Nidi di patate con cuore di mare – Dr. Antonio Falchi & Barbara Bindi

Nidi di patate con cuore di mare – Dr. Antonio Falchi & Barbara Bindi

Antipasto. Piatto sardo

Ingredienti
500 gr di patate
olio extra vergine di oliva
farina 00
sale
20 cozze
10 gamberi L2
2 pomodori fresco
aglio
prezzemolo

Preparazione
Lessate le patate in acqua salata quindi passatele (dopo averle sbuciate) nel passaverdure ed impastatele con un pugno di farina ed un pizzico di sale.
Dopo aver ottenuto un impasto omogeneo preparate dei cestelli con un bordo di un paio di centimetri quindi friggeteli in olio extravergine di oliva da ambo i lati sino ad ottenere una doratura omogenea.
Dopo aver fatto aprire le cozze e scottato i gamberi in una padella antiaderente con un filo d’olio extravergine di oliva mettete le cozze private del guscio ed i gamberi tagliati a bocconcini in una terrina insieme a del pomodoro fresco tagliato a pezzettini, un trito fine di aglio e prezzemolo ed un filo d’olio extravergine d’oliva.
Dopo aver fatto insaporire per circa un’oretta riempite con il preparato i nidi di patate

Dr. Antonio Falchi & Barbara Bindi

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Zuppa di pesce alla sarda- Antonietta

Zuppa di pesce alla sarda

Ingredienti
400 gr scorfano
200 gr di grongo
200 gr di gamberi
1 seppia
500 gr vongole
250 gr pomodori freschi
1 spicchio aglio
1 scalogno
prezzemolo
maggiorana
peperoncino piccante
fette di pane abbrustolito
olio

Preparazione
Scaldate l’olio in una padella con l’aglio, il peperoncino lo scalogno il prezzemolo la maggiorana, mettete la seppia tagliata e quando è morbida aggiungete i pomodori schiacciati salate e portate lentamente a ebollizione, aggiungete il resto del pesce, scorfano, gronco e gamberi per ultimo le vongole lasciate in acqua per circa due ore,finite la cottura per altri 20 minuti circa con le fette di pane abbrustolite mettete in un piatto.

Torta di sapa – Caboni Virginia

La ricetta è molto semplice…in alcuni casi la difficoltà nasce nella reperibilità degli ingredienti.  La materia prima è la sapa (mosto cotto) . Per Natale ho fatto questa torta con una formina di carta a stella (per intenderci la stessa che si usa di forma cilindrica per i panettoni) e ho messo la momperiglia argentata.

SAPA NATALIZIA.jpg

 

 

 

 

 
Ingredienti
500 gr di fari
na 00
100 gr di zucchero (la sapa è dolcissima)
2 uova in
tere
2 bicchieri di sapa
1 bicchiere di latte (facoltativo)
mezzo bicchi
ere di olio di mais o girasole
1/4 di bicchiere di marsala (no marsala all’uovo, va bene anche il porto o il vin santo)
buccia grattugiata d
‘arancia e limone
un cucchiaio di cacao amaro
un cucchiaino di cannella e per chi riuscisse a trovarla anche un cucchiaino di saporita Bertolini (è un mix di spezie)
100 gr di uva passa
100 gr di noci (facoltativo)
mandorle a piacere (io le ho usate solo per decorare, quindi non le ho tostate…si tostano in cottura)
una bustina di vanillina
una bustina di lievito
momperiglia per decorare (diavoletti o tragera per i sardi)

SAPA NATALIZIA2.jpg

Cardi alla sarda – Simona

Ingredienti
un mazzo di cardi
100 gr di pancetta affumicata
finocchietto selvatico
uno spicchio d’aglio
vino bianco secco
olio
pecorino grattuggiato
brodo vegetale
olio

Preparazione
Pulite i cardi eliminando le parti dure, scaldate l’aglio nel’olio e fate rosolare la pancetta, sfumate con un po’ di vino e fate evaporare, mettete i cardi tagliati a tocchetti e fate rosolare. Aggiungete il brodo e portate a cottura. Quando è quasi pronto aggiungete il finocchietto tritato e servite con il pecorino grattuggiato.
Anche qui niente sale perchè tra la pancetta e il pecorino è molto saporito.

Culurgiones – Ravioli Sardi – Gian Paolo

Ricetta che concorre nella Seconda gara on line . Dicembre 2010 – “I piatti delle feste natalizie”

“La forma a mezzaluna, dovuta alla chiusura dei bordi effettuata pizzicandoli con le dita, è una lavorazione che dona al prodotto la particolare forma di una spiga. Un tempo venivano preparati per le festività di tutti i santi. Oggi, invece, i culurgiones vengono preparati per ogni ricorrenza importante. “Gian Paolo

Ingredienti
500 gr. farina di semola
40 gr. di burro
600 gr. pecorino fresco
300 gr di spinacci o bietole
3 uova
1 cucchiaio farina 00
zafferano q.b.
noce moscata q.b.
sale e pepe

Preparazione
Per la sfoglia: sulla spianatoia impastate la farina con acqua, 20 grammi di burro e sale fino ad ottenere un impasto liscio e compatto. Formate un panetto, copritelo con un telo e lasciatelo riposare.Lessate gli spinaci (o le bietole), scolateli, strizzateli bene e tagliateli grossolanamente, quindi saltateli in padella con 20 grammi di burro. Mettete la verdura in una ciotola, grattateci sopra il formaggio pecorino, unite la farina e le uova, regolate di sale e pepe, unite una bustina di zafferano e noce moscata grattugiata, mescolate con cura.Riprendete l’impasto, spianate la sfoglia con il mattarello, abbastanza sottile. Confezionate i ravioli con il ripieno di spinacci. Secondo tradizione i ravioli vengono preparati tagliando un pezzo di sfoglia a forma di cerchio, abbastanza grande. Poi i cerchi vanno riempiti e chiusi pizzicandoli ai bordi, così da raffigurare una spiga.I culurgiones si cuociono il giorno dopo (si lasciano riposare disposti in canestri di paglia o in setacci ad asciugare) in abbondante acqua salata, si scolano e si condiscono con sugo di pomodoro e si spolverizzano di pecorino grattugiato.
Ancora meglio se conditi con la crema di pecorino!


Tortelloni di carciofi sardi – Clelia

Ingredienti per 6 persone
Per la pasta

400 gr .di farina di semola di grano duro
acqua ben calda quanto basta

Ripieno

8 carciofi sardi(con le spine,per intenderci)
1 spicchio d’aglio
prezzemolo
2 etti di parmigiano grattugiato
4 cucchiai d’olio di oliva extra vergine
succo di 1 limone

Preparazione
Impastate la farina, lavorare molto bene fino a che non ha raggiunto una consistenza ne troppo molle ne troppo dura, quindi avvolgetela nella pellicola e lasciatela riposare per 30 minuti.
Pulite i carciofi e tuffarli man mano in acqua acidulata con succo di limone.
Mettete l’olio in una padella capiente, fate imbiondire l’aglio, e  poi eliminatelo. Tagliate i carciofi a fettine e fateli ammorbidire nella padella, a fuoco vivo.
Quando sono pronti tritarli finemente, aggiungete il parmigiano e il prezzemolo tritato, regolate di sale.
Tirate la sfoglia, ricavatene dei quadrati,e confezionate i Tortelloni.

“A casa mia si condiscono con burro fuso e salvia e abbondante parmigiano. Sono ottimi comunque anche con un sugo di pomodoro.” Clelia


Fregola con vongole e bottarga – Simona

Fregola con vongole e bottarga – Simona

“La Fregola è una pasta tipica sarda, si può cucinare sia in brodo che asciutta, a me piace molto così. La Bottarga è facoltativa ma da un gusto più forte. “Simona

Ingredienti
400 gr di fregola
1 kg di vongole
bottarga (non in polvere ma il pezzo da grattuggiare)
8 pomodorini
1/2 bicch.di vino bianco secco
1 foglia di alloro
1 spicchio di aglio
prezzemolo
peperoncino
olio
sale

Preparazione
Spurgate le vongole cuocendole coperte per farle aprire, una volta aperte buttare quelle chiuse (morte) e conservare il liquido. Scaldate l’olio con l’aglio e la foglia di alloro che toglierete quando avranno preso colore,aggiungere le vongole il vino e fate evaporare, aggiungete i pomodorini e fate cuocere a fuoco lento. Fate cuocere la fregola in acqua salata per 5 minuti, versarla nella padella e completare la cottura per circa 1/4 d’ora aggiungendo il liquido filtrato delle vongole e se necessario l’acqua di cottura della fregola.Cospargere di bottarga grattuggiata e prezzemolo, aggiungere un filo d’olio a crudo e servire

Sa panada – Gian Paolo

Una ricetta sarda

Ingredienti

Per la pasta

150 gr di farina
150 gr di  semola fina
20 gr di Strutto di maiale
Acqua tiepida salata
Ripieno anguille
400 gr di anguille tagliate a pezzetti
200 grdi piselli
Sale
pepe
pomodori secchi
prezzemolo
aglio
2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva

Preparazione
Si incomincia facendo una sfoglia non molto sottile impastando la farina e la semola,(cosi che la pasta diventi più croccante) con acqua tiepida salata e lo strutto di maiale. La pasta così ottenuta si lavora a lungo e si tira infine in sfoglia circolare non troppo sottile. Bisogna ricordare di mettere da parte un po’ di pasta lavorata (circa un pugno) che servirà più tardi per il coperchio. La sfoglia circolare si depone su una terrina per aiutare a dare la giusta forma di “pentola”.

A questo punto si può cominciare a sistemare il ripieno che deve essere messo tutto a crudo. Mettere le anguille tagliate a pezzi e i piselli alternando con strati di aromi quali pomodori secchi (abbondanti) sale, pepe, prezzemolo, aglio secondo il gusto.
Dopo aver disposto buona parte del ripieno sollevare i bordi della pasta seguendo la forma “a pentola” e lasciando qualche centimetro di bordo. A questo,punto, prima di mettere il coperchio, ricordare assolutamente di aggiungere alcuni cucchiai di olio extra vergine d’oliva.
A questo punto bisogna chiudere “Sa Panada” utilizzando la piccola quantità di pasta messa da parte dalla quale verrà ricavata una sfoglia circolare di diametro sufficiente. Il coperchio, così ottenuto, viene posato sulla “pentola” e viene pizzicato ripetutamente saldandolo ai bordi di essa. Questa operazione è molto importante in quanto la tenuta deve essere perfetta e quindi la giuntura deve essere fatta con molta attenzione e con forte pressione delle dita.
Mettere al forno a 180 gradi e far cuocere per circa 45 minuti. Se il forno fosse troppo caldo e la pasta diventasse troppo dorata quando ancora non si è raggiunto il punto di cottura, basta proteggere la parte superiore con un foglio di carta stagnola e continuare la cottura per il tempo ancora necessario. Si può controllare la cottura scuotendo leggermente “Sa Panada”: se il contenuto si muove, significa che è ben cotta. Servire non molto calda ma non fedda,accompagnandola con vini adeguati,consiglio un buon Vermentino.

Spaghetti all’aragosta – Dr. Antonio Falchi & Barbara Bindi

Ricetta che concorre nella gara di luglio 2010 “Primi piatti regionali” ricette classiche o rivisitate
Regione di provenienza: Sardegna

Ingredienti
1 aragosta gr 800 o due aragostelle
aglio
olio extravergine d’oliva
pomodorini freschi
peperoncino
sale
prezzemolo
80/90 gr di spaghetti  n. 5 a persona

Preparazione
Lavate l’aragosta e tagliatela a metà recuperando il contenuto della testa che riporrete in una terrina.
Separate le “zampe”
Tagliate il corpo a bocconcini.
In un’ampia padella antiaderente rosolate uno spicchio d’aglio, tagliato a metà (rimuovetene il cuore)
Appena dorato rimuovete l’aglio, quindi aggiungete il peperoncino ed i pomodorini, tagliati a metà e fateli cuocere a fiamma viva.
In base al contenuto in acqua dei pomodori correggetelo con un pò di acqua naturale.
Aggiungete il contenuto della terrina ed abbassate la fiamma.
Appena creata l’emulsione, aggiungete i pezzi d’aragosta e portate a cottura a fuoco lento girandoli delicatamente.
Salate l’acqua della pasta e pochi istanti prima che la cottura sia ultimata saltatela nel sugo aggiungendo un pò di acqua di cottura.
Rifinite con un filo d’olio extravergine d’oliva ed una spruzzata di prezzemolo.
Servite ben calda guarnendo il piatto con le zampette e le teste a metà

Dr. Antonio Falchi & Barbara Bindi
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Spaghetti in agliata di cozze – Dr. Antonio Falchi & Barbara Bindi

Ricetta che concorre nella gara di luglio 2010 “Primi piatti regionali” ricette classiche o rivisitate
Regione di provenienza: Sardegna

agliata cozze.jpgIngredienti
30-40 cozze
3 spicchi d’aglio
prezzemolo tritato
peperoncino piccante
olio extravergine di oliva
4 pomodorini piccadilly
80/90 gr   a persona di spaghetti “Brundu” n.°5

Preparazione
Pulite accuratamente le cozze rimuovendo le concrezioni delle valve ed il cordoncino laterale.
In una padella antiaderente, fate rosolare gli spicchi d’aglio, finemente tritati (rimuovetene sempre il cuore) con olio extravergine di oliva unitamente a del peperoncino piccante
Aggiungete quindi le cozze ed una volta aperte, abbassate la fiamma ed omogenate il sughetto
Tagliate i pomodorini piccadilly a spicchi secondo la lunghezza ed aggiungeteli in padella insieme al prezzemolo tritato
Scolate al dente gli spaghetti e saltateli immediatamente completando il piatto con l’aggiunta di olio extravergine di oliva a crudo

Dr. Antonio Falchi & Barbara Bindi
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Mafalde e granseola – Dr. Antonio Falchi & Barbara Bindi

Ricetta che concorre nella gara di luglio 2010 “Primi piatti regionali” ricette classiche o rivisitate
Regione di provenienza: Sardegna

mafalde.jpg

Ingredienti
400 grammi di “mafalde” Brundu
1 granseola
12 pomodorini
aglio
olio extravergine d’oliva
peperoncino
prezzemolo tritato

Preparazione
In una padella antiaderente rosolate uno spicchio d’aglio, tagliato a metà (eliminate il cuore) e rimuovetelo non appena inizia a dorare.
Aggiungete i pomodorini, tagliati a spicchio e fateli cuocere a fiamma viva, correggendo con un pò di acqua di cottura, il peperoncino e salate a piacere, quindi aggiungete la granseola opportunamente porzionata (spaccatela a metà e porzionatene il corpo in modo da ottenere bocconi facilmente giustabili, eliminate la parte setosa filtrante, incidete le chele con un coltello al fine di garantirne una cottura ottimale) facendola cuocere a fiamma viva
Saltate le mafalde al dente aggiungendo del prezzemolo tritato ed un filo di olio extravergine di oliva.

Dr. Antonio Falchi & Barbara Bindi
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Spaghetti all’algherese -Tino – Bed & Breakfast Cortes

Ricetta che concorre nella gara di luglio 2010 “Primi piatti regionali” ricette classiche o rivisitate
Regione di provenienza:  Sardegna

Ingredienti
60 gr di spaghetti
50 gr di vongole sgusciate
capperi
olio extravergine d’oliva
100 gr di salsa di pomodoro fresca
olive verdi snocciolate
bottarga
sale
origano
prezzemolo
aglio
vino

Preparazione
Mettete a mollo le arselle in acqua salata per farle spurgare.Fatele saltare in una pentola in cui avrete fatto precedentemente soffriggere il trito di uno spicchio d’aglio.Lasciate cuocere per circa 10 minuti sino a completa cottura delle arselle.
Cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata. Tagliate le olive, il pomodoro secco e l’aglio.Fate soffriggere l’aglio e il pomodoro secco per qualche minuto. Aggiungete quindi le olive, le arselle e i capperi. Coprite e lasciate amalgamare a fuoco lento per circa 10 minuti. Scolate gli spaghetti al dente, fateli saltare nella padella con il condimento e aggiungete la bottarga. Impiattate e spolverate con il prezzemolo tritato.

Bed & Breakfast Cortes
Cell.3388392647
Cortes – 07041
Guardia Grande (Alghero) – ss
tel: 3496499545
massimari1974@libero.it
info.massi@cortesalghero.it


Gnocchetti sardi con acciughe – Tino – Bed & Breakfast Cortes

Ricetta che concorre nella gara di luglio 2010 “Primi piatti regionali” ricette classiche o rivisitate
Regione di provenienza:  Sardegna

Ingredienti

400 gr di gnocchetti sardi
300 gr di acchiughe
300 gr di fagiolini
finocchietto selvatico
1 bustina zafferano 
1 spicchio di aglio 
40 gr di mollica di pane
172  bicchiere di vino bianco
olio extravergine di oliva
sale

Preparazione
In una padella soffrigete l’aglio e dopo aggiungete le acciughe fresce e pulite per almeno 5 minuti. Unite il vino, il finocchietto selvatico un pizzico di sale. Cuocete i gnocchetti in abbondante acqua salata dove avrete aggiunto lo zafferano. Quasi a fine cottura aggiungete i fagiolini tagliuzzati grossolanamente. Schiacciate la mollica e tostatela in una pentola con un pò d’olio. Scolate i gnocchetti e i fagiolini e saltateli nella pentola con le acciughe. Decorate i piatti con la mollica.

Bed & Breakfast Cortes
Cell.3388392647
Cortes – 07041
Guardia Grande (Alghero) – ss
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Spaghetti ai ricci di mare – Dr. Antonio Falchi & Barbara Bindi

Ricetta che concorre nella gara di luglio 2010 “Primi piatti regionali” ricette classiche o rivisitate
Regione di provenienza: Sardegna

“E’ una  ricetta che fa parte della cultura culinaria della nostra Terra per cui merita di esser ricordata. Ci son mille modi per condire la pasta ma, secondo noi, quello migliore è garantire ai ricci di donarci il loro sapore. “Antonio

Ingredienti
25/30 ricci di mare a persona di mare freschi (più sono…meglio è….)
olio extravergine di oliva
peperoncino
aglio
80/90 gr a persona di spaghetti n. 5 (eventualmente linguine)
prezzemolo tritato

Preparazione
In una padella antiaderente rosolate uno spicchio d’aglio tagliato a metà (eliminare il cuore) in olio extravergine di oliva con del peperoncino.
Rimuovete l’aglio non appena inizia a dorare.
Saltate gli spaghetti nella pentola a fiamma viva aggiungendo, naturalmente, un pochino di acqua di cottura quindi toglieteli dalla fiamma e versateli nel piatto da portata, nel quale aggiungerete i ricci, amalgamando con cura gli spaghetti e completerete il condimento, con del prezzemolo tritato e dell’olio extravergine di oliva a crudo.
E’ preferibile non saltare i ricci nella padella, poichè altrimenti si cuocerebbero, perdendo gran parte del loro sapore.

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Cozze in crema di fagioli – Dr. Antonio Falchi & Barbara Bindi

Ricetta della Sardegna

Ingredienti
350 gr di fagioli cannellini
2 patate
1 carota
1/2 cipolla
1 sedano
panna da cucina
sale
pepe nero macinato
olio extravergine di oliva
500 gr di cozze

Preparazione
Procedete alla pulizia delle cozze ed alla loro apertura in una pentola senz’acqua avendo cura di conservarne il liquido e di filtrarlo.
Iin una pentola con dell’acqua, fate cuocere insieme i fagioli, le patate, la carota, la cipolla ed il sedano quindi scolateli conservando parte del brodo.
Tritate il tutto in un frullatore diluendo il frullato con il brodo e rimettete il tutto sul fuoco per circa mezz’ora. Aggiungete due cucchiai da tavola di panna da cucina, un pò dell’acqua delle cozze, una spruzzata di pepe, salate a piacere ed infine aggiungete le cozze sgusciate, ottenuta la consistenza cremosa desiderata attenzione a non eccedere con i liquidi in cottura), servite con crostini ed un filo di olio exravergine di oliva.

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Zuppa di pesce in crema alla Barbara – Dr. Antonio Falchi & Barbara Bindi

Ricetta della Sardegna

Ingredienti
1 scorfano
3 barchette di S. Pietro
3 pesce donzelle
1 pesce cappone
1 pesce di San Pietro
1 aragna
1 sarago

½ lt di passata
1 cipolla piccola
olio extravergine d’oliva
estratto di pomodoro
peperoncino
sale

Preparazione
In un tegame profondo fate soffriggere in olio extravergine d’oliva, la cipolla tagliata a fette, un pò di peperoncino ed allungate con ½ lt di passata di pomodoro, salate.
Portate ad ebollizione.
Aggiungete il pesce e fate cucinare per circa 15 minuti
Ultimata la cottura lasciate riposare il tutto sino a raffreddamento lasciando addensare.
Passatelo una o due volte con il passapomodoro, per ottenere un brodo omogeneo, quindi colatelo per eliminate i residui di dimensioni maggiori. Tostate dei crostini di pane e disponeteli ai bordi del piatto quindi versate la zuppa dopo averla riscaldata.

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Carciofi con cuore di mare – Dr. Antonio Falchi & Barbara Bindi

Ricetta della Sardegna

Ideale come aperitivo o come contorno “ricercato”

Ingredienti
8 carciofi
polpa di riccio

Preparazione
Eliminate dai carciofi e foglie periferiche ed i gambi, tagliate trasversalmente il fiore per eliminare le spine e ripulite la parte centrale eliminando le foglioline più piccole.
Sbollentate quindi per qualche minuto i carciofi in acqua salata.
Scolateli e riponeteli a testa in giù su un panno.
Quando son raffreddati aggiungete al centro qualche cucchiaio di polpa di ricci
Servite in un piatto piano guarnendolo con un filo d’olio extravergine di oliva ed un pò di prezzemolo tritato.

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Pardulas formagelle Caboni Virginia

“Dolce è un tipico dolce sardo, realizzabile sia con la ricotta che con il formaggio fresco. Comprate la ricotta il giorno prima e mettetela in un colapasta, in modo che possa perdere il siero. Il giorno successivo a questa operazione, prendete un canovaccio e mettete dentro la ricotta stringete bene, faccio quest’operazione perché se il ripieno è troppo umido la formagelle in forno si gonfierà ma poi si affloscierà inesorabilmente.Questo dolce viene preparato in Sardegna in occasione del Natale e della Pasqua, ci sono diverse varianti, si possono fare anche con il formaggio fresco, tipiche del nuorese, vengono chiamate “casadinas” non c’è donna sarda che non lo prepari, chi non lo fa, va al supermercato, ma è tutta un’altra storia!!! “Virginia

pardulas.jpg

 

 

 

 


Ingredienti
Per la sfoglia

250 gr di granito o semola rimacinata
1 albume
50 gr di strutto acquistato o fatto in casa
1 bicchiere di acqua tiepida
1 cucchiaino di zucchero
Per il ripieno
1 kg di ricotta di pecora (se non la trovate va bene anche la vaccina)
200 gr di zucchero
2 tuorli
2 arance
1 limone
2 cucchiai di semola rimacinata o farina (facoltativo, fatelo solo se vi rendete conto che l’impasto è troppo morbido)
2 bustine di zafferano (cercate di comprare zafferano italiano!!!)

Preparazione
pardulas2.jpgFate sciogliere il cucchiaino di zucchero nell’acqua tiepida, formate una fontana con la farina e mettete al centro lo strutto, aggiungete lentamente l’acqua per regolarvi con la quantità, non tutte le farine sono uguali!!!
Impastate, e formate una palla, lasciate riposare per una mezz’ora. Schiacciate la ricotta con i rebbi della forchetta, se la passate nel passaverdure è molto meglio, ma non frullate, per carità!!!
Aggiungete la scorza delle 2 arance e del limone, lo zafferano, lo zucchero. Amalgamate il tutto bene anzi benissimo dovete ottenere una crema di un giallo intenso. Formate delle palline con la crema, come se doveste fare le polpette, la grandezza la decidete voi, io solitamente le faccio grandi quanto una noce tipo quelle di Sorrento che sono belle grandi!!!
Quando avete terminato di formare le palline, riprendete in mano l’impasto e formate, o un’unica sfoglia se siete brave con il mattarello, oppure usate l’Imperia la sfoglia deve essere sottile, penultima tacca della sfogliatrice, formate con un coppa pasta dei cerchi di circa 9 cm di diametro, inserire la pallina di ricotta ora viene il bello pizzicate sollevando, la pasta con il pollice e l’indice di entrambe le mani.
Se guardate le foto capirete, dovette ottenere una sorta di stella.
Infornate a 150° avendo l’accortezza di mettere in alto la teglia per evitare che sfoglia, troppo sottile si bruci. Spolverizzatele con lo zucchero a velo. Io le ho fatte in anticipo e le ho messe in freezer per le prossime feste, si conservano benissimo, non le ho spolverizzate lo farò quando le toglierò dal freezer e saranno completamente scongelate.

Fregola con le vongole – Caboni Virginia

fregola vongole.jpg“La fregola è tipica della Sardegna, simile al couscus con una grana più grossa. Viene lavorata a mano dalle donne sarde. Si tratta di semola di grano duro ed acqua lavorata fra il pollice e l’indice. La trovate comunque anche nei supermercati nelle varie città italiane.” Virginia

Ingredienti
1 kg di vongole veraci
300 gr. di fregola
una decina di foglie di basilico
1 pomodoro secco salato (si trovano in commercio anche in barattoli sott’olio)
2 pomodori maturi
un ciuffo di prezzemolo
uno spicchio d’aglio
peperoncino
2 l di acqua fredda salata per far spurgare le vongole
1/2 l di acqua per la minestra

Preparazione
Mettete a spurgare le vongole in acqua salata per circa 1 ora. Sciacquare poi in acqua corrente.
Mettete sul fuoco vivace in un tegame capiente le vongole, in modo che si aprano. Filtrate l’acqua emessa dalle vongole e mettete da parte, togliete le vongole dal guscio (lasciatene circa un terzo con il guscio).
In un tegame mettete a soffriggere l’aglio, il prezzemolo tritato, il peperoncino ed il pomodoro secco. Aggiungete dopo 5 minuti i pomodori maturi tagliati a dadini. Dopo circa 10 minuti aggiungete il mezzo litro di acqua, quando arriva a bollore versate la fregola, le arselle con e senza il guscio. Dopo circa 10 minuti aggiungere l’acqua emessa dalle vongole e farte cuocere altri 5 minuti.

Culiscionis – Ravioli di ricotta – Caboni Virginia

ravioli.jpg“Ravioli di ricotta della cucina campidanese.
Di norma nel cagliaritano vengono fatti a mezzaluna, ma il sapore non cambia certo in base alla forma.
La salsa per condire i ravioli deve essere una salsa molto semplice, non deve coprire il sapore delicato della ricotta.
Per quanto riguarda il formaggio vale lo stesso, non usate il pecorino ma il grana o il parmigiano.”Virginia

Ingredienti
Per la sfoglia

500 gr di farina
500 gr di semola fina o granito
2 uova intere
2 bicchieri di acqua tiepida
2 cucchiaini di sale fino

ravioli2.jpgPer il ripieno
1 kg di ricotta di pecora (se non la trovate non importa va bene anche di vaccina)
2 tuorli
2 bustine di zafferano
2 limoni
1 cucchiaino di sale

ravioli 3.jpgPreparazione
Partiamo dalla sfoglia, sciogliete il sale nell’acqua tiepida, disponete a fontana la farina miscelata alla semola, unite le uova.
Versare lentamente l’acqua, la farina potrebbe ricevere più o meno dell’acqua indicata nelle dosi (dipende dal tipo di farina e dalla sua freschezza) lavorate per circa dieci minuti e mettete la palla a riposare coperta con un telo.
La ricotta deve essere ben scolata dal siero
Unite alla ricotta i tuorli, lo zafferano, la buccia grattugiata dei due limoni, miscelate bene tutti gli ingredienti.
Riprendete in mano la pasta e tagliate con il taglia pasta ( il coltello va bene comunque) tagliare un pezzo per volta fino al termine della pasta.
Chi è bravo con il mattarello, buon per lui altrimenti tirate la sfoglia con la macchinetta alla terza tacca, mettete un cucchiaio di impasto per raviolo. Tagliate con la rotellina taglia pasta, di norma si cerca di chiudeteli bene pigiando le dita, io ho usato i rebbi della forchetta perchè ho notato che vien fuori un bel disegno. Io ho fatto i ravioli a mezzaluna, tondi (in questo caso usate il coppa pasta) e quadrati.