Metti una domenica tra degustazioni e mondanità a T-wine , l’esclusivo tasting di vini della costa Toscana

LOGO AIS TOSCANAMetti una domenica tra degustazioni e mondanità a T-wine , l’esclusivo tasting  di vini della costa Toscana
La Duchessa di York Sarah Ferguson ospite d’onore

Domenica 24 aprile al Casale Ugolino di Castagneto Carducci un evento in cui vino, prodotti tipici e intrattenimento con ospiti prestigiosi saranno protagonisti dalle 10 alle 19
Sarà una giornata all’insegna del buon vino, della mondanità e del divertimento quella di domenica 24 aprile, quando a Castagneto Carducci nell’esclusiva location del rinnovato Casone Ugolino si terrà la seconda edizione di T-Wine, tasting dei vini della Costa Toscana organizzato grazie alla collaborazione tra AIS Toscana-Delegazione di Livorno, Casale Ugolino e Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi. Ospite d’onore di questo attesissimo appuntamento sarà nientemeno che la Duchessa di York Sarah Ferguson, protagonista della giornata insieme a Dante Ferretti che ha disegnato il Museum – Museo Sensoriale e Multimediale del Vino e altri vips attesi all’evento come gli attori Giorgio Pasotti, Remo Girone, Anna Kanakis, la conduttrice Verona Pooth ex Miss Germania e l’attore Ralf Möller.
Alla componente glamour dell’evento, AIS Toscana risponde con una importante proposta degustativa: il Territorio, i Vitigni e l’evoluzione del Bolgheri saranno al centro delle tre degustazioni il vicecampione italiano Massimo Tortora e il vincitore del Master del Sangiovese in carica Luca Vergamini guideranno alle 10.30 (dedicata al territorio), alle 15.30 (vitigni) e alle 17.30 sull’evoluzione del Bolgheri. Venti i posti disponibili per ciascuna degustazione – da prenotare a segreteria@aistoscana.it – con quote di partecipazione variabili a seconda del tema: 20€ quella dedicata al Territorio, 25€ quella sui vitigni e 45€ l’ultima dedicata al Bolgheri, in cui saranno protagoniste quattro grandi etichette come il Sassicaia della Tenuta San Guido, il Grattamacco dell’omonimo produttore, il Piastraia di Michele Satta e il Giorgio Bartholomaus della Tenuta Argentiera.
Le degustazioni libere saranno aperte al pubblico dalle 10 alle 19, con biglietto d’ingresso a 10€ per i soci AIS e 15€ per i non soci. Durante la giornata si potranno acquistare direttamente i vini degustati attraverso il corner AIS Wine Shop by Retalco, apprendere le prime nozioni sul mondo della sommellerie con l’AIS Wine School alle 14 o ancora effettuare Wine Tour affiancati da un AIS Tutor (dalle 14 alle 18).

Ufficio Stampa AIS Toscana
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C
Email marzia.morganti@gmail.com – ufficio.stampa@aistoscana.it
www.aistoscana.it – www.martecomunicazione.com

Finalissima di Mixologist, la sfida dei cocktail: Marianna Di Leo incoronata nuovo talento del bartending

Mix1Finalissima di Mixologist, la sfida dei cocktail: Marianna Di Leo incoronata nuovo talento del bartending
Grinta, freschezza e determinazione, questi gli ingredienti che hanno decretato la vittoria di Marianna Di Leo, 29enne salernitana, per la seconda stagione di “Mixologist – La sfida dei cocktail”.

Appartiene al team Flavio Angiolillo la giovane promessa che conquista il titolo di vincitrice assoluta del talent show nato dalla collaborazione tra Campari e Discovery con l’obiettivo di trovare un giovane aspirante barman con poca esperienza ma tanto talento e voglia di mettersi in gioco e dare lui la possibilità di diventare una promessa del mondo della mixology.

Marianna Di Leo ha sbaragliato la concorrenza e convinto il giudice d’eccezione Simone Caporale grazie a un originale cocktail di sua invenzione, Hope, preparato con oleo saccarum di bergamotto, chinotto, timo fresco, gin e Campari.  La giovane barlady ha dimostrato una grande abilità nell’arte della mixology creando un drink dal gusto unico e perfettamente in linea con l’era del proibizionismo degli anni venti, tema della serata al quale i finalisti si sono ispirati.

Mix8Marianna Di Leo scopre la sua passione da bambina nel bar di famiglia. In seguito, nonostante un percorso di studi totalmente differente, trova il coraggio di perseguire il suo sogno cercando di imparare e crescere sempre di più. Non poteva esserci quindi migliore opportunità di “Mixologist – La sfida dei cocktail” per raggiungere questo obiettivo, avendo la possibilità di confrontarsi con due coach d’eccezione: Leonardo Leuci e Flavio Angiolillo, bartender di fama internazionale.

“Avevo il cuore a mille, Simone Caporale pronuncia il mio nome, un’emozione unica, un piccolo traguardo per dare la dimostrazione che l’impegno dà i suoi frutti.” Queste sono le dichiarazioni di Marianna che, grazie all’esperienza di “Mixologist – La sfida dei cocktail”, vede aprirsi davanti a sè le porte per una nuova esperienza lavorativa a Milano con tanti professionisti che potranno dare un contributo importante nel percorso formativo e di crescita di questo giovane talento.

Il premio finale per la vincitrice è un master personalizzato di sei mesi presso la Campari Academy, scuola di formazione del bartending e centro di riferimento per la cultura del bere bene, e un tour come Guest Bartender al fianco dei migliori professionisti del settore.

Campari, infatti, riserva da sempre grande attenzione verso il mondo della mixology e del bartending ponendosi come punto di riferimento per la formazione e la divulgazione della cultura del bere di qualità. In particolare, attraverso Campari Academy, Campari si fa promotore di un articolato progetto di formazione dei bartender incoraggiandoli all’adozione di comportamenti responsabili nei confronti della clientela, affinché quest’ultima possa degustare con consapevolezza cocktail che esaltino al meglio la qualità dei singoli ingredienti.

Mixologist, il talent prodotto da YAM112003 e nato dalla collaborazione tra Campari e Discovery, è andato in onda su DMAX (Dtt canale 52, Sky 136-137, Tivùsat canale 28) dal 6 marzo al 17 aprile alle ore 22.55 per sette puntate.

#campari #dmax  #mixologist #campariacademy

www.campari.it
https://www.facebook.com/#!/CampariItalia
http://www.campariacademy.it/
https://www.facebook.com/CampariAcademy

SITO UFFICIALE: www.dmax.it – TWITTER: @dmaxitalia – FACEBOOK: www.facebook.it/dmaxitalia

Gruppo Campari
Davide Campari-Milano S.p.A., con le sue controllate (‘Gruppo Campari’), è uno dei maggiori player a livello globale nel settore del beverage. E’ presente in oltre 190 paesi del mondo con posizioni di primo piano in Europa e nelle Americhe. Il Gruppo, fondato nel 1860, è il sesto per importanza nell’industria degli spirit di marca. Il portafoglio conta oltre 50 marchi e si estende dal core business degli spirit a wine e soft drink. I marchi riconosciuti a livello internazionale includono Aperol, Appleton Estate, Campari, Cinzano, SKYY e Wild Turkey. Con sede principale in Italia, a Sesto San Giovanni, Campari conta 16 impianti produttivi e 3 aziende vinicole in tutto il mondo, e una rete distributiva propria in 19 paesi. Il Gruppo impiega circa 4.000 persone. Le azioni della capogruppo Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM) sono quotate al Mercato Telematico di Borsa Italiana dal 2001. Per maggiori informazioni: http://www.camparigroup.com/it.
Bevete responsabilmente.

Gruppo Campari
Paola Paletti Tel +39 02 62251
Paola.Paletti@campari.com

Havas PR Milan
Sara Orsenigo – Tel +39 02 85457009
sara.orsenigo@havaspr.com
Marianna Lovagnini – Tel  +39 02 85457040
marianna.lovagnini@havaspr.com

 

AICIG presenta a Bruxelles il monitoraggio sulle attività dei consorzi presso la sede Europea

LOGO AICIGAICIG  presenta a Bruxelles il monitoraggio sulle attività dei consorzi presso la sede Europea
Le attività e il sistema dei Consorzi di Tutela delle DOP e IGP italiane arrivano a Bruxelles. Si è tenuta ieri mattina presso la sede belga dell’AICIG-Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche, la conferenza stampa di presentazione dei risultati del monitoraggio collettivo condotto in Europa su cinque delle più rappresentative DOP e IGP italiane e di come i produttori combattono la contraffazione dei prodotti di qualità. L’incontro, a cui è intervenuto David Thual, rappresentante di AICIG a Bruxelles e per i Consorzi interessati il Segretario Generale di AICIG Leo Bertozzi, si inserisce nel progetto che l’Associazione Italiana dei Consorzi Indicazioni Geografiche porta avanti già da tempo di sostegno alla diffusione internazionale della cultura delle produzioni DOP e IGP italiane, attraverso incontri mirati all’estero con la stampa di settore. Uno degli scopi principali di AICIG infatti, è il supporto alla politica delle IG in sede nazionale ma altresì in sede comunitaria e internazionale così come il favorire lo sviluppo omogeneo del settore promuovendo un costante confronto tra tutti i Consorzi Soci e un coordinamento di settore che permetta di agire compatti verso obiettivi condivisi.

“I Consorzi di tutela italiani – ha spiegato il Segretario Generale di AICIG Leo Bertozzi, presente in rappresentanza dell’Associazione all’incontro con la stampa belga – svolgono dei programmi rilevanti di monitoraggio sul mercato e protezione legale della denominazione. L’attività di vigilanza è unica nel contesto europeo per numero di verifiche ed azioni atte a contrastare situazioni di contraffazione, evocazione od imitazione di DOP ed IGP. La presentazione di ieri a Bruxelles intende rendere note le azioni sviluppate da significativi Consorzi italiani, a dimostrazione della volontà di cooperare per assicurare protezione al consumatore e garanzia al produttore”.

Tra le azioni che vedono coinvolti più Consorzi Soci contemporaneamente infatti, c’è anche un monitoraggio congiunto di cinque prodotti DOP e IGP tra i più rappresentativi dell’agroalimentare italiano ovvero Grana Padano DOP, Aceto Balsamico di Modena IGP, Parmigiano Reggiano DOP, Mozzarella di Bufala Campana DOP e Prosciutto di Parma DOP, partito nel 2015 – con circa 800 verifiche da un minimo di 4.000 a una stima di 20.000 controlli effettuate sulle Denominazioni Aceto Balsamico di Modena IGP, Grana Padano DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Parma DOP, Prosciutto di San Daniele DOP in Danimarca, Germania, Inghilterra, Francia, Austria, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Polonia e Repubblica Ceca – e che prosegue anche nel 2016 con nuove verifiche sulle Denominazioni Aceto Balsamico di Modena, Grana Padano, Mozzarella di Bufala Campana, Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma  in Francia, Inghilterra, Germania, Austria, Belgio, Germania, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera. Il monitoraggio in corso nel 2016 coinvolge circa 450 punti vendita da visitare, per un totale di minimo 2500 controlli fino ad una stima di oltre 10.000 referenze.

Tale sistema di operatività è stato reso possibile altresì dal sostegno economico del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – da sempre favorevole ad attività collettive e coordinate tra più Consorzi di Tutela  e trova la sua naturale conclusione negli interventi di tutela ex-officio che l’ICQRF-Ispettorato Controllo Qualità e Repressione Frodi attiva in tutta Europa. In sostanza, il progetto di monitoraggio compiuto sulle DOP e le IGP in Europa prevede una presenza ed una azione diretta sui mercati, permettendo di fatto la rilevazione di molte informazioni relative ai prodotti originali e genuini, alle imitazioni ed evocazioni o alle contraffazioni vere e proprie. A sostegno di questa attività, anche rilievi fotografici specifici che contribuiscono a  delineare un quadro ancora più realistico del fenomeno dell’Italian Sounding sia dal punto di vista economico che della comunicazione commerciale. Ciò che si ottiene è un miglior presidio del mercato reale con azioni repressive ma altresì sviluppando dinamiche positive di maggiore conoscenza dei prodotti e di collaborazione con il mondo della distribuzione. Intanto sono già allo studio ulteriori azioni coordinate tra più Consorzi di Tutela da porre in essere negli anni a venire, inerenti il mondo dell’e-commerce, della ristorazione, dell’Ho.Re.Ca. e dei prodotti trasformati.

Ufficio Stampa AICIG – Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche

Marte Comunicazione, Marzia Morganti   marzia.morganti@gmail.com,

Niccolò Tempestini  ntempestini@gmail.com,

www.martecomunicazione.com – www.aicig.it

AICIG -Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche

Via XX Settembre, 98/G – 00187 Roma – tel. +39064420.2718 – fax +39 064426.5620 – info@aicig.it – www.aicig.it

______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

■ Aceto Balsamico di Modena IGP ■ Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP ■ Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP ■ Arancia Rossa di Sicilia IGP ■ Asiago DOP ■ Basilico Genovese DOP ■ Bra DOP ■ Bruzio DOP ■ Caciocavallo Silano DOP ■ Carota Novella di Ispica IGP ■ Castelmagno DOP ■ Chianti Classico DOP ■ Ciliegia dell’Etna DOP ■ Clementine di Calabria IGP ■ Dauno DOP ■ Fontina DOP ■ Garda DOP ■ Gorgonzola DOP ■ Grana Padano DOP ■ La Bella della Daunia DOP ■ Limone Costa d’Amalfi IGP ■ Limone di Sorrento IGP ■ Mela Alto Adige IGP ■ Melone Mantovano IGP ■ Montasio DOP ■ Mortadella Bologna IGP ■ Mozzarella di Bufala Campana DOP ■ Nocciola del Piemonte IGP ■ Parmigiano Reggiano DOP ■ Patata della Sila IGP ■ Pecorino Romano DOP ■ Pecorino Toscano DOP ■ Pesca di Leonforte IGP ■ Piave DOP ■ Pomodoro di Pachino IGP ■ Pomodoro S.Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino DOP ■ Prosciutto Veneto Berico Euganeo DOP ■ Prosciutto di Parma DOP ■ Prosciutto di San Daniele DOP ■ Prosciutto Toscano DOP ■ Provolone Valpadana DOP ■ Quartirolo Lombardo DOP ■ Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco IGP ■ Raschera DOP ■ Riso del Delta del Po IGP ■ Riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP ■ Riviera Ligure DOP ■ Sabina DOP ■  Salame Brianza DOP ■ Salamini Italiani alla Cacciatora DOP ■  Salva Cremasco DOP ■ Speck Alto Adige IGP ■ Stelvio DOP ■ Taleggio DOP ■ Terre di Siena DOP ■ Toma Piemontese DOP ■ Val di Mazara DOP ■ Vastedda della Valle del Belice DOP ■ Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP ■ Zampone Modena Cotechino Modena IGP

Aceto balsamico di Modena IGP e Pizza Binomio di successo al Campionato Mondiale grazie e Federico de Silvestri

Il campione del mondo della pizza glutenfree Federico De Silvestri con il giurato Marco Amoriello, maestro pizzaiolo ed ex campione mondiale pizza glutenfreeAceto balsamico di Modena IGP e Pizza Binomio di successo al Campionato Mondiale grazie e Federico de Silvestri

Il pizzaiolo di Marzana in provincia di Verona, vincitore in ben tre categorie e sul podio in altre due: nessun altro aveva vinto così tanto in una sola edizione

Nessuno ancora nella storia del Campionato Mondiale della Pizza aveva mai vinto quanto lui: cinque piazzamenti sul podio di cui tre vittorie in altrettante categorie: è Federico De Silvestri, anima e cuore della Pizzeria Quattrocento di Marzana in provincia di Verona, che mercoledì scorso a Parma si è aggiudicato il Premio Aceto Balsamico di Modena IGP insieme ad altri quattro piazzamenti eccellenti. La pizza vincitrice del Premio sponsorizzato dall’Aceto Balsamico di Modena IGP è un inno all’eccellenza agroalimentare italiana, con l’oro nero “doppiamente” protagonista sia nell’impasto che nel condimento:  l’abbinamento proposto da De Silvestri è un inedito matrimonio di sapori tra vellutata di porri, stracchino di riso, pomodorini gialli e rossi del Piennolo, zucchine fresche grattugiate, Aceto balsamico di Modena IGP e basilico.

Originario di Verona, De Silvestri apre la sua prima pizzeria a taglio a Sarzana (SP) nel 2011 per poi tornare nel 2015 “a casa” in Veneto, dove apre due forni: uno dedicato al gluten free e uno per la pizza normale. “Necessariamente per aprire un locale gluten free ho dovuto separare i locali e gli strumenti dall’altra attività – ha spiegato Federico De Silvestri – ma è un progetto in cui credo molto, sto cercando di migliorare ogni giorno di più la qualità della pizza senza glutine e quella con cui ho vinto il Premio Aceto Balsamico di Modena IGP è proprio una gluten free. L’Aceto Balsamico di Modena IGP, che io ho iniziato a utilizzare anche nell’impasto è un prodotto che aggiunge un tocco di gusto in più, ancora molti non lo hanno capito, soltanto adesso si sta iniziando a diffondere questa alternativa. Io lo uso già da tempo – ha aggiunto De Silvestri – soprattutto come condimento: ogni mese cambiamo le pizze a cui aggiungiamo l’Aceto Balsamico. Tra le mie preferite una a base bianca con salmone e valeriana”.

Il palmares di De Silvestri prima ancora del Campionato Mondiale della Pizza 2016 – in cui ha ottenuto oltre al Premio Aceto Balsamico di Modena IGP anche la vittoria nella categoria Pizza Senza Glutine e nella sezione a squadre “Mani in pasta”, il secondo posto nel Triathlon con tre specialità di cottura e la terza piazza nella categoria pizza in pala – era già di tutto rispetto: vice campione d’Europa nel 2013, finalista e quinto posto finale all’Alice Master Pizza su 8100 concorrenti, terzo classificato nel Trofeo delle Eccellenze per la Regione Liguria nel 2014 e vincitore nello stesso concorso nella categoria votata dalla giuria popolare.

Ufficio Stampa Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Email: marzia.morganti@gmail.com
www.consorziobalsamico.it

San Lazzaro food & Beer fest

35X50San Lazzaro food & Beer fest

Cibi di strada, birre artigianali, musica, animazione, Legnogiocando:
in Piazza Bracci tre giorni di gusto e divertimento per tutta la famiglia!

Conto alla rovescia cominciato per la prima edizione del SAN LAZZARO FOOD & BEER FEST, una tre giorni di gusto e divertimento che SABATO 23, DOMENICA 24 e ancora LUNEDI’ 25 APRILE a partire DALLE ORE 11 a TARDA NOTTE animerà Piazza Bracci, nel cuore di San Lazzaro di Savena (BO).
Protagonisti i cibi di strada della tradizione italiana, con una gustosa carrellata di specialità da varie parti della Penisola: fra queste il fritto e le olive all’ascolana dalle Marche, il pesce fritto e alla griglia dalla Romagna, che porterà in assaggio anche l’originale piadina di filiera certificata; e ancora il lampredotto e la trippa da Firenze, i borlenghi della montagna modenese, gli arrosticini abruzzesi, la porchetta e la torta al testo dall’Umbria, l’originale “tortellino cup”, e poi ancora pizza e molto altro ancora..
Ad annaffiare il tutto un bello spazio dedicato alle birre di qualità, con particolare attenzione ai piccoli produttori del comparto artigianale, bolognese ma non solo: saranno dieci le spine presenti, che proporranno a rotazione un’interessante selezione di birre italiane e straniere. Nell’area bar anche vino, cocktails, bibite e succhi di frutta.
LOGO WEBIl tutto potrà essere gustato comodamente seduti ai tavoli sparsi per Piazza Bracci, accompagnato da un ricco calendario di musica live e animazione: da non perdere lunedì 25 aprile l’appuntamento pomeridiano a cura di Legnogiocando (www.ludobus.org), con oltre 40 divertentissimi giochi di legno a disposizione per il divertimento di bambini, ragazzi, genitori e nonni..
L’evento è organizzato da La Frasca On The Road (https://www.facebook.com/lafrascaontheroad/), versione itinerante della storica osteria bolognese di Via Andrea Costa attiva da diversi anni nella realizzazione di appuntamenti birrari, e Studio Umami (www.studioumami.com), agenzia operante a livello nazionale nell’ambito della comunicazione ed organizzazione eventi di settore enogastronomico, con il patrocinio del Comune di San Lazzaro di Savena.
Facebook:
https://www.facebook.com/sanlazzarofoodandbeerfest/
Info: lafrascaontheroad@gmail.com

SABATO 23 APRILE
Ore 16 – LEGGERE CON GUSTO
A cura dell’Associazione Legg’Io di Bologna
Ore 18: Live Music – FRANKSPARA
Pop d’autore. Amante della birra, scrittore dei canzoni
Ore 21: Live Music – SLEGO
Rock Dance anni ’70, ’80 e ’90 per una serata da sBallo!

DOMENICA 24 APRILE
Dalle ore 16 – ARTISTI IN PIAZZA
Spettacoli e animazione con artisti di strada
Ore 21: Live Music – SS double P
Un viaggio lungo 50 anni di Rock’n’roll: chi non salta è perduto..

LUNEDI’ 25 APRILE
Dalle ore 15 alle 19: Ludobus – LEGNOGIOCANDO
Oltre 40 giochi di legno a disposizione per il
divertimento di bambini, ragazzi, genitori e nonni!

Originale e gluten Free: è del veronese Federico D e Silvestri la miglior pizza nel premio aceto balsamico IGP 2016

Federico De Silvestri riceve il Premio Aceto Balsamico di Modena IGP al Campionato Mondiale della PizzaOriginale e gluten Free: è del veronese Federico D e Silvestri la miglior pizza nel premio aceto balsamico IGP 2016
Premiati a Parma i vincitori del Campionato Mondiale della Pizza: tre giorni di gare e oltre 600 concorrenti da tutto il mondo

Originale, gustosa, gluten free ma soprattutto con un segreto nascosto nell’impasto: è la pizza di Federico De Silvestri, pizzaiolo della pizzeria Quattrocento di Marzana in provincia di Verona ad aggiudicarsi il Premio Aceto Balsamico di Modena IGP 2016 del Campionato Mondiale della Pizza, consegnato nei giorni scorsi a Parma durante la cerimonia di premiazione delle varie sezioni della competizione internazionale.

L’ingrediente segreto nell’impasto della pizza vincitrice è infatti proprio l’Aceto Balsamico di Modena IGP, il quale si è sposato alla perfezione con gli altri ingredienti: vellutata di porri, stracchino di riso, pomodorini gialli e rossi del Piennolo, zucchine fresche grattugiate, glassa di aceto balsamico di Modena IGP e basilico. De Silvestri si è altresì aggiudicato il LOGO CTABM bassaprimo premio nella sezione pizza senza glutine – con la stessa ricetta – il secondo posto nel triathlon con tre specialità di cottura, la terza piazza nella sezione pizza in pala e la vittoria nella sezione a squadre “Mani in pasta”, di cui fa parte – tra gli altri – anche il vincitore dell’edizione 2015 del medesimo Premio ovvero Gianni di Lella, anch’esso autore nella competizione a squadre di una originale pizza in cui l’oro nero era parte integrante dell’impasto.

Ufficio Stampa Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Email: marzia.morganti@gmail.com
www.consorziobalsamico.it

Vinitaly 2016 il più grande di tutti i tempi

Vinitaly 2016 e Donne del vinoVinitaly 2016 il più grande di tutti i tempi
Cena finale del Vinitaly 2016 con le Donne del vino, torta dei 50 anni e brindisi alle prossime 50 edizioni con 200 invitati
Euforia era il sentimento generale alla cena delle Donne del Vino che, ieri sera ha concluso Vinitaly con una prima valutazione a caldo di un’edizione che ha battuto tutti i records.  130.000 operatori di cui 50.000 stranieri e di questi più della metà non europei.
Euforia fra le produttrici che tornano alle loro cantine con le agende piene di contatti e di ordini. Euforia nello staff di Gianni Bruno Vinitaly brand manager per aver fatto un piccolo capolavoro. La visita del Capo dello Stato Sergio Mattarella, del Premier Renzi, dei Ministri dell’Agricoltura di tutti i Paesi dell’Unione Europea e insieme un afflusso di buyer esteri mai visto nella storia. Dopo aver chiuso la fiera, tagliando la torta del cinquantesimo compleanno con la presidente delle Donne del vino Donatella Cinelli Colombini, il Presidente di Veronafiere Maurizio Danese sorrideva felice.
Questo il clima nella serata delle Donne del vino, alla Gran Guardia, nel cuore di Verona, con le loro straordinarie bottiglie di tutte le regioni e le specialità gastronomiche italiane a formare quasi un ritratto dell’Italia golosa: c’era un forno arrivato dalla Liguria per preparare la focaccia di Recco, i formaggi strabilianti selezionati dall’abruzzese Antonello Egizi di Forme d’autore, la cassata fatta in diretta dal siciliano Peppe Giuffrè di Officina Gastronomica. Poi le modelle della scuola di portamento Fashion Class di Verona e i video sui brindisi nei film e sui 50 anni di Vinitaly. Oltre 200 commensali per una festa del vino, delle donne e del piacere di fare squadra, senza formalità ma con tanto entusiasmo.
E’ stato un Vinitaly pieno di incontri per le Donne del vino che hanno realizzato sei appuntamenti negli stand regionali di Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Puglia, Sicilia, Veneto dove le socie hanno incontrato anche i Governatori Debora Serracchiani e Luca Zaia. Un modo inclusivo di partecipare alla fiera coinvolgendo anche delegazioni consorelle estere da Germania, Giappone, Polonia e Sud Africa. Un modo festaiolo dove, tuttavia hanno trovato spazio anche argomenti seri come i corsi di formazione per le candidate ai CdA dei consorzi del vino finalizzati a stimolare la nascita di una nuova leadership femminile nel vino. Nell’ agenda delle Donne del vino ci sono tanti progetti il principale dei quali è la Festa delle donne del vino che avrà luogo ogni anno il sabato precedente all’8 marzo. E poi trekking nei vigneti, un progetto sui rosati e persino il sostegno alle ricerche subacquee riguardanti il vino.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI
Associazione Nazionale Donne del Vino              Tel e Fax 02 867577
Email info@ledonnedelvino.com          www.ledonnedelvino.com
Addetta stampa Anna Pesenti Buonassisi         Email annapesenti@hotmail.com

Territorio, vitigni ed evoluzione del Bolgheti i temi delle tre degustazioni guidate da Ais Toscana a T-wine , l’esclusivo tasting di vini della Costa Toscana

Casone Ugolino_Location di T-Wine domenica 24 aprileTerritorio, vitigni ed evoluzione del Bolgheti i temi delle tre degustazioni guidate da Ais Toscana a T-wine , l’esclusivo tasting di vini della Costa Toscana
L’evento si svolgerà domenica 24 aprile al Casale Ugolino di Castagneto Carducci e sarà aperto al pubblico dalle 10 alle 19

Saranno il Territorio, i Vitigni e l’evoluzione del Bolgheri i protagonisti delle tre degustazioni che AIS Toscana curerà il prossimo 24 aprile al Casale Ugolino di Castagneto Carducci nell’ambito della seconda edizione di T-Wine, l’esclusivo tasting dei vini della Costa Toscana organizzato grazie alla collaborazione tra AIS Toscana-Delegazione di Livorno, Casale Ugolino e Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi.

“In seguito al successo di pubblico e interesse mediatico registrato dalla prima edizione – sottolinea il Presidente di AIS Toscana Osvaldo Baroncelli – questo secondo evento si pone come obiettivo quello di migliorare ulteriormente la propria visibilità e notorietà e diventare un appuntamento di riferimento per la valorizzazione dei prodotti di un territorio interessante come quello della Costa Toscana. La scelta della location, divenuto sede ufficiale dei corsi AIS della Delegazione di Livorno, è coerente con tale obiettivo, considerando che il Casone Ugolino si appresta a diventare un polo di attrazione importante per il settore enogastronomico locale, nazionale e internazionale, grazie anche al progetto “Museum” ovvero un museo sensoriale e multimediale del vino Bolgheri e in generale dei vini della Costa Toscana, alla cui realizzazione ha partecipato altresì il tre volte premio Oscar per la scenografia Dante Ferretti”.

Tre degustazioni dunque, una alle 10.30 (dedicata al territorio), una alle 15.30 (vitigni) e l’ultima alle 17.30 sull’evoluzione del Bolgheri, tutte condotte da due sommelier d’eccezione: il vicecampione italiano Massimo Tortora di Livorno e il vincitore del Master del Sangiovese 2016 Luca Vergamini di Lucca. Venti saranno i posti disponibili per ciascuna degustazione, la cui quota di partecipazione varia a seconda del tema: 20€ quella dedicata al Territorio, 25€ quella sui vitigni e 45€ l’ultima dedicata al Bolgheri, in cui saranno protagoniste quattro grandi etichette come il Sassicaia della Tenuta San Guido, il Grattamacco dell’omonimo produttore, il Piastraia di Michele Satta e il Giorgio Bartholomaus della Tenuta Argentiera.

Le degustazioni si svolgeranno presso l’Area Formativa e Congressuale e richiedono la prenotazione obbligatoria a segreteria@aistoscana.it

Le degustazioni libere saranno invece aperte al pubblico dalle 10 alle 19, con biglietto d’ingresso a 10€ per i soci AIS e 15€ per i non soci. Durante la giornata si potranno acquistare direttamente i vini degustati attraverso il corner AIS Wine Shop by Retalco, apprendere le prime nozioni sul mondo della sommellerie con l’AIS Wine School alle 14 o ancora effettuare Wine Tour affiancati da un AIS Tutor (dalle 14 alle 18).

Ufficio Stampa AIS Toscana

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C
Email marzia.morganti@gmail.com – ufficio.stampa@aistoscana.it
www.aistoscana.it – www.martecomunicazione.com

Dalla presidente di FIRMO, Maria Luisa Brandi…Le prugne, benessere per le ossa

Sunsweet_rangeDalla presidente di FIRMO, Maria Luisa Brandi…Le prugne, benessere per le ossa

Perché le prugne fanno bene alle ossa? Forse questa è la prima domanda che porranno i pazienti quando questo frutto delizioso verrà proposto come alimento utile alla salute ossea. E se è pur vero che da anni raccomandiamo la frutta secca come fonte di minerali fondamentali per lo scheletro, l’idea che le prugne secche possano aiutare a mantenere ossa sane non è così immediata. Per nobilitare quindi una raccomandazione che altrimenti rischierebbe di cadere nel vuoto, è utile divulgare i dati a supporto accumulati dalla ricerca scientifica.
Partiamo da un dato fondamentale: l’osteoporosi e le conseguenti fratture da fragilità sono un problema serio e i numeri parlano chiaro. 22 milioni di donne e quasi 6 milioni di uomini in età tra i 50 e gli 84 anni sono affetti da osteoporosi nella Unione Europea. Nel 2010 nel nostro Paese si sono verificate 465.000 nuove fratture da fragilità, con costi annuali diretti di quasi 2 miliardi di euro e di oltre 10 miliardi di euro se si calcolano anche le spese indirette.
La parola d’ordine è “prevenire”, ma stiamo investendo in prevenzione solo il 2% di quanto spendiamo. Troppo poco! Come prevenire? Limitando i rischi. Ma quali sono i rischi reali di osteoporosi?
La più nota delle cause di osteoporosi è la menopausa, per la perdita della secrezione estrogenica ovarica. Ma anche lo stile di vita è fondamentale e questo include nutrizione e movimento. Sia donne che uomini dovrebbero infatti introdurre un grammo di calcio al giorno con la dieta e praticare attività fisica regolarmente e questo vale per entrambi i sessi.
Grande attenzione viene oggi data a studi di nutraceutica, la scienza che propone l’uso di alimenti naturali o parzialmente modificati per ottenere un risultato terapeutico. Questa disciplina si basa sull’assunto di cibi che contengono sostanze in grado di agire su meccanismi che regolano lo sviluppo di patologie croniche, quali malattie cardiovascolari, sarcopenia, tumori, malattie degenerative del tessuto nervoso e osteoporosi.
Il California Prune Board, con il supporto di Susweet growers inc., ha investito per primo sul valore nutrizionale delle prugne secche della California, con uno specifico interesse sul ruolo che questo frutto può svolgere nel mantenimento della salute dell’osso. Dalle ricerche si evince che le prugne secche contengono nutrienti sufficienti a renderle un importante attore nel regolare il metabolismo osseo e la resistenza dello scheletro.
Seppur limitati in numero, gli studi condotti ad oggi confermano un ruolo delle prugne nel mantenere le ossa in salute. Queste evidenze sono importanti, perché sono alla base di ogni sviluppo, anche di tipo farmacologico, di molecole utili a prevenire le fratture da fragilità.
Esistono anche studi condotti in donne dopo la menopausa, che seppur limitati per numero di osservazioni, dimostrano come una dieta arricchita di 100 grammi di prugne secche (10-12 prugne secche della California) al giorno sia in grado di ridurre significativamente, rispetto ai valori basali e a quelli di donne che assumono mele secche, prima i marcatori di metabolismo osseo, quali la fosfatasi alcalina ossea e l’osteocalcina e successivamente gli inibitori della formazione ossea, quali la sclerostina. Questo effetto bifasico è senz’altro utile al metabolismo osseo.
In questi studi è stata inoltre evidenziata una riduzione della risposta infiammatoria nel gruppo di pazienti che assumeva prugne secche.
Oltre a questo effetto metabolico, le prugne sembrano inoltre in grado di aumentare la massa ossea con un incremento significativo della densità minerale ossea a livello della colonna vertebrale e dell’avambraccio. Anche una dose di 50 grammi al giorno di prugne secche (circa 4-5 prugne secche della California si è dimostrata efficace nel promuovere fenotipi ossei positivi, quali l’aumento dei marcatori di formazione ossea e riduzione dei marcatori di riassorbimento osseo, con conseguente metabolismo del tessuto osseo.
Questi risultati aprono a una domanda fondamentale: può essere formulata una domanda alla Agenzia competente per riconoscere un effetto meccanicistico dei componenti delle prugne secche nel migliorare le caratteristiche metaboliche del tessuto osseo? A questa domanda si deve rispondere tentando di comprendere le basi molecolari dell’azione trofica delle prugne secche sul metabolismo osseo.
Le prugne sono ricche in elementi chiave nel metabolismo osseo. Tra questi citiamo i polifenoli, molecole antiossidanti naturali in grado di mimare gli effetti degli estrogeni sul metabolismo osseo e sull’infiammazione. E che i polifenoli delle prugne abbiano un effetto positivo nel ridurre il riassorbimento osseo è stato dimostrato in vitro in cellule in coltura.
Ma le prugne sono ricche anche di micronutrienti indispensabili a mantenere un buon metabolismo osseo: tra questi il potassio (732 milligrammi in 100 grammi), il magnesio (41 milligrammi in 100 grammi), il boro (2,2 milligrammi per 100 grammi) e la vitamina K (60 microgrammi in 100 grammi). Le prugne contengono inoltre fibre in grado di promuovere l’assorbimento del calcio presente nella dieta. Queste ultime potrebbero facilmente essere assimilate, proprio per la funzione facilitatrice dell’assorbimento del calcio, a veri e propri prebiotici naturali presenti nelle prugne. Per il boro è noto un effetto di riduzione della escrezione urinaria di calcio e magnesio. Anche il contenuto in vitamina K va meglio caratterizzato, perché  questo nutriente è correlato al controllo della deposizione dei minerali, facilitando quella nell’osso e inibendo quella sui vasi.
Anche se ulteriori ricerche saranno necessarie per meglio quantificare e qualificare l’azione delle prugne secche sulla salute dello scheletro, i dati sono ad oggi accumulati ci permettono di concludere che 50/100 grammi di prugne secche al giorno svolgono un ruolo positivo nel mantenere la salute dell’osso, oltre ad esplicare numerose altre funzioni su organi e sistemi.
Cosa consigliare a chi, volendo usare una via naturale, desidera o mantenete o migliorare la salute delle proprie ossa? L’aggiunta nella dieta di prugne secche, come le Sunsweet, presenti da oltre 50 anni sul mercato italiano e apprezzate dai consumatori,  è un mezzo facile per impostare un piano di prevenzione delle fratture da fragilità. L’importante è anche sottolineare come le prugne possono essere facilmente assunte, come ogni altro tipo di frutta, a qualsiasi età e sono efficaci sia a 8 che a 80 anni, anche sulla motilità intestinale!

Prof.ssa Maria Luisa Brandi

Presidente F.I.R.M.O.

Fondazione Raffaella Becagli Onlus

Riferimenti Bibliografici:
Bahram H. Arjmandi et al. – Journal of Women’s Healt and Gender-Based Medicine : 11:61, 2002
Hooshmand S. et al. – British Journal of Nutrition : 106:923, 2011
Hooshmand S. et al. – British Journal of Nutrition : 112:55, 2014
Rendime E. et al. – PLOS One : 8:e60, 2013
Hosshmand S. et al. – Ageing Research Reviews : 8:122, 2009

Fatti le ossa con le prugne Sunsweet della California

Sunsweet_rangeFatti le ossa con le prugne Sunsweet della California
Vitamina K, minerali e fibre sono importanti per il benessere dello scheletro: li trovi tutti nelle prugne secche. Per questo Sunsweet è al fianco di F.I.R.M.O. nella prevenzione dell’osteoporosi

Tutte prima o poi devono fare i conti con l’osteoporosi, una patologia molto seria e diffusa, che in Europa riguarda ben 22 milioni di donne (ma anche 6 milioni di uomini) over 50. Meglio, dunque, cominciare a pensarci per tempo anche perché la prevenzione è la migliore strategia per combattere l’indebolimento delle ossa.

La ricetta per prevenire l’osteoporosi è semplice: fare regolarmente attività fisica, introdurre 1 grammo di calcio al giorno con l’alimentazione e scegliere i cibi più adeguati. Tra questi figurano anche le prugne secche della California: la ricerca medico-scientifica mostra che le prugne potrebbero essere utili alla salute delle ossa, grazie ai nutrienti che forniscono all’organismo.
A confermarlo, c’è anche serie di studi passati in rassegna dalla professoressa Maria Luisa Brandi, presidente di F.I.R.M.O (Fondazione Raffaella Becagli Onlus), ente no-profit che promuove la prevenzione e la cura della malattia dello scheletro, e che vede Sunsweet, il brand di prugne secche più conosciuto in Italia e nel mondo, tra i suoi sostenitori.

“Inserire le prugne nella propria dieta è un mezzo facile per impostare un piano di prevenzione delle fratture da fragilità, anche perché le prugne secche sono pratiche da consumare e sono adatte a ogni età – spiega la professoressa Brandi – Anche se ulteriori ricerche saranno necessarie per meglio quantificare e qualificare l’azione delle prugne secche sulla salute dello scheletro, i dati a oggi accumulati suggeriscono che 50-100 grammi di prugne secche al giorno svolgono un ruolo positivo nel mantenere la salute dell’osso, oltre a esplicitare numerose altre funzioni su organi e sistemi”.

Aggiungere giornalmente 5-10 prugne secche della California (come le Sunsweet) a un’alimentazione bilanciata fornisce infatti elementi utili come la vitamina K, che supporta il mantenimento di ossa sane e favorisce una buona coagulazione sanguigna; o come il manganese, che supporta la formazione di tessuto connettivo sano (che è strutturalmente parte delle ossa). Le prugne sono inoltre fonte di potassio, magnesio, boro e fibre. “Queste ultime – spiega la prof. Brandi – sono in grado di promuovere l’assorbimento del calcio presente nella dieta e per questo possono essere paragonate a veri e propri prebiotici naturali”.

Oltre alla collaborazione con F.I.R.M.O., Sunsweet supporta anche il California Prune Board, l’organizzazione che rappresenta 900 coltivatori californiani, nella promozione di ricerche sul legame tra il consumo di prugne e la salute delle ossa, anche nell’ottica di fornire utili indicazioni per la prevenzione delle fratture dovute a fragilità, un problema che in Italia presenta ben 465.000 nuovi casi l’anno.

Sunsweet Growers Inc., fondata nel 1917, ha oltre 95 anni di esperienza nella produzione di frutta secca ed essiccata di qualità eccellente. È una cooperativa composta da 270 soci coltivatori con sede a Yuba City, in California. È leader mondiale nel mercato delle prugne secche e dei prodotti a base di prugna. È presente da oltre 50 anni sul mercato italiano, dove è il marchio di prugne preferito dai consumatori. Gli stili di vita moderni rappresentano una sfida per una corretta alimentazione e i prodotti Sunsweet sono tutti pensati per soddisfare l’esigenza di cibi sani e pratici. Per maggiori informazioni: li.sunsweet.eu/ossa-forti

Ufficio stampa Sunsweet Inc c/o fruitecom srl
T: 059-7863892

Paste e risotti con Antonio Sgarra

sgarra-6232Paste e risotti con Antonio Sgarra

Il 18 aprile il corso dedicato ai professionisti nelle scuole di Anice Verde

Si terrà il 18 aprile il nuovo corso delle scuole professionali Anice Verde  dedicato alla preparazione delle paste e dei risotti. Antonio Sgarra insegnerà ai professionisti tutte le tecniche per realizzare una linea completa per creare i   primi piatti della tradizione italiana e i grandi risotti. Il corso rientra nei nuovi appuntamenti delle scuole professionali Anice Verdr

Temi del corso :  utilizzo creativo e ottimale delle materie prime, impiego delle migliori tecniche e tecnologie, realizzazione delle basi di  cucina, organizzazione logistica e pratica di una linea di primi piatti e risotti, modalità, tecniche di preparazione e tempi di cottura, abbinamento di ingredienti, sapori e consistenze, studio delle stoviglie e dei piatti, composizione dei piatti; per cui un corso polivalente e pratico.

Ad ogni allievo viene consegnata la dispensa con tutte le ricette oggetto del corso e l’attestato di partecipazione firmato dallo chef docente.

L’appuntamento con  la seconda edizione di paste e risotti, è per lunedì 18 aprile dalle ore 16 alle 20  nella sede della scuola di cucina di Anice Verde, in Via De Gemmis 34 a Trani, (max 20 partecipanti).

Per prenotazioni e informazioni contattare la segreteria della scuola 088 340 1430 – cel. +39 347 221 549 –    e-mail: aniceverdescuole@gmail.com – www.aniceverde.com

Mint Julep una dolcezza da gustare in ogni momento

ment-julepsl Gran Caffè Tito Schipa presenta… Mint Julep  una dolcezza da gustare in ogni momento

Il mint julep è un cocktail originario degli Stati Uniti del Sud. Il gusto fresco della menta abbraccia quello deciso del Rum che insieme ad altri ingredienti crea una vera esplosione di gusto. Mint significa appunto menta e julep è un termine che deriva dall’arabo gulab e significa acqua (ab) di rose, il nome, dunque, indica uno sciroppo acquoso dolce e profumato. Quindi mint julep è uno sciroppo dolce di menta con: Soda-Zucchero- Rum jamaicano-chartreuse verde-lime e bitter. Un mix di ingredienti, adatto in ogni occasione, ottimo come dopo cena che oltre a deliziare il palato risveglierà anche il vostro olfatto.
Ingredienti

– Menta
– Soda
– Zucchero
– Rum jamaicano
– Chartreuse verde
– Lime
– Bitter

– Next Events –

Venerdì 15 aprile
h. 22:00    Sabato 16 aprile
h. 22:00    Domenica 17 aprile
h . 18:00

Seguici su:    White Ostuni Tito Schipa
Facebook
C.so Vittorio Emanuele, 19-21
72017 Ostuni (BR)
www.whiteostuni.it

Phone:+39 0831 093465
Email: titoshipa@whiteostuni.it

Week end del gusto (15-17 aprile) a Cesena con il Romagna Wine Festival

Week end del gusto (15-17 aprile) a Cesena con il Romagna Wine Festival

Derby Romagna Sangiovese – Morellino Scansano,
Concorso ‘Chef per un giorno’ sulla tagliatella, girandola di degustazioni e un tuffo nelle bollicine dell’Oltrepo’ Pavese

Cesena – Veste i colori della primavera la quarta edizione del Romagna Wine Festival. Per tre giorni Cesena diventa la capitale romagnola del vino insieme a gastronauti, vignaioli, giornalisti, winelovers, cuochi, degustatori e appassionati del buon vivere. Da venerdì 15 a domenica 17 aprile 2016, il cuore della città malatestiana si trasforma in una grande arena del gusto dove il Romagna sangiovese e gli altri vini del territorio duettano con i prodotti della gastronomia locale e con tanti ospiti eccellenti provenienti da altre regioni del Belpaese. Un evento di grande coinvolgimento che negli anni ha guadagnato la collaborazione di tutta la città e del comparto commerciale che saluta l’arrivo del Wine Festival allestendo vetrine a tema con protagonista il vino e il cibo della tradizione.

Si comincia venerdì 15 aprile dalle 17,30 con gli ‘Aperid’hoc’ sotto il Loggiato Comunale di Piazza del Popolo. Un percorso a tema dove le etichette del territorio raccontate dai produttori, sposano assaggi di prodotto in un percorso di terra, di mare e vegetariano. E chi partecipa all’Aperid’hoc guadagna un ‘passaporto’ per degustare i Menù del Festival preparati nei ristoranti del centro storico. Archiviati gli Aperid’hoc la manifestazione entra nel vivo il sabato e domenica con convegni, momenti di intrattenimento fra vino e cultura, degustazioni, visite guidate, mostre collaterali a tema, sfide gastronomiche, disfide enologiche fra territori.

Tanti i “centri di gravità” del Wine Festival 2016: la Biblioteca Malatestiana, il Palazzo del Ridotto, il Foro Annonario, il Loggiato Comunale di Piazza del Popolo. Il Palazzo del Ridotto in piazza Almerici sarà la sede delle principali degustazioni (sabato dalle 18,00 alle 22,00 e domenica dalle 15,30 alle 21,00) che alterneranno i vini romagnoli a quelli toscani dei territori vocati al sangiovese, agli ospiti di varie regioni d’Italia. Protagonisti i rossi robusti di Romagna e Toscana, alternati a bianchi freschi e aromatici, frizzanti e spumanti. Un grande corner sarà dedicato alle bollicine dell’Oltrepo’ Pavese, uno dei terroir di riferimento del metodo classico italiano, accompagnate per l’occasione da prodotti tipici della gastronomia di quei territori che duetteranno con le specialità romagnole a cura dell’Istituto Alberghiero Pellegrino Artusi di Forlimpopoli.

Sabato mattina appuntamento con la cultura con le visite guidate nei luoghi del vino condotte dal raccontastorie Gabriele Papi e a partire dalle ore 12,00 un percorso letterario e sensoriale dedicato alla Sicilia del vino. Maestri sommelier d’eccezione invece guideranno le degustazioni tematiche di grandi rossi e grandi bollicine nei pomeriggi di sabato e domenica. Di scena la coppia più blasonata della sommeleria italiana. Quei Gardini padre e figlio (Roberto e Luca) che negli anni hanno conquistato i massimi riconoscimenti in Italia e nel mondo.

Appuntamento con la creatività in cucina ancora sabato a partire dalle 15,00 nella piazzetta del Foro Annonario, dove va in scena ‘Chef per un giorno’ dedicato alla Miglior Tagliatella alla moda di Romagna e interpretato da otto aspiranti cuochi, e a cui seguirà un assaggio di pasta fresca e laboratori del gusto, organizzati dai mattarelli attenti delle Mariette artusiane.
E ancora domenica al Palazzo del Ridotto il Derby del Sangiovese, dove 8 campioni di Romagna Doc Sangiovese Riserva 2013 selezionati da un pannel di sommelier degustatori Ais, si scontrerà con altrettanti campioni di Morellino di Scansano Docg Riserva, uno dei territori più blasonati della Toscana del vino, che ha fatto del sangiovese il suo punto di forza. Il Derby anche quest’anno, dopo le disfide delle scorse edizioni con Chianti e Nobile di Montepulciano, sarà giudicato da una commissione tecnica e da una giuria popolare aperta a tutti i winelovers che si presenteranno ai banchi d’assaggio nella giornata di domenica.

Info: www.romagnawinefestival.it
Facebook: Romagna Wine Festival
Twitter: @guidavinier
#RWF2016

Cesena, 6 aprile 2016
Ufficio Stampa #RWF2016
Agenzia PrimaPagina Cesena
(Filippo Fabbri – Alice Magnani)

Venturini Baldini, 40 anni di storia, nuova proprietà, progetto enologico di ultima generazione

GruppoVenturini Baldini, 40 anni di storia, nuova proprietà, progetto enologico di ultima generazione

Presentazione nazionale a Verona all’anteprima Vinitaly

Verona – Presentazione in grande stile della “prima” nazionale del nuovo corso di Venturini Baldini di Roncolo di Quattro Castella (Re) che quest’anno festeggia i quarant’anni di storia. La vetrina è stata l’anteprima Vinitaly svoltasi nella prestigiosa sede Tailor’s &Ties a Verona, alla presenza dei principali media del settore nazionali e internazionali, opinion leader, appassionati, rappresentanti di altre cantine.

“Se dovessi descrivere questo progetto in tre parole chiave, direi: territorio, territorio, territorio – spiega il winemaker Carlo Ferrini – Sì, avete capito bene. Questo è un progetto impensabile in un altro ambiente perchè affonda le sue radici nell’habitat naturalistico dei suoi vigneti, nella tradizione che è l’asse portante dell’identità di cantina. L’unicità di questo progetto sta nell’essere marcatore del territorio, un vino in piena simbiosi con la biodiversità del parco”.

Insieme a Ferrini, che coordina un team di agro-enologi, hanno illustrato il progetto a Verona Monica Franceschetti e Lorenzo Tersi, consigliere delegato della Tenuta.

L’azienda agricola Venturini Baldini si trova nel cuore delle terre di Quattro Castella, in un’area di 150 ettari, 30 dei quali vitati, un potenziale di 300 mila bottiglie, volutamente limitate a 100mila a garanzia della qualità delle uve migliori. Vini emiliani in piena fusion biologica con l’ambiente circostante, i vigneti adagiati sulle colline a un’altezza di circa 300-400 metri sul livello del mare, per lo più Lambrusco nelle diverse declinazioni (Grasparossa, Salamino, Sorbara), ma anche Malvasia di Candia.

L’anno 2016 è un punto di svolta nella storia di Venturini Baldini che proprio nel suo quarantennale ha cambiato proprietà, e dato impulso a un progetto enologico di nuova generazione coordinato dal winemaker Carlo Ferrini che coniuga ecosistema, artigianalità vitivinicola, legame con la terra packaging rinnovato.

Nel corso della serata sono state svelate in prima assoluta le nuove cinque etichette della Tenuta: Quaranta (spumante ottenuto da un calibrato blend delle diverse varietà di Lambrusco Grasparossa, Salamino, Sorbara, prodotto in quantità limitata, è l’omaggio al quarantennale della Cantina; Ca’ del Vento (Reggiano Lambrusco Rosato vino spumante rosso secco, lambruschi nelle varietà Sorbara-Grasparossa); Rubino del Cerro (storico spumante prodotto da vitigni Lambruschi nelle varietà Marani, Maestri, Salamino, Grasparossa); Malvasia Graniers (nella versione secca, Colli di Scandiano e di Canossa D.O.P. Malvasia); Marchese Manodori (Reggiano Lambrusco Dop, vino frizzante secco, Lambruschi nelle varietà Marani, Montericco, Maestri, Salamino, Grasparossa).

Ufficio Stampa

Agenzia PrimaPagina

(Filippo Fabbri – Maurizio Magni)

Export, cultura della grappa e Packging originali: la ricetta dell’Istituto nazionale grappa alla luce dei risultati di Vinitaly nr. 50

IL PRESIDENTE DELL'ISTITUTO NAZIONALE GRAPPA ELVIO BONOLLO A VINITALYExport, cultura della grappa e Packging originali: la ricetta dell’Istituto nazionale grappa alla luce dei risultati di Vinitaly nr. 50
Una attenta osservazione dei mercati esteri sui quali investire, una cultura della grappa da diffondere tra i consumatori e un occhio di riguardo al packaging che rappresenta il biglietto da visita di ciascuna azienda. Sono questi i tre punti cardine su cui Elvio Bonollo, Presidente dell’Istituto Nazionale Grappa, ha voluto porre l’attenzione a consuntivo della partecipazione dell’Istituto all’edizione numero 50 di Vinitaly, il Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati.

Internazionale come la platea di consumatori che l’acquavite di bandiera si propone di raggiungere – e incrementare – nel prossimo futuro: “sull’estero c’è ancora molto da fare – spiega Bonollo – perché il mondo della grappa si scopre ogni giorno più vocato all’internazionalizzazione. Ad oggi la quota di esportazione del nostro distillato è del 20%, in particolare in Europa e nei paesi a lingua tedesca e il messaggio da lanciare da questo Vinitaly è che esiste l’opportunità di crescere ancora sui mercati esteri, se facciamo nostra l’idea che quando esportiamo grappa, esportiamo un pezzo del patrimonio culturale italiano”.

Il Presidente Bonollo ha altresì ribadito l’importanza di sostenere la diffusione di una vera e propria cultura della grappa: “spesso i consumatori non conoscono la storia e le caratteristiche della nostra acquavite di bandiera. Il nostro ruolo come Istituto Nazionale logo INGGrappa è anche quello di contribuire allo sviluppo di una vera e propria cultura di questo distillato, di quanto lavoro sta dietro ad ogni bottiglia e della storia unica ed originale di ciascun produttore, spesso portatore di una sapienza che si tramanda in famiglia da generazioni.”

Non meno importante del distillato, per conquistare il mercato è altresì il saper vendere l’immagine che lo rappresenta. “E’ per questo – aggiunge Bonollo – che oggi si presta sempre più attenzione al packaging, tratto distintivo di creatività e stile che caratterizza ad ogni livello e in ogni settore il made in Italy”.

Ufficio stampa Istituto Nazionale Grappa

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.

Email marzia.morganti@gmail.com

www.istitutograppa.org – www.martecomunicazione.com

In bicicletta alla scoperta della Laguna di Orbetello

TWB Carlo (1)In bicicletta alla scoperta della Laguna di Orbetello
Domenica 17 aprile l’iniziativa promossa da Tuscany Wine and Bike in collaborazione con l’Associazione Occhio in Oasi
In bicicletta alla scoperta della Laguna di Orbetello
Itinerario su due ruote con l’enologo e guida ambientale Carlo Travagli e visita guidata all’Oasi WWF

Un itinerario in bicicletta nell’Oasi WWF della Laguna di Orbetello. Quattordici km da percorrere su due ruote immersi nella natura incontaminata di una delle riserve naturali più belle del nostro Paese. E’ questa la proposta di turismo culturale lento e sostenibile di TWB 1Tuscany Wine and Bike in collaborazione con l’Associazione Occhio in Oasi per entrare in contatto diretto con la ricchissima biodiversità di flora e fauna che caratterizza l’Oasi che si estende per circa 300 Ha. Uno splendido territorio la cui salvaguardia è legata a quella di un bellissimo uccello, il cavaliere d’Italia e alle tante specie ittiche e di uccelli presenti, tra cui anche l’elegante fenicottero rosa. Domenica 17 aprile con ritrovo alle 8.30 al Casale della Giannella si svolgerà un tour guidato dall’enologo e guida ambientale Carlo Travagli che comprenderà non solo un articolato e affascinante percorso in bicicletta accessibile a tutti e alle persone di tutte le età, ma anche la visita guidata all’Oasi WWF e il pranzo con i piatti tipici della cucina tradizionale toscana: crostini, zuppe, formaggi e dolci della zona. “E’ un vero onore sapere che la nostra natura conservata accoglierà un gruppo di operatori specializzati nella promozione carlo e luca (1)dl territorio, in particolar modo perchè accostano il vino, parte della storia della Maremma, ad una delle nostre oasi più antiche. Un connubio assolutamente interessante” ha dichiarato Fabio Cianchi direttore delle Oasi della Maremma. “Per noi di Tuscany Wine and Bike è un esperimento che porta per la prima volta la nostra proposta di Day Tour dal Chianti alla Maremma – spiega Carlo Travagli – l’occasione di godere di un luogo magico come l’Oasi di Orbetello in bicicletta è più unica che rara, quindi non bisogna farsela scappare. Inoltre degusteremo alcuni vini in abbinamento ai piatti della cultura gastronomica locale. Questo è sicuramente TWB Carlo (1)un valore aggiunto del tour insieme alla possibilità di avere un esperto a nostra disposizione che ci accompagnerà in una visita guidata alla scoperta delle bellezze dell’Oasi”. Per partecipare al tour è necessario munirsi di bici (consigliata mountain bike) e casco propri e dotarsi di un binocolo. La prenotazione del tour è obbligatoria entro il 4 aprile: info@tuscanywinebike.com (quota partecipazione 30€ a persona – potrebbe subire variazioni se il gruppo fosse inferiore a 20 persone).

Natascia Maesi
Ufficio Stanpa TWB
natascia.maesi@gmail.com

 

Come difendersi dall’agropirateria, l’Aceto Balsamico di Modena IGP Case history nella cerimonia inaugurale di sol&agrifood a Verona

Un momento della degustazione sensoriale di Aceto Balsamico di Modena IGP a VinitalyCome difendersi dall’agropirateria, l’Aceto Balsamico di Modena IGP Case history nella cerimonia inaugurale di sol&agrifood a Verona

Oggi ancora oro nero protagonista allo stand del Consorzio del Lambrusco di Modena con una degustazione “teatrale” alla scoperta di storia e sapori

Aceto Balsamico di Modena IGP protagonista ieri mattina della cerimonia inaugurale di Sol&Agrifood, il salone delle eccellenze agroalimentari che si svolge in contemporanea con Vinitaly a VeronaFiere fino al 13 aprile. All’inaugurazione ha partecipato anche il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, il quale ha sottolineato come l’agroalimentare sia “un patrimonio da tutelare, con le istituzioni che stanno andando nella direzione della tracciabilità e delle riferibilità al territorio per fronteggiare il fenomeno dell’Italian sounding, il quale arreca un danno sia economico che di immagine ai produttori, ma altresì inganna i consumatori”.

LOGO CTABM bassaNel corso del convegno di apertura dal titolo “Agropirateria: quando l’Italia sa difendersi”, ha trovato spazio anche la case history dell’Aceto Balsamico di Modena, sulla scia delle recenti sentenze emesse dai tribunali tedeschi a tutela del prodotto originale. A raccontarla, il Direttore del Consorzio di Tutela Federico Desimoni: “Questi momenti di riflessione e di confronto sono importanti perché aiutano ad uscire dai luoghi comuni, dalle facili lamentele e a focalizzare, in modo obiettivo, sui punti di forza e di debolezza dei contesti analizzati; nel caso particolare della discussione affrontata, oltre a continuare ad evidenziare il gravoso problema delle contraffazioni, delle imitazioni e delle evocazioni dei prodotti italiani e del famoso “sounding”, dobbiamo prendere atto che all’interno dell’orizzonte comunitario le cose stanno cambiando e già oggi sono concretamente riscontrabili i segni di un cambio di cultura: gli atteggiamenti furbeschi di chi vuole frodare, ingannare, imitare o eventualmente rimanere border line, sono sempre più stigmatizzati e condannati da organi ufficiali, in primis, dai giudici europei e nazionale, ma non solo. Dobbiamo dire con forza e soddisfazione che già oggi abbiamo strumenti utilissimi ed efficaci per difendere i nostri prodotti e i diritti dei consumatori e del mondo produttivo. Quello che serve sono risorse che permettano a tutti di percorrere queste strade di tutela. Questa è la nostra esperienza che condividiamo volentieri anche per aiutare altri comparti a seguire questa strada. Il Direttore Desimoni ha altresì citato le motivazioni della sentenza tedesca che ha di fatto aperto le porte ad una tutela comunitaria: «Grazie a 30 pagine di motivazioni che hanno dato ragione al Consorzio, ora l’Aceto balsamico di Modena può far applicare il principio espresso dalla sentenza in tutti i Paesi dell’Ue. E ogni precedente come il nostro diventa una tutela anche per altri prodotti».

Anche i dati pubblicati sul sito del Mipaaf inerenti l’attività operativa dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi ICQRF nel 2015, confermano il costante impegno delle Istituzioni per sanare le irregolarità nel comparto agroalimentare: 36.864 i controlli eseguiti, 53.490 i prodotti e 24.003 i produttori verificati; 4.052 le sanzioni amministrative elevate, a cui si aggiungono 2.786 diffide, 255 notizie di reato all’Autorità giudiziaria, 676 sequestri, per un valore economico complessivo di oltre 68 milioni di euro e un quantitativo di prodotti agroalimentari sequestrati pari a circa 77.000 tonnellate (fonte dati: Report ICQRF 2015). Dei tentativi di frode sui prodotti agroalimentari c’è una particolare concentrazione sul fronte web (nel solo 2015, l’ICQRF ha avviato 561 procedure di contrasto a usurpazioni ed evocazioni) e il Mipaaf risulta essere l’unica autorità ad avere accordi con eBay e Alibaba per far rimuovere i falsi DOP e IGP dalle vetrine online. Tra i comparti più “colpiti” da questa pratica scorretta, c’è proprio quello dell’Aceto Balsamico di Modena, la cui commercializzazione irregolare su Alibaba è stata più volte segnalata al sistema Aliprotect: aceti di riso venduti come “Balsamic vinegar Modena” e solo successivamente rinominati con la denominazione commerciale corretta.

Un appuntamento quindi per fare il punto su rischi e opportunità dei mercati internazionali e sulla battaglia all’Italian Sounding per conquistare nuove quote di mercato, che ha visto tra i gli altri relatori anche Giancarlo Caselli, magistrato ora presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare e Colomba Mongiello, vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale, chiamata a guidare il dibattito.

L’Aceto Balsamico di Modena continua ad essere protagonista a Vinitaly anche oggi, con la degustazione sensoriale e “teatrale” realizzata grazie alla collaborazione dell’Associazione Koiné – teatro sostenibile, presso lo stand del Consorzio di Tutela del Lambrusco di Modena nel Padiglione Emilia Romagna.

Foto in allegato: un momento della degustazione sensoriale di Aceto Balsamico di Modena IGP a Vinitaly

Ufficio Stampa Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Email: marzia.morganti@gmail.com

www.consorziobalsamico.it

“Chef per un giorno” al Foro Annonario

“Chef per un giorno” al Foro Annonario
Sabato 16 aprile al Romagna Wine Festival sfida tra 8 aspiranti cuochi
e laboratori di pasta fresca curati dalle Mariette artusiane

Cesena – Otto concorrenti, un unico traguardo: realizzare la migliore tagliatella all’uso di Romagna. E’ questo l’obiettivo del concorso Chef per un giorno in programma per sabato 16 aprile al Foro Annonario di Cesena.
La manifestazione, che rientra nel cartellone del Romagna Wine Festival, vede la collaborazione dei partner Cook Accademy, Teleromagna e Radio Studio Delta che seguirà in diretta tutta la manifestazione.
A partire dalle ore 15 di sabato 16 aprile (fino alle ore 18), otto appassionati di cucina si dovranno cimentare nella realizzazione della ‘Miglior tagliatella alla moda di Romagna’, realizzata in collaborazione con i locali del Foro, il ristorante Anita in città e la nuova gastronomia Burro e Salvia.

I concorrenti, otto in totale, sono divisi in due gruppi da quattro che si esibiranno in due manche separate. Gli otto partecipanti sono stati selezionati tra i ragazzi dell’Istituto Alberghiero ‘Pellegrino Artusi’ di Forlimpopoli e tra i vincitori della sfida finale del Corso di Cucina di primo Livello di Cook Academy, programma tv in onda su Teleromagna.

I concorrenti hanno 45/60 minuti di tempo per realizzare circa 1 kg di pasta sfoglia, cuocerla  e condirla con ragù o altri sughi a propria scelta. Il tutto davanti ad una giuria di esperti e al pubblico che potrà assistere allo show cooking e avrà anche la possibilità di assaggiare le tagliatelle preparate dai concorrenti.
La giuria tecnica che dovrà valutare sia la pasta che il condimento è composta da:  un sommelier di Ais, la blogger di cucina Azzurra Gasperini, la chef Alessandra Baruzzi presidente di Lady Chef Emilia Romagna, Carla Brigliadori gourmand dell’Associazione Chef to Chef, Alessandro Rossi dell’Accademia dei Caplet, Maria Chiara Zucchi de La Madia Travelfood,  Enrica Mancini  in rappresentanza di Conad (che è uno degli sponsor dell’iniziativa).

Il vincitore sarà proclamato alle ore 18,00 con la consegna dell’attestato Chef per un giorno del Romagna Wine Festival 2016. In premio: due biglietti per le degustazioni del Wine Festival al Palazzo del Ridotto per la giornata di sabato e due per la domenica, una cena per due persone nel Ristorante Anita in Città, un paniere di prodotti offerti dagli sponsor Conad ed Agrintesa, una ceramica del negozio la Bottega dei Mestieri e dei Sapori.

In contemporanea con l’esibizione dei cuochi dilettanti, saranno attive tre postazioni dove le Mariette artusiane insegneranno al pubblico come preparare le tagliatelle con i loro Laboratori di pasta fresca. Nelle postazioni, ruoteranno circa nove partecipanti che possono prenotarsi tramite la pagina Facebook ‘Romagna Wine Festival’ (indicando se preferiscono partecipare al laboratorio delle ore 15,00, delle 16,00 o delle 17,00; in caso di posti disponibili sarà possibile partecipare anche senza iscrizione). La pasta sfoglia prodotta dai Laboratori sarà poi cotta insieme a quella dei concorrenti e fatta assaggiare al pubblico presente.

Lo show cooking sarà condotto dalla giornalista Cristina Zani e ripreso dalle telecamere di Cook Academy. Radio Studio Delta sarà presente con una postazione per seguire in diretta tutto l’evento.
Tra le iniziative collaterali presenti al Foro Annonario nella giornata di sabato pomeriggio: un mercatino dell’artigianato con circa 30 bancarelle, il mercatino dei prodotti agricoli e la libreria del Romagna Wine Festival con una bancarella che propone pubblicazioni a tema vino e food.

Info: www.romagnawinefestival.it
Facebook: Romagna Wine Festival
Twitter: @guidavinier
#RWF2016

Ufficio Stampa #RWF

Agenzia PrimaPagina Cesena

(Filippo Fabbri – Alice Magnani)

Alice Magnani
Agenzia PrimaPagina
Via Sacchi 31 – 47521 Cesena (FC)
Tel. 0547/24284 – Fax 0547/27328
comunicazione@agenziaprimapagina.it
http://agenziaprimapagina.it

Il Presidente Mattarella inaugura Vinitaly parlando delle donne del vino

Degustazione donne del vino Vinitaly 2016 macroIl Presidente Mattarella inaugura Vinitaly parlando delle donne del vino
Nel Vinitaly  2016, che promette di battere  tutti i record di business, le donne diventano protagoniste e sono ricordate nei discorsi inaugurali di Sergio Mattarella e Maurizio Danese Presidente di Veronafiere. Le Donne del vino iniziano a ricoprire ruoli importanti ma sono anche capaci di aggiungere fascino alle bottiglie curando la bellezza, l’ospitalità, i valori etici e la moda. Ecco che la fiera veronese diventa il palcoscenico di tante iniziative con lo stesso fil rouge “donne vino e bellezza”.
Il vino delle donne ha dunque molte facce: quella più tecnica della degustazione al femminile con bottiglie del 1967, primo anno di Vinitaly, quella più glamour dei brindisi che coinvolgono anche la Governatrice del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e l’Assessore all’Agricoltura della Puglia Leonardo Di Gioia e quella più seria del libro contro la mafia “Campanella”, di Maria Cristina Sarò, sostenuto dalle Donne del vino della Sicilia. Poi c’è il progetto dei corsi full immersion per dare protagonismo alle donne ed infoltire il numero, ancora esiguo, delle wine manager nei CDA dei consorzi del vino.

A Vinitaly  le Donne del vino interpretano il tema nazionale 2016 della bellezza proponendo i film con i brindisi, la cosmesi con le creme anti età della Co.Der di Cuneo oppure la moda con le borsette BYOB per bottiglie della Winelover di Gonzato Moda o le modelle della Fashion Class di Verona che sfilano con le bottiglie in mano…. Ci sono Donne del vino che interpretano il binomio vino-bellezza con istinto materno, come le pugliesi che propongono di adottare una vite, oppure sono perfette padrone di casa, come le venete e le friulane, che accolgono le delegazioni provenienti da  Germania- Associazione Vinissima, Giappone- Premio Sakura  e  Sud Africa BOB Black Owned Brands.

Le Donne del vino sono attivissime e presentano a Vinitaly il primo grande evento diffuso nazionale con cui accoglieranno le wine lover italiane, cioè le nuove consumatrici di grandi vini. E’ battezzato Festa delle donne del vino e avrà luogo ogni anno il sabato precedente l’8 marzo.  A fianco di questo progetto più modaiolo, le Donne del vino del Piemonte si preparano a creare itinerari di trekking nei vigneti e quelle della Toscana a cavalcare la nuova tendenza dei rosati.

Il 50° Vinitaly ha mostrato una particolare attenzione all’enologia in rosa con la degustazione inaugurale, che vede protagoniste 10 donne del vino con bottiglie di cinquant’anni, e la cena finale della fiera nel Palazzo della Gran Guardia, nel cuore di Verona. Ma soprattutto ha visto un riconoscimento ufficiale nel discorso inaugurale del Capo dello Stato Sergio Mattarella e del Presidente di Veronafiere Maurizio Danese.

Un Vinitaly ricchissimo di  appuntamenti dove il tema dell’anno 2016 –Donne, vino e bellezza- viene interpretato alla grande soprattutto in chiave fashion e wellness.

Ecco il BYOB, la borsetta per bottiglie che si propone come un nuovo accessorio di abbigliamento per le wine lover che, pur di bere la bottiglia preferita, se la portano con se.  La sigla BYOB significa infatti <<bring your own bottle>> e fa riferimento all’abitudine USA, nata nel 1950, di portare il vino da casa.  Particolarmente diffuso in California, è un vezzo da veri intenditori che vogliono bere vini pregiati senza spendere una fortuna.  E’ insomma la versione moderna dell’italiano “diritto di tappo” che fa riferimento al prezzo da pagare al ristorante per bere la bottiglia portata dal cliente. Persino la cantante Madonna è stata pizzicata a fare byob e il 36% dei lettori del Wine Spectator  ha dichiarato che la metà delle volte va al ristorante col proprio vino.

La pratica del Byob ha portato alla produzione di borse e valigette per contenere le bottiglie, anche in modo refrigerato, e persino i calici adatti per berle. La ditta Winelover di Gonzato Moda  (Thiene, Vicenza) ha creato una linea BYOB particolarmente lussuosa,  con design fantasioso e una cura estrema nell’esecuzione che fa perno sull’artigianalità italiana.

Eccoci alla cosmesi che usa le componenti più salutari del vino.  Vinoterapia, un nome fashion per i trattamenti al vino sulla pelle che le Donne del vino propongono a Vinitaly con la linea delle creme al vino rosso della Co.Der. La sigla che significa Cosmesi e dermatologica, designa un’impresa nata nel 1990 a Fossano (Cuneo) per unire natura e tecnologia nella creazione di creme capaci di dare giovinezza alla pelle del corpo, delle mani e del volto.

Gli effetti benefici del vino sulla pelle sono stati utilizzati la prima volta fra il 1993 e il 95 nella regione de Les Graves vicino a Bordeaux da Mathilde Cathiard e Bertrand Thomas. Gli elementi più salutari sono i polifenoli (favonoidi, quercitina, tannini e resveratrolo) che si trovano soprattutto nella buccia dell’uva rossa.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI

Associazione Nazionale Donne del Vino               Tel e Fax 02 867577

Email info@ledonnedelvino.com            www.ledonnedelvino.com

Addetta stampa Anna Pesenti Buonassisi         annapesenti@hotmail.com

Carpenè Malvolti e scuola enologica di Conegliano Insieme da 140 anni

Metodo ClassicoCarpenè Malvolti e scuola enologica di Conegliano Insieme da 140 anni

Nel 1000 a. C. nella Bibbia viene già citato “un vino spumeggiante”. Le pupitre arrivano nel 1818

Carpenè Malvolti e scuola enologica di Conegliano Insieme da 140 anni

Gli studenti presentano la ricerca sul Metodo Champenois per onorare il 140° dell’ Istituto più antico d’Italia e rendere omaggio ad Antonio Carpenè precursore della spumantistica europea

La Scuola Enologica di Conegliano compie 140 anni e per festeggiare questo prestigioso traguardo sceglie il palcoscenico del 50° Vinitaly ed il suo consolidato legame con Carpenè Malvolti, azienda leader della Spumantistica Italiana ed internazionale da sempre al fianco di questa realtà formativa di eccellenza. La celebrazione dell’importante anniversario, che avrà il suo culmine dal 12 al 14 maggio a Conegliano, si è infatti tenuta questa mattina presso lo stand della storica Casa Spumantistica con la presentazione della ricerca condotta dagli Allievi della Scuola Enologica e della Fondazione ITS Cerletti – nell’ambito della terza edizione del progetto “Generazione D.O.C.G” –  dedicata alla produzione del Metodo Champenois alla fine dell’Ottocento. L’occasione ha visto anche il battesimo ufficiale del nuovo vino Carpenè Malvolti Tarvisium Metodo Classico, coerente con la filosofia aziendale ed ispirato a quello stesso concepito da Antonio Carpenè alla fine del XIX secolo.

LOGO OTTAGONI_CMYK_FOTO Alla presenza della Preside della Scuola Enologica Cerletti nonché Direttore della Fondazione ITS Damiana Tervilli,  del Sindaco di Conegliano Floriano Zambon, della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige con Massimo Bertamini, della Famiglia Carpenè, gli Allievi hanno quindi  anticipato i contenuti della suddetta ricerca, sviluppata seguendo l’ispirazione data dell’attuale Presidente della Fondazione Rosanna Carpenè con l’intento di approfondire scientificamente la conoscenza del metodi di spumantizzazione alle fine dell’Ottocento.

< “Condividere la Storia per determinarne il futuro”, è l’assunto imprescindibile su cui fondare l’interazione tra Scuola ed Impresa, – ha sottolineato Rosanna Carpenè – L’impegno della Fondazione è accompagnare gli Studenti in percorsi formativi e creare per gli stessi le migliori opportunità per accedere più rapidamente al mondo del lavoro, nonché parimenti per le Imprese che possono investire su Risorse Umane già specificatamente formate.>

Per celebrare le origini dell’Istituto si è scelto di approfondire le conoscenze sui vini Spumanti e in particolare sul Metodo Champenois  unica tecnica di spumantizzazione conosciuta nel periodo in cui si colloca storicamente la nascita della Scuola Enologica. Sono emersi nuovi assunti basati su rilevazioni scientifiche ed altresì note storiche particolarmente suggestive, come il riferimento all’esistenza di un “vino spumeggiante” nel 1000 a.C. citato nella Bibbia, la nascita del concetto di cuvée a opera di Dom Perignon nel XVII secolo o l’introduzione delle pupitres nel 1818 e che rappresentano il simbolo per eccellenza della rifermentazione degli spumanti in bottiglia.

<Essere qui oggi a celebrare questo importante anniversario – ha sottolineato Damiana Tervilli – rappresenta per noi un modo per ribadire quanto la Scuola sia legata alla Famiglia Carpenè, il cui capostipite Antonio è stato uno dei fondatori nel 1876. Da allora, seguendo il suo insegnamento, l’Istituto Cerletti si è affermato nel panorama formativo nazionale ed internazionale. Attraverso questi progetti di ricerca, i nostri Studenti hanno l’opportunità di capitalizzare una nuova esperienza all’interno del proprio percorso formativo, teso a costruire le professionalità del domani.>

All’evento, insieme alla Scuola Enologica di Conegliano ha portato la propria testimonianza la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige – già Imperial Regia Scuola di Agraria nata nel 1874 sotto l’allora dominio austriaco – Massimo Bertamini, il quale ha ribadito come “Gli ultimi 25 anni dell’800 siano stati particolarmente ricchi di avvenimenti per tutta l’Europa vitivinicola: un periodo unico e irripetibile durante il quale è stato dimostrato come pure il mondo del vino possa trarre spinta per il “rinnovamento” delle tradizioni, dai momenti di “crisi”. In quelli anni si ebbe infatti il coraggio di far nascere centri di ricerca e didattica in campo vitivinicolo che poi hanno segnato la storia, che hanno permesso di raggiungere quanto oggi stiamo raccogliendo”.

Il progetto di ricerca condotto dagli Studenti della Fondazione ITS Cerletti, è stato altresì condiviso con altri due Istituti europei che hanno significativamente contribuito alla crescita culturale del settore enologico a livello mondiale fin dalla seconda metà dell’Ottocento, ovvero l’Istituto Superiore di Agricoltura di Geisenheim (Germania) fondato nel 1872 e l’Ecole Impériale d’Agriculture de la Saulsaie, che nel 1870 si trasferisce a Montpellier (Francia) per divenire il rinomato ’Institut Supérieur de la Vigne et du Vin’.

La presentazione della ricerca ha altresì fatto da introduzione al battesimo ufficiale dell’ultimo nato in casa Carpenè, ovvero, Carpenè Malvolti Tarvisium Metodo Classico, vino spumante ottenuto da uve Chardonnay e Pinot Nero provenienti dal Trentino, fresco, pieno, rotondo, bilanciato da un sapiente equilibrio tra morbidezza e misurata acidità, dal bouquet complesso, ricco di aromi fruttati e floreali con note di mela, frutta esotica, gelsomino, sentori di vaniglia, nocciole tostate e pane appena sfornato.

Il Carpenè Malvolti Tarvisium Metodo Classico – con una presentazione originale, distintiva e fortemente identificativa – reinterpreta in chiave moderna gli elementi grafici ed estetici che caratterizzavano le bottiglie storiche, offrendosi così innovativo e parimenti rispettoso del suo illustre passato. L’araldo del Tarvisium sullo sfondo nero dell’etichetta ed il prestigioso collarino, su cui è riportata l’onorificenza ricevuta quale “Fornitori di S.M. il Re d’Italia”, riproducono la storica eleganza della Carpenè Malvolti.

Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Email marzia.morganti@gmail.com, press-office@carpene-malvolti.com
www.carpene-malvolti.com

Carpenè Malvolti Spa – Via A. Carpenè 1 – 31015 – Conegliano (TV) – P.I. 00174380261