“A Gubbio lo chiamano brustengo, a Perugia arvortolo.
Il brustengo o arvortolo è nato come pane dei poveri e quindi per merenda i nostri nonni lo facevano .
Sono buoni ma una mazzata allo stomaco!……credo che tra un mesetto inizi la sagra a Pretola dell’arvortolo. “Mara
Ingredienti
farina 1/5 kg
un uovo (facoltativo)
acqua
sale. qb
olio per friggere
Preparazione
Preparate un’impasto omogeneo,non duro deve essere quasi quasi liquido.
Mettette in una teglia antiaderente l’ olio da friggere , meglio se olio per fritti,e meno pesante,un tempo i veri arvoltoli si friggevano con olio di oliva extravergine.
Quando l’olio è ben caldo con il ramaiolo ( grosso cucchiaio concavo con lungo manico) prendetene ” una ramaiolata” cercando di dare all’impasto la forma di un disco e quando e dorato e croccante fatelo asciugare su la carta assorbente
“A seconda se li volete dolci o salati spargetevi sopra sale o zucchero.Potete farli anche piccolini della dimensione di Del piattino una tazza di caffe.
Una versione salata molto interessante è fatta una volta son freddi con l’aggiunta sopra di pomodori pachino, ciliege di mozzarella e basilico (conditi a parte) e sono perfetti come antipasto…
Un’ alternatica sfiziosa dolce è fatta con il cioccolato fuso (potete acquistate quello che vendono in bottiglia per guarnire i dolci)ecco una passata di quello…questi però sono i arvortoli brustenghi
Versioni modificate …moderne…che una volta i nostri nonni se le potevano solo sognare. “Mara