Il vitigno autoctono che produce questo vino è il Lambrusco Grasparossa, si coltiva nei terreni dell’alta pianura e della collina modenese.
Nella zona collinare il terreno è molto argilloso, qui il Lambrusco Grasparossa riesce a dare una produzione non abbondante, ma di buona qualità, con caratteristiche molto marcate.
Nell’alta pianura i terreni sono invece costituiti da limi e sabbie e offrono pertanto una buona permeabilità, in queste terre, il Lambrusco Grasparossa fornisce una roduzione più abbondante, ma con caratteristiche non molto diverse da quello coltivato in collina.
Questo vitigno autoctono non si è mai diffuso nella pianura, la zona di produzione comprende territori dei comuni di Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Fiorano, Formigine, Maranello, Marano sul Panaro, Modena, Prignano sul Secchia, San Cesario, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Sassuolo, Vignola, che fanno da cornice a un paesaggio di rara bellezza, antiche ville, castelli, gli Appennini fanno da sfondo su cui si staglia il Monte Cimone.
La vite sopporta facilmente le avversità e matura tardi, dopo aver attirato anche gli ultimi raggi del sole autunnale e non arrossano soltanto le foglie ma anche il raspo.
Il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro ha una struttura decisa, un colore intenso e profumi profondi che ne fanno un vino di grande carattere.
Nella tipologia tradizionale con rifermentazione in bottiglia, oggi poco utilizzata, raggiunge le sue espressioni più personali e accattivanti.
Di colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei e spuma con orli dellamedesima tonalità, al naso è vinoso e particolarmente profumato di frutta rossamatura e ricorda molto l’aroma dell’uva.
Al gusto rivela una leggera ruvidezza iniziale, riempie la bocca di sapore,armonico, gradevolmente vinoso, di equilibrata acidità, fruttato, con piacevoleretrogusto amarognolo.
Si consiglia di servire questo vino a una temperatura di quattordici gradicirca, da bersi giovane entro l’anno.Questo Lambrusco si abbina splendidamente con tutti i primi tradizionali della cucina emiliana, arrosti, salumi, nella versione amabile ha un profumo intenso, molto fruttato e sapore vinoso, amabile, molto gradevole, si sposa alla perfezione con la pasticceria secca e i dolci tipici di Modena come gli amaretti, il bensone, la torta di tagliatelle o di frumentone.
Nella versione rosato spumantizzato, si trasforma incredibilmente in un ottimo vino da aperitivo molto beverino.
Il disciplinare prevede che al Lambrusco Grasparossa possano essere affiancati altri vitigni di Lambrusco, Fortana anche chiamata l’Uva d’Oro e Malbo Gentile in percentuale non superiore al 15%.
Castelvetro città del vino si trova a 18 km a sud di Modena, adagiato su colline coltivate a vigneto.
Piazza Roma, sulla quale si affacciano il Palazzo Comunale, le Torri dell’Orologio e delle Prigioni e il Palazzo Rinaldi, è considerata il centro
del paese, è nata in epoca recente, tra il 1934 e il 1935, quando furono abbattuti tutti gli edifici ad eccezione delle Torri, per creare uno spazio
aperto affacciato sulla vallata.
II paesaggio di vigneti prosegue poi sulle colline a sud di Castelvetro, sono da segnalare importanti edifici situati in frazione di Levizzano, il Castello fortificato dove si erige imperiosa la Torre Matildica, che prima fu di Bonifacio di Toscana, padre di Matilde di Canossa, poi dal XIV secolo fu di proprietà della famiglia Rangoni fino al periodo napoleonico.
Nei sotterranei della rocca, dal 1879 è situata la Casa dei Lambruschi, enoteca comunale aperta al pubblico allo scopo di valorizzare a far conoscere i tipici prodotti locali, primo fra tutti il Lambrusco Grasparossa.
Il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro tra i Lambruschi modenesi è sicuramente quello più accattivante, più facile da capire che ti fa’ innamorare al primo sorso, un vino che piace molto alle donne, il vino per eccellenza della zona collinare e montana, chi ha imparato ad amare il lambrusco ha iniziato avvicinandosi al Grasparossa per poi scoprire un infinito mondo pieno