Il consorzio di tutela aceto balsamico di Modena IGP al parlamento europeo per fare il punto sulla pac

Il consorzio di tutela aceto balsamico di Modena IGP al parlamento europeo per fare il punto sulla pac

Il Direttore Federico Desimoni ha tenuto uno speech alla conferenza “Organic & Origin” organizzata dall’On. Jakovčić dello scorso 27 novembre a Bruxelles

Al Parlamento Europeo per parlare del futuro della Politica Agricola Comune dell’Unione Europea: lo scorso 27 novembre Federico Desimoni, direttore generale del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP è intervenuto alla high level conference “Organic & Origin”, organizzata dall’On. Jakovčić, con una relazione relativa alla visione e alla strategia comunitaria all’interno della nuova PAC. L’intervento ha evidenziato come la riforma in corso della politica agricola comune sia l’occasione per riflettere, non solo su aspetti tecnici, ma soprattutto per ridefinire le strategie a partire dal modello di agricoltura su cui l’Europa pensa di poter progettare il futuro. In tale contesto, è emerso che i concetti di Biologico e di prodotti a Indicazione Geografica possono costituire degli strumenti e dei valori di fondamentale importanza per la costruzione di una visione in cui l’aspetto qualitativo assuma un ruolo guida rispetto a quello quantitativo.

“Se da una parte l’Europa – ha spiegato Federico Desimoni – ha come punti di forza la qualità dei prodotti e dei produttori, la reputazione, elevatissimi standar legislativi a livello disicurezza alimentare, benessere animale, salute, e politiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale, unitamente ad un patrimonio di valori intangibili quali tradizione, storia,arte e cultura, dall’altra parte sono evidenti i punti di debolezza, soprattutto se riferiti allo scenario della competizione internazionale, tra cui spicca l’eccessiva burocrazia, la limitatezza delle risorse e, non meno importante, gli alti costi di produzione, i costi della sicurezza e degli standard qualitativi. In questo scenario, puntare su una competizione quantitativa, sulla logica delle commodity è certamente perdente. Diversamente, pensare un modello di agricoltura e di agroindustria basato sui prodotti ad alto valore aggiunto, sulle produzione di qualità DOP e IGP, cioè su quelle produzioni locali legate alla cultura e alla tradizione dei propri territori, per vendere con i prodotti anche i valori e la storia da cui tali prodotti derivano, ecco, questo può essere un approccio vincente, anche in considerazione del fatto che i mercati dei prodotti biologici e a indicazione geografica crescono in volume e in valore e che, proprio in tali settori, l’Europa è leader di mercato.

L’approccio a una nuova PAC sembra dunque percorribile, tuttavia è importante identificare i fattori in comune tra i prodotti biologici e le Indicazioni Geografiche: “Un tale modello fondato su queste produzioni di qualità – ha aggiunto il Direttore del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP – porta con sé non solo conseguenze economiche, ma pure sociali, perché queste produzioni propongono non solo prodotti, ma anche valori che sempre più oggi il consumatore cerca e condivide. Valori quali la socialità, la condivisione, il ritorno alle origine, il recupero delle tradizioni, la sostenibilità ambientale e non solo. Il mondo dei prodotti biologici e a indicazioni geografica può offrire una risposta a tale richiesta attraverso un approccio che è naturalmente sostenibile ed inclusivo, che collega fattori umani e naturali e che nasce per salvaguardare le “radici” da cui tali prodotti nascono”.

In conclusione della propria relazione, il Direttore Desimoni ha poi fornito alcune indicazioni concrete sulle modalità attraverso cui sostenere e promuovere questo approccio. “In primis, valutando le proposte di integrazioni agli emendamenti della PAC già segnalate dalle organizzazioni di rappresentanza di tali settori e, poi, individuando meglio il valore economico e sociale di queste produzioni, senza tralasciare ovviamente l’importanza fondamentale della loro protezione, sia nel contesto comunitario attraverso un’adeguata evoluzione legislativa e, in quello internazionale, con lo sviluppo sempre più raffinato di accordi multilaterali e bilaterali”.

Dopo aver presentato dunque il Case Study del Consorzio dell’ABM quale buona pratica nel settore delle IG, Desimoni ha menzionato quali degli elementi che hanno portato al successo dell’Aceto Balsamico fossero riproponibili anche per altri prodotti europei, citando altresì le numerose sfide che l’Aceto Balsamico ha dovuto affrontare in passato e quali ancora si trova ad affrontare quotidianamente.

Presenti all’incontro organizzato al Parlamento Europeo dall’On. Jakovčić per affrontare gli emendamenti alla riforma della PAC e definire la nuova piattaforma da presentare in vista delle prossime elezioni europee, anche il Commissario all’Agricoltura e allo Sviluppo Rurale, Phil Hogan, la Presidente di Arepo – Associazione delle Regioni Europee per i Prodotti di Origine – Theano Vrentzou-Skordalaki e il Presidente di OriGIn Claude Vermot-Desroches. In rappresentanza dell’Italia, insieme al Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, anche i Consorzi dell’Asiago DOP, del Prosciutto di Parma DOP e del Limone di Siracusa IGP.

Ufficio Stampa Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP

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Il consorzio di tutela aceto balsamico di Modena IGP al parlamento europeo per fare il punto sulla pacultima modifica: 2018-11-30T13:19:09+01:00da eleoma
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