Io sono Donatella

IMG_8294 (1)Io sono Donatella

E’ il miglior Brunello che Donatella Cinelli Colombini abbia mai prodotto. 600 bottiglie con una veste preziosa che racconta la sua storia: da esperta di oreficeria medioevale a vignaiola a Montalcino. Su Instagram #iosonodonatella per tutte le immagini collegabili a Donatella e non solo al vino

Questo Brunello è la realizzazione del sogno di Donatella Cinelli Colombini, il sogno di una cantina tutta al femminile, il Casato Prime Donne di Montalcino, la prima in Italia, nata come un atto di coraggio è poi divenuta una bandiera dell’enologia in rosa. Ogni anno organizza un premio dedicato al territorio e alle donne che tracciano nuove strade verso il futuro.

Ma anche il sogno di produrre grandi vini in una zona fresca di Montalcino, a cui il global warming ha regalato un nuovo, grande potenziale qualitativo. Oggi, le vigne piantate da Donatella, le sperimentazioni sui lieviti autoctoni selezionati e le prove sui legni e sulle dimensioni delle botticelle per la maturazione, danno frutti eccellenti. Grandi e alcuni grandissimi vini, contraddistinti da eleganza e armonia. Sono esportati in 34 Paesi esteri e destinati a una clientela esigente e selezionata.

IMG_8417 (2)Il Brunello IOsonoDONATELLA è la conclusione di 18 anni di lavoro paziente, da quando, nel 1998, Donatella prese due proprietà dei genitori: il Casato Prime Donne a Montalcino e Fattoria del Colle a Trequanda a sud del Chianti. Pian piano le ha trasformate in due eccellenze del vino e del turismo. Luoghi dove l’autenticità diventa racconto, alta qualità e emozione.

IOsonoDONATELLA è dunque un Brunello capolavoro che verrà prodotto solo nelle grandi annate, come l’attuale 2010 (5 stelle) celebrata nel mondo per la sua straordinaria qualità. Insieme al vino c’è una storia personale ed ecco che la bottiglia è coperta di stelle che brillano alla luce e, al centro, prendono la forma di un anello da donna con dentro uno stemma in oro. E’ il simbolo che Donatella ha scelto per i suoi vini. Ma c’è anche un altro significato, prima di produrre vino Donatella si è laureata (con il massimo dei voti) in storia dell’arte e per anni ha studiato oreficeria medioevale: smalti, statuette, oggetti liturgici e sigilli cioè piccoli bassorilievi, spesso contenuti in anelli, che servivano per dare autenticità ai documenti. Donatella ha messo il suo sigillo sul vino, quasi a dire, ancora una volta, <<IOsonoDONATELLA>>. Anche la scatola che contiene la bottiglia, studiata insieme a tutto il progetto grafico da Giuditta Parisi – Archimedia, è un frammento di storia personale: la superficie esterna riproduce infatti la tela di Pienza, un antico tessuto a piccoli rombi che è visibile nella Maestà (1311) di Duccio di Buoninsegna il più celebre e celebrato capolavoro dell’arte senese.

Un Brunello prezioso, studiato nei dettagli sia dentro che fuori la bottiglia. IOsonoDONATELLA è una selezione di soli 600 esemplari che verranno centellinati fra i migliori clienti di tutto il mondo. Il prezzo al pubblico sarà intorno ai 200€ a bottiglia ma, data la rarità, chi vuole essere sicuro di averne una dovrà andare nelle cantine di Donatella Cinelli Colombini nella Toscana più antica e più intatta. Troverà scrigni di passione vignaiola, luoghi storici, racconti e opere d’arte contemporanea. Cantine << dove siete i benvenuti perché oltre al vino e all’arte la mia grande passione sono le “Cantine aperte” >> ha scritto Donatella sulle scatole del suo vino a ribadire un invito pieno di fascino.

IOsonoDONATELLA diventa anche l’hashtag #iosonodonatella che, dall’inizio di dicembre, conterrà le immagini del vino e non solo. Della serie “Donatelle del mondo unitevi” perché saranno ben accetti tutti i contributi collegati a questo nome e non solo riferimenti al vino. Vino, persone, oggetti …… e alla fine del prossimo anno, l’autore dell’immagine più bella riceverà in dono una vera bottiglia del prezioso Brunello.

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PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Casato Prime Donne – Montalcino, SI
Fattoria del Colle – Trequanda SI
Violante Gardini 0577 662108 vino@cinellicolombini.it

Addetta stampa Marzia Morganti Tempestini 3356130800
marzia.morganti@gmail.com

La Sicilia del Vino – Suggerito da Elisa

S. Barresi, E. Iachello, E. Magnano di San Lio, A. Gabbrielli, S. Foti, P. Sessa. Fotografia Giò Martorana, Giuseppe Maimone Editore, Catania 2003

L’opera, oltre che presentare l’attuale situazione di forte sviluppo della viticoltura in Sicilia, offre un quadro storico che partendo dall’antichità arriva ai nostri giorni. Comprende sezioni relative alle forme e ai modi di produzione, ai palmenti, alle tradizioni popolari. Il volume è corredato da un ampio e inedito reportage fotografico di Giò Martorana, che illustra il profondo rapporto esistente tra gli uomini, il vino e il territorio. I saggi sono illustrati con un apparato iconografico di stampe antiche, foto e documenti d’epoca. L’ultima sezione è dedicata all’attualità e alle più rappresentative aziende vinicole siciliane e alla costituzione delle “Strade del vino della Sicilia”.

SOMMARIO

Presentazione Giacomo Tachis

Il vino nella Sicilia antica
Sebastiano Barresi

Il vino: realtà e mito della Sicilia ottocentesca
Enrico Iachello

Le architetture del vino
Eugenio Magnano di San Lio

Itinerario fotografico
Giò Martorana

I protagonisti del vino siciliano
Andrea Gabbrielli

Sicilia vitivinicola
Salvo Foti

Immaginare il vino

Le strade del vino della Sicilia
Salvo Foti

Il vino, la poesia e altro
Paolo Sessa
cm 24×30, pagg. 296, ill.
http://www.maimone.it/schedadinam1.asp?CodLib=200305

http://www.maimone.it/schedadinam1.asp?CodLib=200305
www.maimone.it

Nerello Mascalese – AIS Lecco

Vitigno a bacca nera storicamente prevalente sull’Etna, prende il nome dal territorio di Mascali dove venne selezionato un paio di secoli fa. È la base dell’Etna Rosso DOC, nel quale devono essere presenti uve Nerello Mascalese per almeno l’80%. Come gli altri vitigni etnei il Nerello Mascalese è a maturazione tardiva, dunque viene vendemmiato intorno alla seconda decade di ottobre. Produce vini dalle sfumature diverse a seconda del versante, della quota in cui è coltivato e del sistema di allevamento, generalmente accomunati da una grande struttura e da un’eleganza di profumi destinata ad evolversi ulteriormente con l’invecchiamento.

www.aislecco.com

Carricante – AIS Lecco

Vitigno autoctono dell’ Etna
È un vitigno a bacca bianca che si trova esclusivamente sull’Etna e il suo nome si riferisce alla grande produttività della pianta, intendendosi infatti per carricante “pianta carica di frutti”. È particolarmente diffuso nel versante est del vulcano ed è la base dell’Etna bianco DOC.

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Minnella – AIS Lecco

Vitigno autoctono dell’ Etna a bacca bianca coltivato soltanto sulle pendici del vulcano, lo si ritrova spesso associato in vigna al Nerello e al Carricante. Il nome deriva dal siciliano e vuol dire “piccolo seno” per la forma dei suoi acini. È diffuso nel versante est e in particolare nel territorio di Viagrande.

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Nerello Cappuccio – AIS Lecco

Vitigno autoctono dell’ Etna
Il Nerello Cappuccio, o Mantellato, è un altro vitigno a bacca rossa diffuso sul vulcano che, assieme al Nerello Mascalese ma in percentuali assai inferiori, rappresenta gran parte del panorama ampelografico delle vigne etnee. Il suo nome deriva dal caratteristico portamento della pianta. È presente nell’Etna rosso DOC per una quota che non può superare il 20%. Al vino regala una maggiore intensità cromatica sopperendo così alla scarsa capacità colorante del Nerello Mascalese.

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La vite – Gabriele Bacciottini – Scuola Europea Sommelier

La vite è una pianta molto robusta e tenace, con notevoli capacità di adattamento alle diverse condizioni ambientali e climatiche. Grazie a queste sue capacità di adattamento, la vite si è ampiamente diffusa in molti paesidel mondo, in particolare nei luoghi a clima temperato.  L’Europa è certamente il continente in cui  a viticoltura attuata con lo scopo di produrre vino è principalmente presente

Scuola Europea Sommelier

Corso di avvicinamento al vino con degustazione e abbinamento ai formaggi – Piedimonte Etneo (CT)

Da giovedì 14 ottobre a 31 dicembre 2010

Il Comune di Piedimonte Etneo in collaborazione con L’Associazione Turistico Culturale SIKANIATOUR e ETNA WINE TASTING con Roberto Raciti sta organizzando un CORSO DI AVVICINEMENTO AL MONDO DEL VINO CON DEGUSTAZIONE ANCHE DEI FORMAGGI.
Chiunque fosse interessato puo’ contattare Roberto Raciti al numero: 328/8248555. Presto sarà reso noto il calendario delle lezioni che si svolgeranno al Museo della Vite e del Vino di Piedimonte Etneo Catania
Bacheca

Osè – Spumante Rosato – Tenute Tomasella

Vino spumante rosato vinificato a bassa temperatura da uve Refosco e Verduzzo, dal delicato e intenso bouquet di rosa canina, melograno, pesca e note muschiate.
Si accosta in modo versatile sia a piatti fusionspeziati e di gusto intenso che a dolci o dessert, ed in ogni caso un ottimo aperitivo.

Tenute Tomasella
Via Rigole 103
loc. Portobuffolè
Mansuè (TV)
cantina@tomasella.it

Le Bastìe Bianco – Friuli Grave D.O.C.

Vino bianco dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, dal bouquet fruttato-floreale con note balsamiche, fine ed elegante.
Si accosta molto bene a salumi, primi piatti elaborati, a carni bianche e a piatti di pesce. Eccellente con il bacalà alla vicentina, tagliatelle ai funghi porcini e formaggi di media stagionatura.

Tenute Tomasella
Via Rigole 103
loc. Portobuffolè
Mansuè (TV)
cantina@tomasella.it

Chinomoro – Tenute Tomasella

Vino speciale, connubio tra il nostro migliore Merlot, maturato in barrique e una preziosa concia di essenze digestive selezionate lavorate con grande cura, seguendo le più antiche ricette della produzione dell’amaro naturale di qualità superiore. Vino da meditazione di grande carattere e piacevolezza, al gusto sorprende con la sua grande armonia e persistenza.
Consigliamo di degustare questo prodotto unico a temperatura ambiente o leggermente fresco, secondo il gusto personale e l’occasione.

Tenute Tomasella
Via Rigole 103
loc. Portobuffolè
Mansuè (TV)
cantina@tomasella.it

La vite – Gabriele Bacciottini – Italiana Sommelier

La vite è una pianta molto robusta e tenace, con notevoli capacità di adattamento alle diverse condizioni ambientali e climatiche. Grazie a queste suecapacità di adattamento, la vite si è ampiamente diffusa in molti paesidel mondo, in particolare nei luoghi a clima temperato. L’Europa è certamente il continente in cui la viticoltura attuata con lo scopo di produrre vino è principalmente presente

Italiana Sommelier.

 

Corso di degustazione Master of Food – Francavilla al Mare (CH)

Da sabato 20 marzo  a martedì 20 aprile 2010

Il vino è una bevanda ricchissima di storia, di tradizione, soggetta a continue sperimentazioni e dunque in continua evoluzione: conoscerlo rappresenta un momento emozionante per la scoperta della cultura materiale e per il risveglio di gusto e olfatto, i nostri sensi più intorpiditi. Questo corso è rivolto ai tanti che di se stessi dicono “di vino non capisco nulla, ma vorrei conoscerlo meglio”, ed è un’introduzione teorico-pratica al mondo del vino: i processi produttivi, le nozioni essenziali della viticoltura, la vinificazione, e soprattutto il linguaggio e gli strumenti della degustazione. Ogni incontro è suddiviso in due parti: lezione e degustazione di quattro o cinque vini di diverso stile e tipologia, strettamente collegati agli argomenti trattati nella lezione. Dalla viticoltura al servizio del vino, dall’esame visivo, olfattivo e gustativo fino agli abbinamenti, un ciclo di lezioni per entrare con piacevolezza e competenza nel mondo di Bacco.

Ristorante Ottovolte
Via Adriatica,123
Francavilla al Mare (CH)

SLOW FOOD
Condotta di Francavilla al Mare
ORGANIZZA

MASTER OF FOOD

VINO – I° Livello
Corso di degustazione

INIZIO MARZO 2010

Il vino è una bevanda ricchissima di storia, di tradizione, soggetta a continue sperimentazioni e dunque in continua evoluzione: conoscerlo rappresenta un momento emozionante per la scoperta della cultura materiale e per il risveglio di gusto e olfatto, i nostri sensi più intorpiditi. Questo corso è rivolto ai tanti che di se stessi dicono “di vino non capisco nulla, ma vorrei conoscerlo meglio”, ed è un’introduzione teorico-pratica al mondo del vino: i processi produttivi, le nozioni essenziali della viticoltura, la vinificazione, e soprattutto il linguaggio e gli strumenti della degustazione. Ogni incontro è suddiviso in due parti: lezione e degustazione di quattro o cinque vini di diverso stile e tipologia, strettamente collegati agli argomenti trattati nella lezione. Dalla viticoltura al servizio del vino, dall’esame visivo, olfattivo e gustativo fino agli abbinamenti, un ciclo di lezioni per entrare con piacevolezza e competenza nel mondo di Bacco.

PRIMA LEZIONE
La qualità del vino: cenni storici e breve cronologia della nascita e dell’evoluzione del “pensiero qualitativo”. La degustazione: come, quando e perché. Approccio con l’esame organolettico e le fasi della degustazione.

SECONDA LEZIONE
L’esame visivo e le tecniche di vinificazione
TERZA LEZIONE
L’esame olfattivo, note di viticoltura, classificazione dei profumi e ulteriori aspetti della vinificazione

QUARTA LEZIONE
L’esame gustativo, i quattro sapori fondamentali; il ruolo dei tannini e del legno

QUINTA LEZIONE
Gli equilibri gusto-olfattivi, la valutazione qualitativa del vino e le schede di degustazione
SESTA LEZIONE
La conservazione, il servizio, le etichette, norme e disciplinari di produzione, cenni sull’abbinamento cibo-vino
Il corso è aperto al pubblico al costo di 170€ (155€ per gli under 25), oltre alla quota associativa, comprensivi delle dispense delle lezioni, del libro“Il Piacere del Vino” – Slow Food Editore, della valigetta con 6 bicchieri da degustazione, dell’attestato di frequenza e della degustazione di circa 30 vini.

Il corso si svolge presso: Ristorante Ottovolte – Via Adriatica,123 – Francavilla al Mare
Inizio lezioni: ore 20,00

Per informazioni e prenotazioni Davide Acerra 085.4910789;
E-MAIL info@slowfoodfrancavilla.it
Iscrizioni, versando Euro 50,00 in acconto, contattando direttamente il fiduciario.

L’amarone – Gabriele Bacciottini – Italiana Sommelier

L’ Amarone è nato per caso, quando un Recioto, terminata la fase di fermentazione degli zuccheri, divenne secco ed amaro… di qui anche il nome.
Anche il Mix di uve utilizzate è molto importante, le diverse varietà contribuiscono ad apportare caratteristiche particolari: La Corvina è molto sensibile agli attacchi di muffa nobile (Botrytis), la Rondinella conferisce i tannini, i colori ed i profumi, infine la Molinara è reponsabile della giusta acidità.

Secondo il Disciplinare di produzione, questo vino deve avere almeno due anni di invecchiamento per essere immesso sul mercato, con decorrenza dal 1° dicembre dell’annata di produzione delle uve.
Amarone della Valpollicella (Veneto) Grande Rosso Strutturato con notevole grado alcolico. Bene su Selvaggina e Formaggi stagionati, ma molti, a ragiione, lo usano come vino da meditazione.

Italiana Sommelier

Il Vitigno Moscato – Gabriele Bacciottini – Italiana Sommelier

Dà origine a ben 43 vini tra Doc e Docg.
Moscato Bianco: dà origine a molti vini a Denominazione tra i quali l’Asti Spumante, Moscato d’Asti, Colli Euganei Moscato Moscatello di Montalcino, Moscato di Noto, Oltrepò Pavese Moscato ecc.

Presenta foglia media e Pentagonale, grappolo Medio di forma cilindrica Piramidale con un ala.
L’acino è medio, sferoidale e leggermente appiattito, la buccia sottile, poco prinosa.
Ha un colore giallo verdastro che diventa dorato quando è esposto al sole.
Predilige climi asciutti e ventilati, terreni marmoso calcarei, profondi e non eccessivamente argillosi ed umidi. Tollera bene la siccità.

Moscato Rosa: Tra i Moscati a bacca colorata è facilmente riconoscibile per i fiori ginoidi con stami reflessi e spirati che conducono alla produzione di bacche aprienti di ridotte dimensioni. Da origine all’ Alto Adige Moscato Rosa, Friuli isonzo Moscato Rosa, Trentino Moscato Rosa sia nella tipologia liquorosa che vendemmia tardiva.

Moscato di Scanzo: Ha buccia ricoperta di abbondante pruina, consistente di colore Blù Nero. Predilige i terreni collinari asciutti e ben esposti a Sud rispetto al sole, suoli magri e ricchi di scheletro. Produzione discreta e costante. Coltivato principalmente in Lombardia dove dà origine alle Doc Scanzo o Moscato di Scanzo e Valcaleppio

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Battonage – Gabriele Baciottini – Italiana Sommelier

Cosa è il Battonage: Il batonnage e la tecnica con la quale si riportano in superficie le fecce fini che si depositano all’interno di una barrique. Questo procedimento viene fatto con un Bastone di legno o di acciaio.

Italiana Sommelier.

Il vino nel bicchiere – Gabriele Bacciottini – Italiana Sommelier

Quando si versa un vino nel bicchiere questo si riscalda e in breve la sua temperatura sale di due gradi e continua a salire fino a raggiungere quella ambientale. Per contrastare questo fenomeno possiamo: . portare la bottiglia ad una temperatura inferiore di 2°C . per i vini bianchi e gli spumanti usare un secchiello con acqua e ghiaccio nel quale immergere la bottiglie fino al collo

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Cantine aperte – Contrada (AV)

Venerdì 22 gennaio 2010

Degustazione dei vini della terra d’Irpinia

La vineria dell’azienda agrituristica Ricciardelli
Pastenate , 3
Contrada (AV)
Telefono 0825/674371 – 335/8443644 – 349/6713845

La Vineria dell’Azienda riapre le porte alle cantine dell’Irpinia per una degustazione dei loro vini più prestigiosi.

VENERDI’ 22 GENNAIO Vi presentiamo i vini dell’Azienda

DEDICATO A MARIANNA

Un menù speciale per degustare le prelibatezze dell’Azienda, l’eleganza e l’accoglienza dell’ambiente, la cura del dettaglio e del servizio

menù € 15.00 vini inclusi

– Antipasto di salumi e formaggi con bruschette di lardo

– Orecchiette con cime di rapa

– Semifreddo al croccantino

LA SERATA SARA’ ALLIETATA DAL PIANO SHOW DEL DUO PANTWERA

( Eugenio Macchia & Daniela Lombardi )

RICORDIAMO INOLTRE CHE LA DISPONIBILITA’ DEI TAVOLI E’ LIMITATA E PREVEDE L’INVITO

Per info e inviti :

0825/674371 – 335/8443644 – 349/6713845

Melograno, il vino artigianale -Gabriele Bacciottini – Italiana sommelier

E’ nella provincia di Lucca, esattamente in Garfagnana a Gallicano, che nasce il primo vino, almeno per il Centro Italia, realizzato sì da uve autoctone (Sangiovese, colombana, carrarese e ciliegiolo), ma in totale assenza della meccanizzazione durante la raccolta e la vendemmia, chiamato Melograno.

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