Un esempio di eccellenza – Palermo

Un esempio di eccellenza presentatat a Palermo al Master  in general management di isida Carpenè Malvolti

Forte apprezzamento per l’intervento del DG Antonio Motteran che ha parlato questa mattina a Palermo di fronte a dirigenti d’azienda e imprenditori

L’Eccellenza del Vino è una condizione necessaria, ma non sufficiente per la Vera Eccellenza. Con questo motto, si è aperto questa mattina l’intervento dal titolo “Ristrutturare e reinventare l’impresa” del Direttore Generale di Carpené Malvolti Antonio Motteran al seminario organizzato a Palermo da IsidaIncontra nell’ambito del Master in General Management riservato a nuovi imprenditori e aspiranti dirigenti d’azienda.

“In un mercato concorrenziale – ha spiegato il DG Antonio Motteran – come quello odierno, non è più sufficiente mettere al centro solo il plus distintivo derivato dall’alta qualità del vino prodotto ma – pur considerando quel valore il punto di partenza del vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti – anche altri valori come la capacità di distribuire in modo eccellente il vino nel proprio mercato e in altri mercati esteri, l’adozione di una eccellente gestione manageriale fondata sulla programmazione-organizzazione-controllo per il conseguimento del migliore risultato, l’acquisizione di una eccellente competenza tecnica per comunicare a clienti e consumatori la straordinaria qualità di quel vino, una forte convinzione che il rispetto dei principi di sostenibilità e di rispetto dell’ambiente siano le premesse per l’alta qualità di prodotto così come la passione di innovare per progredire nell’eccellenza. In poche parole, per raggiungere i clienti e i consumatori “giusti” in mezzo ad una miriade di concorrenti e di caos dei mercati, è necessario creare le migliori condizioni di supporto”.

Tra le linee guida che il Direttore Generale di Carpené Malvolti ha fornito ai presenti, anche la necessità di porsi, in fase di ristrutturazione o reinvenzione aziendale, delle domande sulle caratteristiche dell’impresa per poter individuare gli interventi più appropriati. Tra gli elementi da valutare ci sono la storia aziendale e la continuità di gestione (se si tratta di una impresa che si tramanda per generazioni o se è recente), il suo eventuale legame con il territorio, le dimensioni, l’ampiezza della distribuzione (locale, nazionale, internazionale), il grado di specializzazione, la capitalizzazione, la conduzione (manageriale o familiare) e soprattutto quello che arriva al destinatario finale del prodotto, ovvero immagine, reputazione e notorietà.

A questo punto si delinea la strategia funzionale per il raggiungimento degli obiettivi. E’ importante – secondo i risultati presentati dal Direttore Generale di Carpené Malvolti – adottare e concretizzare una cultura competitiva; avere una visione a medio lungo termine di marketing, concorrenza, consumatore, distribuzione; mettere sul tavolo le soluzioni gestionali di settore più avanzate; selezionare i punti forti dell’azienda; sostituire le risorse legate a cultura e mentalità obsolete; formare una Squadra idonea allo scenario globale e di mercato in grado di progettare una “Business Road Map” sull’evoluzione degli stessi scenari, definire un adeguato Piano Industriale (PI) fondato su “Patto di Responsabilità” aggiustabile in fase di avviamento per ridurre il rischio, predisporre un sistema di monitoraggio risultati in tempo reale e investire nell’immagine di marca e nella reputazione aziendale.

Nella seconda parte della sua esposizione alla platea di imprenditori e dirigenti d’azienda che ha partecipato al seminario di IsidaIncontra, Antonio Motteran ha fatto riferimento alla “case history” della storica azienda spumantistica di Conegliano: “Sulla base di questi concetti – ha spiegato Motteran – Carpenè Malvolti si è negli anni reinventata puntando su focalizzazione, differenziazione e globalizzazione, grazie all’adozione di una gestione manageriale e al rafforzamento dell’informatizzazione aziendale, all’eccellenza di risorse umane, distribuzione, qualità, comunicazione e sostenibilità, al consolidamento del legame con i viticoltori del territorio, a una efficace strategia comunicativa basata su un nuovo linguaggio legato a simboli e immagini di immediata comprensione, agli investimenti nel Collegio Enologi e nel progetto L’Arte Spumantistica, all’esternalizzazione delle vendite sul mercato domestico, alla copertura con i mercati esteri di più della metà della produzione, al rinnovamento del parco impianti con attrezzature industriali di ultima generazione, senza tralasciare una attenta gestione delle pubbliche relazioni e delle relazioni interne”.

Un successo che ha portato la Carpenè a raddoppiare in pochi anni la propria produzione di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG e, come ha ipotizzato con una proiezione di vendita il DG Motteran, in costante crescita fino al 2014, con l’obiettivo di raggiungere oltre 6 milioni di bottiglie.

Analisi e strategie che saranno presentate anche il giorno 17 marzo in Carpenè Malvolti agli allievi del Master in Conoscenza e commercializzazione internazionale dei vini organizzato dalla Scuola Agrosup di Digione (Francia) in collaborazione con la Scuola enologica di Conegliano (Tv) G.B. Cerletti.

Ufficio Stampa Carpené Malvolti SPA
Marte Comunicazione scn di Marzia Morganti Tempestini
Tel 335 6130800 Email marzia.morganti@gmail.com
www.carpene-malvolti.com

Un esempio di eccellenza – Palermoultima modifica: 2011-03-28T06:44:00+02:00da eleoma
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