I vini dell’Etna – AIS Lecco

I vini dell’Etna che rappresentano oggi una delle più apprezzate eccellenze del vino siciliano, sono il frutto di una tradizione vitivinicola tra le più antiche al mondo. La vite ha sempre trovato sull’Etna un ambiente ideale in cui svilupparsi. Il rinvenimento ai piedi del vulcano di una vite selvatica risalente all’epoca terziaria conferma ciò che agli antichi greci era già noto da tempo: l’esistenza della vite sull’Etna da tempi remotissimi.

Una pianta non seminata, né piantata né arata, come la descrive Omero nell’Odissea parlando della fertile terra dei Ciclopi e, secondo un’antica leggenda, disseppellita dal cane reale Aeunon, dal cui nome forse deriva il termine greco enos, vino.

In epoca romana i vini etnei sono assai apprezzati nella capitale e nell’area mediterranea; la superficie vitata aumenta, vengono costruitii primi torchi, la pratica della viticoltura etnea diviene oggetto di dissertazione da parte di scienziati e poeti. Il passare dei secoli vede i vini dell’Etna ancora al centro di un grande interesse e di un importante commercio. In epoca moderna i vini vengono imbarcati al porto di Riposto alla volta della Francia, destinati a tagliare e dare corpo ai vini francesi. Il successo del comparto vitivinicolo (dovuto anche alla riforma agraria del 1812) spinge i contadini ad ampliare la superficie vitata che, così, si innalza di quota. I terreni pietrosi e scoscesi del vulcano impongono una diffusa opera di dissodamento e di costruzione dei muretti a secco di pietra lavica, monumentali terrazzamenti per vigneti che adesso si spingono fino ed oltre i 1000 metri di quota. In questo periodo proliferano i palmenti in pietra lavica, già presenti fin dall’epoca romana, ossia il luogo deputato alla trasformazione dell’uva a cui erano annesse l’abitazione dei contadini e la stalla. Il territorio etneo è ancora oggi disseminato di queste case-cantina in pietra lavica che, durante la vendemmia, brulicano di vita, di canzoni contadine, di tradizioni e riti imperituri.

Il vino dell’Etna, nelle sue tipologie Etna Rosso, Etna Rosato, Etna Bianco ed Etna Bianco Superiore, è stato il primo vino siciliano da tavola ad ottenere, nel 1968, il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata.

I vitigni autoctoni dell’ Etna

Nerello Mascalese

Vitigno a bacca nera storicamente prevalente sull’Etna, prende il nome dal territorio di Mascali dove venne selezionato un paio di secoli fa. È la base dell’Etna Rosso DOC, nel quale devono essere presenti uve Nerello Mascalese per almeno l’80%. Come gli altri vitigni etnei il Nerello Mascalese è a maturazione tardiva, dunque viene vendemmiato intorno alla seconda decade di ottobre. Produce vini dalle sfumature diverse a seconda del versante, della quota in cui è coltivato e del sistema di allevamento, generalmente accomunati da una grande struttura e da un’eleganza di profumi destinata ad evolversi ulteriormente con l’invecchiamento.

Nerello Cappuccio

Il Nerello Cappuccio, o Mantellato, è un altro vitigno a bacca rossa diffuso sul vulcano che, assieme al Nerello Mascalese ma in percentuali assai inferiori, rappresenta gran parte del panorama ampelografico delle vigne etnee. Il suo nome deriva dal caratteristico portamento della pianta. È presente nell’Etna rosso DOC per una quota che non può superare il 20%. Al vino regala una maggiore intensità cromatica sopperendo così alla scarsa capacità colorante del Nerello Mascalese.

Carricante

È un vitigno a bacca bianca che si trova esclusivamente sull’Etna e il suo nome si riferisce alla grande produttività della pianta, intendendosi infatti per carricante “pianta carica di frutti”. È particolarmente diffuso nel versante est del vulcano ed è la base dell’Etna bianco DOC.

Minnella

Vitigno autoctono a bacca bianca coltivato soltanto sulle pendici del vulcano, lo si ritrova spesso associato in vigna al Nerello e al Carricante. Il nome deriva dal siciliano e vuol dire “piccolo seno” per la forma dei suoi acini. È diffuso nel versante est e in particolare nel territorio di Viagrande.

www.aislecco.com

Prosecco, stile italiano “Pret a’boire” – Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA

brindisi.jpgIl Conegliano Valdobbiadene si conferma uno dei più apprezzati simboli del Made in Italy agroalimentare nel mondo
”Prosecco ,stile italiano “Pret a’ boire”

Il lato glamour del Conegliano Valdobbaidene visto dalla Ricerca GFK Group per Carpenè Malvolti e Giv

Come il “tubino nero” va bene in ogni occasione e non tramonta mai. Le bollicine più famose hanno introdotto nel Lifestyle di tutto il mondo un nuovo modo di bere e vivere insieme il tempo libero

Intanto Veronafiere e Wine Spectator eleggono il Prosecco di Carpenè tra i 100 vini italiani più rappresentativi

Informale, perfetto in ogni occasione e con un fascino intramontabile, un po’ come il tubino nero: è il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, diventato in poco tempo uno dei più apprezzati elementi del Made in Italy enogastronomico nel mondo, con la classe e la semplicità di chi non ha bisogno di tanti orpelli per farsi notare. Un appeal che risiede nella qualità superiore del prodotto, ma anche nella freschezza della sua immagine, nell’informalità delle occasioni di consumo, nel suo lato glamour che lo rende uno dei più appetibili simboli dell’Italian Lifestyle.

Lo sa bene Carpenè Malvolti, marchio leader nel Prosecco DOCG, che con il Conegliano Valdobbiadene forma un binomio universalmente apprezzato, riconosciuto dai consumatori ma anche dalle più autorevoli riviste del settore come Wine Spectator che lo ha scelto, nelle due versioni Cuvée Brut ed Extradry Tipico, tra i vini più rappresentativi dei cento migliori produttori italiani che prenderanno parte sabato 24 marzo al Finest Italian Wines 100 Great Producers, l’anteprima di lusso del 46° Vinitaly a Palazzo della Ragione.

Con una produzione annuale per la DOCG di oltre 68 milioni di bottiglie di vino prodotto con uve coltivate su una superficie di quasi 6 mila ettari – a fronte degli oltre 200 milioni di bottiglie stimate nel 2011 per la DOC prodotta con uve raccolte su oltre 15mila ettari – il Conegliano Valdobbiadene occupa nell’immaginario collettivo una posizione privilegiata, proprio per il suo essere un prodotto d’elite e accessibile allo stesso tempo, versatile, chic e semplice, da aperitivo come da tutto pasto, impeccabile con piatti sia poveri che ricchi. Prosecco come un trend setter dunque, da esibire con orgoglio in occasioni di consumo elettive e in ambienti cool al centro della movida delle grandi città come simbolo di un vivere moderno e metropolitano.

 
A svelare questo lato “fashion” del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, una indagine su identità e valori del Prosecco, condotta dal GfK Group per Carpené Malvolti e Gruppo Italiano Vini, che rivela anche come le bollicine più amate stiano vivendo tuttoggi una inarrestabile evoluzione: da alternativa “easy & cheap” del più formale spumante, a soluzione “chic & glamour”, da bere in ogni momento della giornata e su ogni set. Oggi nell’immaginario collettivo il Conegliano Valdobbiadene viene considerato un esempio di lusso moderno, non uno status symbol ma un prodotto accessibile, versatile, trendy, adatto a ogni occasione dalla convivialità più intima da vivere tra le mura di casa fino alle occasioni più modaiole. La libertà da formalismi gli conferisce una irresistibile allure “minimal chic” sobria, preziosa ed elegante allo stesso tempo, capace di farsi apprezzare da tutti senza la necessità di avere specifiche inclinazioni o palati particolarmente raffinati: il Conegliano Valdobbiadene porta con sé il piacere del bere, con il suo carattere fresco e leggero che non stanca mai le papille.

Tradizionalmente consumato fuori casa, oggi il Prosecco si sta diffondendo anche nel consumo casalingo, si acquista più spesso e si tende a tenere sempre in casa una bottiglia da condividere con ospiti anche se improvvisati, perchè easy sono anche i canali di acquisto, infatti è distribuito sia nella GDO che in enoteche e ristoranti e un’altro dei suoi punti di forza è il rapporto qualità prezzo.

 
Carpenè Malvolti sarà presente a Vinitaly dal 25 al 28 marzo presso lo stand B5 del Padiglione 5 con tutte le declinazioni del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, le proposte de L’Arte Spumantistica e i distillati. Il Vinitaly dell’azienda spumantistica di Conegliano si potrà vivere in fiera ma anche sui maggiori social network – Facebook e Twitter – con aggiornamenti in tempo reale.
 

Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.

Tel 335 6130800 Email marzia.morganti@gmail.com

www.carpene-malvolti.com – www.martecomunicazione.com 
 
 

Porzia Vitali nella scuola di Anice Verde

porzia vitali.jpgLunedì 26 marzo 2012

Il magico mondo del Cake Design

Il 26 marzo Porzia Vitali nella scuola di Anice Verde

 

Come imparare l’arte della decorazione, con la pasta di zucchero. Lunedì 26 marzo nella scuola di Anice Verde si svolgerà il corso di Cake Designer con Porzia Vitali.

La cake designer partendo dalle nozioni base, insegnerà come realizzare gli impasti, le farciture, gli elementi decorativi, la  colorazione, l’assemblaggio e la decorazione delle torte.

Il corso è un mix di design, creatività e professionalità in cui Porzia Vitali illustrerà le ultime tendenze della pasticceria creativa; e in cui verranno proposte torte decorate, presentazioni moderne, raffinate ed eleganti  da replicare facilmente in qualsiasi occasione.

Il corso tecnico pratico si terrà nella scuola di Cucina di Anice Verde, in Via Salaria 3 a Corato, lunedì 26 marzo  dalle ore 16.
 
La cake design Porzia Vitali, ha in programma altre due tappe nella scuola  coratina di Anice Verde, il 23 Aprile con i  Cup Cakes  e il 25 maggio a lezione di  Stencil.  Il calendario completo delle attività è consultabile dal sito www.aniceverde.com

Per informazioni e prenotazioni: tel. 080. 872.56.79 – Cel. 340.256.54.09 – 347.54.18.712 –  www.aniceverde.com – aniceverdescuole@gmail.com

 
Porzia Vitali, 41 anni di Acquaviva delle Fonti è titolare d’azienda, pasticcera e cake designer. Si è formata alla Boscolo Etoile Academy dove ha seguito moltissimi corsi di pasticceria,  tra i suoi docenti Luca Monterisino e Stefano Lagh. Ha partecipato al programma televisivo “Attenti al Cuoco” su Sky.

 
Ref. Comunicazione e Rapporti con i Media

Giulia Murolo

E-mail: Comunicazione.aniceverde@gmail.com

Cell: 349.52.83.664 – www.aniceverde.com

La Primavera dei Presidi Slow Food – Torre del Greco (NA)

Mercoledì 21 marzo 2012

È qualche milione di anni che il Vesuvio rende fertili le terre tutt’intorno a sé, non solo quelle alle sue falde, ma anche quelle parecchio più distante. È venuta l’ora di esprimergli la nostra gratitudine.

Il prossimo 21 marzo, notte di Primavera, i cuochi che operano intorno al Vesuvio cucineranno piatti originali, ciascuno fatto con almeno due Presidi campani Slow Food.

L’intento è quello di consolidare l’alleanza dei cuochi con i Presidi e di far conoscere a soci e non (ancora) soci le eccellenze che Slow Food seleziona in base ai principi di

“buono pulito e giusto”.

L’alleanza si realizzerà con la supervisione del Mercato della Terra dei Campi Flegrei, dove i Presidi li si incontra sui banchi di vendita, pronti per affrontare le nostre fantasie gastronomiche.

La Primavera dei Presidi
è una “coproduzione” delle Condotte Slow Food di Napoli, Nola, Agro Nocerino-Sarnese, Monti Lattari, Costiera Sorrentina e Capri e Vesuvio ognuna delle quali proporrà almeno un cuoco
Il menù ci proporrà una serie di incontri golosi:

per prepararci…

le Montanare con pomodorino del piennolo e pomodorino giallo dei Pizzaioli Salvo di San Giorgio a Cremano

a seguire il primo incontro…

Le Linguine con gamberi di scoglio su passatina di pomodoro del piennolo e carciofi di schito croccanti di Carmine Mazza (Il Poeta Vesuviano – Torre del Greco)

La Zuppetta di fagioli di Controne con gamberetti di Crapolla di Mimmo De Gregorio (Lo stuzzichino – S. Agata dei due Golfi)

… il secondo incontro…

La Lasagna con carciofi violetti di Castellammare di Mimmo De Gregorio (Lo stuzzichino – S. Agata dei due Golfi)

Il Timballo in crosta di Ziti di Gragnano con Pomodoro San Marzano di Mariangela de Simone (Il Cellaio di Don Gennaro – Vico Equense)

Gli Gnocchetti con fagioli ” Dente di Morto” di Acerra e Croccante di Soppressata di Gioi.di Natale Langella (Villa Signorini – Ercolano)

… il terzo…

Il Foie Gras dei poveri di Pietro Parisi (Era Ora – Palma Campania)

L’Uovo con cacioricotta del Cilento, alici di menaica e carciofo violetto di Castellammare di Gianluca D’Agostino (Veritas – Napoli)

… e per non dimenticare l’amico porco, il quarto…

Le Polpette di maiale su specchio di San Marzano e cacio ricotta del Cilento di Lorenzo Principe (Luna Galante – Nocera Superiore)

Il Capicollo di maiale con carciofi violetti di Castellammare di Eduardo Estatico (C&D – Portici)

e per finire un’occhio a Pasqua e l’altro al prossimo Presidio…

Lievitato naturale con armonia di albicocca del Vesuvio di Pasquale Marigliano (Pasquale Marigliano – Ottaviano)

Il tutto abbinato ai vini del territorio offerti dalla Strada del Vino Vesuvio

Si fa con l’aiuto del Luciano Pignataro Wine Blog e con la collaborazione di Villa Balke di Torre del Greco

L’evento si farà a Villa Balke a Torre del Greco (Via Prota 42)dalle ore 20:30

L’intero incasso sarà destinato al progetto Slow Food “1000 orti in Africa” e nessuno lascerà la Villa se non si sarà raccolta la cifra per almeno un orto (obiettivo raggiungibilissimo)

I costi: adulti: € 30,00 – giovani con meno di trent’anni: € 25,00 (i giovani non soci avranno, compreso nel prezzo, il tesseramento gratuito come “socio giovane”)

Per informazioni e prenotazioni 081.8471170
(tra le 9:30 e le 12:00 e tra le 15:30 e le 17:30)

o anche direttamente a slowfoodvesuvio@gmail.com

Per le questioni organizzative scrivete a slowfoodvesuvio@gmail.com e a alaimo.marina@libero.it

Tutti gli aggiornamenti su
www.slowfoodvesuvio.it e su www.lucianopignataro

Villa Balke
Torre del Greco

I rossi dell’Etna – Ais Lecco

Giovedì 22 Marzo 2012

cosa offrirà la serata che AIS LECCO sta preparando per voi, con l’aiuto degli chef del Ristorante Passone, nella splendida cornice delle colline di Montevecchia..

Inizieremo con un aperitivo in piedi accompagnato con un Sicilia IGT “SP68” 2010 Arianna Occhipinti, bianco fermo biologico, vitigno autoctono Albanello, con percentuali anche di Moscato d’Alessandria, con il seguente aperitivo:

– crostino con mousse di tonno

– crostino con pomodori secchi

– involtino di melanzana alla parmigiana

– bicchierino con mozzarella di bufala

– crostino di spada

– pizzette con acciughe

Procederemo poi, in compagnia di Guido Invernizzi, alla degustazione di 4 rossi, scelti per quattro grandi Aziende di Sicilia, con un rapporto privilegiato con il terroir etneo e le sue peculiarità, con vitigni autoctoni come il Nerello Mascalese ed il Nerello Cappuccio, quest’ultimo in minori percentuali per le tipologie presentate:

1 – Etna Rosso 2010 – Azienda Graci

2 – Etna Rosso 2009 – Azienda Girolamo Russo

3 – Etna Rosso 2009 – Azienda PassoPisciaro

4 – Etna Rosso 2000 – Azienda Calabretta

La serata continuerà poi con la cena, abbinata ai nostri rossi siciliani, che vedrà in tavola:

– Orecchiette di semola di grano duro, con ragù d’anatra e scamoza affumicata

– Maialino da latte, al forno, alle erbe di primavera

– Acqua e caffè

Un poco di storia …

 vini dell’Etna, che rappresentano oggi una delle più apprezzate eccellenze del vino siciliano, sono il frutto di una tradizione vitivinicola tra le più antiche al mondo. La vite ha sempre trovato sull’Etna un ambiente ideale in cui svilupparsi. Il rinvenimento ai piedi del vulcano di una vite selvatica risalente all’epoca terziaria conferma ciò che agli antichi greci era già noto da tempo: l’esistenza della vite sull’Etna da tempi remotissimi.

Una pianta non seminata, né piantata né arata, come la descrive Omero nell’Odissea parlando della fertile terra dei Ciclopi e, secondo un’antica leggenda, disseppellita dal cane reale Aeunon, dal cui nome forse deriva il termine greco enos, vino.

In epoca romana i vini etnei sono assai apprezzati nella capitale e nell’area mediterranea; la superficie vitata aumenta, vengono costruitii primi torchi, la pratica della viticoltura etnea diviene oggetto di dissertazione da parte di scienziati e poeti. Il passare dei secoli vede i vini dell’Etna ancora al centro di un grande interesse e di un importante commercio. In epoca moderna i vini vengono imbarcati al porto di Riposto alla volta della Francia, destinati a tagliare e dare corpo ai vini francesi. Il successo del comparto vitivinicolo (dovuto anche alla riforma agraria del 1812) spinge i contadini ad ampliare la superficie vitata che, così, si innalza di quota. I terreni pietrosi e scoscesi del vulcano impongono una diffusa opera di dissodamento e di costruzione dei muretti a secco di pietra lavica, monumentali terrazzamenti per vigneti che adesso si spingono fino ed oltre i 1000 metri di quota. In questo periodo proliferano i palmenti in pietra lavica, già presenti fin dall’epoca romana, ossia il luogo deputato alla trasformazione dell’uva a cui erano annesse l’abitazione dei contadini e la stalla. Il territorio etneo è ancora oggi disseminato di queste case-cantina in pietra lavica che, durante la vendemmia, brulicano di vita, di canzoni contadine, di tradizioni e riti imperituri.

Il vino dell’Etna, nelle sue tipologie Etna Rosso, Etna Rosato, Etna Bianco ed Etna Bianco Superiore, è stato il primo vino siciliano da tavola ad ottenere, nel 1968, il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata.

I vitigni autoctoni dell’ ETNA

Nerello Mascalese

Vitigno a bacca nera storicamente prevalente sull’Etna, prende il nome dal territorio di Mascali dove venne selezionato un paio di secoli fa. È la base dell’Etna Rosso DOC, nel quale devono essere presenti uve Nerello Mascalese per almeno l’80%. Come gli altri vitigni etnei il Nerello Mascalese è a maturazione tardiva, dunque viene vendemmiato intorno alla seconda decade di ottobre. Produce vini dalle sfumature diverse a seconda del versante, della quota in cui è coltivato e del sistema di allevamento, generalmente accomunati da una grande struttura e da un’eleganza di profumi destinata ad evolversi ulteriormente con l’invecchiamento.

Nerello Cappuccio

Il Nerello Cappuccio, o Mantellato, è un altro vitigno a bacca rossa diffuso sul vulcano che, assieme al Nerello Mascalese ma in percentuali assai inferiori, rappresenta gran parte del panorama ampelografico delle vigne etnee. Il suo nome deriva dal caratteristico portamento della pianta. È presente nell’Etna rosso DOC per una quota che non può superare il 20%. Al vino regala una maggiore intensità cromatica sopperendo così alla scarsa capacità colorante del Nerello Mascalese.

Carricante

È un vitigno a bacca bianca che si trova esclusivamente sull’Etna e il suo nome si riferisce alla grande produttività della pianta, intendendosi infatti per carricante “pianta carica di frutti”. È particolarmente diffuso nel versante est del vulcano ed è la base dell’Etna bianco DOC.

Minnella

Vitigno autoctono a bacca bianca coltivato soltanto sulle pendici del vulcano, lo si ritrova spesso associato in vigna al Nerello e al Carricante. Il nome deriva dal siciliano e vuol dire “piccolo seno” per la forma dei suoi acini. È diffuso nel versante est e in particolare nel territorio di Viagrande.

Ma vediamo Location: Ristorante “Passone” – Via del Pertevano, 10 – Montevecchia (Lecco)

Costo della serata: 60€ (50€ per i soci AIS Lombardia 2012)

 Inizio: ore 21:00

 Numero chiuso: 65 posti

Per prenotazioni ed informazioni:

Delegato professionista: Ronnie Penati

 Cellulare: 349.6346011

E-mail: enotecapenati@gmail.com

WEB site: www.aislecco.com

oppure

Responsabile AIS LECCO per la Comunicazione: Corrado Fumagalli

Cellulare: 338.8129003

E-mail: Corrado.Fumagalli@alcatel-lucent.com

WEB site: www.aislecco.com

Ristorante Passone Montevecchia

2012, MSC Crociere continua a puntare sull’enogastronomia – Msc Crociere

Sull’onda del successo raccolto dai “Top chef a bordo”, fra i quali Mauro Uliassi, da marzo a giugno proseguono gli itinerari ”Food &Wine”

MSC Crociere procede con le crocierea tema “Food & Wine”, create su misura per gli amanti della buona tavola e degli enoappassionati. Itinerari rivolti sia ad aspiranti intenditori gastronomici o semplicemente a chi è in cerca di un primo approccio al mondo del buon vino: un paradisiaco e gustoso viaggio enogastronomico in grado di attivare tutti e cinque i sensi.

In programma:

1- Quarta crociera dei “Top chef” con lo chef Kolja Kleeberg – dall’1 al 12 giugno -a bordo di MSC Lirica

2- Crociera “La Prova del cuoco” – tre itinerari dal 20 marzo al 22 maggio – a bordo di MSC Orchestra, MSC Poesia, MSC Magnifica

3- “Crociera del Buon Ricordo” – dal 18 al 26 aprile – a bordo di MSC Poesia

4-Crociera con l’Associazione italiana Sommelliers – dal 17 marzo al 4 aprile – a bordo di MSC Musica e su MSC Poesia – dal 17 marzo al 2 aprile.

1- Top Chef a Bordo (dall’1 al 12 giugno)

E’ iniziata nel novembre 2011 l’iniziativa di successo intitolata “Top chef a bordo”. Quattro ‘deliziose’ crociere, con a bordo altrettanti chef pluristellati Michelin, ciascuna pensata per regalare agli ospiti delle navi da crociera MSC una vera e propria esperienza alla scoperta della cucina gourmet. Praticamente il meglio di quanto possa offrire la scuola europea, un’iniziativa che finora ha coinvolto tre dei quattro fra i più grandi maestri culinari europei, tra i quali anche il nostro portabandiera, il marchigiano Mauro Uliassi, poi lo spagnolo Paco Roncero e il francese Gilles Epiè.

Grande attesa ora per la chiusura del programma quando dall’ 1 al 12 giugno, dal porto di Amburgo (Germania) prenderà il via anche l’itinerario con il tedesco Kolja Kleeberg, a bordo di MSC Lirica.
Itinerario: Germania, Olanda, Svezia, Estonia, Russia e Danimarca
Durata: dall’1 al 12 giugno
Lo chef: Kolja Kleeberg ha acquisito la sua esperienza in Germania presso il
Ristorante Rino Casati a Cologne, al Le Marron a Bonn e in Svizzera al ristorante La Punt. Nel 1996 ha aperto a Berlino il suo Ristorante, VAU, specializzato in creazioni gastronomiche che ha guadagnato, in un solo anno,una stella Michelin e 17 punti nella guida Gault Millau Guide. La sua visione estrosa personalità lo hanno inoltre portato a partecipare a popolari show in onda sulla televisione tedesca.

2- La Prova del cuoco (20 marzo/22 maggio)

La seconda novità in tema enogastronomico riguarda un’iniziativa ispirata a una famosa trasmissione televisiva. Si tratta della presenza a bordo della scuola di cucina “La Prova del Cuoco”, impostata sulla falsariga e con lo stesso stile fresco ed accogliente del popolare programma tv.

Un nuovo corso ideato per gli ospiti di MSC Orchestra, MSC Poesia e MSC Magnifica, della durata di cinque lezioni, in cui vengono snocciolati uno a uno segreti e colpi da maestro legati alla cottura dalla carne, del pesce, della pasta fresca e dei dolci. Durante la crociera verranno forniti anche preziosi quanto indispensabili consigli su come comporre il “menu perfetto” scegliendo i migliori ingredienti.

Il Programma:
MSC Orchestra: 19 giorni e 18 notti, con partenza il 20 marzo 2012 fra Brasile, Isole Canarie (Spagna), Madeira, Portogallo, Spagna e Francia.
MSC Poesia: 10 giorni e 9 notti, con partenza il 26 aprile 2012 fra Spagna, Portogallo, Regno Unito e Germania.
MSC Magnifica: 12 giorni e 11 notti, con partenza il 22 maggio 2012 fra Tunisia, Gibilterra, Portogallo, Spagna, Belgio e Danimarca.

3- Crociera del buon ricordo (18-26 aprile)

Un vero e proprio giro d’Italia del gusto avrà luogo a bordo di MSC Poesia il 18 aprile 2012 quando salperà “La Crociera del Buon Ricordo”. Durante la navigazione della nave nel Mediterraneo in un tragitto lungo 9 giorni e 8 notti fra Spagna, Portogallo e Marocco, insieme ai croceristi buongustai s’imbarcheranno anche i cuochi appartenenti all’Unione Ristoranti del Buon Ricordo. Si tratta di un’associazione fondata nel 1964 con lo scopo di salvaguardare e promuovere i valori delle tante cucine locali presenti in un paese, l’Italia, in cui tradizioni e prodotti tipici costituiscono un patrimonio particolarmente vasto e prezioso. Durante la crociera quattro ristoranti del Buon Ricordo proporranno agli ospiti le specialità del loro territorio.

Ancora grande attenzione dunque da parte della compagnia nell’esaltazione della cucina italiana e nella diffusione in tutto il mondo dei prodotti del nostro territorio, come la pasta fresca quotidianamente lavorata e prodotta a bordo delle navidurante i giorni di navigazione e servita presso i ristoranti della flotta. MSC Crociere infatti è l’unica compagnia a offrire questo servizio e può vantare una lavorazione sempre artigianale e senza conservanti, condotta utilizzando ingredienti di altissima qualità, come l’utilizzo delle migliori varietà di grano duro di mulini italiani selezionati.

4- Crociera con l’Associazione italiana Sommelliers

‘Approccio al Vino’ è proprio il nome di un nuovo corso a tema tenuto dall’ “Associazione Italiana Sommelier”, un’organizzazione guida del settore, sin dal 1965. Due lezioni a contatto con il “Nettare di Bacco” fra teoria, pratica e degustazioni. A bordo delle navi MSC Musica e MSC Poesia, due traversate transoceaniche dall’Europa al continente Sud/Centro americano durante le quali si forniranno le basi della viticoltura, oltre a nozioni descrittive degli apprezzati vini nostrani e del resto del mondo. A completare il pacchetto anche le più affinate tecniche di abbinamento fra cibo e vino.

Programma:
MSC Musica: 19 giorni e 18 notti, con partenza il 17 marzo 2012, fra Brasile, Canarie, Baleari e Malta.
MSC Poesia: 17 giorni 16 notti, con partenza il 17 marzo 2012 fra Florida (USA), PortoRico, Antille Olandesi, Antigua & Barbuda, Madeira e Spagna.

Al termine di corsi a bordo delle crociere “Food and Wine” ai partecipanti verrà consegnato un attestato di frequenza.

Fabio Miceli
D’Antona&Partners
STRATEGIE DI COMUNICAZIONE
Via San Vito, 7
20123 Milano
tel. +39 02 8545701
tel. diretto +39 02 85457001
fax. +39 02 85457077
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Ciambella allo Yogurt Maria de Candia

Ciambella allo yogurt.JPGIngredienti
2 vasetti di yogurt (del gusto preferito)
4 uova intere
4 vasetti* di zucchero
6 vasetti di farina (io metto 3 vasetti di farina e 3 di Frumina)
1 vasetto di olio
1 busta di PANEANGELI
1 bustina di vanillina

* usare il vasetto dello yogurt come dosatore

Preparazione
Sbattete le uova e aggiungetevi ad uno ad uno tutti gli altri ingredienti, mescolando bene.
Oliate e infarinate uno stampo con foro centrale, versatevi il composto e infornate a 180°C per mezz’ora circa