Il formaggio – Lo scrigno delle bontà

Girovagando per il web ho scoperto le origini di questo versatile alimento; cito testualmente: racconta la leggenda che il formaggio fu scoperto casualmente da un mercante arabo che, mentre realizzava un lungo viaggio nel deserto, mise il latte nello stomaco di un capretto. Al momento di consumarlo notò che era quagliato e fermentato, per via del cuaglio presente nello stomaco del capretto e dell’alta temperatura, ma si parla di formaggio già nella preistoria, mentre sappiamo per certo che i romani erano grandi consumatori soprattutto di quello di capra che insaporivano con erbe e spezie. Le qualità nutrizionali del formaggio erano conosciute già da allora, infatti in Grecia durante le olimpiadi era la principale fonte di energia degli atleti, veniva infatti consumato come un’impasto di farina, olio, frutta e miele. L’attuale vocabolo “formaggio” deriva dalla parola “formos” che per gli antichi greci indicava il contenitore dove veniva riposto il latte cagliato per dargli forma. Il vacabolo greco “formos” si trasforma in per i romani in “forma” dal quale l’attuale “formaggio”.
Originariamente il formaggio veniva prodotto solo con latte crudo, ma dal 1850 però ci fu una svolta nella produzione su larga scala, con la scoperta del metodo di pastorizzazione da parte del microbiologo Luis Pasteur che cambiò il processo definitivo di elaborazione dei formaggi.
Io sono…..o meglio sarei…..più precisamente…mi piacerebbe, essere una grande consumatrice di formaggi, essì mi piacerebbe  perchè poi in realtà devo limitarli molto altrimenti il mio colesterolo fa le bizze!dicevo….mi piacciono moltissimo i formaggi, praticamente mi piacciono tutti e anche per quelli che non amo particolarmente sono di aperte vedute  poi da poco ho scoperto l’abbinamento formaggio – marmellata e allora bingo accidenti che problema essere una buona forchetta”

Il formaggio – Lo scrigno delle bontàultima modifica: 2011-04-18T08:08:00+02:00da eleoma
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