“Il Natale che non ti aspetti” protagonista fino all’epifania tanti eventi nella realtà più importante del centro Italia per mercatini e presepi

Il Natale che non ti aspetti Pesaro Urbino“Il Natale che non ti aspetti” protagonista fino all’epifania tanti eventi nella realtà più importante del centro Italia per mercatini e presepi

La Provincia di Pesaro e Urbino sarà protagonista delle natalogie più suggestive d’Italia

Continua la kermesse organizzata da 20 Pro Loco e coordinata da UNPLI nei borghi più affascinanti delle Marche per i quali sono attesi circa 200.000 visitatori

Grandi aspettative per l’edizione 2016 della kermesse “Il Natale che non ti aspetti”, la lunga serie di eventi unici nel suo genere, riuniti e sapientemente collegati tra loro grazie all’organizzazione concertata del Comitato UNPLI sezione Provinciale Pesaro e Urbino in collaborazione con la Regione Marche, la Provincia Pesaro Urbino e in accordo con Christkindlmarkt Mercatino di Natale Bolzano Bozen. Il calendario delle iniziative in programma per le prossime festività natalizie iniziato già il 26 novembre a Candelara e Mombaroccio, a Pergola fino all’11 dicembre, a Frontone fino al 18 dicembre, continua a Gradara fino all’8 gennaio con il ‘Castello di Natale’ mentre fino al 7 gennaio sarà la volta de ‘Il Natale più’ della città di Fano con il Presepe di San Marco dal 25 dicembre. Fino al 6 gennaio a Pesaro, si tiene ‘Pesaro nel Cuore, Natale… very (n)ice’. Ad Urbino dopo la Festa del Duca d’Inverno e il Presepe rinascimentale, fino all’8 gennaio si tiene la XVI edizione de ‘Le Vie dei Presepi’. Mentre a Fossombrone, fino all’8 gennaio va in scena “Fossombrone Magic Christmas”, con una preziosa mostra all’interno della Grotta Sant’Agostino nei giorni 6, 7 e 8 gennaio dedicata a “Gli scalpellini di Sant’Ippolito”, inaugurata da un’interessante conversazione dello storico Renzo Savelli il 6 gennaio alle 17.30. A chiudere la lunga carrellata di iniziative, sarà la tradizionale “Festa Nazionale della Befana” di Urbania, dal 4 al 7 gennaio 2017.

Il programma completo delle iniziative è su eventi.turismo.marche.it, numero verde 800 563 800

CANDELARA  CANDELE A CANDELARA 26 – 27 novembre; 3 – 4 – 8 – 9 – 10 – 11 dicembre

MOMBAROCCIO  E’ NATALE – MOMBAROCCIO IN FESTA 26 – 27 novembre; 3 – 4 – 8 – 9 – 10 – 11 dicembre

GRADARA CASTELLO DI NATALE Dal 26 novembre all’8 gennaio

PESARO PESARO NEL CUORE CHRISTMAS… VERY (n) ICE Dal 26 novembre all’8 gennaio

FANO IL NATALE PIU’  Dal 27 novembre all’8 gennaio PRESEPE DI SAN MARCO Dal 25 dicembre al 6 gennaio

FRONTONE NEL CASTELLO DI BABBO NATALE 27 novembre 4 – 8 – 11 – 18 dicembre

URBINO FESTA DEL DUCA D’INVERNO PRESEPE RINASCIMENTALE 8 – 9 – 10 dicembre, LE VIE DEI PRESEPI Dall’8 dicembre all’8 gennaio

PERGOLA CIOCCOVISCIOLA DI NATALE 8 – 9 – 10 – 11 dicembre

FOSSOMBRONE FOSSOMBRONE MAGIC CHRISTMAS Dall’8 dicembre all’8 gennaio MOSTRA: GLI SCALPELLINI DI SANT’IPPOLITO 6 – 7 – 8 gennaio 2017

URBANIA FESTA NAZIONALE DELLA BEFANA Dal 4 al 7 gennaio 2017

Contatti stampa

Marte Comunicazione snc. Di Marzia Morganti Tempestini & C.

Tel. 335 6130800 Email marzia.morganti@gmail.com

I luoghi della musica? Raccontati (e cantati) a Mangia come scrivi

386222c0-8e52-4144-ac4b-1ac3b82ed1bdI luoghi della musica? Raccontati (e cantati) a Mangia come scrivi
Giovedì 1 dicembre, al Ristorante Il Garibaldi di Cantù, la serata “Atlante Rock” con il live di Ezio Guaitamacchi e Brunella Boschetti
CANTÙ (Como) –  Il Mangia come scrivi di dicembre non è solo prenatalizio (con menu a tema, come vuole la tradizione) ma anche a tutto rock. L’appuntamento che chiude la prima parte della stagione lombarda è già praticamente sold out (ancora pochissimi posti disponibili) e si terrà giovedì 1 dicembre al Ristorante Il Garibaldi di Cantù (Como). I protagonisti sono due amici (amatissimi dal pubblico) della rassegna diretta dal giornalista Gianluigi Negri, che sta celebrando il proprio decennale: Ezio Guaitamacchi e Brunella Boschetti Venturi.

ATLANTE ROCK
L’occasione è l’uscita del nuovo libro di Guaitamacchi “Atlante Rock” (appena pubblicato da Hoepli) che verrà presentato, tra una portata e l’altra, con l’esecuzione di tanti brani live della storia del rock, come d’abitudine con l’affiatata coppia Guaitamacchi-Boschetti. Entrambi erano già stati protagonisti due anni fa a Mangia come scrivi dell’indimenticabile serata “La storia del rock” e lo scorso settembre hanno inaugurato, a Parma, la stagione della rassegna con l’anteprima nazionale dello spettacolo “Alice’s Restaurant”. Il libro di Guaitamacchi è un originale viaggio in 500 luoghi in cui si è fatta la storia del rock, con dozzine di citazioni dei veri protagonisti, un centinaio di “colonne sonore” suggerite e migliaia di racconti e curiosità. Tra i tanti contributi presenti nel libro, anche quelli di Manuel Agnelli, Branduardi, Cristicchi, Ricky Gianco, Teresa De Sio, Niccolò Fabi.

IL MENU
Gli chef del Garibaldi proporranno un menu con i sapori dei piatti della tradizione natalizia di Parma (città della quale sono originari): Alda Zambernardi e Marco Negri serviranno come antipasto il panettone del Garibaldi (con mariola della Bassa), gli anolini di Parma come primo (specialità delle specialità), la rosa di Parma come secondo e, per finire, una torta di ricotta con cuore morbido alle mandorle su salsa di gianduia. I vini abbinati ai vari piatti sono dell’azienda Dodiciettari di Avellino. Per informazioni e prenotazioni: 031 704915.

LA SETTIMANA SUCCESSIVA A PARMA
Venerdì 9 dicembre Mangia come scrivi sarà a Parma, alla Tenuta Santa Teresa, per chiudere le celebrazioni del proprio decennale con l’imperdibile serata “La Bassa di Zavattini”, con Guido Conti, Valentina Fortichiari, Giovanni Ballarini, Francesco Barilli.
Le due stagioni (quella emiliana e quella lombarda) riprenderanno, poi, alla fine di gennaio.

Pregusta il menu rock prenatalizio
Atlante Rock – Ezio Guaitamacchi
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Un master di eccellenza per i nuovi local Food & wine manager

Un master di eccellenza per i nuovi local Food & wine manager

A Parma, la capitale della food valley, un corso post – laurea che si propone di formare professionisti specializzati nella valorizzazione e nella gestione del patrimonio enogastronomico Made in Italy

Un progetto accademico così interessante e ambizioso non poteva che avere come sede Parma, unica città italiana a essere stata designata come UNESCO CREATIVE CITY OF GASTRONOMY: promosso dal Dipartimento di Scienze degli Alimenti e istituito dall’Università degli Studi di Parma, il Master di I Livello in Cultura, Organizzazione e Marketing dell’Enogastronomia Territoriale intende formare figure professionali altamente specializzate nel settore agroalimentare italiano.

Il Master COMET pone al centro del programma didattico l’approfondimento di tematiche connesse a valorizzazione del territorio, management turistico, progettazione, organizzazione e marketing aziendale e promozione dell’educazione alimentare: un percorso completo caratterizzato dalla commistione tra sapere tecnico, scientifico e culturale, che forniranno ai futuri local food & wine manager concreti strumenti operativi di lavoro.

Questo Master, indirizzato a laureati italiani e stranieri provenienti da qualsiasi corso di Laurea triennale o magistrale, ha durata annuale e prevede lezioni in aula e un qualificato tirocinio formativo. Il Corso, tenuto da docenti universitari e professionisti di grande esperienza, è strutturato in quattro moduli e si distingue da altri corsi di perfezionamento poiché prevede il riconoscimento di 73 CFU: la prima unità di competenza ha funzione propedeutica e introduttiva, mentre la seconda denominata “Food & Wine”,  offrirà una panoramica generale e particolare su temi connessi all’agricoltura sostenibile, alla filiera di produzione, ai distretti agroalimentari e agli elementi nutrizionali delle produzioni di qualità. Il terzo modulo dal titolo “Education – Experience – Production” ha come focus principale l’intenzione di approfondire le tre macro aree della progettazione UNESCO riguardanti la creazione di una nuova educazione alimentare, lo sviluppo di nuove strategie di organizzazione culturale e turistica e naturalmente le nuove dinamiche di promozione dei local foods.

Il modulo che andrà a concludere il Master COMET si propone di aprire un’ideale “porta” sull’Europa, ponendo al centro del programma didattico l’ambito dell’export e della cooperazione internazionale.

Lo stage, esperienza lavorativa che ha durata minima di 500 ore, è  da considerarsi un momento learning-by-doing essenziale per la qualifica professionale ottenuta al termine del corso.

La sede principale delle lezioni frontali che inizieranno in data 9 gennaio 2017 per concludersi indicativamente per la metà del mese di giugno 2017, sarà il Campus Universitario dell’Università di Parma. L’ammissione al Corso, che prevede un numero massimo di 20 studenti, è subordinata al superamento di una selezione alla quale è possibile iscriversi esclusivamente attraverso la procedura informatica collegandosi al sito dell’Università http://www.unipr.it/bandi/didattica/bando-master-cultura-organizzazione-e-marketing-dellenogastronomia-territoriale-2016 fino al 01/12/2016, in seguito alla quale avverrà un colloquio vocazionale con la commissione accademica, previsto per il giorno Lunedì 12 Dicembre 2016 alle ore 10:00 presso la Sala Conferenze del Centro Congressi S. Elisabetta.

Sono disponibili quattro borse di studio, due a copertura totale e due a copertura parziale.

Master COMET

Università di Parma – Campus scienze e tecnologie

Parco Area delle Scienze

43124 Parma

Tel. 0521 905974 – Fax 0521 905403

e-mail: tutormastercomet@unipr.it

La Gioconda di latta

image004 (1)La Gioconda di latta

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e altre 441 scatolette alimentari sigillate

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dalla collezione di Paolo Stefanato

image003MOSTRA INSOLITA

allestita nello show-room Del Tongo

via Solferino 22, Milano

visitabile dal 30 novembre 2016 al 2 gennaio 2017

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Vi invitiamo all’inaugurazione

mercoledì 30 novembre alle ore 18.00

Introduzione Emanuela Cavalca

A cena con Caterina Ceraudo

cena con caterina ceraudoA cena con Caterina Ceraudo

1 dicembre 2016

Mosaico
Gamberi croccanti al mais su duchesse di Patate all’Origano di Motta San Giovanni

Involtini Spatola nuda
Bacon Aspromontano e Scamorza Silana

Carpaccio di Spada con zeste di Limone, Arancia e Bergamotto

Ingredienti per4 persone

8 Mazzancolle del Mediterraneo
2 pz patata Bellina Aspromontana
Farina di Grano Iurmano q.b.
Farina di mais q.b.
Sale e pepe q.b.
Timo fresco q.b.
mosaico150 gr di filetti di Spatola
15 gr di Scamorza Silana
8 fette di Bacon Aspromontano
Aglio
Prezzemolo
Rucola
Olio Extravergine d’oliva Aspromontano
4 fette di Pesce Spada tagliato sottile
1Limone di Favazzina
1 Arancia di Villa San Giuseppe
1 Bergamotto di Reggio Calabria
Aceto
Zucchero q.b.

7 vaporiPer i Gamberi croccanti
Lessate le patate e passatele al tritacarne. Lavorate il composto con olio extra vergine di oliva e origano di Motta San Giovanni.
Con un sacco a poche formate in una teglia da forno delle duchesse  ed infornate a 170° per 6 minuti.
Preparate una pastella, passando al setaccio la farina di grano Iurmano di Bova, l’acqua frizzante fino a renderla consistente. Regolate di sale e pepe. Conservate in fresco.
Pulite le mazzancolle prestando attenzione a non rompere il codino e tirate via il filo  intestinale.
Passate nella pastella le mazzancolle e panarle nella farina di mais.
Friggete in olio extravergine d’oliva aspromontano le mazzancolle panate e appoggiatele sulle duchesse con il codino all’insù.
Dopo aver sfilettato la spatola per eliminare la pelle, preparate un condimento all’olio extra vergine di oliva aspromontano aromatizzandolo con aglio e prezzemolo col quale insaporire i filetti di spatola. Ponete al centro di ogni filetto un tocchetto di Scamorza Silana e avvolgete il tutto con il baconaspromontano.
Cucinate in forno preriscaldato a 165° per 5 minuti e servite su un letto di rucola fresca.
Adagiate in un piatto le fette di carpaccio; spremete gli agrumi ed equibratene il sapore. Versate sulle fette di spada il precedente preparato, sale, pepe,prezzemolo e lasciare riposare per 24 ore.

Food and Wine in Progress: alla Stazione Leopolda la seconda edizione

logo food&wine in progressA Firenze dal 27 al 28 novembre torna il grande evento dedicato alle eccellenze enogastronomiche
Food and Wine in Progress: alla Stazione Leopolda la seconda edizione
Per la seconda edizione oltre all’Unione regionale cuochi toscani, all’Ais Toscana e Cocktail in the world saranno protagonisti anche la Confcommercio Toscana e la Coldiretti Toscana. Dopo il successo della prima edizione ci si prepara al tutto esaurito per l’evento unico nel suo genere in Toscana

Giunge alla sua seconda edizione Food and Wine in Progress, il grande evento promosso dall’Unione regionale cuochi toscani (Urct), dall’Associazione italiana sommelier Toscana e da Cocktail in the world, che questo anno si svolgerà ancora alla Stazione Leopolda di Firenze domenica 27 e lunedì 28 novembre con tante novità. A partire dagli organizzatori: andranno infatti ad affiancare le tre associazioni appena citate, anche la Confcommercio e la Coldiretti Toscana, due realtà che raccolgono il resto delle eccellenze toscane del settore dell’enogastronomia.

Un progetto, quello presentato ieri a Palazzo Panciatichi sede del Consiglio Regionale della Toscana, che nasce con l’intento di promuovere le produzioni Enologiche ed Agroalimentari, stimolare la cultura, la conoscenza e la professionalità e far sì che i suddetti soggetti, in un contesto storico e socioeconomico in continua progressione, possano essere protagonisti nel cambiamento e nelle evoluzioni del settore. Fortemente voluto da AIS Toscana ed Unione Regionale Cuochi Toscani dopo l’esperienza positiva del 2015 in occasione del congresso Fic, Food & Wine in Progress si candida ad essere nel 2016 un progetto di promozione ed aggregazione delle eccellenze toscane tout court, in cui i produttori attraverso momenti di presentazioni, parlano di produzioni agricole, di vino, di alimenti, di qualità e di innovazioni, come denota l’utilizzo del termine “in progress” nel titolo dell’evento a testimoniare una volontà reciproca di aprirsi all’innovazione e allo sviluppo di nuove idee. In due giorni sono attesi 5 mila visitatori che potranno incontrare oltre centinaia di cuochi, tra i quali anche chef rinomati, oltre 130 aziende vitivinicole in esposizione e altrettante legate ai settori del beverage e del food. Inoltre  dibattiti, convegni e approfondimenti per avvicinare il consumatore al mondo dell’agroalimentare italiano con una formula mai sperimentata prima.

Gli eventi nell’evento. Una enorme area espositiva commerciale sarà il centro delle attività di promozione dei prodotti e produttori di eccellenze enogastronomiche della Toscana, a cui si affiancheranno espositori del settore dell’ospitalità,  qui si terranno focus mirati su prodotti tipici “di nicchia”, naturali, biologici e senza glutine. “Eccellenza di Toscana” è il tradizionale tasting promosso e organizzato da AIS Toscana con banchi assaggio delle migliori etichette toscane, mini corsi gratuiti di avvicinamento alla degustazione dei vini con AIS Wine School, verticali su annate di eccellenza e degustazioni di selezioni speciali, come i Vini delle Anfore o una degustazione sensoriale per non vedenti in cui viene esaltata al massimo la componente olfattiva e gustativa, oltre ad attività di promozione della “cultura del vino” e della conoscenza dei territori ed un Wine Show con special Guest.

Lo spazio di Italian Barman Style ospiterà eventi ispirati all’abbinamento tra cocktail e cibo, Barman Show a cura di Cocktail in the World, dimostrazioni di preparazioni classiche e nuove tendenze a cura di Mixology,  verrà altresì svolta attività di promozione del bere responsabile. Uno spazio sarà poi dedicato ai cooking show, che a rotazione durante l’arco di tutta la giornata si alterneranno sul palco centrale, tra cui chef stellati  (uno la mattina ed uno nel pomeriggio) ai quali verrà consegnato il premio di “Ambasciatore della Cucina Italiana” da parte del Presidente della Federazione Italiana Cuochi e il premio “Ambasciatore del Vino Toscano” da parte di AIS Toscana al sommelier che si è particolarmente distinto nel promuovere la cultura del vino.

Ad aprire l’incontro di ieri è stata la vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana Lucia De Robertis, con un saluto a nome di tutto il Consiglio, in cui ha sottolineato l’appoggio istituzionale al progetto – con il quale si intende mettere in luce l’eccellenza Toscana – e alle Associazioni di categoria che ne fanno parte.

«Sono particolarmente contento‎ di essere qui per la seconda volta a presentare un evento che è la conferma di come il concetto di toscanità si possa esprimere attraverso il cibo e il vino – spiega l’Assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi nel suo intervento che ha concluso la presentazione – così come la collaborazione tra le associazioni di categoria, Ais e Cuochi in testa, è la riprova della forza della condivisione di intenti: comunicando questo brand tutti insieme, si da infatti maggiore forza a un messaggio che di fatto è il nostro biglietto da visita per il turismo internazionale. Un valido motivo per rinnovare l’invito a tutti a partecipare all’evento della Leopolda».

«Il progetto che sta alla base di questo importante evento- afferma Osvaldo Baroncelli, Presidente AIS Toscana –  nasce dall’intento di promuovere le eccellenze delle produzioni enologiche ed agroalimentari, far conoscere la cultura, la conoscenza e la professionalità del food e wine e le evoluzioni che questi due settori hanno saputo esprimere in questi anni sia a livello nazionale che internazionale. Questa sinergia fra sommelier e chef si traduce nella somma delle reciproche conoscenze per offrire un costante e proficuo dialogo fra associati, istituzioni, produttori e scuole alberghiere con l’obiettivo di contribuire alla crescita della cultura enogastronomica».

«La Toscana con oltre 1.200 cuochi è una delle regioni più importanti per questa professione che negli ultimi anni è cresciuta – spiega Franco Mariani, Presidente Urct – nel 2015 abbiamo quindi voluto ospitare il congresso della Federazione italiana cuochi creando un contenitore che avevamo chiamato il numero zero di Food and Wine in Progress: ecco, oggi possiamo contare sul successo dell’anno scorso per rilanciare un grande evento che ha come obiettivo quello di promuovere il grande patrimonio delle eccellenze enogastronomiche della nostra regione, ma non soltanto, creando un confronto interprofessionale aperto al pubblico, che poi è il consumatore finale».

«Anche l’economia e il mondo delle imprese hanno adottato lo storytelling, ovvero la narrazione, come strategia centrale nelle loro relazioni – fa notare Anna Lapini, Presidente Confcommercio Toscana – Food and Wine in Progress si pone in questa scia: raccontare il prodotto ai consumatori finali attraverso tutti gli operatori che contribuiscono alla sua realizzazione, dal campo alla tavola. Attraverso questa narrazione il pubblico può meglio scoprire ed apprezzare il valore aggiunto della toscanità e lo sanno bene i nostri ristoratori, che ne hanno fatto il loro punto di forza. È questo il motivo che ha spinto Confcommercio a sostenere la manifestazione».

«Di recente sono state assegnate all’Italia 4965 “bandiere del gusto” per specialità alimentari tradizionali presenti sul territorio nazionale – spiega Simone Ferri Graziani di Coldiretti Toscana – di queste quasi il 10 per cento si trovano in Toscana che si aggiudica il secondo posto con ben 460 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni e realizzate in un paesaggio incantevole. Queste specialità regionali sono il risultato del lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere nel tempo la biodiversità e le tradizioni alimentari, si tratta di un bene comune per l’intera collettività e di un patrimonio anche culturale che l’Italia può oggi offrire con orgoglio a tutti coloro che intendono legare il food al territorio».

Tra gli altri, sono altresì intervenuti con un saluto a nome delle rispettive associazioni Alberto Rossi per Federcarni Toscana e Andrea Magi per ONAF,  così come Roberto Lodovichi Presidente Vicario URCT con delega all’organizzazione di Food&Wine in Progress e Franco Marinoni Direttore Generale di Confcommercio Toscana che hanno tenuto un proprio intervento. L’incontro si è concluso con una degustazione di vini di Frescobaldi in accompagnamento a preparazioni offerte dai cuochi toscani.

Il sito ufficiale della manifestazione contiene approfondimenti e a breve il programma dettagliato http://www.foodandwineinprogress.it/.

Food and Wine in Progress – Congresso Nazionale FIC 2015
www.foodandwineinprogress.it
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Ufficio Stampa Food & Wine in Progress:

Marte Comunicazione Marzia Morganti

Il pranzo con i sette tagli di bollito

Il pranzo con i sette tagli di bollito

Domenica 27 novembre 2016

Il tradizionale pranzo con i sette tagli di bollito serviti nel padiglione riscaldato di piazza Caduti per la Libertà.

Museo dei Cavatappi
Piazza Castello, 4 – 12060 BAROLO (CN) ITALY
Tel. +39 0173 560539 – Fax: +39 0173 560539
E-mail: info@museodeicavatappi.it
Visitate il sito 
Facebook: www.facebook.com/museodeicavatappi

Al via domani il fine settimana dedicato alla Kermesse “Il Natale che non ti aspetti”

Mombaroccio Natale Alta Risoluzione © Stefano Frattini 1000Al via domani il fine settimana dedicato alla Kermesse “Il Natale che non ti aspetti”

Dopo il terremoto 20 Pro loco coordinate da UNPLI  insieme per il rilanciare il turismo nella Provincia di Pesaro e Urbino con sostegno e solidarietà di Bolzano

Festa grande nei borghi più affascinanti delle Marche in tutta la provincia da Candelara a Gradara, da Mombaroccio a Pesaro, Frontone e Fano per mercatini e Presepi dal 26 novembre all’8 gennaio

Tutto pronto per il via alle prime iniziative della kermesse ‘Il Natale che non ti aspetti’, che dal 26 novembre all’8 gennaio accompagnerà i visitatori alla scoperta di territori tra i più affascinanti d’Italia. Tanti gli eventi  messi in campo da 20 Pro loco coordinate da UNPLI della Provincia di Pesaro e Urbino, una edizione dedicata in particolare a mettere a sistema una risposta turistica che si propone come motore per il rilancio turistico delle Marche soprattutto in questa provincia, forte della posizione, la più a nord della Regione, lontana dall’epicentro del sisma. Domani sabato 26 la festa inizia con  la XIII edizione di Candele a Candelara quando alle ore 10.00 ci sarà l’apertura dei mercatini, presepi e luminarie ad effetto, nell’antico borgo medievale dove ogni sera la luce artificiale viene spenta per lasciare posto a migliaia di fiammelle accese, con spettacoli e animazioni per bambini, la preparazione dal vivo di candele con cera d’api e l’esposizione di sculture in ferro battuto che illuminandosi diventano personaggi del Presepe fino al 11 dicembre (per le date www.candelara.com).  Sempre domani sabato alle ore 15,30 a Mombaroccio si inaugura alla Porta del Borgo “E’ Natale, Mombaroccio in festa”  alla presenza di Damiano Bartocetti presidente provinciale Unpli, di Paolo Pavan, Presidente dell’Azienda di Soggiorno di Bolzano,  Juri Andriollo, consigliere comunale e rappresentante del comune di Bolzano, delegato del Sindaco, Renato Claudio Minardi, vice Presidente del Consiglio Regione Marche,  Padre Tommaso Fiorentini, Superiore del Santuario del Beato Sante dell’ordine dei Frati Francescani Minori, Sindaci del territorio e autorità locali e rappresentati delle forze dell’ordine. Tra le mura del castello medievale mercatini di artigianato artistico e prodotti tipici, nevicate artificiali al tramonto e suggestive musiche di zampognari ad accompagnare il Presepe Vivente (per le date www.nataleamombaroccio.it).  A Gradara alle ore 10,00 di domani 26 novembre nel castello di Paolo  Francesca si aprirà la ‘Casa di Babbo Natale’ con animazioni, musica, degustazioni e visite guidate fino all’8 gennaio (www.gradara.org). Sempre sabato 26 alle ore 18,00 a Pesaro nel centro storico ci sarà una emozionante  cerimonia di accensione delle luminarie, con spettacolo di video-mapping, proiezioni laser, illuminazione dei palazzi storici, inaugurazione “Christmas on ice” – pista pattinaggio su ghiaccio, accensione Albero di Natale, l più illuminato d’Italia, proiezioni “cascate di fiocchi”, filodiffusione musicale di brani natalizi, apertura dei mercatini. Pesaro nel Cuore, Christmas … very (n)ice’ avrà anche aperture straordinarie di musei, monumenti e biblioteche, animazione per i più piccoli, canti di Natale e cene a lume di candele per degustare l’eccellenza enogastronomica del territorio. Domenica 27 novembre la festa inizia nella città di Fano con inaugurazione alle ore 18,00   per protrarsi fino al 7 gennaio, con ‘Il Natale più’ con l’albero artistico, le luminarie nel centro storico la cui suggestione sarà completata dalla nuova coreografia con l’arredo di luci al LED accompagnate da musica diffusa, mercatini e il Presepe meccanico di San Marco con più di cinquecento statue e raffigurazioni dipinte, tra i più belli del Centro Italia (www.prolocofano.it). Sempre il 27 novembre inaugurazione alle ore 10,30 tutto pronto per le idee regalo per tutti e un’atmosfera suggestiva a Frontone  fino al 18 dicembre, con la XV edizione di “Nel Castello di Babbo Natale”, mercatino con espositori di qualità allestito all’interno del Castello risalente all’XI secolo (per le date mercatini.castellodifrontone.it). Particolarmente ricco sarà poi il calendario delle natalogie a Urbino: la ‘Festa del Duca d’Inverno’ nei giorni 8, 9 e 10 dicembre con presepe vivente rinascimentale, mercato storico con banchi riprodotti fedelmente da miniature del ‘400 e sfilate storiche. Nello stesso week end prenderà il via anche la XVI edizione de ‘Le Vie dei Presepi’, mostra con punti espositivi in piazze e vicoli della città di presepi a tema diverso provenienti da tutto il mondo, realizzati con materiali di ogni tipo, che si protrarrà fino all’8 gennaio (per dettagli www.urbinofestadelduca.it).

Dall’8 all’11 dicembre a Pergola, da non perdere ‘Cioccovisciola di Natale’, la festa per grandi e piccini dove il cioccolato si unisce alla pasticceria natalizia, ai mercatini, alle tradizioni, agli artisti, alle idee regalo e ai prodotti tipici (www.comune.pergola.pu.it).

Per tutto il periodo natalizio, dall’8 dicembre fino all’8 gennaio  a Fossombrone è  ‘Magic Christimas’, ovvero spettacoli di luci, suoni, fuochi e neve artificiale che accompagnano l’acquisto di regali nel centro storico addobbato, mentre quella che tutte le feste si porta via è la Festa Nazionale della Befana a Urbania, dal 4 al 7 gennaio 2017, con divertimento, sfilate, spettacoli e la discesa acrobatica finale della Befana dalla torre campanaria del Comune (www.festadellabefana.com).

Il programma completo delle iniziative è eventi.turismo.marche.it, numero verde 800 563 800, pagina Facebook https://www.facebook.com/events/217738078661881/

Contatti stampa
Marte Comunicazione snc. Di Marzia Morganti Tempestini & C.
Tel. 335 6130800 Email: marzia.morganti@gmail.com

Doppio appuntamento a Mangiamusica: Cassano e Perversi dei Matia Bazar (con Marras) e Oreglio e Patrucco

a84351b2-73ad-4144-9815-0be920c86db8Doppio appuntamento a Mangiamusica: Cassano e Perversi dei Matia Bazar (con Marras) e Oreglio e Patrucco
Venerdì 25 e sabato 26 novembre al Teatro Magnani di Fidenza. E in degustazione gratuita il Parmigiano bio di Persegona e il tosone in camicia “firmato” da Cristina Cerbi, chef dell’Osteria di Fornio

FIDENZA (Parma) – Entra nel vivo Mangiamusica – Note pop, cibo rock, rassegna che ha debuttato sabato scorso, al Teatro Magnani di Fidenza, con Niccolò Agliardi che, accompagnato al piano da Edwyn Roberts, ha strappato applausi a scena aperta.

IL FONDATORE DEI MATIA BAZAR E “TUTTO UN MONDO INTORNO” A LUI…
L’ultima settimana di novembre propone, in questo nuovo format a ingresso libero creato e diretto dal giornalista Gianluigi Negri, due appuntamenti molto diversi tra loro, ma ugualmente imperdibili. Venerdì 25 novembre, alle 21, tre grandi musicisti saranno i protagonisti dello spettacolo “Ma se ghe pensu”: il fondatore dei Matia Bazar, Piero da3d9715-f94f-4101-bd05-c008bee774faCassano, racconterà in musica la sua straordinaria carriera, accompagnato sul palco dal polistrumentista dei Matia Fabio Perversi e dall’amico cantautore e chitarrista Piero Marras. Dagli esordi genovesi prima della nascita dei Matia Bazar (amicizie con De André e Lauzi, tra i tanti) ai grandi successi “Solo tu”, Stasera che sera”, “C’è tutto un mondo intorno”, “Cavallo bianco”, “Per un’ora d’amore”, dall’amicizia con Ramazzotti (che lo ha portato a comporre brani come “Una storia importante”, “Adesso tu” e “Cose della vita”) alle collaborazioni con Anna Oxa (“Quando nasce un amore”) e Mina (“Rose su rose”, “Comincia tu”). Condurrà la serata il critico musicale Enzo Gentile.

TRA COMICITA’ E TEATRO CANZONE
Due chitarre saliranno sul palco del Magnani la sera successiva, sabato 26 novembre, sempre alle 21: sono quelle di Flavio Oreglio e Alberto Patrucco, attori comici di cabaret legati a “Zelig”, con il teatro canzone e la musica nel sangue, bravissimi tanto a suonare la chitarra quanto il pianoforte. Entrambi hanno fatto il loro ingresso nel mondo dello spettacolo attraverso la musica. Insieme “non fanno mai la stessa cosa”, ma hanno annunciato, per questa serata di Mangiamusica, omaggi ai grandi con i quali si sono formati e che hanno frequentato: da Nanni Svampa e i Gufi a Brassens, da Gaber a Jannacci, solo per citarne alcuni. E tra battute, ricordi e citazioni, non mancheranno le sorprese.

LE DEGUSTAZIONI
Venerdì 25 il pubblico e i protagonisti andranno alla scoperta del Parmigiano Reggiano biologico dell’Azienda Agricola Persegona di Pieve di Cusignano, mentre sabato 26 è annunciato uno show cooking, con Cristina Cerbi (chef dell’Osteria di Fornio) che preparerà uno speciale tosone in camicia.

LA PROSSIMA SETTIMANA A MANGIAMUSICA
La settimana successiva Mangiamusica si chiuderà venerdì 2 dicembre con Neri Marcorè (voce e chitarra), le sue imitazioni e le “sue canzoni altrui”. In degustazione gratuita le birre del Birrificio Toccalmatto. Solo in questo caso è previsto un ingresso con offerta minima a 5 euro, interamente devoluto per la ricostruzione di Arquata del Tronto.

#cantachesimangia

Giuliano Persegona

Elisabetta Rogai e Pistoia, Capitale della Cultura 2017

10606284_10205373918774036_272118490554091762_n (2)Elisabetta Rogai e Pistoia, Capitale della Cultura 2017

Emblematica a metà anno 2017 la performance live dell’artista fiorentina Elisabetta Rogai con la sua tecnica EnoArte, organizzata dalla CNA di Pistoia sotto la Presidenza della D.ssa Elena Calabria; l’artista, famosa in tutto il mondo per aver saputo coniugare l’arte con il vino, eclettica e mutevole nella sua tecnica unica di usare il vino al posto dei colori, raggiunge la bellezza usando il prodotto della terra, proprio come fa l’artista con la trasformazione artistica del pensiero, così allo stesso modo avviene nel processo che porta l’acino a diventare vino.
La performance, che sarà annunciata dalla Presidente Elena Calabria all’inaugurazione della mostra Art&Craft il prossimo 25 novembre, alla presenza delle maggiori Autorità cittadine e regionali, sarà su una lastra di marmo del maestro artigiano Marco Nardini di Pescia, recentemente nominato Maestro pistoia_2Artigiano, effettuata con un vino del territorio.
La nuova dimensione in cui l’artista si confronta, una specifica propensione della materia a lasciarsi forgiare, pone la Rogai davanti ad una nuova sezione del suo lavoro, il marmo, e lei lo plasma di colore, gli da un anima, crea l’inedito abbinamento marmo e vino, il marmo usato come tela d’artista per dipingere con il vino, abbinamento insolito ma anche logico, quello di unire, con l’arte, due prodotti del territorio che rappresentano in maniera efficace la nostra terra e tutti le caratteristiche della cultura come tradizioni, storia e la proiezione verso il futuro, stagione dopo stagione.
Capitale italiana della cultura 2017, Lonely Planet, celebre editore mondiale di guide turistiche, piazza Pistoia al sesto posto delle dieci città da visitare assolutamente nel 2017. Proprio l’elezione a Capitale della cultura 2017 sta mettendo la città sempre più sotto i riflettori. E adesso arriva una “investitura” anche dalla casa editrice per eccellenza di guide di viaggio.
Pistoia, che oggi è parte integrante dell’area metropolitana di Firenze-Prato–Pistoia, ha tanta storia alle spalle. Sorta ad opera dei Romani probabilmente su insediamento  etrusco,  è situata  nella piana che unisce le tre città toscane.  La sua posizione geografica al crocevia di vie commerciali, fin dall’antichità fu centro mercantile molto attivo. Tanti i mercati e banchieri di Pistoia  che commerciavano con tutto il mondo allora conosciuto.
Le porte di Pistoia si aprirono, Firenze e Lucca avevano vinto una battaglia partita molti anni prima e nata, probabilmente, dalla lite interna della famiglia Cancellieri a Pistoia e le lotte tra i Cerchi e i Donati a Firenze, la scissione tra dei Guelfi fiorentini. E il torto politico di Pistoia fu quello di ergersi a baluardo dei Bianchi. La sua storia poi segue quella della Toscana, con le riforme dei Lorena, l’annessione al Regno d’Italia. La Seconda Guerra Mondiale la vide protagonista con tutta la sua popolazione in atti che l’anno portata ad essere una delle città italiane decorate al valor militare.

Cheesecake bars alla zucca

4pumpkin-bars-newCheesecake bars alla zucca

Per concludere la classica cena del Ringraziamento non può mancare la tipica torta di zucca speziata, qui realizzata in versione cheesecake.

Ingredienti
⦁200 gr di farina 00
⦁50 gr di brown sugar (potete sostituirlo con zucchero normale)
⦁un pizzico di sale
⦁115 gr di burro freddo, tagliato in pezzettini
⦁230 gr di formaggio Philadelphia, ammorbidito a temperatura ambiente
⦁100 gr di zucchero
⦁430 gr di purea di zucca (qui sotto trovate la ricetta)
⦁3 uova
⦁1 cucchiaino di estratto di vaniglia (facoltativo)
⦁1 cucchiaino di zenzero in macinato
⦁2 cucchiaini di cannella macinata
⦁1/2 cucchiaino di noce moscata macinata
⦁1/4 cucchiaini di chiodi di garofano in polvere

Preparazione per 20 barrette
Scaldate il forno a 180°C.  Foderate di alluminio una teglia rettangolare di circa 23×33 cm e imburrate l’alluminio. Nella ciotola di un robot da cucina con la lama di metallo, unite la farina, lo zucchero, il sale e azionate brevemente per mescolarli. Unite i pezzetti di burro freddi e lavorate rapidamente nel robot fino a ottenere un impasto di briciole. Versate le briciole nella teglia imburrata e pressatele con le mani per formare una base uniforme sul fondo della teglia.
Infornate a 180°C fino a che i bordi della crosta cominceranno a dorarsi, circa 10-15 minuti.
Nel frattempo, mescolate insieme il formaggio Philadelphia e lo zucchero fino ad ottenere una crema omogenea. Unite la purea di zucca, le uova, l’estratto di vaniglia, le spezie e un pizzico di sale e mescolate fino ad amalgamare il tutto. Versate la crema di zucca sopra la base precotta e infornate nuovamente a 190°C per altri 20-25 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare a temperatura ambiente per un’ora prima di trasferire nel frigorifero. Per servire, togliete l’alluminio e tagliate in quadratini.

Credits:
Foto di Emile Henry www.emilehenry.com
Ricette di Laurel Evans www.unamericanaincucina.com

GRUPPO CAMPARI
Davide Campari-Milano S.p.A., con le sue controllate (‘Gruppo Campari’), è uno dei maggiori player a livello globale nel settore del beverage. E’ presente in oltre 190 paesi del mondo con posizioni di primo piano in Europa e nelle Americhe. Il Gruppo, fondato nel 1860, è il sesto per importanza nell’industria degli spirit di marca. Il portafoglio conta oltre 50 marchi e si estende dal core business degli spirit a wine e soft drink. I marchi riconosciuti a livello internazionale includono Aperol, Appleton Estate, Campari, SKYY e Wild Turkey. Con sede principale in Italia, a Sesto San Giovanni, Campari conta 16 impianti produttivi e 2 aziende vinicole in tutto il mondo, e una rete distributiva propria in 19 paesi. Il Gruppo impiega circa 4.000 persone. Le azioni della capogruppo Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM) sono quotate al Mercato Telematico di Borsa Italiana dal 2001. Per maggiori informazioni: http://www.camparigroup.com/it.
Bevete responsabilmente

Gruppo Campari
Paola Paletti Tel +39 02 62251
Paola.Paletti@campari.com

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Marianna Lovagnini – Tel 02 85457040
Marianna.Lovagnini@havaspr.com

Il Cornbread

ANTIPAstoIl Cornbread

Il Cornbread, un gustoso pane di mais tipico della stagione autunnale
Per 8 persone
⦁ 200 gr di farina 00
⦁ 150 gr farina di mais gialla
⦁ 2 cucchiaini di lievito in polvere
⦁ ¼ di un cucchiaino di bicarbonato di sodio
⦁ 1 cucchiaino di sale
⦁ 1 cucchiaio di zucchero
⦁ 100 gr di mais in scatola, tritato finemente o frullato grossolanamente
⦁ 120 gr di latte intero
⦁ 120 gr di yogurt
⦁ 1 cucchiaino di succo di limone
⦁ 2 uova grandi
⦁ 100 gr di burro, fuso e fatto raffreddare leggermente

Preparazione

Scaldate il forno a 200°C e imburrate una pirofila quadrata di 20 cm e mettete da parte.
Mischiate la farina, il lievito, il bicarbonato e il sale in una ciotola media e mettete da parte. In un’altra ciotola, mischiate lo zucchero, il mais tritato, il latte, lo yogurt e il succo di limone. Unite le uova e sbattete finché tutti gli ingredienti non saranno ben amalgamati. Rimarranno alcuni grumi di mais.
Incorporate delicatamente il composto con le uova al composto con la farina usando una spatola di gomma. Aggiungete il burro fuso e mescolate rapidamente fino a inumidire appena gli ingredienti secchi. Non lavorateli troppo, il composto rimarrà grumoso.
Versate l’impasto nella pirofila preparata e lisciate la superficie con la spatola. Cuocete finché è ben dorato, per 25-30 minuti, o finché uno stecchino infilzato al centro ne esce pulito. Lasciatelo raffreddare nello stampo per 10 minuti prima di servire.

Credits:
Foto di Emile Henry www.emilehenry.com
Ricette di Laurel Evans www.unamericanaincucina.com

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Capodanno alla Fattoria del Colle con Brunello Experience

Fattoria_del_Colle_bottaia_capodannoCapodanno alla Fattoria del Colle con Brunello Experience

Assaggi itineranti con musica e storia, assaggi verticali di Brunello, visite in cantina, cene degustazione e persino la produzione del proprio vino Supertuscan, esperienze con il vino che divertono e arricchiscono di conoscenze e insieme alla cucina storica rendono memorabile il Capodanno dei Brunello Lovers alla Fattoria del Colle di Trequanda: tre giorni e due notti a cavallo della notte più lunga dell’anno durante i quali i grandi vini diventano protagonisti di esperienze per gli appassionati.

Ogni giorno almeno due attività per entrare nell’affascinate mondo dei grandi vini e della tradizione Toscana in armonia con la campagna intorno e la fattoria che riportano indietro nel tempo: un programma pensato per tutti, coppie, gruppi di amici e famiglie anche allargate a cani e gatti. Mentre gli adulti saranno infatti impegnati in degustazioni e prove da aspiranti enologi, i bambini potranno giocare a panforte e anche imparare a preparalo, mentre gli amanti del wellness potranno scoprire il piacere di bere un calice nella jacuzzi del centro benessere con vista sulle Crete Senesi, oppure immersi nella vasca di legno di ginepro per la vinoterapia.

Il Capodanno alla Fattoria del Colle di Trequanda si riempie quindi di emozioni ed esperienze entusiasmanti con un programma di iniziative particolarmente ghiotto per  i “Brunello lovers”: a partire dall’esperienza multisensoriale nella cantina di Montalcino Casato Prime Donne, dove li aspetta una degustazione itinerante con 4 assaggi accompagnati da spiegazioni e l’ascolto di brani musicali selezionati appositamente dal sommelier musicista Igor Vazzaz. L’itinerario è stato recentemente arricchito con le immagini – reali e artistiche – di Montalcino proiettate nella tinaia e capaci di trasmettere le passioni e le tradizioni della gente del Brunello. Altra opportunità da non perdere è la degustazione verticale di Brunello con 4 assaggi, partendo con il barrel tasting del vino ancora in botte e la separazione dal percorso destinato al Rosso di Montalcino, fino al Brunello in bottiglia e a quello destinato a diventare Riserva.

E se il sogno di tutti gli appassionati è quello di creare un proprio vino, alla Fattoria del Colle si potrà realizzare grazie all’esperienza di Enologo per un giorno, in cui ci si cimenta nella difficile arte del “taglio” fra vini di diversi vitigni da mescolare cercando la perfetta armonia fra  tannino, alcol e frutto. Gli aspiranti enologi potranno dare un nome al loro Supertuscan, che verrà tappato per portarlo a casa.

Infine, per chi parteciperà al Cenone di Capodanno una ulteriore sorpresa: la possibilità di gustare per primo il Brunello 2012 che nasce ufficialmente proprio a mezzanotte dell’ultimo dell’anno.

Per informazioni e prenotazioni
Fattoria del Colle, Località Colle 53020 Trequanda (SI)
0577662108 info@cinellicolombini.it

Addetta stampa
Marzia Morganti Tempestini

Le donne del vino della Toscana si confrontano su rischi e tutele per le aziende nella distribuzione all’estero

donne del vino toscana logoLe donne del vino della Toscana si confrontano su rischi e tutele per le aziende nella distribuzione all’estero

Martedì 22 novembre l’incontro nell’Auditorium di ChiantiBanca a San Casciano

Ad illustrare le questioni, gli interventi “tecnici” dei due esperti di diritto vitivinicolo Avv. Marco Giuri e Avv. Serena Linopanti

Un convegno di studio sulla distribuzione all’estero e relativi rischi e tutele per le aziende sarà l’occasione per le Donne del Vino della Toscana di tornare a riunirsi, il prossimo 22 novembre alle ore 16.

Organizzato dalla Delegazione Toscana presieduta da Antonella D’Isanto, l’incontro si terrà presso l’Auditorium ChiantiBanca a San Casciano – ChiantiBanca sarà altresì sponsor dell’evento – e sarà aperto al pubblico, in particolare produttori e produttrici interessate ad approfondire l’argomento.

Ad aprire i lavori incentrati sui mercati esteri e sulla loro importanza nel panorama economico dell’enologia toscana, il saluto di benvenuto del responsabile dell’area Green Banking di ChiantiBanca Federico Rossi Ferrini e della Presidente Nazionale dell’Associazione Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini.

“L’anno che sta per concludersi – afferma Antonella D’Isanto – per la nostra Associazione è stato all’insegna della formazione e dell’impegno sociale: non solo appuntamenti strettamente connessi alla promozione del vino ma altresì occasioni di confronto su tematiche di portata più ampia come il convegno di studi per aiutare le nostre socie a crescere sui mercati esteri. Quello del vino è infatti un mondo fortemente export oriented e sono convinta che avere una adeguata formazione, su come si affronta e si gestisce il processo di internazionalizzazione della propria azienda, sia un aspetto fondamentale dal quale non si può più prescindere”.

“Ospitare questo convegno per noi è un piacere – sono le parole del vicepresidente di ChiantiBanca Stefano Mecocci – Per il tema trattato, il vino, che rappresenta un importante ambito di riferimento anche per le nostre attività di banca. Ma anche per il modo in cui questo argomento viene trattato, ovvero le modalità di distribuzione all’estero. L’export rappresenta un ambito fondamentale per le aziende vitivinicole: occasioni di approfondimento come queste, che daranno informazioni e spunti su come tutelarsi al meglio, rappresentano importanti momenti formativi. Utili al fare impresa nel modo corretto”.

L’incontro procederà quindi con gli interventi “tecnici” dei due esperti di diritto vitivinicolo Avv. Marco Giuri e Avv. Serena Linopanti. In particolare, durante il convegno moderato dalla stessa Presidente della Delegazione Toscana dell’Associazione Donne del Vino Antonella d’Isanto, saranno trattati gli strumenti contrattuali per la distribuzione all’estero con un focus sulla sicurezza, sul contratto di agenzia e sul contratto di distribuzione, sulle clausole di salvaguardia supportate da esempi pratici oltre a fornire cenni su procedure e prassi del recupero crediti all’estero.

Presidente Donne del Vino Toscana Antonella D’Isanto – tel. 055-8075503

La Toscana per Norcia

norcia okLa Toscana per Norcia

19 Novembre 2016, ore 20,30

Chiesa S. Jacopo in Campo Corbolini
Con il Patrocinio:

Una cena speciale, con il cuore, in cui  la solidarietà è protagonista: Sabato 19 Novembre alle ore 20:30 presso la chiesa di San Jacopo in Campo Corbolini (Via Faenza 43, Firenze) si terrà la cena di beneficenza “La Toscana per Norcia” per raccogliere fondi da destinare alla comunità terremotata, dove il 100% del ricavato andrà devoluto alla popolazione colpita dalla tragica vicenda.
A organizzare questa serata unica, che coniuga cucina e solidarietà, sabato 19 novembre, sarà l’Associazione FenImprese Firenze, costituita da giovani imprenditori e professionisti fiorentini, presieduta da Sheila Papucci.
Lo staff lavorerà per dar vita ad un menu d’eccezione in cui spiccheranno le eccellenze toscane dai salumifici alla pasticceria. In abbinamento alle portate gli ospiti potranno degustare grandi vini, grazie alla solidarietà di famose cantine  locali.
Si parte da un antipasto composto dalla Mortadella Mannori IGP di Prato, degustazione dei prodotti caseari della Cooperativa Agricola il Forteto Mugello, ribollita del ristorante Bocca di Leone, il peposo della storica Macelleria Soderi , il dolci dell’antica pasticceria Sieni fondata nel 1909, il caffe della torrefazione fiorentina Jolly Caffe, il vino delle eccellenze vinicole della Tenuta Maiano e Le Filigare ed il pane e la schiacciata sfornata dal Pugi. Il Servizio gestito e coordinato dal Catering Lo Scalco nella splendida location messa a disposizione dall’Istituto Lorenzo De’ Medici.
Quello che verrà raccolto – puntualizza la Presidente FenImprese Firenze Sheila Papucci –  sarà inviato totalmente, tramite l’Abate Bernardo del Monastero Benedettino di San Miniato al Monte di Firenze ai colpiti dal terremoto per sostenerli nel ritorno alla normalità della vita e delle attività produttive. Si tratta di un piccolo, ma significativo contributo – commenta Sheila Papucci – che si aggiunge alle numerose iniziative messe in campo in Italia subito dopo il devastante sisma di ottobre per aiutare gli sfollati e per consentire agli abitanti di  Norcia che non hanno abbandonato il loro territorio di superare questa prima fase di emergenza e di attrezzarsi per fronteggiare al meglio i rigori dell’inverno, dimostrando in maniera concreta, quanto importante sia lo sforzo che ognuno può fare per aiutare chi soffre. Abbiamo registrato la piena disponibilità della Regione Toscana, grazie al Presidente Giani e al VicePresidente Stella, disponibili a ridurre le distanze tra istituzioni e cittadini, dimostrando che la politica è capace di azioni solidali. Oltre alla disponibilità di Fenimprese  è stata registrata la piena collaborazione di tanti imprenditori e aziende che hanno messo a disposizione della cena i loro prodotti e servizi a titolo completamente gratuito, e a loro va un mio grazie commosso e riconoscente, come Sandro Baldi de Lo Scalco Catering, Macellerie Soderi, Cantine Le Filigare e Tenuta Maiano, Ristorante Bocca di Leone, Jolly Caffè, Salumificio Mannori, Pasticceria Sieni, Cooperativa Agricola Il Forteto Mugello, il forno Pugi e l’Istituto Lorenzo De’ Medici.
Sono stato coinvolto emotivamente – come ci racconta Sandro Baldi de Lo Scalco Catering – dalla chiamata di Sheila Papucci –  infatti questa azione è una goccia in mare, rispetto al dramma, ma mi sono messo subito a disposizione, questo è un segnale importante, il 100% del ricavato di questa cena sarà devoluto totalmente ai terremotati senza nessun recupero delle spese o di altri costi da parte nostra o dell’organizzazione, questo è un bellissimo messaggio di unità e speranza per tutti.

Il costo della cena è di 25 € per persona.

Info e prenotazioni:
055-218182
info@fenimpresefirenze.it
www.facebook.com/FenImpreseFirenze

FenImprese si presenta al territorio
FenImprese  Associazione Nazionale Datoriale senza fini di lucro  ha inaugurato la sede toscana, a Firenze, il 3 ottobre scorso, presso la Sede del Consiglio Regionale della Toscana Provincia di Firenze, e, oltre al Presidente Nazionale Luca Mancuso e il Dirigente Nazionale Andrea Esposito, sono intervenuti, con il loro contributo,  Eugenio Giani Presidente Consiglio Regionale della Toscana, Marco Stella Vicepresidente Consiglio Regionale della Toscana e Sheila Papucci Presidente FenImprese Provincia di Firenze, Filippo Cassetti Burchi Vicepresidente FenImprese Firenze e Marco Crisci Direttore FenImprese Firenze.
FenImprese,  presente su tutto il territorio Nazionale con sedi Regionali e sedi Provinciali, si rivolge a tutti gli imprenditori, con la possibilità di poter usufruire di una attività sindacale e di servizi incisivi, sia per presentare proposte volte al miglioramento dell’esistenza delle PMI sia volti alla generazione di vantaggi e risparmi fondamentali per il  tessuto produttivo italiano.
I numeri dell’Associazione: più di 6.000 imprese associate, 25 Punti associativi in tutta Italia ed in costante crescita, più di 1.000 convenzioni professionali stipulate, età media dei dirigenti 35 anni, in apertura nuove 20 sedi provinciali.

Federazione Nazionale delle Imprese, Industria, Sanità e Turismo
FenImprese Firenze, Via Solferino, 22
Telefono  055 218182

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/FenImpreseFirenze
Sito del Nazionale: http://fenimprese.com/

Wild Turkey

Image.14782500559200Wild Turkey
Dalle origini fino a oggi, Wild Turkey ha mantenuto inalterati gli originali processi di distillazione e maturazione che conferiscono al prodotto il tipico gusto ricco, deciso e complesso.

Wild Turkey è una vera icona americana e rappresenta, ancora oggi, la più autentica tradizione artigianale di qualità nella produzione del bourbon.

Riconosciuto come prodotto tipicamente statunitense dal Congresso del 1964, il bourbon è entrato a far parte della cultura americana dopo la “Ribellione del Whisky” che, sul finire del 1700, ha reso il Kentucky capitale della sua produzione. La storia della distilleria Wild Turkey, allora chiamata “Distilleria Ripy”, inizia nel 1840, quando John e James Ripy arrivano a Lawrenceburg dall’Irlanda.

Sopravvissuta al Proibizionismo grazie a un’ostinata lealtà al proprio spirito a stelle e strisce, nel 1933 la distilleria riprende la produzione e solo un anno più tardi acquisisce il nome di “Wild Turkey”.

Il nome fu coniato quando Thomas Mc Carthy, un dirigente della società, condivise con gli amici una bottiglia di “101 proof” durante una battuta di caccia al tacchino selvatico. Il bourbon, molto apprezzato, fu presto chiamato dagli amici “quello del tacchino selvatico” e Mc Carthy, per onorare il buon gusto degli amici, trasformò il soprannome in un marchio leggendario.

Wild Turkey mantiene, ancora oggi, la ricetta originale: è ottenuto da una miscela di cereali selezionati e reso cristallino dall’acqua filtrata del pozzo della distilleria, ritenuta così pura che la città di Lawrenceburg ha costruito il proprio impianto idrico sugli stessi terreni.
Utilizzando solo processi naturali, Wild Turkey è stagionato in botti di rovere americano affumicato, dette #4 Alligator char, che conferiscono al bourbon un intenso color ruggine e, al tempo stesso, un caratteristico sapore dolce che ricorda la vaniglia e il caramello.
Infine, il fattore determinante dell’unicità di Wild Turkey è l’esperienza del Master Distiller Jimmy Russell, che lavora in distilleria da oltre 60 anni e fa parte della Kentucky Bourbon Hall of Fame, istituita nel 2001 dalla Kentucky Distillers’ Association per celebrare le personalità che hanno contribuito maggiormente allo sviluppo e alla crescita del bourbon.
Utilizzando gli stessi metodi propri della tradizione, sapientemente combinati con tecnologie innovative, la distilleria oggi produce numerose tipologie di bourbon. Sono disponibili in Italia: Wild Turkey 81, Wild Turkey 101 e Wild Turkey Rare Breed.

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Davide Campari-Milano S.p.A., con le sue controllate (‘Gruppo Campari’), è uno dei maggiori player a livello globale nel settore del beverage. E’ presente in oltre 190 paesi del mondo con posizioni di primo piano in Europa e nelle Americhe. Il Gruppo, fondato nel 1860, è il sesto per importanza nell’industria degli spirit di marca. Il portafoglio conta oltre 50 marchi e si estende dal core business degli spirit a wine e soft drink. I marchi riconosciuti a livello internazionale includono Aperol, Appleton Estate, Campari, SKYY e Wild Turkey. Con sede principale in Italia, a Sesto San Giovanni, Campari conta 16 impianti produttivi e 2 aziende vinicole in tutto il mondo, e una rete distributiva propria in 19 paesi. Il Gruppo impiega circa 4.000 persone. Le azioni della capogruppo Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM) sono quotate al Mercato Telematico di Borsa Italiana dal 2001. Per maggiori informazioni: http://www.camparigroup.com/it.
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Wild Turkey: la storia e le caratteristiche del bourbon del Kentucky

Image.14782500559200Wild Turkey: la storia e le caratteristiche del bourbon del Kentucky
Dalle origini fino a oggi, Wild Turkey ha mantenuto inalterati gli originali processi di distillazione e maturazione che conferiscono al prodotto il tipico gusto ricco, deciso e complesso.

Wild Turkey è una vera icona americana e rappresenta, ancora oggi, la più autentica tradizione artigianale di qualità nella produzione del bourbon.

Riconosciuto come prodotto tipicamente statunitense dal Congresso del 1964, il bourbon è entrato a far parte della cultura americana dopo la “Ribellione del Whisky” che, sul finire del 1700, ha reso il Kentucky capitale della sua produzione. La storia della distilleria Wild Turkey, allora chiamata “Distilleria Ripy”, inizia nel 1840, quando John e James Ripy arrivano a Lawrenceburg dall’Irlanda.

Sopravvissuta al Proibizionismo grazie a un’ostinata lealtà al proprio spirito a stelle e strisce, nel 1933 la distilleria riprende la produzione e solo un anno più tardi acquisisce il nome di “Wild Turkey”.

Il nome fu coniato quando Thomas Mc Carthy, un dirigente della società, condivise con gli amici una bottiglia di “101 proof” durante una battuta di caccia al tacchino selvatico. Il bourbon, molto apprezzato, fu presto chiamato dagli amici “quello del tacchino selvatico” e Mc Carthy, per onorare il buon gusto degli amici, trasformò il soprannome in un marchio leggendario.

Wild Turkey mantiene, ancora oggi, la ricetta originale: è ottenuto da una miscela di cereali selezionati e reso cristallino dall’acqua filtrata del pozzo della distilleria, ritenuta così pura che la città di Lawrenceburg ha costruito il proprio impianto idrico sugli stessi terreni.
Utilizzando solo processi naturali, Wild Turkey è stagionato in botti di rovere americano affumicato, dette #4 Alligator char, che conferiscono al bourbon un intenso color ruggine e, al tempo stesso, un caratteristico sapore dolce che ricorda la vaniglia e il caramello.
Infine, il fattore determinante dell’unicità di Wild Turkey è l’esperienza del Master Distiller Jimmy Russell, che lavora in distilleria da oltre 60 anni e fa parte della Kentucky Bourbon Hall of Fame, istituita nel 2001 dalla Kentucky Distillers’ Association per celebrare le personalità che hanno contribuito maggiormente allo sviluppo e alla crescita del bourbon.
Utilizzando gli stessi metodi propri della tradizione, sapientemente combinati con tecnologie innovative, la distilleria oggi produce numerose tipologie di bourbon. Sono disponibili in Italia: Wild Turkey 81, Wild Turkey 101 e Wild Turkey Rare Breed.

Wild Turkey 81
E’ un blend di bourbon maturati da 6 a 8 anni nelle celebri botti in rovere americano affumicato dette N. 4 Alligator. È un whiskey dal carattere morbido, ideale per chi degusta il Kentucky straight bourbon per la prima volta. Può essere gustato liscio, on the rocks ed è perfetto per la miscelazione.
GRADAZIONE ALCOLICA: 40,5% VOL.
DEGUSTAZIONE:
Alla vista si presenta di un ricco color ambra. Al naso le iniziali note fruttate lasciano spazio a caramella mou, toffee e legno affumicato. Al palato un sentore di scatola da sigari apre alla dolcezza di vaniglia e pera, con un finale lungo e persistente di caramello tostato e spezie che ne esaltano la rotondità.

Wild Turkey 101
Blend di bourbon invecchiati da 8 a 12 anni, è il bourbon di chi ama lo spirito dell’America autentica e cerca l’intensità di un gusto deciso e complesso.
Un prodotto per i puristi del bourbon, bevuto liscio o con ghiaccio. In miscelazione è adatto alla creazione di whiskey cocktail più sofisticati.
GRADAZIONE ALCOLICA: 50,5% VOL.
DEGUSTAZIONE:
Robusto e corposo, dal colore intensamente ambrato. Un’esplosione di sentori di vaniglia e caramello colpisce subito le narici, con tracce di miele e arancia, per poi aprirsi a note intense di vaniglia, mou e legno di quercia. All’assaggio è ricco e potente, sprigiona un’anima di spezie, pepe nero e accenni frutta secca. Il finale è molto lungo, profondo e morbido, inequivocabilmente affumicato.
Wild Turkey Rare Breed
E’ il bourbon degli intenditori più esigenti: una vera “preda rara”. Prodotto artigianalmente e distillato in piccoli alambicchi, è il “barrel proof” bourbon più venduto nel mondo. Blend di bourbon invecchiati da 8 a 12 anni.
Jimmy Russell, il Master Distiller che l’ha creato, consiglia di tenerlo in freezer per esaltarne il gusto e per non diluirne l’aroma con il ghiaccio.
GRADAZIONE ALCOLICA: 56,4% VOL.
DEGUSTAZIONE:
Complesso, dall’elegante colore d’ambra scura. Stuzzica il naso con le sue note di fiori freschi, pepe nero e mandorle, per poi aprire a una dolcezza di miele e datteri. Di corpo pieno, all’assaggio si presenta eccezionalmente morbido, con note fresche di arancia e menta e sentori di tabacco. Il finale è lungo, caldo e lascia in bocca accenni di nocciola, peperone dolce e pane bianco tostato.

GRUPPO CAMPARI
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Delizioso Tiramisù allo yogurt con prugne

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Delizioso Tiramisù allo yogurt con prugne

Ingredienti
1 baccello di vaniglia
150 gr di prugne secche della California
250 gr di yogurt magro
200 gr di formaggio fresco
5 cucchiai di miele fluido
100 ml di espresso
6 cucchiai di rum (opzionali)
200 gr di savoiardi
Cacao in polvere, non zuccherato per cospargere

Preparazione
Tagliate a metà il baccello di vaniglia e grattate per estraete la polpa. Tagliate le prugne secche in pezzi grossolani e miscelate con lo yogurt, il formaggio fresco, lo sciroppo di agave, la polpa di vaniglia e 5 cucchiai di espresso fino ad ottenere una massa omogenea. Mescolate il restante espresso con il rum.
Ponete la metà dei savoiardi in una teglia e bagnate generosamente con la miscela espresso-rum. Aggiungete la metà della quantità di crema di yogurt e distribuite omogeneamente, disponete i restanti biscotti sulla crema ed irrorate con il restante espresso. Distribuite la rimanente crema sui biscotti ed appiattitela. Fate riposare il tiramisù in frigo per almeno 4 ore.
Quindi cospargete il tiramisù con abbondante cacao in polvere e servite guarnito con scaglie di cioccolato e menta.

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Il pluripremiato Glen Grant lancia DUE nuovi whisky PREMIUM:12 Year Old E 18 Year Old

GG 18yo Bottle RenderokIl pluripremiato Glen Grant lancia DUE nuovi whisky PREMIUM:12 Year Old E 18 Year Old

Glen Grant lancia due nuovi Scotch whisky Single Malt e si presenta con un look totalmente rinnovato

Il pluripremiato Glen Grant lancia i nuovi Scotch whisky Single Malt 12 Year Old e 18 Year Old, presentandosi con un look nuovo e contemporaneo grazie al restyling del packaging e del logo.

L’introduzione nella gamma Glen Grant di questi due nuovi whisky autentici mira a confermare il posizionamento del brand quale uno dei leader storici nel mercato dei whisky premium, rispondendo a una sempre maggiore richiesta di Scotch whisky Single Malt di alta qualità nel mondo.

I nuovi 12 Year Old e 18 Year Old permettono di apprezzare ancor di più il carattere inconfondibile del Single Malt scozzese per eccellenza, che coinvolge fin dal primo sorso, e il suo gusto pulito e complesso al tempo stesso, ottenuto grazie al processo di distillazione e purificazione ideato da James Grant.

GG 12yo Bottle RenderokGlen Grant 12 Year Old, caratterizzato da un intenso colore dorato e un aroma fruttato con sentore di mandorla e agrumi, è un eccezionale Scotch whisky Single Malt che delizia il palato con la delicatezza delle sue note di caramello e torta di mele, e con il suo retrogusto fruttato persistente che chiude con cenni leggermente speziati.

Glen Grant 18 Year Old è uno Scotch whisky Single Malt unico che, grazie a una maturazione di almeno 18 anni in botti di quercia della qualità più pregiata, presenta un brillante colore dorato e un seducente aroma floreale. Profondamente strutturato e complesso, questo whisky ricco e vibrante si caratterizza per un sapore che mescola splendidamente malto, caramello, vaniglia e uva passa, finendo con un persistente retrogusto dolce e leggermente speziato.

Attraverso il nuovo look, Glen Grant rivoluziona la propria gamma di colori per permettere di distinguere con facilità le varietà di prodotto disponibili. Glen Grant 12 Year Old presenta un’etichetta e una confezione di un luminoso color bronzo, mentre 18 Year Old è racchiuso in un’elegante confezione regalo blu con sfumature argento che ne esaltano il pregio.

Restano infine confermati, all’interno della gamma, l’intramontabile Glen Gran 5 Year Old, il più fresco e leggero della gamma che, cremoso e fruttato sul palato, ha una nota finale leggermente secca di noci, e il pluripremiato Glen Grant 10 Year Old, che si contraddistingue per il suo colore ricco e il gusto persistente con un morbido retrogusto di mandorla.

Il nuovo logo Glen Grant e il monogramma della famiglia Grant campeggiano sulla parte anteriore delle bottiglie, con un delicato intreccio delle lettere “J”, “R” e “G” in un design senza tempo. La “J” sta per James “The Major” Grant, mentre la “R” è l’iniziale del nome della sua prima moglie, Rose, riportando all’attenzione del pubblico la radicata tradizione familiare dello Scotch whisky Single Malt più pregiato al mondo.

Dennis Malcolm, Master Distiller di Glen Grant, ha dichiarato: “Siamo lieti di lanciare tre nuovi whisky premium e di presentare il nuovo logo e i nuovi pack, espressione di un design moderno. Glen Grant ha investito in modo significativo per soddisfare la crescente richiesta, da parte del pubblico, di whisky pregiati dal sapore corposo. Siamo soddisfatti del nuovo look perché rispecchia perfettamente la passione, la maestria e la tradizione familiare che da sempre caratterizzano Glen Grant, preservando al contempo l’autenticità delle nostre origini scozzesi. Siamo certi che, grazie alla qualità unica dei prodotti e alla nostra storia, i nuovi whisky riscontreranno grande successo.”

Tutti i whisky della gamma nascono da una combinazione di acqua purissima delle Highlands scozzesi, calore, malto d’orzo e lievito, unita a un’appassionata dedizione e a un processo che, seppur evolutosi nei secoli, resta sempre fedele al suo passato.
Ma che cosa rende Glen Grant così speciale? Pur comprendendo che i consumatori fossero alla ricerca di un’alternativa ai whisky forti e decisi, James ‘The Major’ Grant non era disposto a scendere a compromessi producendo una miscela. Il distillato è dunque il risultato degli alti e stretti alambicchi e dei purificatori speciali che, introdotti oltre un secolo fa, sono usati ancora oggi. Questo Single Malt ottiene il suo colore unico grazie alle botti di quercia nelle quali matura per lungo tempo.

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Glen Grant
La storia di Glen Grant inizia nel 1840 a Rothes, Speyside, regione scozzese storica per la produzione di whisky, ad opera dei fratelli John e James Grant. Glen Grant, tutt’oggi prodotto a Rothes, è attualmente il quinto brand di Single Malt a livello mondiale e leader nel mercato del whisky in Italia.

Glen Grant vanta un palmarès unico di prestigiosi riconoscimenti, tra cui il premio Best Single Malt Scotch: 10 Years and Under, conferito dall’autorevole Jim Murray per quattro anni consecutivi, e il premio Single Malt of the Year (Multiple Casks) vinto nel 2016.

Il colore chiaro e il gusto delicato, elegante e seducente che hanno reso Glen Grant famoso in tutto il mondo sono il risultato del processo di distillazione in alti e stretti alambicchi e dei purificatori speciali che James “The Major” Grant, nipote del fondatore John Grant, introdusse oltre un secolo fa. In uso ancora oggi, questa tecnica tradizionale rimane un tratto distintivo del brand.

Gestione e supervisione della produzione sono attualmente affidate a Dennis Malcolm, pluripremiato Master Distiller di Glen Grant. Nato nel 1946 e cresciuto all’interno della distilleria, Dennis ha lavorato per più di cinquant’anni in Glen Grant, con grande passione e una conoscenza dell’industria senza pari. L’esperienza ineguagliabile di Dennis nella distillazione di Scotch whisky permette ad ogni whisky Glen Grant di esprimere quanto di meglio l’unione di spirito, botte e tempo riesca a generare.

In Italia, la gamma Glen Grant comprende 5 Year Old, 10 Year Old, 12 Year Old, 18 Year Old. Ogni variante è caratterizzata da un sapore e un aroma unici che incarnano appieno l’origine geografica di Glen Grant.
Glen Grant è stata acquisita dal Gruppo Campari nel 2006.

Gradazione alcolica degli Scotch whisky Single Malt Glen Grant
5 Year Old – 40% alc. Vol.
10 Year Old – 40% alc. Vol.
12 Year Old – 43% alc. Vol.
18 Year Old – 43% alc. Vol.

Gruppo Campari
Davide Campari-Milano S.p.A., con le sue controllate (‘Gruppo Campari’), è uno dei maggiori player a livello globale nel settore del beverage. E’ presente in oltre 190 paesi del mondo con posizioni di primo piano in Europa e nelle Americhe. Il Gruppo, fondato nel 1860, è il sesto per importanza nell’industria degli spirit di marca. Il portafoglio conta oltre 50 marchi e si estende dal core business degli spirit a wine e soft drink. I marchi riconosciuti a livello internazionale includono Aperol, Appleton Estate, Campari, SKYY e Wild Turkey. Con sede principale in Italia, a Sesto San Giovanni, Campari conta 16 impianti produttivi e 2 aziende vinicole in tutto il mondo, e una rete distributiva propria in 19 paesi. Il Gruppo impiega circa 4.000 persone. Le azioni della capogruppo Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM) sono quotate al Mercato Telematico di Borsa Italiana dal 2001. Per maggiori informazioni: http://www.camparigroup.com/it.
Bevete responsabilmente.