22° Festa della Birra di Castelnuovo Bocca d’Adda

22° Festa della Birra di Castelnuovo Bocca d'Adda

22° Festa della Birra di Castelnuovo Bocca d’Adda

22° Festa della Birra di Castelnuovo Bocca d’Adda

dal 23 maggio al 2 giugno 2014

Da ben 22 anni vi facciamo divertire, ma quest’anno vogliamo darvi di più…
Festeggiamo insieme a voi con 7 serate, 2 weekend bollenti, 12 concerti di diversi generi musicali, 2 aperitivi con DJ, fiumi di birra, stand gastronomici, alcune novità ma soprattutto tanto puro divertimento!!!
Fin dalla prima edizione il ricavato della festa viene devoluto interamente in beneficenza alle associazioni di volontariato!
Grazie agli SPONSOR, al Comune di Castelnuovo Bocca d’Adda e a tutti voi che ci verrete a trovare riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi!

Programma della Festa:

PRIMO WEEK END – A TUTTO ROCK!!!

Venerdì 23 Maggio:

SCREAMING EAGLE (Cover Rock Americano 60/70)

FOURSOUND (Cover Rock)

Sabato 24 Maggio:

MORNING GLORY (Tributo Oasis)

MONKEY FIGHTERS (Tributo Foo Fighters)

Domenica 25 Maggio:

Dalle ore 19.00 APERITIVO con DJ SLAVE

REGINA (Tributo Queen)

SECONDO WEEK END – TUTTE COVER ITALIANE!!!

Venerdì 30 Maggio:

PLASTICHO (Rock alternativo)

KARISMA (Tributo Vasco Rossi)

Sabato 31 Maggio:

BAD FROG (Punk Rock)

PROGETTO ALPHA (Tributo Negrita)

Domenica 01 Giugno:

TRANSIT VPS ( ritornano dopo 22 anni a Castelnuvo)

MEGAMAX BAND (Tributo 883)

Lunedì 02 Giugno:

Dalle ore 19.00 APERITIVO con DJ SLAVE

HAPPY HOUR (Tributo Ligabue)

VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!!

Una serata dedicata ai grandi vini Prosa Prosecco & Rosa

Una serata dedicata ai grandi vini Prosa Prosecco & Rosa

Una serata dedicata ai grandi vini Prosa Prosecco & Rosa

Una serata dedicata ai grandi vini Prosa Prosecco & Rosa

Il 31 maggio serata evento all’insegna dei grandi vini

Passione per il vino, elegante mondanità, il fascino di una terrazza che offre uno dei più bei panorami sulle colline del Prosecco.

Ca’ del Poggio Ristorante & Resort lancia “PROSA | PROSECCO & ROSA”, serata evento, in programma sabato 31 maggio (dalle 17.00 alle 24.00) dedicata ai vini più ambiti e desiderati dell’estate: il Prosecco e i Rosè.

Trenta aziende, note per l’eccellenza dei loro prodotti, faranno passerella a Ca’ del Poggio Ristorante & Resort per presentare e far conoscere la propria visione del vino.

La selezione è stata curata da due grandi nomi dell’enogastronomia italiana: Paolo Ianna, coordinatore della Guida Vinibuoni d’Italia, e Renato Grando, storico e gastronomo, fiduciario Slow Food dell’area.

Grandi vini, scorci romantici, paesaggi irripetibili e un particolare menù con le eccellenze dei presidi Slow Food saranno i principali ingredienti di “PROSA | PROSECCO & ROSA”.

La serata sarà accompagnata da una raffinata selezione musicale. Dalla vicina Piazzetta Venezia arriveranno le note di una fisarmonica, mentre un gondoliere, sulla gondola di Ca’ del Poggio, reciterà poesie e filastrocche veneziane. Le ospiti di “PROSA | PROSECCO & ROSA” sono invitate ad indossare un segno distintivo di colore rosa.

“PROSA | PROSECCO & ROSA” prevede un ticket d’ingresso di 20 euro che comprende la degustazione libera di tutti i vini e dei piatti proposti da Ca’ del Poggio Ristorante & Resort.

Alla consegna del bicchiere da degustazione verrà richiesta una cauzione di 5,00 euro che verranno restituiti alla riconsegna.

Il logo di “PROSA | PROSECCO & ROSA” è stato realizzato da Novaidea Creative Resources di Selva del Montello (Treviso).

Per informazioni sulla partecipazione a “PROSA | PROSECCO & ROSA”:
Ca’ del Poggio Ristorante & Resort, tel. 0438 787154.

www.cadelpoggio.it

Via dei Pascoli, 8 – 31020 San Pietro di Feletto (TV)

Special Project at Hotel BYron “The streamers”

Special Project at Hotel BYron “The streamers”

Special Project at Hotel BYron “The streamers”

Special Project at Hotel BYron “The streamers”

Forte dei Marmi, sabato 14 giugno 2014

Interpreti:

Artista   Davide Nido
Chef Andrea Mattei
Videomaker Nicola Gnesi
Location:  Hotel Byron *****L    Forte dei Marmi

da un’idea di Salvatore Madonna

progetto di Susanna Orlando in collaborazione con Galleria Bonelli (Milano/Canneto sull’Oglio)

Sabato 14 giugno alle ore 19, presso l’Hotel Byron di Forte dei Marmi, due universi si uniranno : quello artistico di Davide Nido, che nelle sue opere indaga nel mistero  tela-universo con i suoi moduli circolari carichi di colore protesi verso l’infinito, e quello culinario attraverso l’abilità tecnica e creativa  dello chef “stellato” Andrea Mattei.
Lo chef riprodurrà una tela selezionata tra gli ultimi lavori dell’artista, creando un piatto che sarà poi inserito nel menù ufficiale del ristorante,  trasformando così un opera d’arte contemporanea in una creazione culinaria, instaurando dunque una connessione tra l’opera d’arte e il pubblico che lo gusterà.

Special Project at Hotel BYron “The streamers”

Special Project at Hotel BYron “The streamers”

L’idea nasce dall’attento collezionista Salvatore Madonna, padrone di casa dell’Hotel Byron, che un giorno, mentre in galleria ammirava un’opera di Nido, pensò che il pregiatissimo chef  del ristorante dell’Hotel potesse interpretarla e “cucinarla”  creando un piatto gustoso e prelibato. Nonostante l’impresa non fosse semplice, la macchina si è messa in moto e il progetto realizzato.

Dal 14 giugno al 2 di Luglio verranno esposte presso l’Hotel tre opere di Davide Nido attinenti al progetto.
Durante il cocktail Andrea Mattei proporrà perciò frammenti o piccole miniature dell’opera in questione.
Per l’occasione verrà presentato il video di Nicola Gnesi che testimonierà il congiungimento dei due mondi.

“O si è un’opera d’arte o la si ….mangia” Oscar Wilde

Parafrasando Oscar Wilde, la creatività della gallerista Susanna Orlando, Galleria omonima a Forte dei Marmi e Pietrasanta, accende la fantasia con un ponte ideale tra visione e gusto, tra l’ammirazione dell’opera d’arte e l’emozione nel sentirla viva, fragrante, dolce e sensuale, “sentirla”, con la complicità dell’artista Davide Nido che presenta un  opera prestata al gusto, interpretata dalla creatività dello chef Andrea Mattei, un pezzo unico, magico, che, pur mantenendo la poetica dell’artista rappresenta una lettura personale sulla relazione con la tavola: delicate trame e giochi di colore che non potremo mai, ma vorremmo, indossare come gioielli, segni contemporanei di fragilità che ognuno può adattare alla propria personalità, mondi fantastici fatti di giochi per uomini del futuro che sembrano usciti dalle sue resine, e allora, gustare per essere, non per scoprire, ma vive suggestioni, ……..una meraviglia.
Il 14 giugno, all’Hotel Byron di Forte dei Marmi,  un prezioso“ tableau” di  dolcezza, che si scioglie sensualmente in bocca, il rincorrersi di sfere dolci, allegre e giocose,  gusto e colore, che, trasformandosi in materia liberano l’opera d’arte dalla sua funzione di ornamento per diventare opera d’arte della tavola, dal gusto impareggiabile.

Special Project at Hotel BYron “The streamers”

Special Project at Hotel BYron “The streamers”

Crediti fotografici:
per l’artista Davide Nido: Paola Bernabei
per lo chef Andrea Mattei: Nicola Gnesi

Per info: Galleria Susanna Orlando via Carducci 10 – 55042 Forte dei Marmi Galleria Susanna Orlando – Studio via S. Stagi 12 – Pietrasanta (Lucca)

info@galleriasusannaorlando.it

www.galleriasusannaorlando.it

per Galleria Orlando: press office Cristina Vannuzzi Landini

“Il nido degli angeli”Trenta candeline per l’Hotel Raffaello l’albergo vicino ai bimbi del Meyer

“Il nido degli angeli"Trenta candeline per l’Hotel Raffaello l’albergo vicino ai bimbi del Meyer

“Il nido degli angeli”Trenta candeline per l’Hotel Raffaello l’albergo vicino ai bimbi del Meyer

“Il nido degli angeli”Trenta candeline per l’Hotel Raffaello l’albergo vicino ai bimbi del Meyer

Aperitivo e musica live per l’Hotel Raffaello di viale Morgagni, che negli anni
ha ospitato migliaia di ospiti, inclusi i piccoli della struttura ospedaliera

Grande ospitalità, garbo e professionalità, oltre una grande attenzione per la solidarietà, questo è l’Hotel Raffaello;
e oggi, trenta candeline per l’Hotel Raffaello, struttura a 4 stelle in viale Morgagni appartenente al gruppo Cap  (Cooperativa Autotrasporti Pratesi) e dal 2007 guidato dal general manager Marco Vensi.
Lunedì pomeriggio l’albergo ha festeggiato il trentesimo compleanno con un aperitivo e musica dal vivo, ripercorrendo davanti a una Ferrari Testarossa dell’84 i momenti più significativi di tre decenni di storia al servizio dei turisti e dei gruppi (soprattutto del campo congressuale, con luminari della medicina) ma anche delle famiglie arrivate a Firenze per portare i bimbi al vicino ospedale Meyer. Una vicinanza non soltanto geografica, se è vero che proprio attraverso lo stretto rapporto con il mondo dei bambini l’Hotel Raffaello si è saputo creare una fama “speciale”, nata con la partecipazione a iniziative benefiche come i “Girotondi per il Meyer” o le “Ruote d’epoca per la ricerca” e consolidata nel tempo fino alla creazione di stanze adibite alla cromoterapia, camere ricreate ad arte con colori, disegni. Un’attenzione al sociale che è valso all Hotel Raffaello il premio “morale” del Meyer “Nido degli angeli”, e che ha confermato una posizione di rilievo già maturata negli anni come hotel dei piccoli grandi primati cittadini.

“Il nido degli angeli"Trenta candeline per l’Hotel Raffaello l’albergo vicino ai bimbi del Meyer

“Il nido degli angeli”Trenta candeline per l’Hotel Raffaello l’albergo vicino ai bimbi del Meyer

La struttura di viale Morgagni – l’unica a quattro stelle in zona Careggi, con 140 camere – è stata infatti la prima della sua categoria ad introdurre una serie di innovazioni tecnologiche, dal fax ai computer gestionali, così come il groupage di alto livello tra gli alberghi un po’ più esterni al centro storico. Inoltre, nel 2005 è stato uno dei primi hotel a norma antincendio e dal 2009 ha l’impianto fotovoltaico che consente di applicare tariffe più concorrenziali per alcune fette di mercato. Dai servizi ai locali fino al sito web, tanti piccoli primati di cui il general manager è oggi orgoglioso: “ Mi sento molto fortunato, lavoro con una cooperativa come la Cap, una realtà che opera ormai da molti anni e che spazia in vari settori, dal trasporto al turismo ed ho la fortuna di collaborare direttamente con il presidente Luca Pieraccioli, una persona estremamente preparata, incredibilmente alla mano e l’amministratore delegato Giuseppe Gori, dai quali ogni giorno cerco di apprendere nuovi spunti.  Ho raccolto l’eredità di direttori importanti come Silvio Vezzosi, Vulmaro Boscherini o Gabbriello Torrigiani – spiega con soddisfazione Marco Vensi, formatosi a New York e Londra per quasi 10 anni prima di tornare in riva all’Arno – e aver raggiunto il traguardo dei trent’anni del Raffaello è uno stimolo a offrire un servizio sempre migliore ai nostri ospiti. La mia ambizione più grande è migliorare giorno per giorno per la clientela e per il nostro team, che considero l’unica vera risorsa per il raggiungimento di ogni obiettivo”.

La passione del general manager per la recitazione e la commedia (che l’ha portato a recitare come attore in diverse produzioni regionali, in primis I Toscanacci) ha inoltre portato l’hotel Raffaello ha ospitare, dall’anno scorso, la sede della “Bottega della comicità” con l’attore Gaetano Gennai, tra l’altro ospite d’onore della festa insieme al presidente Aia Federalberghi Francesco Bechi, Giuseppe Gori e Luca Pieraccioli.

Per info:
www.raffaellohotel.it
055.4224141
info@raffaellohotel.it
crediti fotografici
Riccardo Innocenti

Segnalato da Cristina

Carpenè Malvolti, consegnata Ieri LA 52° Medaglia d’oro Antonio Carpene”Al miglior enotecnico della scuola enologica di Conegliano”

Carpenè Malvolti, consegnata Ieri LA 52° Medagli d?oro Antonio Carpene”Al miglior enotecnico della scuola enologica di Conegliano”
E’ stata consegnata ieri a Conegliano da Rosanna Carpenè – Quinta Generazione della dinastia più longeva della spumantistica Italiana e Presidente della Fondazione ITS Cerletti – la 52° Medaglia d’Oro “Antonio Carpenè”, riconoscimento istituito nel 1902 dalla stessa Famiglia Carpenè per premiare il miglior enotecnico dell’anno, valutato secondo una serie di parametri che richiedono ai candidati requisiti di particolare merito acquisiti nell’arco dell’intero percorso formativo.

“Il rapporto tra la mia Famiglia e la Scuola Enologica è sempre stato molto solido e reciprocamente proficuo – ha commentato Rosanna Carpenè al termine della premiazione – perché la Famiglia Carpenè, ha sempre creduto nella formazione e nella diffusione della cultura enologica tra le nuove generazioni. E’ stato infatti il mio trisavolo Antonio Carpenè a volere che proprio qui a Conegliano nascesse un Istituto, in cui si potesse studiare il vino sotto ogni aspetto, da quello più scientifico sino alle strategie di promozione e valorizzazione. Qui nascono i professionisti che domani avranno in mano il futuro della nostra enologia – ha aggiunto Rosanna Carpenè – e in particolare sarà determinante il loro coinvolgimento nella diffusione di un messaggio che riporti l’attenzione oltre che sul prodotto – inteso nella sua accezione più scientifica – anche sulla cultura del vino: il frutto della vite è infatti considerato come l’espressione migliore di un Territorio inteso come area geografica e parimenti come elemento identitario. Oggi la Scuola Enologica è un importante centro di studio e di ricerca che ogni anno conta oltre 1.400 allievi e la Fondazione –  istituita nel 2010 da mio padre Etile – ha attivato un corso di Tecnico Superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing del settore agroalimentare e vitivinicolo, che fornisce gli strumenti necessari alla formazione di figure professionali con competenze trasversali”.

Ad aggiudicarsi quest’anno la “Medaglia d’Oro  Antonio Carpenè” – la cui premiazione è avvenuta ieri nella gremitissima Aula Magna dell’Istituto Cerletti – è stato Andrea Bresolin di Pordenone, diplomato nell’anno 2012-2013 con il massimo dei voti, che ha così commentato a caldo il prestigioso riconoscimento: “è un premio che ripaga il grande impegno che ho messo per raggiungere il mio obiettivo – ha spiegato – e sono onorato di ricevere direttamente dalle mani della Presidente della Fondazione Rosanna Carpenè questo riconoscimento attribuito ad allievi che abbiano dimostrato nell’arco di tutto il percorso di studi di rappresentare un’eccellenza, possedendo determinati requisiti particolarmente selettivi”.

Il premio, a cadenza annuale, è stato istituito oltre 100 anni fa – con un intervallo nei periodi bellici – e il fatto che quello di ieri fosse il 52° riconoscimento consegnato è la testimonianza che quei requisiti di particolare merito non sono stati riscontrati ogni anno, a salvaguardia dell’altissimo livello di preparazione che ambisce premiare. La consegna della Medaglia d’Oro Antonio Carpenè si inserisce all’interno del programma di festeggiamenti organizzati ogni anno dall’Associazione Ex Allievi della Scuola Enologica, guidati dalla Presidente Severina Cancellier, e a cui si aggiungono anche altri riconoscimenti come i distintivi d’onore ai colleghi che festeggiano 25, 50, 60 e 65 anni dal diploma.

Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
press-office@carpene-malvolti.com
www.martecomunicazione.com – www.carpene-malvolti.com

Carpenè Malvolti Spa – Via A. Carpenè 1 – 31015 – Conegliano (TV) –

Dai lampascioni al “garum”: a Firenze la cucina etrusca

Dai lampascioni al “garum”: a Firenze la cucina etrusca

Dai lampascioni al “garum”: a Firenze la cucina etrusca

Dai lampascioni al “garum”: a Firenze la cucina etrusca

Le specialità, i prodotti tipici e i metodi di cottura dei nostri antenati
sono riproposti da Giuseppe Iuppa,
anima de “I’Daviddino”(via Martelli)

Per anni si è interessato del mondo etrusco, mescolando la passione per l’archeologia con quella per la cucina: ecco perché per il “cuoco etrusco” GiuseppeIuppa– siciliano di origine, toscano d’adozione,esponente del Gruppo Archeologico Carmignanese – è stata una scelta naturale, cimentarsi con la cucina etrusca. Lo ha fatto per anni quando si è trattato di animare convivi e simposi nelle zone dove il retaggio etrusco è più forte, e ha continuato quando ha deciso di aprire il ristorante “I’Daviddino” in via Martelli. Tanto che oggi nel menù si trovano piatti ispirati alle pietanze etrusche per materie prime e tecniche di cottura, mentre su richiesta è anche possibile partecipare a delle caratteristiche cene etrusche per assaggiare riproduzioni di piatti etruschi.

Il caso più conosciuto è quello del “garum”, una salsa a base di pesce, ma ci sono anche la salsa alla menta, i lampascioni “nuziali” (i bulbi di una pianta erbacea ancora oggi utilizzata in alcune cucine regionali), e così via, fino alla “Toscanaccia”, una sorta di covaccino in voga nel periodo etrusco: era formata da quella che oggi è la nostra “ribollita” mangiata su un fondo di pane azzimo. In quanto alle tecniche di cottura, ampio spazio era riservato ai calderoni e agli spiedi per gli arrosti.“La cucina etrusca – spiega Iuppa – è caratterizzata dasistemi complessi di conservazione e metodi raffinati di cottura che oltre a ottenere delle prelibate pietanze,curavano molto l’aspetto scenografico del banchetto. Ma l’attenzione principale era riservata alla preparazione e ai metodi di cottura anche più cotture per lo stesso alimento, per facilitarne la digestione”.

Non solo cibo, comunque: il titolare de “I’Daviddino” si è dedicato anche alla riscoperta del vino che gli antichi Etruschi bevevano migliaia di anni fa, una bevanda speziata ed elaborata con tecniche di vinificazione antiche e da vitigni autoctoni.Giuseppe Iuppaha voluto creare un collegamento tra i vini dell’epoca e quelli attuali: attraverso l’imprimatur del marchio Etruschello, vengono identificati i vini risultato di un’accurata selezione delle uve da vitigni autoctoni del periodo etrusco, e in grado di evocare gli antichi profumi delle locande etrusche dando la sensazione di un viaggio a ritroso nel tempo. “Del resto – spiega Iuppa – gli Etruschi erano depositari di costumi sociali affascinanti, e con il loro gusto hanno dato vita a sapori raffinati che trascendono l’evoluzione del gusto e dell’arte di fare il vino avvenuta nei secoli successivi”. Il vino e gli alimentiche gli Etruschi consumavanoquotidianamente è statoinvece ricostruito con rigore scientifico prendendo spunto dalle analisi, da partedi archeologi, di resine o resti di alimentiritrovate all’interno di contenitori o anfore vinarie da trasporto, e dopo aver riprodotto le loro tecniche di vinificazionee sistemi di cottura.

“Il vino – continua Iuppa – era di notevole importanza per il popolo etrusco, tanto da diventare uno dei prodotti più importanti del loro commercio nel Mediterraneo:veniva consumato principalmente nelle occasioni importanti come riti funebri o simposi.  Era uso degli Etruschi aggiungere al vino ingredienti di ogni genere: formaggio,miele, alloro e spezie come cannella,chiodi di garofano,ecc… e allungato con acqua anche di mare che veniva dosata in base alla volontà del padrone di casa o del simposiarca”.

La possibilità di assaggiare la cucina e i vini etruschisegue in un fil rouge ideale Winex, l’esposizione permanente di via Martelli, dedicata al ciclo di lavorazione della vite e del vino, con oltre 500 oggetti storici, a partire da alcuni autentici reperti etruschi, romani e medievali concessi dal Museo Archeologico nazionale di Firenze. A pochi passi dal Duomo, un’occasione unica per imparare qualcosa di più sul mondo della vigna e della cantina: la prima stanza – impreziosita da un decanter romano, un “kantharos” (coppa) etrusco e una brocca medievale – è dedicata al rapporto tra l’uomo e la vigna, con una raccolta di oggetti caratteristici delle fasi di lavorazione dalla terra all’uva, mentre la seconda ripercorre i momenti del passaggio da mosto a vino.

Il “museo del Vino” è aperto tutti i giorni, dalle 10 a mezzanotte (in concomitanza con gli orari del Daviddino), ingresso libero per i clienti del wine-bar.

Per info:
info@littledavid.it
055.2302695

Jazz Concert con Gianni Cazzola, drums a JAZZ&More, suoni sapori solidarietà

Jazz Concert con Gianni Cazzola, drums a JAZZ&More, suoni sapori solidarietà

Jazz Concert con Gianni Cazzola, drums a JAZZ&More, suoni sapori solidarietà

Jazz Concert con Gianni Cazzola, drums a JAZZ&More, suoni sapori solidarietà
Venerdì 23 Maggio 2014

Penultimo appuntamento con JAZZ&More Spring al Due Torri Hotel, tra suoni sapori e solidarietà.

Appuntamento imperdibile il prossimo 23 Maggio con un nome storico del Jazz italiano, il batterista GIANNI CAZZOLA, accompagnato da un’altra storica colonna, il bassista Luciano Milanese. Accanto a loro, l’elegante Danilo Memoli al piano e l’energia di Fabrizio Gaudino alla tromba e flicorno.
Si conferma, quindi, ancora una volta l’attenzione della Rassegna per i Grandi Nomi e i Giovani Talenti del Jazz italiano, accanto ai Complementi d’arredo realizzati dagli Artisti con disabilità di Azalea Home e alle prelibate proposte dello chef Roberto Maggio. Il tutto al DUE TORRI Lounge&Restaurant con il sostegno di Banca Popolare di Verona, Circolo del Jazz, Accademia di Alta Formazione Musicale, Mediarete, Azalea Cooperativa Sociale. Non mancate..

Condividi l’invito > Inoltra a un amico | Facebook Like Button | Tweet Button

Programma

Ore 20.00: Apertura Ristorante
Ore 21.45: Jazz Concert co Gianni Cazzola, drums
Luciano Milanese, double bass
Danilo Memoli, piano
Fabrizio Gaudino, trumpet e flugelhorn

Info e Prenotazioni

Concerto: € 15,00 prima consumazione inclusa
€ 10,00 musicisti, minori e convenzionati
Cena + Concerto: € 50,00* *Cenando nel locale potrete gustare il “Menù della Serata” composto da Antipasto, Primo Piatto e Dessert, Acqua e Servizio inclusi (vini e bevande extra) con tavolo riservato a Cena e al Concerto.

jazzandmore.verona@gmail.com

AZALEA HOME | Bello Utile e Solidale La Rassegna sostiene il progetto AZALEA HOME dedicato alla produzione di Oggetti e Complementi d’arredo belli e sostenibili, ideati e assemblati da Artisti con disabilità. La produzione offre Lampade, Cuscini, Candele e altro ancora, visibili alla pagina Azalea Home e in vendita al Gran Can RistorArte Hotel di Pedemonte (VR) tel 045 7701911
JAZZ&More suoni sapori solidarietà
Associazione Culturale Musicale
sede legale: Via Dante Alighieri, 18
37010 Cavaion V.se (VR)

Carpene Malvolti una “Winestory ” da decantare e degustare attraverso winery Tour e tasting in occasione di Cantine aperte 2014

Carpene Malvolti una “Winestory ” da decantare e degustare attraverso winery Tour e tasting in occasione di Cantine aperte 2014

Torna Cantine Aperte e Carpenè Malvolti, da sempre a fianco del Movimento Turismo del Vino, domenica 25 maggio apre le porte per raccontare agli enoturisti la storicità della Cantina, in cui è stato prodotto per la prima volta al mondo il Prosecco.

Un viaggio affascinante attraverso la storia delle bollicine di Conegliano, che proprio dalla Famiglia Carpenè ha avuto origine nel 1868 con la più importante delle intuizioni, che per merito del capostipite Antonio Carpenè fu quella di provare a produrre – per la prima volta in Italia e in quel Territorio da sempre vocato alla viticoltura – un vino con le stesse caratteristiche dello champagne. Da allora in poi il contributo apportato, da Tutti i discendenti del Fondatore, alla valorizzazione e allo sviluppo del prodotto è sempre stato di grande impatto: da Etile Senior che ha riportato per la prima volta in etichetta il nome del vitigno identificativo del Territorio, ad Antonio Junior che ha messo a punto una innovativa tecnica di vinificazione – il Metodo Carpenè, oggi conosciuto come Charmat – pensata per esaltare al meglio le caratteristiche organolettiche del Prosecco attraverso una rifermentazione in autoclave. Quindi ad Etile Junior il merito di aver internazionalizzato il prodotto e l’Azienda, mentre alla corrente Quinta Generazione Rosanna Carpenè si deve la strategica innovazione nell’immagine, nel marketing e nella comunicazione, mirata alla creazione di nuove forme di interlocuzione con le nuove Generazioni di consumatori, e alla continua ricerca di anticipazione delle future tendenze del mercato.

Una “Winestory” lunga 146 anni, che si potrà assaporare in ogni singola bollicina del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G. – durante le degustazioni in  Piazzetta Carpenè – nelle tipologie 1868 Brut, 1868 Extra Dry, 1868 Dry, 1868 Cartizze, oltre che negli Spumanti Rosè Brut e Millesimato Metodo Classico. E che si potrà respirare in ogni angolo della Storica Cantina, in cui domenica 25 maggio per tutto il giorno – con inizio ad ogni mezz’ora dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00 – si potranno effettuare visite guidate e condotte dagli Enologi aziendali.

Per incontrare ed apprezzare ancora di più il bouquet di aromi, il perlage, la sapidità e le note gustative che rendono questo prodotto,  universalmente apprezzato per la sua freschezza e il suo carattere easy-chic una vera icona del Made in Italy, Carpenè Malvolti aprirà eccezionalmente per la giornata di Cantine Aperte la propria Taverna ai visitatori, con tre imperdibili degustazioni guidate dai suoi Enologi, alle 11, alle 15 e alle 17. In considerazione dei posti limitati a disposizione, è richiesta la prenotazione anticipata al numero 0438 364611.

Per l’intera giornata, all’interno della stessa Cantina, sarà anche possibile acquistare i prodotti degustati e ancora altri della proposta aziendale.

Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA
Marte Comunicazione snc
press-office@carpene-malvolti.com
www.martecomunicazione.com – www.carpene-malvolti.com

Vino in Villa il Festival Internazionale del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore

Vino in Villa il Festival Internazionale del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore
18 maggio 2014

Al castello di San Salvatore di Susegana (TV), dalle ore 10 alle 22.

Legame tra vino e paesaggio e condivisione di valori i temi della giornata nazionale Ais della cultura del vino e dell’olio in Toscana

Legame tra vino e paesaggio e condivisione di valori i temi della giornata nazionale Ais della cultura del vino e dell’olio in Toscana

Il Paesaggio toscano e le sue eccellenze, raccontate attraverso un affascinante viaggio fatto di emozioni, ricordi, percezioni sensoriali. Questi i temi affrontati stamattina ad Arezzo in occasione della Giornata Nazionale AIS della cultura del vino e dell’olio, la manifestazione promossa da AIS Nazionale e insignita dal Presidente Giorgio Napolitano della medaglia di rappresentanza per l’alto valore divulgativo che la caratterizza.

“La grande tradizione enologica e olearia della nostra regione – ha premesso il Presidente di AIS Toscana Osvaldo Baroncelli – è per forza di cose legata alla conformazione morfologica del territorio, al clima e alla posizione. La dolcezza delle colline piuttosto che la spigolosità di un paesaggio montano, l’umidità e la ventilazione di una regione esposta sul mare piuttosto che l’aridità di un territorio povero di corsi d’acqua o con difficoltà nell’approvvigionamento idrico sono indubbiamente fattori paesaggistici in grado di influenzare la qualità di un vino o dell’olio e – ha aggiunto – in un momento in cui il clima sta subendo cambiamenti importanti che indirettamente si ripercuotono sulla morfologia del paesaggio, credo che tenere alta l’attenzione sulla sua importanza sia una necessità vera e propria più che una scelta”.

Al saluto del Presidente di AIS Toscana Osvaldo Baroncelli hanno fatto seguito quelli istituzionali del Presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai e dell’Assessore alle Attività Produttive Paola Maglianensi, i quali hanno ringraziato AIS per una collaborazione che dura da molti anni, sottolineando l’importanza della promozione di vino e olio per il territorio aretino.

Ha il sapore di una poesia bucolica l’intervento del Prof. Antonio Calò, Presidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, che parlando di Paesaggio viticolo come indice della qualità dei prodotti, lo definisce così: “una percezione che si estende alla mente, alla cultura, alle sensazioni, fino alla sacralità dei sentimenti. Mille situazioni, fino dal passato più remoto, mettono in chiaro questo legame assoluto ed imprescindibile tra zona di produzione e vino, in cui il Paesaggio viticolo non è statico, ma viene scandito dalle evoluzioni tecniche e dalle modalità di coltivazione. C’è un legame in più in tutto questo: quello che mette insieme bellezza ed ordine del Paesaggio e qualità delle produzioni. Sempre più vini di qualità infatti – continua Calò – sono stati prodotti in paesaggi affascinanti ed ordinati, mentre il decadimento delle produzioni si è spesso accompagnato a disordine e “trascuratezza”.

Dal Presidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, la parola è poi passata a Simone Fabbri, Manager Marchesi de’ Frescobaldi, il quale discorrendo su “I valori della nostra storia come chiave per spiegare la cultura che pervade i vini di oggi” ha precisato che “la coltivazione della Vite dell’Olivo e del Cipresso sono i 3 elementi più importanti del paesaggio toscano. Pochi  si ricordano che questi 3 elementi non esistevano nella Toscana delle origini e che il lavoro degli uomini dal basso medio evo in avanti ha creato quella bellezza del paesaggio che oggi da tutto il mondo vengono ad ammirare. Allo stesso tempo – aggiunge Fabbri – la comprensione di come vanno condotte le fermentazioni per far emergere nel vino i profumi potenziali dell’uva ha arricchito il territorio di sensazioni aromatiche che in passato “sfuggivano”. Ripartire dalla storia delle nostre famiglie è quello che i consumatori moderni di prodotti agricoli ci chiedono: perfino gli italiani desiderano sentire rievocare la nostra storia per capire i vini  delle singole aziende. Questa è la via che proponiamo per una rinnovata comunicazione che affianchi la cultura dietro a ciascun vino alla sempre preziosa  scheda tecnica”.

Sull’olivo e in particolare sull’olio si è soffermato poi Fausto Borella, Presidente dell’Accademia Maestrod’olio, il quale -riprendendo una notizia di qualche settimana fa uscita sul New York Times – ha sottolineato come l’Italia e soprattutto la Toscana rappresenti una eccellenza nella produzione di oli extravergine di assoluta qualità e quanto sia importante difendere questa integrità: “Ovviamente anche in Italia, come soprattutto in Toscana, esiste un olio di altissima qualità rispetto a un olio imbottigliato ed etichettato nella nostra regione ma che poco, anzi pochissimo, ha a che fare con gli eccellenti profumi e aromi del nostro territorio. Al Sommelier chiediamo, in qualità di ambasciatore e perfetto comunicatore di questo mondo, di educare – se necessario “alzando la voce” – qualsiasi consumatore, dalla casalinga al ristoratore, per far comprendere quale sia il vero olio extravergine di qualità da abbinare all’infinita gamma di pietanze della tradizione italiana e toscana.”

L’incontro, organizzato da AIS Toscana – quest’anno con la collaborazione della delegazione di Arezzo guidata da Massimo Rossi – si è svolto alla presenza, tra gli altri, di una rappresentanza di alunni di due istituti alberghieri del territorio – l’Istituto Professionale Statale Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera “Camaiti” di Caprese Michelangelo e l’Istituto Statale di Istruzione Superiore Servizi Alberghieri e della Ristorazione “Vasari” di Figline Valdarno – e si è concluso con una degustazione di vini e prodotti tipici del territorio aretino.

Nella foto in allegato da sinistra: Antonio Calò, Osvaldo Baroncelli, Fausto Borella, Simone Fabbri e Leonardo Taddei, moderatore dell’incontro.

Ufficio Stampa AIS Toscana

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.

www.martecomunicazione.com – www.aistoscana.it

Festa dei Bisi di Baone

Festa dei Bisi di Baone

Festa dei Bisi di Baone

Festa dei Bisi di Baone
30 maggio 3 giugno 2014
Rassegna gastronomica dedicata ai Bisi  in dieci ristoranti
16 maggio 7 giugno 2014

Con la presentazione alla stampa nelle sale del ristorante Venier di Baone ha preso il via ufficialmente l’attesa edizione 2014 della Festa dei Bisi del piccolo centro cittadino incastonato sulle pendici dei Colli Euganei. A fare gli onori di casa il rappresentante della Confesercenti Mauro Cinefra che insieme a Daniele Toniolo, in rappresentanza dei Gal Patavini e del presidente dell’associazione Bisi&Bisi, Stefano Zambon, ha illustrato il significato di una manifestazione che vuole essere un grande momento di promozione e valorizzazione di un territorio attraverso i diversi attori chiamati al ruolo di protagonisti del caleidoscopico calendario. Dai 21 coltivatori che già da 16 anni hanno deciso che i loro piselli dovevano meritare le meritate attenzioni, dovute alla loro squisita e dolcissima esclusività di prodotti orticoli coltivati con una passione che affonda le radici nella tradizione secolare dei Colli Euganei, ai ristoratori aderenti al Girogustando, fortunato format della Confesercenti per diffondere la cultura e la tradizione della gastronomia locale. Che in questo caso, hanno il compito di proporre sui piatti dei diversi menù proposti nelle 10 serate del calendario della rassegna, l’eccellenza del Pisum Sativum di Baone.

Un vero e proprio tesoro gastronomico di questa parte collinare del padovano che ha sempre esercitato una straordinaria forza di attrazione per le buone forchette e gli esigenti gourmet anche ben oltre gli stretti confini dei pochi ettari di terra coltivati dai piccoli produttori che non hanno mai ceduto alle lusinghe dei grandi numeri pur di mantenere inalterata la loro esclusiva e mai forzata produzione. Al punto da diventare, più che una produzione di nicchia, un raro tesoretto per scopritori di eccellenze mangerecce o per i profondi conoscitori della tradizione gastronomica euganea. Figlia di una non meno blasonata storia culinaria padovana già cara a Galileo Galilei quando, da docente dell’università patavina, al suo servitore dettava con matematica precisione la lista dei tanti e ghiotti alimenti che il territorio padovano e i vicini colli offrivano fin da quei tempi.

Festa dei Bisi di Baone

Festa dei Bisi di Baone

Come ad esempio gli animali di bassa corte che nella gallina padovana, nelle oche o nelle fresche primizie degli orti avevano i più degni rappresentanti, assieme ai mirabili salumi e ai non meno apprezzati vini. Ingredienti ideali per ogni convivio gastronomico che merita tale nome che rivivono con tutta la loro gustosa bontà per tutto il periodo della Festa dei Bisi lungo il calendario delle 10 cene a tema che precede e conclude il lungo fine settimana della festa vera e propria nella piazza del piccolo ma incantevole centro di Baone che dal 30 maggio al 4 giugno sarà letteralmente invaso dalle dolci e fragranti perle contenute dai verdi bacelli dei “ bisi” di Baone.
Tornando al calendario delle serate programmate in una sorta di prologo alla festa e seguendo un’ideale percorso che coinvolge tutti i comuni collinari e quelli alle pendici della pianura che circonda l’arcipelago dei Colli Euganei, dichiarato parco regionale per la sua incontaminata natura e la bellezza paesaggistica, si comincia del 16 maggio con l’appuntamento all’Enoteca San Daniele “Da Serafino”, con inizio dalle 20,00, con un menù che avrà come protagonisti i “bisi” di Baone accompagnati da altri blasonati ingredienti annoverati fra i presidi Slow Food a sottolineare proprio l’esclusività dei piselli di Baone che pur senza avere ancora il crisma di una ufficialità sancita da leggi, vengono coltivati seguendo un disciplinare che gli stessi orticoltori di Baone si sono dati per perseverarne l’autenticità e l’unicità di prodotto territoriale. Quel territorio e le sue espressioni agroalimentari che si può degustare a chiare lettere fin dalla prima serata della rassegna da Serafino Baù dell’Enoteca San Daniele per proseguire poi, il 21 maggio, al ristorantino bar Venier,di Baone; al ristorante Le Strie, di Este, il 22 maggio;all’Antica Trattoria Ballotta, a Torreglia, il 22 maggio; alla “Nave”, il 23 maggio a Masi; al Vecchio Veliero, il 23 maggio a Baone;il 27 maggio a Monselice al ristorante Tavern; all’Osteria Corte Sconta il 29 maggio a Este; 6 giugno al ristorante I Ronchi, Arquà Petrarca e,infine, il 7 giugno al ristorante Val Pomaro di Arquà Petrarca. Le prenotazioni vanno effettuate presso i singoli ristoranti ma ulteriori dettagli e informazioni si possono avere cliccando le pagine web della Festa dei Bisi dove troverete anche il programma delle giornate della Festa dei Bisi dal 30 maggio al 3 giugno.

Suggerito da Cristina

Sapori e ricordi dall’Africa, diario di un viaggio nella bellezza

Sapori e ricordi dall’Africa, diario di un viaggio nella bellezza

Sapori e ricordi dall’Africa, diario di un viaggio nella bellezza

Sapori e ricordi dall’Africa, diario di un viaggio nella bellezza
Progetto per la biblioteca itinerante da creare in Burkina Faso.
Presentazione
Diario di un viaggio nella bellezza

Il progetto di “Biblioteca itinerante” nasce dalla volontà della Fondazione Bras Ouverts, composta da artisti, insegnanti e volontari, di promuovere l’istruzione dei bambini nei quartieri disagiati e nei villaggi, nei quali il livello di scolarizzazione e alfabetizzazione è bassissimo, dove non esiste una biblioteca pubblica e la possibilità economica di acquistare un libro.
L’educazione e la formazione è alla base dello sviluppo delle nuove generazioni in Burkina Faso: di risveglio della coscienza critica, della comprensione della complessità socio-politica e dell’importanza delle parole e della lettura.
L’obiettivo è quello di creare un’opportunità di crescita intellettuale, di conoscenza delle tradizioni e della cultura della propria terra, di pari opportunità tra i diversi strati sociali, attraverso la creazione di una biblioteca pubblica, la donazione di libri per ragazzi, la lettura di fiabe e storie africane e di corsi di scrittura e lettura.

Sapori e ricordi dall’Africa, diario di un viaggio nella bellezza

Sapori e ricordi dall’Africa, diario di un viaggio nella bellezza

Durante il periodo di sviluppo del progetto, dieci educatori e volontari seguiranno il programma “lettura-terapia” offrendo la loro esperienza per lavorare nelle strade e nei villaggi, attraverso il coinvolgimento di scuole, famiglie, associazioni e istituzioni, organizzando proiezioni animate, giochi e attività ludico-formative in cui i bambini saranno coinvolti su temi che riguardano l’arte, la letteratura, la musica, il teatro e il cinema.

Il libro Diario di un viaggio nella bellezza, scritto da Sabatino Stefano, inizia  il suo tour per l’Italia toccando città come Firenze, Milano, Bologna, Modena, Torino, Napoli, Roma, e verrà presentato il 17 maggio all’Officine delle Idee, Assessorato alla Cultura di Angri (Salerno), Corso Italia, 18, e successivamente, il 21 maggio, a Napoli, al Cafè Monidee, Piazza Trento e Trieste 6; saranno serate diverse, piene di allegria e dal significato sociale, parlando d’Africa, di bimbi, con la lettura di alcuni brani del libro, fotografie, colori e sapori con cibi e artigianato etnico, la musica bella e struggente di Ibrahim Drabo…..per un atto d’amore verso i bimbi in Africa: infatti i diritti d’autore del libro lo scrittore Sabatino li devolve alla Fondazione Bras Ouvert per la realizzazione della biblioteca itinerante in Burkina Faso.

Sapori e ricordi dall’Africa, diario di un viaggio nella bellezza

Sapori e ricordi dall’Africa, diario di un viaggio nella bellezza

Infatti è proprio nei dettagli che si nasconde la chiave per comprendere meglio la personalità di un artista, e Sabatino, professione scrittore, è un artista, perché tramuta in pretesti di arte le sue emozioni nel guardare il mondo che lo circonda.
Lo scrittore trova il pretesto per mostrarci la sua fonte d’ispirazione, la vita che lo circonda, in un libro, un diario di sicuro impatto, emozioni ricevute che rappresentano il suo mondo, l’Africa, il suo punto di vista rispetto alla scoperta di sentimenti, immagini, attimi di sosta e di riflessione, occhi attenti  sulla vita……. tracce e orme sulla natura, lo sguardo di un bimbo con gli occhioni sgranati, gli animali visti nel loro habitat, il cibo, sapori e usanze diverse, il verde e la natura, rigogliosa e selvaggia, impudica nel suo splendore,  la gente che sorride serena, ricordi lontani, musiche e canti, incontri ma anche abbandoni, momenti di gioia e di tristezza….tempi e mondi sospesi, ricordi di vita, ricordi d’Africa.
www.Projetbibliothèqueambulant.doc.

“Diario di un viaggio nella bellezza”
di Sabatino Stefano

Segnalato da Cristina

Prosecco e Rosè, a Ca’ del Poggio nasce PROSA

Ca' del Poggio_la terrazza panoramica_b

Ca’ del Poggio_la terrazza panoramica_b

Prosecco e Rosè, a Ca’ del Poggio nasce PROSA

Sabato 31 maggio, a San Pietro di Feletto, la prima edizione di “PROSA | PROSECCO & ROSA”, l’evento dedicato ai vini più ambiti e desiderati dell’estate: trenta produttori eccellenti per una serata da non perdere

San Pietro di Feletto (Treviso), 15 maggio 2014 – Passione per il vino, elegante mondanità, il fascino di una terrazza che offre uno dei più bei panorami sulle colline del Prosecco.

Ca’ del Poggio Ristorante & Resort lancia “PROSA | PROSECCO & ROSA”, serata evento, in programma sabato 31 maggio, dedicata ai vini più ambiti e desiderati dell’estate: il Prosecco e i Rosè.

Trenta aziende, note per l’eccellenza dei loro prodotti, faranno passerella a Ca’ del Poggio Ristorante & Resort per presentare e far conoscere la propria visione del vino.

La selezione è stata curata da due grandi nomi dell’enogastronomia italiana: Paolo Ianna, coordinatore della Guida Vinibuoni d’Italia, e Renato Grando, storico e gastronomo, fiduciario Slow Food dell’area.

Dal pomeriggio al tramonto, e poi sino a mezzanotte, la terrazza panoramica di Ca’ del Poggio Ristorante & Resort farà da cornice a “PROSA | PROSECCO & ROSA”.

Grandi vini, scorci romantici, paesaggi irripetibili e un particolare menù con le eccellenze dei presidi Slow Food saranno i principali ingredienti di “PROSA | PROSECCO & ROSA”.

La serata sarà accompagnata da una raffinata selezione musicale. Dalla vicina Piazzetta Venezia arriveranno le note di una fisarmonica, mentre un gondoliere, sulla gondola di Ca’ del Poggio, reciterà poesie e filastrocche veneziane.

La rosa è tradizionalmente la pianta che abbellisce l’estremità dei filari delle viti. E il rosa è anche il colore del Giro d’Italia che proprio a Ca’ del Poggio transiterà il 28 maggio. Da qui, l’idea di “PROSA | PROSECCO & ROSA”, un evento per tutti gli amanti del buon vino e del buon vivere.

Con una nota in più, tutta al femminile: le ospiti di “PROSA | PROSECCO & ROSA” saranno invitate ad indossare un segno distintivo di colore rosa. Un tratto di ulteriore romanticismo in una serata destinata a restare nella memoria.

“PROSA | PROSECCO & ROSA” prevede un ticket d’ingresso di 20 euro che comprende la degustazione libera di tutti i vini e dei piatti proposti da Ca’ del Poggio Ristorante & Resort.

Il logo di “PROSA | PROSECCO & ROSA” è stato realizzato da Novaidea Creative Resources di Selva del Montello (Treviso).

Per informazioni sulla partecipazione a “PROSA | PROSECCO & ROSA”: Ca’ del Poggio Ristorante & Resort, tel. 0438 787154.

Nella foto: la terrazza panoramica di Ca’ del Poggio.

CA’ DEL POGGIO
Ufficio stampa
press@cadelpoggio.it
www.cadelpoggio.it