Ristorante Antico Uliveto – Cristina

francesco_siani.jpgE’ proprio nell’estate che L’Antico Uliveto si offre con le sue romantiche atmosfere, il candore delle amache, un parco pieno di segreti, punteggiato da gatti e papere in libertà, orci e grandi vasi imprunetani, flash spudorato di colore per i  fiori nel loro massimo glamour, il languido abbraccio degli ulivi quercetani, le atmosfere rarefatte senza tempo che Cristina e Massimo sanno evocare.

Ospiti perfetti, affiancati dallo chef Nicola Dati, una regia precisa e colta per abbinamenti ed emozioni, appagamenti sensoriali, antiche ricette rivisitate dal giovane chef

Una serata all’insegna dell’accoglienza toscana di Cristina e  Massimo  dell’Antico Uliveto che sposano la cultura vinicola della famiglia patriarcale Bariselli, che, dal 1898,  esprime la passione per la sua magnifica terra, la Franciacorta, nella produzione del suo vino.

Ristorante L’antico Uliveto
Via Martiri di Sant’Anna, 76
Pozzi di Serravezza – Lucca

A Valdobbiadene nasce “Cycling in The Venice Garden”

Downloader.jpgLa Locanda Sandi, in occasione della festa per il decennale della Prosecco Cycling, ha tenuto a battesimo un progetto di promozione turistica integrata che porterà gli appassionati di tutto il mondo a pedalare nel cuore del Giardino di Venezia

Pedalando nel Giardino di Venezia. A Valdobbiadene nasce un progetto di promozione turistica incentrato sulla bicicletta come mezzo privilegiato per andare alla scoperta del territorio trevigiano.

La presentazione di “Cycling in the Venice Garden” è avvenuta alla Locanda Sandi, a Valdobbiadene, in occasione della festa del decennale della Prosecco Cycling, evento che rappresenta il simbolo di una valorizzazione turistica del territorio rivolta principalmente agli appassionati di bicicletta.

Promotore del progetto è il Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso e l’iniziativa è stata subito “sposata” dalla Prosecco Cycling.

“Cycling in the Venice Garden significa pedalare in Italia, tra Venezia e le Dolomiti, andando alla scoperta dell’arte, della cultura e delle eccellenze enogastronomiche che caratterizzano il nostro territorio – ha detto Alessandro Martini, direttore di Marca Treviso -. Prevediamo l’ideazione di specifiche proposte di soggiorno. Inoltre, grazie al sostegno dei finanziamenti del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto, in tal senso previsti dal GAL dell’Altamarca Trevigiana, verrà realizzato un sistema di promozione turistica integrata finalizzato ai mercati esteri e, in particolare, agli Stati Uniti, dove il ciclismo amatoriale è in grande espansione”.

La Prosecco Cycling, la cui decima edizione è in programma il 29 settembre, è l’evento ciclistico simbolo del Giardino di Venezia. Ideata nel 2004 da Massimo Stefani, la Prosecco Cycling, in un decennio, ha coinvolto circa 18 mila ciclisti provenienti da 32 nazioni, generando un indotto per il territorio di 10 milioni di euro.

Tra i partecipanti, nel 2012, anche il presidente di Villa Sandi, Giancarlo Moretti Polegato. “La Prosecco Cycling è l’occasione per avvicinarsi al nostro territorio da un nuovo punto di vista – ha detto Moretti Polegato -. E’ un’esperienza che invito tutti a provare. Io, il 29 settembre, ci sarò”.

A Valdobbiadene, quel giorno, potrebbe andare in scena una simpatica sfida tra Giancarlo Moretti Polegato, che alla Locanda Sandi ha ricevuto il numero 1, e il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, grande appassionato di ciclismo, che ha sottolineato il ruolo del volontariato nell’organizzazione della Prosecco Cycling ed elogiato “l’impegno dei tanti imprenditori che sostengono la manifestazione”.

E, a proposito di sfide, il 29 settembre tornerà a Valdobbiadene anche Rossano Galtarossa. L’olimpionico di canottaggio, alla Locanda Sandi, ha spiegato che si sta allenando in bicicletta come non mai e che quest’anno, per la prima volta, dopo due esperienze sul percorso corto, potrebbe provare il lungo (114 km).

L’assessore al Turismo della Regione Veneto, Marino Finozzi, ha evidenziato la grande tradizione di un territorio che “è terra di campioni, ma anche di grandi aziende legate al mondo del ciclismo”. Un motivo in piú per sostenere iniziative come i bike hotel, veri capisaldi di un territorio a misura di bicicletta.

“La Prosecco Cycling – ha aggiunto l’assessore al Turismo del Comune di Valdobbiadene, Pietro Giorgio Davì, affiancato dal sindaco Bernardino Zambon – è l’evento che, meglio di ogni altro, promuove il territorio di Valdobbiadene nel mondo”. Un’opinione condivisa anche dal presidente del Consorzio Valdobbiadene, Michele Follador, che ha consegnato alla Prosecco Cycling il marchio d’area, simbolo di qualità ed eccellenza nella promozione del territorio. Appuntamento, per tutti, al 29 settembre.

Nella foto, da sinistra, l’assessore al Turismo della Regione Veneto, Marino Finozzi, il presidente di Villa Sandi, Giancarlo Moretti Polegato, il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, e il direttore di Marca Treviso, Alessandro Martini, con la maglia celebrativa del decennale della Prosecco Cycling
Mauro Ferraro press officer Prosecco Cycling
Cell. +39 338 2103931  –  Skype: ferraro.mau

Filippo Licata ……..ragazzo dell’Europa, non pianti mai bandiera……- Cristina

_IGP8179-1.jpgNel variegato mondo della ristorazione, in questo momento molto presente ma anche inflazionato presso le tv e i media, ho fatto la conoscenza con  un personaggio diverso da tutti, Filippo Licata, professione chef giramondo, e, incontrandolo, mi viene in mente la canzone di Gianna Nannini, ….”ragazzo dell’Europa, non pianti mai bandiera”……..

Bello come un attore di Hollywood, solare, una carica di simpatia che contagia, un percorso professionale a cavallo tra lo chef tradizionale e il viaggiatore gourmet internazionale, animato da una passione innata che gli viene anche da essere nipote d’arte, e spinto dalla curiosità, caratteristica della sua giovane età, che lo ha portato in giro per il mondo ma anche a inventare una nuova professione, oltre alla sua tradizionale, affermatissima a livello internazionale,  dello chef excutive.

E’ un viaggio, quello di Filippo, un lungo viaggio, spinto dal suo essere un cittadino del mondo, origini siciliane, nato a Bruxelles,  dove ha frequentato l’Hotel Business School, ed è cresciuto professionalmente collaborando con diversi e prestigiosi ristoranti, tra cui il Bruneau di Bruxelles, stellato Michelin, e il Cipriani London; sempre con la valigia in mano, dopo essere stato Executive Chef del Rossi’s, il ristorante italiano del  Grand Hotel Europe, proprietà cinque stelle lusso di Orient- Express Hotels a San Pietroburgo,  e, dal  2012, ricopre il ruolo di  Executive Chef presso uno degli storici Yacht Club di San Pietroburgo in Russia. 
Ma per Filippo è difficile fermarsi e difficile decidere, il suo è un work in progress, voler apprendere, imparare, provare, sperimentare, perché  il motore di ricerca per chi ama veramente la cucina è quello di cercare di amalgamare il vecchio con il nuovo, le memorie e i ricordi, con nuove sperimentazioni, e poi il suo tema dominante, il mare, le sue origine, la sua famiglia che viene dal mare della Sicilia, il ricordo delle sue esperienze  in quanto  voglia di fuga, di libertà, come un gabbiano in volo, sulla grande barca di Dolce e Gabbana e il suo continuo ritorno, verso l’Italia e il mediterraneo, il leit motiv della sua professionalità,  la sua terra di origine, una scelta inevitabile. 
Il  mare della Versilia, la sua ispirazione e il ritrovare ritrovandosi: infatti, con molta intelligente modestia, Filippo effettua uno summer stage presso gli amici Lorenzo e Chiara Viani e l’executive chef Gioacchino Pontrelli del ristorante Lorenzo di Forte dei Marmi,  perchè, anche quando è lontano,  Filippo ricerca il mare nei suo piatti, gli sembra quasi di toccarlo, ne sente il respiro, il profumo salso, una sorta di integrazione fra tradizione e modernità. 

Una cucina, quella di Filippo Licata,  che è come una boccata d’aria fresca, ispirazioni della memoria, con l’appagamento degli occhi, con tanti piatti  belli da vedere e buoni da gustare, solide radici di una cucina fatta solo di passione, esperienze create da un perfetto equilibrio visivo, olfatto, tatto, gusto, per un tripudio di colori, ricordi mediterranei, gusti, la composizione equilibrata degli insieme degli aromi che pur nella perfetta armonia gustativa riescono sempre ad esaltare i sapori originali, guizzi inventivi, studiati , una cucina, la sua, intrigante e nelle novità che propone, pone le basi per una nuova tradizione che, con un eccezionale lampo di genio, si trasforma in una nuova attività: nasce infatti L’executive Chef a Casa, la creatività di Filippo Licata si trasforma in offerta, la cucina portata direttamente a domicilio, per cene gourmet in antichi castelli, fascinose residenze, barche da sogno che solcano il mare, ville esclusive di vip e facoltosi clienti per una ospitalità di altissimo livello, abbinamenti di piatti di grande gusto e preparazione con vini e champagne delle più importanti cantine, italiane e francesi, per una tendenza al lusso che da Hollywood Filippo porta direttamente in Italia, non tralasciando la sua professione primaria, ma creando una iniziativa decisamente innovativa, quella di portare nelle case dei super ricchi il suo talento gourmet, i prodotti italiani e i sapori del suo mediterraneo.

Per questo, incontrandolo,  ho voluto fare a Filippo Licata qualche domanda.
Chef = artista……..artisti si nasce o si diventa?
Da bambino mi divertivo a leggere le biografie, di personaggi figli di due culture, essendo figlio di siciliani ma cresciuto a Bruxelles. Ricordo una frase di Jacque Brel, che diceva “Il talento non esiste. Il talento è quello di voler fare qualcosa.” 
Non ritengo essere un artista, perché quello che trasmetto con la mia professione anche se svolta con passione, svanisce nel tempo, mentre un’opera d’arte rimane ed è unica, uno chef è bravo quando riesce a trasmettere le sue emozioni attraverso quello che crea, facendolo  riprodurre alla sua squadra con successo; Ci potrebbe essere qualcosa di artistico nella combinazione e il contrasto del gusto ma è molto astratto e soggettivo, culturalmente parlando 
come ti sei reso conto che questa era la tua passione?
Nel tempo, il mestiere mi ha fatto crescere e mi rendo conto che questa è una crescita continua, sia professionale che culturale. Viaggiando, quello che era il mio “bagaglio” diventava sempre più interessante a tale punto di non poterne fare a meno, e, in questo caso il mestiere spesso non è più solo un mestiere ma anche una passione, è una ricerca continua dell’ emozione da dare e ricevere e da trasmettere attraverso una nuova idea.
chi ha influito sulle tue scelte di vita?
Sono sempre stato appassionato del buon cibo, mi è sempre piaciuto mangiare bene, in famiglia si cucinava sempre cibi genuini con una base di cucina siciliana. Il fine settimana si andava spesso a mangiare fuori in giro per Bruxelles. Ma ricordo particolarmente il buon sapore del cibo durante le ferie estive trascorse in giro per l’Italia in particolare in Sicilia, Liguria e Toscana. L’amore per l’Italia e la passione per scoprire il mondo, sono stati poi fattori determinanti della mia vita.
da chi hai preso esempio, un “grande” nel tuo lavoro che stimi e ricordi
Non ho mai seguito un grande Chef in particolare, ma da prima quando ero sempre in Belgio, si esibivano in TV per pochissimi minuti ma ogni giorno, con grande semplicità e professionalità gli migliori chef Michelin. Anche alla TV italiana si parla regolarmente di cibo tramite grandi chef e vari specialisti. Tutto questo, per un ragazzo curioso e appassionato, ispira e ti spinge verso una nuova strada da percorre, sviluppando la propria esperienza di vita professionale .
esperienze in russia, la cucina italiana la brigata, l’importanza di un lavoro di squadra
Ogni cucina ha la sua impostazione, ogni squadra ha il sua livello, ma tutto viene regolato dallo chef, che conosce bene l’importanza della sua squadra. In cucina deve essere il primo riferente, ma deve saper essere anche assistente, in determinati casi. La Russia è un mercato in continuo cambiamento, che rispecchia la popolarità delle più svariate cucine rivisitate e non. Al giorno d’oggi in Russia occorrerebbe una standardizzazione e un riconoscimento internazionale per le diciture, diciamo una connotazione specifica, esempio “Ristorante Italiano originale” una sorta di copyright,  come è stato fatto in Belgio e in altri paesi dove si vuole proteggere la nostra cultura gastronomica e il relativo mercato che genera.
il mare…..le tue vacanze le fai qui in versilia, ami e vai a pesca?
La Versilia è vacanza ma paradossalmente è la terra dove ho incontrato e assemblato quello che oggi è la mia vita in gran parte, dove ho avuto tantissime soddisfazione, grazie alla durezza delle sfide che questa terra ci pone, essendo una terra  dove il lavoro è stagionale. Non vado a pescare ma prima o poi mi piacerebbe andarci con il io figlio: amo molto il mare Mediterraneo, ho avuto la fortuna di lavorarci sopra,  in località diverse, a bordo di imbarcazioni prestigiose che mi hanno lasciato il ricordo di giorni e notti in mezzo al mare, albe e tramonti, isole lontane, il refolo del vento e le onde gigantesche, vele spiegate nel vento, emozioni uniche di tanta bellezza, emozioni solo mie.

…..ragazzo dell’Europa, non pianti mai bandiera……..
Gianna Nannini


foto ricetta.jpgRicetta d’autore di Filippo Licata – Executive chef dello Yacht Club di San Pietroburgo

Insalata di polpo

Ingredienti
un limone
un cucchiaio di aceto
polpo
patate
carote
finocchio
finocchio selvatico fresco tritato
sale rosa macinato
olio extra vergine
succo di limone a piacere
Per decorare
una riduzione di aceto balsamico.

Preparazione
In una pentola mettete abbondante acqua tiepida con un limone ed un cucchiaio di aceto. Immergete il polpo nell’acqua e abbassare il fuoco al minimo. Coprite e cuocete per 40 minuti, il polpo dovrà essere tenero. Toglietelo dall’acqua, spellate il corpo ed i tentacoli,tagliate tutto a pezzi. Spellatele e lessate le patate, le carote e il finocchio. Basterà pungerle per verificarne la cottura al dente. Scolaterle e tagliatele a cubetti. In una grande ciotola, riunite il polpo e le patate,le carote e il finocchio, spolverate generosamente con finocchio selvatico fresco tritato, salate con il sale rosa macinato e irrotate con un ottimo olio extra vergine emulsionato con l’aggiunta di succo di limone a piacere. Servite tiepido e decorate il piatto con una riduzione di aceto balsamico.

Cena degustazione “Una serata in Franciacorta” – Cristina

SOLIVE-300x511.jpgVenerdì 2 agosto 2013

Ore 20,30
cena degustazione
“Una serata in Franciacorta”
Ristorante Antico Uliveto Cantina Solive

E’ proprio nell’estate che L’Antico Uliveto si offre con le sue romantiche atmosfere, il candore delle amache, un parco pieno di segreti, punteggiato da gatti e papere in libertà, orci e grandi vasi imprunetani, flash spudorato di colore per i  fiori nel loro massimo glamour, il languido abbraccio degli ulivi quercetani, le atmosfere rarefatte senza tempo che Cristina e Massimo sanno evocare.

Ospiti perfetti, affiancati dallo chef Nicola Dati, una regia precisa e colta per abbinamenti ed emozioni, appagamenti sensoriali, antiche ricette rivisitate dal giovane chef, grandi vigneti della Cantina Solive per assaggi abbinati alla cucina dell’Antico Uliveto.

La Cantina Solive, situata nel comune di Erbusco, è consociata dal 1996 al “Consorzio Vini Franciacorta“.
Dalla sua suggestiva posizione, che domina i vigneti della collina Bellavista, si abbraccia l’intera Franciacorta fino al lago d’Iseo. Qui arrivano i raccolti dai vigneti in proprietà, dislocati per oltre 30 ettari nelle tenute in Torbiato, Adro e Corte Franca. La struttura della cantina si sviluppa su 4 piani per una superficie coperta di 2800 mq. 

Una serata all’insegna dell’accoglienza toscana di Cristina e  Massimo  dell’Antico Uliveto che sposano la cultura vinicola della famiglia patriarcale Bariselli, che, dal 1898,  esprime la passione per la sua magnifica terra, la Franciacorta, nella produzione del suo vino.

I 4 Franciacorta presentati all’Antico Uliveto
Franciacorta Brut docg
Franciacorta Brut docg Satèn
Franciacorta Brut docg Rosé
Franciacorta Brut docg Pas Dosé
 
Ristorante L’antico Uliveto
Via Martiri di Sant’Anna, 76
Pozzi di Serravezza – Lucca

Cantina Solive
Via Bellavista,
25030 Erbusco, (BS) Italy