E’ stata finalmente approvata qualche giorno fa dal Parlamento la nuova norma sull’etichettatura che mette finalmente in trasparenza la spesa salvando il Made in Italy. Tale legge mira a definire delle regole chiare per i consumatori sull’etichettatura dei prodotti alimentari.
Il risultato del provvedimento è di riportare nell’etichetta anche l’indicazione del luogo di origine o di provenienza dei prodotti agro-alimentari. Le informazioni relative al luogo di origine o di provenienza delle stesse materie prime sono necessarie al fine di non indurre in errore il consumatore.
La normativa prevede:
– niente più slogan commerciali ingannevoli e sleali nella presentazione degli alimenti per quanto riguarda la reale origine geografica degli ingredienti utilizzati;
– niente più pubblicità del succo d’arancia con le immagini della Sicilia se viene utilizzato quello proveniente dal Brasile, come purtroppo spesso avviene;
– per le mozzarelle non si potrà più fare pubblicità delle stesse con le immagini del Golfo di Napoli se provengono dalla Germania come è successo per quelle diventate blu;
– non sarà più possibile inserire il nome formaggi DOP (denominazione di origine protetta) nell’etichetta delle miscele di formaggi. Il nome potrà comparire solo tra gli ingredienti e a patto che la presenza del formaggio DOP non sia inferiore al 20% della miscela;
– per gli allevatori di mozzarelle di bufala sarà obbligatorio rilevare il latte prodotto giornalmente per assicurare la piena trasparenza ai consumatori.
Per i prodotti non trasformati il luogo di origine riguarda il paese di produzione.
Per quelli trasformati dovranno essere indicati il luogo dov’è avvenuta l’ultima trasformazione sostanziale e il luogo di coltivazione o allevamento della materia prima agricola prevalentemente utilizzata.
Chi immetterà in commercio prodotti privi dell’indicazione di origine rischierà una sanzione fino a 9500,00 euro.
Autore dell’articolo
Dott. Emiliano Niro
Tecnologo Alimentare Foggia
Infoemilianoniro@libero.it