Pennette cacio e pepe alla romana

Pennette cacio e pepe alla romana
Ingredienti
500 gr di pennette
250 gr di pecorino romano
pepe nero
sale
olio extra vergine di oliva

Preparazione
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, attenzione non salate troppo l’acqua, perchè poi la andrete a condire con il pecorino che è già salato.
Grattuggiate il pecorino.
In un recipiente unite pecorino, pepe, olio e qualche cucchiaio di acqua (meglio se quella di cottura della pasta), mescolate fino a raggiungere una crema densa.
Scolate la pasta quache minuto prima di aver raggiunto la cottura ottimale, unitela al composto e saltatela per due minuti in una padella antiaderente.
Le pennette vanno servite al dente.
Potete spolverizzare il piatto con altro pecorino e/o a piacimento con altro pepe.

Varianti a piacimento

Incrementate la dose del pecorino.
Aggiungete una noce di burro.
Sostituite il pepe con la noce moscata.

Gnocchi alla romana

Gnocchi alla romana

Ingredienti
1 litro di latte
120 gr di parmigiano reggiano
250 gr semolino
80 gr di burro
2 tuorli d’uovo
sale
pepe
noce moscata

Preparazione
Bollite il latte in una pentola con 1 pezzo di burro, sale e un po’ di parmigiano.
Quando il latte inizia a bollire versate a pioggia il semolino, continuate a cuocere, sempre mescolando, fino a quando il composto sarà abbastanza denso da staccarsi da solo.
Togliete dal fuoco, aggiungete i tuorli d’uovo e un po’ di parmigiano.
Mescolate bene, regolate il sale.
Inumidite con acqua il piano di lavoro, versateci sopra il composto e livellate il semolino stendendolo fino ad ottenere un strato alto circa 1 cm.
Utilizzate una formina o un bicchiere (dal diametro di circa 4 cm) fate dei dischetti (gli gnocchi), man mano che li fate.
Preparate la teglia come da vostra abitudine imburrandola o infarinandola o foderandola con carta forno.
Riponete gli gnocchi nella teglia, accavallandoli, ricopriteli con il restante parmigiano.
Irrorate con il burro fuso.
Cuocete gli gnocchi a 200° C.
Sciogliete il burro ed il formaggio.
Lasciate gli gnocchi in forno fino a quando sulla superfice, non si sarà formata una crosta dorata.

Varianti a piacimento

Incrementate la dose del parmigiano.
Incrementate la dose del burro.
Sostituite il parmigiano con il gruviera o con altri tipi di formaggi.
Sostituite il burro con la mozzarella.
Sostituite il burro con la margarina.
Prima di riporre gli gnocchi nella teglia potete distribuire, sul fondo della pirofila, i ritagli di semolino e cospargerli con formaggio grattugiato e/o fiocchetti di burro.

Mezze maniche con crema di pecorino e fave – Luchetti Enrico

“Il primo maggio, in questo giorno la tradizione laziale impone la merenda con fave, pecorino con la lacrima e un buon bicchier di vino! Da sempre un abbinamento principe e atteso da tutti. Ma come per le lenticchie a Capodanno, passati pochi giorni anche le fave si trovano a buon mercato, ottime per cucinare. Le fave hanno una storia remota, già gli antichi romani ne conoscevano la bontà, mentre i greci erano prevenuti da questo alimento perché pensavano che all’interno si nascondessero le anime dei defunti. Oggi propongo una ricetta semplice, dalle tecniche moderne, ma di sicuro successo. “Enrico

Ingredienti

320 gr di mezze maniche
120 gr di pancetta
100 gr di pecorino stagionato
200 gr di  fave sgusciate
20 gr di olio extravergine di oliva
4 dl di latte fresco
10 gr di amido di mais
sale
pepe nero.

Preparazione
Sbucciate le fave togliendo anche le pellicine e tenetele a parte. Tagliate a piccoli cubi la pancette e fatela cuocere a fuoco bassissimo con 12 cucchiaio di olio extravergine d’oliva, senza farla seccare troppo. Mettete a cuocere la pasta, dopo 7 minuti aggiungeteci le fave sgusciate. Portate a bollore il latte, legatelo con un cucchiaio raso di amido di mais sciolto in acqua fredda, lasciate cuocere 5 minuti a fuoco dolce, fin quando non diventa liscio e leggermente addensato. Spostate e fuori dal fuoco incorporateci con un frusta il pecorino e il pepe macinato al momento. Scolate la pasta nella crema di latte e pecorino, lasciatela insaporire, servite sul piatto cosparso di cubetti di pancetta croccanti, spolverate di pecorino e servite.

“Consigli: È importante quando bolle il latte unire subito l’amido per renderlo legato prima che strappi, e dare poi il tempo all’amido di cuocere, fate attenzione a non incorporare il pecorino sul fuoco perché le alte temperatura lo farebbero coagulare rendendo la salsa grumosa, altra attenzione è il pepe nero, sicuramente è più gustoso ed aromatico se macinato al momento o quasi, in commercio ci sono diversi tipi di pepe con caratteristiche aromatiche diverse. “Enrico

Bucatini all’amatriciana – Antonietta

Ingredienti
2 hg di guanciale
1 cipolla
1/2 kg di  bucatini
1 barattolo pelati
1 peperoncino
olio extravergine
sale
1 bicchiere di  vino bianco

Preparazione
Fate rosolare la cipolla nell’olio, aggiungete il guanciale tagliato finemente, mettete il peperoncino e continuate la cottura con il vino, facendolo evaporare poi aggiungete i pelati e continuate la cottura, lessate i bucatini al dente e versateli nel tegame con il pomodoro, saltate per un paio di minuti e aggiungete il pecorin
o.

Spaghetti alla papalina – Iole Guarino

Ricetta che concorre nella gara di luglio 2010 “Primi piatti regionali” ricette classiche o rivisitate
Regione di provenienza: Lazio

Piatto della tradizione romana

Ingredienti

400 gr di spaghetti
4 uova
1 cipolla
1/2  bicchiere di vino bianco secco
80 gr di burro
100 gr di prosciutto cotto
sale
pepe
parmigiano reggiano

Preparazione
Tritate finemente la cipolla e tagliate a cubetti il prosciutto cotto e fateli rosolare in una padella con il burro,attenzione a non bruciate la cipolla.
Versate nella padella il vino e fatelo evaporare a fiamma vivace.Tenete da parte questo condimento e in una terrina sbattete le uova con 3 cucchiai di parmigiano e abbondante pepe macinato al momento.Lessate gli spaghetti,scolateli al dente,versateli nella terrina con le uova e conditeli con il soffritto preparato in precedenza,ben caldo.Mescolate e servite subito.

Timballo di Bonifacio VIII – Vittorina

Ricetta che concorre nella gara di luglio 2010 “Primi piatti regionali” ricette classiche o rivisitate
Regione di provenienza: Lazio

“Piatto del Papa, non a caso si chiama timballo di Bonifacio VIII, era l’omaggio al pontefice per salutare il suo arrivo ad Anagni.”Vittorina

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Ingredienti
2 dischi di pasta sfoglia pronta
300 gr di tagliolini sottilissimi
200 gr di polpa di maiale tritata
3 cucchiai di parmigiano
0.750 ml p di assata di pomodoro
1 pugno di funghi secchi
1 uovo
1 tuorlo d’uovo
1  cucchiaino di foglie di timo
pangrattato
10 fette medie e sottili di prosciutto di Parma
olio extra vergine d’oliva
olio di arachidi per friggere

Preparazione
Impastate la polpa di maiale con l’uovo intero e un cucchiaio di parmigiano.
Formate delle polpettine delle dimensioni di una nocciola e friggetele rapidamente nell’olio di arachidi.
Fate rinvenire i funghi secchi in acqua, strizzateli e ripassateli in padella un filo di olio extravergine d’oliva e uno spicchio d’aglio.
Aggiungete la passata e fate cuocere la salsa.
Bollite i tagliolini e conditeli passandoli in padella nella salsa ai funghi. Montate il timballo. Disponete un disco di sfoglia su una placca ricoperta di carta da forno, foderatelo con le fette di prosciutto disposte a raggiera, sistemate al centro la metà dei tagliolini e
disponeteli a corona metà delle polpettine. Spolverate con 1 cucchiaio di parmigiano, disponete sopra il resto dei tagliolini, delle polpettine e parmigiano. Chiudete il tutto con prosciutto e adagiatevi sopra l’altro disco di sfoglia.
Pennellate con l’uovo il perimetro  del disco di base tutto intorno al prosciutto, saldatelo con il disco di copertura premendo bene e arricciando il bordo tutto intorno. Pennellate con il tuorlo tutta la superficie, incidete a croce la calotta del timballo e infornate  a 200° finchè la sfoglia non sarà gonfiata e dorata.
Portate in tavola e servire a spicchi. A parte si può servire, se si vuole, altro sugo e parmigiano grattuggiato da aggiungere a piacere

Rigatoni alla carbonara – Alessandro Mazzocco

Ricetta che concorre nella gara di luglio 2010 “Primi piatti regionali” ricette classiche o rivisitate
Regione di provenienza: Lazio

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Ingredienti
1/2 kg di rigatoni
2,5 hg di guanciale ripulito dalla cotenna
poco olio extravergine di oliva
2 uova intere e 2 tuorli
pecorino romano grattugiato
pepe nero

Preparazione
Tagliate il guanciale a dadini a cubetti. Rompete le uova nella terrina che conterrà la pasta: aggiungete il pecorino e il pepe nero, sbattendo il tutto con la forchetta.
Mettete a scaldare in un padella il guanciale nell’olio e lasciatelo soffriggere a fuoco lento, in modo da farlo *sudare* il più possibile.
Lessate nel frattempo i rigatoni e scolateli avendo l’accortezza di non sgocciolarli completamente e conservando un po’ della loro acqua di cottura. Metteteli poi nella terrina, aggiungete il pecorino già grattugiato e mescolate velocemente. Unite il guanciale e il suo fondo di cottura: mescolate ancora, in modo da fare rapprendere e – se necessario – aggiungete un po’ dell’acqua di cottura tenuta da parte.

“Non si dovrebbe ,ma se per qualcuno il pecorino è troppo forte come sapore, usate tranquillamente anche il parmigiano…..va bene lo stesso “Alessandro

Mezze maniche con porcini zucchine e zafferano – Federico

Ricetta che concorre nella gara di luglio 2010 “Primi piatti regionali” ricette classiche o rivisitate
Regione di provenienza: Lazio

Ingredienti
350 gr di mezze maniche
150 gr funghi porcini
400 gr  di zucchine
1 ciuffetto prezzemolo
½  cipolla
1 bustina di zafferano in polvere
sale
pepe nero
noce moscata
olio q.b.
peperoncino piccante a piacere
parmigiano

Preparazione
Tagliate le zucchine in parte a fettine e in parte a dadini
Tagliate i funghi a tocchetti
In una padella scaldate l’olio e rosolate le zucchine per 5 minuti con la cipolla.
Aggiungete i funghi e cuocete per altri 10 minuti.
Salate e aggiungete la noce moscata, il peperoncino, il pepe e lo zafferano.
Mettete a cuocere la pasta e scolate al dente.
Versate la pasta nella padella, con le zucchine e porcini ed aggiungete il prezzemolo tritato e fate cuocere per un paio di minuti.
Prima di servire aggiungete abbondante parmigiano.

Ciambelle al vino e mandorle – Caboni Virginia

“Questi biscottciambelline.jpgi vengono fatti in quasi tutti i paesi e città del basso Lazio, come ad esempio, Sermoneta, Latina, Norma ecc.
Vi sono delle varianti con le noci, oppure noci e mandorle insieme, cacao amaro, inoltre a Terracina, usano mettere il moscato di Terracina ed un bicchierino di anice o sambuca. Io li ho fatti e mi sono piaciuti tantissimo, il loro aspetto non è bellissimo, diciamo che è molto rustico…ma questa è la loro caratteristica.” Virginia

Ingredienti
150 ml. di litro di olio di oliva
150 ml. di litro di vino bianco (moscato, vin santo, si può usare anche il marsala)
200 gr di zucchero
200 gr di mandorle
500 gr di farina 00
½ bustina di lievito per dolci
un pizzico di cannella
40 gr. di semi d’anice
1 pizzico di sale

Preparazione
Mettete la farina, lo zucchero, la cannella, i semi d’anice, il lievito e le mandorle tritate grossolanamente in una ciottola, miscelate gli ingredienti e formate all’interno una fontana, mettete il vino e l’olio al centro e impastate il tutto. Formate una palla e avvolgete nella pellicola, riponetela in frigo per circa 30 minuti.
Prendete ora dei piccoli pezzetti di pasta e formate dei serpentelli che avvolgerete su se stessi. Adagiarli su una placca da forno (coperta di carta forno)
Infornate a 180° per circa 30 minuti.