscato, che sono stati degustati in abbinamento a vini liguri quali il Vermentino, il Rossese e il Pigato.

Nel menù sono state proposti piatti studiati per valorizzare tutte le eccellenze regionali: la carne Fassona, il Castelmagno e i grandi formaggi piemontesi DOP, la nocciola IGP e il tipico torrone d’Alba hanno incontrato il pregiato olio ligure, le olive taggiasche, il gambero rosso di Saremo.

Un “tour enogastronomico” coordinato da due chef stellati d’eccezione: Walter Ferretto per il Piemonte e Paolo e Barbara per la Liguria, che hanno saputo rinnovare i piatti della tradizione con il loro stile inconfondibile, in un certamen e confronto di irresistibili proposte.

Lo scambio tra eccellenze liguri e piemontesi continuerà a Barolo in occasione dell’ottava edizione del Festival Collisioni, che verrà inaugurato venerdì 15 luglio 2016 con un concerto della superstar internazionale Elton John, già ospite d’eccezione del Festival di Sanremo.

La serata è stata organizzata da Collisioni Festival, Sanremo On, Confcommercio Imperia e Casinò Comunale di Sanremo, e patrocinata dalla Regione Liguria, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Sanremo.

Evento realizzato grazie a: Collisioni Festival, Sanremo On, Confcommercio Imperia, Casinò di Sanremo, Latte Alberti, Clas, Banca D’Alba, Dodo Lucky Chef.

In collaborazione con: Enoteca Regionale Liguria, Consorzio di Tutela Olio Dop Riviera Ligure, Oleoteca Regionale Liguria, Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Consorzio di Tutela Roero, Consorzio Altalanga, Associazione “Io Grignolino”, Associazione Produttori Moscato di Canelli, Consorzio Regina Nocciola, Assopiemonte Formaggi DOP Piemontesi, Cantine Coppo-Bosca-Contratto, Carni Fassona Compral, Mercato dei Fiori, Assipan-Confcommercio, Fipe-Cogel-Confcommercio, Antica Torroneria Piemontese, Acqua Sparea, Compagnia dei Caraibi, Coldiretti, Inalpi, AIS Liguria, Hotel Royal e Hotel Nazionale di Sanremo.

Contatti Press Piemonte

press@collisioni.it

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El viejo días un cocktail dal sapore nostalgico

El viejo días
un cocktail dal sapore nostalgico

Esaltazione dei sensi, sapore sublime in un mix unico fatto da pochi ingredienti: la Tequila Mezcal Beneva unita al sapore speziato del liquore Chartreuse si combina perfettamente al lime e alla dolcezza dell’agave.

Ingredienti

– Mezcal Beneva
– Chartreuse
– Lime
– Sciroppo d’agave

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Tra musica e chef stellati, nella cittò dei fiori è di scena il gusto

Sanremo_CasinòTra musica e chef stellati, nella cittò dei fiori è di scena il gusto

Venerdì a Sanremo il primo atto del “gemellaggio” gastronomico tra Liguria e Piemonte

Tra musica e chef stellati, nella cittò dei fiori è di scena il gusto

La cucina innovativa e aperta ai sapori del mondo di Walter Ferretto e la tradizione rivisitata in chiave contemporanea da Paolo e Barbara Masieri riunite in un unico appuntamento al Casinò Municipale, in attesa dell’incontro “di ritorno” a luglio a Barolo in occasione dellaVIII edizione del Festival Collisioni

Sanremo, 3 febbraio 2016 – Musica e chef stellati, per una serata all’insegna dei sapori del territorio da promuovere e valorizzare attraverso attività concertate e studiate per aprire nuove frontiere di turismo enogastronomico in Liguria e Piemonte. Succede venerdì 5 febbraio a Sanremo, con una cena al Casinò Municipale patrocinata dalla Regione Liguria, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Sanremo e organizzata da Collisioni Festival, Sanremo On, Confcommercio Imperia e Casinò Comunale di Sanremo, con l’intento di celebrare l’eccellenza gastronomica e musicale che caratterizza le due regioni.

Protagonisti della serata, la buona musica – suonata dal Quartetto dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo come un omaggio al Festival della Canzone Italiana in programma proprio a Sanremo la settimana prossima – ma soprattutto i sapori del territorio ligure che abbracceranno altrettante tipicità piemontesi, preparate da chef stellati come Paolo e Barbara Masieri dell’omonimo ristorante di Sanremo e Walter Ferretto del Cascinale Nuovo di Isola d’Asti in Piemonte. Ciò che prende forma da questa collaborazione in cucina ad alti livelli, è un menù della tradizione, a tratti rivisitato in chiave contemporanea ma capace di esaltare al massimo sapori, profumi e valore emozionale delle eccellenze enogastronomiche delle due regioni, le quali trovano in questa vetrina esclusiva la prima occasione di “scambio gastronomico-culturale” delle due contemplate nel progetto promosso da Regione Liguria e Regione Piemonte, finalizzato a sostenere e promuovere reciprocamente i prodotti locali attraverso un vero e proprio “gemellaggio” all’insegna di sapori e musica: l’appuntamento “di ritorno” andrà infatti in scena il prossimo mese di luglio a Barolo, in occasione dell’ottava edizione del Festival Collisioni inaugurato dal concerto della superstar internazionale Elton John.

L’organizzazione dell’evento è il frutto della collaborazione tra Collisioni Festival, Sanremo On, Confcommercio Imperia, Casinò di Sanremo, Latte Alberti, Clas, Banca D’Alba, Dodo Lucky Chef, in collaborazione con: Enoteca Regionale Liguria, Consorzio di Tutela Olio Dop Riviera Ligure, Oleoteca Regionale Liguria, Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Consorzio di Tutela Roero, Consorzio Altalanga, Associazione “Io Grignolino”, Associazione Produttori Moscato di Canelli, Consorzio Regina Nocciola, Assopiemonte Formaggi DOP Piemontesi, Cantine Coppo-Bosca-Contratto, Carni Fassona Compral, Mercato dei Fiori di Sanremo, Assipan-Confcommercio, Fipe-Cogel-Confcommercio, Antica Torroneria Piemontese, Acqua Sparea, Compagnia dei Caraibi, AIS delegazione Imperia, Inalpi, Hotel Nazionale e Royal Hotel di Sanremo.

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Tutti in parrucca Carnival Party Spun at The Beach con Apericena+disco

1234567890Carnival Party Spun at The Beach con Apericena+disco

Giovedì 4 Febbraio 2016
SPUN at The Beach con APERICENA+DISCO!
Dalle 20.30 buffet OFFERTO
Dalle 22.30 TUTTI IN PARRUCCA
Shot Omaggio per coloro che si presenteranno con parrucca!
…e se non hai la parrucca? Ti verrà regalata se arriverai entro l’1!

Cinelli Colombini presenta la Grappa di Cenerentola …e la fiaba continua

GRAPPA DI CENERENTOLA ORCIA (2)Cinelli Colombini presenta la Grappa di Cenerentola …e la fiaba continua

Elegante, eterea, regale: una principessa sotto tutti i punti di vista. Di fatto ma soprattutto di nome. Si chiama Cenerentola ed è la nuova proposta della cantina di Donatella Cinelli Colombini, pensata da Violante Gardini per vere principesse. Si tratta di una esclusiva grappa di Orcia, un distillato giovane ottenuto da sole vinacce di Foglia Tonda, un antico e raro vitigno senese di cui la Fattoria del Colle è il maggior produttore. Una Limited Edition di appena 600 bottiglie da 20 cl, raffinatissime e allo stesso tempo semplici e dal design molto minimal chic. A renderla ancora più preziosa, infatti, un packaging assolutamente rivoluzionario e di tendenza: la piccola bottiglia è compatta e squadrata come quella di un profumo, presentata in una altrettanto stilosa mini shopping bag nera lucida con logo in argento e nastrino in raso personalizzato.

I topini magici della fiaba più famosa della storia, diventano quindi una bianca colomba stilizzata sull’etichetta e il vetro della scarpetta diventa l’esclusivo contenitore del prezioso distillato. L’essenza di un territorio incantato e fortemente emozionale si unisce alla creatività e allo stile sempre alla ricerca dell’eccellenza della cantina in rosa per antonomasia. Un sorso che vale un amarcord nel fantastico mondo delle fiabe e trasforma ogni fanciulla in principessa. Con la differenza che il sogno, stavolta, continua anche dopo mezzanotte…


Per informazioni
Tel. +39 0577 662108
pr@cinellicolombini.it – vino@cinellicolombini.it

Addetta stampa
Marzia Morganti Tempestini
marzia.morganti@gmail.com

Premio Gambelli 2016: martedì 16 febbraio a San Giminiano

Logo ASETPremio Gambelli 2016: martedì 16 febbraio a San Giminiano
La proclamazione dell’enologo Under 35 più “Gambelliano”dell’anno
La premiazione, aperta al pubblico, si terrà alle 18.30 presso l’Hotel Villa San Paolo
durante l’Anteprima della Vernaccia di San Gimignano

Ultimo atto dell’edizione 2016 del PREMIO GIULIO GAMBELLI, che MARTEDI’ 16 FEBBRAIO vedrà la proclamazione del vincitore nel corso di una cerimonia aperta al pubblico in programma alle ore 18.30 all’HOTEL VILLA SAN PAOLO di San Gimignano.

Sarà così finalmente svelato il nome del giovane enologo under 35 il cui lavoro abbia saputo incarnare al meglio l’idea di vino portata avanti dal grande Maestro del Sangiovese: rispetto ed esaltazione delle tipicità di ogni singolo vitigno, delle caratteristiche del territorio e delle peculiarità dell’annata vendemmiale.

Queste le finalità del riconoscimento, istituito nel 2012 da ASET (Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana) ed IGP (I Giovani Promettenti, blog-network costituita da Lorenzo Colombo, Roberto Giuliani, Carlo Macchi, Luciano Pignataro e Stefano Tesi).

Un successo crescente quello del Premio, alla sua quarta edizione, con un autentico boom i oltre 30 candidati da tutta la Penisola, selezionati grazie alle segnalazione del giornalisti di settore e, novità dell’edizione 2016, per autocandidatura.

Tra di loro, 19 (di cui 4 donne) quelli risultati in possesso dei requisiti (laurea in enologia e anno di nascita non successivo al 1980) e quindi ammessi agli assaggi finali, effettuati alla cieca da una giuria di dieci degustatori (soci ASET e giornalisti IGP). Regioni di provenienza: Basilicata, Sicilia, Toscana (6), Veneto, Trentino, Friuli (2), Piemonte (5), Liguria e Lombardia.

La consegna del Premio, per regolamento ospitata a rotazione dai Consorzi partner (Chianti Classico, Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino e Vernaccia di San Gimignano), avverrà nell’ambito dell’Anteprima della Vernaccia di San Gimignano.

Al vincitore, oltre alla targa, un assegno da 1500 euro reso possibile grazie al contributo di alcune delle aziende di cui Giulio Gambelli è stato amico e consulente: Fattoria di Rodano, Il Colle, Montevertine, Poggio di Sotto, San Donatino, Tenuta di Bibbiano e Tenuta Ormanni. Il regolamento del Premio Gambelli è visionabile sul sito www.asettoscana.it
I VINCITORI DELLE PASSATE DIZIONI:
Premio Gambelli 2013 – Fabrizio Torchio (Grape – Gruppo Ricerche Avanzate Per l’Enologia)
Premio Gambelli 2014 – Gianluca Colombo (Az. Segni di Langa, Roddi – CN / Cordero Consulenze)
Premio Gambelli 2015 – Francesco Versio (Az. Bruno Giacosa, Neive – CN)
Ufficio Stampa Aset Toscana
Studio Umami –
press@asettoscana.it

Frittata paesana – Agelamaria

Frittata paesana – Agelamaria

Ingredienti
5 uova
50 gr di di pancetta affumicata (o prosciutto crudo)
1 cipolla
40 gr di burro
1 ciuffo di prezzemolo
pepe macinato grosso
sale

Preparazione
Tagliate la pancetta affumicata (o prosciutto crudo) a dadini.
Tagliate una cipolla tagliata ad anelli
Fate imbiondire la cipolla in una padella con il burro.
Con una forchetta, sbattete le uova in una terrina: incorporatevi i pezzettini di pancetta, la cipolla e il prezzemolo tritato. Mescolate bene, condite con sale e pepe e lavorate ancora, amalgamando il tutto con cura.
In una padella, su fuoco vivo, fatevi sciogliere il burro e versatevi il composto. Lasciatelo spandere uniformemente sul fondo della padella, e, quando si sarà rappreso, capovolgetelo sul coperchio e fatelo scivolare nuovamente nella padella per qualche minuto.
Adagiate, infine, la frittata su un piatto di servizio e portatela subito in tavola.

Parata di stelle a Sanremo, tra musica e sapori del territorio

Walter Ferretto - www.walterferretto.comParata di stelle a Sanremo, tra musica e sapori del territorio

Liguria e Piemonte protagonisti del primo appuntamento all’insegna dell’eccellenza enogastronomica
Parata di stelle a Sanremo, tra musica e sapori del territorio

Al Casinò Municipale, l’abbraccio tra la cucina innovativa e aperta ai sapori del mondo di Walter Ferretto e la tradizione rivisitata in chiave contemporanea da Paolo e Barbara Masieri. Il secondo atto andrà in scena a luglio a Barolo in occasione dellaVIII edizione del Festival Collisioni inaugurato dal concerto della superstar Elton John

Sanremo, 1 febbraio 2016 – Sarà una parata di stelle a tutti gli effetti quella che venerdì 5 febbraio presenzierà alla cena patrocinata dalla Regione Liguria, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Sanremo e organizzata da Collisioni Festival, Sanremo On, Confcommercio Imperia e Casinò Comunale di Sanremo, per celebrare l’eccellenza gastronomica e musicale che caratterizza le due regioni. Cena che andrà in scena al Casinò di Sanremo, e sarà condita con la musica suonata dal Quartetto dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo e i sapori del territorio ligure, che – come in una vera sinfonia – si fonderanno insieme ad altrettante prelibatezze enogastronomiche piemontesi in un menù creato per l’occasione dagli chef di due ristoranti “stellati”: Paolo e Barbara Masieri dell’omonimo ristorante di Sanremo e Walter Ferretto del Cascinale Nuovo di Isola d’Asti in Piemonte.
Paolo & Barbara MasieriL’organizzazione dell’evento è il frutto della collaborazione tra Collisioni Festival, Sanremo On, Confcommercio Imperia, Casinò di Sanremo, Latte Alberti, Clas, Banca D’Alba, Dodo Lucky Chef, in collaborazione con: Enoteca Regionale Liguria, Consorzio di Tutela Olio Dop Riviera Ligure, Oleoteca Regionale Liguria, Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Consorzio di Tutela Roero, Consorzio Altalanga, Associazione “Io Grignolino”, Associazione Produttori Moscato di Canelli, Consorzio Regina Nocciola, Assopiemonte Formaggi DOP Piemontesi, Cantine Coppo-Bosca-Contratto, Carni Fassona Compral, Mercato dei Fiori di Sanremo, Assipan-Confcommercio, Fipe-Cogel-Confcommercio, Antica Torroneria Piemontese, Acqua Sparea, Compagnia dei Caraibi, AIS delegazione Imperia e Inalpi.
Incroci di sapori piemontesi e liguri dunque, che danno origine a piatti inediti e allo stesso tempo legati alla tradizione, artisti della cucina ispirati dalla voglia comune di dare una nuova identità ai prodotti sulla scia di una attenta ricerca delle giuste combinazioni, di valorizzare il territorio e le sue eccellenze agroalimentari e sperimentare nuove contaminazioni organolettiche capaci di dar vita a degustazioni emozionali e multisensoriali. Personalità diverse ma complementari, quelle degli chef: aperto alle contaminazioni di sapori del mondo Walter Ferretto, più concentrati a valorizzare i prodotti tipici del territorio Paolo e Barbara Masieri. Insieme, protagonisti di un grande evento che non solo celebrerà solennemente questa “fusione gastronomica”, ma sarà anche il primo atto di uno scambio artistico-culturale in cui la musica diventa grande protagonista.
Walter Ferretto, Chef del ristorante Il Cascinale Nuovo di Isola d’Asti, in cucina ama innovare e allo stesso tempo esaltare la cucina della tradizione, accordando le sue due anime artistiche in un unico concetto in cui si da spazio a una maggiore creatività in cucina e apertura verso nuove tendenze e nuovi sapori. Ciò che ne deriva è una proposta enogastronomica capace di coniugare la grande cucina piemontese con i profumi e sapori di tutto il mondo.
Paolo e Barbara Masieri, invece, fanno della ricerca e della valorizzazione dei prodotti del territorio il loro mantra. Solo pesce locale controllato e garantito, cacciagione delle Alpi Marittime alle spalle di Sanremo, formaggi prodotti con latte di allevamenti del territorio, pane e focaccia fatti con farine locali biologiche macinate a pietra e soprattutto verdure – uno dei punti di forza della cucina ligure – rigorosamente coltivate in proprio o da piccoli produttori locali. Dalla loro maestria in cucina e con questi prodotti, nascono piatti della tradizione locale e di cucina ligure contemporanea.
Questo “scambio tra eccellenze” liguri e piemontesi sarà soltanto il primo dei due appuntamenti che la Regione Liguria e la Regione Piemonte hanno scelto di sostenere per promuovere i prodotti locali: il secondo atto andrà infatti in scena il prossimo mese di luglio a Barolo, in occasione dell’ottava edizione del Festival Collisioni inaugurato dal concerto della superstar internazionale Elton John.
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