Giornata mondiale dell alimentazione

La Giornata mondiale dell’alimentazione 2012, il 16 ottobre prossimo, è dedicata quest’anno alle cooperative agricole. Il 2012 è l’anno internazionale dedicato dalle Nazioni Unite alle cooper
ative e la giornata dell’alimentazione si concentra sul ruolo delle piccole grandi associazioni di produttori agricoli, pescatori e forestali nel contenimento della fame nel mondo.
Proprio alcuni giorni fa, il 9 ottobre, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) e il Programma Alimentare Mondiale (PAM) hanno presentato il Rapporto su “Lo Stato dell’Insicurezza Alimentare nel mondo” (The State of Food Insecurity in the World 2012) (SOFI) che fornisce stime aggiornate sulla fame nel mondo.

Dal nuovo documento ONU si apprende che quasi 870 milioni persone – una su otto – hanno sofferto di malnutrizione cronica, nel biennio 2010-2012. La maggioranza di esse, circa 852 milioni, vive nei paesi in via di sviluppo, e rappresenta il 15% della loro popolazione complessiva, mentre i restanti 16 milioni vivono nei paesi sviluppati.

Per quanto concerne la distribuzione regionale, si registra il maggior numero di persone che soffrono la fame in Asia (563 milioni). In America Latina e Caraibi il numero dei sottonutriti è passato dai 65 milioni del 1990-92 a 49 milioni nel 2010-12, con una percentuale scesa dal 14,6% all’8%.
L’Africa è la sola regione dove, nello stesso periodo, il numero delle persone che soffrono la fame è cresciuto, passando da 175 milioni a 239, con circa 20 milioni che si sono aggiunti negli ultimi quattro anni: soffre la fame una persona su quattro (la percentuale registrata è del 23% della popolazione totale). Nell’Africa Subsahariana la sottonutrizione fa registrare, dal 2007 ad oggi, un aumento percentuale di 2 punti l’anno.

Complessivamente il numero totale delle persone che soffrono la fame è, nel periodo compreso tra il 1990-92 e il 2010-12 diminuito di 132 milioni unità, passando dal 18,6% della popolazione mondiale al 12,5%, e dal 23,2% al 14,9% nei Paesi in via di sviluppo. Secondo il Rapporto, questi dati rendono l’Obiettivo di Sviluppo del Millennio una meta raggiungibile, ma solo se s’interverrà con piani d’azione appropriati che permetteranno di dimezzare la proporzione di coloro che soffrono la fame nei paesi in via di sviluppo entro il 2015.

La crisi economica ha rallentato questo trend: il Report infatti registra tra il 1990 e il 2007 un calo molto marcato del numero delle persone che soffrono la fame, mentre dal 2008 i progressi si sono rallentati e stabilizzati.

Nei Paesi sviluppati si è poi invertita la tendenza costante al ribasso del numero delle persone che soffrono la fame, registrata negli anni precedenti: a partire dai 20 milioni del biennio 1990-92 si era scesi ai 13 milioni rilevati nel biennio 2004-06, per tornare ai 16 milioni nel 2010-12.

Il rapporto sottolinea che per una riduzione sostenibile della fame è necessaria una generale crescita economica. Ma fa notare come la crescita non debba limitarsi a beneficiare i poveri, deve essere anche attenta ai valori nutrizionali per riuscire a ridurre le varie forme di denutrizione. Ridurre la fame non significa soltanto aumentare la quantità di cibo, significa anche migliorare la qualità del cibo in termini di diversità, valori nutritivi e sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti. A questo proposito il documento evidenzia che, se da una parte vi sono 870 milioni di persone sottonutrite, dall’altra circa 1,4 miliardi di persone convivono con il grave problema dell’obesità, del sovrappeso e delle malattie correlate. Occorre dunque un sistema integrato agricoltura-nutrizione-salute che possa trovare un rimedio sia alla sottonutrizione cronica ma anche alla malnutrizione, evidenziando il profondo legame che intercorre tra crescita economica e migliore nutrizione.
Una crescita necessaria e importante, ma non sempre sufficiente o rapida: ecco perché sono indispensabili sistemi sociali di protezione per i più vulnerabili, che non sono in grado di trarre immediato beneficio dalle opportunità offerte dalla crescita economica. “Queste reti di protezione sociale, a complemento della crescita economica, possano far migliorare la nutrizione dei bambini eliminando fame e malnutrizione“

Il ruolo delle cooperative nella sicurezza alimentare e nella promozione di metodi produttivi sostenibili è tanto cruciale quanto continuamente insidiato, come sottolinea il direttore della FAO, José Graziano da Silva, nel suo messaggio per la Giornata dell’Alimentazione:
“Ogni giorno, i piccoli produttori di tutto il mondo continuano a dover affrontare ostacoli che impediscono loro di cogliere i frutti del loro lavoro e di contribuire alla sicurezza alimentare, non solo per se stessi ma per tutti, tramite una partecipazione attiva nei mercati.”
Purtroppo la sfida dei cambiamenti climatici, gli scarsi investimenti a sostegno dell’agricoltura sostenibile, la crisi dei mercati e la volatilità dei prezzi mettono a dura prova la linfa produttiva delle cooperative:
In tre decenni di riduzione degli investimenti nazionali in agricoltura e nell’assistenza ufficiale allo sviluppo, milioni di piccoli produttori hanno incontrato difficoltà nell’affrontare e nel reagire alla variabilità e le crisi del clima, dei mercati e dei prezzi. Dopo la crisi alimentare del 2007- 2008 molti Paesi hanno rinnovato il loro impegno per debellare la fame nel mondo e migliorare i mezzi di sussistenza. Ma in alcuni casi gli impegni verbali non sono stati seguiti da un concreto sostegno politico, programmatico e finanziario. Non è stata colta l’opportunità di liberare dalla povertà i piccoli produttori sfruttando le impennate dei prezzi alimentari del periodo 2007-2008, spiega José Graziano da Silva.
Oggi abbiamo i mezzi per vincere la battaglia contro la fame nel mondo ma occorre fornire maggiore sostegno ai piccoli produttori:
Quello che serve è la creazione di un ambiente favorevole che consenta ai piccoli produttori di sfruttare pienamente le opportunità che si presentano. Organizzazioni di produttori e cooperative forti sono un elemento essenziale di tale ambiente.

Giornata mondiale dell alimentazioneultima modifica: 2012-10-16T15:42:00+02:00da eleoma
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