Cuore morbido – Margherita

Cuore morbido

Cuore morbido

Cuore morbido – Margherita

Per 4 persone
100 gr di cioccolato fondente
80 gr di zucchero a velo
80 gr di burro
20 gr di farina bianca “00”
2 uova
1 bustina vanillina
sale a pizzichi

Preparazione
Sciogliete a bagnomaria il cioccolato e il burro a pezzi quando è fuso aggiungete lo zucchero a velo setacciato senza formare grumi e mescolate. In una ciotola sbattete le uova con un pizzico di sale, aggiungetele alla crema di cioccolato tiepido aggiungendo piano mescolando bene gli ingredienti. Aggiungete la farina setacciata e la vanillina mescolate bene usando sempre un cucchiaio di legno. Spennellate gli stampini da muffin con un po di burro e un po di cacao, riempite metà gli stampini e mettete nel congelatore almeno 2 ore prima di cuocerli (si mantengono nel congelatore anche un mese se coperti bene)
Al momento di servirli accendete il forno alcuni minuti prima di estrarli dal congelatore e portarlo a 180° infornare i tortini per circa 8 minuti. La cottura del tortino è fondamentale per la riuscita del cuore morbido all’interno.. appena il tortino si gonfia e comincia a formare delle crepe come nella foto,il tortino è pronto per essere sfornato. Adagiatelo delicatamente su un piattino, in modo da non romperlo,spolverizzate con dello zucchero a velo e servite subito.

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Arrosto di Pesce Spada dello Stretto, Mazzancolle Mediterranee al Pistacchio, ai Sesami ed al Riso soffiato e Lampone Chef Filippo Cogliandro

pesce spadapiccolaArrosto di Pesce Spada dello Stretto, Mazzancolle Mediterranee al Pistacchio, ai Sesami ed al Riso soffiato e Lampone Chef  Filippo Cogliandro

Si cucina con le mani ma si pensa con il cuore

Nel cuore di Filippo Cogliandro c’è la sua terra e il suo obiettivo e’ quello di contribuire a dare alla Calabria un’identità gastronomica ben definita, attraverso la valorizzazione delle realtà locali, creando profonde sinergie fra i prodotti del suo territorio, i produttori di vino e naturalmente l’agricoltura.

Ingredienti per 4 persone:
1 kg di Pesce Spada tagliato a fette da 250 gr
12 Mazzancolle Mediterranee
Polvere di Pistacchio q.b.
Sesami sgusciati q.b.
Polvere di Riso soffiato e Lampone q.b.
olio extravergine di Oliva Aspromontano
sale e pepe q.b.

Preparazione
Dividete ogni fetta di Pesce Spada  in tre parti uguali.
Sgusciate le Mazzancolle lasciando attaccata la testa ed il codino. Aprite con un coltello il dorso delle Mazzancolle prestando attenzione a non dividere la polpa.
Lasciate insaporire le Mazzancolle ed i tranci di Pesce Spada in un condimento di olio evo, sale, pepe.
Spolverate sopra le Mazzancolle la polvere di Pistacchio, i Sesami e la polvere di Riso soffiato e Lampone. Inumidite con un filo di olio e cucinate in forno a 160° per 10 minuti.
Su una piastra rigata arrostite i tranci di Pesce Spada
Regolate di sale e completate con un filo di olio Extravergine d’oliva Aspromontano.
Ricetta d’autore di Filippo Cogliandro
Chef patron de L’Accademia
www.laccademia.it

 

 

“I Sapori della Tuscia” – Viaggio Enogastronomico attraverso le Sagre e Feste di Paese” il libro di Antonio Castello

Copertina Sapori della Tuscia

“I Sapori della Tuscia” – Viaggio Enogastronomico attraverso le Sagre e Feste di Paese” il libro di Antonio Castello
Una Guida per turisti golosi e curiosi un viaggio enogastronomico attraverso le Sagre e Feste di Paese che si svolgono in provincia di Viterbo, tante le curiosità: l’origine degli strozzapreti e dei caciocavalli

“Consultare la guida sarà come partire per un viaggio che vi porterà a scoprire le eccellenze agroalimentari di un territorio abitato da millenni da vari popoli come gli Etruschi, ricca di prodotti certificati e riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali” così Vincenzo Peparello Presidente DMO Expo Tuscia illustra l’ultimo libro del giornalista e scrittore Antonio Castello: “I Sapori della Tuscia – Viaggio Enogastronomico attraverso le Sagre e Feste di Paese”, ufficialmente presentato a Viterbo, nel corso del Salone dell’Enogastronomia Laziale “Assaggi”. Un viaggio enogastronomico attraverso le Sagre e Feste di paese che si svolgono in provincia di Viterbo, una vera Guida indispensabile per turisti golosi e curiosi che vogliono “trascorrere una vacanza in una delle regioni più belle ed esclusive d’Italia – continua Peparello – per conoscere le sue specialità, i suoi oli, i suoi vini pregiati ed esclusivi diventando straordinari ambasciatori o semplici amanti di cose buone”. Come ogni regione d’Italia, anche la Tuscia, che regione non è se non intesa come parte di una vasta zona del Lazio, ha i suoi prodotti tipici che si distinguono per particolarità, gusto e preparazione. Antonio Castello prima di iniziare a scrivere la guida si è posto la domanda di quale potesse essere il filo conduttore per descrivere i prodotti e i piatti che caratterizzano il territorio. La risposta che ne è scaturita è stata “parlare di prodotti tipici indicando dove questi si possono degustare, ovvero in occasione delle Sagre e delle Feste che caratterizzano il calendario degli eventi folcloristici di tutte le località della Provincia”, ha precisato Castello. Notevole poi il lavoro di scelta fra le manifestazioni più significative dato il grande numero di eventi. Nel volume ne sono riportate circa centocinquanta, passando in rassegna tutti i 60 paesi della Provincia di Viterbo; basti pensare che, in base ad una recente statistica dell’unione nazionale delle pro loco, nel nostro paese le sagre di qualità sono 20.000. Andare ad una sagra consente di fare un’esperienza con la famiglia e gli amici in un contesto di allegria e spensieratezza, andando alla scoperta di quei prodotti e quei piatti della gastronomia locale che sarebbe anche difficile trovare. Queste manifestazioni devono essere programmate per promuovere un prodotto direttamente correlato alla cultura e alle tradizioni del territorio e non solo per motivi economici, devono quindi essere innanzitutto “autentiche”. La differenza fra sagra e festa popolare si fonda sul contesto religioso: le sagre erano innanzitutto dei momenti di comunione tra uomini e sacro in cui si celebra un santo patrono e da cui deriva il termine sagrato delle chiese. Le feste popolari hanno carattere locale e cadenza annuale e si svolgono in un paese per celebrare un avvenimento. Il volume è colmo di curiosità di ogni genere, per fare un esempio, la sagra degli strozzapreti, che si tiene a Soriano nel Cimino a fine giugno, trae il nome dal fatto che la località era frequentata da molti preti a seguito della dominazione dello Stato Pontificio, essi erano soliti imporre tasse e costumi molto rigidi. Gli ecclesiastici erano particolarmente ghiotti di un tipo di pasta a quadrettini, il popolino in romanesco scherzosamente augurava loro di strozzarsi per l’ingordigia. Singolare poi il nome di caciocavallo, sembra derivare dall’uso di appendere le forme fresche di pasta, legate a coppie, a cavallo di una trave per farle essiccare. Il nuovo volume di Antonio Castello si va ad aggiungere alle altre numerose pubblicazioni dell’Autore tra le quali figura una interessante trilogia sul folclore italiano: “Almanacco dei Giorni di Festa” (editore Vallardi), sulle feste religiose in Italia; “Viaggio nel Tempo” (Rievocazioni Storiche) e “Maschere e Coriandoli” (Carnevali d’Italia), quest’ultime pubblicate entrambe dall’editore Ceccarelli di Acquapendente. “I Sapori della Tuscia”, invece, passa in rassegna i prodotti tipici e la gastronomia di una provincia, il Viterbese, elevando le Sagre e le Feste a protagoniste indiscusse di un certo modo di gustare i veri sapori e profumi della gastronomia locale. Tuttavia, nella convinzione che una Sagra, oltre che a promuovere un prodotto o un piatto, non possa essere avulsa dalla storia e dalle particolarità del luogo nel quale si svolge, l’Autore non si limita a descrivere le manifestazioni che i Comuni, le Associazioni e le Pro-loco promuovono nel corso dell’anno, ma fornisce anche, per ogni singola località, informazioni sulle attività economiche prevalenti, sulla gastronomia, sulla storia del luogo e sulle sue principali attrattive turistiche, nella convinzione che il turismo enogastronomico rappresenti oggi non solo e soltanto un “turismo di piacere gustativo”. L’Autore, profondo conoscitore di queste realtà, essendosi cimentato in passato in analoghe esperienze (“Sapori e piaceri d’Italia” Editrice Sallustiana e “Guida alle Sagre Enogastronomiche del Lazio” edito dall’ARSIAL e dalla Regione Lazio), ritiene che il valore autentico di una Sagra enogastronomica non debba mai perdere di vista tre elementi essenziali: il luogo, con tutte le sue potenzialità; la storia dell’uomo che lo abita e la tradizione del prodotto che si celebra. Rispetto alle sue precedenti pubblicazioni però, in questa Guida, l’Autore restringe l’ambito geografico: non più un paese (l’Italia), non più una regione (il Lazio), ma solo una parte di quest’ultima, la Tuscia, che si identifica oggi con la provincia di Viterbo, una delle poche che può ancora vantare una vocazione prevalentemente agricola. Dagli oli ai vini, dai formaggi all’ortofrutta, dalle carni ai prodotti da forno, l’Autore, attraverso le Sagre e le Feste che ivi si svolgono, presenta le punte di diamante della produzione agricola del territorio. Eccellenze sempre più riconosciute a livello nazionale, una ricchezza che continua a crescere in qualità e valore. Nel momento in cui il turismo enogastronomico contribuisce a sviluppare un importante business, questa Guida si pone come elemento imprescindibile per quanti nel corso dell’anno visitano questo incantevole e affascinante angolo d’Italia, nel quale l’uomo è protagonista della sua storia e dove i sapori sono quelli naturali che solo una agricoltura di qualità sa esprimere. Cosa ci si aspetta di trovare, in definitiva, nella Guida “I Sapori della Tuscia. Viaggio enogastronomico attraverso le Sagre e Feste di paese” ? tutte le più importanti Sagre Enogastronomiche della Provincia di Viterbo, divise per comuni; le coltivazioni e le attività agroalimentari prevalenti; i prodotti tipici; molte curiosità per viaggiare attraverso il folclore e le tradizioni della Tuscia e allora…che il viaggio abbia inizio e che la strada ci faccia battere il cuore!
www.antiquaresedizioni.it

Dr. Harry di Prisco
Giornalista Vice delegato Gruppo Centro Sud e Isole
GIST – Gruppo Italiano Stampa Turistica
Via F. Petrarca, 101/B
80122 NAPOLI
tel./fax: 0817690277
cell. 3355804462
email: harrydiprisco@libero.it

Bruschettina pomodorini cipolla di Tropea e basilico

205237987_10225705401932851_8588718654104236652_nBruschettina pomodorini cipolla di Tropea e basilico
Bianco rosso e verde tutto fresco
Con i colori dell’ Estate
Quando le materie prime sono di qualità il risultato è sempre perfetto
Vorrei farvi sentire il profumo, ma soprattutto il gusto
A crudo una bella girata di un buon olio @oliosangiuseppe @redondagiffoni

Ingredienti
Per il pane
1 bustina di #lievitomadre
300/320 gr circa acqua tiepida (la quantità dipende dalla durezza della farina deve fare una palla che non si appiccica)
560/580 gr di #Farina @macinazionelendinara
2 cucchiaini di sale (che potresti a piacere sciogliere in acqua io non lo faccio mai)
1 cucchiaino zucchero (o miele)

Per la bruschette
#olioextraverginediolivaitaliano @oliosangiuseppe
una manciata di #pomodorinipachinofreschi
1 bella #cipollarossaditropea
quache foglia di #basilicofresco

Preparazione
Per il pane
Impastate tutti ingredienti fino a che non si saranno amalgamati bene e avrete ottenuto un composto omogeneo e non si sarà formata una palla (io faccio impastare alla macchina del pane)
Mettete la palla a lievitare lontano da fonti di calore e non vicino a spifferi in un recipiente coperto da un panno e lo lasciate lievitare per 3 ore (io la prima lievitazione la faccio fare dentro la macchina del pane) poi fate lievitare nuovamente poi fate le forme (panini baguette trecce pagnotte ciabatte filoncini.) mettete il pane in teglia da forno (con carta forno sotto) e se avete tempo fate lievitare nuovamente
Scaldate il forno a 180/200 ° e cuocete fino a che non e dorato (se il forno non cuocere in modo uniforme girate la teglia o i panini)oppure io cuocio anche in friggitrice ad aria a 200 gradi fino ad ottenere la doratura
Per le bruschette.
Tostate il pane in forno (io lo tosto in friggitrice)
Tagliate la cipolla
Lavate e tagliate i pomodorini
Sfregate il pane tostato con uno spicchio di aglio
Conditelo con pomodorini,cipolla una foglia di basilico e sopra..concludete con un girata di olio

Visitate il loro sito farine per famiglie e farine per professionisti
@macinazionelendinara 80 anni di esperienza, cura, passione e amore #animadelgrano
Filiera controllata
100 % grano italiano
Visitate il loro sito farine per famiglie e farine per professionisti

#farinedequalita #farinetradizionali
#farina #farine #anima3colori #animadigrano
#animapasticcieria #granoitaliano

Mousse al parmigiano ed Aceto Balsamico di Modena IGP – Marte Comunicazione

mousse al parmigiano e aceto balsamico di modena.jpgMousse al parmigiano ed Aceto Balsamico di Modena IGP – Marte Comunicazione

Ingredienti

80 gr di burro fuso
200 gr di parmigiano grattugiato
pepe bianco
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
150 gr di panna fresca
Per decorare
foglie di indivia belga
spruzzare con Aceto Balsamico di Modena IGP

Preparazione

Mixate il di burro fuso con il di parmigiano grattugiato, pepe bianco e 2 cucchiai di olio extravergine di oliva frullati per due minuti con il mixer alla massima potenza. Montate intanto la panna fresca e amalgamate al composto precedentemente ottenuto prima di riponete in frigo per circa 20 minuti. Per servite in tavola, decorare il piatto alla base con foglie di indivia belga e spruzzate con Aceto Balsamico di Modena IGP
Ufficio Stampa
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini
Tel. 335 6130800 Email marzia.morganti@gmail.com

 

Volete visibilità su web…Ricette di casa ha più di 28.000 lettori

Volete visibilità su web…Ricette di casa ha più di  28.000 lettori

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Sono aziende, tour operator, tv, giornali, hotel, enti pubblici, comuni, proloco, agriturismi, gelaterie, bar, scuole di cucina, ristoranti, cantine vinicole …e ancora professionisti del settore chef, sommelier, maître, pasticceri, produttori… tante, tante, tante persone, privati, casalinghe, appassionati, persone che come voi, persone che come noi, lavorano, amano, operano e simpatizzano per questo fantastico mondo che è  la cucina e la gastronomia  …qualcuno di loro  o forse più di uno di loro, sicuramente  rientrerà nel vostro target di riferimento e potrebbe essere un vostro potenziale cliente

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Responsabile commerciale Magnani Eleonora 347/8645971

Orari contatto 12,30-14,30 dop 18,30 Sabato e domenica

RingraziandoVi per l’attenzione dimostrata, nell’attesa di un Vostro gentile riscontro, speranzosi di collaborare presto insieme, restiamo a Vostra disposizione per qualsiasi informazione e/ chiarimento e Vi auguriamo una buona giornata

Lo staff di Ricette di casa

Nido di parmigiano in paglia di rucola e pistacchi con rosellina di salmone in vellutata di Philadelphia roseé Alessandro Chef

132657676_10224238896351128_2656007805860053084_oNido di parmigiano in paglia di rucola e pistacchi con rosellina di salmone in vellutata di Philadelphia roseé Alessandro Chef

Ingredienti
qualche cucchiaio di parmigiano
qualche fetta salmone
Philadelphia
Per decorare
rucola
pistacchio

Preparazione
Sulla carta forno mettete qualche cucchiaio di parmigiano, mette alcuni secondi  nel microonde, dopo 30 secondi toglietelo, mettete una ciotolina o un bicchiere  sul parmigiano caldo e sformate dando la forma di una ciotolina, riempite il cestino con Philadelphia e salmone decorate il piatto con rucola e pistacchio

Panini

93670641_10221968121183168_1888393929166946304_nPanini

Ingredienti
250 gr di farina di tipo 00
200 gr di  di farina di semola di grani duro
260 gr circa di acqua(la quantità d’acqua dipende sempre molto dalla farina)
2 cucchiaini di sale di cervia
1 bustina di lievito (io ho usato quello secco)
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai olio extra vergine di oliva
Preparazione
Impastate il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo, fate una palla, mettetela in un recipiente coperto da un canovaccio e fatela lievitare (lontano da correnti di aria o fonti di calore)
Io ho la macchina del pane, perciò uso il programma (solo impasto/pasta lievitata ) e faccio impastare tutto alla macchina del pane e lo lascio lievitare diverse ore nella macchina del pane (se non devo usare la macchina per fare altri impasti) e poi lo tolgo dalla macchina e le successive ore lo faccio lievitare fuori nel contenitore (sempre coperto da un canovaccio)
Questo pane ha lievitato 4 ore
Dategli la forma che desiderate pagnotte, panini, filincini, trecce..a volte tempo permettendo, lo lascio lievitare anche 8 ore
Ponete il pane sopra ad una teglia scaldare il forno a 180/ 200 gradi ) quando il forno sarà caldo infornate e cuocete fino ad ultimare la cottura. I tempi di cottura variano a seconda del forno, dalla dimensione dei panini, dal gusto personale (se lo vorrete più croccante o piu dorato)

Preziosi consigli di Patrizia Pellegrini L’ANANAS da Josephine Baker alla nostra tavola

dieta-dellananas-come-funziona-quanti-chili-si-perdono-e-menu-di-esempioPreziosi consigli di Patrizia Pellegrini L’ANANAS da Josephine Baker alla nostra tavola

Negli anni ‘30 scendeva da una scala, la “scandalosa” per quei tempi Josephine Baker, seminuda con un elmo di ananas, cantando La Petite Tonkinoise, dal Ghetto Nero a Star di Parigi, agente segreto al servizio della Francia, facendo conoscere l’ananas, che le acconciava la testa, e che oggi riscopriamo nell’omaggio a cura di Vincenzo Mollica.
Si deve a Cristoforo Colombo la diffusione dell’ananas in Europa, dopo una delle sue spedizioni in Sud America. Ritenuto fin da subito ‘stravagante’, e per questo scelto per i banchetti più sontuosi, oggi questo frutto esotico si trova tutto l’anno in tutti i supermercati e si apprezza non solo il suo sapore dolce ma anche per una vasta gamma di benefici che riguardano la salute.
In estrema sintesi, infatti, l’ananas riduce il rischio di obesità, diabete e malattie patrizia pellegrini naturopatacardiache ed è utile come antinfiammatorio.
L’ “Ananaz” in portoghese, a sua volta preso da “Nana” usato dai popoli indigeni del Sud America, ma trova la sua vera collocazione nelle Hawaii verso la fine 800′ grazie agli esploratori spagnoli e diventando l’emblema di questa isola paradisiaca.
L’ananas è costituito dal 85% di acqua, fonte di proprietà benefiche per il nostro corpo e la nostra salute, in particolare di vitamine A, gruppo B e C, contiene sali minerali come potassio, ferro, zinco, magnesio e calcio.
Inoltre, questo delizioso frutto tropicale contiene beta-carotene, aminoacidi essenziali ed è ricco di bromelina per curare infiammazioni, favorire la digestione, accelera il metabolismo ed ha effetti diuretici.

Proprietà antinfiammatorie
Josephine Baker di Hugo PrattL’ananas è l’unica fonte alimentare della bromelina, un enzima proteolitico con proprietà antinfiammatorie. La bromelina, infatti, attiva la produzione di sostanze che non solo contrastano il dolore ma riducono anche il gonfiore in quanto contengono elementi chimici che impediscono la coagulazione del sangue. Quest’enzima, inoltre, contribuisce a ripulire le cellule danneggiate.
Agente antitumorale
Alcuni studi hanno dimostrato che la bromelina è in grado di agire contro il cancro. In particolare, essa può lavorare all’unisono con la chemioterapia così da contrastare la crescita delle cellule tumorali. L’ananas, inoltre, contiene il beta-carotene, che può proteggere dal tumore alla prostata e al colon.
I benefici per il cuore
La vitamina C, contenuta nel succo d’ananas, può aiutare a proteggere dalle malattie cardiache. Un certo numeri di studi – come nel caso di una ricerca finlandese o di un’altra cinese – ha dimostrato che una maggiore assunzione di vitamina C provoca una diminuzione del rischio di malattie coronariche. Inoltre il rischio di malattie cardiache si riduce con una dieta ricca di fibre.
Prevenzione della cataratta
La vitamina C svolge un ruolo cruciale nella protezione della vista grazie alle sue proprietà antiossidanti. Una dieta ricca in vitamina C potrebbe rallentare del 33% il rischio di progressione di questa malattia, causa principale di cecità a livello mondiale.
Pressione sanguigna
L’introduzione di questo frutto tropicale nella dieta di un iperteso può aiutare ad abbassare i rischi connessi a questa patologia. L’apporto di potassio aiuta a regolare la pressione arteriosa, per cui si consiglia di introdurre alimenti ricchi di questo sale minerale. Tra la frutta fresca più ricca di potassio, troviamo sicuramente la banana e l’ananas.
Facilita la digestione
L’ananas, grazie al buon contenuto di fibre e di acqua, aiuta a prevenire la stitichezza e promuove la regolarità e la salute del tratto digestivo.
I vantaggi per la pelle
Vitamine e antiossidanti contenuti nell’ananas sono utili per combattere i pericolosi danni della pelle causati dal sole e dall’inquinamento, per ridurre le rughe e migliorare la struttura generale della pelle. La vitamina C, inoltre, svolge un ruolo fondamentale nella formazione del collagene.
Patrizia Pellegrini, Naturopata, Bioterapeuta Nutrizionale® ODG Calabria
MAIL: mail.patriziapellegrini@gmail.com- cell 3339995532 –
www.patriziapellegrini.com

Panini morbidi

94431587_10222111373684391_2540593466207895552_oPanini morbidi

Ingredienti
420 gr  di farina di tipo 00
260 ml di latte
2 cucchiaini di sale di cervia
1 bustina di lievito (io ho usato quello secco)
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
2 cucchiai di zucchero

 

Preparazione
Impastate il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo, fate una palla, mettetela in un recipiente coperto da un canovaccio e fatela lievitare (lontano da correnti di aria o fonti di calore)
Io ho la macchina del pane, perciò uso il programma (solo impasto/pasta lievitata ) e faccio impastare tutto alla macchina del pane e lo lascio lievitare diverse ore nella macchina del pane (se non devo usare la macchina per fare altri impasti) e poi lo tolgo dalla macchina e le successive ore lo faccio lievitare fuori nel contenitore (sempre coperto da un canovaccio)
Questo pane ha lievitato 4 ore
Dategli la forma che desiderate pagnotte, panini, filincini, trecce..a volte tempo permettendo, lo lascio lievitare anche 8 ore
Ponete il pane sopra ad una teglia scaldare il forno a 180/ 200 gradi ) quando il forno sarà caldo infornate e cuocete fino ad ultimare la cottura. I tempi di cottura variano a seconda del forno, dalla dimensione dei panini, dal gusto personale (se lo vorrete più croccante o piu dorato)

Bruschettina philadelphia, pomodorini e cipolla di Tropea

187731294_10225432507030649_5159802252786062644_nBruschettina philadelphia, pomodorini e cipolla di Tropea
Un antipasto fresco fatto al volo con #panefattoincasa con farine Intergrani_brand tostato in friggitrice ad aria a 200°
Il Pane è fatto con  un mix di farine alla farina 00 ho aggiunto una farina che io adoro, ‘BOLERO’ CINQUE CEREALI&SEMI fatta con 5 cereali e 3 semi ,questa farina è fantastica anche usandone poca da un gusto e un profumo al pane che mi fa letteralmente impazzire. Contiene i fiocchi d’avena, i semi di miglio, i semi sesamo, i semi di lino, segale, soia. I semi sono lasciati interi si sentono tantissimo soprattutto se tostate il pane
Per il pane
150 gr di farina 00
250 gr di farina BOLERO CINQUE CEREALI&SEMI @Integrani
1 bustina di lievito
acqua

Per la bruschetta

#olioextraverginediolivaitaliano

Preparazione
Impastate il vs pane sciogliete il lievito nell’acqua e poi unitelo alla farina e impastate come da vs abitudine (io lo impasto  nella macchina del pane oppure nel robot da cucina) fate  lievitare per almeno 3 ore lontano da fonti  di calore o spifferi ricoperto con un panno (io  se ho tempo lo faccio lievitare anche più ore )
Cuocete in forno (io l’ ho cotto in friggitrice ad aria a 200)
Preparate le bruschette
Tagliate  la cipolla finemente
Lavate e tagliate i pomodorini
Condite le cipolle e i pomodorini con le spezie e con con un filo di  olio
Bruschettate il pane,  tagliatelo a fette e tostatelo alcuni minuti in forno, io ho usato la friggitrice ad aria a 200° spalmate la @philadelphiaitalia aggiungete le cipolle e i pomodorini

Riso venere, riso rosso saltati con gamberi e zucchine croccanti

160424220_10224915896315704_5396762268265634110_n (1)Riso venere, riso rosso saltati con gamberi e zucchine croccanti

Ingredienti
150 gr di riso venere
150 gr di riso rosso
20/30  #gamberoni
2 zucchine
olio
sale

Preparazione
Lavate e tagliate le zucchine e friggetele  in friggitrice o in padella friggete lasciandole croccanti (io le ho fritte in friggitrice ad aria a 200° )
In una padella capiente in un filo di olio fate dorare uno spicchio di aglio, eliminate l’aglio aggiungete i gamberi (già eviscerati) sfumate con del vino  bianco e terminate la cottura, puliteli e rimetteteli i  padella, aggiungete le zucchine
Cuocete il riso nero , il riso rosso separatamente (hanno tempi diversi) come da vostra abitudine, io li cucino nella risottiera a vapore nel microonde, terminata la cottura (al dente) fateli saltare 2 minuti in padella con i gamberoni e le zucchine e  servite spolverizzate con prezzemolo tritato

Ottimo sia freddo che caldo

#bofrost

La seduzione e la scienza

451321879_2422560591267682_5500545314510705562_n (1)La seduzione e la scienza

“Non si è mai troppo vecchi finché si desidera sedurre e, soprattutto, finché si desidera essere sedotti.” Charles Pierre Baudelaire.

Sta scritto nella parola “se-ducere” attrarre a se.
La seduzione genera il piacere.
Il cibo seduce, attrae, genera piacere con il suo linguaggio fatto di colori, odori, sapori.

Ma nel cibo c’è una altra seduzione più profonda e nascosta: la sua corporeità. Conoscere la sua composizione, ciò di cui e’ fatto. Ogni alimento vegetale ha selezionato nel corso dei suoi millenari processi evolutivi la sua struttura, le molecole che noi chiamiamo nutrienti. Il cibo vegetale ha scelto la sua composizione con lo scopo di vivere e di generare una altra vita vegetale. La mela, il pomodoro, i broccoli, le arance…hanno selezionato i loro colori per ottenere il massimo vantaggio dalla luce solare, dalla temperatura ambientale, dalla minore o maggiore disponibilità di acqua…per crescere e generare una nuova vita vegetale. La conoscenza della composizione nutrizionale di ogni alimento genera una profonda seduzione scientifica.
Patrizia Pellegrini (1)La conoscenza e’ seduzione e mistero. La scienza ci svela linee segrete, non apparenti, che uniscono il corpo umano ai vegetali con il sole arbitro della vita biologica. I vegetali sono gli alimenti più vicini al sole, la loro struttura e’ generata dalla luce solare. Tutto parte dalla sintesi della clorofilla: unione tra acqua-anidride carbonica-luce solare per formare i carboidrati. La loro struttura portante, il loro scheletro è la fibra, composta da migliaia di molecole di carboidrati complessi, generati dalla verde sintesi clorofilliana. Noi chiamiamo queste molecole fibra alimentare. Il nostro intestino non può digerire la fibra alimentare.
Ci pensa la natura che dona all’intestino umano un organo biologico che si chiama microbiota composto da miliardi di batteri. E qui scatta la seduzione scientifica generata dalla conoscenza della complementarietà nutrizionale tra vegetale e il corpo umano. Ciò che e’ vitale al vegetale, e’ vitale anche per il corpo umano. La fibra alimentare contenuta solo negli alimenti vegetali e’ un veicolo di nutrienti legati e protetti che hanno funzioni essenziali per la salute del corpo umano. Noi Umani dobbiamo mangiare almeno 30 grammi di fibra alimentare al giorno. La carenza di questo nutriente la si vede nei disturbi funzionali e patologie intestinali, nelle patologie metaboliche e degenerative, nella attività cerebrale e psichica. Esempio: la fibra vegetale lega nella sua struttura i polifenoli: nutrienti essenziali per la sopravvivenza del vegetale ma essenziali anche per la biochimica del corpo umano. I polifenoli sono protettivi di tutte le nostre cellule, possono arrivare al nostro DNA e modularlo. Arrivano nel nostro cervello e combattono contro il decadimento cognitivo cerebrale. La vita e’ un sistema biologico profondo che unisce vegetali – umani – animali – ambiente attraverso il cibo generato dalla luce solare. Mangiare è pensare, è vedere la intima seduzione di un pomodoro con il suo misterioso linguaggio biochimico – nutrizionale con le nostre cellule.

foto zucchine alla scapece (1)Zucchine marinate ..alla “SCAPECE”
Patrizia Pellegrini  ·   ·
Ingredienti:
5 zucchine medie
olio extravergine d’oliva qb
menta qb
basilico qb
aglio qb
aceto qb
sale qb

Tagliare le zucchine a rondelle, salare e far fare l’acqua, scolare , asciugare e friggere le zucchine in abbondante olio EVO, asciugare su carta paglia, sistemarle in un piatto e aggiungere aceto aglio menta e basilico

Sono ottime, conservare in frigo..più ce le dimentichiamo più sono buone sono un ottimo contorno, ricche di potassio, stimolano dolcemente il fegato, migliorano l’andamento intestinale, specialmente in presenza di stitichezza e se consumate di sera in un pasto ben associate hanno la capacità di regalarti un ottimo addormentato e un migliore sonno.

Patrizia Pellegrini Naturopata Funzionale
Esperta Alimentazione Chetogenica Antinfiammatoria e Low-Carb

Bruschettina con crescenza pomodorini e carciofi

178803197_10225270404858196_1933832670498707883_nBruschettina con crescenza pomodorini e carciofi
Questo non è il solito pane ho usato una nuova farina, con una caratteristica interessante, direi unica nel suo genere, con il 70% di carboidrati in meno ideale per chi ama mantenersi leggero.

La #farina #PROBODY @Integrani è una farina integrale macinata a pietra lavica con polpa di baobab e cerealiuna 100%, con più proteine e meno carboidrati. Contiene la polpa di baobab una fonte di vitamine vitamina C ma, anche 2 del gruppo B ricca di fibre e ferro. Inoltre il baobab ha proprietà Q1
Mi piace mixare le farine ho aggiunto all’ impasto anche la farina ‘BOLERO’ CINQUE CEREALI&SEMI fatta con 5 cereali e 3 semi ,questa farina è fantastica anche usandone poca da un gusto e un profumo al pane che mi fa letteralmente impazzire. Contiene i fiocchi d’avena, i semi di miglio, i semi sesamo, i semi di lino, segale, soia. I semi sono lasciati interi si sentono tantissimo soprattutto se tostate il pane
lngredienti
1 manciata di pomodorini pachino
#crescenza #galbani
#carciofi biologici @Agrimperiale
#salearomatico Beescot
#Prezzemolo Bofrost Italia
Per il pane
500 gr di farina PROBODY @Integrani
70  gr di farina BOLERO CINQUE CEREALI&SEMI @Integrani
1 bustina di lievito

Per la bruschetta ho usato i carciofi dell’azienda @Agrimperiale  carciofi Pugliesi Biologici il Brunetto di Puglia che sono davvero buonissimi, genuini sembrano fatti in casa, carciofi eccellenti, in olio extravergine d’oliva fanno parte della Linea “I Purissimi”
Preparazione
Lavate e e tagliate i pomodorini
Tagliate a metà i carciofi
Condite i pomodorini con il #salearomatico azienda agricola Beescot e  l’ olio extra vergine biologico dei carciofi @Agrimperiale
Tostate le fette di pane in friggitrice ad aria e preparate le bruschette
#eccellenzeitaliane #solocosebuone #prodottinaturali #ingredientinaturali

Burger di prosciutto

103980Burger di prosciutto

Ricetta presa da cookidoo

Tipo tenerone ..mi dicono mai presi

#homemade
Sfizioso

Ricetta lampo pronta in pochi secondi
Cotti in Friggitrice ad aria senza a 200 °in 5 minuti

Ingredienti
200 gr di prosciutto cotto a pezzi
30 gr di Parmigiano reggiano
100 gr di mozzarella, scolata e a pezzi
30 gr di pangrattato
1 uovo
30 gr di scalogno
½ cucchiaino di sale

Preparazione
Mettete nel boccale il prosciutto, il Parmigiano reggiano, la mozzarella, il pangrattato e l’uovo, frullare: 20 sec./vel. 6. Trasferite l’impasto su un foglio di carta forno (30×30 cm)
Dividete l’impasto in 4 parti (del peso di circa 100 g l’una) e arrotondare in una polpetta poi pressare con il palmo della mano per ottenere un burger (vedere consigli).

@bimbyitali
#bimbyitalia #cucinoconbimby #bimbytm6

Maccheroncini di pisello nano freddi con mozzarella pomodorini e basilico

201489305_10225664933641169_1750850661461019099_n (1)Maccheroncini di pisello nano freddi con mozzarella e pomodorini e basilico

I bambini non mangiano i legumi… Con i maccheroncini di pisello nanno.. Fanno pure il bis Ve la consiglio, mia figlia normalmente non mangia legumi, i legumi così non si accorge nemmeno di mangiarli
Piatto pronto in pochi minuti, pomodorini freschi, una buona mozzarella, una girata d olio extravergine d’oliva DOP qualche foglia di basilico, semplice, colorata, leggera, fresca e buonissima
Piatto veloce ideale da portare in ufficio e anche in piscina.. Perché non al mare
I legumi dall’azienda agricola @terranerasalento vengono proposti nel formato pasta fatta con i legumi, i legumi in un formato alternativo e pronti in pochi minuti
I legumi spesso necessitano di tempo per essere cucinati, nel formato pasta, bastano  invece pochi minuti
Un buon cereale – legume ho preso questi prodotti perché mia figlia non ama tantissimo i legumi, ma adora la pasta, spero che così riuscirò a fargliene mangiare di più
Contengono una buona percentuale di fibre e proteine indicate anche per chi è vegano
Questo brand mi ha incuriosito sia per i formati, ma soprattutto per le materie prime e anche prodotti alternativi, oltre che alla scelta di usare materie prime a km zero e la scelta di non usare pesticidi, non usare conservanti non vedo l’ora di provare questi prodotti, in tante ricette che condividerò ovviamente
Vi arrivano direttamente a casa in pochissimi giorni

Ingredienti
250 gr di #maccheroncini di pisello nanoagricola Agricola TerraNera Salento
qualche foglia di #basilicofresco
#Sale
#olioextraverginedioliva Olio San Giuseppe- Giffoni Valle Piana- SA #giffoni
una manciata di#pomodorinipachinofreschi
1 #mozzarella @galbani_italia

Preparazione
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata
Lavate le foglie di basilico
Lavate e tagliate i pomodorini
Tagliate la mozzarella
Scolate la pasta al dente, aggiungete olio a crudo, mescolate e fate raffreddare, aggiungete la mozzarella, i pomdorini e le foglioni di basilico
A crudo aggiungete un filo di olio extra vergine buono

#ricettedicasa #ricettedicasaele
# ricetteveloci #ricettefacil
#ricettesemplici
#instafood #foodstagram #foodphotography
#instagood #foodgasm
#buonappetito #foodstagramwas
#foodstagram #food #foodporn #foodoftheday

Fagottini di pasta sfoglia ripieni di marmellata di fichi

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Fagottini di pasta sfoglia ripieni di marmellata di fichi

Fagottini di pasta sfoglia farciti con la marmellata In cucina con i bambini una ricetta facile facile da fare con i vostri bambini Cotti in friggitrice ad aria a 200°ingredienti
Non sono belli ma erano buoni e ci siamo divertite a cucinare insieme
Potete fare la medesima ricetta con la pasta brisè

Ingredienti
1 rotolo di #pastasfoglia integrale @buitoni
#marmellata di fichi o quella che preferite
#zuccheroavelo

Preparazione
Srotolate la pasta sfoglia, dividetela in rettangoli uguali, di ogni rettangolo farcite il centro con la marmellata  avvolgete su se stesso a mo di involtino.
Adagiate in una teglia rivestita su carta forno (io uso quella nella confezione)
A piacere potete spolverizzare la pasta sfoglia con lo zucchero e vaporizzare con olio,  a cottura ultimata si farà la crosticina zuccherata
Infornate a 180 gradi (a forno caldo) per 15 minuti o fino a quando non si saranno dorati, io li ho cotti a 200° in friggitrice ad aria girandoli
Lasciate raffreddare e spolverizzate con lo zucchero a velo

#pastasfoglia #marmellata #cucinareinsieme
#bambinifelici #incucinaconibambini
#ricettedicasa #ricettedicasaele
#ricetteveloci #foodoftheday
#ricettesemplici #instafood
#foodstagram #foodphotography
#instagood #foodgasm #cena #dinner
#buonappetito #pranzo #lunch
#foodstagramwas #foodstagram
 #food #foodporn

Polpettine

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Polpettine a 4 mani , bambini in cucina

 Ingredienti
500 gr #macinato
#prezzemolo
una manciata #parmigianoreggiano
#uovo
#pancarre

 

 

Preparazione
Sbriciolate il pancarrè
Mescolate il tutto e formate le vs polpettine
Friggete in olio e servite calde

Cous cous di pesce

140296757_10224441073645434_6706051854473559812_n (1)Cous cous di pesce

Piatto leggero semplice e veloce
Da perfezionare a crudo con un filo di olio extra vergine di oliva e a piacere prezzemolo fresco
A piacere potete aggiungete anche olive

Ingredienti
500 gr di cozze
15 gamberoni
700 gr di #filettidimerluzzo
1 manciata di #pomodorinipachino
#capperi
#prezzemolo
#aglio
#olioextraverginedioliva

Preparazione
Pulite cozze e vongole
Lavate e tritate il prezzemolo
In una padella in olio, rosolate uno spicchio di aglio, eliminate l’aglio aggiungete  le cozze,  bagnate con vino bianco e fatelo evaporare, cuocete per una decina di minuti quando le cozze si saranno aperte (eliminate quelle che non si saranno aperte) aggiungete i filetti di merluzzo e i gamberoni e cuoceteli per alcuni minuti   A piacere sgusciate gamberoni e se volete anche  cozze lasciandone solo qualcuna intera per decorare il piatto
Preparate il cous cous come indicato sulla confezione conditelo con il pesce

Calici&Spicchi racconta una storia d’amore fra il vino e la pizza

Calici & SpicchiCalici&Spicchi racconta una storia d’amore fra il vino e la pizza

Questa è una storia di separati in casa: il Vino era stato relegato in una buia e polverosa cantina con la scusa che così “diventava più buono !” mentre la padrona di casa, la Pizza dal cuore rosso fuoco del pomodoro, faceva faville nella sala con i suoi colori sgargianti e cambiando di continuo abito. Capirete che in una tale situazione il tradimento con la bionda e affascinante Birra dall’animo freddo e dal gusto nordico era inevitabile! cosa doveva fare la Pizza, si mise in coppia e il resto è storia dei nostri giorni. I giovani, orrore solo a dirsi, preferirono poi far accoppiare la Pizza alla Coca Cola per una moda che ci giunge dagli States. Fortunatamente per noi è arrivata la giornalista e scrittrice Antonella Amodio che, a seguito di una lunga e dettagliata ricerca, ha messo le cose a posto. Antonella ha trovato gli abbinamenti giusti per i due coniugi, per troppo tempo separati. «Dal mio libro si può sperimentare l’abbinamento vino-pizza conoscendo le regole fondamentali del matrimonio e diffondere la cultura degli abbinamenti – commenta Antonella – il vino storicamente è sempre stato associato alla pizza fin dall’antichità. A Pompei recentemente è stato ritrovato un affresco che raffigura un vassoio con una coppa di vino e una focaccia, l’antesignana della nostra pizza. Già nel 1975 fu fatto un esperimento di abbinamento con la pizza attraverso un vino della cantina Perrazzo di Ischia raffigurante sull’etichetta la maschera Pulcinella». Antonella Amodio è nata e vive a Caserta, giornalista, sommelier e appassionata di cucina con un’esperienza trentennale nel settore enogastronomico. Per lungo tempo si è trasferita a Montalcino per collaborare come manager con Franco Biondi Santi. Ha curato varie guide specializzate di vino e food e cura una rubrica per Wine&Food Blog di Luciano Pignataro. Come abbiamo visto l’amante della Pizza è la Birra, per sfatare questo falso mito nei giorni scorsi è stato presentato il libro di Antonella Amodio Calici&Spicchi edito da Malvarosa presso il ristorante napoletano Fonderì Pizza Glamour di Via Caravaggio. L’evento è stato organizzato da La Buona Tavola Magazine, un giornale che sa e parla di buono diretto da Renato Rocco il quale, nel La Mia Marinara (1)presentare il volume, ha evidenziato come la nostra produzione campana di vini sia stata sacrificata a vantaggio dei vini italici del nord. « Antonella Amodio ha lavorato nel settore dei vini per molti anni, chi meglio di lei poteva scrivere questo libro che coglie degli aspetti inediti citando 101 pizzaioli, la vera carica dei centouno» ha evidenziato il giornalista Rocco. Antonella ha poi dichiarato che non è stato facile mettere insieme tante ricette, fra i vari modi di proporre gli abbinamenti suggerisce quello cromatico, come usava fare la mamma: con una pizza rossa andrà servito un vino rosso, un metodo veloce ed efficace. Il libro è dedicato ai vini campani per smentire che il vino della nostra regione non è all’altezza di quelli delle altre regioni del nord Italia, occorre pertanto valorizzare la nostra produzione vinicola. Per Antonella l’abbinamento più difficile è stato individuare il vino adatto alla pizza con i carciofi, mentre l’abbinamento della pizza con la Nutella con i vini dolci è stato quello più divertente. Conclude Antonella «Sono cresciuta in un mondo contadino dove i miei nonni avevano a tavola sempre un bicchiere colmo di vino». Alla pizza la “La Mia Marinara” di Carmine Pellone è stato abbinato la Falanghina del Sannio Taburno della cantina La Fortezza dal profumo di cedro, albicocca e frutti della passione, che trova corrispondenza al gusto, nelle note saline e di retrogusto di agrumi. Equilibrata, ampia nell’espressione del vitigno e con un ottimo corpo. Aggiunge Valeria Avara, la sommelier dell’AIS Napoli di Fonderì Gourmet: «Questo vino si abbina perfettamente alla pizza di Pellone “La Mia Marinara” poiché accompagna l’acidità del pomodorino giallo e la dolcezza di quello rosso creando un perfetto equilibrio, esaltando la sapidità e allungando la persistenza». La Scuola Medica Salernitana citava “Vina bibant homines, animantia cetera fontes” in risposta alla domanda “se il vino faccia bene o male”, troppo scontata in una località come il Taburno, terra del vino il quale ha sempre accompagnato la storia umana dagli albori della coltivazione, l’uomo si è sempre posto tale domanda, il vino, se preso con moderazione non nuoce di certo apportando benefici sul nostro organismo, in particolar modo al cuore e al cervello. Il libro “Calici&Spicchi” di Antonella Amodio, con la prefazione di Luciano Pignataro, verrà presentato in varie location campane, nonché al Vinitaly di Verona presso il Padiglione Campania, durante gli incontri sarà possibile ritirare una copia del volume e partecipare a degustazioni di vino e pizza, un’occasione imperdibile per sperimentare l’abbinamento. Il locale Fonderì Gourmet, aperto nel 2021, non è la solita pizzeria, ci tiene a sottolineare Maria Rosaria Cocozza, responsabile di sala: « Già dal primo impatto si può vedere che le luci e i colori degli arredi tendono ad un abbinamento alle portate con topping altrettanto colorati come anche gli impasti delle farine. La tipologia del locale è quella di proporre alla nostra clientela accostamenti di sapori che possono rivelarsi “esperienze” e sorprendere quelle che sono le aspettative dando la possibilità di provare varie consistenze di impasti di pizze. Il menù è stato elaborato su questa linea – continua la Cocozza – avendo avuto anche la collaborazione di chef esterni stellati con i quali abbiamo anche realizzato delle serate a quattro mani. Prossimamente apriremo a Mergellina un nuovo locale che si chiamerà Fonderì Experience per soddisfare i clienti che chiedono di provare più sapori con impasti diversi». E’ seguito poi un percorso degustativo di pizze con diverse tipologie di impasto, ognuna abbinata ad una diversa tipologia di vino. Questo il menù degustazione della serata. Starter con una frittatina di pasta impanata alla gricia, con crema di pecorino e guanciale, un entrée sormontato da una tartare di gamberi. L’Antipasto è stato accompagnato da un Soave classico di Pieropan del 2023, 85% di Garganica e 15% di Trebbiano di Soave. La prima pizza, presente nel libro di Antonella, è “La Mia Marinara” di Carmine Pellone, maestro lievitista e pizzaiolo del locale, che così ha presentato la sua creazione: « La pizza è una marinara rivisitata dove l’unico ingrediente che associa la classica marinara è l’origano di montagna, per il resto si tratta di una fusion che vede i pomodorini gialli e rossi, conservati al naturale in acqua di mare, che danno il gusto marittimo, all’uscita dal forno aggiungo alla pizza piccoli spicchi di aringa affumicata e alici di Cetara condendo con maionese di alici e olio EVO, in questo modo la dolcezza dei pomodorini va a compensare il salato dell’aringa e delle alici». La seconda pizza è in pala, la “Pomodoro Bruciato”: pomodoro bruciato, bufala fresca, riduzione di basilico e pomodori secchi. Accompagnata stavolta da un rosso, un Piedirosso dei Campi Flegrei del 2023 Sette vulcani di Salvatore Martusciello. La terza pizza è una classica napoletana, la “Giallo al salame”: salame di cinghiale, vellutata di datterini gialli, provola affumicata, pepe couvée, basilico e olio EVO. Ad accompagnarla un Teroldego, vino delle Dolomiti, cantine Toradori, annata 2022. Sono seguiti i mini bun ai multi cereali “Mortadella rivisitata”, con mortadella Favola, zeste di lime, fonduta di provola affumicata, pesto di pistacchio di Bronte e polvere di cioccolato fondente, è stato abbinato il vino Levis della cantina veneta Bellenda, 100% vitigno Glera. Per dessert il cornetto di pasta sfoglia con ricotta di cestino e scaglie di cioccolato fondente accompagnato da un passito El Aziz della cantina Fina Terre Siciliane, da uve grillo. Potremmo dire che la pizza tradizionale, come noi la conosciamo, andrà sempre di più ad affiancarsi alle nuove creazioni con impasti e topping diversi.
Dr. Harry di Prisco
Giornalista Vice delegato Gruppo Centro Sud e Isole
GIST – Gruppo Italiano Stampa Turistica
Via F. Petrarca, 101/B
80122 NAPOLI
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